** Notiziario Internazionale sull'Accessibilità
Il notiziario email sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.
Versione italiana a cura dell'istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna
Sito web di accesso per il notiziario in lingua inglese:
http://www.e-accessibility.com
Sito web di accesso per il notiziario in lingua italiana:
Sponsorizzato dal Royal National Institute for the Blind
dalla National Library for the Blind
e dalla Guide Dogs for the Blind Association
Vi preghiamo di diffondere questo notiziario tra gli amici e i colleghi, in modo che possano abbonarsi inviando una email a: mailto:eab-it-subs@headstar.com.
Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.
Più abbonati avremo, più il nostro servizio potrà migliorare!
NOTA: Per favorire la lettura a coloro che utilizzano Screen Readers, tutti i titoli d'ora in poi inizieranno con un asterisco e termineranno con un punto fermo. Vi preghiamo di farci sapere se possiamo fare altro per rendere più facile la lettura di questo Notiziario.
[Inizio del notiziario].
* NUMERO 32, NOVEMBRE 2001
* IN QUESTO NUMERO:
Sezione Uno: Notizie
- Il nuovo sito web dei Giochi Olimpici riaccende la controversia
- Il sito del governo inglese dedicato ai disabili dà segni di vita.
- XP offre un "wizard" che occupa un grande spazio di memoria.
- Lo standard vocale XML accolto da proteste.
- L'Università di Washington ospiterà il centro nazionale statunitense di accessibilità
Notizie in breve: Il Network Nystagmus rilancia un sito; il Braille nell'era digitale; lanciata sul mercato una stampante tattile.
Sezione due: "Nella casella di posta"
- Una selezione delle email dei lettori.
Sezione tre: Sviluppo infantile: le lacune del sistema scolastico.
Sezione quattro: Europa: una Uunione ancora più accessibile in rete?
Sezione cinque: Giochi accessibili: affamati di realtà virtuale.
[Fine dei contenuti.]
* SEZIONE UNO - NOTIZIE.
* IL NUOVO SITO WEB DEI GIOCHI OLIMPICI RIACCENDE LA CONTROVERSIA.
Sorgono preoccupazioni circa l'inaccessibilità, da parte dei disabili, del sito web dei Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake City, e molte persone si chiedono se il movimento olimpico abbia mai imparato la lezione inflittagli l'anno scorso in Australia da un tribunale che l'ha condannato severamente.
Dopo le Olimpiadi ed i Giochi Paraolimpici di Sydney tenutisi nel 2000, il comitato di organizzazione dei giochi ha dovuto pagare a Bruce Maguire, cieco e navigatore in rete, un risarcimento pari a 20.000 dollari australiani per danni: la Commissione Australiana per i Diritti Umani e le Pari Opportunità ha infatti riconosciuto l'inaccessibilità del sito web dei giochi stessi, cosa che avrebbe provocato a Maguire inutili "dolori e sofferenze". I siti web inaccessibili non permettono ai ciechi l'uso di un sintetizzatore vocale o di uno speciale software per avere accesso alle informazioni che desiderano ottenere.
Ora viene espressa una certa preoccupazione relativamente all'accessibilità degli elenchi di posta elettronica, dato che il comitato organizzativo delle prossime Olimpiadi Invernali, che dovrebbero iniziare l'8 febbraio 2002, sembra non aver tenuto il caso australiano in alcuna considerazione.
Fra i difetti riscontrati sul sito officiale dei giochi, http://www.slc2002.org, sono compresi i seguenti: non tutte le immagini sono corredate da etichette testuali e da titoli; vengono utilizzate tecnologie come Javascript e Flash, cui non viene offerta alcuna alternativa; non è stato utilizzato il sistema metadata per aggiungere informazioni relativamente alle pagine web; gli utenti non vengono avvisati quando si utilizzano finestre di pop-up; i frames non sono titolati; infine, non tutti i file audio sono dotati di didascalie.
Ci sono inoltre problemi relativi alla chiarezza dei testi, che a volte sono collocati sopra le fotografie e risultano difficili da leggere persino per le persone prive di handicap visivi. D'altra parte, il sito sembra funzionare bene con alcuni screen readers e vi sono alcune caratteristiche relative all'accessibilità, come le trascrizioni dei testi per i video.
Joe Clark, esperto in accessibilità (http://www.joeclark.org) afferma che molti dei problemi del sito sono di poca importanza e che ci sono ancora parecchie settimane per apportare dei cambiamenti. Se però tali cambiamenti non verranno effettuati, avverte Clark, il caso australiano potrebbe essere usato per rivalersi contro gli organizzatori statunitensi.
"I casi relativi ai diritti umani sono internazionali per definizione. Il principio per cui le persone affette da un handicap non devono subire inutili fastidi e scomodità è essenzialmente identico negli Stati Uniti, in Australia ed in molte altre nazioni, per cui il caso di Sidney è diventato un precedente a livello internazionale" ci dice. "Il Comitato Olimpico Internazionale si dimostrerebbe stupido a commettere lo stesso errore due volte".
