+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.

- NUMERO 44, AGOSTO 2003.


Traduzione italiana a cura del Progetto CIFRA sponsorizzato dalla Fondazione CaRisBO

www.progettocifra.net



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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.

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++CORREZIONE: NUMERO DI LUGLIO.


Nel nostro numero di luglio abbiamo inserito un articolo, "Un'azione legale segreta potrebbe scatenare un'ondata di casi" che parlava di un'azione legale nei confronti dei siti web inaccessibili. In questo articolo, a causa di un errore redazionale abbiamo affermato che la Commissione per i Diritti dei Disabili era coinvolta in questa azione legale; in realtà, l'azione legale è stata intrapresa da singoli individui con il solo sostegno del RNIB, e vorremmo scusarci con la Commissione per questo errore.


[Fine della correzione].



++NUMERO 44 - IN QUESTO NUMERO


01: Gli utenti della tecnologia assistiva sono "serviti molto male"

- i risultati provvisori di un'inchiesta a largo raggio.


02: Progetti di fornitura di software accessibili in lista d'attesa

- le direttive relative al software aspettano di ricevere un sostegno.


03: I college sono lenti ad accettare l'offerta di software gratuito

- soltanto un terzo di essi utilizza la licenza LIFT.


04: Previsto in autunno un confronto sui cellulari ad attivazione vocale

- nuove offerte di telefoni parlanti.


Notizie in breve: 05: Nuovi spazi di discussione - forum online; 06: Miti della matematica - gruppo di discussione a mezzo email; 07: 20/20 di visus - conferenza dei professori in ottobre.


Sezione due: "Nella casella della posta" - Il forum dei lettori.

08: Segnali radio - stazioni su Internet; 09: Lezioni di spagnolo - materiali audio e Braille; 10: Successo delle postazioni di computer - il progetto dello Shropshire.


Sezione tre: Ricerca - accesso alla rete.

+11: Non parlatene male: mentre continuano i test condotti dal gruppo di 50 utenti disabili, Mel Poluck ci riferisce ciò che fino ad oggi è stato scoperto dal più vasto studio condotto nel Regno Unito sull'accessibilità alla rete.


Sezione quattro: L'opinione - l'uguaglianza in rete.

+12: Costruire un sogno. La Legge sulla Discriminazione dei Disabili potrà contribuire a creare un "campo giochi in Internet" in cui tutti i visitatori sono uguali, oppure la rivoluzione dell'accessibilità alla rete rimarrà una meravigliosa fantasia? Andres Crespo ci racconta il suo sogno.


[Fine dei contenuti].



++SEZIONE UNO: NOTIZIE.


+01: GLI UTENTI DELLA TECNOLOGIA ASSISTIVA SONO "SERVITI MOLTO MALE"


Molti prodotti delle tecnologie assistive per le persone affette da handicap visivi, come gli screen reader, sono poco affidabili e non forniscono un buon servizio ai loro utenti, ha dichiarato la scorsa settimana la direttrice della più vasta inchiesta condotta nel Regno Unito relativamente all'accessibilità ai siti web.


Helen Petrie, docente di Interazione Uomo-Computer presso la City University di Londra, sta conducendo un vastissimo progetto di ricerca in rete per conto della Commissione per i Diritti dei Disabili, dirigendo una squadra di collaudatori che utilizzano una vasta gamma di prodotti di tecnologia assistiva. "Sono rimasta molto colpita nel vedere come la gente venga mal servita dalla tecnologia assistiva", ha dichiarato durante una riunione sullo stato di sviluppo dei lavori.


Inoltre, Petrie ha affermato che i prodotti della tecnologia assistiva sono spesso anche troppo complicati per le esigenze degli utenti e provocano troppo spesso il blocco dei computer: "Non sono affatto stabili come si potrebbe sperare".


I collaudatori affetti da disabilità visive hanno trovato particolarmente difficile la compilazione di formulari online utilizzando uno screen reader, ci racconta Petrie. "Ci si concentra troppo sulla tecnologia assistiva e non sui compiti che questa dovrebbe aiutare a svolgere".


