+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 77, MAGGIO 2006.



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++NUMERO 77 – IN QUESTO NUMERO.


Sezione Uno: Notizie.


01: L’esperienza degli utenti alla base delle direttive aggiornate di accessibilità alla rete

- I web designer riceveranno istruzioni più chiare.


02: In via di sviluppo un apparecchio portatile per pianificare gli spostamenti

- I test sull’apparecchio accessibile per l’orientamento inizieranno questa estate.


03: Previsto per quest’anno il lancio di un apparecchio multifunzionale accessibile

- TV e radio digitale, lettore CD e lettore DAISY in un unico dispositivo.


04: Lancio di due campagne di promozione dell’accessibilità

- Preparate le 10 migliori “regolazioni ragionevoli” e un documento comprendente le tecnologie IT.


Notizie in breve: 05: Primo Premio – un’azienda ottiene il riconoscimento per il sito web; 06: L’accessibilità chiama – un “tutor” vocale per il servizio telefonico IP; 07: Testiamo, testiamo – aggiornato strumento di valutazione dell’accessibilità.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

08: Analisi dei costi – dibattito sui costi delle tecnologie assistive; 09: Notizie sui programmi – risposta ad una richiesta sulla TV digitale; 10: Ascolta! – offerta di descrizioni audio.


Sezione Tre: Servizio Speciale – Accessibilità alla rete.

11: Per effettuare efficaci test di uso: La mancanza di test di uso effettuati da persone disabili prima del lancio di determinati prodotti e servizi è stata a lungo lo spauracchio delle lobby e delle organizzazioni dei disabili e delle persone con handicap visivi. Stefan Haselwimmer ci spiega come lo Scambio di Usabilità affronta questo anello mancante.

Sezione Quattro: L’Opinione – Il software gratuito open source.

12: Menti più aperte: Esiste un enorme abisso fra le persone affette da disabilità e la comunità che richiede un software gratuito e open source, che consenta la condivisione dei codici base, scrive Marco Fioretti. Per colmare questo abisso, ci spiega, sono necessari finanziamenti pubblici più consistenti ed una maggior comunicazione fra le due parti.


[Fine dei contenuti].



++Annuncio speciale: 'e-Access '06' – La tecnologia per tutti

- Offerta per i primi iscritti, valida fino al 30 giugno

- 14 Settembre 2006, Londra Centrale


e-Access '06”' è il principale avvenimento annuale nel Regno Unito per l’accesso a tutte le tecnologie, fra cui Internet, i personal computer, i telefoni cellulari e la TV e la radio digitali, da parte dei disabili e delle persone ad ogni livello di abilità.


La conferenza sarà incentrata sulla maniera in cui le tecnologie digitali consentono alle persone con disabilità di ottenere una maggior indipendenza; esaminerà inoltre i problemi che le persone devono affrontare nell’accesso a varie tecnologie, fra cui i conti correnti bancari elettronici e le trasmissioni. Fra gli sponsor troviamo BSkyB, Jadu e Ford.


La partecipazione costa normalmente 195 sterline più IVA per il settore pubblico, 295 sterline più IVA per il settore privato e 145 sterline più IVA per gli enti assistenziali e le organizzazioni non profit su piccola scala (con un giro d’affari inferiore alle 300.000 sterline). Tuttavia, se vi iscriverete prima del 1° luglio, potrete risparmiare 50 sterline per ogni delegato, apponendo la sigla “eb-offer” dopo il vostro nome. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://www.headstar-events.com/eaccess06/ .


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Uno: Notizie.


01: L’esperienza degli utenti alla base delle direttive aggiornate di accessibilità alla rete


Un approccio più strutturato all’esperienza d'uso, basata su precisi test che aiutano a tradurre le risposte degli utenti in un design di rete accessibile, è il punto focale delle nuove direttive preparate dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative) del World Wide Web Consortium ( WAI - http://www.w3.org/WAI/ ).


L’aggiornamento delle Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG 2.0 - http://www.w3.org/WAI/intro/wcag20.php ), prevede un approccio pratico che prende in considerazione le risposte espresse dagli utenti, fornendo così ai designer di rete informazioni più chiare sul modo di migliorare l’accessibilità durante le fasi di progettazione, come è stato riferito al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “La parte normativa delle Direttive WCAG 2.0 consiste nei “criteri di successo”. I criteri di successo sono stati progettati in maniera da poter essere sottoposti a precisi test, a differenza dei punti chiave delle Direttive WCAG 1.0”: così Judy Brewer, direttrice dell’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


I punti chiave delle Direttive WCAG 1.0 forniscono consigli per il design, come ad esempio “utilizzare meccanismi di navigazione in maniera sensata”, ma non danno molte informazioni dettagliate ai designer che devono controllare i risultati dell’applicazione di questi consigli. “Stiamo sviluppando dei test per le tecniche di esecuzione, in base ai criteri di successo delle Direttive WCAG 2.0. Il nostro obiettivo punta a consentire una valutazione più affidabile di conformità alle Direttive WCAG 2.0”, dichiara Brewer. Le uniche procedure relative ai test previste nelle Direttive WCAG 1.0 riguardano gli strumenti automatici di valutazione, anziché gli utenti umani.