Alcuni osservatori sono ancora più severi. Un altro importante esperto di accessibilità, che chiede di poter conservare l'anonimato, ha detto: "Data l'azione legale avviata contro il sito dei Giochi Olimpici da parte delle autorità australiane, il fatto che il sito di Salt Lake City non sia accessibile mostra una mancanza di riguardo nei confronti dei disabili, il che appare insensibile nella migliore delle ipotesi e deliberato nella peggiore".
Anche se vi sono dubbi sull'applicabilità delle normative australiane in un tribunale statunitense, anche l'America ha una legge che consente l'azione legale a chi subisce un torto: la Legge ADA (American with disability Act) riguardante i cittadini Americani con Disabilità (http://www.usdoj.gov/crt/ada/adahom1.htm), in base alla quale le organizzazioni che non rendono accessibili le loro strutture possono essere condannate a pagare multe fino a 50.000 dollari.
Una notizia più positiva: il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici Estivi che si terranno ad Atene nel 2004 sembra sia il primo ad aver preso in considerazione pienamente il problema dell'accesso in rete. Un portavoce del comitato ateniese ha comunicato questa settimana al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità che attualmente il sito viene riprogettato (http://www.athens.olympic.org/en, anche se nel momento in cui scriviamo tale sito è stato chiuso per lavori) e che "In una fase successiva [il comitato] studierà il modo di renderlo accessibile ai disabili".
NOTA: Per i nostri articoli sul caso di Sydney, vedere i numeri 9, 10, 11 e 17 del Notiziario. Per l'analisi effettuata da Joe Clark sulla nuova controversia, consultare il sito http://www.contenu.nu/article.htm?id=1202
* IL SITO DEL GOVERNO BRITANNICO DA' SEGNI DI VITA.
Il portale web del governo del Regno Unito destinato a fornire informazioni e consulenze sulle politiche a favore dei disabili e trascurato a lungo, il sito "Disabilità - all'ordine del giorno" presso
http://www.disability.gov.uk, dovrebbe essere finalmente rilanciato a gennaio in un nuovo formato, secondo quanto appreso dal nostro Notiziario.
Per quasi un anno intero il sito ha riportato soltanto gli stessi dati e link basilari, assieme ad un messaggio che informava: "Il sito http://www.disability.gov.uk è in fase di aggiornamento".
Il sito è rimasto in sospeso quando l'ente da cui dipende, l'ex Dipartimento per la Sicurezza Sociale, è stato trasformato, dopo le ultime elezioni, nel Dipartimento per il Lavoro e per le Pensioni (DWP).
Una volta istituito il nuovo Dipartimento c'è stato un periodo di inattività, ma questa settimana un portavoce ha affermato che la divisione disabilità del DWP avrebbe finalmente rilanciato il sito,
contando sul forte sostegno da parte del Ministero, all'inizio del prossimo anno.
Coloro che di tanto in tanto consultano il sito cercandovi segni di vita saranno lieti di scoprire che sulla pagina delle "Notizie" gli avvenimenti più recenti non sono più quello relativo ad una consultazione governativa o quello attinente ad un nuovo codice pratico promulgato in base alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili, entrambi avvenuti nel maggio 2000.
* XP OFFRE UN "WIZARD" CHE OCCUPA GRANDI SPAZI DI MEMORIA
I progettisti e gli utenti di tecnologie di accesso stanno lavorando duramente per adattarsi a Window XP, il nuovo sistema operativo Microsoft lanciato lo scorso mese.
John Welsman, il funzionario RNIB addetto alle comunicazioni, che ha iniziato ad utilizzare Windows XP appena apparso sul mercato, ritiene che questo sistema sia notevolmente più stabile. Esso contiene inoltre alcuni strumenti utili, compreso un "wizard" di sistema che rende più immediate le configurazioni per l'accessibilità.
Tuttavia non è stata un'impresa facile. Welsman racconta che ci vuole un po' di tempo per abituarsi alle finestre di dialogo, ad esempio, perché rispetto a prima un numero superiore di esse viene presentato in formato pagina web. Welsman afferma anche che XP richiede uno spazio di memoria ancora più vasto di quello necessario ai suoi predecessori e consiglia agli utenti di attrezzarsi con una memoria "RAM" pari ad almeno 128 megabyte.
Chi ha sviluppato il software di accesso non ha modificato i programmi per renderli compatibili col nuovo sistema operativo, sebbene sia già disponibile una versione di test del famoso screen reader JAWS compatibile con XP (http://www.freedomscientific.com). Anche il suo agguerrito concorrente WindowEyes (http://www.gwmicro.com/windoweyes/windoweyes.htm) dovrebbe rilasciare a gennaio una versione compatibile con XP.
