+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.
- NUMERO 37, DICEMBRE 2003.
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++NUMERO 37 - IN QUESTO NUMERO
- Sezione uno: Notizie.
01: L'espansione della Comunità Europea costituisce una minaccia per la legge contro le discriminazioni
- i nuovi stati membri potrebbero bloccare questa legislazione
02: La protesta di massa sulle comunicazioni è prevista per febbraio
- Una lobby parlamentare contro il Disegno di Legge sulle Comunicazioni.
03: Dubbi sull'efficacia del rappresentante governativo in rete
- l'accessibilità ha una priorità bassa per il nuovo rappresentante statunitense.
04: I primi diplomati dei corsi di istruzione all'accessibilità
- due insegnanti hanno ottenuto il diploma.
05: In rete i vincitori del concorso di scrittura
- i primi classificati.
Notizie in breve: 06: Link up - un trimestrale per disabili visivi; 07: La presa di coscienza di ITCH - assistenza gratuita; 08: Le scorrettezze della posta: i provvedimenti anti-spam colpiscono i disabili visivi.
Sezione due: "Nella casella della posta"
- Il forum dei lettori.
09: Visione condivisa - sui punti di informazione; 10: Un panorama televisivo transatlantico - una nazione dotata di TV accessibile?; 11: Club del lavoro - cercasi aiuto; 12: Geometria in spagnolo - appello per un libro di testo in Braille.
13: Sezione tre: Servizio speciale - le disabilità multiple
- Una complessa rete di sostegno: quasi la metà dei disabili visivi ha anche altre speciali esigenze. Phil Cain esamina alcune delle soluzioni tecnologiche a disposizione di queste persone.
14: Sezione quattro: Tecnologia - "utenti al livello minimo"
- Si ritorna ai tristi vecchi tempi? Forse pensavate che gli elaboratori centrali ed i "terminali muti" appartenessero ormai alla storia, ma i nuovi network con "utenti al livello minimo" si rivelano molto somiglianti per le loro caratteristiche - e per i problemi di accessibilità. Dan Jellinek espone il problema.
15: Sezione cinque: Punto di vista - il design dei prodotti
- Cercando un terreno comune: le piccole differenze fra i diversi produttori per quanto riguarda il design delle tastiere dei telefoni e dei telecomandi per la televisione possono provocare svariate difficoltà ai disabili visivi. Kevin Carey afferma che se le aziende stabilissero alcune caratteristiche standard avremmo tutti da guadagnarci.
[Fine dei contenuti.]
++SEZIONE UNO: NOTIZIE.
+01: L'ESPANSIONE DELLA COMUNITA' EUROPEA COSTITUISCE UNA MINACCIA PER LA LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI.
L'espansione della Comunità Europea discussa fra i vari membri nello scorso dicembre - che prevede l'entrata di dieci nuovi stati membri entro il 2004 e di altri tre più avanti - potrebbe ritardare fino a cinque anni i progressi compiuti nel rafforzamento delle leggi anti-discriminazione, secondo quanto dichiarato dal Forum Europeo sulle Disabilità (EDF - http://www.edf-feph.org).
Si teme che i nuovi stati membri, meno avanzati nel settore anti-discriminazioni, possano bloccare le iniziative del forum volte ad inserire l'accesso ai beni ed ai servizi nell'ambito della legislazione europea contro le discriminazioni. Attualmente le leggi della Comunità Europea impediscono le discriminazioni soltanto nei settori dell'istruzione e dell'occupazione (http://fastlink.headstar.com/EU4).
"Stiamo lavorando con altri gruppi per tentare di modificare il meccanismo di votazione, passando dall'approvazione unanime alla maggioranza qualificata, ma tutto ciò si sta rivelando estremamente difficile": così un portavoce del Forum Europeo ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità.
Il lato positivo consiste invece nel fatto che questo sarà l'Anno Europeo dei Disabili (http://www.eypd2003.org) e ciò potrebbe dare ai promotori di questa campagna l'opportunità di guadagnare un appoggio per i cambiamenti desiderati.
L'evento centrale di questo anno Europeo, che prenderà ufficialmente il via alla fine di gennaio ad Atene, sarà una sessione del Parlamento Europeo che riunirà i gruppi che lottano contro le disabilità e le organizzazioni di sostegno esistenti in tutta Europa. I rappresentanti discuteranno le varie proposte, fra cui quella di un Convegno delle Nazioni Unite per le Persone Affette da Disabilità. Il Parlamento deve ancora approvare una data, ma è probabile che il Convegno avrà luogo a novembre.
