+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.

- NUMERO 42, GIUGNO 2003.



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++NUMERO 42 - IN QUESTO NUMERO


01: Moduli web accessibili per le amministrazioni pubbliche

- un progetto nazionale ottiene un finanziamento di 2,9 milioni di sterline


02: Elenco dei desideri per la televisione digitale

- da un sondaggio risulta che gli utenti desiderano la flessibilità.


03: Il RNIB rilancia il suo sito web

- un progetto biennale aggiorna questo servizio.


04: Pubblicata una guida all'istruzione superiore

- un aiuto per l'accesso alla tecnologia da parte degli studenti.


Notizie in breve: 05: Consigli per la patente ECDL - gli standard di istruzione; 06: Premi per l'interattività - una nuova categoria di accesso; 07: Gli utenti di Village - gli eventi di Birmingham.


Sezione due: "Nella casella della posta" - Il forum dei lettori.

08: Siti di serie B - il portale "A-sites" è davvero accessibile? 09: Borse di studio Fulbright - Richiesta di ricerca per gli Stati Uniti.


Sezione tre: Analisi - i dispositivi di controllo dell'accessibilità

10: Il fattore umano: Derek Parkinson spiega perché i dispositivi automatizzati per l'accessibilità alla rete non potranno mai sostituire la conoscenza e la valutazione di un designer.


Sezione quattro: L'opinione - la democrazia elettronica

11: Karl Marx e il divario tecnologico: nella frenesia di utilizzare nuove tecnologie per migliorare il funzionamento della democrazia, si potrebbe anche ottenere l'effetto opposto se alcuni settori della società vengono lasciati indietro e non si emancipano, secondo Kevin Carey.


[Fine dei contenuti].



++SEZIONE UNO: NOTIZIE.


+01: MODULI WEB ACCESSIBILI PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.


Dal marzo del prossimo anno, tutte le amministrazioni pubbliche del Regno Unito saranno in grado di utilizzare un set di componenti di siti web accessibili, sviluppato a livello centrale, a seguito dello stanziamento di 2,9 milioni di sterline da parte del Governo per il LAWS (Local Authority Websites National Project - Progetto Nazionale per i Siti Web delle Amministrazioni Locali, http://www.laws-project.org.uk).


Il progetto LAWS svilupperà una tecnologia per i siti web in grado di gestire le transazioni pubbliche all'interno di centinaia di categorie di fornitura di servizi, basata su una struttura che ha lo scopo di incoraggiare le amministrazioni locali ad investire nell'usabilità e nell'accessibilità fin dalle fasi iniziali.


Il progetto, che viene coordinato dal Consiglio di Contea del Sussex occidentale (http://www.westsussex.gov.uk), produrrà una serie di moduli facili da distribuire e da installare. Inoltre, formulerà e condividerà le direttive pratiche per ottenere un design accessibile ed identificherà i problemi di accessibilità là dove sarà necessaria una maggiore operatività.


"E' importante che i designer dei servizi online riflettano a fondo su che cosa stanno tentando di ottenere. Il progetto LAWS fornirà una struttura di informazioni che dovrebbe incoraggiare questo modo di agire" ha dichiarato Roland Mezulis del Sussex occidentale, direttore del progetto. "I designer dovrebbero riflettere su quale sia la maniera più facile di navigare in un sito fino ad un dato punto, e non soltanto su quali combinazioni di colori sarebbe meglio utilizzare", ci ha spiegato. Secondo Mezulis, fra i progetti specifici c'è il design di servizi accessibili di transazione, come ad esempio i pagamenti online, nonché il modo di presentare i contenuti dei sistemi di archiviazione in formati accessibili.


Il nuovo progetto nazionale LAWS si basa sul lavoro svolto in precedenza dal progetto APLAWS (http://www.aplaws.org.uk - vedi anche Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 29, maggio 2002).



+02: ELENCO DEI DESIDERI PER LA TELEVISIONE DIGITALE.