Entrambi, tuttavia, rischiano di restare al palo già da questa settimana, vista l'uscita di una versione compatibile con XP di Supernova, una combinazione di screen reader e ingranditore di testo, prodotta dalla Dolphin (http://www.dolphinuk.co.uk). Resta da vedere se chi ha sviluppato questa versione di Supernova abbia avuto tempo a sufficienza per eliminare tutti i problemi di XP.
* STANDARD VOCALE ACCOLTO DA PROTESTE.
L'ipotesi di uno standard di linguaggio per la creazione di siti web vocali sta subendo moltissime critiche ed è accusata di minare la filosofia della disponibilità delle fonti, che secondo alcuni è la chiave del successo di Internet.
Anche se, nelle discussioni online su questo standard molti ne hanno lodato i meriti tecnici, altri si sono sentiti a disagio perché le organizzazioni coinvolte nella creazione di questa bozza non hanno escluso la possibilità di addebitare le royalty per l'utilizzo di tecnologie brevettate previsto per questo standard. Come riportato nel nostro ultimo numero ("Un'ingiustizia brevettata?", Ottobre 2001), l'accettazione o meno dell'addebito delle royalty da parte del World Web Wide Consortium, l'ente che si occupa degli standard di rete, è un problema scottante.
Molti degli sfoghi dovuti all'insoddisfazione nei confronti di VoiceXML 2.0 sono stati raccolti dal gruppo di discussione email http://lists.w3.org/Archives/Public/www-voice
* WASHINGTON OSPITERA' IL CENTRO NAZIONALE DI ACCESSIBILITA'.
Un nuovo Centro Nazionale Statunitense sulla Tecnologia Informativa Accessibile, che assumerà il nome di "AccessIT", verrà creato presso l'Università di Washington a Seattle.
Il progetto prenderà vita grazie ad un finanziamento di 3,5 milioni di dollari da parte di un ente governativo, l'Istituto Nazionale di Ricerca sulle Disabilità e sulla Riabilitazione, and Rehabilitation Research (http://www.ed.gov/offices/OSERS/NIDRR) e si svolgerà nell'arco dei prossimi cinque anni.
Il nuovo ente verrà diretto congiuntamente da Kurt Johnson, del Centro per la Tecnologia, e da Sheryl Burgstahler, del progetto DO-IT per l'innovazione universitaria, che offre agli studenti disabili la possibilità di accedere ad un insegnamento su Internet (http://www.washington.edu/doit
- vedere anche il numero di novembre 2000 del Notiziario).
*NOTIZIE IN BREVE.
* SITO NYSTAGMUS: La Rete inglese Nystagmus ha rilanciato il suo sito web arricchito di nuove sezioni per i bambini e per la ricerca accademica. Nystagmus è caratterizzato da rapidi movimenti
involontari dell'occhio che spesso danneggiano gravemente la visione. Vedi http://www.nystagmusnet.org
* INCONTRO IN DANIMARCA: Una conferenza sul Braille nell'era digitale avrà luogo dal 16 al 19 aprile del prossimo anno a Copenhagen, Danimarca. Tale conferenza è stata promossa dai principali gruppi di sostegno ai ciechi del Paese: vedi http://www.ibos.dk/braille
* STAMPANTE TATTILE: La Anglia Polytechnic University ha sviluppato una macchina versatile per la stampa tattile in grado di produrre diagrammi tattili, simboli e mappe annotate con testo in rilievo, Braille o Moon, su una gran quantità di materiali. Vedi: http://www.enterprise.anglia.ac.uk/enterprise/tact01.asp
[Fine della Sezione Uno].
* SEZIONE DUE - "NELLA CASELLA DI POSTA"
- IL FORUM DEI LETTORI.
- Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte, in lingua inglese, via email a: inbox@headstar.com
* INDICE DIGITALE. "Uno dei principali problemi che gli studenti ciechi devono affrontare è quello della scarsità dei libri di testo" scrive Anthony Bernard dallo Sri Lanka. "In un paese del Terzo Mondo come lo Sri Lanka, i libri in Braille possono essere decisamente costosi. Da quando sono andato in pensione come insegnante, nel febbraio di quest'anno, ho un po' di tempo libero che utilizzo scannerizzando libri su CD Rom per i lettori ciechi, ma non ho il software necessario per compilare i sommari o le indicazioni per la consultazione dell'indice eccetera. Esistono speciali pacchetti di software per questo tipo di lavoro? Spero che qualcuno sia in grado di inviarmi questa importante informazione". [inbox@headstar.com]
* AUSILII PER SEDIE A ROTELLE. David Porter, da molto tempo lettore del Notiziario, vorrebbe avere notizie sulla tecnologia che può aiutare i ciechi che utilizzano sedie a rotelle a batteria ad individuare i bordi dei marciapiedi. Inoltre, vorrebbe ricevere informazioni su un bastone lungo con un segnalatore luminoso posto in punta, che potrebbe essere utilizzato dalle persone affette da gravi forme di riduzione visiva cosiddetta "a tunnel" per controllare il terreno davanti a loro quando si fa buio [inbox@headstsar.com].