+02: LA PROTESTA DI MASSA SULLE COMUNICAZIONI E' PREVISTA PER FEBBRAIO.
Un movimento di massa organizzato dal RNIB tenterà, il prossimo 4 febbraio, di costringere il governo inglese ad inserire alcuni emendamenti nel Disegno di Legge sulle Comunicazioni, in modo da garantire a tutti l'accessibilità alla TV digitale, alla radio ed alla telefonia cellulare.
L'istituto calcola che circa 500 persone si riuniranno presso la Camera dei Comuni per esprimere la loro opinione negativa sul disegno di legge, attualmente in discussione al Parlamento, che stabilirà gli standard per la digitalizzazione della televisione e della radio. Caroline Ellis, funzionario parlamentare del RNIB, ha dichiarato: "I nostri obiettivi non sono affatto vaghi: vogliamo che al progetto di legge vengano applicati alcuni precisi emendamenti".
Tra le richieste dei manifestanti ci sono l'aumento della quota stabilita di descrizioni audio per i programmi televisivi, dall'attuale 10% al 50% entro i prossimi dieci anni, e l'accesso garantito ai prodotti ed ai servizi digitali, come i telecomandi e le guide elettroniche ai programmi. Il movimento pretende che tutti questi emendamenti vengano applicati e considerati come direttive per OFCOM, il nuovo "super-regolatore" delle comunicazioni (http://www.ofcom.gov.uk).
La pressione diretta da parte dei gruppi che si occupano di disabilità ha già avuto successo nel passato, ad esempio quando i gruppi di rappresentanza degli audiolesi hanno ottenuto un aumento delle sottotitolazioni dei programmi televisivi.
La protesta di febbraio, sostenuta da altre sette organizzazioni fra cui la British Computer Association of the Blind (Associazione Informatica Britannica dei Ciechi) e la Guide Dogs for the Blind Association (Associazione dei Cani Guida dei Ciechi), avrà inizio alle 2 del pomeriggio a Westminster Hall, presso la Camera dei Comuni. Un autobus porterà i partecipanti dalla sede del RNIB, in Judd Street nel quartiere di Kings Cross, fino a Westminster. Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail all'indirizzo campaign@rnib.org.uk o telefonare al numero 0207 3912123.
+03: DUBBI SULL'EFFICACIA DEL RAPPRESENTANTE GOVERNATIVO IN RETE.
La nomina, prevista a breve termine, di un rappresentante in rete per il governo degli Stati Uniti difficilmente riuscirà ad accelerare il processo di apertura dei servizi pubblici online ai cittadini affetti da disabilità, secondo quanto dichiarato questa settimana al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità da un ex funzionario di Washington.
La nuova Legge Governativa sulla Rete, ratificata dal Presidente Bush lo scorso dicembre, prevede la nomina di un Amministratore Governativo in Rete, col compito di dare forma e sostegno alle politiche nazionali, compresa l'ottemperanza agli standard per l'accessibilità per i contratti governativi, stabiliti nella sezione 508 della Legge sulla Riabilitazione (http://www.section508.gov).
Tuttavia, il consulente Timothy Sprehe, un ex alto funzionario presso l'Ufficio Statunitense della Gestione e del Bilancio, ritiene che il nuovo rappresentante non influirà granché sullo sviluppo della legge sull'accessibilità, dal momento che dovrebbe condividere le sue responsabilità in questo settore con gli enti già esistenti, come il Center for Information Technology Accommodation (Centro di Facilitazione sulle Tecnologie Informative). Se al nuovo rappresentante non verranno date responsabilità più definite, afferma Sprehe, questi enti continueranno a gestire solo la situazione in essere.
"E' più probabile che questo rappresentante svolga funzioni di sorveglianza delle attività del Centro, sempre che il centro stesso operi in maniera abbastanza corretta sotto la sua supervisione", Sprehe ha dichiarato al Notiziario.
Inoltre, una recente relazione apparsa nella pubblicazione statunitense Government Computer News (Notizie Governative sull'Informatica) sostiene che le iniziative attuali procedono assai lentamente nello sviluppo della sezione 508. Dichiara inoltre che molti ministeri governativi stanno semplicemente adattando i loro servizi con un anno di ritardo rispetto alla scadenza prevista per mettersi in regola con la legge (http://fastlink.headstar.com/fcn).
Per ottenere una copia della Nuova Legge Governativa sulla Rete, visitare il sito della Biblioteca del Congresso: http://thomas.loc.gov, inserendo il numero HR.2458.ENR, relativo alla legge, nel riquadro di ricerca.
