+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
- NUMERO 55, LUGLIO 2004.
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++NUMERO 55 - IN QUESTO NUMERO
01: I siti web dei supermercati non superano i controlli di base
- Solo uno su cinque offre un servizio accessibile.
02: Un sistema di navigazione personalizzata verrà collaudato in Finlandia
- Tecnologie combinate per offrire informazioni sugli spostamenti
03: Previsto un programma occupazionale delle Nazioni Unite per l’Etiopia
- Un corso di formazione sulle tecnologie per i disabili visivi.
04: Il servizio satellitare di descrizioni audio verrà esteso a tutti i canali
- I principali canali televisivi saranno accessibili a milioni di persone.
Notizie in breve: 05: Speranza digitale – programmi di sostegno per l’Asia; 06: La telefonia accessibile – il call centre di Singapore; 07: Un portatile all’avanguardia – lanciato un computer tattile.
Sezione due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
08: Un doppio problema – lo sviluppo di argomenti di importanza mondiale; 09: Il denaro parla – suggerimenti sulle banche; 10: A proposito del bridge – giochi con le carte; 11: In difesa di Validator – lo strumento di controllo per HTML; 12: Richiesta di materiale audio – opuscoli in rete.
Sezione tre: Intervista - Paul Blenkhorn.
13: La vita in prima linea: Mel Poluck parla con un accademico e imprenditore che per 20 anni ha progettato e realizzato tecnologie assistive, compresi alcuni fra i software più famosi al mondo, e che continua a impegnarsi nel settore.
Sezione quattro – L’opinione – l’accesso alla conoscenza.
14: Il peso schiacciante delle prove: Tutte le ricerche dimostrano che le persone affette da handicap visivi devono lottare per avere accesso all’istruzione, alla formazione e all’occupazione nell’era moderna. Kevin Carey spiega che il settore del volontariato deve essere riformato in maniera da poter svolgere un maggior ruolo assistenziale.
[Fine dei contenuti].
++Annuncio speciale: Cercasi esperto di marketing per il settore delle tecnologie accessibili.
Gli editori del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità stanno cercando un funzionario freelance di marketing con esperienza nel settore delle disabilità e delle tecnologie per contribuire allo sviluppo di un nuovo progetto di convegno, previsto per la fine dell’anno.
Vi preghiamo di inviare il curriculum vitae ed i dettagli relativi alle esperienze lavorative e alle esigenze retributive a mezzo e-mail a Dan Jellinek, all’indirizzo dan@headstar.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++SEZIONE UNO: NOTIZIE.
+01: I siti web dei supermarket non superano i controlli di base.
Soltanto uno dei cinque principali supermercati del Regno Unito ha un sito web in grado di soddisfare almeno le basilari esigenze di accessibilità per i consumatori disabili, secondo quanto riscontrato da un’inchiesta condotta dall’ente assistenziale AbilityNet (http://www.abilitynet.org).
“La situazione della nazione elettronica: i supermarket online” è una verifica dei siti web delle seguenti catene di supermercati: Asda, Morrisons, Sainsburys, Somerfield e Tesco. Ognuno dei loro siti è stato testato per valutarne l’usabilità e l’accessibilità, per mezzo del software “Bobby” della Watchfire (http://bobby.watchfire.com), oltre che con una serie di controlli manuali. I siti sono stati valutati in base ad una classifica da una a cinque stelle: una stella significa “gravemente inaccessibile”, mentre le cinque stelle stanno per “altamente accessibile".
Il punteggio più alto, pari a quattro stelle, è stato attribuito al sito “alternativo” dei supermercati Tesco (http://www.tesco.com/access), l’unico sito che consente una buona accessibilità da parte degli utenti con handicap visivi, dislessia o disabilità fisiche. I siti dei supermercati Asda (http://www.asda.co.uk), Morrisons (http://www.morereasons.co.uk) e Sainsburys (http://www.sainsburys.co.uk) hanno ottenuto una sola stella, mentre quello di Somerfield (http://www.somerfield.co.uk) ed il sito principale di Tesco (http://www.tesco.com) se la sono cavati appena un po’ meglio, meritando due stelle.
Fra i problemi normalmente riscontrati dai ricercatori di AbilityNet ci sono i testi “poco flessibili” che non possono essere ingranditi, la mancanza delle etichette di testo per le immagini e l’utilizzo dei mini-programmi JavaScript che non vengono riconosciuti da alcuni fra i browser più antiquati o da alcuni browser specializzati usati da chi soffre di disabilità visive.