Durante le riunioni di gruppo svoltesi nell'ambito dei programmi di ricerca, è stata tenuta una lunga discussione relativamente ai problemi causati dalle tecnologie assistive, afferma Petrie. Lei si è dichiarata "scioccata" dalle risposte ottenute quando ha chiesto agli utenti in che modo funzionassero queste tecnologie.


"Credo che in futuro dovremo consigliare a coloro che lavorano con le tecnologie assistive di creare una gamma di sistemi, dal più semplice al più complesso, per consentire alle persone l'accesso alla rete", ha raccontato Petrie.


Steven Beesley, direttore del progetto e membro della Commissione per I Diritti dei Disabili, ha dichiarato che sarebbe molto lieto di poter esercitare pressioni sui fornitori di tecnologie assistive per obbligarli a migliorare i loro prodotti. I risultati completi di questa ricerca verranno pubblicati alla fine dell'anno.


NOTA: Se si desidera una relazione esauriente sull'attuale situazione dei lavori, consultare la sezione tre del presente Notiziario: "Non parlatene male".



+02: PROGETTI DI FORNITURA DI SOFTWARE ACCESSIBILI IN LISTA D'ATTESA.


Un tentativo di creare normative di sviluppo dei software a favore degli utenti disabili per tutte le principali organizzazioni potrebbe incontrare grossi ostacoli, a meno che il RNIB non trovi un partner disposto a portare avanti questo tentativo al di là della fase di progettazione, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità.


La maggior parte delle principali organizzazioni commissiona lo sviluppo di notevoli quantità di software, nuovi o adattati, allo scopo di favorire svariati aspetti del loro lavoro o della loro efficienza interna. L'ente assistenziale vuole garantire che la maggior parte possibile di questa attività sia resa accessibile sviluppando una politica degli standard adattabili a tutte le organizzazioni.


Il RNIB inizierà con la disamina delle pratiche relative alle proprie forniture di software, ma intende trovare un partner che lo aiuti a sviluppare questa politica e a garantirne la più vasta applicabilità possibile.


"Avremmo bisogno di un importante ministero governativo o di un'azienda di grosse dimensioni" spiega Ruth Loebl, incaricata della direzione del progetto. "Se non troviamo un partner adatto, c'è il rischio che molte organizzazioni finiscano col creare le proprie direttive in maniera indipendente, il che significherebbe che coloro che sviluppano i software dovranno applicare criteri diversi per i diversi clienti. Tutto questo porterebbe unicamente ad una svalutazione del problema ed aumenterebbe i costi del software. L'apparente incapacità dei clienti di trovare un accordo su ciò che attiene all'accessibilità finirebbe sicuramente per indebolire i principi che stiamo tentando di promuovere".


Tuttavia, Loebl ha dichiarato che a tutt'oggi si è ottenuto soltanto un sostegno verbale da parte di tre potenziali partner: il Ministero del Lavoro e delle Pensioni, l'Ufficio delle Delegazioni in Rete ed il Forum degli Imprenditori (http://www.employers-forum.co.uk). Afferma inoltre che fra le altre organizzazioni che potrebbero diventare validi partner potenziali ci sono la BBC e alcuni istituti finanziari di alto livello.


Le riflessioni del RNIB sulle forniture di software sono riportate in un documento ancora da pubblicare, esaminato dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità , in cui si suggerisce che le normative sull'accessibilità vengano promulgate in due parti: una serie concisa di standard legali ed un codice di comportamento pratico, più esteso. Nel documento si avverte che se il problema dell'accessibilità non viene reso parte integrante delle forniture, è probabile che ciò costituisca un'inadempienza alla Legge sulle Discriminazioni dei disabili.


