+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 64, APRILE 2005.



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++NUMERO 64 - IN QUESTO NUMERO


01: Un quarto dei siti comunali rilasciano false dichiarazioni di accessibilità

- Le differenze potrebbero compromettere la fiducia negli standard.


02: I siti commerciali sono privi di una guida all’accessibilità

- I risultati della più recente indagine condotta nel Regno Unito.


03: Il sig. Kurzweil prevede un futuro accessibile

- La chiave è nella dilagante tecnologia a basso costo.


04: Un supermercato statunitense collauda la guida robotizzata

- E’ questo il futuro dello shopping?


Notizie in breve: 05: Una soluzione contro la tensione - guida ai luoghi di lavoro; 06: Talks versione Due – aggiornamento per i cellulari; 07: Diplomati in Arabia – il successo di alcuni studenti.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

08: Consigli sugli apparecchi – per un centro anziani; 09: Richiesta per una ricerca – cercasi utenti; 10: Dibattito sugli estratti conto – le banche si aggiornano; 11: Discussione sul Braille – un ausilio per l’insegnamento; 12: Musica accessibile - ricerca di un software di conversione; 13: Tattiche tattili – uno spazio accessibile.


Sezione Tre: Servizio Speciale - Vision 2005

14: La tecnologia accessibile non è fantascienza: si stanno svolgendo nuove ed entusiasmanti attività per sfruttare le tecnologie che già possediamo. Derek Parkinson ci racconta della Conferenza Vision 2005.


Sezione Quattro: Ricerca – L’accessibilità alla rete

15: Dichiarazioni e contro-dichiarazioni: Gli esperti collaudatori del RNIB hanno scoperto che nessuno dei siti web degli enti locali ha ottenuto una valutazione superiore al livello “A” di accessibilità. Allora perché alcuni dichiarano di aver ottenuto il livello “AA” o addirittura “AAA”? Dan Jellinek ce ne parla.


[Fine dei Contenuti].



++Sezione Uno: Notizie.


+01: Un quarto dei siti comunali rilasciano false dichiarazioni di accessibilità.

Circa un quarto dei siti web comunali del Regno Unito rilasciano false dichiarazioni sulla loro adesione alle Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive di Accessibilità ai Contenuti della Rete) fissate dal World Wide Web Consortium (http://www.w3.org/WAI), secondo quanto scoperto dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Un’indagine relativa all’accessibilità dei siti web comunali, condotta dal RNIB (Royal National Institute of the Blind, Istituto Nazionale Reale dei Ciechi) e pubblicata lo scorso mese dall’ente locale Society of IT Management (Società per la Gestione delle Tecnologie IT), ha scoperto che, dei 468 siti web comunali esistenti nel Regno Unito, soltanto 62 hanno ottenuto una valutazione di livello “A”, e nessuno è riuscito ad ottenere una valutazione superiore. Le Direttive WCAG prevedono tre livelli di ottemperanza agli standard: “A”, “AA” e “AAA”.


Tuttavia, una ricerca effettuata dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità su un campione di 68 siti in data 24 marzo 2005 ha scoperto che molti di essi dichiarano di aver ottenuto valutazioni di livello “A”, “AA” e persino “AAA” per quanto riguarda l’accessibilità, esibendo il logo ufficiale delle Direttive WCAG sui siti stessi ed in aperta contraddizione con quanto scoperto dagli esperti collaudatori del RNIB.


Nove comuni presenti nel campione hanno dichiarato di aver ottenuto una valutazione “AAA” per una parte o addirittura per l’intero sito all’epoca dell’indagine, anche se il RNIB ha scoperto che sette di questi siti non hanno neppure ottenuto la semplice valutazione “A” relativa all’accessibilità, mentre altri due avevano ottenuto soltanto il livello “A”. Altri tre siti dichiaravano un livello di accessibilità pari ad un livello di valutazione “AA”, mentre il RNIB ha scoperto che non avevano neppure ottenuto il livello “A”; altri dichiaravano di aver ottenuto il livello “A” mentre in realtà era stato concesso soltanto a due di essi: abbiamo pertanto un totale di 16 false dichiarazioni all’interno del campione, pari al 23,5%.


Donna Smillie, direttore del team di accessibilità alla rete del RNIB, ha dichiarato: “Il problema principale è che queste dichiarazioni tolgono ogni valore al logo delle Direttive WCAG: se un sito dichiara di aver ottenuto una determinata valutazione, la gente non ci crederà, perché questi siti non sono affatto in regola, nella maggior parte dei casi”. Smillie ha affermato che una possibile motivazione per queste discrepanze potrebbe consistere nel fatto che i comuni effettuano soltanto i controlli automatici relativi all’accessibilità, mentre in realtà, perché un sito ottenga queste valutazioni, è necessario che vengano effettuati anche ulteriori controlli manuali.


NOTA: L’articolo completo è riportato nella Sezione Quattro di questo numero.



+02: I siti commerciali sono privi di una guida all’accessibilità.