* WILCO. Simon Wilkes vorrebbe contattare persone interessate allo sviluppo di attrezzature accessibili per CB e per radio portatili. Telefono (GB) 020 8478 5841.
* AGGIORNAMENTO SUI GLUCOMETRI: A seguito della nostra recente richiesta di informazioni e consigli sui glucometri parlanti per i ciechi affetti da diabete e alle esaurienti risposte dei lettori (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, ottobre 2001) abbiamo ricevuto altre tre email contenenti preziose informazioni.
Da Dublino, Irlanda, ci scrive Tim Culhane: "Recentemente ho sentito parlare di un glucometro parlante che è apparso sui mercati inglese ed irlandese lo scorso anno. Si chiama Gluki Plus ed è costruito dall'azienda austriaca CareTec http://www.caretec.at/products/englisch/gluki/gluki.html
"E' stato progettato in modo particolare per chi ha disabilità visive, con un display grande e chiaro e una sintesi vocale incorporata. Il glucometro di per sé è molto piccolo e semplicissimo da adoperare; inoltre, per un test basta appena una goccia di sangue.
"L'unico problema è che costa 700 sterline irlandesi. Tuttavia sono certo che se puoi dimostrare che questo apparecchio è necessario perché tu possa avere una vita indipendente, il NHS o qualche ente analogo di qualche paese straniero dovrebbe sovvenzionarti.
Aggiunge: "Da quando, cinque anni fa, mi hanno diagnosticato il diabete, ho utilizzato il glucometro 'One touch' della LifeScan (http://www.lifescan.com). Questo apparecchio può essere collegato a un sintetizzatore vocale e l'ho trovato ragionevolmente adatto. Il suo principale svantaggio consiste nel dover collocare la goccia di sangue su un punto ben preciso della striscia per il test e ce ne vuole una discreta quantità. Inoltre, il glucometro completo di sintetizzatore ha dimensioni piuttosto voluminose".
Carolyn Rupe, da Perth, Australia Occidentale, aggiunge: "Sono già quasi sei anni che adopero un glucometro Gluki Plus e lo trovo ottimo: emette un 'bip' quando la quantità di sangue sulla striscia è sufficiente e dopo 45 secondi riporta il risultato in voce.
"Il glucometro si accende quando vi si inserisce la striscia e si spegne quando la striscia viene tolta. L'apparecchio ha all'incirca le dimensioni di una cassetta audio, per cui è facilmente trasportabile. Conserva in memoria i risultati degli ultimi dieci test, che quindi si possono confrontare quando lo si desidera.
"In Australia questi apparecchi costano circa 1.250 dollari australiani, e sono reperibili anche tramite la Royal Blind Society del Nuovo Galles Meridionale; gli australiani possono anche chiedere una sovvenzione da parte dell'ente delle lotterie per comperarne uno".
Infine, Virginia Carcedo del CIDAT, il centro tecnologico della ONCE, l'organizzazione nazionale dei ciechi spagnoli, scrive: "Assieme a una grossa azienda, ONCE ha sviluppato e fabbricato il 'Sonogluco'. Esso pronuncia le informazioni importanti apparse sul display del 'GlucoTouch', il glucometro in cui il Sonogluco è inserito [nota del redattore: anche questo apparecchio è un prodotto tecnologico della LifeScan].
"Oggi ci sono apparecchi in sei lingue diverse: spagnolo, inglese, francese, tedesco, italiano e portoghese. I due apparecchi insieme costano 197 euro, più IVA nei paesi dove viene applicata". Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito: http://www.once.es/cidat
[Fine della Sezione Due].
* SEZIONE TRE: SERVIZIO SPECIALE.
- LO SVILUPPO INFANTILE
* LE LACUNE DEL SISTEMA.
Di Tamara Fletcher tamara@headstar.com
Anche se nel Regno Unito vi sono circa 22.000 bambini con handicap visivi, nella scuola dell'obbligo gli ausili tecnologici e il software scolastico per questi bambini sono raramente disponibili. Il problema è ulteriormente aggravato dall'assenza di formazione e supporto per i genitori in relazione agli ausili.
In base a quanto previsto nella Sezione Due della nuova Legge Speciale sulle Necessità Scolastiche e sulle Disabilità del 2001 (http://www.hmso.gov.uk/acts/acts2001/20010010.htm), le autorità locali "devono assicurare ai genitori di qualunque bambino residente in zona e avente particolari necessità scolastiche consulenze e informazioni relative a queste necessità".
