+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
- NUMERO 56, AGOSTO 2004.
Sito web di accesso per il notiziario in lingua inglese (comprendente archivio):
http://www.e-accessibility.com
Sito web di accesso per il notiziario in lingua italiana:
Sponsorizzato dal Royal National Institute for the Blind
Traduzione italiana sponsorizzata da Fondazione CaRisBO nell'ambito del progetto CIFRA
Vi preghiamo di diffondere questo notiziario tra gli amici e i colleghi, in modo che possano abbonarsi inviando una e-mail a: mailto:eab-it-subs@headstar.com.
Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.
Più abbonati avremo, più il nostro servizio potrà migliorare!
NOTA: Il presente Notiziario è conforme allo Standard di accesso TEN (Text Email Newsletter –Bollettino E-Mail in formato di Testo). Ad esempio, tutti i titoli iniziano con un segno +, il che costituisce un cambiamento rispetto ai numeri precedenti, per i quali abbiamo usato il simbolo *, e tutti gli articoli sono numerati sia in elenco che nel testo del Notiziario. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.headstar.com/ten
++NUMERO 56 - IN QUESTO NUMERO
Sezione Uno: Notizie.
01: Verifica per lo standard di accesso TEN
- L’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità cerca sostenitori.
02: Inaugurato il forum per l’accessibilità a Unix
- un tentativo di ridurre il divario fra i diversi gruppi condivisibili.
03: Arriva nel Regno Unito un adattatore per i browser di rete online
- gli utenti possono accedere ai loro browser preferiti da diversi computer.
04: Elogi al gioco di avventura “Chillingham”
- un villaggio infestato che si percorre guidati dai suoni.
Notizie in breve: 05: L’era di DAISY – biblioteca cerca collaudatori di libri elettronici; 06: Campagna per l’occupazione – diretta ai datori di lavoro; 07: Concorso europeo – un design per tutti.
Sezione due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
08: Estratti conto leggibili: richiesta di estratti conto a mezzo e-mail; 09: Ancora sui chip: sistema bancario “chip & PIN”; 10: Un lettore gratuito – un software di screen reader meno costoso.
Sezione Tre: Servizio speciale – Lo shopping online.
11: Diario di una cliente insoddisfatta: Mel Poluck esamina uno scambio di e-mail fra Karen Turner, acquirente online cieca e delusa, e il personale del servizio ai clienti della grande catena di supermercati Tesco.
Sezione Quattro: Un’idea per l’accesso – Il Portale Totalmente Integrato.
12: Un servizio universale: un portale unico ad attivazione vocale, in grado di utilizzare una struttura gerarchica di menu, potrebbe fornire ai disabili la possibilità di accedere ad una vasta gamma di informazioni e servizi, dichiara Ken Matthews.
[Fine dei contenuti].
++Annuncio Speciale: Techshare 2004
- 18-19 Novembre 2004, Jury's Inn, Birmingham, UK
La Conferenza Techshare 2004, organizzata dal RNIB, è un avvenimento importante per i professionisti interessati alla tecnologia e al suo ruolo nell’istruzione, nel lavoro e nella società per le persone affette da handicap visivi.
Per ulteriori informazioni inviare una e-mail all’indirizzo techshare@rnib.org.uk oppure visitare il sito: http://www.rnib.org.uk/techshare.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Uno: Notizie.
+01: VERIFICA PER LO STANDARD DI ACCESSO TEN.
E’ stata pubblicata la versione più recente dello Standard di accesso TEN (Text Email Newsletter –Bollettino E-Mail in formato di Testo), messa a punto dagli editori del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità come progetto per la creazione di schemi per rendere i bollettini e-mail facili da navigare per coloro che utilizzano speciali tecnologie di accesso, come gli screen reader.
Questo standard modificato (http://www.headstar.com/ten) si avvale delle informazioni più aggiornate fornite da una serie di importanti organizzazioni che si sono impegnate a sostenere i suoi principi e ad applicare questo standard alle proprie comunicazioni.
Fra i sostenitori abbiamo oggi il Ministero del Lavoro e delle Pensioni del governo del Regno Unito, due enti locali, i comuni Londinesi di Brent (http://www.brent.gov.uk) e di Tunbridge Wells (http://www.tunbridgewells.gov.uk), e diverse organizzazioni straniere, fra cui la Biblioteca dell’Istituto Nazionale Canadese dei Ciechi (http://www.cnib.ca/library) e la Rete di Accesso Elettronico ad un Design Europeo per Tutti (http://www.e-accessibility.org).