I siti web di all’E-commerce non forniscono una guida utile relativamente al livello di accessibilità da essi fornito, secondo i risultati di una ricerca indipendente condotta sui siti web di 500 grandi esercizi di vendita al dettaglio e aziende di servizi finanziari che operano nel Regno Unito.


Meno del 10% delle aziende esaminate ha compiuto un minimo di sforzi per ottenere la valutazione prevista dalle Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive di Accessibilità ai Contenuti della Rete, http://fastlink.headstar.com/wcag1), esibendone il logo o una dichiarazione scritta sui loro siti web, secondo quanto scoperto dai ricercatori della City University. Su 250 esercizi di vendita al dettaglio, soltanto 10 siti web, pari al 4% del totale, hanno dichiarato di ottemperare alle Direttive WCAG, gli standard riconosciuti a livello internazionale per la valutazione dell’accessibilità. Nel settore dei servizi finanziari, la stessa dichiarazione è stata rilasciata da 27 siti, pari al 10,8%.


Però, dopo aver effettuato alcuni test su un campione di pagine prese a caso, utilizzando il sistema per la valutazione automatica Watchfire Bobby (http://bobby.watchfire.com/bobby/html/en/index.jsp), i ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle aziende ha sopravvalutato i propri siti, oppure ha rilasciato dichiarazioni confuse relativamente ai livelli di accessibilità raggiunti dai loro siti.


Sui 10 siti di esercizi di vendita al dettaglio che sono stati esaminati, quelli delle aziende Thameslink e Waitrose hanno dichiarato di aver ottenuto una valutazione globale di livello “AA”, ma il team della City University ha scoperto che in realtà sono riusciti ad ottenere soltanto il livello “A”, vale a dire il primo livello di accessibilità.


Altri siti si sono rivelati più ambigui. Quello della National Express ha dichiarato una valutazione “AAA” “dove possibile”, mentre quello di Music Corner ha una pagina web relativa all’accessibilità dove afferma di aver ottenuto una valutazione “AAA”, anche se il resto del sito non riporta alcuna specifica dichiarazione. Secondo la City University, in realtà sia il sito della National Express sia quello della Music Corner non hanno ottenuto neppure il livello “A”. Solo i siti di Marks & Spencer e di JD Sports si sono rivelati del tutto corretti nel dichiarare un livello “A”, secondo i risultati della ricerca.


Le aziende di servizi finanziari non si sono comportate meglio. Su 10 siti che si sono dichiarati in regola con le Direttive WCAG e sono stati testati con il sistema Bobby, soltanto quelli di Standard Life e della Royal Bank of Scotland hanno ottenuto una valutazione “A”, mentre tutti gli altri sono ben al di sotto di questo livello.



+03: Il sig. Kurzweil prevede un futuro accessibile.


Entro il 2020, la tecnologia eliminerà gran parte delle barriere esistenti per coloro che soffrono di disabilità sensoriali e fisiche, secondo quanto affermato da Ray Kurzweil, il pioniere delle tecnologie assistive, ai relatori di Vision 2005, la conferenza internazionale sponsorizzata dal RNIB (http://fastlink.headstar.com/rnib6).


I computer, come oggi li conosciamo, cambieranno fino a diventare irriconoscibili entro il 2010 e verranno integrati negli oggetti di uso quotidiano, come gli abiti, ha dichiarato Kurzweil. Anziché sederci davanti ai computer, questi diventeranno i nostri costanti accompagnatori, fornendoci le informazioni di cui abbiamo bisogno nel modo da noi prescelto. Per le persone affette da handicap visivi, ciò significherà un continuo flusso di informazioni in sottofondo, secondo quanto dichiarato da Kurzweil ai relatori.


Il costo dell’hardware e del software diminuirà di circa il 50% all’anno e queste tecnologie saranno alla portata di moltissime persone anziché limitarsi ad essere giocattoli per i ricchi, secondo Kurzweil, che si è affrettato a dichiarare che una situazione del genere non va necessariamente considerata un pericolo.


Kurzweil è stato un pioniere degli scanner piatti, della tecnologia OCR della lettura con riconoscimento ottico dei caratteri e dei sintetizzatori vocali testo-voce; in questa occasione ha presentato la sua ultima opera, un software in grado di tradurre in testo scritto la voce umana in una data lingua, e poi tradurre nuovamente il testo e l’emissione vocale in un’altra lingua nel giro di pochi secondi.


Dimostrandosi un ottimo pubblicitario, Kurzweil non ha partecipato di persona all’evento, ma ha affidato la sua presentazione ad un’immagine tridimensionale proiettata sul podio degli oratori.


NOTA: Per ulteriori commenti sulla conferenza Vision 2005, vedi la Sezione Tre di questo numero.



+04: Un supermercato statunitense collauda la guida robotizzata.


Negli Stati Uniti è stato sviluppato il prototipo di una guida robotizzata, che permette alle persone affette da disabilità visive di trovare la strada negli aeroporti e di identificare i prodotti nei supermercati senza bisogno di alcun aiuto esterno.