Il RNIB si è servito di tre studi preesistenti per redigere le sue proposte: una lista di software accessibili redatta dalla IBM (http://fastlink.headstar.com/ibm1), la sezione 508 della Legge Statunitense sulla Riabilitazione (http://www.section508.gov) e le Direttive dell'Ente Nazionale Irlandese sulle Disabilità (http://www.accessit.nda.ie/guidelineindex_4.html). Per fare in modo che questa politica comprenda la gamma di disabilità più vasta possibile, il documento è stato inviato agli enti assistenziali Mencap e Scope, al RNID, all'Associazione Dislessici Britannici e ad AbilityNet per ottenere i loro pareri in merito.



+03: I COLLEGE SONO LENTI AD ACCETTARE L'OFFERTA DI SOFTWARE GRATUITO.


Soltanto un terzo dei college e delle università del Regno Unito ha accettato l'offerta di software gratuito per il controllo dell'accessibilità dei loro siti web, secondo quanto affermato da EduServ (http://www.eduserv.ac.uk), l'ente assistenziale nazionale che si occupa di tecnologie per l'istruzione e che ha lanciato questo nuovo progetto.


In base ad un accordo di brevetto di massima stipulato da EduServ, ai 750 i college e le università del Regno Unito è stato proposto l'utilizzo gratuito della serie di prodotti "LIFT" relativi all'accessibilità, sviluppati dall'azienda statunitense UsableNet (per informazioni, consultare il sito http://www.usablenet.com/products_services). Questi prodotti aiutano i designer e gli editori a rendere più accessibili alle persone affette da handicap visivi i contenuti e le caratteristiche di navigazione dei loro siti web.


In base a questo progetto, gli istituti possono utilizzare versioni dei prodotti LIFT che funzionano con i pacchetti di software di sviluppo dei siti web Dreamweaver e FrontPage oppure LIFT Online (http://www.usablenet.com/frontend/demoform.jsp). Ogni istituto pagherebbe una quota preferenziale per l'uso di più di un prodotto e potrebbe risparmiare fino a 8.000 sterline di quota di licenza per ogni prodotto, il che ammonterebbe ad un totale di diversi milioni di sterline.


"A tutt'oggi sono state accettate circa 200 licenze ed attendiamo con ansia che altre persone approfittino di questa opportunità" ha dichiarato Stephen Butcher di EduServ. "Abbiamo svolto diversi seminari prima della pausa estiva e sembra che ci sia stato un notevole aumento di consapevolezza relativamente a questo problema".


La pressione esercitata sui college e sulle università affinché migliorino l'accessibilità dei loro siti web è in continuo aumento, perché la SENDA (Special Educational Needs and Disability Act, Legge sulle Speciali Necessità di Istruzione e sulle Disabilità, http://fastlink.headstar.com/senda1) entrerà in vigore questo autunno, stabilendo nuovi standard per gli ausili all'istruzione.


Una valida risposta all'iniziativa LIFT potrebbe significare che altri prodotti di collaudo verranno inseriti nel programma creato da EduServ. Secondo alcune recenti ricerche, è consigliabile testare i siti web utilizzando una combinazione di diversi prodotti anziché affidarsi ad una soluzione unica, come nel caso di LIFT (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 42, giugno 2003).



+04: PREVISTO IN AUTUNNO UN CONFRONTO SUI CELLULARI A GESTIONE VOCALE.


In autunno i due principali concorrenti nel settore del software di attivazione vocale per la telefonia cellulare, Mobile Accessibility e TALKS, riprenderanno la loro competizione con nuovi prodotti adatti ad una gamma più vasta di telefoni ed apparecchi portatili digitali di assistenza.


Il software Mobile Accessibility, sviluppato in Spagna (http://www.mobileaccessibility.com) attualmente funziona sui telefoni Nokia utilizzando il sistema operativo Symbian serie 60. Questa applicazione, sviluppata dall'azienda Code Factory in collaborazione con ONCE, l'ente assistenziale spagnolo che si occupa dei ciechi, consente svariate possibilità di utilizzo di tecnologia vocale per i telefoni, compresi i messaggi di testo, una rubrica, una sveglia e un rilevamento vocale per l'intensità dei segnali di rete e il livello della batteria.