La versione 1.1 delle direttive TEN comprende ulteriori suggerimenti sui caratteri da utilizzare, sul modo migliore di redigere il testo nella parte superiore ed inferiore della schermata e sui sistemi più accessibili per inserire i link di rete nel testo. Contiene anche una nuova guida su come strutturare un bollettino per renderlo facile da navigare, con suggerimenti su dove collocare le liste dei contenuti e le informazioni di base e su come iniziare e finire ogni singola sezione di un bollettino e-mail.
Le organizzazioni che volessero adottare questo standard, che richiede soltanto di conformarsi ai suoi principi generali, devono inviare una e-mail all’indirizzo ten-standard@headstar.com.
NOTA: Anche il principale sito web del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità (http://www.headstar.com/eab) è stato aggiornato e reso più accessibile, consentendo una maggiore facilità di navigazione grazie a scorciatoie, mentre gli elementi più importanti della pagina, come il menu dei siti, sono stati contrassegnati in maniera chiara. Gli utenti possono spostarsi fra i vari formati di pagina, comprendenti sia una grafica normale che un testo a caratteri ingranditi, con un semplice clic del mouse. Il sito web ora ottempera a tutte le specifiche di priorità 1 e 2 e alla maggior parte di quelle di priorità 3 contenute nelle Direttive di Accessibilità alla Rete del World Wide Web Consortium (http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT).
+02: INAUGURATO IL FORUM PER L’ACCESSIBILITA’ A UNIX
Gli sforzi volti a migliorare l’accessibilità del sistema operativo Unix proseguono e questo mese si è avuta l’inaugurazione del Forum per l’Accessibilità a Unix (UAF - http://accessibility.kde.org/forum).
Il forum avrà luogo nell’ambito del Progetto KDE (http://www.kde.org), un gruppo di ingegneri che si occupano di software condivisibile e che ha sviluppato una struttura di desktop simile a quelli dei sistemi operativi di Windows e Macintosh, nei quali è possibile utilizzare Unix.
Al Forum UAF partecipano progettisti di screen reader e di tecnologie di ingrandimento per Unix, il sistema operativo condivisibile per il computer, oggi ampiamente utilizzato.
Anche se gli ingegneri hanno gradualmente migliorato gli strumenti di ingrandimento di Unix negli ultimi dieci anni, solo di recente si è iniziato un lavoro di sviluppo sulle interfacce di software necessarie per la connessione degli screen reader ai sistemi Unix.
“E’ molto importante, perché i sistemi interni di molte grandi aziende, come le banche, sono basati su Unix”, ha dichiarato il dr. Terry Barnaby della Beam (http://www.beam.ltd.uk), un’organizzazione che sviluppa tecnologie assistive per Unix e per Linux, il popolare sistema operativo derivato da Unix. “Molti impiegati di banca devono usare una interfaccia Unix-Windows per esaminare le transazioni dei clienti, ad esempio quando un assegno viene versato su un conto corrente”, spiega.
Secondo il dr. Barnaby, rendere Unix accessibile è complicato dal fatto che le applicazioni di desktop, come le interfacce grafiche per gli utenti e i browser di rete, vengono progettate da gruppi diversi di ingegneri e spesso non si riesce a farli lavorare congiuntamente se non si possiede una notevole conoscenza tecnica.
Ad esempio, gli screen reader vengono realizzati sia dalla KDE che da GNOME (http://www.gnome.org), una comunità separata di ingegneri che si occupa di applicazioni del desktop per Unix. Una parte dell’ordine del giorno del forum UAF verrà dedicata alla realizzazione di punti di incontro fra le numerose e diverse comunità di ingegneri.
+03: ARRIVA NEL REGNO UNITO UN ADATTATORE PER I BROWSER DI RETE ONLINE.
Un nuovo sistema sviluppato dalla IBM ed in grado di consentire agli utenti di stabilire le proprie preferenze sul browser personale di rete, come ad esempio i caratteri ingranditi, verrà finanziato nel Regno Unito dall’ente assistenziale Abilitynet.
Questo sistema opera unendo un software ridotto (detto anche “plug-in”) scaricato sul computer dell’utente (che deve essere equipaggiato con la versione 5.5, o una versione superiore, del browser di rete Internet Explorer) alle preferenze e alle impostazioni immagazzinate su un server remoto di rete da ogni singolo utente, con una password unica. Quando l’utente si collega ad un qualsiasi computer, a casa o sul lavoro, su cui sia installato questo browser “plug-in”, e comunica il nome utente e la password, sul computer verranno reinstallate le preferenze e le impostazioni prescelte dall’utente.
Questo sistema, denominato Tecnologia di Adattamento alla Rete (Web Adaptation Technology, WAT - http://www.webadapt.org) può regolare diverse impostazioni, come l’ingrandimento della pagina, le dimensioni del testo e le spaziature, l’equilibrio dei colori, il display della grafica e l’emissione vocale.
