Notiziario Internazionale sull'Accessibilità
Il notiziario e-mail sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.
Versione italiana a cura dell'istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna
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[Inizio del notiziario].
Numero 29, Maggio 2002
IN QUESTO NUMERO:
Sezione Uno: Notizie
- Multimedia sostiene il Braille.
- Sollevate alcune obiezioni sugli esperimenti di voto elettronico.
- Il sito dell'amministrazione locale premiato per l'accessibilità.
- Concorso: vinci un lettore per libri elettronici.
- Fare shopping a voce con Freedom Network.
Notizie in breve: Internet Society indice un forum sulle disabililtà; Come trovare libri elettronici accessibili; Accessibilità alla legge.
Sezione due: "Nella casella della posta"
- Il forum dei lettori.
Sezione tre: Sul posto
- St Dunstan's (parte prima). Fin dalla prima Guerra mondiale, questo ente assistenziale opera per la riabilitazione degli ex militari che hanno perso la vista. Dan Jellinek scopre che molti veterani si appassionano all'utilizzo di Internet come le nuove leve.
Sezione quattro: Un lettore ci scrive
- St Dunstan's (parte seconda): la storia di un soldato. Mark Threadgold ha prestato servizio per 17 anni nel Genio Radiotelegrafisti e Segnalatori finché non ha perso la vista in un incidente. Ci racconta come due anni trascorsi al St Dunstan's gli abbiano aperto nuove prospettive - e presentato nuove sfide.
Sezione cinque: Servizio speciale
- Tecnologia del linguaggio: l'accesso vocale a Internet è ampiamente reclamizzato come l'interfaccia del futuro, e non solo per i ciechi. Judith Markowitz valuta la situazione.
[Fine dei Contenuti.]
*SEZIONE UNO: NOTIZIE
* MULTIMEDIA AL SALVATAGGIO DEL BRAILLE?
I bambini ciechi dovrebbero apprendere il Braille nel contesto di un vasto apporto multimediale: un gruppo internazionale di esperti è giunto a questa conclusione alla fine della conferenza tenutasi il mese scorso a Copenhagen.
Il simposio, dal titolo "Il Braille nell'epoca digitale" (http://www.ibos.dk/braille), è stato indetto allo scopo di esaminare come sfruttare le tecnologie digitali per riprendere l'utilizzo del Braille, ora in declino. Secondo uno studio della Federazione Nazionale Statunitense dei Ciechi, la percentuale di conoscenza del Braille negli Usa e nel Regno Unito è diminuita dal 50% ed oltre di 40 anni fa ad un attuale 10% (http://www.nfb.org/braille/brustoc.htm).
Kevin Carey, vice presidente del RNIB, che ha rappresentato l'Istituto a Copenhagen, ha affermato che Internet potrebbe svolgere un ruolo importante nello stimolare all'apprendimento del Braille. "Uno dei motivi per cui i ragazzi si appassionano alla carta stampata è la possibilità di accedere a ciò che è proibito, ma il Braille è stato quasi interamente codificato e ciò fa perdere loro ogni interesse" ha dichiarato.
I delegati hanno inoltre approvato una mozione per incoraggiare le case editrici in Braille ad unire le loro risorse allo scopo di creare un laboratorio unificato di ricerca Braille. Essi sostengono che questo ente unificato dovrebbe avere lo scopo di sviluppare strumenti alla portata di tutti, in grado di rendere i contenuti di Internet in Braille, sia a livello standard che avanzato. Carey afferma che la normale politica con la quale si incoraggiano le persone ad apprendere il sofisticato Braille di secondo grado indipendentemente dalle loro necessità non ha funzionato: "E' difficile apprendere il secondo grado, i ciechi hanno comunque svariati problemi e molti si chiedono perché dovrebbero affrontarne un altro".
I partecipanti alla conferenza hanno convenuto che l'approccio unificato presenta comunque dei limiti e che i testi contenenti speciali simboli Braille, necessari per la matematica, la musica e l'ingegneria, dovrebbero continuare ad essere prodotti dalle case editrici specializzate.
* SOLLEVATE ALCUNE OBIEZIONI SUGLI ESPERIMENTI DI VOTO ELETTRONICO.
Sono state sollevate alcune obiezioni relativamente all'inaccessibilità di uno degli esperimenti di voto elettronico effettuato durante le elezioni municipali tenutesi nel mese in corso.
Il Dipartimento dei Trasporti, le amministrazioni locali e le Regioni hanno compiuto una serie di esperimenti pilota sul voto elettronico in nove amministrazioni locali in Inghilterra (Bolton, Chester, Distretto di Crewe e Nantwich, Liverpool, Newham, Sheffield, St Albans, Stratford upon Avon e Swindon). Gli esperimenti comprendevano il voto da casa via Internet, seggi speciali e messaggi di testo sui telefoni cellulari.