+04: I PRIMI DIPLOMATI DEL CORSO DI ISTRUZIONE ALL'ACCESSIBILITA'.
Nel Regno Unito, questo mese due istruttori di tecnologie di accesso al computer hanno ottenuto per primi la certificazione della loro specializzazione da parte del BTCS (Trainer Certification Scheme, Corso di Certificazione di Istruttore) dell'Associazione Informatica Britannica dei Ciechi.
Il progetto BTCS, sostenuto dal RNIB (http://www.bcab.org.uk/btcs) ha lo scopo di fornire un'istruzione all'accessibilità nel Regno Unito e vanta un livello decisamente alto (vedi "La lotta per il riconoscimento", sezione quattro, Notiziario di dicembre 2002). A questo corso di certificazione sono attualmente iscritti più di 50 istruttori, 30 dei quali otterranno il diploma entro l'estate del 2003.
Tuttavia, il corso è stato criticato da Brian Hartgen, consulente alle tecnologie di accesso (http://hartgen.org.uk), che, in una lettera indirizzata alla lista e-mail "access-uk" (l'accesso nel Regno Unito, http://groups.yahoo.com/group/access-uk/message/30740) ha lamentato la mancanza in questo corso di una obbligatoria "consapevolezza della cecità", in grado di fornire agli istruttori gli elementi basilari per comunicare con chiarezza con i disabili visivi.
Steve Plumpton, direttore del corso, ha difeso l'iniziativa dichiarando l'esistenza di un corso volontario di consapevolezza, e che questo elemento è comunque presente nella valutazione finale. Ha dichiarato che sono stati fatti vari tentativi per migliorare l'elemento consapevolezza all'interno del corso, ma ha ammesso di non essere certo se questi tentativi fossero stati sviluppati in maniera adeguata.
Hartgen si è anche lamentato del costo troppo alto, pari a 1.500 sterline; ma Plumpton ha affermato che i sussidi erogati dal RNIB hanno consentito una notevole riduzione dei costi, originariamente superiori alle 4.000 sterline.
I primi due diplomati sono stati Charles Clark, operatore delle risorse presso la Grampian Society for the Blind (http://www.grampianblind.demon.co.uk), e Barry Coates, istruttore di tecnologie di accesso presso il RNIB. Entrambi hanno ricevuto un diploma attestante la loro capacità di addestrare gli allievi nell'uso dello screen reader JAWS.
+05: IN RETE I VINCITORI DEL CONCORSO DI SCRITTURA.
I dieci racconti che hanno vinto uno dei premi del recente concorso di scrittura promosso dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità sull'argomento "Come tenersi al passo con la tecnologia" sono stati pubblicati in rete.
Questi racconti offrono un'affascinante valutazione dei notevoli effetti che le nuove tecnologie possono, o potrebbero, esercitare sulla vita delle persone affette da disabilità visive. La serie completa dei racconti è reperibile, nel formato file di testo, presso il sito http://www.e-accessibility.com/kit-winners.txt.
++NOTIZIE IN BREVE.
+06: LINK UP: "Link Line" è una rivista trimestrale gratuita, rivolta ai disabili visivi, alle loro famiglie ed ai loro assistenti, pubblicata dall'ente assistenziale Positive Vision (Visione Positiva). La rivista è disponibile in caratteri ingranditi, su audiocassetta o su floppy disk. Fra gli altri servizi forniti da questo gruppo, troviamo un progetto di prestiti a lungo termine per consentire ai disoccupati di acquistare attrezzature come screen reader ed una consulenza telefonica relativa al computer: consultare il sito http://www.positivevision.co.uk.
+07: LA PRESA DI COSCIENZA DI ITCH: ITCH Network è il nuovo nome dell'ex progetto "IT Can Help" del British Computer Society Disability Group (Gruppo Disabilità della Società Informatica Britannica). Questo network rilanciato di recente fornisce gratuitamente assistenza tecnica e consulenza alle persone affette da disabilità, a casa e presso i day hospital, in dieci regioni del Regno Unito: consultare il sito http://www.itcanhelp.org.uk.
+08: LE SCORRETTEZZE DELLA POSTA: La nuova tecnica grafica detta "puzzle a distorsione", che impedisce agli spammer automatici di abbonarsi ai bollettini e-mail gratuiti perché richiede la presenza di una persona in grado di leggerli e di risolverli, potrebbe costituire un impedimento all'accessibilità da parte dei disabili visivi che utilizzano tecnologia assistiva, secondo quanto riportato in una relazione della BBC. Questi sistemi sono noti come "Captchas", che sta per "Completely Automated Public Turing tests to tell Computers and Humans Apart (Test pubblici di sintonizzazione completamente automatizzati per riconoscere i computer dagli esseri umani), http://news.bbc.co.uk/1/hi/technology/2635855.stm.