La possibilità di cambiare le dimensioni dei caratteri di testo e l'equilibrio cromatico delle guide elettroniche ai programmi sarebbe la funzione di accessibilità considerata maggiormente utile per i servizi della televisione digitale interattiva, secondo un'inchiesta realizzata fra oltre 200 disabili visivi e pubblicata dal RNIB lo scorso mese.


165 dei 204 intervistati si sono inoltre pronunciati a favore dell'emissione vocale per tutte le funzioni, mentre un numero analogo di intervistati ha richiesto programmi con descrizioni audio ed un numero inferiore di funzioni.


Uno degli intervistati ha dichiarato: "Vorrei una funzione di screen reading (come JAWS per il personal computer) per tutte le schermate basate sul testo, in maniera da permettermi di utilizzare la mia TV in maniera analoga a come utilizzo il mio PC". Un altro ha affermato: "Se questo apparato potesse avere una selezione tra varie interfacce (visive e non), testi, linguaggio dei segni, emissione con descrizioni audio e regolazioni variabili, ciascun utente potrebbe programmarlo su misura in base alle proprie esigenze personali".


Un terzo intervistato sperava nell'avvento di un'era di convergenza tecnologica: "Tutto considerato, mi piacerebbe un unico apparecchio che funzionasse da centro per il tempo libero, un apparecchio che comprendesse il PC e le comunicazioni, così che tutto ciò che ora faccio con il computer, il telefono, la TV, lo stereo, il video, il DVD player eccetera potesse venire collocato in un unico kit con un unico schermo, un unico set di casse ed un'unica tastiera, un unico mouse oppure un unico telecomando. Al momento ho troppi apparecchi che richiedonouna gestione distinta e separata!".


L'intervista rappresenta la fase numero quattro di un programma di ricerca in cinque fasi condotto da Sylvie Perera del Dipartimento di Ricerca Scientifica del RNIB. Le prime tre parti consistono in una disamina dei problemi, in una valutazione relativa all'utilizzo delle tessere magnetiche intese come sistema perché le persone possano costruirsi un'impostazione personalizzata ed in una valutazione della loro utilizzabilità da parte degli ipovedenti. La fase finale costituisce un tentativo di creare una serie di dati caratteristici del design per alcune delle funzioni desiderate.


Per scaricare l'intervista, consultare il sito: http://www.tiresias.org/itv/intro.htm.



+03: IL RNIB RILANCIA IL SUO SITO WEB.


La prossima settimana il RNIB rilancerà il suo principale sito web (http://www.rnib.org.uk), modificato in maniera da risultare più facile da utilizzare per gli utenti affetti da disabilità visive.


Secondo Margaret O'Donnell, direttrice del sito, il sito precedente, inaugurato nel 1995, era diventato troppo vasto e di conseguenza conteneva parecchie informazioni già datate, oltre ad avere alcuni problemi nella struttura di collegamento fra le diverse sezioni. "Prima avevamo un notevole problema di manutenzione, con 20.000 file HTML sul sito e un team di tre sole persone". Per risolvere questa situazione è stato installato un nuovo sistema accessibile di gestione dei contenuti, che è stato applicato anche alla rete interna del RNIB.


Il nuovo sito, che ha richiesto un lavoro di preparazione di due anni, sarà inoltre più facile da navigare utilizzando le tecnologie assistive. "I documenti, che ora sono meglio strutturati, renderanno più agevole la lettura o la scannerizzazione con gli screen reader", ha dichiarato O'Donnell. Il personale ha ricevuto istruzioni per la creazione di documenti per il software text-to-voice e per una serie di tematiche di accessibilità alla rete, fra cui l'utilizzo di uno stile semplice e la cura nell'evitare un linguaggio troppo tecnico.


Il sito comprenderà informazioni sulle tecnologie di accesso, con fogli informativi e risorse.



+04: PUBBLICATA UNA GUIDA ALL'ISTRUZIONE SUPERIORE.


Per coloro che si occupano di istruzione superiore il Ferl, un servizio di informazioni sulla tecnologia per l'istruzione superiore, ha pubblicato una guida per superare le difficoltà di accesso incontrate dagli studenti, compresa l'accessibilità alla tecnologia.