L’inchiesta ha espresso apprezzamento per il supermercato Somerfield per avere “il più accessibile fra i siti web “principali” dei supermercati”. Però questo sito non è abilitato per il commercio elettronico e pertanto non offre agli utenti disabili l’opportunità di fare la spesa online, secondo quanto precisato nell’inchiesta.
"Siamo molto lieti della nostra valutazione da due stelle, che è migliore di quella di altri siti di supermercati”, ha dichiarato Nicholas Hall, revisore del marketing del supermercato Somerfield. “Però non crediamo di meritare un giudizio severo per la mancanza di un sito per il commercio elettronico. L’assenza di operatività nel settore del commercio elettronico è parte integrante della nostra strategia, perché ci consideriamo rivenditori a livello locale e desideriamo incoraggiare i clienti a visitare fisicamente i nostri centri commerciali. Non siamo come alcune grandi catene di supermarket, i cui centri commerciali sono spesso dislocati fuori città e risultano pertanto più adatti ad offrire l’opzione del commercio elettronico”.
I supermercati Asda, Morrisons, Sainsburys e Somerfield hanno preso l’impegno di migliorare l’accessibilità dei loro siti. Secondo quanto precisato nell’inchiesta, a causa dei loro siti inaccessibili, questi supermercati non sfruttano appieno il potenziale mercato di oltre sette milioni di persone, con una capacità di spesa calcolata attorno ai 120 miliardi di sterline all’anno.
+02: Un sistema di navigazione personalizzato verrà collaudato in Finlandia
Il collaudo di un sistema di navigazione personalizzato per utenti ciechi o con disabililtà visive inizierà quest’estate nelle città finlandesi di Helsinki e Tampere.
Questo sistema, chiamato NOPPA, è stato sviluppato dal Centro Finlandese di Ricerca Tecnica (Technical Research Centre of Finland, VTT, http://www.vtt.fi), un ente governativo; esso unisce la telefonia cellulare, il collegamento in rete senza fili, il sistema di posizionamento globale (GPS) e le tecnologie vocali per guidare gli utenti in giro per la città ed aiutarli ad utilizzare i trasporti pubblici. Fa parte di un progetto pilota triennale da 465.000 euro, presentato dal Ministero Finlandese dei Trasporti e delle Comunicazioni (http://www.mintc.fi/www/sivut/english/default.html), dall’Istituto Arla (http://www.arlainst.fi/englisht.htm) e dalla Federazione Finlandese dei Disabili Visivi (http://www.nkl.fi/english).
Questo sistema di navigazione utilizza un telefono cellulare 3G con connessione a GPRS (General Packet Radio Service, Servizio di Pacchetto Globale Radio) e a Bluetooth, unito ad un dispositivo GPS; consente il collegamento alle informazioni sui trasporti pubblici, come gli orari ed i percorsi cittadini, che possono essere consultati usando un software a riconoscimento vocale e ad emissione vocale.
"Il nostro server per le informazioni, appositamente progettato, agisce come interprete fra i servizi disponibili e l’utente”, spiega Ari Virtanen, scienziato ricercatore presso il VTT. “Gestisce una interfaccia parlante e fa tutto il necessario per rispondere alle richieste dei cliente e per fornirgli le informazioni sui servizi”.
Ne risulta che una persona cieca o con handicap visivo potrà utilizzare questo sistema per pianificare i suoi spostamenti, con la possibilità di accedere in tempo reale agli orari degli autobus, dei treni e dei tram, come pure di ottenere informazioni aggiornate sui lavori stradali in corso e sui possibili ostacoli. Il sistema è anche in grado di guidare l’utente alle principali fermate dei trasporti pubblici, di informarlo sui tempi di arrivo dei mezzi e di dirgli dove scendere. Questo sistema dovrà essere considerato complementare all’uso di un cane guida o di un bastone bianco, ma non sostituirli.
Il sistema NOPPA verrà collaudato formalmente da utenti ciechi o con handicap visivo nei mesi di agosto e settembre 2004. Però il VTT dichiara che questo sistema è utilizzabile anche dagli utenti privi di disabilità visive ma costretti a viaggiare parecchio per lavoro. Anche se il VTT non è un’organizzazione commerciale, le sue ricerche costituiscono spesso la base di sviluppo di prodotti reperibili sul mercato e Vitanen è certo che questo sistema avrà un futuro nel settore commerciale: “Credo che il NOPPA verrà usato su larga scala entro i prossimi cinque o dieci anni”, ha dichiarato.
+03: Previsto un programma occupazionale delle Nazioni Unite per l’Etiopia.
Un programma di formazione per creare opportunità di lavoro per le persone affette da disabilità visive in Etiopia verrà lanciato dall’Organizzazione per l’Istruzione, la Scienza e la Cultura delle Nazioni Unite (UNESCO, http://www.unesco.org).