A Sheffield, il 36% degli elettori ha votato elettronicamente utilizzando il portale di Sheffield per il voto elettronico del 2002 (http://www.votesheffield.com). Tuttavia Julian Scarlett, funzionario progettista di rete per il dipartimento dell'istruzione di Sheffeld, non partecipante all'esperimento pilota, questo mese ha inviato una e-mail alla Wai internazionale (Web Accessibility Initiative, Iniziativa per l'Accessibilità alla Rete, http://www.w3.org/WAI) dichiarando: "Anche se approvo questo progetto per coloro che trovano difficile accedere ai metodi tradizionali di voto, sono rimasto sgomento per l'inaccessibilità del sito; nessun testo alternativo (tag alt), nessuna tabella di sommario, nessuna spiegazione in un linguaggio normale per i testi, nessuna etichetta per i diversi elementi, caratteri dalle dimensioni sbagliate."
L'esperimento di Sheffield è stato condotto assieme a due partner del settore privato, la BT e la Election.com. Charel Aoun, direttore tecnico di Election.com, ha ammesso che il portale web utilizzato per accedere al sistema di voto elettronico non era stato controllato da Bobby, il sistema standard di controllo dell'accessibilità, per mancanza di tempo. Tuttavia, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità che il motore di ricerca per la votazione era effettivamente accessibile: "Il motore ottempera alle direttive WAI fino al 3° livello; in questo esperimento pilota abbiamo tralasciato alcuni particolari ma le direttive di 2° livello sono sicuramente rispettate. Si è trattato di un progetto pilota; intendiamo prendere nota di tutti i difetti e lavorarci per migliorare la situazione in futuro".
Nel frattempo Scope, l'ente che si occupa di disabilità (http://www.scope.org.uk), sta raccogliendo informazioni per verificare l'accessibilità degli esperimenti pilota di voto elettronico o a mezzo posta durante le elezioni municipali, allo scopo di utilizzarle per una relazione richiesta dalla Commissione Elettorale. Per richiedere il modulo di valutazione o per ulteriori informazioni telefonare al numero 020 7619 7252/3 o inviare una e-mail a: campaigns@scope.org.uk
*IL SITO DELL'AMMINISTRAZIONE LOCALE VINCE IL PREMIO "VEDIAMOCI CHIARO".
IDeA Knowledge (http://www.idea.gov.uk/knowledge), un portale web governativo inglese, sviluppato dall'amministrazione locale IDeA (Improvement and Development Agency - Ente per il Miglioramento e lo Sviluppo) è il primo sito di un'amministrazione locale ad aver ottemperato agli standard previsti dalla campagna di accessibilità alla rete "See It Right" (Vediamoci Chiaro) del RNIB. Il portale UK Online (http://www.ukonline.gov.uk) del governo centrale si è già qualificato per un premio.
Il sito di IDeA Knowledge ha lo scopo di mostrare le opinioni e le pratiche dei politici e dei professionisti delle amministrazioni locali attraverso seminari, strumenti vari, studi analitici e comunità online. Secondo IDeA, questo sito ha fissato uno standard di accessibilità che le altre amministrazioni locali dovrebbero imitare.
Anche se IDeA non può imporre gli standard di accessibilità, fa presente che le amministrazioni locali non possono ignorarli: "Se lo faranno, andranno incontro a grossi guai: se qualche amministrazione locale viene scoperta a trascurarli o a gestirli male mentre le altre amministrazioni lavorano come si deve, la gente inizia a fare delle domande", ha dichiarato uno dei portavoce al nostro Notiziario.
Secondo il RNIB, la campagna "Vediamoci Chiaro" costituisce un notevole passo avanti perché le premiazioni dei siti web si basano su verifiche effettuate da singole persone, a differenza di quanto avviene con sistemi di software come Bobby (http://www.cast.org/bobby) o con le direttive del World Wide Web Consortium, che forniscono una serie di standard relativi all'accessibilità ma poi non controllano la loro effettiva applicazione. A tutt'oggi, il RNIB ha controllato pochissimi siti ma nei prossimi sei mesi conta di esaminarne altri 50, sia nel settore pubblico che in quello privato.
Il RNIB afferma che progetti come l'iniziativa di APLAWS (Accessible and Personalised Local Authority Websites - Siti Web Accessibili e Personalizzati delle Amministrazioni Locali, http://www.aplaws.org.uk), con sede a Londra, rappresentano il passo successivo per rendere i siti web governativi più accessibili ai disabili visivi. APLAWS è gestito da un consorzio di municipalità e sviluppa un sistema di gestione dei contenuti che standardizzerà il modo in cui i contenuti vengono esposti e pubblicati sui siti web municipali.
* CONCORSO DI SCRITTURA - VINCI UN LETTORE DI LIBRI ELETTRONICI.
Il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità offre agli scrittori ciechi o ipovedenti la possibilità di vincere l'apparecchiatura hardware e software più aggiornata per la lettura di libri elettronici.