Si tratta di una raccolta di tredici documenti che affrontano argomenti vari, spaziando dai requisiti legali basilari previsti dalla Legge del 2001 sulle Necessità Speciali dell'Istruzione e sulle Disabilità, fino ad un manuale pratico su come fornire ad una persona disabile la miglior istruzione possibile (http://fastlink.headstar.com/ferl1).


Altri documenti comprendono il modo di migliorare le valutazioni online, le tecnologie assistive, le piattaforme di istruzione e l'esperienza dell'apprendimento.



++NOTIZIE IN BREVE.


+05: CONSIGLI PER LA PATENTE ECDL: La Società Informatica Britannica sta per creare un bollettino online che tratta dei problemi relativi all'accessibilità alla Patente Europea per il Computer (ECDL), il corso standard di istruzione di base per l'utilizzo del computer (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 20, aprile 2003, articolo 02). A partire da settembre, questo servizio offrirà consulenza ed informazioni sulla partecipazione ai corsi ECDL da parte delle persone affette da disabilità, compresa la minorazione visiva a diversi livelli: consultare il sito http://www.ecdl.co.uk.


+06: PREMI PER L'INTERATTIVITA': Ai premi conferiti quest'anno dall'Associazione Britannica dei Media Interattivi per le innovazioni tecnologiche è stata aggiunta una nuova categoria relativa all'accessibilità e all'usabilità, in collaborazione con il RNIB, in maniera da coincidere con l'Anno Europeo dei Disabili. La data ultima per la presentazione da parte delle aziende e dei singoli è fissata al 30 giugno. Consultare il sito http://fastlink.headstar.com/bima1.


+07: GLI UTENTI DI VILLAGE: L'Associazione Informatica Britannica dei Ciechi terrà uno speciale seminario in contemporanea con l'edizione di quest'anno dell'esposizione annuale "Sight Village", presso il Queen Alexandra College, diretta ai disabili visivi, dal 15 al 17 luglio

(http://www.qac.ac.uk/sightvillage). "Sight village plus", il 18 luglio, tratterà argomenti come la sicurezza informatica ed le misure da adottare per proteggere i dati personali. Consultare il sito: http://www.bcab.org.uk.


[Fine della Sezione Uno].



++SEZIONE DUE: "NELLA CASELLA DELLA POSTA"

- IL FORUM DEI LETTORI

- Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a mezzo e-mail all'indirizzo: inbox@headstar.com.


+08: SITI DI SERIE B: Leesa Lavigne, web designer ed operatrice di computer dello stato del Maine in Canada, ci ha scritto le sue preoccupazioni relativamente al nuovo portale "A-Sites" dei siti web accessibili, creato dalla Biblioteca Nazionale dei Ciechi (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, maggio 2003, articolo 03).


"Quando ho visto l'elenco dei siti accessibili sono stata davvero felicissima e non vedevo l'ora di poterlo passare ad altri operatori dello stato del Maine perché lo utilizzassero come esempio. Ma il primo sito che ho visitato, "Cats Online" (Gatti Online) nella categoria "Animals and wildlife" (Animali domestici e selvatici" (http://www.cats.org.uk), non disponeva delle descrizioni "Alt" di testo per la navigazione e per la maggior parte delle immagini sulle pagine.


"Ci stiamo avvicinando ma non ci siamo ancora? continuate a provare! Abbiamo davvero bisogno di una risorsa di questo tipo ma qualcuno deve esercitare un controllo sulla qualità. Magari questo sito è soltanto un caso limite" [inviate le vostre risposte all'indirizzo to inbox@headstar.com].



+09: BORSE DI STUDIO FULBRIGHT: Jenny van Tinteren, attuale responsabile delle soluzioni per l'accessibilità presso JobCentre Plus, un servizio governativo di ricerca di lavoro (http://www.jobcentreplus.gov.uk), sta per partire per gli Stati Uniti dopo aver ricevuto una borsa di studio Fulbright per la ricerca (consultare il sito http://www.fulbright.co.uk).


