* Notiziario Internazionale sull’Accessibilità


Il notiziario e-mail sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.

Versione italiana a cura dell’istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna


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[Inizio del notiziario].


Numero 24, Dicembre 2001



* IN QUESTO NUMERO:


Notizie:


L’industria della telefonia cellulare convoca i gruppi di accessibilità

- Il primo incontro a gennaio.


Stanziamenti per un centro di cultura online

- La NBL riceve una sovvenzione di 120.000 sterline.


Promesso un sostegno agli utenti di Lernout & Hauspie

- La MediaGold onorerà gli impegni presi prima del fallimento.


La CAST non è più gratuita

- Gli utenti dovranno pagare per il sistema di controllo dell’accessibilità.


Lanciato “Forager”, servizio di fornitura di libri

- Un sito per aiutare le persone nella ricerca.


Ritorno all’essenziale

- Windows reso accessibile.


Notizie in breve: Un servizio ferroviario vince un premio; la conferenza di Cambridge; inizia il test del browser gratuito.


Sezione due: “Nella casella della posta”, il forum dei lettori

- Cercasi informazioni su screen reader; i problemi con la scheda audio; creazione dell’indice dei documenti.


Sezione tre: software libero

- Linux: Il giorno dello GNU.


Sezione quattro: istruzione

- Sviluppo precoce: la scatola dei giocattoli interattivi del bambino piccolo.


Sezione cinque: panoramica

- Giochi accessibili: Giochi senza frontiere.


[Fine dei contenuti].



* SEZIONE UNO – NOTIZIE.


* L’INDUSTRIA DELLA TELEFONIA CELLULARE CONVOCA I GRUPPI DI ACCESSIBILITA’


Secondo le informazioni ricevute dal Notiziario, il primo gruppo di lavoro nell’ambito dell’accessibilità comprendente l’intera industria della telefonia cellulare terrà la sua conferenza inaugurale a gennaio.


Il gruppo verrà ospitato da Vodafone e i membri fondatori saranno tutti gli operatori di telefonia cellulare presenti sul territorio del Regno Unito, vale a dire BT Cellnet, One2One, Orange e Vodafone. In seguito anche gli operatori degli altri paesi verranno invitati ad unirsi al gruppo, come pure i produttori di apparecchi cellulari, in maniera da creare un’organizzazione globale.


Mike Duxbury, direttore del servizio di accessibilità per i disabili della Vodafone ed ideatore del progetto, afferma che il gruppo valuterà in maniera concorde ma realistica “quello che possiamo fare, non soltanto quello che la gente vuole che facciamo” nella creazione di reti di telefonia cellulare e di apparecchi più accessibili per le persone affette da handicap.


Lo stesso realismo era stato espresso da Nancy Valley, responsabile dei mercati speciali e dei prodotti accessibili della Motorola, azienda produttrice di apparecchi cellulari, nel suo intervento durante la conferenza Techshare del RNIB, tenutasi il mese scorso.


"E’ improbabile che la Motorola arrivi ad un livello tale da garantire che ogni prodotto sarà accessibile per chiunque”, ha affermato Valley. “Noi non possiamo trasformare qualunque cosa in un prodotto economicamente conveniente, perciò stiamo tentando di creare un’intera gamma di prodotti".


Fra le caratteristiche di accessibilità già inserite in alcuni apparecchi troviamo il “notes vocale”, grazie al quale l’utente può annotare brevi promemoria o istruzioni; testi che possono essere ingranditi; inoltre, un’attivazione vocale per la composizione dei numeri telefonici, anche se alcune di queste caratteristiche sono attualmente disponibili soltanto negli USA. I menu a pieno controllo vocale “stanno arrivando”, ha dichiarato, promettendo però che tale caratteristica sarà commercializzata soltanto “fra un paio d’anni”.


Secondo Duxbury, la Vodafone sta lavorando anche sui servizi a completa attivazione vocale, compreso il servizio di SMS, ma anche lui non è stato in grado di garantire una precisa data di uscita; egli afferma che per offrire un servizio di SMS ad attivazione vocale bisogna prima risolvere i problemi di compatibilità esistenti fra i quattro operatori di telefonia cellulare del Regno Unito.



* STANZIAMENTI PER UN CENTRO DI CULTURA ONLINE.


La NLB (Biblioteca Nazionale dei Ciechi, http://www.nlbuk.org) ha ottenuto uno stanziamento di 120.000 sterline dal PPP Healthcare Medical Trust (Fondo medico sanitario, http://www.ppptrust.org) per la creazione di un nuovo centro di risorse culturali online per i ciechi e gli ipovedenti.