In autunno, Mobile Accessibility intende allargare il sistema ad altre quattro piattaforme, incluso il sistema telefonico intelligente SVP che utilizza Microsoft Windows.


Nel frattempo il sistema tedesco TALKS (inizialmente denominato TALX, per informazioni consultare il sito http://www.talx.de/index_e.htm) è giunto nel Regno Unito a gennaio, quando la Vodafone UK ed il RNIB hanno lanciato congiuntamente un "telefono parlante" basato sul Nokia 9210i Communicator, un sistema misto di tecnologia cellulare ed apparecchi portatili digitali di assistenza (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 36, dicembre 2002). TALKS è uno screen reader con una sintesi vocale che legge tutto ciò che appare sul display di un telefono cellulare.


TALKS si ritroverà in vantaggio rispetto a Mobile Accessibility già a settembre, quando lancerà sul mercato uno screen reader per i telefoni che utilizzano il sistema operativo Symbian serie 60. Secondo un portavoce di TALKS, questo nuovo sistema costerà all'incirca 150 sterline, solo 20 sterline in più rispetto all'applicazione di Mobile Accessibility.


Secondo quanto affermato da TALKS, il suo screen reader offre una maggiore flessibilità rispetto alle soluzioni di Mobile Accessibility, consentendo l'accesso a tutte le centinaia di applicazioni sviluppate per i telefoni di nuova generazione. Nel frattempo Mobile Accessibility ha dichiarato di essere pronta a consolidare la sua posizione preminente nel mercato del sistema di serie 60, lanciandone una versione aggiornata prima della fine dell'anno, oltre alle versioni vocali in lingua danese, olandese e norvegese.



++NOTIZIE IN BREVE.


+05: NUOVI SPAZI DI DISCUSSIONE: Due forum di discussione online per le persone interessate ai probemi di accessibilità sono stati inaugurati nelle scorse settimane. Il primo si trova all'interno del sito "WebProWorld", gestito da iEntry, l'editore del Notiziario di tecnologie IT (http://www.webproworld.com/viewforum.php?f=12), mentre l'altro si trova su Accessify, il sito di informazioni online sull'accessibilità (http://www.accessifyforum.com).


+06: MITI DELA MATEMATICA: Un gruppo di discussione a mezzo e-mail è stato istituito negli Stati Uniti da un professore cieco di matematica, allo scopo di confutare alcuni miti relativi alla matematica e alla cecità. La mailing list "BlindMath" (Matematica per Ciechi) aiuterà i suoi iscritti a condividere informazioni sui testi accessibili, sui programmi tattili e sonori di grafica e sulle tecniche per gli insegnanti non vedenti: consultare il sito http://www.smartgroups.com/groups/blindmath.


+07: 20/20 DI VISUS: La principale conferenza del Regno Unito, organizzata da e per gli insegnanti di bambini e giovani affetti da disabilità visive, chiamata XX/20 VIEW, si terrà il 9 e 10 Ottobre presso l'Università di Birmingham. L'evento è stato organizzato dal gruppo degli insegnanti di VIEW, un'associazione di non vedenti. Per ulteriori dettagli, inviare una e-mail all'indirizzo ecs.kay.wrench@oldham.gov.uk.


[Fine della sezione uno].



++SEZIONE DUE: "NELLA CASELLA DELLA POSTA"

- IL FORUM DEI LETTORI.

- Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a mezzo e-mail all'indirizzo: inbox@headstar.com


+08: SEGNALI RADIO: Nel numero scorso, Peter Petersen ci aveva scritto chiedendoci informazioni sul reperimento di stazioni radio su Internet per conto di sua madre, che vive in Nuova Zelanda e non vede molto bene.


Allan Thomas, un tecnico dell'ente Clarity Transcription Services con sede in Hull, ci ha risposto: "Non sono molto informato sul software o sugli apparecchi hardware in grado di cercare stazioni radio su Internet; però forse varrebbe la pena di dare un'occhiata più da vicino ad alcuni siti web dedicati alle stazioni radio su Internet, come Mike's Radio World (http://www.mikesradioworld.com). In questo sito è possibile esaminare svariate migliaia di stazioni radio ed è persino possibile scaricare le stazioni radio che si desiderano".