La Guida Robotizzata utilizza un lettore RFID (Radio Frequency Identification, Identificazione di Frequenze Radio) per identificare gli oggetti, a cui viene incollata un’etichetta RFID: si tratta di dischetti contenenti informazioni su un dato oggetto, che possono essere collocati sugli scaffali dei supermercati o sugli oggetti stessi. Per evitare collisioni, nel lettore è stato inserito un “rilevatore della gamma laser” che identifica gli oggetti posti davanti all’utente, fino ad 8 metri e a 180 gradi di distanza.


Questa Guida è stata studiata per essere utilizzata negli aeroporti e nei supermercati, dove un cane guida non può essere di grande aiuto; un cane guida non è in grado di riconoscere le diverse marche di dentifricio”, ha spiegato il professor Vladimir Kulyukin, direttore del progetto realizzato dal dipartimento di informatica della Utah State University (http://www.cs.usu.edu/). "Però non deve essere considerata come il sostituto di un cane guida”, ha dichiarato Kulyukin.

Il prototipo, che ha le dimensioni di un aspirapolvere in posizione verticale, è stato presentato al pubblico presso il Lee's Marketplace (http://www.leesmarketplace.com/), un supermercato locale dello Utah, e al momento viene collaudato da sette utenti con disabilità visive.


Per trovare un particolare articolo all’interno di un supermercato, gli utenti devono digitare un numero di serie su una tastiera Braille posta sul retro del robot. Quando l’articolo è stato identificato, l’apparecchio invia all’utente un segnale acustico. Tuttavia, Kulyukin ha spiegato che, dal momento che molte persone affette da handicap visivi non sono in grado di leggere il Braille, si stanno studiando altri formati utilizzabili.


Se avremo successo, questo apparecchio sarà presente, nel giro di (circa) due anni, in alcuni supermercati”; ha dichiarato Kulyukin. Attualmente sono in corso trattative per poter presentare questo apparecchio al pubblico all’interno di una catena di supermercati e di un aeroporto, entrambi nel territorio degli Stati Uniti. Se verrà utilizzato negli aeroporti, gli utenti potranno collegarsi con l’apparecchio e chiedergli di venirli a prendere al loro arrivo all’aeroporto.


La guida robotizzata costa dai 14.000 ai 15.000 dollari, ma il suo costo potrebbe ridursi della metà se venisse prodotta su vasta scala, ha dichiarato Kulyukin.


Questa guida robotizzata può garantirmi una maggior indipendenza, ad esempio quando faccio shopping, come pure darmi la possibilità di trovare diversi uffici all’interno della sede di un’organizzazione senza dover contare sull’assistenza di una persona vedente”, ha dichiarato uno dei disabili visivi che stanno collaudando l’apparecchio.


Per poter perfezionare questa guida robotizzata, abbiamo bisogno dell’aiuto dei grandi centri commerciali, ad esempio di Walmart, o degli aeroporti, in modo da avere la possibilità di collaudarla all’interno di diversi ambienti”, ci ha spiegato.



++Notizie in Breve:


+05: Una soluzione contro la tensione: E’ stato pubblicato un CD che consiglia in che modo evitare lo stress e la tensione alla schiena, al polso e agli occhi provocata da una postazione di lavoro non corretta. In esso vengono suggeriti alcuni hardware e software gratuiti oppure a basso costo, in grado di impedire o di ridurre i problemi legati all’utilizzo del computer. “Il miglior CD per il buonsenso in ufficio”, pubblicato da AbilityNet e diretto sia ai dipendenti che ai direttori, costa meno di 20 sterline e può essere ordinato telefonando al numero 01905 420520. Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://www.abilitynet.org.uk/content/abilitynet/products/office.htm .


+06: Talks Versione Due: E’ stata pubblicata la seconda versione dello screen reader per i telefoni cellulari, SpeechPAK TALKS, che per la prima volta offre la possibilità di accedere al protocollo di applicazioni senza fili (WAP) e alle pagine di rete dai cellulari Symbian, serie 60 e serie 80. Questo software, che offre anche il navigatore satellitare GPS della Wayfinder, è stato lanciato dall’azienda Scansoft: www.scansoft.com/speechpak/talks/.


+07: Diplomati in Arabia: Ha ottenuto il diploma il primo gruppo di allievi di un corso per l’insegnamento di Windows, di Office, dell’uso di Internet e dell’utilizzo del touch-typing agli studenti degli Emirati Arabi affetti da handicap visivi. Questo corso, della durata di tre mesi, è stato progettato dal Progetto di Istruzione sulle Tecnologie IT, in collaborazione con Tamkeen, un centro di addestramento per i disabili visivi con sede nel Dubai. Un portale, in lingua araba e inglese, è stato attivato in maniera da farlo coincidere con questo avvenimento. Consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/uae .