Secondo Chris Stevens, direttore per le necessità particolari di Becta, l'agenzia governativa che si occupa di tecnologia scolastica (http://www.becta.org.uk), è soprattutto la tecnologia per i bambini in età prescolare ad essere particolarmente trascurata.
"Becta ha lavorato tantissimo per far comprendere il problema alle autorità scolastiche locali e ai progettisti di software" dice Stevens. "Ora la consapevolezza è in aumento ma i fornitori di tecnologia continuano a preoccuparsi perché gli investimenti nel settore dell'accessibilità significano costi aggiuntivi" afferma Stevens.
Anche Olga Miller, funzionaria addetta alle politiche per l'infanzia presso il RNIB, è preoccupata: "Attualmente i genitori che volessero ottenere per i loro bambini l'accesso alla tecnologia a casa non sanno a chi rivolgersi. Questo settore continua ad avere grandi necessità. Dopo opportuna formazione, i genitori potrebbero fare moltissime cose per incoraggiare i loro figli ad essere indipendenti, ma i servizi sono molto scarsi e non esiste un effettivo coordinamento".
Wendy Sainsbury, responsabile nazionale per il sostegno alle famiglie di 'LOOK'
(http://www.look.graphicbox.co.uk), un'organizzazione di sostegno per le famiglie con bambini affetti da handicap visivi, è dello stesso parere.
Anche se esistono alcune organizzazioni che distribuiscono ausili, come la Electronic Aids for the Blind (Ausili elettronici per i ciechi, http://www.eabnet.org.uk) e la National Blind Children's Society (Società Nazionale dei Bambini Ciechi, http://www.nbcs.org.uk), Wendy afferma: "Tutto sommato, i bambini non hanno le possibilità di accesso alle quali avrebbero diritto. Spesso il materiale viene fornito in misura inadeguata e i bambini sono costretti a spartirlo fra loro. Lo stanziamento di fondi per un accesso da casa è il problema più grosso: la situazione è un autentico incubo, dato che non sono molte le strutture regionali che forniscono sovvenzioni alle famiglie".
La fornitura di tecnologia di accesso nelle scuole è altrettanto problematica. Miller afferma che le tecnologie di accesso vengono fornite in maniera estremamente disuguale, a causa della frammentazione fra le varie autorità scolastiche locali preposte alle sovvenzioni destinate agli ipovedenti, per cui ogni servizio di sostegno di LEA è strutturato in maniera differente.
Secondo Miller, questo problema è aggravato dal fatto che molte scuole sono legate da accordi stipulati con il fornitore di servizi stabilito da LEA, accordi che non sono sufficientemente flessibili da permettere la fornitura di attrezzature per l'accesso. Ad esempio: in base a questi accordi sono disponibili soltanto schermi per computer di dimensioni standard, per cui sarebbe difficile per le scuole richiedere schermi più grandi per i bambini affetti da handicap visivi.
Lesley Waddell, funzionario anziano addetto allo sviluppo ICT presso il RNIB, è d'accordo: "Il fornitore di servizi arriva e installa tutto l'hardware di base, ma la tecnologia di accesso non fa mai parte di questa fornitura. Sono le singole scuole a doversi assumere la responsabilità di decidere di cosa hanno bisogno le persone con deficit visivo; compito spesso difficile quando non si conoscono le diverse opzioni disponibili".
Il Dipartimento per l'Educazione e la Scienza ha pubblicato il libro bianco "Scuole - come avere successo" (http://www.dfes.gov.uk/achievingsuccess) che promette una ristrutturazione di LEA e del sistema di finanziamento alle scuole a partire dal 200320-04. Il punto focale di questa ristrutturazione sarà una riforma degli "stanziamenti standard di spesa" per le scuole, che permetterà alle singole LEA e alle scuole di decidere quali cifre stanziare per questo servizio in ogni diversa zona.
Attualmente, se un bambino presenta un certificato attestante le sue necessità particolari, rilasciato da una LEA, come previsto dalla legge, le autorità scolastiche sono tenute a provvedere alle necessità individuali di quel bambino. Si tratta Tuttavia di una situazione da "comma 22" (Nota del traduttore: probabile riferimento alla legge inglese in materia), e in pratica significa che la qualità delle attrezzature fornite dipende dalla tipologia del certificato. "Ci sono tanti bambini provvisti di un certificato che non vale neppure la carta su cui è stato scritto, e poi ce ne sono parecchi che, purpresentando ottime attitudini, non vengono supportati dalle LEA" afferma Sainsbury.
Per di più, mentre la maggior parte dei bambini riconosciuti ciechi possiede tale certificato, sovente esso non viene rilasciato agli ipovedenti. Coloro che soffrono di nistagmo sono spesso privi di certificato, dato che la gravità della loro situazione visiva può variare da un giorno all'altro.
Il quadro non è però tutto negativo e alcuni enti locali offrono ottime forniture di attrezzature ed un valido sostegno.