Jenny si occuperà delle ricerche sull'effettiva applicazione della sezione 508 della Legge Statunitense sulla Riabilitazione, che impone agli enti pubblici di adottare sistemi accessibili, compresi tutti i sistemi perfezionati di accesso online che possono aumentare la facilità di accesso ai servizi governativi.


Entro la fine del suo periodo di ricerca, Jenny si augura di riuscire a scrivere un manuale sull'accessibilità destinato ai direttori dei progetti, contenente anche suggerimenti su come coinvolgere gli utenti nella creazione di un sistema ed una relazione pratica contenente svariati casi di studio che potrebbero essere applicabili anche per il Ministero Inglese del Lavoro e delle Pensioni.


Jenny desidera mettersi in contatto con tutti i lettori del Notiziario che possono darle dei suggerimenti o consigliarle alcuni contatti utili negli Stati Uniti. Vi preghiamo di inviare le vostre risposte direttamente a lei, all'indirizzo jvantinteren@yahoo.co.uk, oppure di telefonarle al numero 0114 291 1766.


[Fine della sezione due].



++SEZIONE TRE: ANALISI

- I DISPOSITIVI DI CONTROLLO DELL'ACCESSIBILITA'.


+10: IL FATTORE UMANO

di Derek Parkinson derek@headstar.com.


Un numero sempre crescente di siti web sfoggia con orgoglio il suo impegno nel settore dell'accessibilità mostrando i logo di dispositivi automatici di controllo dell'accessibilità, come Bobby (http://bobby.watchfire.com), WAVE (http://wave.webaim.org) o A-Prompt (http://aprompt.snow.utoronto.ca).


Raggruppati assieme in fondo alle home page, questi banner possono dare l'impressione che i siti in oggetto siano accessibili quanto qualsiasi persona ragionevole potrebbe aspettarsi. Ma un dispositivo automatico di controllo non è il rimedio per tutti i mali. Parlando chiaramente, tali dispositivi informano il designer del sito dell'eventuale necessità di effettuare cambiamenti; ce ne sono alcuni più avanzati che sono in grado di offrire svariate opzioni per risolvere i problemi, ma non sono in grado di valutare la coerenza generale di un dato sito, ed è semplicemente impossibile valutare in maniera meccanica alcuni aspetti dell'accessibilità.


Ciò è dovuto in parte al fatto che la maggior parte dei dispositivi di controllo basano le loro analisi dei siti su standard riconosciuti, come il WAI (Web Accessibility Initiative, Iniziativa di Accessibilità alla Rete, http://www.w3.org/WAI), e questi standard non offrono una semplice ricetta di come ottenere l'accessibilità. "E' importante ricordare che la WAI è soltanto un insieme di direttive e non un parametro di controllo", spiega Julie Howell del RNIB. "Ad esempio, le direttive raccomandano che le immagini presenti su un sito siano collegate alle descrizioni di testo, ma ciò non garantisce affatto che tali descrizioni siano chiare oppure utili", ci spiega. "Io credo che la maggior parte della gente concordi sul fatto che i dispositivi di controllo non sono mai sufficienti se utilizzati da soli".


Per essere efficaci, i dispositivi di controllo devono far parte di un procedimento più vasto comprendente anche una persona informata che agisca sulla base delle loro raccomandazioni. "Il controllo dell'accessibilità è un po' come la correzione ortografica di un documento. Il correttore ortografico automatico può avanzare ipotesi sulle parole non corrette basandosi sugli schemi che già conosce; però ci vuole un essere umano per prendere la decisione definitiva", afferma Wendy Chisholm, direttrice del gruppo di valutazione degli strumenti di lavoro presso il WAI.