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio Speciale: Governo Elettronico per Tutti: Progettando l’Accessibilità

- 25 Maggio, Urbis Conference Centre, Manchester

http://www.electronic-government.com/accessibility .


Dal momento che la Legge sulla Discriminazione dei Disabili è ormai vigente da tanto, il fatto che tutti i servizi del governo elettronico siano accessibili a tutti gli utenti costituisce oggi un imperativo sia dal punto di vista legale che da quello morale. Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità e la pubblicazione associata Notiziario sul Governo Elettronico presentano un seminario di una sola giornata sull’accessibilità dei servizi del governo elettronico. Gli esperti del settore forniranno direttive per la creazione di servizi di governo elettronico accessibili ed utilizzabili, che allo stesso tempo non siano costosi o difficili da realizzare.


Fra i relatori, saranno presenti Shuna Kennedy, funzionario capo di AbilityNet; Jenny Van Tinteren, Direttore delle Soluzioni per l’Accessibilità di Job Centre Plus; Paul Blenkhorn, Professore di Tecnologie Assistive presso l’Università di Manchester; e Jackie Driver, del Team per il Miglioramento dei Servizi e per l’Inserimento del Consiglio comunale di Manchester.


La partecipazione costa 295 sterline più IVA per il pubblico, gli enti assistenziali e gli esponenti del volontariato, e 395 sterline più IVA per i relatori appartenenti al settore privato. I relatori provenienti da altri settori che prenoteranno in contemporanea usufruiranno di uno sconto di 100 sterline. Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.electronic-government.com/accessibility .


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.



+08: Consigli sugli apparecchi: Alan P. Magson, Coordinatore del Progetto IT presso il Centro Anziani di Bradford e del Distretto dello Yorkshire, ci scrive: “Sto gestendo un progetto presso il Centro Anziani di Bradford e del Distretto, per l’insegnamento della navigazione in rete e della posta elettronica alle persone della nostra area che hanno più di 50 anni. Recentemente mi sono imbattuto in una signora di 93 anni che vorrebbe imparare quello che insegniamo, ma che ha gravi problemi di vista. Il nostro dipartimento locale dei Servizi Sociali ha attivato un progetto per l’insegnamento dell’informatica alle persone ipovedenti e può contare su un gran numero di attrezzature specializzate, ma purtroppo si rivolge soltanto alle persone dai 18 ai 64 anni di età.


Io ho alcuni apparecchi dimostrativi della Dolphin con cui potrei effettuare una valutazione delle capacità di questa signora; però, a parte le caratteristiche di accessibilità presenti in Windows, non ho nessun altro servizio su cui contare per poterla aiutare. Forse potreste darmi qualche consiglio e suggerirmi altri mezzi di assistenza disponibili; vi ringrazio”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com]


+09: Richiesta per una ricerca: “Attualmente sto studiando per ottenere un master in Sviluppo di Sistemi via Internet e ho scelto il settore dell’accessibilità dei siti web come argomento per la tesi. Ho sviluppato un semplice ausilio software che permette agli utenti di cambiare l’aspetto di una pagina web cliccando su un dato link, ma sarei molto interessato a conoscere le difficoltà reali incontrate dalle persone con handicap visivi nell’uso di Internet.


Mi piacerebbe ricevere qualche opinione sull’apparecchio che ho realizzato, per svilupparlo ulteriormente. Si può accedervi tramite il seguente link: http://www.adsandtaz.com/dynamiccss/csstest.aspx . Cliccando sui link posti nell’angolo dello schermo in alto a destra, è possibile cambiare l’aspetto della pagina senza incidere minimamente sui contenuti.


"Ci sono elementi che potrebbero essere migliorati e sarei lieto di ricevere le vostre opinioni sul miglior modo di raggiungere questo obiettivo. Spero di ricevere vostre notizie”. Se siete in grado di aiutare Adam, vi preghiamo di inviare una mail all’indirizzo adam@adsandtaz.com.


+10: Dibattito sugli estratti conto: Prosegue il dibattito sugli estratti conto accessibili e, a seguito dei commenti di Sam Latif, riportati nel numero di marzo della Casella della Posta, dove ci veniva chiesto un parere sui fornitori di servizi ai ciechi che inviano le fatture su supporti cartacei, Sam ci scrive: “Anch’io avevo contattato il RNIB per dire loro che le loro fatture non erano accessibili; mi avevano ringraziato per aver comunicato il problema e avevano dichiarato che entro sei mesi avrebbero trovato una soluzione”. Invece Brian Williams ci scrive: “Sono già alcuni anni che ricevo dal RNIB le fatture in formato Braille”. [Vi preghiamo di inviare i vostri commenti all’indirizzo inbox@headstar.com].


Dan Thompson partecipa al dibattito scrivendoci da Worcester, nel Regno Unito: “Io sono cliente della NatWest Bank, con sede nel Regno Unito e, anche se non conosco bene gli altri formati, ritengo che i loro estratti conto redatti con caratteri ingranditi siano estremamente validi. A differenza di altre banche di cui sono stato cliente, questa banca ha riflettuto sul problema e ora mi manda i documenti in un formato stampa chiaro e ben visibile, di dimensioni adeguate, con una grandezza del carattere pari a 18 punti e un buon contrasto cromatico.