Le nuove direttive hanno inoltre un raggio d’azione assai più vasto delle precedenti, secondo Brewer. “Considerando la rapida e continua evoluzione delle tecnologie di rete, la WAI ha pensato che sarebbe stato estremamente utile sviluppare una direttiva per l’accessibilità ai contenuti della rete che potesse essere applicabile a tutte le tecnologie di rete”, ha affermato. “Le Direttive 1.0 per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete si basavano fondamentalmente su HTML, come del resto molte altre direttive locali relative all’accessibilità alla rete”, ha spiegato.


La prima versione delle Direttive standard, chiamata WCAG 1.0, venne pubblicata nel 1999, pertanto oggi sono necessarie direttive più aggiornate, per essere sicuri che il lavoro sull’accessibilità tenga il passo con le innovazioni tecnologiche. Secondo Brewer, questa lunga attesa è dovuta in parte al raggio d’azione più vasto della Direttiva WCAG 2.0 ed al maggior numero di dettagli in essa contenuti, ed il team WAI ha anche effettuato vaste consultazioni sulle nuove direttive. “Abbiamo cercato di ottenere risposte esaurienti dagli utenti della Direttiva WCAG 1.0 in tutto il mondo, durante lo sviluppo della Direttiva WCAG 2.0. Anche se ciò ha imposto tempi più lunghi per lo sviluppo, riteniamo che possa aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo di sviluppare una direttiva che possa diventare un fulcro di convergenza per l’armonizzazione degli standard sull’accessibilità alla rete”, ha affermato.


Al momento, la WAI richiede i commenti del pubblico sulla bozza più recente della Direttiva WCAG 2.0, da inviare entro la fine di maggio ( http://lists.w3.org/Archives/Public/w3c-wai-ig/2006AprJun/0023.html ). La data definitiva di pubblicazione delle nuove direttive deve ancora essere fissata; secondo Brewer, ciò è dovuto al fatto che deve essere ancora effettuato l’inserimento dei risultati delle consultazioni del pubblico e che sarà necessario redigere una bozza corretta, dopo di che il W3C esaminerà le nuove direttive proposte, prima di emettere un verdetto di approvazione.


02: In via di sviluppo un apparecchio portatile per pianificare gli spostamenti


Un apparecchio in grado di fornire una pianificazione personalizzata degli spostamenti ai viaggiatori affetti da disabilità è attualmente in fase di sviluppo e verrà collaudato quest’estate in Inghilterra e in Irlanda da persone con handicap visivi.


Il team che lavora al progetto sta progettando un assistente digitale personale (PDA) contenente anche un telefono cellulare ed una sintesi vocale, appositamente studiato per le persone che hanno problemi di mobilità, allo scopo di aiutare gli utenti a spostarsi utilizzando la rete dei trasporti pubblici e consentire loro di ottenere informazioni accessibili sui percorsi durante gli spostamenti. Il programma è denominato “MAPPED”, (http://www.bmt.org/brochures/Focus%20Issue%202%202005.pdf), rientra in un programma triennale finanziato dalla Commissione Europea ed utilizza un software funzionante sia su un server centrale sia sul PDA. Il server e il "client" “parlano” fra loro utilizzando la rete di telefonia cellulare GPRS (General Packet Radio System).


Per fare un esempio, l’utente inserisce nel PDA il punto di partenza e di arrivo del tragitto che desidera percorrere. Il programma MAPPED sa dove si trova l’utente, perché contiene un ricevitore portatile di localizzazione che comunica con i satelliti; pertanto, suggerisce un determinato percorso e fornisce ad ogni istante informazioni accessibili relative al luogo in cui l’utente si trova”. Si sta anche progettando un sistema che consenta agli utenti di questo programma di prenotare un servizio di assistenza nelle stazioni della metropolitana, ad esempio, probabilmente tramite messaggi di testo trasmessi dall’apparecchio stesso.


E’ noto che le persone affette da disabilità utilizzano poco I trasporti pubblici”, il dr. Gary Randall, ricercatore scientifico della Tecnologia Marittima Britannica (British Maritime Technology, BMT – http://www.bmt.org/ ) che sta sviluppando questo apparecchio, ha dichiarato ai delegati presenti al seminario tenutosi questo mese sui servizi di localizzazione per le persone affette da disabilità (http://www.tiresias.org/phoneability/seminar_location_based_services.htm ) e presentato da PhoneAbility ( http://www.tiresias.org/phoneability/ ).