Il programma verrà svolto in collaborazione con il Centro di Tecnologie Adattative per i Ciechi (ATCB -http://www3.sympatico.ca/tamru), un’organizzazione dell’Etiopia che si occupa di formazione sulle tecnologie adattative per la comunità locale dei disabili visivi. Secondo i dati dell’ultimo censimento, in Etiopia ci sono circa 500.000 ciechi, mentre la maggior parte dei 45 milioni di ciechi di tutto il mondo si trova in Africa, secondo la Fondazione Oculistica Internazionale (International Eye Foundation, http://www.iefusa.org).
L’UNESCO e l’ATCB collaborano dal 2003, quando istituirono congiuntamente un centro di addestramento all’uso del computer per i disabili visivi ad Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia. Questo ultimo progetto prevede la creazione di un centro di addestramento a scopo occupazionale per i disabili visivi e la possibilità di dare un’istruzione professionale ad almeno cinquanta persone, con l’obiettivo di garantire loro un posto di lavoro grazie alla loro formazione nell’uso delle tecnologie.
Questo progetto di sviluppo è uno dei contributi dell’UNESCO alla realizzazione di un programma definito dal recente Summit Mondiale delle Nazioni Unite sulla Società dell’Informazione (http://www.itu.int/wsis), che ha messo in evidenza la necessità di garantire l’accesso alle tecnologie ai gruppi più svantaggiati. “Le tecnologie offrono ai singoli individui la possibilità di … avere accesso alla conoscenza, adattando i media digitali al loro tipo di disabilità, e di promuovere la loro integrazione a livello sociale ed economico allargando il raggio di attività alla loro portata”, si legge in una dichiarazione dell’UNESCO. Si spera che questi progetti costituiscano un punto di partenza per altre iniziative analoghe in Africa.
+04: Il servizio satellitare di descrizioni audio verrà esteso a tutti i canali.
I disabili visivi che sono utenti di Sky, il servizio di TV satellitare del Regno Unito, saranno presto in grado di ricevere programmi con descrizioni audio su tutti i canali principali, dopo che la BBC, la ITV e Channel 4 hanno annunciato la loro intenzione di iniziare a promuovere questo servizio dall’inizio del prossimo autunno.
Fino a oggi, i sette milioni di utenti britannici di Sky hanno avuto accesso unicamente alle descrizioni audio dei canali Sky One, Five e Sky's premiere Movie, Sports and Travel; ora però potranno ricevere programmi con descrizioni audio anche sui seguenti canali: BBC1, BBC2, BBC3, BBC4, Cbeebies,
CBBC, ITV1, ITV2 e Channel 4, impostando le loro pulsantiere sulla modalità “narrativa” presente sul menu delle lingue.
Gli utenti di questo servizio non avranno però la possibilità di variare il volume delle descrizioni audio, che saranno pertanto sentite da tutti coloro che saranno presenti in quella stanza; infatti non esiste la possibilità di isolarlo, perché potrebbe essere potenzialmente coperto da altri rumori esterni. Julianne Marriot, funzionario delle campagne del RNIB per l’informazione accessibile, ha accolto con favore questo sviluppo, pur definendolo “un sistema più economico e piacevole” rispetto a quello della pulsantiera Netgem completamente accessibile (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 49, gennaio 2004, e numero 51, marzo 2004).
Il RNIB continua inoltre a portare avanti la sua campagna per l’aumento della quota di descrizioni audio per tutti i programmi, attualmente fissata dal governo al 10%. L’Istituto richiede inoltre a Sky di trasmettere in futuro sullo stesso sistema utilizzato da Freeview, il servizio digitale terrestre gestito dalla BBC, perché lo ritiene superiore dal punto di vista tecnico, consentendo agli utenti di ascoltare le descrizioni audio in cuffia e con la possibilità di regolarne il volume. Sta anche tentando di convincere Telewest e Ntl, le piattaforme televisive via cavo, a fornire descrizioni audio tramite le loro pulsantiere.
Nel frattempo l’organo regolatore delle trasmissioni Ofcom (http://www.ofcom.org.uk), ha redatto la bozza di un codice relativo alla sottotitolazione, al linguaggio dei segni e alle descrizioni audio, la cui pubblicazione è prevista per la fine del mese. In base a quanto previsto dalla Legge sulle Comunicazioni del 2003, questo ente ha il dovere di incoraggiare i produttori a sviluppare apparecchi facili da utilizzare per le persone affette da disabilità.