VILC – il Centro Culturale sulle Disabilità Visive – creerà e dirigerà diverse risorse culturali in rete ed opererà unitamente a Digital Brain, il portale del RNIB per l’istruzione (http://www.digitalbrain.com) e a VICTAR, il Centro Disabilità Visive per l’Insegnamento e la Ricerca dell’Università di Birmingham (http://www.education.bham.ac.uk/research/victar).


Il progetto inizierà con una fase di ricerca dal maggio all’estate del 2002 e svilupperà le prime risorse pilota entro la fine del 2003.


Il VILC è uno dei due progetti secondari nati dal lavoro della NLB su “Visugate”, un progetto di singolo portale web inerente alle risorse per gli handicap visivi. L’altro progetto secondario, VILOR (Visual Impairment Library of Research, Biblioteca di Ricerca sugli Handicap Visivi), è stato presentato il mese scorso come base per l’accesso da parte di chiunque sia interessato alla ricerca sugli handicap visivi. Questo progetto ha lo scopo di costruire una “mappa” di ricerca adattabile a tutti i diversi settori di interesse degli utenti.


Lo stesso Visugate inizierà ad essere collaudato nella prossima primavera, in anticipo rispetto al lancio che era stato previsto per settembre. Per cominciare, il portale riporterà brevi descrizioni e link relativi a circa 1.500 documenti e risorse online a qualità controllata forniti dai 21 collaboratori al progetto, fra i quali ricordiamo la Biblioteca di Ricerca del RNIB, l’associazione Action for Blind People, la Rivista Inglese sulle Disabilità Visive ed il Centro Internazionale di Oculistica.


Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.nlbuk.org/common/Visugate.html


NOTA: Per il progetto è previsto un sito accessibile, http://www.visugate.org, che però non è ancora stato attivato.



* PROMESSO UN SUPPORTO AGLI UTENTI DI LERNOUT & HAUSPIE.


Gli utenti del software ad attivazione vocale sviluppato dal gigante tecnologico belga Lernout & Hauspie, ora fallito, continueranno a ricevere un supporto relativo ai prodotti, secondo quanto affermato dalla Scansoft (http://www.scansoft.com), l’azienda statunitense che l’ha rilevato nell’asta tenutasi questo mese.


In settimana, questa azienda produttrice di software per lo scanning ha comunicato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che tale supporto verrà fornito da Mediagold, azienda che si occupa dello sviluppo commerciale (http://www.mediagold.com), nel rispetto di un accordo concluso prima della vendita all’asta.


Il futuro dei prodotti è più incerto, dato che Mark Erwich, direttore marketing della Scansoft per l’Europa, non è in grado di impedire l’eventuale interruzione della produzione di uno o più di questi prodotti. Un altro rappresentante della Scansoft ha affermato: “Al momento non esistono progetti di integrazione delle rispettive tecnologie; tuttavia, continueremo ad esaminare le varie possibilità di fusione o di uso congiunto dei vari prodotti”.


I tre principali prodotti accessibili acquistati dalla Scansoft sono i software di riconoscimento vocale Dragon Naturally Speaking e Voice Xpress e il sintetizzatore vocale Realspeak. Kurzweil, la gamma di software per la scannerizzazione e la lettura della Lernout & Hauspie, non faceva parte del pacchetto Scansoft, essendo stata acquistata a metà novembre da alcuni manager che hanno avviato un’azienda dal nome Kurzweil Educational Systems (http://www.kurzweiledu.com). Fra i suoi dirigenti c’è anche Ray Kurzweil, pioniere della tecnologia accessibile.


La Lernout & Hauspie, un tempo considerata un’impresa europea fra le più avanzate nel settore hi-tech, è stata dichiarata fallimentare nel novembre 2000 da un tribunale belga a seguito della scoperta di irregolarità contabili nelle operazioni condotte in Corea. Nel maggio di quest’anno Jo Lernout e Pol Hauspie, i fondatori dell’azienda, sono stati arrestati nel corso dell’inchiesta relativa a frode e aggio sul costo delle azioni.



* LA CAST NON E’ PIU’ GRATUITA.


La CAST, un’organizzazione non-profit statunitense che promuove la tecnologia per tutti, ha cominciato a richiedere un pagamento per scaricare Bobby Worldwide, il suo sistema di controllo dell’accessibilità dei siti web.


Alcune versioni precedenti del sistema Bobby, universalmente famoso, erano state sostenute da donazioni provenienti da grandi multinazionali ed il sistema poteva essere scaricato gratuitamente presso il sito web della CAST (http://www.cast.org), dove può tuttora essere consultato gratuitamente per il controllo di una pagina alla volta.