Secondo Randall, quando un passeggero disabile prova a pianificare un percorso, si imbatte in una notevole mancanza di informazioni accessibili. “La combinazione di servizi offerta dal programma MAPPED è nuova: qualsiasi tipo di percorso, informazioni accessibili e possibilità di effettuare prenotazioni”.


Tuttavia, al momento le mappe digitali non comprendono le informazioni necessarie alle persone con problemi di mobilità, ad esempio quelle relative alla presenza di gradini, alle pendenze in prossimità delle entrate, ai percorsi obbligati e agli ascensori. “Le mappe devono essere più esaurienti e contenere le informazioni di cui abbiamo bisogno”, afferma Randall. “Radunare tutti quei dati e gestirne la complessità è stato estremamente faticoso”. Per finire, questo programma consentirà agli utenti di aggiungere particolari importanti alle mappe, man mano che si imbatteranno in esse.


Dopo i test a Dublino, in Irlanda, e a Winchester, in Inghilterra, altri test avranno luogo a Barcellona, in Spagna, ed a Genova, in Italia, in collaborazione con il progetto europeo di mobilità ASK-IT ( http://www.ask-it.org/ ).



03: Previsto per quest’anno il lancio di un apparecchio multifunzionale accessibile


Per la fine di quest’anno, è previsto il lancio di un prodotto che fornirà l’accesso a una vasta gamma di media digitali. Il Centro Media Digitale (Digital Media Centre) unisce le funzioni di un telecomando digitale Freeview per la televisione a quelle di un sintonizzatore per le radio digitali, oltre a funzionare anche come lettore e masterizzatore di CD.


L’apparecchio Digital Media Centre, sviluppato dalla Portset Systems ( http://www.portset.co.uk/pdmc.htm ), fornisce l’accesso alle guide elettroniche ai programmi nei formati audio e su schermo, alle descrizioni audio ai contenuti televisivi e dei DVD, ai CD audio ed ai libri parlati nel formato DAISY. Il sistema potrà essere usato con o senza un apparecchio televisivo. Nel sistema è inserito un disco fisso che consente agli utenti di registrare direttamente

fino a 100 ore di contenuti televisivi, oppure di effettuare una pausa durante gli eventi televisivi trasmessi in diretta e riprenderne la visione più tardi.


Oltre che sull’hard disk interno, gli utenti possono registrare su CD audio. Per gli ipovedenti, l’apparecchio Centro Media Digitale può essere collegato ad un apparecchio televisivo, fornendo l’accesso alle guide ai programmi sullo schermo, ma anche tramite una descrizione audio fornita da una sintesi vocale. Gli utenti possono regolare le dimensioni ed il colore di ciò che appare sullo schermo, in base alle diverse esigenze.


Queste caratteristiche migliorano la funzionalità di un modello precedente che viene commercializzato dal gennaio di quest’anno. Secondo Graham Thomas, direttore capo della Portset Systems, le nuove caratteristiche sono state sviluppate in base alle reazioni da parte degli utenti. “Dal momento del lancio, abbiamo ricevuto una grande quantità di ordinativi e alcuni commenti estremamente utili da parte dei clienti”, ha spiegato. Secondo Thomas, il nuovo apparecchio Centro Media Digitale verrà venduto ad un prezzo di circa 900 sterline.


Al momento, l’altra possibilità per gli utenti che hanno bisogno di descrizioni audio dei contenuti della TV digitale tramite Freeview è un apparecchio denominato Netgem i-Player, un dispositivo che però non offre la vasta gamma di funzioni del Centro Media Digitale.


La disponibilità delle descrizioni audio per i contenuti della TV digitale è uno dei problemi dibattuti durante una consultazione pubblica tenuta dall’ente regolatore Ofcom sull’accesso ai servizi relativi alle trasmissioni. La data ultima per inviare i vostri commenti è l’8 giugno 2006. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://www.ofcom.org.uk/consult/condocs/accessservs/access.pdf .



04: Lancio di due campagne di promozione dell’accessibilità.


I tentativi di rendere noti i punti chiave delle migliori pratiche nel design tecnologico ad un pubblico più vasto sono stati incentivati con il lancio, avvenuto in questo mese, di due iniziative che hanno lo scopo di avvicinare gli utenti, i responsabili delle decisioni politiche e gli addetti al settore privato.


Il 5 maggio, il Gruppo 2080partners ( http://www.2080partners.com/ ), comprendente anche l’Associazione Britannica dei Dislessici, ha lanciato la campagna “ben adattato”, che si propone di redigere una lista dei 10 migliori “adattamenti ragionevoli” per migliorare l’accessibilità dei siti web.