Il primo premio del nostro concorso di scrittura è un lettore di libri elettronici "Victor", del valore di oltre 300 sterline, donato da VisuAide (http://www.visuaide.com). Victor legge un nuovo tipo di libri parlati su CD e permette una navigazione rapida e facile (per ulteriori informazioni vedi Notiziario, Marzo 2002). Ogni partecipante riceverà una serie di dieci classici in formato elettronico su CD del valore di circa 100 sterline. Le opere dei vincitori verranno inoltre pubblicate su uno dei prossimi numeri del Notiziario, che ora conta 3.000 lettori in tutto il mondo e viene tradotto in cinque lingue!
Le opere dovranno contare dalle 500 alle 800 parole e trattare l'argomento "come tenersi in contatto con la tecnologia". Questo tema può comprendere i rapporti online, la rapidità dei cambiamenti tecnologici, come la tecnologia ha cambiato la vostra vita, o immaginare come potrebbe essere la vita nel futuro.
Il termine ultimo è venerdì 26 luglio 2002 ed i nomi dei vincitori saranno pubblicati sul nostro numero di agosto. Per partecipare è necessario contattare Phil Cain, organizzatore del concorso, all'indirizzo phil@headstar.com o telefonargli al numero 01273 231 291 se avete domande da porgli.
* FARE SHOPPING AD ALTA VOCE.
Un centro commerciale ad attivazione vocale è andato ad aggiungersi ai servizi offerti da Freedom Network (http://www.freedombox.info), un portale Internet con sede negli Stati Uniti creato per coloro che non sono in grado di utilizzare interfacce grafiche.
La libreria online Amazon (http://www.amazon.com) è uno dei rivenditori che permette ai sottoscrittori di Freedom Network di cercare, registrare ed esplorare i suoi siti utilizzando la voce. I sottoscrittori potranno anche ricevere tracce audio campione e riviste dirette ai clienti.
Mike Calvo, direttore esecutivo di Freedom Network e cieco egli stesso, ha affermato: "Questo lancio costituisce un importante primo passo nel nostro tentativo di portare i prodotti ed i servizi dei molti nostri rivenditori online ai clienti ciechi o invalidi, in una situazione in cui l'accessibilità viene garantita".
* NOTIZIE IN BREVE:
* COLLEGAMENTO A SOCIETY: The Internet Society, un'organizzazione internazionale non profit che si occupa attivamente dello sviluppo di Internet, sta costituendo un nuovo forum dedicato alle disabilità. La partecipazione è gratuita. Gli interessati possono iscriversi ad Internet Society (anche questa iscrizione è gratuita) consultando il sito http://www.isoc.org ed inviando una e-mail a Michael Burks, all'indirizzo mburks952@worldnet.att.net, specificando di voler partecipare al forum sulle disabilità.
* CONSULTAZIONE ELETTRONICA: "Come trovare libri elettronici su Internet", il nuovo libro di Anna Dresner, scrittrice cieca e lettrice del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, descrive come ottenere libri sia a titolo gratuito che a pagamento da svariati siti web: http://www.nbp.org/ebook.html
* CONSULENZA LEGALE: il sito di pratica legale online "Law on the Web" (La legge in rete), vincitore di un premio, ha adottato le direttive della Web Standard Project per garantire l'accesso alle informazioni ed alla consulenza legale su Internet (http://www.webstandards.org.uk). Gli utenti con disabilità visive sono pregati di lasciare i loro pareri sul sito: http://www.lawontheweb.co.uk
[Fine della Sezione Uno.]
* SEZIONE DUE - "NELLA CASELLA DELLA POSTA"
- IL FORUM DEI LETTORI.
* Preghiamo inviare I vostri contributi e le vostre risposte a: inbox@headstar.com
MODELLI IN SCALA: Negli ultimi due numeri, le mappe accessibili online sono state un argomento di discussione in questa rubrica. John Gardner, direttore del Progetto di Accesso alla Scienza della Oregon State University, ci scrive di essersi particolarmente interessato alla lettera inviataci il mese scorso da Dave Pawson del RNIB sugli SVG (grafici vettoriali in scala,
http://www.w3.org/Graphics/SVG).
Gardner scrive: "Il mio gruppo sta sviluppando un'estensione del browser e delle direttive Open Source per gli SVG che consentono l'utilizzo universale degli SVG per tutte le informazioni grafiche, mappe comprese. Abbiamo pubblicato diversi documenti su questo progetto, uno di essi è reperibile sul sito http://www.csun.edu/cod/conf2001/proceedings/0103gardner.html
Egli ha citato anche un progetto cartografico canadese che consente la creazione di mappe SVG accessibili, presso il sito http://tactile.nrcan.gc.ca
* SITUAZIONE INTERNAZIONALE: Larry Johnson ci scrive dal Texas: "Il Servizio Bibliotecario Nazionale Statunitense (NLS) possiede un sito web contenente elenchi di libri in Braille e registrati, provenienti da organizzazioni statunitensi, canadesi ed inglesi. Quando però ho chiesto alla mia biblioteca di Austin (Texas) di fornirmi assistenza per consentirmi di prendere in prestito dei libri dalla Biblioteca Nazionale Inglese dei Ciechi, mi hanno risposto di non avere alcun tipo di accordi per fornire questo servizio.