I singoli utenti e i gruppi non profit possono utilizzare gratuitamente questa tecnologia, mentre le altre organizzazioni dovranno pagare alla IBM la tassa sulla concessione. Questa tecnologia è già stata collaudata negli Stati Uniti da diversi enti assistenziali ed organizzazioni di ricerca.
“Anche se alcuni proprietari di siti web sono molto rigorosi per quanto riguarda l’accessibilità, ci vorranno probabilmente parecchi anni prima che la maggior parte dei siti web risulti davvero accessibile. Nel frattempo, questo tipo di servizio potrà avere una certa utilità”, ha dichiarato Mark Wakefield, Direttore delle Relazioni fra le Comunità presso la sede del Regno Unito della IBM.
Secondo Wakefield, è probabile che molti disabili visivi abbiano bisogno di assistenza per scaricare ed utilizzare questo software. AbilityNet (http://www.abilitynet.org.uk) fornirà le informazioni e l’assistenza in loco ai singoli utenti, come pure i corsi di formazione per le organizzazioni che adotteranno questo servizio WAT.
+04: ELOGI AL GIOCO DI AVVENTURA “CHILLINGHAM”.
Le prime risposte pervenute dai giocatori di Chillingham, un gioco di avventura a computer che utilizza soltanto i suoni e non richiede l’uso della vista, sono state estremamente positive, secondo quanto dichiarato dalla sua creatrice, l’azienda Bavisoft (http://www.bavisoft.com).
Il gioco prende il nome dal villaggio infestato dove ha luogo l’azione. I giocatori assumono il ruolo del protagonista, Frederick, inviato in missione per ritrovare Lily, la sua amica scomparsa. Il gioco è controllabile utilizzando soltanto i quattro tasti freccia presenti sulla tastiera del computer e consente ai giocatori di selezionare oggetti, di esplorare il villaggio e di chiacchierare con i suoi abitanti, come il Vecchio Billy l’eremita.
Per ottenere una serie di oggetti che gli consentiranno di proseguire la sua avventura, Frederick deve risolvere enigmi, servirsi della dotazione iniziale e sconfiggere nemici, come certe streghe schiamazzanti, utilizzando come armi gli oggetti che riuscirà a conquistare.
“Per Chillingham ci siamo ispirati ad alcuni giochi a cui ci piaceva giocare da ragazzini, come i libri-game con le avventure descritte nel testo, e abbiamo tentato di ricrearli”, spiega Russ Byer, vice presidente della Divisione Vendite e Marketing della Bavisoft. “Il concetto di unire l’avventura ad una serie di giochi sul tipo di quelli che si trovano nei bar ci è sembrato ottimale”, ci racconta.
Byer afferma che l’azienda ha ricevuto dai primi giocatori molti elogi sulla qualità del suono, sulla complessità degli enigmi, sulla trama e sugli avvenimenti del gioco. “Il doversi difendere dai mostri, la cattura degli insetti, la navigazione su una zattera e l’imitazione dell’eremita sono stati considerati aspetti divertenti del gioco; inoltre, anche se tutti i giocatori hanno utilizzato i quattro tasti, i comandi e le fasi del gioco sono stati ritenuti abbastanza differenziati da non risultare noiosi”, racconta Byer.
Chillingham costa 44 dollari statunitensi. Fra le precedenti creazioni della Bavisoft troviamo Grizzly Gulch, il primo gioco di avventure basato unicamente sul suono, ambientato nel selvaggio West (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 5, maggio 2000 e numero 24, dicembre 2001).
++Notizie in breve.
+05: L’ERA DI DAISY: La Biblioteca Nazionale dei Ciechi sta cercando alcuni disabili visivi per collaudare una selezione di libri in formato elettronico DAISY, utilizzando il software “EaseReader” della Dolphin. Lo scopo è quello di migliorare l’accesso, i costi e la qualità dei libri elettronici. In cambio del loro aiuto, i collaudatori riceveranno una serie di testi in formato DAISY su CD e su supporti tecnici. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/nlb1.
+06: CAMPAGNA PER L’OCCUPAZIONE: Una campagna volta a spiegare ai datori di lavoro che la perdita della vista non costituisce necessariamente una barriera per l’occupazione è stata lanciata dal RNIB assieme all’associazione Action for Blind People (Azione per i Ciechi). Una relazione, dal titolo “Al di là degli stereotipi: i ciechi e gli ipovedenti e il lavoro” è stata pubblicata assieme ad un diagramma dal titolo “Il lavoro è importante”. E’ stato pubblicato anche un DVD contenente colloqui con datori di lavoro e impiegati con disabilità visive. Per informazioni consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/rnib5.