++NOTIZIE IN BREVE:
+05: SPERANZA DIGITALE: Il programma Digital Hope 2004 (Speranza Digitale), che fornisce finanziamenti, prodotti ed attrezzature ai progetti non governativi di istruzione e di ricerca a beneficio delle persone affette da disabililtà, sta per essere lanciato in sette Paesi asiatici dall’azienda di elettronica Samsung (http://fastlink.headstar.com/hope1). Nel frattempo, la Microsoft ha stretto un accordo di collaborazione con l’ente assistenziale indonesiano Yayasan Mitra Netra, che prevede la creazione di cinque centri di formazione informatica per i disabili visivi, nell’ambito di un progetto da 8,7 milioni di dollari volto a migliorare la conoscenza dell’informatica in Asia. Per informazioni consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/asia1.
+06: LA TELEFONIA ACCESSIBILE: L’Associazione dei Disabili Visivi di Singapore sta realizzando un call centre con accesso a Internet, accessibile ai dipendenti con disabilità visive. Questo sistema, sviluppato assieme alle aziende di telecomunicazioni Avaya Singapore and Radiance Communications, consente agli utenti di conoscere l’identità di chi chiama, di calcolare il numero di chiamate in sospeso e di quelle ancora in lista d’attesa. Per informazioni consultare il sito http://www.savh.org.sg/news/article5.html.
+07: UN PORTATILE ACCESSIBILE: Un computer portatile accessibile per utenti con disabilità visive è stato presentato da VisuAide, l’azienda canadese che si occupa di tecnologie assistive. Questo computer palmare utilizza una sintesi vocale e una tastiera tattile a membrana; si chiama “Maestro” e pare sia il primo computer palmare accessibile disponibile sul mercato. E' in grado di memorizzare appunti vocali e testuali e accetta dati dalla tastiera di tipo Braille. Per informazioni consultare il sito: http://www.visuaide.com/news_maestro_en.html.
[Fine della Sezione Uno].
++Annuncio Speciale: Richiesta di documentazione per Techshare 2004
- 18-19 Novembre 2004, Jury's Inn, Birmingham, Regno Unito
La conferenza Techshare 2004, organizzata dal RNIB, è un avvenimento importante per i professionisti interessati alla tecnologia ed al suo ruolo nell’istruzione, nel lavoro e nella società per le persone affette da handicap visivi.
Stiamo cercando esperti in grado di presentare relazioni sui seguenti argomenti: Le applicazioni pratiche della tecnologia; L’innovazione nell’istruzione; La creazione di una rete accessibile; L’addestramento IT; La trasmissione e la fornitura di informazioni digitali; La tecnologia cellulare; La produzione di formati alternativi; La tecnologia sul luogo di lavoro; L’accesso ai sistemi operativi.
Se siete interessati a partecipare in qualità di relatori, vi preghiamo di inviare una mail all’indirizzo techshare@rnib.org.uk per richiedere ulteriori informazioni sulla presentazione delle relazioni. La data di chiusura delle presentazioni è il 2 agosto.
All’atto della registrazione, i relatori potranno usufruire di uno sconto sul costo di partecipazione, pari a 130 sterline (oppure 95 sterline per un solo giorno). I relatori ed i delegati avranno anche la possibilità di avere incontri informali ai tavoli della “Mostra dei delegati” nell’area di ristoro della conferenza, al costo di 40 sterline al giorno per ogni tavolo.
Per ulteriori informazioni, compresi i costi standard di partecipazione, inviare una mail all’indirizzo techshare@rnib.org.uk oppure visitare il sito http://www.rnib.org.uk/techshare.
[Fine dell’annuncio speciale].
++SEZIONE DUE: “NELLA CASELLA DELLA POSTA”
- IL FORUM DEI LETTORI
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a mezzo e-mail all’indirizzo inbox@headstar.com.
+08: UN DOPPIO PROBLEMA: D.P.M. Weerakkody, Professore di Letteratura Classica Occidentale presso l’Università di Peradeniya dello Sri Lanka, ci scrive con alcuni consigli per il nostro corrispondente che ci ha chiesto recentemente una consulenza relativa ad alcuni prodotti accessibili per conto di un’infermiera il cui figlio tredicenne, Rafail, è cieco.
"Il problema di Rafail è sfortunatamente lo stesso problema di tutti coloro che soffrono di handicap visivi nel cosiddetto Terzo Mondo”, ci scrive. “Noi siamo doppiamente handicappati, perché siamo ciechi e perché siamo nati nel Terzo Mondo. Desideriamo moltissimo conoscere l’informatica e non ci sono dubbi sull'aiuto che i computer possono dare alle nostre prospettive di istruzione ed occupazione; però non possiamo permetterci di spendere le somme colossali necessarie all’acquisto di software di accesso. Posso dare alcuni suggerimenti a Rafail, ma non è detto che siano completamente soddisfacenti.