"Sono rimasto sconvolto. Perché ci sono questi elenchi sul sito della NLS? Mi hanno risposto che questo sito è utilizzato anche da bibliotecari vedenti, che potrebbero aver bisogno di uno speciale accesso o particolari accordi con queste organizzazioni che prestano i testi. Francamente non mi pare che abbia molto senso. C'è un sistema per cui un cieco residente negli USA possa prendere libri in prestito dalle biblioteche Braille nel Regno Unito?" [Inviare le risposte a inbox@headstar.com]
* SEGNALE DI AVVISO: David Porter, nostro lettore e corrispondente abituale, ci scrive per chiederci un consiglio per conto di una sua amica considerata non vedente. "Dal momento che soffre di retinite pigmentosa, ha una visione a tunnel. Man mano che la malattia progredirà, questo tunnel diventerà sempre più stretto. Quando fa la spesa al supermercato, non importa con quanta attenzione sposti il carrello, finisce sempre con l'urtare altre persone.
"Mi chiedo se qualche lettore conosca uno strumento (magari un apparecchio a batteria con luce lampeggiante e segnale acustico, anche se ciò potrebbe avvertire i potenziali ladri della sua disabilità) oppure l'adattamento del congegno che oggi viene inserito nelle automobili ed avvisa i guidatori quando si avvicinano troppo a un altro veicolo o a un ostacolo. Se non ne avete mai visto uno, sono apparecchi che emettono una serie di rapidi "bip" che aumentano di volume man mano che la "distanza di avvicinamento" diminuisce, così il guidatore sa di doversi fermare.
"La mia amica è anche un'esperta nuotatrice ma, sempre a causa della sua visione ridotta, spesso non vede gli altri nuotatori finché non li ha urtati. Penso che un apparecchio elettronico non possa funzionare bene nell'acqua: avete qualche suggerimento anche per questo problema?"
[Inviare le risposte a inbox@headstar.com]
* MATEMATICA UNIFICATA: Susan Jolly di Los Alamos, New Mexico, ci scrive: "Sono una ricercatrice americana di calcolo computazionale, vedente, e mi interessa la matematica in Braille; mi sono imbattuta nel vostro recente articolo informativo su questo argomento (vedi numero 25, Gennaio 2002).
"Per quanto riguarda la possibile unificazione del Braille, attualmente si sta discutendo la possibilità di creare un nuovo codice Braille per la matematica, che sarebbe assai simile a quello attualmente usato nel Regno Unito e completamente diverso dal codice Nemeth utilizzato qui negli Stati Uniti. (Questi due codici sono talmente diversi che non esiste la possibilità di fonderli assieme o trovare una soluzione di compromesso). Questa proposta è stata presentata soprattutto da persone che non lavorano nel settore. Naturalmente, coloro che leggono sistematicamente in Braille non sono assolutamente d'accordo sul fatto di abbandonare quello che per loro è un codice migliore di quello utilizzato nel Regno Unito.
"Mi piacerebbe corrispondere con qualcuno che sta utilizzando il codice Braille inglese per la matematica, per conoscere la sua opinione sulla possibile "unificazione" che dovrebbe essere votata l'anno prossimo". [Inviare le risposte a inbox@headstar.com]
[Fine della Sezione Due.]
* SEZIONE TRE: SUL POSTO
- ST DUNSTAN'S (Parte Prima).
* SERVIZIO DI PRIMA CLASSE.
di Dan Jellinek dan@headstar.com
L'ente assistenziale St Dunstan's, che assiste gli ex militari che hanno perso la vista (http://www.st-dunstans.org.uk), è stato fondato nel 1915 da Sir Austin Pearson, proprietario di giornali e cieco egli stesso. Pearson voleva fornire un sostegno ai molti uomini e donne divenuti ciechi durante la prima guerra mondiale, spesso a causa dell'iprite. Con il passare del tempo ed il diradarsi dei grandi conflitti, l'organizzazione ha allargato il proprio raggio di azione allo scopo di fornire assistenza non soltanto a coloro che hanno perso la vista per cause di servizio, ma anche a tutti gli ex militari con problemi di vista ed ai loro familiari, con problemi dovuti all'età avanzata.
Oggi St Dunstan's assiste circa 753 pazienti, oltre a 500 coniugi e ad un numero analogo di vedove e vedovi. Esso gestisce anche il Fondo Diana Gubbay a beneficio degli uomini e delle donne che operavano nei servizi di emergenza e hanno perso la vista.
La sede centrale dell'ente è a Londra ma il suo principale centro di riabilitazione, che comprende anche l'addestramento al computer, si trova a Ovingdean, in cima alle bianche ed imponenti scogliere della costa del Sussex, nella zona di Brighton.