+07: CONCORSO EUROPEO: La Commissione Europea ha presentato il primo Concorso “Il Design per Tutti e le Tecnologie Assistive”, che avrà luogo a novembre. I designer, gli ingegneri, gli studenti di design e le aziende di tutta l’Europa verranno incoraggiati a presentare progetti che coinvolgano gli utenti di tutti i settori della società. Per informazioni consultare il sito: http://www.dfa-at-awards.org.
[Fine della sezione uno].
++Annuncio Speciale: Convegno dell’Associazione Britannica di Produttori di Materiali in Braille
- 4-5 ottobre 2004
- The Albright Hussey Hotel, Shrewsbury.
L’Associazione Britannica di Produttori di Materiali in Braille terrà un convegno a Shrewsbury lunedì 4 e martedì 5 ottobre 2004. Durante questi due giorni avranno luogo diverse presentazioni, dimostrazioni e sessioni di lavoro di grande interesse per tutti coloro che si occupano della produzione di materiali in Braille, compreso il personale degli enti assistenziali, i detenuti che trascrivono libri in Braille, il personale scolastico e le associazioni locali, le aziende produttrici e commerciali e i volontari che si occupano di trascrizioni di testi. Verranno trattati vari argomenti, fra cui i cambiamenti da apportare al codice Braille, i regolamenti relativi al copyright, il sistema DAISY, i diagrammi tattili e la produzione con il sistema Moon. Le aziende che sviluppano software Braille, le tipografie che stampano a rilievo e le ditte che producono apparecchi per i diagrammi a rilievo presenteranno i loro prodotti più innovativi.
Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.ukabp.org/conference.asp, oppure inviare una e-mail all’indirizzo conference@ukabp.org, oppure telefonare al numero
0870 765 9388.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”
- Il Forum dei Lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+08: ESTRATTI CONTO LEGGIBILI: I nostri lettori hanno espresso la loro valutazione positiva nei confronti di quanto suggerito da Amar Latif, secondo il quale le banche dovrebbero inviare gli estratti conto a mezzo e-mail, omettendo per sicurezza il numero di conto corrente, dal momento che questo è il formato più accessibile.
Kawal Gucukoglu ci scrive: “Sono completamente d’accordo con lui [Amar Latif]. Oltre al fatto di doversi connettere per scoprire ciò che la banca mette a disposizione dei clienti sul suo sito web, nella maggior parte dei casi questi siti non sono accessibili; ho chiesto più volte alla mia banca che cosa ha intenzione di fare relativamente al suo sito web, se intende renderlo accessibile alle persone con handicap visivi, ma non ho mai ottenuto una risposta soddisfacente e continuo ad aspettare che le banche rendano i loro siti accessibili a chi utilizza uno screen reader. Anche a me piacerebbe ricevere l’estratto conto tramite e-mail”.
Carl Jolley ci scrive: “Anch’io sarei favorevole a ricevere l’estratto conto bancario via e-mail. Io utilizzo il sito Halifax on-line quando ho tempo ma, come voi dite giustamente, collegarsi richiede un certo tempo e questo mondo così frenetico non ce ne concede molto. Non dovremmo ricevere informazioni di tipo confidenziale sugli estratti conto, pertanto non dovrebbe risultare nessun codice o numero di conto, dal momento che, quando abbiamo fornito alla banca il nostro indirizzo di posta elettronica, la banca dovrebbe essere abbastanza sicura di inviare le informazioni giuste alla persona giusta. Relativamente alla sicurezza, l’unico rischio per una persona con handicap visivo è quello di digitare l’indirizzo e-mail sbagliato, facendo così sapere a qualche estraneo quanto ha speso al supermercato!”.
Julia Schofield, consulente per l’accessibilità, ci scrive che anche lei sarebbe lieta di ricevere l’estratto conto bancario tramite e-mail, e aggiunge: “Non credo proprio che ci sia molta sicurezza nel far uscire gli estratti conto dalla banca per affidarli ad altre organizzazioni”.
Anche Simon Cavendish è d’accordo: “Sì, penso che sarebbe un’ottima idea poter ricevere l’elenco dei movimenti bancari senza riportare il numero di conto corrente. Le banche inventano scuse davvero stupide: credo che alcune organizzazioni si servano ancora dei motivi di salute e di sicurezza per compiere discriminazioni a scapito dei disabili”.
Altri due lettori consigliano di utilizzare la linea telefonica come alternativa ai siti web inaccessibili. Bart Simons, Specialista per l’Accessibilità alla Rete presso l’azienda ASCii, che fornisce al governo belga sistemi elettronici, ci scrive: “La mia banca in Belgio offre un servizio bancario telefonico. Ciò significa che posso ascoltare il mio estratto conto e la lista degli ultimi movimenti tramite il telefono. Si tratta di un servizio regolare, che non viene offerto unicamente ai clienti affetti da handicap. Questo metodo è molto conveniente e veloce e da parte mia lo considero persino più sicuro della ricezione di informazioni tramite posta elettronica”.