Un altro lettore del Notiziario, Prabal Basak, ci ha rivolto una richiesta analoga: "Desidero ottenere informazioni sulle radio digitali: come funzionano e come è possibile riceverle". C'è qualche lettore che conosca alcuni validi siti web di informazioni sulle radio digitali? [Vi preghiamo inviare le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com].



+09: LEZIONI DI SPAGNOLO: Abbiamo ricevuto alcune offerte di informazioni e di aiuto per la nostra lettrice Jane Sellers, che ci aveva contattato il mese scorso per sapere se qualcuno conosceva un buon corso su audio cassette o un altro sistema in grado di aiutarla ad imparare lo spagnolo.


Judy Haswell, della Fondazione Reale della Nuova Zelanda per la Biblioteca dei Ciechi, con sede a Auckland, le suggerisce di dare un'occhiata al corso audio di spagnolo "All Talk" di Linguaphone, reperibile soltanto su CD o audio cassette. Costa circa 50 sterline per il corso principianti ed altrettanto per il livello intermedio, oppure circa 90 sterline per i due corsi, principiante ed intermedio, forniti assieme. L'azienda Linguaphone può essere contattata telefonicamente al numero 0800 282 417 oppure sul sito web http://www.linguaphone.com.


John Coggans ci scrive dall'Ontario: "La Scuola Hadley per i Ciechi, con sede a Elm Street 700, Winnetka, Illinois 60093, Stati Uniti (http://www.hadley-school.org) offre un corso di conversazione in spagnolo su audio cassette o in Braille. La versione su audio cassette, oltre a fornire il materiale per il corso disponibile in Braille, fornisce anche una guida alla pronuncia. Viene offerta come corso di conversazione anziché come corso dettagliato di grammatica, pertanto non ci sono, per fare un esempio, lunghi elenchi di coniugazioni dei verbi".



+10: SUCCESSO DELLE POSTAZIONI DI COMPUTER: Susan White, del Consiglio di Contea dello Shropshire, ci ha scritto per comunicarci: "Sono interessata alle notizie relative alle speciali postazioni di computer nel Leicester, che permettono alle persone affette da handicap visivi di apprendere le nuove tecnologie (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 43, luglio 2003, articolo 07).


"Qui nello Shropshire, il Consorzio per le Disabilità (http://www.shropshiredisability.org) offre già da due anni alle persone affette da disabilità visive la possibilità di ricevere un addestramento di questo tipo. Il sistema ora è stato allargato e viene offerto ai disabili di tutti i tipi. Il corso riceve il supporto del Consiglio per l'Istruzione e la Professionalità.


"Il software accessibile nelle biblioteche dello Shropshire per gli apparecchi sovvenzionati dal progetto del People's Network (http://www.peoplesnetwork.gov.uk) è lo stesso, in modo da fornire un collegamento con l'addestramento offerto a coloro che non possono permettersi di, o non sono interessati a, acquistare un software per proprio conto. Il corso viene inoltre offerto utilizzando le sedi di alcune biblioteche nei loro giorni di chiusura, in maniera da ridurre gli spostamenti dei disabili, e fa parte di un accordo congiunto fra le biblioteche dello Shropshire ed il Consorzio per le Disabilità".


[Fine della sezione due].



++SEZIONE TRE: RICERCA

- ACCESSO ALLA RETE.


+11: NON PARLATENE MALE

di Mel Poluck mel@headstar.com.


"Se sperate di trovare un mucchio di risultati eccitanti, ho paura che rimarrete delusi: quello che noi vogliamo è identificare le procedure sbagliate, non coloro che le mettono in pratica".