"Prima di tutto, richiedere una versione dimostrativa dello screen reader JAWS, o Window-Eyes, o HAL, che gli consentirà di usare il computer per circa 30 minuti alla volta. Secondo, installare Windows 3.1 e scaricare gratuitamente JAWS 2.0. Infine, esistono alcuni screen reader meno costosi, come Lookout, ma io non li ho provati e di conseguenza non so quanto possano essere utili. Ci sono anche alcuni programmi realizzati in India, gratuiti o a basso costo. Ovviamente però tutte queste soluzioni hanno i loro difetti e forse nessuna di esse può rivelarsi completamente soddisfacente”.
NOTA: L’articolo del Professor Weerakkody sull’accesso alle tecnologie nel mondo in via di sviluppo, dal titolo “Continuiamo ad essere divisi”, vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 34, ottobre 2002.
+09: IL DENARO PARLA: Relativamente al nostro recente articolo sui problemi dell’accessibilità del nuovo sistema di carte di credito “Chip & PIN” e all’incapacità di molte banche di presentare un sistema alternativo, Clare Page ci scrive: “Ho appena letto il vostro articolo sui problemi del sistema alternativo alla digitazione del codice PIN quando si utilizza una carta di credito nel Regno Unito. Sarei curiosa di sapere perché mai la digitazione di un codice PIN dovrebbe costituire un problema e perché si debba sentire la necessità di un sistema alternativo.
"Vivo da tempo in Francia e qui tutti hanno una carta di credito con un codice PIN, che va utilizzato dovunque questa carta venga accettata. Io stessa utilizzo una carta di credito francese e quando digito il codice PIN l’unico problema è costituito dal fatto che a volte non trovo il pulsante di conferma: anche se i numeri sono sempre nello stesso ordine su qualsiasi tastiera, le tastiere stesse non sono standard, per cui il pulsante di “conferma” non si trova sempre nella stessa posizione.
"Perciò sono curiosa di sapere che cosa impedisca ad un disabile visivo inglese possessore di una carta di credito di utilizzare il proprio codice PIN per fare acquisti, come fa qualunque francese”.
Invece Amar Latif, Capo Analista Finanziario presso la BT Global Services, ci pone un’altra domanda sui sistemi bancari accessibili e ci fornisce alcuni utili suggerimenti su come ottenere dalle banche ciò di cui si ha bisogno. “Sono riconosciuto cieco e non uso il Braille. Le banche si sono dichiarate disposte a inviarmi l’estratto conto su una audiocassetta, però ho fatto presente che questo sistema è piuttosto scomodo.
"Oggi che i ciechi usano i computer, sarebbe molto semplice ricevere l’estratto conto a mezzo posta elettronica. In questo modo risulterebbe facile da leggere; però le banche affermano che questo sistema non è sicuro. Io ho risposto che non è necessario che sul messaggio e-mail appaia anche il numero di conto; è sufficiente ricevere l’elenco delle transazioni. Mi hanno detto che questo non sarebbe possibile dal punto di vista tecnico, cosa che faccio molta fatica a credere. Sono due anni che perseguito le banche per indurle a fornirmi questo servizio; sto cominciando a sentirmi frustrato e a chiedermi se si possa fare qualcosa collettivamente.
"Oggi ricevo l’estratto conto della mia carta di credito a mezzo e-mail. Anche se il fornitore mi aveva opposto le stesse obiezioni delle banche, ora mi fornisce l’estratto conto senza i codici relativi al conto stesso. Ci sono riuscito esponendomi per 3.000 sterline sulla carta di credito e poi dichiarando di aver bisogno di un sistema affidabile per leggere l’estratto conto prima di procedere al pagamento. Ora lo ricevo in via continuativa e sono soddisfatto.
"Molte banche dichiarano che potrei accedere online al mio estratto conto; però, come tutti sappiamo, ci vuole un certo tempo per accedere al sito, stabilire ciò che si desidera scaricare e così via. Se i vedenti continuano a ricevere l’estratto conto a mezzo posta, è scorretto chiedere a noi di leggerlo online; anche noi potremmo desiderare di riceverlo per posta.
"Sarei molto lieto di conoscere il vostro parere in merito; inoltre, potreste domandare ai vostri lettori quale sistema preferirebbero, in modo da rendermi conto di quante persone si trovano nella mia stessa situazione”.