Ciò significa che un valido web designer che utilizzi un dispositivo di controllo automatico riuscirà sempre a creare un sito più accessibile? Beh, non necessariamente, secondo una recente ricerca effettuata dalla Stanford University negli Stati Uniti (http://fastlink.headstar.com/stanf1). In uno dei primi studi di questo tipo, il team ha dato ad un gruppo di web designer di una certa esperienza due serie di siti su cui lavorare, con il compito di effettuare cambiamenti sulla prima serie in base esclusivamente alle loro conoscenze, e sulla seconda serie utilizzando esclusivamente i suggerimenti di tre dispositivi di controllo automatico ampiamente utilizzati: Bobby, LIFT (http://www.usablenet.com) e Validator (http://jigsaw.w3.org/css-validator).


I siti modificati sono stati sperimentati da volontari affetti da disabilità visive ed i risultati sono stati paragonati fra loro. Forse risulterà sorprendente, ma questo studio in specifico ha riscontrato che in molti casi i siti modificati servendosi di un dispositivo di controllo automatico non erano più accessibili dei siti privi di modifiche o di quelli modificati utilizzando esclusivamente le conoscenze del designer. "I risultati suggeriscono che i tre strumenti di valutazione automatica non si sono rivelati molto efficaci nel fornire ai designer un ausilio per migliorare l'accessibilità e l'usabilità dei siti web", sono le conclusioni di questo studio.


Ci sono, tuttavia, svariate maniere di apportare miglioramenti a questa performance così deludente, secondo gli esperti. "E' necessario effettuare un numero maggiore di ricerche per rendere maggiormente utilizzabili sia le direttive che gli stessi dispositivi", afferma il rapporto di Stanford. "Le direttive spesso risultano troppo lunghe o troppo vaghe per i designer, se non c'è alla base un fattore umano per una miglior comprensione. In questo modo, i designer hanno incontrato delle difficoltà nell'interpretarle, cosa che a sua volta ha interferito con la capacità dei designer di apportare i cambiamenti più adatti". Secondo Wendy Chisholm, parecchie associazioni internazionali stanno lavorando assieme per armonizzare i criteri per i test. "Per il prossimo anno potrete aspettarvi una maggiore concordanza sui testi necessari alla valutazione dei contenuti ed una maggiore concordanza fra i diversi dispositivi di controllo", ha dichiarato.


Se i test sull'accessibilità verranno ulteriormente integrati fra loro all'interno del processo di produzione, ci saranno anche ulteriori vantaggi. "Io non sono rimasta sorpresa quando ho visto i risultati di questo studio. C'è un abisso fra l'identificazione di ciò che è errato e la comprensione dei cambiamenti necessari da apportare", ha affermato Helen Petrie, Docente di Interazione Uomo-Computer presso la City University di Londra. "Se un designer che codifica le pagine web è l'unica persona responsabile dei cambiamenti da apportare, insorgeranno delle difficoltà. Questo è un lavoro più adatto ad un autore, perché l'autore ha una miglior comprensione del significato del contenuto", ci spiega.


Forse il pericolo principale che dovremo affrontare consiste nella convinzione, dettata dalla pigrizia, che i dispositivi automatici di controllo possano in qualche modo sostituire l'impegno umano nel miglioramento dell'accessibilità. "Questi strumenti vanno utilizzati, senza dubbio, ma ricordate che sono soltanto una parte degli strumenti a disposizione" dice Julie Howell. "Utilizzate le persone affette da disabilità nel ciclo di valutazione e, se possibile, consultate queste persone prima ancora di iniziare". Là dove ci si occupa di accessibilità, l'elemento umano è l'elemento chiave.


[Fine della sezione tre.]



++SEZIONE QUATTRO: L'OPINIONE

- LA DEMOCRAZIA ELETTRONICA


+11: KARL MARX E IL DIVARIO TECNOLOGICO

di Kevin Carey humanity@atlas.co.uk.


L'Ufficio di Rappresentanza Online (OeE) ha iniziato a mostrare un ammirevole interesse nei confronti della democrazia elettronica, definita come l'utilizzo di tecnologie di informazione e comunicazione per promuovere la partecipazione dei cittadini, in contrapposizione con il governo elettronico, che si suppone intenda promuovere i servizi governativi per i cittadini.