Bobby Worldwide costa 99 dollari per utente o 3.000 dollari per server, con uno sconto di 2.000 dollari per dieci server o più. Le aziende che desiderano aderire esplicitamente alla campagna di promozione del sistema Bobby possono ancora farlo, pagando 5.000 dollari come “sponsor sostenitori“oppure 10.000 dollari come “sostenitori principali”.


"I proventi delle vendite di Bobby Worldwide serviranno per gli ulteriori sviluppi, per le infrastrutture e per i costi amministrativi e di sostegno”, secondo quanto dichiarato sul sito web della CAST. Il successo delle versioni precedenti di Bobby Worldwide risiede nel fatto che questo sistema è in grado di testare i siti in base a quanto previsto dalla “Legge 508” degli Stati Uniti, che obbliga i siti governativi ad essere accessibili per tutti.



* LANCIATO “FORAGER”, SERVIZIO DI FORNITURA DI LIBRI.


La Biblioteca Nazionale dei Ciechi ha lanciato un servizio online per i ciechi e gli ipovedenti, in grado di simulare la ricerca di un libro sugli scaffali di una biblioteca.


Il programma Book Forager della NLB è una versione accessibile di un sistema sviluppato dal Dipartimento di Ricerca di Psicologia Applicata (http://www.youmeus.com) per conto di “Branching Out” (http://www.branching-out.net), un progetto gestito dall’associazione dei Principali Bibliotecari Inglesi e Gallesi.


Secondo la NLB, questo progetto è insolito, in quanto rappresenta una delle poche occasioni in cui la tecnologia è stata messa a disposizione sia dei ciechi che dei vedenti e l’accessibilità è stata presa in considerazione fin dall’inizio.


Una serie di menu scaricabili permette agli utenti di specificare 11 diversi livelli di qualità richieste in un libro, dalla quantità di sesso e violenza presente in esso all’ottimismo o al realismo desiderati. E’ possibile anche specificare l’età, il sesso e l’orientamento sessuale del personaggio principale.


Finora il software Forager gestisce soltanto 1.000 opere di narrativa pubblicate a partire dal 1998, tutte realizzate in formato Braille di II grado dalla NLB. Una volta selezionata una serie di caratteristiche, il software presenta una lista di titoli appropriati e gli utenti possono ordinarli a mezzo posta elettronica.


In passato, per gli ipovedenti la scelta di un libro spesso comportava la lettura di riassunti che svelavano la trama, mentre la necessità di consultare altre persone poteva condurre a scelte di tipo piuttosto conservatore. Il nuovo sistema tende a cambiare questa situazione, anche se i suoi creatori ammettono che funziona meglio per le scelte di tipo estremo, mentre non è altrettanto valido se vengono specificate troppe caratteristiche allo stesso tempo.



* RITORNO ALL’ESSENZIALE.


John Wilson, redattore di manuali di software accessibili, ha pubblicato, in forma registrata, una guida agli elementi base del PC e di Windows: VIP “Introduzione ai computer”.


Le due audiocassette, dal costo di 12 sterline comprese le spese postali, hanno lo scopo di offrire le informazioni necessarie a coloro che non conoscono l’informatica, o semplicemente il sistema Windows, per permettere loro di decidere se comprare un nuovo sistema informatico o meno.


Poco meno di un terzo di questa guida, della durata di tre ore, è dedicato ad un’introduzione ai diversi tipi di computer e di periferiche, con particolare riguardo alle tastiere. In seguito la guida spiega le principali funzioni di Windows, utilizzando svariati screen reader. Per saperne di più, telefonare a Wilson al numero +44 (0)113 257 5957 o inviargli una email a: jwjw@onetel.net.uk



*NOTIZIE IN BREVE:



* UN MEZZO DI TRASPORTO DELIZIOSO: Il sito web di Translink, uno dei principali fornitori di trasporti a mezzo autobus e treno in Irlanda del Nord, ha vinto uno dei quattro premi “Abbattere le barriere” il 3 dicembre, giornata europea dei disabili. Oltre ad essere accessibile di per sé, il sito fornisce informazioni sulle caratteristiche di accessibilità delle stazioni ferroviarie e delle autostazioni e sulle strutture presenti ad ogni fermata: http://www.translink.co.uk


* CWUAAT'S: I software di accesso al computer e le periferiche accessibili sono fra gli argomenti discussi alla “CWUAAT”, la conferenza relativa all’accesso universale e alle tecnologie assistive che si terrà nel prossimo marzo presso la Trinity Hall di Cambridge: http://rehab-www.eng.cam.ac.uk/cwuaat