[Fine della sezione uno.]
++INSERZIONE PUBBLICITARIA: CREARE OPPORTUNITA' PER LE PERSONE CON PROBLEMI DI APPRENDIMENTO.
Un convegno della durata di due giorni, intitolato "I computer: creare possibilità ed opportunità per le persone con problemi di apprendimento" e comprendente dibattiti, conferenze ed una mostra indirizzata a coloro che lavorano con adulti affetti da problemi di apprendimento, si terrà il 27 e il 28 giugno presso la Keele University, nel North Staffordshire.
Per l'iscrizione, del costo di 235 sterline comprendenti un pernottamento e tutti i pasti, vogliate contattare Sue Wilshaw all'indirizzo s.j.wilshaw@psy.keele.ac.uk. In caso di prenotazione anticipata, è possibile ottenere uno sconto.
[Fine dell'inserzione pubblicitaria.]
++SEZIONE DUE: "NELLA CASELLA DELLA POSTA"
- IL FORUM DEI LETTORI.
- Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a mezzo e-mail a: inbox@headstar.com.
+09: VISIONE CONDIVISA: Nel numero scorso, Mary Gwynne del Municipio di Swansea ci aveva scritto chiedendoci consigli su un software adatto ai computer ed ai punti informazione che fosse accessibile al pubblico che frequenta le biblioteche. David Owen, direttore esecutivo del progetto "Share the Vision" (Condividi la visione) presso la Biblioteca Nazionale dei Ciechi, suggerisce a Mary di consultare il capitolo 13 del testo "Servizi bibliotecari per i disabili visivi: un manuale di consigli pratici", pubblicato nell'ambito di questo progetto.
"Anche se ne avevamo regalato una copia al Municipio di Swansea e a tutti gli altri enti bibliotecari pubblici del Regno Unito, i cambiamenti avvengono con tanta rapidità che le consiglierei di controllare la versione in rete sul sito http://www.nlbuk.org/bpm, perché il capitolo in questione è stato aggiornato da Sally Cain del RNIB," ci spiega.
Mike Williams di AbilityNet, un importante ente assistenziale che si occupa di informatica e disabilità, aggiunge: "Consiglio a Mary di recarsi al centro AbilityNet della sua zona e discutere dei nostri servizi, compresi i kit di "IT accessibile". Sono stati studiati appositamente per permettere alle organizzazioni che offrono al pubblico attrezzature IT di rendere i loro computer accessibili a tutti gli utenti". Il centro AbilityNet per l'Inghilterra Occidentale ed il Galles può essere contattato telefonicamente al numero 0117 3127362 o a mezzo e-mail all'indirizzo ligia@abilitynet.org.uk.
+10: UN PANORAMA TELEVISIVO TRANSATLANTICO: Jerry Weichbrodt ci scrive da Livonia, Michigan, USA, perché desidera essere informato sul progetto di ricerca volta a stabilire quanto i diversi tipi di utenti possano interagire con le tecnologie della televisione digitale (vedi numero 36, Dicembre 2002, sezione cinque).
"Vorrei sapere se è stata svolta una ricerca del genere anche nell'America Settentrionale, dove le trasmissioni della televisione digitale satellitare sono sempre più diffuse", ci spiega. "Si potrebbe pensare che in questo settore ci sia sufficiente spazio per la collaborazione e che gli utenti su entrambe le sponde dell'Atlantico potrebbero ricavarne un beneficio. Come accade con tante tecnologie, l'accessibilità è più facile se viene programmata fin dalle prime fasi di sviluppo". Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com.
+11: CLUB DEL LAVORO: Ellen Bedford di Bridgeport, Connecticut, ci racconta di aver scoperto il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità grazie al network eSight Careers (http://www.esight.org), che aiuta i disabili visivi a trovare un impiego soddisfacente. Ci racconta: "Vorrei creare nel mio liceo un club del lavoro per gli studenti ciechi o ipovedenti. Vi prego di mandarmi qualsiasi informazione possa risultare utile per loro". Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com.
+12: GEOMETRIA IN SPAGNOLO: Un insegnante di matematica superiore ci scrive dal Messico per dirci: "Dopo 15 anni di insegnamento ho avuto l'onore di avere fra i miei studenti una ragazza cieca molto intelligente. Durante il primo quadrimestre le ho insegnato la geometria e sto cercando un libro di geometria in lingua spagnola ed in Braille. Ma trovarne uno è difficilissimo! La nostra cultura "multisensoriale" è estremamente arretrata". Se qualche lettore può aiutarlo, è pregato di inviare una e-mail all'indirizzo inbox@headstar.com.