Queste sono state le parole di Helen Petrie, docente di Integrazione Uomo-Computer presso la Scuola di Informatica della City University (http://www-hcid.soi.city.ac.uk), durante una riunione che ha avuto luogo la scorsa settimana sull'inchiesta condotta dalla suo team relativamente all'accessibilità dei siti web per conto della Commissione per i Diritti dei Disabili (DRC- http://www.drc-gb.org).


L'inchiesta, che secondo quanto dichiarato da Petrie ora è circa "a metà dell'opera", è intitolata "uno studio approfondito sulla situazione attuale dell'accessibilità dei siti web in Gran Bretagna". Tale inchiesta esaminerà i siti web di 1.000 organizzazioni, scelte a caso sia nel settore pubblico che in quello privato, valutandone l'ottemperanza agli standard di accessibilità. Inoltre, un gruppo di 50 disabili prenderà parte ad un test ancora più approfondito di un campione di questi siti (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 40, aprile 2003).


Come Petrie ha voluto rilevare, la relazione finale di questo progetto non divulgherà i nomi dei siti scadenti. Spera invece di aumentare la consapevolezza dei problemi di accessibilità alla rete riportando dettagliatamente i casi di procedure valide e di creazione di risorse, in modo da aiutare le organizzazioni a valutare l'accessibilità dei loro siti. Tuttavia, l'intenzione non è quella di creare una nuova serie di standard o un nuovo ente preposto agli standard, ha dichiarato Petrie.


Steven Beesley, direttore del progetto e membro della Commissione per i Diritti dei Disabili, ha affermato: "Vogliamo lavorare assieme alla gente. Preferiremmo poter aiutare, consigliare e conciliare, anziché intervenire con la mano pesante".


Come parte iniziale di questo lavoro, un gruppo di aziende rimaste anonime ha ricevuto un questionario con una valutazione in scala per varie domande riguardanti l'accessibilità. La domanda "Quanto è interessata la vostra azienda all'accessibilità alla rete?" ha dato origine a risultati particolarmente deludenti, con un basso tasso di risposte, e con una notevole mancanza di consapevolezza riscontrata nelle aziende che hanno comunque risposto. Di conseguenza, la squadra che si occupa di questa inchiesta elargirà consigli nel settore dell'addestramento, ha dichiarato Petrie, spiegando anche che verrà esercitata una certa pressione su organizzazioni come la British Computer Society (Società Informatica Britannica) per rendere l'addestramento all'accessibilità maggiormente alla portata di tutti.


Alle aziende che hanno risposto ai questionari è stato anche chiesto quanto siano facili o utili le direttive sviluppate dalla WAI internazionale (Web Accessibility Initiative, Iniziativa per l'Accessibilità alla Rete, http://www.w3.org/WAI/Resources), considerate le normative standard per le industrie. E' interessante notare che si è scoperto che le più recenti direttive sviluppate dal RNIB (http://fastlink.headstar.com/rnib1) vengono utilizzate più comunemente rispetto a quelle della WAI. Un intervistato ha dichiarato: "Facciamo fatica a comprendere, in termini di pura e semplice lingua inglese, alcune delle direttive della WAI e del governo, sono scritte in un politichese incomprensibile". Petrie ha spiegato che probabilmente il team presenterà alla WAI alcune raccomandazioni sulla base di quanto rilevato.


Un'altra intervistata ha dichiarato che le direttive della WAI sono difficili da seguire e che preferirebbe potersi basare su una procedura consigliata di revisione. A questo proposito Petrie ha detto: "E' un'idea assolutamente brillante, teniamo d'occhio questo argomento".


Il gruppo di collaudatori del progetto, che comprende dieci ciechi e nove ipovedenti, ha ora completato un controllo dell'accessibilità di base, utilizzando un metodo automatico di recente creazione, sulle home page dei mille siti web campione facenti parte di cinque categorie, compresi i siti governativi e quelli di intrattenimento. Di questi siti, i 100 che hanno superato il test sono stati selezionati per analisi più approfondite, che attualmente sono state completate per metà. I collaudatori, affetti da diverse disabilità, dotati di diverse conoscenze tecnologiche e di varie tecnologie assistive, vengono filmati mentre partecipano alle sessioni comprendenti diverse prove, come la compilazione di un formulario online, particolarmente complicato per gli utenti con disabilità visive, secondo l'esperienza del team, e mentre svolgono semplici ricerche.