L'addestramento iniziale ad una vita indipendente, comprendente anche l'accesso ai computer e ad altre tecnologie importanti, normalmente ha luogo durante i corsi residenziali che si tengono a Ovingdean. La successiva assistenza ha luogo presso il domicilio delle persone (a cui l'ente St Dunstan's spesso affitta o sovvenziona parzialmente un appartamento) ed è prevista anche un'ulteriore assistenza comprendente prestiti per l'attrezzatura informatica.
Il direttore generale ad Ovingdean è Dick Lake, che si è iscritto l'anno scorso dopo 35 anni di servizio in marina ed ora dirige il dipartimento di assistenza sociale di questo ente. Egli non ha dubbi sul valore e sull'importanza delle tecnologie moderne per il tipo di lavoro di riabilitazione indispensabile per coloro che hanno perso la vista completamente o parzialmente.
"I computer e le tecnologie ad essi associate rappresentano un enorme balzo in avanti per i ciechi, in termini di qualità della vita e di accesso al mondo del lavoro. In passato queste persone dovevano imparare il Braille o il Moon, mentre ora possono sfruttare ciò che già conoscono utilizzando la tastiera di un computer", afferma Lake.
"Specialmente per gli anziani che hanno perduto la vista da poco, l'apprendimento di un sistema nuovo, come il Braille, è decisamente difficile e la loro sensibilità tattile può essersi deteriorata, perciò la tecnologia ha un'importanza enorme".
Il centro di Ovingdean è un impressionante edificio costruito negli anni '30 e disegnato in maniera da assomigliare ad un aeroplano, con un vasto frontone in vetro simile ad una cabina ed ali simmetriche che seguono uno schema standard su ogni piano, in maniera da rendere più facile l'orientamento ai disabili visivi.
Il centro di formazione tecnologica si trova in una dépendance più moderna e comprende una dozzina di computer con grandi schermi, stampanti speciali, scanner ed una selezione di software di accesso, fra cui screen reader e software di ingrandimento dello schermo. Ad una delle macchine è stata collegata una telecamera a circuito chiuso, per permettere alle persone di ingrandire i documenti e visionarli su un display posto sullo schermo e controllato da un comando a pedale.
Janis Sharp, istruttrice di tecnologia, ci racconta che negli ultimi due anni l'interesse per questo settore è rapidamente aumentato fra gli anziani, siano essi residenti o visitatori di Ovingdean. "All'inizio dicevano che erano cose per i ragazzi ma, dal momento che i media continuavano incessantemente a parlare di Internet e che ogni cosa in cui si imbattevano aveva un indirizzo "www", pian piano hanno cominciato a farsi vivi e a chiedermi di che cosa si trattava".
Le persone che ora utilizzano le macchine vanno da un vecchio soldato con una benda su un occhio che scrive le sue poesie battendo lentamente sulla tastiera con l'indice ad alcune persone che vengono fin dall'Irlanda per avere accesso a questi apparecchi.
Coloro che vengono da St Dunstan's ma vivono nel paese hanno accesso ad un servizio di sostegno telefonico che li aiuta con i computer e le periferiche e Sharp ci conferma che di solito è possibile fornire alle persone un aiuto rapido tramite il telefono, dal momento che essi possono ascoltare i messaggi vocali emessi dal computer. "Recentemente uno di loro ci ha telefonato per una stampante che si era bloccata a causa di una busta spiegazzata. Il giorno successivo questo tizio ha chiesto alla sua domestica di distendere tutte le buste".
C'è un'aria da grandi manovre in gran parte delle attività di St. Dunstan's, come è logico aspettarsi da un'organizzazione che lavora con ex militari, fra i quali anche alcuni provenienti dai corpi speciali. Gli abitanti di St Dunstan's competono regolarmente in maratone, battono record di velocità in motocicletta utilizzando una guida tramite radio, cavalcano, sciano e gareggiano con gli yacht. A queste azioni temerarie si aggiunge ora un computer club, più sedentario ma altrettanto avventuroso, i cui membri si incontrano due volte all'anno per costruire apparecchi, discutere le tecnologie più recenti e scambiarsi suggerimenti.
La formazione tecnologica può essere anche la soluzione giusta per gli ex militari che hanno perduto la vista e cercano un nuovo posto di lavoro. "Coloro che trovano un impiego non sono tanti quanti vorremmo, perché è difficile far ritornare la gente a lavorare" racconta Lesley Styche, direttore della riabilitazione e della formazione a St Dunstan's. "Però abbiamo parecchi residenti che lavorano nei settori più disparati, dalla contabilità all'idroterapia, alcuni addirittura alla BBC, dopo aver frequentato i corsi di computer".
[Fine della Sezione Tre.]
* SEZIONE QUATTRO: UN LETTORE CI SCRIVE
- ST DUNSTAN'S (Parte Seconda).
* Mark Threadgold ha trascorso 17 anni nel Corpo Radiotelegrafisti e Segnalatori, che gestisce la rete globale delle comunicazioni per l'Esercito Britannico, prima di perdere la vista, due anni fa, a seguito di una grave ferita alla testa. Successivamente l'organizzazione di St Dunstan's lo ha aiutato nella riabilitazione degli ex militari con disabilità visive (vedi la sezione precedente in questo stesso numero) ed ora ci scrive raccontandoci le sue esperienze nell'apprendere nuovamente a lavorare con i computer.