* DIFFUSO MOZILLA: Alcune versioni prova di Mozilla, l’originale gratuito del browser Netscape, vengono offerte quotidianamente a volontari disposti a testare la sua accessibilità. Ai collaudatori viene chiesto di concentrarsi sul supporto al browser per il controllo della tastiera e su Active Accessibility, uno standard della Microsoft che permette ai programmi di comunicare con gli ausili per l’accessibilità. Per ulteriori informazioni su Mozilla consultare il sito per scaricare l’ultima versione per il test visitare il sito http://ftp.mozilla.org/pub/mozilla/nightly/latest/mozilla-win32-installer.exe


[Fine della sezione uno.]



* SEZIONE DUE – “NELLA CASELLA DELLA POSTA”

- IL FORUM DEI LETTORI

- Vi preghiamo di inviare tutti i contributi o le risposte a mezzo email, in lingua inglese, a: inbox@headstar.com


* INFORMAZIONI SU SOFTWARE: Andy Berry, che si occupa di riabilitazione presso il Lewisham Council, ci scrive per chiedere se qualcuno dei lettori del Notiziario sa utilizzare lo screen reader “LookOUT” oppure l’ingranditore video Magnice della Choice Technology (http://www.screenreader.co.uk). [Inviare le risposte a: inbox@headstar.com].


* RISOLTO IL CONFLITTO: Katy Dymoke della Touchdown Dance ci ha scritto per raccontarci che le risposte ricevute alla sua richiesta, pubblicata sul numero di ottobre, le hanno confermato che l’ascolto di CD-ROM musicali può influire sulle schede audio del computer e creare conflitto con il sintetizzatore vocale utilizzato per la lettura dello schermo. Dymoke ci ha detto che in futuro avrebbe reso noto questo eventuale problema elencando i requisiti di sistema necessari per un’accessibilità completa nel caso di uso di CD-ROM. Come Andy Berry (vedi sopra), anche Dymoke ora desidera ricevere informazioni sullo screen reader LookOUT [Inviare le risposte a: inbox@headstar.com].


* INDICE DIGITALE: In risposta alla richiesta di Anthony Bernard, pervenutaci il mese scorso dallo Sri Lanka, che chiedeva suggerimenti su quale software utilizzare per creare l’indice dei libri da lui scannerizzati e riportati su CD-ROM, l’insegnante Val Lawson ha scritto: “Hai mai pensato di utilizzare Adobe Acrobat? Credo che la Versione 5 sia compatibile con gliscreen reader”. [Inviare ulteriori risposte a: index@headstar.com].


[Fine della Sezione Due].



* SEZIONE TRE: SOFTWARE LIBERO

- LINUX.


* IL GIORNO DELLO GNU.

di Dan Jellinek dan@headstar.com


L’uso di software libero, come il sistema operativo Linux, non è molto diffuso fra i ciechi e gli ipovedenti, in parte a causa dell’attenzione generalmente focalizzata sullo sviluppo della tecnologia di accesso da parte di Microsoft Windows. Le cose però potrebbero cambiare presto, man mano che ci si renderà conto dell’alto livello di accessibilità, del basso costo e della flessibilità di questo software libero.


Per molti, il software libero è sinonimo di software aperto, ma non tutti i sistemi di software aperto sono “liberi”, come puntualizzato dalla Free Software Foundation di Richard Stallman (http://www.fsf.org).


Stallman è anche il creatore di GNU, un sistema operativo libero che è stato combinato con il sistema di base (kernel) Linux, dando origine a GNU/Linux (normalmente chiamato soltanto Linux).


La definizione di software libero (http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.html) applicata al software sviluppato secondo la licenza GNU (e protetto da un sistema legalmente vincolante, definito “copyleft”, una specie di anti-copyright) non attiene sicuramente soltanto al costo: “libero, come nella parola libertà”, è la definizione preferita. In effetti il software libero può essere venduto se si trova il sistema di accrescerne il valore, ad esempio scrivendo manuali che spieghino come utilizzarlo.


Questa definizione ha quattro elementi chiave: la libertà di utilizzare il programma a qualsiasi scopo (libertà 0), la libertà di studiare come funziona e di adattarlo (libertà 1), la libertà di distribuirne copie (libertà 2) e la libertà di migliorarlo e distribuire queste migliorie al pubblico (libertà 3) L’accesso al codice di origine del software (“software aperto”) è una delle condizioni di base per le libertà n°1 e 3.