Anche Debbie Payne ci scrive da Hereford: “Io non utilizzo i servizi bancari di rete, ma quelli telefonici forniti dalla mia banca, che ritengo davvero preziosi. Consentono di accedere vocalmente al proprio estratto conto ed ai movimenti più recenti e danno la possibilità di parlare con un operatore se si desidera ottenere informazioni dettagliate sulle transazioni riportate negli estratti conto precedenti. E’ un sistema ideale, specialmente se non si è in grado di leggere il Braille o se si ritiene di perdere troppo tempo con i servizi bancari via Internet”.
+09: ANCORA SUI CHIP: Sempre per quanto riguarda l’argomento banche, continua il dibattito sull’accessibilità del nuovo sistema “Chip & PIN”, che sostituisce la firma con un codice elettronico da utilizzare con le carte di credito ed i bancomat.
Debbie Payne ci scrive: “Sono d’accordo con Clare Page, che si è dichiarata incredula sul fatto che i disabili visivi non possano usare il sistema Chip & PIN. Personalmente, non vedo l’ora di iniziare ad utilizzarlo; dal momento che sono completamente cieca, evito di utilizzare la carta di credito nei negozi, dato che per me firmare è estremamente difficile e purtroppo ne sono consapevole. Come Clare ci fa giustamente notare, l’unico problema consiste nel fatto di conoscere la disposizione dei tasti delle tastiere; ma è sicuramente più facile memorizzare un numero di quattro cifre che non preoccuparsi di dove apporre la firma su un pezzetto di carta”.
Julia Schofield ci chiede: “Ma noi inglesi dobbiamo sempre reagire negativamente ai cambiamenti? Siamo semplicemente disabituati alle cose nuove, oppure questo atteggiamento spesso negativo è dovuto alle principali organizzazioni dei ciechi, che reagiscono male ad ogni tentativo di progresso?
“Io odio dover rovistare nella borsa per trovare una penna ed essere costretta a chiedere dove devo firmare sulle ricevute delle carte di credito o di altro tipo. Se siamo in grado di usare un telefono cellulare, una tastiera numerica non sarà certo più difficile! Forse il problema riguarda soltanto la diversa collocazione di alcuni tasti importanti, come “invio” o “conferma”?
“Forse qualche informazione e un po’ di aiuto le prime volte ci consentirebbero di cambiare opinione: questo sistema è molto più facile e sicuro. Credo che la gente tenda a non apprezzare ciò che non conosce e, considerando la mia passata esperienza come consulente presso un ufficio postale, ritengo che se alle persone si insegnasse direttamente come utilizzare il PIN, si convincerebbero immediatamente”.
+10: UN LETTORE GRATUITO: Continuando la nostra discussione sui software meno costosi per gli screen reader, Nick Freear della Bunbury IS ci scrive: “Io utilizzo un browser audio di rete denominato “pwWebSpeak” e prodotto dall’azienda Productivity Works: consultare il sito http://www.soundlinks.com/pwgen.htm.
“Nel loro contratto c’è questa clausola: “Se siete disabili visivi o se utilizzate questo software per una valutazione dell’accessibilità dei siti, potete utilizzarlo gratuitamente ma non avete diritto all’assistenza”. A differenza della maggior parte degli screen reader, “pwWebSpeak” non si basa su un browser separato per l’accesso alla rete: il browser è inserito nel software stesso. Scaricarlo occupa 6,3 megabyte”.
[Fine della sezione due].
++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Tre: Servizio Speciale
- Lo shopping online.
+11: Diario di una cliente insoddisfatta
di Karen Turner e Mel Poluck.
Karen Turner, lettrice del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, ha iniziato ad utilizzare il servizio online della catena di supermercati Tesco, con consegna della spesa a domicilio, quando si è ritrovata nell’impossibilità di uscire di casa a causa di una malattia. Anche se la Tesco ha fornito uno speciale sito web per il “Servizio di Accesso ai Prodotti di Drogheria”, rivolto a coloro che utilizzano tecnologie assistive, Turner ha scoperto che ordinare la spesa costituiva un vero percorso ad ostacoli per una cliente cieca.
In effetti, Turner non utilizza il sito di “Accesso” (http://www.tesco.com/access/about.htm) perché secondo lei non riporta tutte le offerte speciali presenti nel sito principale e, una volta effettuato un ordinativo, non è più possibile modificarlo.
Qui di seguito riportiamo una selezione di una serie di messaggi e-mail scambiati fra Turner e il reparto servizio ai clienti della Tesco, a seguito di questo tipo di problemi.
1° marzo 2004
Da: Karen Turner.