Il Consiglio di Contea dello Yorkshire settentrionale vanta un Servizio di Sostegno Sensoriale e Fisico e una equipe di sostegno per i bambini ipovedenti (http://www.northyorks.gov.uk/pps/sensory/special.shtm). Esiste una biblioteca che presta ai bambini più piccoli giocattoli ed attrezzature e, anche se la fornitura di attrezzature richiede tempi lunghi, questo servizio aiuta i genitori a reperire fondi per acquistarne per proprio conto. Inoltre vengono organizzati corsi affinché gli insegnanti e gli altri operatori professionali acquisiscano consapevolezza di questi problemi.
"I corsi di "sensibilizzazione" riscuotono grande seguito e la risposta è estremamente positiva" afferma Janet Pentlow, insegnante di sostegno e consulente della equipe di supporto. "Stiamo per iniziare una serie di corsi, della durata di sei giorni, per i fornitori di materiale didattico dell'intera contea, come introduzione alla conoscenza degli handicap auditivi, visivi e fisici".
Un luogo in cui le autorità scolastiche possono riunirsi e scambiarsi idee e risorse per l'educazione dei bambini affetti da handicap visivo è l'area "inclusa" nella National Grid for Learning (Griglia Nazionale per l'Apprendimento, http://www.ngfl.gov.uk), il portale web scolastico gestito da Becta (http://inclusion.ngfl.gov.uk).
Recentemente, Becta ha anche creato un forum di discussione via email nel quale coloro che operano nel settore scolastico possono discutere dei problemi relativi all'insegnamento agli studenti affetti da disabilità visive (per iscriversi, inviare una email a: majordomo@ngfl.gov.uk, lasciando in bianco l'oggetto e riportando la dicitura "subscribe vi-forum" nel testo del messaggio).
Grazie ad iniziative nazionali come queste si spera che, man mano che un numero sempre crescente di scuole e di enti scolastici migliorino le loro tecniche di insegnamento ai bambini con handicap visivi, le loro esperienze e le loro risorse possano essere condivise da tutti.
[Fine della Sezione Tre.]
* SEZIONE QUATTRO: D&R
- LA COMMISSIONE EUROPEA.
* UN'UNIONE SEMPRE PIU' ACCESSIBILE?
Di Phil Cain phil@headstar.com
Come riferito nel Notiziario del mese scorso, la Commissione Europea ha affermato di voler iniziare a rendere più accessibile "Europa", il principale portale web ufficiale dell'Unione Europea, (http://europa.eu.int) e sta incoraggiando gli stati membri a regolarsi di conseguenza: in questo mese il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità ha posto alcune domande per scoprire dove porteranno queste buone intenzioni. Riportiamo qui queste domande con le risposte che abbiamo ricevuto dai portavoce di svariate commissioni.
D: La commissione ha recentemente affermato che gli stati membri e le istituzioni europee dovranno far proprie le proposte di accessibilità a partire dalla fine del 2001: che cosa significa questo nei fatti?
R: Significa che la commissione e gli stati membri si sono impegnati ad adottare entro la fine del 2001 le direttive espresse dalla WAI, l'Iniziativa per l'Accessibilità alla Rete del World Wide Web Consortium. Ciò non significa che tutti i siti si adegueranno, dal momento che la commissione ha affermato "L'Europa è un grandissimo sito, composto da oltre un milione di pagine, pertanto l'adozione di queste direttive segna l'inizio di un lungo processo di adattamento e non il suo punto d'arrivo".
Tale adozione è una decisione politica che deve essere seguita da un vasto programma esecutivo. Ci sono molte maniere di metterla in pratica, ecco perché è tanto importante che la commissione e gli stati membri si scambino esperienze e parametri di riferimento. Sappiamo che questo programma richiederà anni di lavoro e farà parte di un successivo e più ampio sviluppo diretto alla "seconda generazione Europea".
Per saperne di più su questo piano generazionale, cliccare sulla dicitura "continua la lettura" del sito http://europa.eu.int/information_society/accessibility.
D: Quali risultati si sono ottenuti finora?
R: All'interno della commissione, il programma esecutivo è già iniziato. In effetti ci sono già alcune pagine che ottemperano alle direttive WAI. Si stanno inoltre preparando programmi di formazione per i progettisti web e si stanno sviluppando nuove strutture di rete.
Le risorse tuttavia non sono infinite: noi tentiamo di far sì che tutte le 100.000 nuove pagine pubblicate ogni anno a partire dalla fine dell'anno in corso ottemperino alle direttive. Ciò deve ovviamente rappresentare una priorità assoluta, altrimenti il nostro compito non potrà che diventare più gravoso. Il compito successivo sarà quello di esaminare il milione e mezzo di pagine preesistenti: in questo caso è improbabile che riusciamo ad aggiornarle tutte. Pensiamo invece di selezionarle in base alla priorità e di adeguarle progressivamente.