Nell’ambito di questa campagna, si effettueranno consultazioni di esperti di accessibilità e di addetti del settore privato, allo scopo di redigere direttive pratiche, efficaci ma facili da comprendere. “Ci rivolgiamo alle persone che desiderano farlo, ma che ritengono l’accessibilità preoccupante e complicata”; ha affermato Sally Hayward, del team del Gruppo 2080partners.


Da parte sua, un gruppo di organizzazioni comprendente anche l’Istituto Nazionale Reale dei Sordi (Royal National Institute for Deaf People, RNID – http://www.rnid.org.uk/ ), sta lanciando un’iniziativa per preparare un “documento per le persone disabili e le tecnologie IT”. Questa iniziativa, presentata il 15 maggio al Parlamento, si rivolge ad un vasto numero di persone che verranno consultate, allo scopo di aumentare la conoscenza del design onnicomprensivo e di identificare i suoi principi chiave. Il risultato finale sarà un documento facile da comprendere, per il quale basterà un unico foglio di carta.


Il progetto viene finanziato da Alliance for Digital Inclusion (Alleanza per l’Inserimento Digitale), un ente pan-industriale incentrato sull’impatto sempre più forte delle tecnologie IT nella società. Per la discussione ed i commenti, è stato creato un sito web: http://www.itenables.info



++Notizie in breve:


+05: Primo Premio: Il sito web dell’azienda assicurativa UnumProvident è il primo sito aziendale del Regno Unito che viene premiato con il recente riconoscimento per l’accessibilità alla rete “See It Right: UseAbility” (Vediamoci Chiaro: UsoAbilità). Il premio, che compare come un logo sul sito web, è stato conferito a seguito della verifica di accessibilità effettuata dal RNIB e dei controlli realizzati da un gruppo di disabili che collabora con AbilityNet, l’ente assistenziale britannico che si occupa di tecnologie per i disabili. Per informazioni, consultare il sito: http://www.abilitynet.org.uk/content/oneoffs/sir_unum.htm .

+06: L’accessibilità chiama: E’ stato realizzato un “tutor” vocale che permette di utilizzare la voce per il servizio di telefonia in rete IP (VoIP) di Skype. Le funzioni comprendono lo scarico e l’installazione di Skype, l’integrazione di Skype nella posta elettronica, nelle audioconferenze e nelle chat di testo, il conseguimento di un account Skype, l’installazione dei più recenti script di JAWS per Skype e la possibilità di contattare altre persone premendo semplicemente un tasto da un qualsiasi programma di Windows. Il “tutor”, creato da Jonathan Mosen, è scaricabile dal suo sito web e costa circa otto sterline. Consultare il sito: http://www.mosen.org/sos/ .


+07: Testiamo, testiamo: Undici lingue sono state aggiunte alla versione aggiornata di uno strumento manuale di valutazione dell’accessibilità alla rete, il “Web Accessibilità Toolbar” (Barra per l’Accessibilità alla Rete), versione 1.2. Lanciato da Vision Australia, un’organizzazione di ciechi, lo strumento è scaricabile ed installabile gratuitamente ed è oggi disponibile anche in portoghese, in tedesco e in giapponese, oltre a varie altre lingue. Consultare il sito: http://www.visionaustralia.org.au/info.aspx?page=614 .


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio Speciale: Come realizzare il perfetto sito web comunale

- Seminario promosso dal Notiziario sul Governo Elettronico e da Socitm

- 11 luglio, Istituto Reale degli Architetti Britannici (RIBA), Londra.


Realizzata in collaborazione dal Notiziario sul Governo Elettronico (la pubblicazione associata al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità) e dal Programma Socitm della Society of IT Management (Società di Gestione delle Tecnologie IT), questa conferenza si pone l’obiettivo di esaminare ogni possibile aspetto della realizzazione di un perfetto sito web comunale: accessibile, facile da utilizzare ed appassionante.


Questo avvenimento sfrutterà le conoscenze raccolte in sette anni di revisioni annuali di tutti i siti web comunali del Regno Unito, realizzate da Socitm e denominate “Better Connected” (Collegati Meglio), e riunirà esperti e professionisti per ottenere suggerimenti ed evitare ogni tipo di errore. L’iscrizione costa soltanto 125 sterline per I delegati degli enti che fanno parte del programma Socitm, 195 sterline per gli altri delegati del settore pubblico e 295 sterline per i delegati del settore privato (tutti questi costi sono al netto di IVA).


Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.headstar-events.com/council/ .


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+08: Analisi dei costi: In risposta alla lettera di Fay Rohrlach sui costi eccessivi delle tecnologie assistive, pubblicata nel numero di marzo del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Stefan Slucki ci scrive dall’Australia Meridionale: “E’ del tutto ovvio che la richiesta di Fay di ottenere a un prezzo inferiore i prodotti di tecnologie assistive di alta qualità venga considerata interessante”.