Durante la recente conferenza “Technshare 2001” organizzata dal RNIB (http://www.rnib.org.uk/techshare) Janina Sajka, direttore della ricerca e dello sviluppo tecnologico presso la American Foundation for the Blind (http://www.afb.org), ha affermato che le persone che sviluppano attivamente questo software libero ora sono circa 300.00, sparse in tutto il mondo.


"Il software libero si è enormemente diffuso nell’ultimo anno, anche nel mondo delle aziende. La IBM sta investendo un milione di dollari sullo sviluppo di Linux” ha detto Sajka. “Spesso la qualità di questo tipo di software risulta eccellente".


Secondo Sajka, per chi usa uno screen readre, un modo semplice per farsi un’idea di GNU/Linux è contenuto in un pacchetto gratuito chiamato Speakup (http://www.linux-speakup.org), che gira sotto Linux leggendo ad alta voce tutte le videate ed i messaggi. Sebbene Non sia stato ancora formalmente incluso nel kernel standard di Linux, esistono tre distribuzioni nel cui pacchetto è stato inserito Speakup - Debian (http://www.debian.org), Red Hat (http://www.redhat.com) e Slackware (http://www.slackware.com).


"Con Speakup, un cieco o un sordocieco, mediante l’output di Braille TTY, sono in grado di installare e configurare integralmente un sistema operativo sul computer

partendo da zero”, ha affermato Sajka.


Una volta installato Linux, esso offre software gratuito che consente all’utente di svolgere pressocché tutte le funzioni disponibili in ambiente Windows, secondo Sajka. Di solito, i testi vengono dapprima immessi tramite un editor di base e in seguito formattati secondo lo standard di un documento di word processor, una pagina web o qualsiasi altra cosa, con un procedimento che assicura l’accessibilità.


C’è un software libero equivalente a Microsoft Office: “OpenOffice” (http://www.openoffice.org), una versione del quale gira anche su “GNOME” (http://www.gnome.org), una delle principali interfacce grafiche di Linux. Sia GNOME che OpenOffice sono stati sviluppati dalla Sun Microsystems, nel tentativo di spezzare il monopolio della Microsoft nel mercato delle applicazioni desktop.


Nel suo aspetto grafico simile a Windows, dove basta puntare e cliccare, GNOME non è ancora accessibile come la modalità di “riga comandi” di Linux, ma Sajka sostiene che la Sun abbia già preso atto della necessità di renderlo accessibile, se non altro perché secondo la legislazione statunitense il software deve essere accessibile per essere preso in considerazione per eventuali contratti a livello governativo.


A novembre è stato reso noto che il progetto “Gnopernicus”, sviluppato dall’azienda tedesca BAUM (http://www.baum.de), avrebbe combinato insieme le caratteristiche di un ingranditore video e di uno screen reader per l’uso su GNOME (http://developer.gnome.org/projects/gap/AT/Gnopernicus).


In Europa è più diffuso un altro software a interfaccia grafica per Linux. Si tratta di KDE (http://www.kde.org), e anch’esso sta sviluppando un progetto di accessibilità, sebbene sia ancora troppo indietro rispetto a GNOME, afferma Sajka.


Oltre alle normali applicazioni di desktop, Linux si contraddistingue anche nel settore di Internet e delle altre comunicazioni. Dice Sajka: “La AT&T lo impiega per la gestione dei sistemi telefonici a livello mondiale”.


L’accessibilità del sistema a riga comandi significa che Linux è chiaramente il sistema preferito dai programmatori informatici ciechi, e in effetti molti programmatori ciechi lavorano in questo settore. Ma converrebbe anche al normale utente informatico, cieco o ipovedente, utilizzare Linux?


"Al momento la risposta è ‘forse’” dice Sajka. “Tutti coloro che si trovavano bene con il DOS apprezzeranno Linux, che è molto accessibile. Permette di ascoltare un file audio o di navigare in rete da una riga comandi di testo, non da una interfaccia grafica. Questo sistema inoltre è molto stabile ed è piacevole lavorarci per tutta la giornata senza essere costretti a fare spesso il reboot (riavvio) del computer. Anche la flessibilità è maggiore, si prende infatti ciò che serve e non si deve per forza caricare il resto.


"Penso che se la tecnologia assistiva venisse inventata oggi, prenderebbe in considerazione soltanto Linux. Ciò non è accaduto perché, quando la tecnologia assistiva iniziò a svilupparsi, UNIX (il precursore di Linux) non era software libero, così Windows divenne il sistema universalmente usato a livello commerciale”.