Spett.le Tesco,
Essendo cieca, il mio browser preferito è Opera, dal momento che mi fornisce molti comandi di tastiera anziché obbligarmi a usare il mouse. Nel redigere il mio ordinativo con i dettagli relativi al pagamento, ho ricevuto un messaggio di errore. Ho riprovato parecchie volte, con diverse carte di pagamento, e ho continuato a ricevere questo messaggio di errore; mi sento arrabbiata e frustrata al pensiero di aver sprecato quattro ore per navigare nel vostro sito.
4 Marzo 2004.
Da: Suzi Harris, Direttore del Servizio ai Clienti, Tesco.com
Cara Karen,
Se in futuro dovesse incontrare altri problemi nella redazione di un ordinativo, la preghiamo di contattare il nostro servizio assistenza, dove uno dei nostri operatori sarà lieto di poterla aiutare.
5 Marzo 2004.
Da: Karen Turner.
Cara Suzi Harris,
Lei non ha fatto commenti sulle difficoltà che incontro nell’utilizzare il servizio Tesco.com con il mio browser preferito. Mi dice che devo contattare un operatore presso il vostro servizio assistenza; tuttavia, non comprendo perché non riusciate a spiegarmi adesso le difficoltà che ho riscontrato e vorrei proprio sapere come posso chiamarvi al telefono mentre sono in linea sul sito Tesco.com, considerando che dispongo di una sola linea telefonica per la connessione ad Internet ed alla linea telefonica e che non possiedo un cellulare.
9 Marzo 2004.
Da: Sean McKellican, Direttore del Servizio ai Clienti, Tesco.com
Cara Karen,
Sono spiacente di sapere che sta avendo dei problemi con il nostro sito e con il browser Opera. Il nostro sito non è progettato o codificato per l’utilizzo da parte dei clienti con browser diversi da Internet Explorer o Netscape. Le cose stanno così fin dal giorno in cui abbiamo inaugurato il sito, ma ci rendiamo perfettamente conto che con il passare degli anni le cose dovranno cambiare.
Al momento, soltanto il 3% dei nostri clienti utilizza il browser Opera e qualcuno di essi ci ha fatto presente questo problema. Nel frattempo, fino a quando non decideremo di modificare il nostro sito in qualche modo, possiamo solo chiederle di utilizzare Internet Explorer o Netscape, oppure di provare a collegarsi all’altro nostro sito, www.tesco.com/access.
11 Marzo 2004.
Da: Karen Turner.
Grazie per la sua risposta gentile ed esauriente. Oggi, avendo bisogno di acquistare altri prodotti dalla Tesco, così ho utilizzato il browser Internet Explorer, anche se controvoglia. Non ho ricevuto alcuna informazione sull’ammontare del conto man mano che inserivo i diversi articoli; inoltre, navigare su questa pagina con il tasto “Tab” è noioso e richiede tempo, dal momento che devo ascoltare il mio screen reader che pronuncia ogni singola voce. Quando aggiungo un nuovo acquisto alla mia lista della spesa, il riquadro di testo relativo a quel prodotto viene omesso dal mio tasto “Tab” e di conseguenza il mio screen reader non lo legge. Sono costretta a tentare di leggere questi riquadri con gli occhi, nella speranza di riuscire ad ordinare ciò che mi serve.
Dopo ogni aggiunta, ritorno all’elenco originale dei prodotti e inizio da capo la procedura, perché non riesco a ritornare all’ultima voce prescelta. Poi provo ad aggiornare il mio ordine inserendo gli articoli prescelti, infine passo al “controllo”… ed a questo punto scopro di aver effettuato due ordinativi, dato che gli acquisti da me fatti sulla pagina di accesso vengono considerati come un ordinativo diverso.
Non sapendo bene come procedere, contatto il vostro servizio assistenza e spiego che desidero che questi articoli vengano inseriti nel mio ordinativo originale. Ho domandato se in questo modo avrei dovuto pagare due diverse consegne, cosa che il vostro operatore ha confermato. Sembra proprio che non abbiate intenzione di abbonarmi il pagamento di una delle due consegne, dal momento che non siete in grado di riunire questi due ordinativi.
17 Marzo 2004.
Da: Stuart Robertson, Direttore del Servizio ai Clienti, Tesco.com.
Cara Karen,
Grazie per la sua e-mail. La prego di accettare le mie scuse per il ritardo con cui le rispondo. Sfortunatamente, ho ricevuto la sua e-mail solo ora, e ormai è diventato impossibile correggere il suo ordine. Gli ordinativi la cui consegna è prevista prima delle sei del pomeriggio possono essere corretti soltanto entro le 2.45 del pomeriggio dello stesso giorno. La prego ancora una volta di accettare le mie scuse per i disagi che le abbiamo arrecato.