* ORGANIZZAZIONE DI UN RECUPERO DIGITALE.
Sono stato estremamente fortunato ad essere accolto nella famiglia di St Dunstan's all'uscita dall'ospedale. E' stato l'inizio di un anno di eccellente addestramento nella mobilità e nelle attività che consentono una vita indipendente, come la cucina e l'uso del computer.
Poiché prima di perdere la vista ero stato un ingegnere elettronico, parte del mio lavoro comprendeva la manutenzione e la riparazione dei PC. Del resto avevo cercato di tenermi informato su questo argomento al di fuori del lavoro, considerandolo un hobby. Dopo essere divenuto invalido, pensavo di aver finito di usare il computer: essere introdotto agli screen reader è stata pertanto un'autentica rivelazione!
Il primo stadio di questo processo di riapprendimento è stato imparare a dattilografare senza guardare la tastiera. Dopo quattro o cinque giorni e grazie ad un insegnante molto paziente, ho ottenuto una formazione di base. Ho fatto un mucchio di pratica con la tastiera, con più entusiasmo che competenza! Poiché avevo perso completamente la vista, la tastiera avrebbe dovuto diventare il mio unico modo per controllare e per inserire i dati.
Quando mi sono sentito abbastanza fiducioso da proseguire un po', ho fatto portare il mio computer a St Dunstan's. Mi hanno installato uno screen reader HAL della Dolphin Computer Access (http://www.dolphinuk.co.uk/products/hal.htm), così con il computer in camera potevo fare pratica anche tutta la notte. Il passo successivo è stato logicamente quello di imparare tutte le diverse applicazioni. Un tempo utilizzavo Microsoft Word 97 come word processor e sono partito da lì. Trovare i comandi tramite i menu di drop down è diventato presto un lavoro di routine. L'opzione più rapida era rappresentata dai tasti "rapidi" di comando, l'unico problema era ricordarli tutti. Mentre tentavo di trovarne un elenco nel file di help mi hanno detto che ne esisteva già una versione stampata, ma poiché consisteva in sedici pagine in formato A4 ho pensato che forse i tasti rapidi di comando non facevano per me e mi sono rassegnato a utilizzare i menu a discesa.
Penso che la mia precedente esperienza con i programmi mi sia servita parecchio. Poiché ricordavo le varie schermate di dialogo e come si presentavano, non ho avuto problemi quando me le hanno spiegate. Questa teoria è stata rafforzata quando un altro residente di St Dunstan's, più vecchio di me di quasi due generazioni e che non aveva mai visto un computer, a cena mi ha domandato: "Che cos'è il cursore?". Ci ho pensato su per parecchio tempo! Come diavolo avrei potuto spiegare cos'è un cursore a una persona che non ne aveva mai visto uno? Abbiamo fatto una divertente discussione sulla piccola "I" maiuscola lampeggiante che appare là dove si sta per scrivere. Quando gli ho spiegato che si muoveva da solo ogni volta che veniva premuto un tasto deve essergli sembrata magia nera. Ho passato la settimana successiva pregando che nessuno gli parlasse mai del mouse!
Sono poi passato rapidamente ad altre applicazioni. Trascorrevo le serate a fare esperimenti con il mio computer e il giorno successivo domandavo come memorizzarli! Dicono che si impara a forza di errori ed ho fatto in modo di avere molte opportunità per imparare. Per far funzionare le diverse applicazioni erano ora necessari apparecchi differenti. Mettere a punto la stampante ed il modem è stato abbastanza semplice. Il sistema telefonico interno non funzionava troppo bene con il modem standard perciò mi sono fatto installare il modem sul telefono cellulare; una volta ottenuto questo, ho reinserito tutti i parametri di rete ed ho iniziato ad usare di nuovo la posta elettronica. Sono un grande appassionato di Internet e ora potevo rimettermi in contatto con alcuni amici grazie ad essa. Ho reinstallato e reimparato certe applicazioni, come il motore di ricerca in rete Webferret (http://www.zdnet.com/ferret) e il compressore di file Winzip (http://www.winzip.com). Mi sono messo a ripassare la personalizzazione delle impostazioni del desktop e la creazione di tasti di scelta rapida per lanciare i programmi.
Ho compiuto un grande passo verso l'indipendenza grazie a un software di lettura di testi che opera con uno scanner in modo da leggere i testi stampati. Dopo aver imparato l'applicazione Cicero, anch'essa della Dolphin Computer Access (http://www.dolphinuk.co.uk/products/cicero.htm), riuscivo a leggere la mia posta senza problemi e per mio conto, premendo un solo tasto? presumendo naturalmente che il foglio fosse collocato sullo scanner con il testo rivolto verso il basso! Ho perso il conto delle volte in cui il foglio risultava vuoto per lo scanner; ciò mi ha suggerito il semplice sistema di contrassegnare le carte piegando l'angolo in alto a sinistra quando le tiravo fuori dalle buste. Adopero ancora questo sistema con i documenti che stampo o che ricevo a mezzo posta.