Una delle scoperte più facili e più immediate è stata quella che le immagini delle pagine web difficilmente vengono "etichettate", il che significa che non viene fornita alcuna alternativa in formato di testo, e i testi che vengono forniti non sono abbastanza validi, secondo quanto afferma Petrie. "Questo elemento deve costituire parte del lavoro editoriale e non va lasciato semplicemente alle persone incaricate di sviluppare il codice HTML".


Un'altra scoperta è stata quella che la tecnologia avente lo scopo di aiutare le persone disabili spesso non funziona bene. "E' molto facile dare tutta la colpa dell'accessibilità alla rete, ma io sono rimasta molto colpita nel vedere come le persone vengano mal servite dalle loro tecnologie assistive" ha affermato Petrie, citando l'inefficacia di svariati screen reader e il frequente collasso del sistema tra i problemi più comunemente riscontrati e dichiarando che il team fornirà una serie di consigli ai produttori di tecnologie assistive.


Tutti i risultati del progetto verranno resi noti in una relazione della Commissione per i Diritti dei disabili, prevista per la fine del 2003. La maggior parte delle organizzazioni esaminate resterà anonima, anche se i primi 100 siti riceveranno informazioni sui risultati dei test condotti dagli utenti ed i primi dieci riceveranno un premio.


Da questo studio potrebbe anche derivare la creazione di una procedura valida per la costruzione dei siti web. Petrie e Beesley intendono fornire raccomandazioni sulle fonti a cui attingere alle persone incaricate dello sviluppo dei siti web, con esempi di prototipi.


"Stiamo lanciando una sfida alla comunità dei creatori dei siti web", conclude Petrie. "Se farete testare il vostro sito web da persone che utilizzano le tecnologie assistive, chiunque sarà in grado di utilizzare il vostro sito con facilità: questo è il vero modo di sviluppare la questione".


[Fine della sezione tre].



++ SEZIONE QUATTRO: L'OPINIONE

- L'UGUAGLIANZA IN RETE.


+12: COSTRUIRE UN SOGNO

di Andres Crespo andres.crespo@londonconnects.org.uk.


Ancora negli anni '60, il dr. Martin Luther King ebbe un sogno nel quale i bambini neri ed i bambini bianchi giocavano assieme. Il mio obiettivo non sarà lungimirante come quello del dr. King, ma mi riservo il diritto di costruirmi I miei sogni.


La notte scorsa ho avuto un sogno.


Ho sognato un campo giochi su Internet che permetteva a tutti i visitatori di sfruttarne appieno tutti i benefici, indipendentemente dalle differenze fra loro. Un campo giochi su Internet in cui tutti erano diversi ma dove ognuno aveva gli stessi diritti di ottenere quello che ottenevano tutti gli altri, uno spazio su Internet in cui le informazioni (e, secondo Francis Bacon, le informazioni sono il potere) non restavano in mano al potere costituito, come nei secoli precedenti, ma erano poste in mano a tutti noi.


Stamattina mi sono svegliato ed ho ripensato al mio sogno. Di questi tempi la legislazione è esauriente e la tecnologia è matura: detto con parole semplici, la Legge sulla Libertà di Informazione rende obbligatorio mettere le informazioni a disposizione di tutti; la Legge sulla Discriminazione dei disabili impone la fornitura dei servizi su una base egualitaria; le conferenze ricordano costantemente al settore pubblico come e perché costruire questo paradisiaco campo giochi su Internet in modo che tutte le persone, non soltanto la maggior parte di esse, possano raccoglierne i benefici.