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
+10: A PROPOSITO DEL BRIDGE: In uno degli ultimi numeri, un lettore ci aveva chiesto informazioni su una versione computerizzata accessibile del gioco di carte chiamato Bridge. Chris McMillan, la nostra corrispondente abituale, ci scrive: “Io non gioco a bridge, né per vedenti né per ciechi, ma ho svolto una rapida ricerca che mi ha consentito di trovare una versione avanzata di un gioco chiamato 3D Bridge Deluxe (consultare il sito http://news.freeverse.com/archives/000417.php)."
Chris ha anche suggerito al nostro lettore di contattare Tom Lorimer dell’associazione Whitestick, che “probabilmente è il maggior esperto di giochi accessibili di tutto il Regno Unito. Lui stesso ha scritto moltissimi articoli su questo argomento per svariati anni e sul suo sito web (http://www.whitestick.co.uk) è possibile reperire i link di moltissimi siti e riviste di giochi a computer".
+11: IN DIFESA DI VALIDATOR: Bart Simons, Specialista di Accessibilità alla Rete dell’azienda belga ASCii di soluzioni per il governo elettronico, ci scrive in difesa del sistema HTML Validator del World Wide Web Consortium (http://validator.w3.org/), che la nostra lettrice Karina Gregory aveva trovato “incredibilmente difficile da utilizzare” (vedi “Nella casella della posta”, numero precedente).
Simons ci scrive: “Non vedo proprio quale sia il problema. Io uso quel sistema tutti i giorni. Sono cieco e mi servo di JAWS; per sapere se una pagina è valida, basta premere per due volte il tasto “h” e si riceve il messaggio “questa pagina è valida”. Se ci sono errori basta premere il tasto “l” per accedere all’elenco degli errori. La pagina non può essere dichiarata inaccessibile. Se Karina desidera discutere di questo argomento, le consiglierei di contattare il gruppo di interesse WAI W3C (http://www.w3.org/WAI/IG/)".
+12: RICHIESTA DI MATERIALE AUDIO. John Loader, del DotSix Brailling Services, ci scrive per chiederci informazioni sulle versioni audio di opuscoli disponibili a richiesta sulla rete. “Io gestisco un’azienda non-profit che realizza testi in Braille, in versione audio, stampati a caratteri grandi e con diagrammi tattili; con l’avvento della banda larga, ritengo che dovrebbe spettare ad organizzazioni come quelle comunali il compito di inserire sui loro siti web la possibilità di scaricare file in versione audio, anziché costringermi a produrre enormi quantità di audiocassette con opuscoli, bollettini e cose del genere. C’è già qualcuno che lo fa e che io possa contattare per chiedere una consulenza?”
(vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
[Fine della Sezione Due].
++ANNUNCIO SPECIALE: FORUM DI DISCUSSIONE SULL’ACCESSIBILITA’.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione tre: Intervista
- Paul Blenkhorn.
+12: La vita in prima linea
di Mel Poluck.
Paul Blenkhorn, professore di tecnologie assistive presso l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester (UMIST), non è certo uno studioso fuori dal mondo. Il suo lavoro presso l’UMIST è di tipo pratico e basato sul mondo reale, come tutto il lavoro da lui svolto nella sua ventennale carriera, durante la quale ha creato alcuni strumenti di tecnologie assistive fra i più usati al mondo.
Blenkhorn ha iniziato la sua carriera nei primi anni ’80, lavorando con bambini affetti da handicap visivi presso il Centro di Ricerca per i Disabili Visivi di Birmingham, ora denominato Centro delle Disabilità Visive per l’Insegnamento e la Ricerca (VICTAR - http://www.education.bham.ac.uk/research/victar). Assieme al collega Eamonn Fetton, attuale direttore della divisione Istruzione ed Occupazione del RNIB, si recava con un minibus presso tutti gli istituti del Paese per i bambini ciechi, effettuando dimostrazioni con i software, raccogliendo i suggerimenti degli insegnanti e degli alunni e contribuendo a realizzare un notiziario periodico sugli ausili di comunicazione per i bambini disabili.
“In quel periodo c’erano due Micro BBC [uno dei primi computer da tavolo realizzati dalla Acorn] per ogni scuola: ma quella era un’epoca da pionieri, ora i tempi sono cambiati”, ci racconta.
Nel 1986, dopo aver lasciato il centro di ricerche di Birmingham, Blenkhorn realizzò un pezzo di storia delle tecnologie di accesso: “Fondai un’azienda assieme ad un amico e la chiamai Dolphin http://www.dolphinuk.co.uk/)." Continuò a progettare quelli che sono diventati strumenti standard nel mondo delle tecnologie assistive, compreso il sintetizzatore vocale Apollo e gli screen reader HAL e Narrator (http://fastlink.headstar.com/narrator1); quest’ultimo viene oggi usato con Windows 2000 e Windows XP ed è l’invenzione di cui Blenkhorn si sente più orgoglioso.