Vista la mia formazione ingegneristica, ora potevo pensare alla possibilità di trovare un impiego. Dopo una lunga ricerca ho trovato in zona un'azienda che si occupa di formazione. Dopo un colloquio per spiegare loro l'uso dello screen reader e per presentarmi come cieco ma in buone condizioni di salute, mi hanno accettato per un corso. Al momento sono a metà di un corso MCSE (Microsoft Certified System Engineer, Ingegnere di Sistemi Certificati Microsoft) per lavorare in rete con Windows 2000.
Tutto ciò è molto interessante e costituisce una vera sfida. La sfida principale non è con i computer ma con i testi informativi del corso. Ci siamo tutti dimenticati che non potevo leggere il libro alto cinque centimetri che costituisce il materiale per il corso! Se il personale di St Dunstan's non avesse fatto un lavoro così valido con la formazione iniziale, adesso non avrei questo problema!
[Fine della Sezione Quattro.]
* SEZIONE CINQUE: SERVIZIO SPECIALE
- LA TECNOLOGIA DEL LINGUAGGIO.
* PARLARE ALLE MACCHINE.
Di Judith Markowitz judith@jmarkowitz.com
I professionisti del controllo vocale considerano spesso l'"accesso vocale ad Internet" come il punto di partenza per raggiungere l'obiettivo di sviluppare contenuti accessibili in ogni momento, in ogni luogo e con ogni apparecchio.
L'accesso vocale ad Internet è stato definito in diversi modi. Sostanzialmente consente l'accesso ai contenuti di Internet per mezzo della voce, con input e output vocali forniti parzialmente o totalmente dall'interlocutore umano. Il canale può essere cablato ma ci si aspetta che sia fondamentalmente senza fili e gli apparecchi di input per l'accesso vocale ad Internet spaziano dalla telefonia standard alle generazioni future di apparecchi multiuso abilitati per Internet.
Considerando la continua forte crescita di Internet, l'ampia diffusione degli apparecchi senza fili e l'unione di queste due tecnologie, è ovvio che esista un forte entusiasmo relativamente all'accesso vocale alla rete. Il Gruppo Gartner, ad esempio, ha calcolato che il numero di telefoni cellulari utilizzati in tutto il mondo supererà il miliardo entro il 2005 e ha dichiarato di aspettarsi che l'80% dei nuovi apparecchi portatili contenga un qualche sistema di collegamento ad Internet.
Un altro elemento che favorisce l'accesso vocale alla rete è la creazione di standard, il più importante dei quali è VoiceXML. Questo standard stabilisce la grammatica che verrà usata per interpretare il linguaggio e le estensioni XML necessarie per creare le attuali applicazioni per l'accesso vocale alla rete. La potenza di VoiceXML si basa sull'essere sponsorizzato dal World Wide Web Consortium (http://www.w3.org) e sul diffuso impegno delle aziende di tecnologia vocale, degli enti non governativi e dell'industria.
Il VoiceXML Forum (http://www.voicexml.org), un'organizzazione industriale fondata da AT&T, IBM, Lucent e Motorola, sta lavorando sulle estensioni degli standard stabiliti per la prossima generazione di apparecchi di input, e non è l'unica. Nell'ottobre 2001 Microsoft, Cisco, Comverse, Intel, Philips e SpeechWorks, azienda specializzata nella tecnologia vocale, hanno presentato l'iniziativa SALT (Speech Applications Language Tags - Indicatori di Linguaggio per Applicazioni Vocali, http://www.saltforum.org). SALT creerà estensioni di XML per inserire i collegamenti vocali nelle prossime generazioni di apparecchi in grado di fornire un'autentica comunicazione multimodale.
Scopo di tutto questo lavoro è portare l'industria e il mercato sempre più vicino al concetto di "in ogni momento, in ogni luogo e con ogni apparecchio". Un giorno questo obiettivo potrà essere raggiunto, anche se le attuali applicazioni principali per l'accesso vocale ad Internet sono ancora nei primissimi stadi di evoluzione. Sono estremamente limitate nella possibilità di accedere ai diversi contenuti, perché l'interazione è basata sui menu, progettati fondamentalmente per la telefonia standard e spesso operanti in un unico linguaggio.
Detto questo, i consumatori possono già utilizzare i portali vocali per accedere alle previsioni del tempo, trovare il supermercato più vicino o conoscere le programmazioni dei cinema della zona. I sistemi unificati di invio messaggi forniscono ai professionisti della telefonia cellulare ed alle altre persone un unico punto di accesso per la posta vocale, la posta elettronica ed il fax. I sistemi unitari CRM (Customer relationship management, Gestione dei rapporti con la clientela), come quello utilizzato dalla Jiffylube, un'azienda che si occupa di manutenzione delle automobili (http://www.jiffylube.com), stanno iniziando ad offrire ai clienti un programma di appuntamenti e di servizi. Le reti ad applicazione vocale all'interno delle imprese forniscono ai rivenditori e agli altri professionisti che viaggiano l'accesso ad una combinazione di Internet e di archivio unitario di dati, comprendente l'invio unificato di messaggi e l'accesso ai dati del cliente.