Piuttosto che limitarmi a confermare questa verità lapalissiana, suggerirei di incoraggiare le associazioni dei ciechi ed i produttori di tecnologie assistive a fornire prestiti a basso tasso di interesse o ad interessi zero, oppure programmi di installazione, per consentire ad un maggior numero di potenziali clienti con disabilità visive di acquistare apparecchi di buona qualità. In questo modo, potrebbero ampliare la loro quota di mercato ed essere apprezzati per il loro atteggiamento responsabile nei confronti di questi apparecchi da parte di chi ne beneficia.

 

I produttori di tecnologie assistive sono oggi più compiacenti, grazie allo sviluppo dei finanziamenti governativi agli acquisti di apparecchi tecnologici da usare sul posto di lavoro, tuttavia moltissime persone con disabilità visive devono ancora essere prese seriamente in considerazione come clienti potenziali”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com]


Anche Brian Williams ci scrive da Londra in risposta alla lettera di Fay: “Un tempo, quando si voleva ascoltare un libro registrato, si usava un lettore per dischi. Oggi c’è bisogno di un lettore di audiocassette, un lettore DAISY o un software DAISY per poter ascoltare i libri dal proprio computer, e di un software di altro genere, come JAWS, per mettere il computer in grado di parlare all’utente.


Se una persona desidera portare con sé i propri libri registrati durante un viaggio, ha bisogno di un lettore MP3 accessibile. Qui nel Regno Unito il RNIB inizierà presto a vendere un lettore MP3 accessibile che costa oltre 200 sterline. Sul mercato, è possibile acquistare un lettore dello stesso livello qualitativo per meno di 30 sterline.


Come si può giustificare questa situazione? So che le aziende non sono enti di beneficenza, ma il pubblico, in generale, vede tutti questi stupendi apparecchi tecnologici e pensa che le nostre vite siano migliorate. Quante di queste aziende specializzate in tecnologie a livello internazionale offrono la possibilità di acquistare a rate, consentendo così ai ciechi di ripartire il costo su dodici mesi o anche più? Ed anche se lo facessero, noi paghiamo comunque molto di più per ottenere l’accesso ai nostri apparecchi, rispetto alle persone vedenti.

 

E’ come se qualcuno collocasse una rivendita di sedie a rotelle in cima ad una lunga scala e che gli interessati potessero ottenerne una, a condizione però di acquistare un qualche apparecchio che consenta loro di salire quella scala”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com]. 



+09: Notizie sui programmi: Leen Petre, Direttore delle Trasmissioni e delle Immagini Parlanti presso il RNIB, ci scrive per rispondere alla lettera inviataci da Roger Petersen dagli Stati Uniti (vedi Notiziario, febbraio 2006), per un miglior accesso alla televisione da parte dei ciechi statunitensi. “Il gruppo di esperti di consumo sul passaggio alla TV digitale nel Regno Unito ha presentato una serie di richieste per un sistema di TV digitale che risulti completamente accessibile alle persone anziane ed alle persone affette da diverse disabilità, comprese quelle visive. Al momento, non esistono sul mercato apparecchi in grado di soddisfare a pieno tali richieste, ma questo elenco costituisce un valido suggerimento per i produttori, se la tua organizzazione desidera collaborare con loro senza intermediari. Il documento è scaricabile dal sito web del RNIB: www.rnib.org.uk/audiodescription ed è reperibile alla voce “la nostra campagna per una TV accessibile”. Spero di averti aiutato”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].



+10: Ascolta!: YourLocalCinema.com, il gruppo sponsorizzato dalle industrie cinematografiche che si occupa della realizzazione di descrizioni audio per i film, chiede alle persone con disabilità visive di esprimere il loro parere sulle descrizioni audio al cinema. “I risultati di questa inchiesta verranno presentati all’industria cinematografica”, spiega Derek Brandon, il direttore di YourLocalCinema.com. “Vi chiediamo di perdere un minuto di tempo per completare l’inchiesta online accessibile, presente sul sito http://www.yourlocalcinema.com/survey.itfc.ad.html . I questionari completati verranno inseriti in una lotteria, il cui premio consisterà in due tessere cinematografiche gratuite per qualsiasi cinema delle catene Vue, Odeon e UCI. In palio ci sono dieci premi da due tessere l’uno”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].


[Fine della Sezione Due].



++Annuncio Speciale: QAC Sight Village 2006

- Birmingham, Regno Unito, 18-20 luglio 2006.


Tutte le novità nelle tecnologie più avanzate per le persone non vedenti o ipovedenti verranno presentate nel prossimo luglio alla mostra Sight Village, presso il Queen Alexandra College di Birmingham.