Con Linux, i gruppi che si occupano di accessibilità sembrano aver preso nuovo slancio. Presto lo standard DAISY per i libri digitali verrà reso compatibile con Linux e l’anno prossimo, per la prima volta, verrà tenuto un corso di accessibilità a Linux (coordinato dalla Sun) presso la conferenza annuale su “Tecnologie e disabili” dell’Università di Northridge, nello stato della California. Consultare il sito CSUN (http://www.csun.edu/cod/conf2002).


Per concludere tuttavia, il motivo reale per cui il software libero potrebbe diventare il futuro per l’accessibilità sta nella sua indipendenza, secondo Sajka. “Con il software libero, non è più necessario lottare contro i grandi gruppi tecnologici per costringerli a rendere accessibili i loro prodotti. Non ci servono avvocati, ma ingegneri".


NOTA: Per ulteriori informazioni su Linux e sull’accessibilità. Consultare la sezione documenti del sito web del programmatore Saqib Shaikh. Vi è inclusa la “Mappa al software di Blinux”, una stupenda panoramica sui software assistivi attualmente disponibili. http://www.saqibshaikh.com


Vedere anche “Il pinguino parlante” del programmatore John Tucker, presso il sito http://www.poetsroads.demon.co.uk/sa/talking_computers.html



[Fine della sezione tre].



* SEZIONE QUATTRO. ISTRUZIONE

- SVILUPPO PRECOCE.


* LA SCATOLA DEI GIOCATTOLI INTERATTIVI DEL BAMBINO PICCOLO.

di Tamara Fletcher tamara@headstar.com


I videogiochi e i programmi educativi possono diventare per i bambini un mezzo affascinante per imparare a interagire con il computer. Ma dal momento che la maggior parte del software per l’infanzia richiede l’uso della vista, i bambini ciechi o ipovedenti finiscono per ritrovarsi svantaggiati.


"la maggior parte dei testi inseriti nel software per bambini non sono testi veri e propri, ma immagini grafiche di lettere ed è quindi molto difficile convertirli in testi reali” afferma Ronald Cooper, che si occupa dello sviluppo di software per bambini. Per peggiorare le cose, anche quando il testo non viene presentato come un’immagine, i software adatti ai bambini sono pochissimi. Per risolvere questo problema, l’azienda di Cooper, la RJ Cooper & Associates (http://www.rjcooper.com) sta sviluppando “KeyRead”, uno screen reader per bambini.


Per sviluppare questo software sono state necessarie svariate visite a bambini handicappati in diverse zone degli USA. Il risultato finale è stato un software chiamato “Trova il pulsante”, per insegnare ai bambini ciechi il concetto di interfaccia grafica nell’uso del mouse.


Quando il bambino muove il mouse attraverso sezioni dello schermo di diverse dimensioni, si sentono suoni di svariati tipi, a seconda che il mouse si trovi all’interno o all’esterno di una sezione. Quando si entra in una di queste sezioni e si clicca, si ascoltano racconti o si iniziano giochi. Una versione scaricabile di questo software, sviluppato assieme ad un bambino del New Jersey di nome Jimmy, può essere reperita nel sito http://www.rjcooper.com/find-the-buttons


Per quanto insoliti, i prodotti di Cooper non sono gli unici ad essere appositamente studiati per le esigenze dei bambini con disabilità visive.


Nel tentativo di insegnare ai bambini con handicap visivo ad usare la tastiera, la ditta R-E-M (http://www.r-e-m.co.uk/specialneeds) ha creato un software di approccio alla lettura di una “tastiera concettuale”, con i diversi tasti che emettono suoni differenti quanto vengono premuti. Questa azienda produce anche software e attrezzature come pulsanti accessibili, che si rivelano utili ausili nell’uso del computer per i bambini in età prescolare.


La Northern Grid for Learning (http://www.northerngrid.org), un consorzio di enti preposti all’istruzione con sede nell’Inghilterra settentrionale, ha prodotto di recente un software gratuito per lo sviluppo educativo, adatto ai bambini di ogni età, fino all’adolescenza, per consentire ai genitori e agli insegnanti di stabilire quali sono le immagini visive più stimolanti per loro. Noto col nome di SENSwitcher, questo software seleziona combinazioni di colori e forme contrastanti e registra le risposte dei bambini. Il suo scopo è quello di insegnare in modo divertente ai bambini i rapporti di causa-effetto per mezzo dell’interazione.


Recentemente anche il Laboratorio Media del famosissimo Massachusetts Institute of Technology (MIT) è entrato in questo settore con il prototipo di un giocattolo tecnologico sofisticato chiamato “Bricket” (http://llk.media.mit.edu/projects/bricket), un set di costruzione “intelligente” dotato di sensori e di emissioni sonore. Ogni mattoncino contiene un micro-chip programmabile sul quale è possibile scaricare i programmi scritti su un computer utilizzando un software di lettura video e il semplice linguaggio informatico LOGO. Di conseguenza Bricket può controllare ed interagire con tantissimi sensori, facendo ad esempio sentire una canzone quando qualcuno entra dalla porta.