Io utilizzo anche i servizi bancari online, e mi trovo altrettanto bene: la struttura e le informazioni sono molto chiare, anche se non ho ancora provato a leggerle utilizzando uno screen reader, dal momento che utilizzo soprattutto l’ingranditore ZoomText. Ben presto inizierò ad utilizzare Jaws, così vedrò come funziona! Spero che questa informazione possa avere un qualche interesse per i lettori”. [Vi preghiamo di inviare i vostri commenti all’indirizzo inbox@headstar.com]

+11: Discussione sul Braille: Ellen Miros ci scrive dal Michigan: “Sono un’insegnante di corsi speciali e ho una studentessa del terzo anno che è cieca. Attualmente questa ragazza utilizza la dattilobraille Perkins per tutti i testi che non le vengono trascritti dall’insegnante di sostegno. Ultimamente ho avuto una discussione con il consulente della scuola: vorrei che questa ragazza iniziasse ad utilizzare un dispositivo Braille elettronico, ma pare che in Michigan ciò non sia possibile prima del quinto anno.


Ellen desidererebbe ricevere articoli relativi alla ricerca, in cui lei possa sapere con certezza quando potrà far utilizzare un dispositivo elettronico alla sua studentessa. “Vi ringrazio per tutto l’aiuto che potrete darmi!”, scrive Ellen. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].


+12: Musica accessibile: La Casella della Posta ha ricevuto una richiesta da Marta Gil, direttore del Network SACI, un’organizzazione che si occupa di informazioni e comunicazione sulla disabilità ed ha sede presso l’Università di San Paolo, in Brasile.


Il direttore della Divisione Musica ci ha inoltrato una richiesta: una degli iscritti è una studentessa cieca che ha bisogno di un software in grado di tradurre gli spartiti musicali stampati in Braille, in modo da poterli leggere”, ci scrive Marta.


Noi non abbiamo un software del genere nella nostra lingua (il portoghese), ma questa studentessa conosce l’inglese, ed anche gli insegnanti lo conoscono. Perciò vi chiediamo di fornirci informazioni su questo software, su siti web utili o su altri contatti”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com].


+13: Tattiche tattili: Allen Hoffman, del Progetto Sezione 508 presso il Servizio Interno delle Imposte degli Stati Uniti, ci scrive: “Dopo aver letto parecchio sui sistemi che offrono combinazioni di mappe sia vocali che tattili, ho inviato una mail all’azienda che produce la linea di prodotti Leap Frog, che funziona nel modo seguente: le pagine, stampate con un inchiostro speciale, vengono collocate su una superficie plastica e poi toccate con una speciale penna fornita di connessioni; le impostazioni fanno sì che l’apparecchio imposti determinate variabili, ad esempio, oppure legga le pagine tramite una sintesi vocale.


Il software viene caricato in una ROM posta in un alloggiamento in plastica come il Nintendo Game Boy. E’ possibile anche utilizzarlo per giocare, ad esempio cercando un dato Stato entro un certo numero di secondi sulla mappa degli Stati Uniti, oppure stabilendo la distanza fra due punti diversi. Se queste pagine venissero realizzate a rilievo e non soltanto stampate, le persone affette da disabilità visive potrebbero usufruire di un sistema assolutamente economico da cui ottenere dati relativi alla spazialità, ad esempio affidando le rappresentazioni dello spazio ai grafici tattili e i dati relativi al testo al sistema audio. Però, alla mia richiesta, l’azienda ha risposto con queste parole: “La LeapFrog ha tentato questo esperimento in passato, senza molto successo. Al momento non cerchiamo partner per lo sviluppo di prodotti da destinare ai ciechi”. [Vi preghiamo di inviare i vostri commenti all’indirizzo inbox@headstar.com]


[Fine della Sezione Due].


++Annuncio Speciale: Braille Translations.


L’azienda Braille Translations (Versioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.


Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.


Tutte le versioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Tre – Relazione sulla Conferenza

- Vision 2005

+14: L’accessibilità non è fantascienza.

di Derek Parkinson


Quando pensiamo al modo in cui la tecnologia può migliorare la nostra vita, è facile uscire dalla realtà per entrare nel regno della fantascienza, immaginando una lista di fantastici apparecchi che ci sarebbero utilissimi, se soltanto esistessero… e se fossero a basso costo, accessibili e corredati da una valida assistenza tecnica, naturalmente!


Uno degli elementi che più mi hanno colpito della Conferenza Vision 2005 (http://fastlink.headstar.com/rnib6) è stato il numero di cose che potremmo ottenere dalla tecnologia che già abbiamo a disposizione, ma per riuscirci abbiamo bisogno di molto di più della semplice ricerca tecnica. Quando si presentano problemi di accessibilità, spesso la colpa è più della mancanza di conoscenza e di impegno che non della tecnologia in sé.