D: Pare che la commissione e gli stati membri abbiano "concordato di scambiarsi informazioni e valutare i loro progressi". Quali informazioni pensano di scambiarsi? E chi valuterà i loro progressi?
R: Nella Divisione Occupazione della commissione c'è un gruppo di funzionari anziani nominati dagli stati membri perché seguano l'attuazione del Piano di Azione del 2002 per il portale Europa. Questo gruppo, noto come ESDIS (Employment and Social Dimension of the Information Society, Ambito di Sviluppo ed Occupazione della Società di Informazione) si occuperà dell'osservazione e della valutazione dei progressi compiuti da questo piano di azione, compresa l'adozione delle direttive WAI da parte dei siti per il pubblico.
La valutazione verrà condotta a livello locale e i risultati verranno comunicati al gruppo. EDSIS si avvarrà inoltre della consulenza di un gruppo di esperti di accessibilità a Internet chiamato eAccessibility Group, i cui componenti sono stati nominati dagli stati membri. EDSIS riferirà regolarmente sulle sue attività di monitoraggio ed evidenzierà le migliori iniziative intraprese dagli stati membri.
D: Quali organizzazioni si assumeranno la responsabilità di rendere Europa accessibile?
R: La responsabilità principale per la gestione di Europa è stata conferita alla Divisione Stampa della commissione, mentre buona parte degli effettivi contenuti viene fornita dal personale dell'intera divisione. Di conseguenza c'è la necessità di addestrare un gran numero di programmatori web, come pure di controllare un notevole numero di appaltatori. Il progetto di modernizzazione verrà portato avanti con l'aiuto di diverse aziende che forniranno tecnologia specializzata. garantiranno una consulenza sulla progettazione in generale, gestiranno le singole pagine e forniranno i contenuti ai singoli servizi.
D: Che cosa si farà per incoraggiare le organizzazioni degli stati Europei e degli stati membri a rendere accessibili i loro siti web?
R: Noi incoraggiamo i progetti che ricevono sovvenzioni dalla Comunità Europea ad adottare le direttive WAI. Stiamo anche valutando come incoraggiare varie iniziative sponsorizzate dalla commissione affinché tali direttive siano adottate. I diversi approcci e le diverse esperienze dei vari stati membri verranno riferiti al gruppo ESDIS che individuerà le migliori procedure. Dopo di che, incoraggeremo gli stati membri ad adottare queste stesse procedure.
NOTA: La pagina web di eEurope della Commissione Europea riferirà circa i progressi compiuti su tutti i Punti di Azione di eEurope: http://europa.eu.int/information_society/eeurope/index_en.htm
[Fine della Sezione Quattro.]
SEZIONE CINQUE: INTERVISTA.
- GIOCHI ACCESSIBILI.
* LA GUERRA BIOLOGICA.
Di Tamara Fletcher tamara@headstar.com
L'epoca è un futuro remoto, il luogo è una base di ricerca militare segretissima ed inespugnabile scavato all'interno di una montagna o posto su un'isola lontana. Qualche ora fa tutte le trasmissioni provenienti dalla base si sono improvvisamente interrotte, proprio nel momento in cui veniva avviato un esperimento biologico riservatissimo progettato durante gli ultimi tre anni.
Nella tua qualità di agente segreto della FDN (Federation of Democratic Nations - Federazione delle Nazioni Democratiche) sei stato inviato per scoprire se l'esperimento ha avuto un orribile ed imprevisto risultato. Mentre atterri con la tua navicella non hai nessuna idea dei nemici mutanti che dovrai affrontare per poter avere accesso alla base ed interrompere l'esperimento.
Questa è l'introduzione al gioco "Shades of Doom" (Ombre dell'Apocalisse) della GMA (http://www.gmagames.com), salutato dagli appassionati come uno dei migliori audiogiochi finora creati per gli utenti ciechi e ipovedenti.
Il gioco utilizza una sofisticata combinazione di istruzioni verbali e suoni compositi (se ne sentono fino a 32 contemporaneamente) che indicano tutto, dal numero di mostri presenti in una stanza ai cambiamenti di direzione e ai ronzii delle attrezzature computerizzate. Nel gioco sono integrati tutti i messaggi vocali che rendono quindi superfluo l'impiego di uno screen reader.
Si agisce con il joystick e con diversi tasti che permettono di svolgere svariate azioni, come usare le armi o determinare le proprie condizioni fisiche. Quando ci si avvicina agli oggetti, si tratti di porte o di mostri, la loro natura e la loro posizione sono indicate da un "bip" che si intensifica man mano che ci si avvicina a questo oggetto. Per sapere di che oggetto si tratti, bisogna premere un dato tasto.