Ora, anche se il Marxismo è una teoria politica quasi completamente screditata, alcune delle sue teorie sociali sono ancora valide e sono basate sull'analisi storica anziché su un cinismo dettato dalla malafede. Due, tra queste teorie, sostengono che nei periodi di cambiamenti, i ricchi traggono maggiori benefici rispetto ai poveri, di modo che il divario fra questi due gruppi aumenta; e che tanto più veloce è il cambiamento, tanto più si allarga questo divario.


Queste verità tanto evidenti sono applicabili agli sviluppi economici e tecnologici. Nell'economia, ad esempio, essi sono comprovati dal fatto che, anche se il governo ha portato avanti una seria e prolungata strategia di lotta alla povertà fin dal 1997, il divario fra i ricchi e i poveri alla fine degli anni '90 si era in realtà allargato a causa del tasso di crescita economica.


Non ci sono motivi per credere che le cose saranno diverse per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, e se il governo desidera utilizzare la tecnologia come base per la partecipazione dei cittadini alla democrazia, ci troviamo su un terreno davvero malsicuro.


Tanto per iniziare, dal momento che il governo utilizza le consultazioni online anziché il noioso metodo del faccia a faccia, ciò riduce i periodi di consultazione. Questo a sua volta lascia in disparte gli affidabili intermediari per i consumatori, come ad esempio il RNIB o Action for Blind People (Azione per i Ciechi). Anziché far passare i documenti di consultazione dai funzionari ai rappresentati fiduciari eletti, e da questi ai loro gruppi di elettori, con un flusso di informazioni che compie il percorso opposto e raggiunge gli enti governativi, i funzionari dei gruppi interessati possono trovarsi nella necessità di prendere decisioni al volo per conto dei cittadini, allo scopo di far passare le opinioni di una data organizzazione. L'intero sistema della società civile costruito nel ventesimo secolo corre il pericolo di finire in frantumi in poco meno di un decennio.


In secondo luogo, l'utilizzo del computer di casa per i referendum locali e per altri tipi di votazioni finirà con l'influenzare i risultati a favore dei possessori di computer: in altre parole, a favore dei ricchi e dei potenti. Se un municipio desidera conoscere le opinioni della gente su una determinata proposta di costruire, ad esempio, uno stabilimento chimico, chi si rivelerà più incisivo nell'effettuare pressioni e dove immaginate che verrà costruito questo stabilimento?


In terzo luogo, molte persone esprimono le loro opinioni tramite la scheda e l'urna. Magari il numero dei votanti non sarà ampio come tutti noi ci augureremmo, ma come collettività noi conferiamo un preciso mandato ad una data municipalità o ad un dato governo. In che modo i poveri e i disabili potranno esprimere la loro opinione, quando le votazioni per elezioni potranno essere effettuate tramite PC a banda larga, televisione digitale e messaggi di testo?


Come se queste preoccupazioni non fossero sufficienti, c'è ancora una notevole riluttanza da parte del governo a garantire ai ciechi e ai disabili visivi l'accesso alle trasmissioni digitali attraverso il Disegno di Legge sulle Comunicazioni, attualmente in fase di valutazione presso la Camera dei Lord (consultare il sito http://www.communicationsbill.gov.uk). E' stato soltanto a seguito di agguerrite campagne condotte dal RNIB che questo argomento è stato messo all'ordine del giorno, sia pure controvoglia.


Per finire, vorremmo insistere sul fatto che tutti I processi democratici dovrebbero utilizzare tutti i canali a disposizione, comprese le linee telefoniche fisse. Dovremmo ricordare anche che, per quanto la tecnologia informatica da utilizzare in casa sia molto importante, l'accesso ai mezzi di comunicazione non è mai stato tanto fondamentale quanto ora per tutti noi, nell'epoca della convergenza tecnologica e della democrazia elettronica.


[Fine della sezione quattro].



++NOTE FINALI.


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Capo Cronista - Derek Parkinson derek@headstar.com

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ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]