Durante una sessione sull’occupazione, Ruth Loebl del RNIB ha identificato il supporto tecnologico sul posto di lavoro come una potenziale barriera per i disabili visivi in cerca di lavoro. Ciò può essere dovuto al fatto che è difficile accedere a certi servizi, che richiedono, ad esempio, l’utilizzo di un mouse; oppure ci sono situazioni in cui il personale non sa come installare o mantenere le apparecchiature di tecnologia assistiva. La situazione viene ulteriormente complicata dalla tendenza, presente nei grandi gruppi, di appaltare ad aziende esterne le loro infrastrutture tecnologiche ed i servizi di assistenza, mentre le piccole aziende possono essere preoccupate all’idea di effettuare investimenti negli apparecchi e nell’assistenza tecnica necessari.


Dobbiamo essere realistici per quanto riguarda le piccole aziende. Dobbiamo persuaderle che devono controbilanciare il costo di gestione di una disabilità (ad esempio, quando l’handicap di un membro del personale peggiora) con i costi di assunzione e di addestramento del nuovo personale”, ha spiegato Loebl. “Ma quanto più l’azienda è piccola, tanto più questo argomento diventa difficile da sostenere”.


La legge contro le discriminazioni potrebbe costituire una delle soluzioni più efficaci per cambiare l’atteggiamento delle persone, come è stato spiegato ai partecipanti. “Negli Stati Uniti, abbiamo visto gli effetti della Sezione 508 [della legge contro le discriminazioni]. C’è stato un effetto a cascata, perciò, anche se questa legge riguarda soltanto il settore pubblico, la sua influenza si è ampiamente diffusa”, dichiara Loebl. I fornitori del settore pubblico sono costretti ad investire nel campo dell’accessibilità, ma poi utilizzano quest’ultima in maniera concorrenziale per il settore dell’industria privata, secondo Loebl.


Nel Regno Unito, un effetto analogo potrebbe iniziare a verificarsi, con la promulgazione di leggi che obblighino il settore pubblico ad assumere un ruolo più attivo nella promozione delle uguali opportunità, specialmente fra i gruppi più svantaggiati. Ciò renderebbe l’accessibilità una priorità assoluta per le decisioni riguardanti, ad esempio, le forniture, spiega Loebl.


Molti degli sforzi della ricerca sono indirizzati verso i servizi di orientamento, e molte persone avranno sentito parlare dei nuovi PDA dotati di tecnologia satellitare, ma Vision 2005 ha anche svelato l’esistenza di molti interessanti sviluppi delle tecnologie senza fili. Ad esempio, un team di ricercatori dell’università polacca di Podlasie (http://fastlink.headstar.com/podlasie) ha presentato un prototipo che utilizza la tecnologia standard della telefonia cellulare per fornire informazioni sul luogo in cui ci si trova e sulle possibili direzioni.


Questo sistema richiede trasmettitori e ricevitori a raggi infrarossi, da inserire in alcuni elementi fissi di un dato luogo, ed un telefono cellulare standard con possibilità di collegamento alla Rete. Il telefono raccoglie informazioni sull’identità e sulla collocazione dell’oggetto più vicino e le invia, tramite Internet, ad un server che calcola il miglior percorso per arrivare ad una data destinazione. Un aspetto affascinante di questa tecnologia sta nel fatto che i raggi infrarossi, Bluetooth e la possibilità di collegarsi ad Internet sono tecnologie estremamente diffuse sui telefoni cellulari in vendita al giorno d’oggi.


Ai partecipanti è stato illustrato anche lo sforzo compiuto in Giappone per integrare i dati provenienti da una vasta gamma di fonti terrestri senza fili, fra cui i satelliti, la radio, i raggi infrarossi e gli apparecchi RFID (Radio Frequency Identification, Identificazione delle Frequenze Radio), per fornire indicazioni ai pedoni sui diversi percorsi. Il progetto tecnologico quadriennale Barrier-Free, finanziato dal Ministero Giapponese per l’Economia, il Commercio e l’Industria, ha l’obiettivo di inserire queste funzioni in un piccolo apparecchio compatibile con i telefoni cellulari standard.


Un altro argomento molto dibattuto nelle sessioni dedicate al design accessibile di rete è stato il modo migliore di utilizzare le tecnologie già esistenti. La Professoressa Helen Petrie della City University (http://hcid.soi.city.ac.uk/index.html) ha esposto i punti principali della sua ricerca sull’accessibilità dei siti web, condotta per conto della Commissione per i Diritti dei Disabili del Regno Unito. Analizzando un campione di 1.000 siti web in cinque diversi settori, Petrie ha scoperto che soltanto il 19% di essi riusciva ad ottenere la valutazione minima stabilita dalle Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete, http://fastlink.headstar.com/wcag1), il parametro per l’accessibilità riconosciuto a livello internazionale. Le persone ipovedenti erano in grado di svolgere soltanto il 76% delle azioni basilari richieste per consultare questi siti, mentre i ciechi riuscivano a compierne soltanto il 53%.