17 Marzo 2004.
Da: Karen Turner.
Grazie per aver risposto alla mia e-mail; però ho l’impressione che lei si scusi per aver tardato ad aprire la mia e-mail. Apprezzo molto i vostri sforzi e il tempo che impiegate per aiutarmi con il mio shopping online, però, a causa delle risposte incomplete da voi fornite alle mie domande in tempo utile, ritengo che non abbiate dimostrato né un notevole impegno, né comprensione o desiderio di soddisfare la vostra clientela.
18 Marzo 2004.
Da: Elaine Pople, Direttore del Servizio ai Clienti, Tesco.com.
Cara Karen,
La ringrazio per i suoi commenti. Noi tentiamo di fornire ai nostri clienti il miglior servizio possibile e siamo lieti di ricevere qualsiasi risposta o suggerimento. Il reparto che si occupa di queste questioni è stato informato e le garantisco che il suo caso verrà preso in considerazione.
NOTA: Se altri lettori hanno avuto un analogo scambio di corrispondenza che potrebbe essere interessante, li preghiamo di comunicarcelo. Inviate una e-mail al redattore capo, all’indirizzo inbox@headstar.com.
[Fine della sezione tre].
++Annuncio speciale: Verificate l’accessibilità del vostro sito.
Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, offre una gamma di pacchetti di valutazione, indipendenti ed avanzati, per verificare se i vostri servizi in rete ottemperano alla legge e sono facili da utilizzare. Possiamo fornirvi una relazione chiara e dettagliata sull’attuale situazione di accessibilità del vostro sito ed una lista delle modifiche che dovrete apportare per essere in linea con quanto previsto dalle norme governative.
Nelle relazioni sono compresi anche i risultati dei test di valutazione della qualità in generale, come i test di controllo dei link. Prendere provvedimenti per una miglior accessibilità rappresenta un vantaggio per tutti i vostri utenti, renderà più facile l’aggiornamento del vostro sito e può migliorarne la valutazione data dai motori di ricerca! Vi facciamo presente che questo servizio è particolarmente adatto alle grandi organizzazioni con siti web o servizi di notevole importanza.
Per ulteriori informazioni vi preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo: access-consult@headstar.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Quattro: Un’idea per l’accesso
- Il portale totalmente integrato.
+12: Un servizio universale
di Ken Matthews.
Il Portale Totalmente Integrato (Totally Integrated Portal, TIP) è il nome che ho dato all’idea di sviluppare un sito web estremamente strutturato ed in grado di integrare perfettamente la persona affetta da handicap visivi o da dislessia nel mondo digitale, consentendole di interagire con esso e con il mondo esterno con la stessa facilità di qualunque altra persona che abbia accesso ad Internet.
Credo che questa concezione possa essere ampliata in modo da includere altre categorie di persone con disabilità e che tutto ciò si possa ottenere con una certa rapidità. La tecnologia è disponibile: tutto ciò che occorre è svilupparla.
Le cose funzionerebbero in questo modo: coloro che accedono al sito verrebbero salutati da un messaggio vocale che offrirebbe la possibilità di accedere ad un menu numerato. Il computer, o qualunque altro apparecchio usato dal cliente, dovrebbe essere attivabile vocalmente e l’utente dovrebbe soltanto pronunciare un numero. Ecco un elenco di opzioni, anche se sarebbe possibile aggiungere qualunque altro servizio:
1: I titoli dei notiziari.
2: Gli articoli integrali dei notiziari.
3: I programmi radiofonici.
4: La biblioteca.
5: Le ultime notizie per categorie specifiche.
6: La comunicazione.
7: Altri siti accessibili.
8: Una chat room per i giochi online.
9: Una chat room per le conversazioni.
10: La registrazione dei programmi.
11: Parliamo al moderatore.
12: Le stazioni radio.
Dopo la scelta del numero, all’utente verrebbe proposta una nuova serie di opzioni numerate. Nell’elenco sopra riportato, le opzioni uno e due potrebbero fornire i titoli principali dei più importanti quotidiani nazionali ed una selezione (ad esempio) di dieci articoli per ogni quotidiano.
L’opzione numero tre, “I programmi radiofonici”, potrebbe offrire un elenco strutturato degli orari dei programmi radiofonici.
L’opzione numero quattro, “La biblioteca”, potrebbe offrire una selezione di libri registrati da ascoltare utilizzando la scheda audio.
L’opzione numero cinque, “Le ultime notizie per categorie specifiche”, potrebbe ad esempio contenere annunci del RNIB diretti ai ciechi, informazioni per i dislessici, informazioni per le persone affette da un handicap del controllo motorio, come ad esempio la paralisi cerebrale.