Con tutte queste cose a disposizione, avevo ingenuamente creduto che la guerra per l'accessibilità fosse già stata vinta e sono andato al mio pub per celebrare questa vittoria sociale per l'eguaglianza in rete. Era presente il mio amico Robin, che chiacchierava con Ken e Dane. Robin è completamente cieco ma ciò nonostante riesce a "vedere" più di una persona normale, grazie al suo udito finissimo, al suo senso dell'olfatto, al tatto ed al suo straordinario buon senso. Ken un tempo era un brillante ingegnere, fino a che non è stato colpito dalla sclerosi multipla che lo ha trasformato in un handicappato grave. Dane è un professionista di successo nel campo della tecnologia, ed è dislessico.


Ho raccontato loro il mio sogno trionfale e spiegato come, secondo me, il sogno fosse già diventato realtà. Guardando le loro facce attonite non ho ben capito se si fossero totalmente rincoglioniti (scusate il termine) finché non ho sentito quello che avevano da dire loro, le persone affette da disabilità.


Ken mi ha detto che a causa delle sue condizioni fisiche non è in grado di usare un mouse, ma che questo non costituirebbe un problema se chi sviluppa il software rendesse possibile navigare in rete limitandosi a premere il tasto "Tab". Ad esempio, soltanto il giorno prima aveva visitato il sito del governo centrale che stabilisce gli standard tecnici per lo scambio di informazioni, chiamato "Govtalk" (http://www.govtalk.gov.uk). Però non era riuscito a leggere le informazioni che si trovavano negli inaccessibili titoli di testa scorrevoli, proprio all'inizio della home page.


Normalmente sarebbe stato possibile risolvere questo problema creando un link con una pagina con le ultime notizie anziché utilizzare il testo scorrevole che, secondo tutte le direttive disponibili, deve essere sempre evitato.


Robin ha spiegato che, mantenendo l'esempio di Ken, il suo sintetizzatore vocale non riusciva neppure ad individuare le ultime notizie presentate e che era rimasto sorpreso nello scoprire che si era utilizzata una struttura in formato HTML, normalmente scoraggiata da tutte le direttive disponibili, Questo avrebbe potuto facilmente essere evitato se il formato HTML fosse stato usato per mostrare le ultime notizie, anziché utilizzare il pesante formato JavaScript.


Dane mi ha confessato di aver smesso di utilizzare l'opzione "Cerca" in tutti i siti governativi, dal momento che le ricerche sono basate su una parola chiave digitata dall'utente. Essendo una persona affetta da dislessia spesso compita male le parole (e non può certo mettersi a controllare sul vocabolario mentre effettua una ricerca, non è vero?) e la risposta che ottiene è "Argomento non trovato".


Anche questo avrebbe potuto essere facilmente evitato utilizzando un pacchetto di "gestione delle conoscenze" anziché un motore di ricerca basato su una parola chiave. La gestione delle conoscenze accetta anche le parole mal compitate ed i sinonimi quando si effettua una ricerca.


Dopo questo illuminante colloquio ho deciso di svegliarmi, sentendo l'odore del caffè. Quelli che noi consideriamo i nostri modelli in realtà non fanno altro che dirci "Fate ciò che dico, non ciò che faccio". Finché la legislazione rimarrà su carta e non verrà applicata, la guerra per l'accessibilità potrà soltanto continuare.


E tu? Sì, tu! Da che parte stai? Stai con quelli che agiscono in maniera positiva e non ne parlano, o con quelli che predicano in maniera solenne ma poi agiscono al contrario di quanto affermano? Ora la palla passa a te!


NOTA: Andres Crespo è direttore per le collaborazioni presso la London Connects (http://www.londonconnects.org.uk), l'ente responsabile dei siti governativi in rete a Londra.


[Fine della sezione quattro].



++NOTE FINALI.


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Direttore - Dan Jellinek dan@headstar.com

Vicedirettore - Derek Parkinson derek@headstar.com

Capo Cronista -

Redattore - Mel Poluck mel@headstar.com

Corrispondente - - Phil Cain phil@headstar.com

Consulente Editoriale - Kevin Carey humanity@atlas.co.uk


ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]