Petrie ha anche esposto ai delegati i suoi futuri progetti di ricerca, che illustreranno meglio i problemi di accessibilità ai siti web e comprenderanno ulteriori ricerche sulle azioni che le persone con handicap visivi trovano difficili da compiere, mettendo a confronto i loro problemi con quelli riscontrati dagli utenti vedenti.


Uno dei principali problemi riguardanti l’accessibilità ai siti web è il divario fra la realtà autentica, che determina ciò che gli utenti sono in grado di fare, e la realtà tecnica del design dei siti web, secondo quanto esposto da Jim Tobias di Inclusive Design ai partecipanti alla conferenza. “Guardiamo in faccia la realtà: molti siti web vengono progettati da venticinquenni che pesano 90 kg e hanno la forza di un cavallo”, ha dichiarato. Esiste un numero in continuo aumento di strumenti in grado di simulare i problemi della vista, e pertanto di consentire ai progettisti di inserire l’accessibilità in un dato sito web fin dalle prime fasi del processo di realizzazione, spiega Tobias.


La sfida, secondo Tobias, non riguarda tanto la tecnologia in sé, quanto l’aumento del livello di conoscenza e l’incoraggiare le persone ad utilizzare le tecnologie. “Siamo noi che dobbiamo andare verso i progettisti, loro non verranno mai verso di noi”, ha dichiarato.



[Fine della Sezione Tre].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Quattro: Ricerca

- L’accessibilità alla rete


+12: Dichiarazioni e contro-dichiarazioni

di Dan Jellinek


Ci sono enormi e diffuse discrepanze tra i livelli di accessibilità che gli enti locali dichiarano per i propri siti web e il loro effettivo livello di accessibilità, come ha scoperto un’indagine condotta dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


L’accessibilità ai siti da parte degli utenti affetti da disabilità viene solitamente calcolata in base agli standard internazionali stabiliti dal World Wide Web Consortium (http://www.w3.org/WAI). Le sue Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive di Accessibilità ai Contenuti della Rete) stabiliscono tre livelli di ottemperanza: “A”, “AA” e “AAA”.


La ricerca sull’accessibilità dei siti web comunali, condotta dal Royal National Institute of the Blind e pubblicata lo scorso mese dall’ente comunale Society of IT Management (Società per la Gestione delle Tecnologie IT) nell’ambito della revisione annuale dei siti web denominata “Better Connected” (Le migliori connessioni) ha rilevato che, sui 468 siti web comunali del Regno Unito, soltanto 62 avevano ottenuto la valutazione di livello “A”, mentre nessun sito era riuscito ad ottenere una valutazione superiore.


Tuttavia, una ricerca condotta dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità su un campione di 68 siti in data 24 marzo 2005 ha scoperto moltissime dichiarazioni di conseguimento di valutazioni “A”, “AA” e “AAA”, con esposizione del logo ufficiale WCAG all’interno del sito, in assoluta contraddizione con le rilevazioni degli esperti collaudatori del RNIB.


Il campione dei siti è stato selezionato in maniera da includere tutti e 38 i siti definiti “in fase di transizione” nella ricerca condotta dal Socitm (il miglior riconoscimento globale per i siti comunali), più altri 30 siti scelti a caso. Sui 68 siti esaminati, il RNIB ha scoperto che soltanto 10 di essi potevano ottenere una valutazione “A” di accessibilità, e che nessuno di essi aveva mai ottenuto il livello “AA” o quello “AAA”.


Tuttavia, circa otto municipi presenti nel campione esaminato (Barking & Dagenham, Chester, Dudley, Hertfordshire, Reigate & Banstead, Stockport, Stroud e Tameside) avevano dichiarato di aver ottenuto una valutazione “AAA” al momento della disamina; invece, il RNIB ha scoperto che sei di questi siti non erano riusciti neppure ad ottenere una valutazione di livello “A”, conferita invece ai soli siti dei comuni di Reigate & Banstead e di Tameside. Inoltre, il comune di Liverpool ha dichiarato che alcune ampie parti del suo sito avevano addirittura ottenuto la valutazione “AAA” e tutte le altre avevano raggiunto il livello “AA”, mentre il RNIB ha scoperto che non raggiungevano neppure il livello “A”. Tuttavia, a seguito della pubblicazione di queste contraddizioni sul Notiziario del Governo Elettronico, la pubblicazione legata al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, il Municipio Distrettuale di Stroud ha tolto il logo WCAG, non meritato, dal suo sito web.


Altri tre siti facenti parte del campione (quelli dei comuni di Gloucestershire, Tower Hamlets e

Watford) hanno dichiarato una valutazione “AA”, pur non avendo ottenuto neppure il livello “A”, secondo il RNIB.


Altri sei comuni (Kensington & Chelsea, Kirklees, Maidstone, Swale, Tamworth e Wrexham) hanno dichiarato di aver ottenuto una valutazione “A”, che invece spetta soltanto ai siti di Kensington & Chelsea e di Tamworth, sempre secondo il RNIB.