Dopo aver lasciato la Dolphin, nel 1991, Blenkhorn tornò all’università ed ottenne un impiego presso l’UMIST, dove fu nominato professore di tecnologie assistive tre anni fa. In quel periodo lavorò soprattutto sulle tecnologie assistive per le persone che avevano problemi con i materiali a stampa, dai dislessici ai disabili visivi.
Gli strumenti realizzati da Blenkhorn si diffusero anche al di fuori del Regno Unito. Alva, l’azienda costruttrice di dispositivi Braille con sede in Olanda, utilizza un apparecchio di traduzione in Braille sviluppato da Blenkhorn per i suoi telefoni cellulari. Ora Blenkhorn sta collaborando, tramite l’UMIST, con l’organizzazione spagnola dei ciechi ONCE, lavorando ad un progetto comune che partirà a gennaio, denominato “Red de solidaridad con los ciegos de América Latina (Red
Social – “rete di solidarietà con i ciechi dell’America Latina”) in Colombia, a Cuba, in Guatemala, in Messico e in Perù. Questo progetto ha lo scopo di incoraggiare i disabili visivi di quei Paesi a utilizzare gli screen reader e altre tecnologie assistive e di promuovere campagne per renderle piùa buon mercato. I software saranno tradotti in spagnolo e in alcune lingue indigene, come il Maya.
La settimana scorsa, Blenkhorn ha incontrato i rappresentanti dell’Associazione dei Ciechi di Prizren, Kossovo, dopo che questo ente ha ricevuto un finanziamento governativo per un progetto la cui partenza è prevista in agosto. Sta progettando la realizzazione di uno screen reader in lingua albanese.
Avendo lavorato per vent’anni nel settore delle tecnologie assistive e considerando il loro velocissimo tasso di sviluppo, qual è il cambiamento che Blenkholm considera più significativo in questo settore? “Il cambiamento più notevole riguarda la società e gli enti assistenziali. Per quanto mi riguarda, io mi occupo di commercializzazione, non degli utenti: il mio punto di osservazione si è spostato. Oggi tutto ha un prezzo, ma non necessariamente un valore”.
Nel tentativo di ristabilire l’equilibrio e di riportare il controllo della situazione nelle mani degli utenti, Blenkhorn ha fondato una nuova azienda denominata Sensory Software (http://sonantsoft.com/sensory), il cui screen reader “LookOUT” viene venduto nel Regno Unito a circa 80 sterline, mentre il costo degli screen reader più noti varia dalle 400 alle 900 sterline. Come gli altri prodotti della sua azienda, anche questo screen reader è progettato in maniera da essere estremamente semplice da utilizzare, ci spiega, dal momento che il 95% degli utenti con ridotta capacità visiva non ha esigenze eccessive per quanto riguarda le diverse funzioni. In effetti, il suo obiettivo nel progettare uno screen reader era quello di rendere immediata l’interazione con l’utente. “C’è davvero bisogno di prodotti semplici ed immediati, che possano essere utilizzati dalla gente normale. Non si tratta di chiudersi in una torre d’avorio per fare ricerca, è necessario capire quello che serve nella realtà”.
[Fine della Sezione Tre].
++Annuncio speciale: Verificate l’accessibilità del vostro sito.
Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, offre una gamma di prodotti di valutazione, indipendenti e avanzati, per verificare se i vostri servizi in rete ottemperano alla legge e sono facili da utilizzare. Possiamo fornirvi una relazione chiara e dettagliata sull’attuale situazione di accessibilità del vostro sito ed una lista delle modifiche che dovrete apportare per essere in linea con quanto previsto dalle norme governative.
Nelle relazioni sono compresi anche i risultati dei test di valutazione della qualità in generale, come i test di controllo dei link. Prendere provvedimenti per una miglior accessibilità rappresenta un vantaggio per tutti i vostri utenti, renderà più facile l’aggiornamento del vostro sito e può migliorarne la valutazione data dai motori di ricerca! Vi facciamo presente che questo servizio è particolarmente adatto alle grandi organizzazioni con siti web o servizi di notevole importanza.
Per ulteriori informazioni vi preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo: access-consult@headstar.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Quattro: L’opinione
- L’accesso alla conoscenza.
+14: Il peso schiacciante delle prove
di Kevin Carey.
Le recenti ricerche condotte da Zoe Neumann del RNIB hanno dimostrato che le persone affette da disabilità visive che utilizzano materiali didattici presenti in rete passano il 70% del tempo a gingillarsi (la definizione è sua, non mia) e soltanto il 30% del tempo ad usare direttamente quelle risorse (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 53, maggio 2004). Questi risultati concordano purtroppo con quelli di un’altra ricerca, condotta dalla Commissione per i Diritti dei Disabili, secondo la quale, fra tutte le categorie dei disabili, i ciechi sono quelli che riescono meno ad ottenere queste informazioni in rete, con una percentuale del 53%, mentre per tutte le altre categorie di disabili la percentuale è del 76%.