Giunta al tredicesimo anno, questa iniziativa comprende svariate presentazioni, dai grafici tattili all’occupazione, come pure diverse tavole rotonde e mostre di alta qualità realizzate da aziende e da organizzazioni di tutto il mondo e dell’intero Regno Unito. Ai partecipanti verranno messe a disposizione accompagnatori vedenti e mappe tattili.


L’iscrizione a questa importante iniziativa è gratuita. Per ulteriori informazioni e per la partecipazione, consultate il sito: http://www.viewplus.com/sightvillage-registration/.


[Fine dell’Annuncio Speciale].



Sezione Tre: Servizio Speciale

L’accessibilità alla rete.


+11: Per effettuare efficaci test d'uso

di Stefan Haselwimmer

A seguito della pubblicazione, avvenuta alcuni mesi fa, delle direttive di accessibilità “Indicazioni a disposizione del pubblico” (Publicly available specification, PAS 78, ( http://www.bsi-global.com/ICT/PAS78/index.xalter ) realizzate dall’Istituzione per gli Standard Britannici (British Standards Institution, BSI), l’accessibilità dei siti web oggi fa riferimento tanto ai test da parte degli utenti disabili quanto all’osservanza dell’Iniziativa di Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative, WAI – http://www.w3.org/WAI/ ).


Un sito web può superare tutti i requisiti di accessibilità previsti dalle direttive WAI ma risultare comunque inutilizzabile per le persone disabili, pertanto è necessario che gli utenti disabili effettuino una serie di verifiche, per essere certi dell’autentica accessibilità di un determinato sito web. Quando si fa esaminare un sito web da un certo numero di utenti disabili, si comprende anche molto bene in che modo le persone affette da diverse disabilità affrontano i problemi relativi all’accessibilità tecnica.


La “Guida PAS 78 alle migliori pratiche per la realizzazione di siti web accessibili” mette in evidenza i vantaggi offerti dai test effettuati da utenti disabili e fornisce utili suggerimenti su come farli svolgere. Ma occorre ancora lavorare molto prima di poter effettuare questi test nella pratica: bisogna reclutare utenti disabili, fornire loro i test e redigere i risultati finali. Di conseguenza, la maggior parte delle organizzazioni fa raramente effettuare i test di usabilità dei siti web da gruppi di utenti disabili: se effettuato da casa, il lavoro richiede tempi troppo lunghi, oppure non ci sono i fondi sufficienti per pagare un ente esterno di consulenza che si occupi di questo compito.


Avevamo presentato il programma Scambio di Usabilità (Usability Exchange, http://www.usabilityexchange.com ) nel marzo di quest’anno, per risolvere molti dei problemi affrontati da organizzazioni che desideravano far effettuare i testagli utenti disabili. Lo Scambio di Usabilità fornisce un database di disabili, sia esperti che principianti, oltre ad una vasta piattaforma di prova per effettuare i test di usabilità e per raccogliere i risultati. Il tempo ed i costi legati alla realizzazione di test di usabilità sono diminuiti in maniera considerevole, consentendo pertanto per la prima volta alle organizzazioni di svolgere regolarmente test di usabilità.


Nell’ambito dello Scambio di Usabilità, i collaudatori disabili effettuano i test da casa, utilizzando I propri computer, quando hanno tempo da dedicarvi; in questo modo, perciò, le organizzazioni ricevono risposte di alta qualità nel giro di alcuni giorni anziché di alcune settimane. Inoltre, le organizzazioni possono comunicare direttamente con i collaudatori disabili per risolvere i loro problemi di accessibilità o di usabilità, o per organizzare test di usabilità in loco. Se necessario, le organizzazioni possono anche monitorare i collaudatori mentre accedono ai siti web, utilizzando un software di controllo remoto.


All’interno dello Scambio di Usabilità, è possibile realizzare un certo numero di differenti test di usabilità, in base all’esperienza dell’organizzazione interessata. Per le organizzazioni che non ne avevano mai effettuato prima d’ora, il test “Starter” (Avviamento) dello Scambio di Usabilità fornisce indicazioni di base relative all’usabilità di un sito web per una serie di utenti disabili. Le grandi organizzazioni, che possono contare su un team interno di esperti di accessibilità o di usabilità, possono scegliere i test “Advanced” (Avanzati), che prevedono un numero variabile di compiti, di problemi e di collaudatori. Agli enti pubblici, lo Scambio di Usabilità offre uno speciale “Public Sector Package” (pacchetto per il settore pubblico), un pacchetto di prodotti e servizi a basso costo, destinato alle organizzazioni che intendono far effettuare agli utenti disabili collaudi di alto livello qualitativo con una determinata frequenza.