In totale, 16 comuni su un campione di 68, pari al 23,5%, hanno rilasciato dichiarazioni riguardanti la loro accessibilità che non hanno trovato conferma nelle valutazioni effettuate dal RNIB.


Il RNIB dichiara di essere pronto a dimostrare la validità delle sue valutazioni di tutti i siti, e che nessun sito comunale ha mai ottenuto il livello “AA” o “AAA” relativo all’accessibilità al momento del suo collaudo, avvenuto nel dicembre dello scorso anno, nonostante le attuali direttive governative dichiarino che i siti del settore pubblico dovrebbero ottemperare il più possibile ai requisiti necessari per ottenere il livello “AA”.


Donna Smillie, direttore del team di accessibilità alla rete del RNIB, ha dichiarato che la ricerca condotta dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità riflette le sue esperienze personali. “Anch’io ho trovato enormi discrepanze fra quanto viene dichiarato e quanto avviene realmente. Il problema principale è che queste dichiarazioni tolgono ogni valore al logo delle Direttive WCAG: se un sito dichiara di aver ottenuto una determinata valutazione, la gente non ci crederà, perché questi siti non sono affatto in regola, nella maggior parte dei casi”.


Smillie ha affermato che una possibile motivazione per queste discrepanze potrebbe consistere nel fatto che i comuni effettuano soltanto i controlli automatici relativi all’accessibilità, che a volte inducono a credere che un dato sito abbia raggiunto un determinato livello, mentre in realtà, perché un sito ottenga queste valutazioni, è sempre indispensabile effettuare anche ulteriori controlli manuali.

Il World Wide Web Consortium non controlla l’utilizzo del suo logo e fa presente che il suo sistema è basato sull’auto-valutazione. Tuttavia, consiglia ai proprietari dei siti che espongono uno dei suoi logo di “utilizzare diversi metodi, per essere certi che ogni pagina che espone questo logo sia effettivamente all’altezza del livello di valutazione dichiarato. I provider dovrebbero inoltre garantire che tutti coloro che effettuano interventi di manutenzione o di aggiornamento dei siti conoscano le caratteristiche d’uso utilizzo del logo e che eliminino determinate pagine, o tolgano il logo da quelle pagine, se non sono certi di raggiungere un determinato livello di conformità”.


Il consorzio fa inoltre presente che un sito che superi i test automatici non è per questo autorizzato ad utilizzare il logo, e che il controllo manuale ha sempre un ruolo determinante nell’accertamento dell’ottemperanza agli standard. “Vi preghiamo di ricordare che aver superato un test automatico non dà diritto ad utilizzare il logo. Non esiste ancora nessun apparecchio in grado di effettuare una valutazione completamente automatica dei punti chiave indicati dalle direttive, e un test completamente automatico potrebbe rivelarsi difficile o addirittura impossibile”, è la dichiarazione del Consorzio, riportata sul suo sito web.


Smillie ha dichiarato che non vale la pena di criminalizzare certi siti per aver dichiarato un livello leggermente più alto di quello reale, ma che, quando si riscontrano discrepanze di notevoli dimensioni, gli utenti dei siti web hanno tutti i diritti di protestare.


Ad esempio, abbiamo scoperto che alcuni siti non hanno ottenuto il livello “AA” per problemi tecnici di poco conto, che possono avere un effetto negativo su un numero ridotto di utenti, non su molti. Perciò, forse, nell’ambito dello sforzo compiuto per ottenere il livello “AA”, un sito potrebbe essere autorizzato ad esporne il logo corrispondente.


Però, quando le dichiarazioni sono assolutamente imprecise, è legittimo domandare spiegazioni sul perché questo accade. Ad esempio, è accettabile chiedersi perché un dato sito dichiari una valutazione “AAA” di accessibilità quando le sue etichette “ALT” [che forniscono le descrizioni di testo delle immagini] sono inutilizzabili”.


Smillie ha dichiarato che il problema nasce da una situazione dove il controllo indipendente dell’accessibilità dei siti è molto scarso. Attualmente, nel Regno Unito, l’unico organo di controllo attivo è il servizio “See it Right” (Vediamoci chiaro) del RNIB e il suo raggio d’azione è molto limitato a causa del ridotto numero dei controllori.


Comunque, si sta sviluppando un’iniziativa che ha lo scopo di affrontare questo problema a livello europeo, ha dichiarato Smillie. Il progetto “Support-EAM” (http://www.support-eam.org) sta tentando di stabilire uno Standard Europeo di Accessibilità, basato sulle direttive internazionali già esistenti, che potrebbe essere usato come punto di partenza per un controllo capillare ed indipendente in tutto il territorio europeo. Solo i siti controllati a fondo da questa struttura avranno il diritto di esporne il logo di certificazione.


[Fine della Sezione Quattro].



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[Fine del notiziario.]