[Fine della sezione due.]
++INSERZIONE PUBBLICITARIA: CONFERENZA INTERNAZIONALE "CSUN 2003".
La diciottesima conferenza internazionale annuale su "La tecnologia ed i disabili", organizzata dal Centro delle Disabilità presso la California State University (CSUN), si terrà presso gli hotel Hilton e Marriott all'aeroporto di Los Angeles, dal 17 al 22 marzo 2003.
Si tratta della conferenza più a largo raggio e di più lunga durata fra quelle sponsorizzate ogni anno dall'Università in questo settore e costituisce un evento informativo di grande importanza per i professionisti di tutto il mondo che operano nell'ambito delle disabilità e delle tecnologie.
Attualmente è disponibile un opuscolo di pre-iscrizione. Per ulteriori informazioni telefonare al numero (818) 6772578 (servizio compatibile Voice/TTY), oppure inviare una e-mail all'indirizzo ctrdis@csun.edu, oppure visitare il nostro sito web: http://www.csun.edu/cod/conf.
[Fine dell'inserzione pubblicitaria.]
++13: SEZIONE TRE: SERVIZIO SPECIALE
- LE DISABILITA' MULTIPLE.
+UNA COMPLESSA RETE DI SOSTEGNO.
di Phil Cain phil@headstar.com.
I disabili visivi hanno spesso ulteriori speciali esigenze: fra i disabili visivi al di sotto dei 60 anni esaminati dal RNIB nel 1991, circa il 46% ha dichiarato di soffrire di "un'altra malattia o disabilità permanente ed invalidante". Nell'ambito dell'intera popolazione, questo dato arriva ad una percentuale del 16%.
Di conseguenza c'è una notevole necessità di sistemi informatici utilizzabili da coloro che soffrono di disabilità fisiche, mentali o sensoriali, in maniera da venire incontro anche alle persone che non vedono o la cui capacità visiva è limitata.
Il problema delle necessità multiple è complesso, perché le altre esigenze dei disabili visivi sono ovviamente diverse fra loro quanto quelle della maggioranza della popolazione. Ma fra le molte diverse combinazioni di esigenze troviamo un'unica costante: in ogni singolo caso è estremamente difficile stabilire con certezza quale organizzazione di sostegno sia in grado di soddisfare le esigenze della persona in questione. "Tutto dipende da dove si vive" dichiara Gill Levy, funzionario incaricato dello sviluppo presso il servizio alle disabilità multiple del RNIB. "Quando una persona soffre di disabilità multiple, i vari enti non fanno che passarsi la palla".
La diversità delle soluzioni è pari soltanto al gran numero delle cause di disabilità multiple, fra cui la minorazione visiva.
La principale responsabile è la stessa del caso della minorazione visiva, vale a dire l'età avanzata. Uno dei problemi più comuni che si incontrano accanto alla minorazione visiva fra gli anziani è quello della minorazione uditiva, che provoca particolari difficoltà nell'accesso al computer da parte di una persona che in una situazione diversa adopererebbe uno screen reader. Questi problemi possono essere superati con l'uso di una barra Braille supplementare, ma coloro che non utilizzano il Braille ma il linguaggio dei segni devono attendere che gli apparecchi in grado di tradurre il testo digitale in segnali manuali superino l'attuale fase di ricerca. Per ulteriori informazioni sulla situazione dei sordociechi vedi Notiziario numero 13, gennaio 2001, sezione due.
Fra gli altri problemi comunemente riscontrabili fra i disabili visivi più giovani troviamo la paralisi cerebrale, la sindrome di Down, la sclerosi multipla, le lesioni al cervello, il diabete, i colpi apoplettici, l'anemia falciforme e l'autismo. Ognuno di essi può dare origine a disabilità che possono avere elementi comuni ma sono estremamente diverse nella loro gravità, il che significa che le esigenze delle diverse persone vanno valutate caso per caso.
AbilityNet, l'ente assistenziale che si occupa di informatica e disabilità, ha pubblicato studi su vari casi di disabilità multipla. Fra questi troviamo il caso di Steve, che soffre di paralisi cerebrale, non è in grado di utilizzare le mani e comunica utilizzando un indicatore collegato alla testa, e che recentemente ha iniziato a perdere la vista a causa di un'emorragia alla retina. Per consentirgli l'accesso ad un computer gli sono stati forniti una tastiera ingrandita nelle dimensioni e nei tasti, denominata BigKeys (http://www.bigkeys.co.uk) ed una versione personalizzata dello screen reader JAWS. Il sistema JAWS ha bisogno dell'inserimento di funzioni "macro" (funzioni personalizzate) per poter funzionare con "tasti a grappolo", un sistema che permette agli utenti di accedere alle funzioni premendo una serie di tasti in successione anziché in contemporanea, come normalmente avviene.