Bricket non è stato progettato esclusivamente per i bambini, anche se gli scienziati del MIT hanno già scoperto che i mattoncini “intelligenti” possono aiutare i bambini con handicap visivi a giocare, a sviluppare e ad imparare, come con il Lego computerizzato: http://el.www.media.mit.edu/groups/el/projects/legologo


Rahul Bhargava, studente diplomato al MIT, spera che Bricket diventi un utile strumento di apprendimento: “L’esperienza di costruire con elementi computerizzati è piena di piccole sfide che richiedono una notevole riflessione per essere vinte. L’idea della computerizzazione non dovrebbe assolutamente rimanere limitata al computer e alla sua interfaccia video. Spero di riuscire ad adattare questa tecnologia in modo da fornire ai ciechi e agli ipovedenti un nuovo sistema per impadronirsi delle potenzialità della computerizzazione”.


[Fine della sezione quattro.]



* SEZIONE CINQUE: PANORAMICA

- I GIOCHI ACCESSIBILI.


* GIOCHI SENZA FRONTIERE.

di Saqib Shaikh ss@saqibshaikh.com


L’idea di utilizzare un computer per giocare risale agli anni ’80, quando i videogiochi di avventure divennero popolari. Dal momento che questi giochi erano basati sul testo, anche i ciechi potevano giocare, ma con lo sviluppo dei computer le aziende iniziarono a produrre un numero sempre maggiore di giochi basati sulla visione.


Ciò significava che fino a pochi anni fa i videogiochi di avventure basati sul testo erano rimasti quasi gli unici giochi accessibili ad un cieco. A tutt’oggi c’è ancora un gruppo ridotto ma attivo di appassionati di videogiochi basati sul testo, che conserva le vecchie avventure e ne sviluppa di nuove. Due fra le maggiori collezioni di questi videogiochi sono reperibili sui siti ftp://ftp.gmd.de/if-archive e http://interactivefiction.about.com


Verso la fine degli anni ’90 un’azienda dal nome Personal Computer Systems (PCS http://www.pcsgames.com), con sede nel New Jersey, iniziò a cambiare questa situazione lanciando una serie di videogiochi basati sul testo e sul sonoro, che funzionavano con il sistema operativo DOS. Tali giochi spaziavano dalle carte ai giochi da tavolo fino a quelli sportivi e di azione, compreso un videogioco di corse automobilistiche.


Negli anni successivi anche i ciechi, come la stragrande maggioranza della gente, iniziarono a spostarsi su Windows. La PCS entrò in questo mercato in espansione convertendo i suoi videogiochi in maniera che funzionassero in ambiente Windows e registrando file sonori per sostituire le informazioni di testo che in precedenza venivano lette da un lettore video DOS.


Questi giochi erano ancora relativamente statici e primitivi se paragonati ai loro corispondenti commerciali più famosi, ma negli ultimi due anni sono stati compiuti notevoli passi avanti.


Il primo tentativo di inventare giochi per Windows più appassionanti venne effettuato dalla ditta Gamesfortheblind.com (http://www.gamesfortheblind.com). Questa azienda produsse moltissimi videogiochi, compresi giochi con le carte, giochi istruttivi ed una versione della Battaglia Navale. In origine i programmi venivano creati in maniera da interagire con JAWS, ma alcune versioni più recenti funzionano anche con WindowEyes e oggi questa azienda sta lavorando alla produzione di versioni con uscita vocale indipendente che funzionano con il software di sintesi vocale Eloquence. La Gamesfortheblind.com ha anche prodotto il primo gioco accessibile funzionante su Internet, StarFight (http://www.gamesfortheblind.com/aig/star.html). Si tratta di una versione della Battaglia Navale con astronavi anziché con navi. Gli utenti si collegano a una chatline e trovano un avversario con cui giocare a distanza.


L’anno scorso, nel mondo dei giochi al computer c’è stata una rivoluzione, provocata dal lancio di un videogioco ambientato nel Far West, chiamato Grizzly Gulch e prodotto dalla Bavisoft (http://www.bavisoft.com). Ha una uscita vocale indipendente e utilizza clip per il suono stereo allo scopo di riprodurre una situazione reale. La missione del giocatore è quella di prevenire un crimine per fare buona impressione allo sceriffo, dopo di che lo sceriffo gli affiderà una serie di missioni.