Lo Scambio di Usabilità può anche contribuire alla procedura di consultazione delle persone disabili; una delle direttive chiave delle Direttive PAS 78 prevede che le organizzazioni consultino i disabili all’inizio del ciclo vitale di sviluppo di un sito web. Anche la norma sull’Obbligo di Uguaglianza per i Disabili (Disability Equality Duty) prevede il coinvolgimento, da parte degli enti pubblici, degli utenti disabili nello sviluppo dei servizi online. Tramite lo Scambio di Usabilità, le organizzazioni possono presentare questionari ad un vasto numero di persone disabili, oppure invitare gli utenti disabili residenti nella zona a formare gruppi di studio.


I costi dei test per lo Scambio di Usabilità partono da 299 sterline. Le aziende di design di rete o di consulenza per l’accessibilità che intendono richiedere un notevole numero di test tramite lo Scambio di Usabilità possono iscriversi come “partner speciali”, per ottenere notevoli sconti su tutti i test richiesti. I partner speciali vengono inoltre inseriti nella “Rete dei Partner Speciali” dello Scambio di Usabilità, un database di organizzazioni che offrono accessibilità e servizi connessi all’usabilità ai clienti che ne hanno bisogno.


Utilizzando il nostro attuale database di collaudatori disabili, abbiamo in programma la fornitura, in un prossimo futuro, di controlli manuali basati sulle direttive WAI; il nostro obiettivo più importante riguarda l'offerta di un servizio di vendita a tutte le organizzazioni che richiedono servizi di accessibilità e di usabilità. Inoltre, speriamo di riuscire a lanciare il programma Scambio di Usabilità negli Stati Uniti ed in alcuni Paesi europei entro la fine del 2006.


NOTA: Stefan Haselwimmer è l’amministratore delegato del programma Scambio di Usabilità.


[Fine della Sezione Tre].



++Sezione Quattro: Servizio Speciale

Il software open source.


+12: Menti più aperte

di Marco Fioretti

L’accessibilità è un problema di importanza sempre maggiore per gli addetti allo sviluppo e per i fautori del software gratuito e open source (free and open source software, FOSS). L’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (International Organization for Standardisation, ISO) ha sviluppato standard per garantire che il software venga reso accessibile alle persone affette da disabilità. I governi di tutto il mondo spesso impongono che il software acquistato per uso pubblico sia in regola con gli standard di accessibilità.

Gli utenti disabili e la comunità del FOSS, tuttavia, hanno ancora un grosso problema di comunicazione. La necessità di una migliore comunicazione fra la comunità del FOSS ed I rappresentanti dei disabili è stata riscontrata lo scorso anno, quando i funzionari governativi del Massachusetts hanno annunciato la loro intenzione di utilizzare il Formato OASIS Open Document per Applicazioni da Ufficio, o “OpenDocument” (per ulteriori informazioni, vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, gennaio 2006, n° 73). Si tratta di un formato di testo ben dettagliato che può essere usato con qualsiasi programma di software. Al momento, OpenDocument viene sottoposto a una procedura di controllo dell’accessibilità ed alcune delle sue componenti sono già a norma con i requisiti previsti dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative, WAI) del World Wide Web Consortium.

I sostenitori del FOSS hanno accolto con entusiasmo questo annuncio ed hanno fatto notare che questa decisione avrebbe ridotto la spesa pubblica, garantito un accesso perpetuo ai dati e posto un termine alla discriminazione. Ma non erano preparati alle critiche espresse dalle organizzazioni dei disabili, come ad esempio il Consorzio delle Politiche per le Disabilità (Disability Policy Consortium, DPC), con sede in Texas, e il Consiglio Statale di Bay per i Ciechi (Bay State Council for the Blind, BSCB), con sede nel Massachusetts.

Per risolvere questo squilibrio, i rappresentanti del FOSS e dell’industria hanno incontrato lo scorso novembre alcuni funzionari del Massachusetts ed alcuni rappresentanti di gruppi di tutela dei diritti dei disabili. L’incontro ha reso evidente che la comunità dei fautori del FOSS non riesce a comprendere o ad apprezzare le necessità degli utenti disabili, e che la comunità dei disabili non prova alcun tipo di interesse per il FOSS.

Durante l’incontro, i sostenitori del FOSS hanno spiegato il rapporto esistente fra il formato OpenDocument, gli standard aperti e gli standard di accessibilità, mettendo anche in evidenza i limiti tecnici del software coperto da copyright, come i prodotti della Microsoft. Essi hanno sostenuto che l’accessibilità di Microsoft Office è stata spesso il risultato di modifiche successive, che devono essere apportate ad ogni nuova versione, utilizzando strumenti forniti da terzi. Hanno anche fatto presente che l’adozione di un’infrastruttura di accessibilità basata sul FOSS potrebbe aprire nuovi posti di lavoro agli utenti disabili, nel settore dell’amministrazione dei sistemi Unix e nella creazione di siti web.