In altri casi gli utenti possono richiedere adattamenti di tipo diverso, come l'uso di tastiere per una sola mano o con tasti speciali, oppure tastiere di tipo "IntelliKeys" su cui è possibile sovrapporre simboli di grandi dimensioni (consultare il sito http://www.intellitools.com), oppure un interruttore unico che permetta ad una persona affetta da gravissime disabilità di selezionare una lettera da un alfabeto letto in sequenza.
Secondo Nuala Davis, direttore della filiale londinese di AbilityNet, ci sono quattro regole chiave da seguire quando si devono stabilire le esigenze delle persone. Esse sono: mantenere ad un livello minimo il numero dei pacchetti di accesso; calcolare il livello di sostegno disponibile per ogni persona; mantenere una mente aperta; ed infine, scegliere la miglior soluzione per il presente, indipendentemente da ciò che il futuro può avere in serbo per gli utenti.
Per concludere, la tecnologia può e deve apportare enormi benefici alle persone affette da disabilità multiple. "Provate ad inviare una e-mail a coloro che sono costretti a restare chiusi in casa per motivi gravissimi", dice Gill Levy del RNIB, ed aggiunge di essere rimasta spesso sorpresa dalla capacità dei bambini di recitare l'alfabeto. "Credo proprio che con le nuove tecnologie vedremo un'intera nuova categoria di persone istruite".
[Fine della sezione tre.]
++14: SEZIONE QUATTRO: TECNOLOGIA
- "UTENTI AL LIVELLO MINIMO".
+SI RITORNA AI TRISTI VECCHI TEMPI?
di Dan Jellinek dan@headstar.com.
"In termini di accessibilità al computer è come tornare indietro di 15 anni. C'è da aver paura". Questo è stato il desolato messaggio di Andy White, funzionario del RNIB addetto alla tecnologia, ai delegati durante la conferenza "Techshare" tenutasi recentemente presso l'istituto (http://www.rnib.org.uk/techshare).
Il pessimismo di White è dovuto all'aumento dell'informatica basata sugli "utenti al livello minimo", il sistema con cui le grandi organizzazioni ed i network informatici conservano quasi tutte le informazioni e le applicazioni del software in un server o in più server centralizzati. Gli apparecchi da "utenti al livello minimo" che si trovano sulle scrivanie di chi li usa consistono in poco più di una tastiera e uno schermo, senza praticamente alcuna possibilità di conservarvi dati e software o di procedere ad un'elaborazione. Ciò rappresenta un passo indietro rispetto ai computer da tavolo ad alto livello di specifiche e un ritorno ai tempi del "terminale muto" e degli elaboratori centrali. Anche le applicazioni per i software da ufficio, come i word processor, sono gestiti dal server, che invia i risultati al terminale. Per l'utente il risultato è lo stesso, ma al momento tutta l'elaborazione informatica vera e propria ha luogo su un server remoto.
Questo tipo di gestione dell'informatica comporta molti vantaggi: è più facile aggiornare il software, dal momento che basta farlo soltanto una volta dall'elaboratore centrale; il livello di sicurezza contro gli hacker ed i virus è molto superiore; la manutenzione generale risulta più facile; e, soprattutto, il sistema è assai più economico.
Fra coloro che nel Regno Unito hanno già adottato questa tecnologia troviamo NHS Direct, la linea di servizio del ministero della sanità, la Barclays Bank e le assicurazioni Admiral Insurance Group. In effetti il suo fascino è talmente forte che persino al RNIB hanno dichiarato che si servirebbero della tecnologia da "utenti al livello minimo", se non fosse per i problemi di accessibilità che essa comporta.
Non sono problemi da poco. La stragrande maggioranza dei software delle tecnologie di accesso si basa su un PC perfettamente funzionante con un proprio disco rigido, un'unità centrale di elaborazione, un software di applicazione ed un sistema operativo, pertanto non può funzionare su un terminale da "utenti al livello minimo".