Per tutta la durata del gioco, il compito principale è quello di combattere i cattivi impegnandosi in varie sparatorie. Le voci arriveranno beffarde da diverse direzioni e il giocatore deve voltarsi e sparare. In alcune scene si sentiranno anche le grida dei passanti spaventati e si dovrà stare attenti a non colpirli.


C’è anche un casinò, dove si può giocare con le slot machine, a poker, a blackjack o al gioco delle tre conchiglie, con tre conchiglie capovolte ed una moneta nascosta sotto una di esse. Le due conchiglie all’esterno vengono fatte ripetutamente cambiare di posto con quella all’interno e bisogna indovinare dove si trova la moneta. Essa è rappresentata da un suono proveniente da sinistra quando la conchiglia di sinistra cambia di posto e da un rumore da destra quando è la conchiglia destra a cambiare posto. Bisogna concentrarsi a fondo e seguire i vari scambi


Un’altra azienda recentemente entrata nel settore dei giochi al computer per ciechi è la GMA Games (http://www.gmagames.com), con i suoi Lone Wolf e Trek 2000. Il primo è un gioco ambientato durante la seconda guerra mondiale, in cui si pilota un sottomarino ascoltando il suono dei motori e dei sensori. Una caratteristica particolarmente divertente di questo gioco sta nella possibilità, oltre a compiere missioni predefinite, di creare missioni su misura; alcune di queste missioni inventate dai giocatori sono state inserite sul sito web della GMA. Trek 2000 si basa su Star Trek ed è assai raffinato, con molti effetti sonori e segnali provenienti dai sensori.


La GMA ha recentemente pubblicato un terzo gioco che molti, fra cui io stesso, ritengono il miglior gioco accessibile mai uscito fino ad oggi. Si tratta di Shades Of Doom, una versione audio del popolare videogioco Doom (per una descrizione completa di questo gioco vedi “La Guerra Biologica”, nella sezione cinque del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità di novembre 2001).


Un’altra azienda che produce giochi al computer per ciechi è la ESP Softworks (http://www.espsoftworks.com). Recentemente è stato pubblicato il loro primo gioco, Flipper ESP. Il gioco si basa sul classico flipper, con un nuovo argomento per ogni livello, come Pacman o il calcio. Giocando si sente la pallina che rotola da sinistra a destra. Vengono utilizzati diversi effetti sonori per rappresentare i vari avvenimenti: ad esempio, nel livello di Pacman si sentono suoni differenti per segnalare che il cibo è apparso oppure è stato mangiato, o per indicare la posizione dei fantasmi.


La pallina viene fatta circolare per tutto il flipper facendo muovere i respingenti. Di tanto in tanto la pallina smette di rotolare, per esempio quando rimane incastrata in un ostacolo, ed a questo punto inizia l’esplorazione. Si sente un “bip” mentre il campo viene esplorato, prima la metà superiore poi quella inferiore. Durante l’esplorazione si sente un suono per ogni oggetto trovato, allora si mettono in funzione i respingenti e si lancia nuovamente la pallina. Bisogna però fare attenzione: se c’è un fantasma nascosto dietro qualche elemento, l’esplorazione non lo rileva!


Sul sito della ESP c’è anche il demo del loro secondo videogioco, che verrà presto pubblicato: si tratta di Monkey Business, un gioco stile Arcade. Al Ccapo sono stati rubati i progetti di un apparecchio per il teletrasporto da scimmie mascherate e controllate dal cattivo Dottor Wobble. Ad ogni livello si devono catturare tutte le scimmie e recuperare le pagine del progetto, con l’aiuto di un lettore di coordinate e di un rilevatore di oggetti.


Per finire, altre due aziende hanno fatto il loro ingresso nel settore dei giochi al computer per ciechi. La società MindsEye2 (http://www.mindseye2.com), che produce software educativi, ha pubblicato un cruciverba audio per bambini, mentre la Zform (http://www.zform.com), un’organizzazione non-profit, si propone di produrre giochi di cui sia i ciechi che i vedenti possano usufruire. Lo sviluppo del primo gioco non è ancora iniziato: si tratta di un gioco di scacchi medievale, con effetti sonori, che può essere giocato su Internet, ma si calcola che il suo sviluppo richiederà all’incirca un anno.


Per l’inizio dell’anno nuovo è inoltre prevista la sospirata uscita di un secondo gioco della Bavisoft, stavolta ambientato in un villaggio infestato, come pure un nuovo gioco di corse automobilistiche della ESP: sembra dunque che finalmente i giochi al computer per i ciechi comincino a diventare popolari.


[Fine della sezione cinque.]


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