I risultati di entrambe queste ricerche concordano a loro volta con quelli di una terza ricerca, condotta dalla Forrester per la Microsoft, dal titolo “Probabilità di ottenere benefici dall’utilizzo delle tecnologie accessibili in base al tipo di difficoltà/disabilità fra gli utenti di computer” (http://fastlink.headstar.com/forrester1). Nella tabella relativa alle disabilità lievi, le persone con handicap visivi si trovano al terzo posto, dopo quelli affetti da handicap delle abilità manuali e dell’udito, ma nelle tabelle relative alle disabilità gravi, le persone con handicap visivi sono al primo posto, con 11,1 milioni di persone che potrebbero ottenere benefici, mentre quelli affetti da handicap delle abilità manuali sono al secondo posto (6,8 milioni).
Desidero aggiungere a questa scoraggiante situazione un unico dato, obiettivo ma non pubblicato: quando lavoravo ad una ricerca relativa alle preferenze dei caratteri tipografici da parte dei teeenager con disabilità visive (pubblicata nell’articolo “Le dimensioni contano”, sulla Rivista Britannica delle Disabilità Visive, volume 17, 1999), nel gruppo da me osservato in una fase successiva della formazione scolastica, un solo studente riusciva a leggere altri materiali oltre a quelli assegnati dagli insegnanti.
Possiamo pertanto concludere, grazie a tutti questi dati, che ottenere informazioni dalla rete è decisamente problematico per le persone con handicap visivi, e che un discreto livello di difficoltà viene riscontrato anche da chi utilizza materiali stampati a caratteri ingranditi. Per quanto riguarda coloro che utilizzano audiocassette e scrittura Braille, potranno avere tutte le facilitazioni del mondo con le loro apparecchiature, ma la quantità di materiale a loro disposizione rimane miseramente bassa. Ho appena terminato un corso part time che prevede lo studio di testi classici e di interpretazioni moderne; i primi erano tutti disponibili, mentre non si trovava la minima traccia delle seconde. Il RNIB ha fornito ottimi servizi, ma i materiali disponibili in Braille e persino su audiocassette erano davvero scarsi.
In una società di esigenze contrastanti e di risorse limitate bisogna chiedersi se vale la pena di darsi tanto da fare. La risposta deve essere positiva ma dovremmo discutere, e non per la prima volta, anche della validità del volontariato, più che del diritto ad usufruirne. Non è di grande utilità, se non sul piano simbolico, avere organizzazioni internazionali e governi nazionali che legiferano sugli obiettivi ignorando allo stesso tempo i mezzi per raggiungerli.
L’unica conclusione importante che posso trarre da tutti questi dati è che il governo deve quantomeno iniziare a prendere sul serio il compito di facilitare l’accesso alle informazioni. In qualità di vice presidente del RNIB, provo una certa riluttanza nell’affermare che dovremmo essere noi a fungere da agente governativo per questo scopo; ma di questi tempi notiamo che c’è stata un’impennata, nel complesso delle organizzazioni di volontariato per i disabili visivi, nel desiderio di collaborare fra di loro, al fine di fornire informazioni appropriate e puntuali.
Per quanto riguarda il settore dei testi classici, un tempo i ciechi potevano anche, al prezzo di grandi sforzi e di notevole ingegnosità, sperare di trovarsi alla pari con i vedenti in certe materie, come la letteratura classica, la giurisprudenza, la teologia, la filosofia e persino alcuni rami delle scienze teoretiche. Nel campo lavorativo, potevano sperare di avere successo in alcuni settori dove le strutture e le pratiche sono rimaste immutate per decenni; ora però la situazione è cambiata, ma non si sono avuti i conseguenti cambiamenti radicali nel sostegno fornito a questa categoria di disabili.
Naturalmente, tutti noi continueremo a lottare per ottenere siti web più accessibili, un’alfabetizzazione tecnologica più diffusa e sistemi operativi e software più rispondenti alle esigenze del mercato; però, allo stesso tempo, dobbiamo lottare per ottenere facilitazioni specifiche per la nostra situazione, altrimenti il divario fra le persone affette da disabilità visive ed il resto della società si allargherà sempre di più.
NOTA: Kevin Carey è il direttore di HumanITy (http://www.humanity.org.uk).
[Fine della Sezione Quattro].
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[Fine del notiziario.]