Molte fra le odierne applicazioni di accesso vocale ad Internet guardano al di là della telefonia standard fin dalle prime fasi. Nei magazzini e negli stabilimenti, gli input e gli output vocali sono ottenuti tramite apparecchi portatili e trasmissioni a radiofrequenza. La tecnologia di rete ad applicazione vocale è già accessibile per i sistemi di produzione just-in-time e di vendita in rete. I sistemi inseriti sui veicoli, come l'OnStar Virtual Advisor (Consulente Virtuale OnStar, http://www.onstar.com), comprendono microfoni panoramici per fornire molti dei servizi che si possono ottenere tramite portali vocali e reti di applicazioni vocali.
La diffusione della tecnologia vocale sta mettendo i PDA (Personal digital assistants, Assistenti digitali personalizzati) come Compaq's iPaq in grado di accedere a diversi servizi dall'accesso vocale alla rete, fra cui la dettatura ed i messaggi unificati. Le biometriche vocali compatte vengono inserite nei giocattoli e nei telefoni cellulari, come pure nei tesserini di identificazione dei punti vendita per l'autenticazione vocale.
L'accesso vocale alla rete non è l'unica categoria applicativa in grado di avvicinare l'industria all'obiettivo "in ogni momento, in ogni luogo, da ogni apparecchio". La possibilità di utilizzare una tecnologia avanzata di dettatura assieme a diversi strumenti per il recupero delle informazioni, e a volte con l'identificazione di chi parla indipendentemente dal testo, ha reso possibile aggiungere nuove tracce audio ed audiovisive (notiziari, chiamate a call centre, film) alle fonti di informazione. Questa costellazione di tecnologie viene chiamata audio-mining oppure audio-indexing (catalogazione audio). Prima della sua diffusione, la catalogazione delle fonti audio richiedeva un massiccio impiego di manodopera con grande spreco di tempo.
Oggi è possibile catalogare, cercare e recuperare informazioni da grandi database di fonti audio ed audiovisive quasi in tempo reale. Ad esempio, potrebbe essere possibile catalogare le trasmissioni CNN di ieri e cercarvi determinati elementi, come "Che cosa ha detto George Bush di Saddam Hussein?". Per il supervisore di un call centre è anche possibile esaminare tutte le chiamate ricevute nel mese precedente per estrarne i commenti relativamente ad un determinato prodotto.
Molti progressi e molte tendenze fra quelle sopradescritte sono disponibili a livello commerciale grazie ai passi avanti compiuti nelle infrastrutture di calcolo e di comunicazione. La stessa esistenza dell'accesso vocale alla rete, come dice la parola, deriva dal successo di Internet. Il processore Pentium III è stato soprannominato "il chip ASR" perché le istruzioni per il suo utilizzo convalidano le operazioni necessarie per l'ASR (Automated speed recognition, Riconoscimento vocale automatico) a livello avanzato. Nelle telecomunicazioni, I sistemi 2.5G e 3G (di terza generazione) forniranno un sostegno agli apparecchi multimodali avanzati. La recente recessione economica ha ritardato l'evoluzione delle infrastrutture, ma non l'ha sicuramente fermata.
A volte il linguaggio funziona come una tecnologia di abilitazione: uno dei migliori esempi è il suo uso nei sistemi degli autoveicoli. Probabilmente si discuterà ancora se il linguaggio dovrà essere la pietra miliare della telematica o meno, ma queste discussioni non hanno luogo negli enti governativi ed i legislatori, uno alla volta, si stanno uniformando alla tecnologia che non richiede l'uso delle mani.
Le loro azioni hanno aumentato il valore del linguaggio come possibilità di ricreare l'ufficio in auto. La rapida "miniaturizzazione" dei telefoni cellulari e di altri apparecchi portatili ha dato vita a strumenti ausiliari come indicatori talmente piccoli da poter essere infilati su un dito. Nessuno di questi strumenti è flessibile come il linguaggio e ciò rende quest'ultimo una validissima tecnologia per gli strumenti portatili della prossima generazione.
NOTA: Questa è la seconda parte di un articolo precedentemente apparso sulla rivista Speech Technology (Tecnologia del linguaggio, http://www.speechtek.com/st.mag/index.shtml), pubblicata negli USA. La prima parte è stata pubblicata nello scorso numero del Notiziario e trattava argomenti come la tecnologia di sintesi testo-linguaggio, gli apparecchi biometrici basati sulla voce e la tecnologia dei microfoni. Judith Markowitz (http://www.jmarkowitz.com) è direttrice associata di questa rivista ed una valida analista indipendente della tecnologia del linguaggio e della biometria vocale.
[Fine della Sezione Cinque.]
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