"Gli ingranditori video hanno una certa funzionalità con il sistema degli "utenti al livello minimo". Sono in grado di catturare un numero sufficiente di informazioni fra quelle fornite dal server per il semplice ingrandimento" spiega White. "Tuttavia, le caratteristiche più avanzate di manipolazione degli ingranditori non funzionano e la situazione è improponibile con gli screen reader, che convertono la produzione di dati dai programmi anziché dalle pure e semplici informazioni grafiche inviate agli "utenti al livello minimo".
Passando alla tecnologia da "utenti al livello minimo", pertanto, le organizzazioni hanno completamente trascurato le esigenze dei dipendenti affetti da disabilità visive, afferma White. A breve termine, esiste un'unica soluzione possibile: un impiegato con un handicap visivo deve far funzionare il proprio PC in parallelo con il sistema dei terminali ma al di fuori di esso. "In questo modo, le organizzazioni si ritrovano a dover gestire due sistemi ed è ancora possibile ottenere dati al di fuori del sistema da "utenti al livello minimo".
"Sul piano politico, insistere su questo punto può essere difficile e i datori di lavoro potrebbero non rendersi neppure conto di come ciò sia possibile. Ma le persone che incontrano problemi quando richiedono un PC vero e proprio dovrebbero domandare: anche il personale tecnico di una data organizzazione utilizza i terminali muti? O no! Quelli adoperano PC completamente funzionanti!".
D'altra parte, gestire due sistemi paralleli non è la soluzione ideale, spiega White. "E' una complicazione, e le complicazioni funzionano solo in parte. Non è bene che i disabili visivi lavorino sotto un sistema separato: alla fine i loro PC diventeranno obsoleti, tanto per fare un esempio".
Pertanto, a lungo termine, si porrà l'esigenza di rendere accessibili i sistemi da "utenti al livello minimo", e per questo motivo stanno avendo luogo varie consultazioni fra i produttori di tecnologie di accesso e quelli di tecnologie dei terminali.
I sistemi da "utenti al livello minimo" sono generalmente basati su un software Microsoft Terminal Server (http://www.microsoft.com/windows2000/technologies/terminal/default.asp), spesso sviluppato grazie ad un software come il MetaFrame della Citrix (http://www.citrix.com), che aggiunge alcune caratteristiche, come un miglior bilanciamento in un network.
La Dolphin Computer Access, specialista in tecnologie di accesso, è stata coinvolta in varie discussioni sia con la Microsoft che con la Citrix per valutare la possibilità di una collaborazione, in modo da consentire il funzionamento degli screen reader. Tuttavia, oltre ai problemi tecnici, bisognerà risolvere anche quelli legali relativi al copyright e alla segretezza commerciale".
"Ci troviamo davanti ad un muro, dal punto di vista legale" dice Mike Hill, direttore del software alla Dolphin. "Aspettiamo la mossa della Microsoft. La palla è in mano a loro, ma sembrano interessati ad iniziare a sperimentare alcune soluzioni". Hill spiega che la Microsoft spera di riuscire a lanciare ulteriori sviluppi in tempo per la grande conferenza internazionale sulle tecnologie di accesso, la "CSUN", che si terrà a marzo negli Stati Uniti (http://www.csun.edu/cod/conf).
Se la Microsoft modificherà la sua tecnologia dei server e la renderà più accessibile, l'utilizzo parallelo dei software Citrix non dovrebbe più costituire un grosso problema. Tuttavia, i rapporti commerciali fra la Microsoft e la Citrix sono complessi e cambiano in continuazione, con le due aziende che passano dalla collaborazione alla concorrenza. Considerando tutto ciò, la Citrix non si limita semplicemente ad aspettare che la Microsoft adatti il suo software, ma si è anche impegnata a trovare per conto proprio alcune soluzioni relative all'accessibilità per la seconda metà del 2003.
Alcuni progressi dovrebbero essere compiuti quest'anno, con la legge statunitense "sezione 508" che prevede l'accessibilità di tutte le tecnologie acquistate dagli enti governativi federali e che dovrebbe costituire un ulteriore incentivo ad un cambiamento.
D'altra parte, anche se la tecnologia dei server verrà modificata in maniera da poter gestire centralmente gli screen reader, i tecnici ammettono che potrebbero esserci problemi con l'ampiezza della banda necessaria per l'emissione sonora nel network senza un eccessivo allungamento dei tempi.
Però, finché non si troveranno soluzioni durature a tutti questi problemi, Andy White dichiara che le organizzazioni dovrebbero riflettere attentamente sulle implicazioni delle loro decisioni. "Un datore di lavoro che installi una tecnologia da "utente al minimo" in realtà dichiara superflua la presenza degli impiegati con un handicap visivo".
[Fine della sezione quattro.]