L’opzione numero sei, “La comunicazione”, potrebbe contenere elenchi telefonici ed offrire la possibilità di un collegamento diretto ad una serie di servizi, compresa la casella vocale o gli indirizzi di medici ed ospedali. L’idea è quella di organizzare questo settore in base alle specifiche esigenze di ogni singolo utente.
L’opzione numero sette, “Altri siti accessibili”, potrebbe collegare ad altri siti web con lo stesso criterio utilizzato per il portale. Anche qui le possibilità sono infinite, dal momento che i siti accessibili continuano ad aumentare.
L’opzione numero otto, “Una chat room per i giochi online”, potrebbe offrire giochi accessibili, come i quiz in diretta o il bingo.
L’opzione numero nove, “Una chat room per le conversazioni”, sarebbe per la maggior parte in diretta e con la presenza di un moderatore, anche se la scelta dipende fondamentalmente dall’utente. In qualsiasi chat room, il moderatore può organizzare uno spazio per la consulenza privata a tu per tu, se richiesto. Fra le opzioni di base troveremmo: “l’assistente sociale”, “l’ufficio di consulenza per i cittadini”, “incontriamo il medico”, “il forum legale”, “il settore dell’assistenza”, “il forum politico”.
L’opzione numero dieci, “La registrazione dei programmi”, potrebbe fornire le registrazioni a coloro che si sono persi alcuni programmi in diretta.
L’opzione numero undici, “Parliamo al moderatore”, consentirebbe di far venire a galla i problemi di questo servizio e di suggerire nuove caratteristiche.
L’opzione numero dodici, “Le stazioni radio”, potrebbe unire la possibilità di accedere alle più note stazioni radiofoniche ad una stazione radio in rete, appositamente programmata e funzionante 24 ore su 24, che si occupi di argomenti interessanti per tutte le categorie di utenti disabili. Questa stazione potrebbe diventare un importante punto di riferimento o di incontro per tutte le categorie.
In teoria, il TIP dovrebbe utilizzare la sintesi vocale presente sul computer del cliente per comunicare con il servizio, partendo dal presupposto che il cliente sia in grado di emettere un suono riconoscibile per ogni numero prescelto. Le altre categorie di disabili che non sono in grado di emettere suoni o fare movimenti dovrebbero essere messe in condizione di interagire con il computer usando altri sistemi, ad esempio muovendo o strizzando gli occhi, perché questi metodi vengono già utilizzati in altri settori. Il sistema “Eyetracker” sembra risultare particolarmente efficace per far funzionare i computer dei disabili che sono in grado di comunicare soltanto con il movimento degli occhi. Ovviamente è indispensabile prendere in considerazione questo metodo per le categorie di disabili gravissimi. Il sistema dei numeri potrebbe essere utilizzato anche dagli utenti con possibilità limitate di movimento.
Per il funzionamento di questo sistema, sarà fondamentale l’assistenza da parte delle organizzazioni specializzate che curano gli interessi delle categorie più svantaggiate: esse potranno rendere note le esigenze delle persone e contribuire alla fornitura dell’hardware e dei software necessari.
Il portale TIP dovrebbe funzionare come se fosse un autentico server ed essere in grado di fornire tutti questi servizi in maniera autonoma. Più avanti si potrà prendere in considerazione l’integrazione con altri server in diversi settori. Ad esempio, il server TIP potrebbe venire integrato con il server di una biblioteca, in modo da consentire ai clienti l’accesso ai libri registrati; in questo modo, quando l’utente accede alla biblioteca dal menu del portale, il sotto-menu dei libri stampati e registrati può essere scaricato da un server remoto.
Il portale dovrebbe inoltre consentire ai clienti di comunicare con le loro famiglie ed i loro amici, dovunque essi risiedano, aprendo loro un intero mondo di opportunità. Lo stesso sistema potrebbe essere usato per avere accesso ad altri servizi, come quelli offerti dal Comune.
La semplice possibilità di fornire migliori possibilità di integrazione con il mondo esterno alle persone affette da gravi disabilità rende valida l’idea del TIP. Io non credo che sia necessario spendere enormi somme di denaro per mettere in pratica questa idea; inoltre, il miglioramento della qualità della vita dei suoi destinatari sarebbe incalcolabile.
NOTA: Copyright dell’articolo: Ken Matthews, 2004. Ken Matthews è il vice presidente di Mid-Fife Newstape, un quotidiano registrato ed un servizio parlato per i disabili visivi di Glenrothes e Kirkcaldy. Le persone o le organizzazioni interessate a discutere la maniera di realizzare l’idea del TIP devono mettersi in contatto con lui al seguente indirizzo: kenmatthews@blueyonder.co.uk.
[Fine della sezione quattro].
++NOTE FINALI.
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[Fine del notiziario.]