"Penso che, per le persone con handicap visivi, Shades of Doom sia il miglior gioco interattivo finora uscito, perché non solo non è necessario l'ausilio di uno screen reader, ma anche perché è possibile avere il controllo di tutti i movimenti del personaggio. E' davvero entusiasmante" dice Maurice Press, direttore del Team di Consulenza sulle Risorse per le Disabilità (http://www.disabilityresourceteam.co.uk) durante il giorno e gran appassionato di giochi durante la notte.
Cieco dalla nascita, Press ha sempre amato giochi al computer ed è orgoglioso di aver appena portato a termine Shades of Doom con 23.000 punti, sia pure con "qualche difficoltà, una certa astinenza dal sonno e mia moglie che non mi parlava più".
In passato, le persone con handicap visivi avevano riscontrato grosse difficoltà nell'avere accesso al software dei videogiochi: "All'inizio i disabili visivi erano assai entusiasti dei videogiochi presenti sul mercato, quelli che riportavano sullo schermo 'sei in una foresta, presso un albero. Vuoi girare a destra o a sinistra?' ma poi tutti si sono rivolti a giochi come Gameboy e noi ci siamo sentiti decisamente trascurati" aggiunge Press.
"Poi ci sono stati i tentativi di creare giochi in realtà virtuale. Direi che il primo ad avere successo fra i disabili visivi sia stato Grizzly Gulch, della Bavisoft (http://www.bavisoft.com) perché per la prima volta non era necessario un programma di sintesi vocale e si poteva ascoltare tutto tramite gli altoparlanti o le cuffie e interagire con i personaggi partecipando a sparatorie e cose del genere".
Con Shades of Doom (parzialmente ispirato al popolarissimo 'Doom', videogioco normalmente in circolazione) gli audiogiochi hanno raggiunto un livello altissimo con tanti mostri esotici, dai cani e dagli esseri umani mutanti fino alla "cosa viscida", difficilissima da uccidere. In questo caso, Press consiglia di "innescare una mina che scoppierà fra dieci secondi e poi correre come il vento".
Anche in questo gioco ci sono false piste e trabocchetti per cogliere impreparato il giocatore. "Al secondo livello c'è un chip di protezione nascosto in un water. Per ottenerlo bisogna tirare lo sciacquone e quando lo si fa, dal water esce un mostro viscido che ti ucciderà, a meno che tu non sia molto veloce". Fra gli altri avversari da affrontare ci sono "uno scienziato pazzo con una risata che sembra quella di una scimmia" che ruberà i tuoi chip di protezione a meno che tu non sia molto veloce e? "Non vi racconterò cosa c'è nella cassa al quinto livello, ma vi consiglio ugualmente di scappare a gran velocità".
Press partecipa regolarmente alle riunioni in cui gli appassionati di videogiochi, vedenti e non vedenti, si scambiano opinioni e consigli. Pensa che il suo hobby avrà un buon futuro: un gioco da tenere d'occhio e che uscirà l'anno prossimo riguarderà una simulazione di volo per aerei da combattimento, e lo stesso Press sta collaborando alla sua realizzazione per conto di un'azienda che non può ancora rivelare. Vari tasti permetteranno al giocatore di scoprire e controllare la velocità e l'altezza di volo e ci saranno diversi suoni, allarmi in caso di attacco ed altri elementi.
Il gioco dovrebbe essere in vendita verso febbraio. Nel frattempo forse gli appassionati che avranno saputo portare a termine Shades of Doom potranno farsi una bella dormita.
NOTA: Per i giochi accessibili, vedi i numeri 5, 6 e 8 del Notiziario.
[Fine della Sezione Cinque.]
COME RICEVERE QUESTO NOTIZIARIO
Per abbonarsi a questo notiziario mensile gratuito, inviate una email a:
eab-it-subs@headstar.com. Nel testo del messaggio potrete elencare altri indirizzi email a cui inviare il notiziario in abbonamento. Incoraggiate tutti i vostri colleghi, amici e conoscenti ad abbonarsi!
Per disdire l'abbonamento in qualunque momento, inviare una email riportando nell'intestazione le parole "unsubscribe eab-it" (disdico l'abbonamento al notiziario).
Vi preghiamo di inviare i vostri commenti sulla diffusione e sugli articoli a Dan Jellinek: dan@headstar.com
Copyright 2001 di Headstar Ltd., http://www.headstar.com Il presente Notiziario può essere riprodotto integralmente in tutte le sue parti, compresa quest'ultima riguardante il copyright. E' possibile riportare parti del presente notiziario purché venga chiaramente indicato che le stesse sono state "tratte dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, bollettino mensile gratuito diffuso per email" citando inoltre l'indirizzo del nostro sito web: http://www.e-accessibility.com.
REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek dan@headstar.com
Vicedirettore - Phil Cain phil@headstar.com
Redattore - Tamara Fletcher tamara@headstar.com
Consulente Editoriale - Kevin Carey humanity@atlas.co.uk
[Fine del notiziario.]