++15: SEZIONE CINQUE: PUNTO DI VISTA
- IL DESIGN DEI PRODOTTI.
+CERCANDO UN TERRENO COMUNE.
di Kevin Carey humanity@atlas.org.uk.
Alcuni anni fa ho trascorso una serata abbastanza frustrante in un albergo danese, perché non ero riuscito a capire che la tastiera numerica del telefono funzionava più come una vecchia calcolatrice che non come un telefono moderno; ma ad un mio amico cieco totale è andata anche peggio quando si è ritrovato a pagare il conto di un albergo di Miami ed ha scoperto che aveva in qualche maniera composto il numero di un abbonamento da 24 ore ad un canale televisivo pornografico "di prim'ordine" (riferito al prezzo, non necessariamente al contenuto) con l'eliminazione del sonoro!
Penso a lui ogni volta che entro in una nuova stanza d'albergo o compro un nuovo apparecchio elettronico, come è accaduto la scorsa settimana. Il mio nuovo telecomando per lettore CD e sintetizzatore comprende una fila di tre tasti e nove file di quattro tasti, tutti identici; lo tengo accanto a quello per la televisione e a un altro per Sky. E' completamente diverso dai telecomandi relativi ad apparecchi simili presenti nel mio studio e nel mio ufficio. Finora sono riuscito ad imparare come far suonare un CD e come trovare Radio 3.
Ovviamente non mi aspetto che il telecomando della TV sia identico a quello di uno stereo sotto ogni aspetto, ma in un'epoca in cui ci sono apparecchi di ogni tipo e la vita media si è allungata non sarebbe una buona idea trovare qualche punto in comune?
Ad esempio, non riterrei eccessivo chiedere una tastiera numerica standard, simile a quella di un telefono, con un pulsante a sinistra dello zero per le combinazioni dei tasti ed uno alla destra per correggere gli eventuali errori. Questi dodici tasti potrebbero distinguersi dagli altri per la loro forma rotonda, quadrata, oblunga o di qualunque tipo scelto dall'industria.
Sarebbe ragionevole anche aspettarsi l'esistenza di un pulsante per le modalità o le funzioni, chiaramente identificabile e posto sempre nella stessa posizione, in alto a destra o a sinistra, oppure in una data collocazione rispetto alla tastiera numerica, e lo stesso potrebbe valere per il pulsante on/off.
Poi, non sarebbe male se i pulsanti tradizionali fossero standardizzati ed utilizzabili in diverse modalità, in maniera che il cursore di destra di uno stereo potesse essere utilizzato per passare alla traccia successiva e quello di sinistra per andare all'ultimo brano. Si potrebbero avere pulsanti standardizzati anche per alzare ed abbassare il volume.
Oltre a questi potrebbero naturalmente esserci molte diverse serie di pulsanti per le rispettive funzioni; ma quando un cieco va in un albergo spesso fa fatica a trovare un aiuto per raggiungere la sua stanza, figuriamoci se può ricevere una lezione sull'uso del telecomando (sempre ammesso che il portiere sia in grado di usarlo lui stesso).
Quando abbiamo portato lo stereo a casa, mia moglie ha scoperto, con sua notevole soddisfazione, che il display del sintonizzatore riporta la dicitura RDS (sistema dati radio, il servizio che permette l'apparizione sul display di alcuni dati basilari, come il nome di una stazione radiofonica). A questo punto mi sono posto un'altra domanda: perché i telecomandi o gli apparecchi dotati di schermo non potrebbero avere una sintesi vocale elementare?
La risposta è semplice: non c'è alcun motivo se non una lieve differenza di prezzo. Forse dopotutto sarebbe possibile rendere adattabile il telecomando anziché l'apparecchio principale. Si potrebbe offrire ai clienti la scelta fra vari telecomandi: che ne direste di uno con pulsanti grossi e rilevati per i ciechi, oppure a colori vistosi? Che tipo di ricerca di mercato è quella che rivela che i nostri girovita ed i nostri sederi negli ultimi dieci anni stanno aumentando di volume, mentre le nostre dita stanno diventando più piccole? C'è da domandarsi a che cosa servano le ricerche di mercato.
Finché tutti i costruttori resteranno indifferenti al mercato, dovremo soffrire. Ma ne basterebbe uno per invertire questa tendenza, e quell'uno non dovrebbe essere un produttore di nicchia operante nel settore riservato agli handicap visivi. Non vogliamo dover mettere da parte del denaro per insegnare alle grandi multinazionali gli elementi essenziali del design dei prodotti.
[Fine della sezione cinque.]
++NOTE FINALI.
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[Fine del notiziario.]