Ma non è servito a nulla. I sostenitori dei diritti dei disabili hanno confermato l’opinione espressa in una Dichiarazione Congiunta su OpenSource e OpenDocument, dichiarando che, senza un’istruzione qualificata per lo sviluppo di un pool qualificato di nuovi ed abili dipendenti degli enti statali governativi che utilizzano OpenSource, le piattaforme OpenDocument (ODP) verranno utilizzate da tutti tranne i disabili, a causa dei requisiti di istruzione, veri o presunti che siano.

Gli utenti disabili presenti all’incontro hanno riassunto così la loro posizione: “La varietà non va bene, non vogliamo essere costretti a cambiare”. Anche se Office 12 (la versione aggiornata di Microsoft Office, che apparirà sul mercato fra qualche mese) li costringerà a cambiare in ogni caso, i rappresentanti dei disabili pretendono come minimo che “tutte le applicazioni del formato OpenDocument abbiano una normale funzionalità e […] le stesse scorciatoie di tastiera”.

I creatori di FOSS ce la mettono tutta per essere in regola con gli standard di accessibilità. Il sito web OpenOffice.org è compatibile con lo screen reader JAWS, anche se rimangono alcuni problemi irrisolti. Inoltre, il Gruppo di Lavoro per l’Accessibilità del Gruppo per gli Standard Gratuiti (Free Standards Group's Accessibility Workgroup, FSGA) ha chiesto un parere sulle bozze degli standard di accessibilità per Linux e Unix.

Fabrizio Marini, studente di informatica, ritiene che questa situazione sia tutt’altro che ottima. Per installare Linux, l’unica soluzione per lui consiste nel trovare una persona priva di handicap visivi che accetti di farlo al suo posto. “La maggior parte della documentazione di Linux è ancora troppo tecnica e difficile per i principianti”, ha dichiarato Marini. Per gli utenti ciechi, c’è l’ulteriore problema di avere a che fare con risorse non accessibili, fra cui, ironicamente, una parte della documentazione online per le tecnologie assistive compatibili con Linux. Marini ha anche utilizzato la Guida alla Tecnologia della Libera Informazione di GNU e Linux (“Appunti di Informatica Libera”), lunga la bellezza di 8.839 pagine. Marini sta collaudando alcuni programmi di sintesi vocale e di screen reader per Linux.


Pare che molti progetti inizino con obiettivi ambiziosi e poi si fermino più o meno a metà strada, prima di essere realmente utilizzabili. Secondo me, gli operatori del settore devono concentrarsi su un minor numero di prodotti.


Sia in Europa che negli Stati Uniti, c’è ancora molto da fare per riconciliare gli utenti disabili con la comunità dei fautori del FOSS. Gli utenti disabili non si rendono conto di avere le stesse esigenze e gli stessi diritti di chiunque altro, compreso il pieno controllo e l’accesso a lungo termine ai documenti governativi ed ai loro documenti privati, né che alcuni tipi di software possono creare posti di lavoro a livello locale appositamente per loro.


Nel frattempo, il compito più urgente è quello di perfezionare la documentazione. I Gruppi Locali di Utenti di Linux potrebbero trovare il modo di mettere in comunicazione gli utenti disabili con volontari che li aiutino con l’installazione. I sostenitori del FOSS dovrebbero contattare i gruppi locali di tutela dei diritti dei disabili per informarli sul lavoro che stanno svolgendo. Questi ultimi potrebbero anche essere in grado di fornire un maggior numero di informazioni sulle esigenze dei membri della loro comunità.


Dobbiamo creare un gruppo di pressione per ottenere maggiori finanziamenti pubblici per i progetti di ricerca che promuovono lo sviluppo dell’infrastruttura di accessibilità del FOSS. Dobbiamo anche fare in modo di ottenere che soltanto il software di accessibilità che funziona con OpenOffice.org e Linux venga acquistato con il denaro pubblico. Se avete altri suggerimenti, sarò lieto di ascoltarli.

There is no doubt that current FOSS-only platforms are not ready for many disabled users. Disabled users may be helping the FOSS community, or at least a large part of it, to finally acknowledge a general attitude problem.

NOTA: Questo articolo era originariamente apparso sulla pubblicazione Newsforge: (http://software.newsforge.com/software/06/03/13/1628249.shtml?tid=150 )

Marco Fioretti è un Membro del Comitato dell’Associazione OpenDocument (http://opendocumentfellowship.org/Profiles/MarcoFioretti )


[Fine della Sezione Quattro].



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[Fine del notiziario.]