+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
- NUMERO 81, SETTEMBRE 2006.
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http://www.e-accessibility.com
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Traduzione italiana sponsorizzata da Fondazione CaRisBO nell'ambito del progetto CIFRA
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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.
Più abbonati avremo, più il nostro servizio potrà migliorare!
NOTA: Il presente Notiziario è conforme allo Standard di accesso TEN (Text Email Newsletter –Bollettino E-Mail in formato di Testo). Ad esempio, tutti i titoli iniziano con un segno +, il che costituisce un cambiamento rispetto ai numeri precedenti, per i quali abbiamo usato il simbolo *, e tutti gli articoli sono numerati sia in elenco che nel testo del Notiziario. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.headstar.com/ten
++NUMERO 81 – IN QUESTO NUMERO:
++Sezione Uno: Notizie.
01: Il RNIB affronta il problema dell’accessibilità dei software
- attivato un sistema per i creatori di software e i responsabili delle decisioni.
02: Vittoria per la campagna condotta in Massachusetts
- il governo verrà incontro alle esigenze degli utenti di tecnologie assistive.
03: Alcuni comuni attiveranno i robot parlanti
- I call centre ridurranno i tempi di attesa e l’uso della tastiera.
04: Eliminati gli ostacoli per un apparecchio portatile per l’orientamento
- il team di ricerca ottiene i finanziamenti necessari.
Notizie in breve: 05: Notizie in movimento – Avviato un programma RSS per i cellulari; 06: Sostegno ad un programma radio – una petizione per un programma radiofonico online; 07: Ampliamento delle descrizioni – un maggior numero di cinema disporrà degli impianti per le descrizioni audio; 08: Prezzo errato – corretti i costi degli screen reader.
Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
09: Le domande di un lettore – richiesta di informazioni su uno screen reader; 10: Tagliati fuori – continua il dibattito sulla tecnologia nei Paesi in via di sviluppo; 11: Per leggere Linux – un problema di compatibilità.
Sezione Tre: Servizio Speciale – L’istruzione
12: Le lezioni apprese nello Strathclyde e nel Malawi. Il team che si occupa di tecnologie assistive nell’Università dello Strathclyde, in Scozia, sta collaborando con insegnanti e lettori nel Malawi per aumentare la possibilità di accedere all’istruzione per gli studenti con disabilità visive. Derek Parkinson ce ne parla.
Sezione Quattro: L’Opinione – L’informatica.
13: Tutto cambia! Fornire alle persone che lavorano una serie di sovvenzioni per accedere alle tecnologie assistive è una cosa ottima, ma l’assistenza tecnica e la sostituzione degli apparecchi difettosi spesso si rivelano inadeguate. E poi non dobbiamo dimenticare i disoccupati. Kevin Carey ci propone alcuni approcci alternativi.
[Fine dei contenuti].
++Annuncio Speciale: La Guida al Linguaggio dei Segni della BT
- Migliorare la comunicazione per tutti.
Per celebrare il terzo anniversario del BSL (British Sign Language, Linguaggio Britannico dei Segni), la BT ha lanciato la prima campagna in assoluto che utilizza il BSL per rendere noti al pubblico i vantaggi che la tecnologia a banda larga può offrire alle persone con disabilità uditive; è la prima volta che un’organizzazione di comunicazione su Internet ha gestito una campagna commerciale in rete utilizzando esclusivamente il linguaggio dei segni.
La rete a banda larga, unita all’uso di webcam e di trasmissioni video, consente a chi si serve del linguaggio dei segni di comunicare tramite Internet e di abbattere tutte le barriere geografiche.
Collegandosi al sito http://fastlink.headstar.com/bt2 , gli utenti possono avere accesso alla Guida su Banda Larga al BSL realizzata dalla BT in collaborazione con SignPost, il più importante fornitore nel Regno Unito di servizi in rete nel linguaggio dei segni per tutte le piattaforme multimediali.
[Fine dell’Annuncio Speciale.]
Sezione Uno: Notizie.
+01: Il RNIB affronta il problema dell’accessibilità dei software.
Il RNIB ha lanciato una risorsa online di consulenza ed informazione, che rappresenta il primo stadio di un’iniziativa più ampia, volta ad incrementare la conoscenza dei problemi di accessibilità dei software in generale, e non soltanto della tecnologia utilizzata per i siti web.
Studiato per i designer di rete ed i creatori di siti web, gli integratori dei sistemi, i professionisti acquirenti ed i responsabili delle decisioni, questo sistema, denominato “Centro di Accesso ai Software” (“Software access centre”, http://fastlink.headstar.com/rnib7 ) fornisce informazioni e consulenza sul collaudo e sulla valutazione dei software per l’accessibilità, ma anche sulle forniture di software, assieme a varie informazioni sulla legislazione in merito, sia nel Regno Unito che in Europa.
Il sito verrà ingrandito per poter contenere un maggior numero di validi esempi di design e di acquisto dei software, di strumenti e di tecniche, compresi alcuni casi di studio a livello aziendale. Il team che ha realizzato il sito prevede inoltre l’introduzione di un servizio di consulenza sull’accessibilità dei software e corsi di istruzione.
“Era indispensabile fornire al settore pubblico una serie di informazioni e di risorse”, così Ruth Loebl, funzionario responsabile dello sviluppo delle tecnologie e creatrice del sito, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. Ha dichiarato che esistono già moltissime risorse attinenti all’accessibilità alla rete, dimostrate dall’alta percentuale di contatti del “Centro di Accesso ai Software” del RNIB, su cui è stato basato questo sistema. “Le barriere che impediscono l’accesso ai software sono però altrettanto numerose”, ha affermato Loebl.
Questa risorsa è stata progettata in risposta all’affermazione secondo cui il termine “accessibilità” significa in realtà “accessibilità alla rete”, secondo quanto dichiarato da Loebl. “L’accessibilità alla rete è generalmente più facile e più rapida da determinare dell’accessibilità ai software, perché i cicli di rinnovamento dei software sono di 5-10 anni, mentre quelli relativi al rinnovamento della rete hanno tempi variabili fra i 5 e i 10 mesi”, ci ha spiegato.
Questo centro per i software contiene anche le cinque principali raccomandazioni del RNIB per fare in modo che un determinato software sia effettivamente accessibile, fra cui “cercate di conoscere gli standard e le direttive” e “cercate di svolgere ogni compito ed ogni azione senza dover ricorrere all’uso del mouse”.
+02: Vittoria per la campagna condotta in Massachusetts.
I partecipanti alla campagna contro le discriminazioni condotta nel Massachusetts hanno ottenuto importanti concessioni, grazie alle quali i documenti in formato elettronico emessi dal governo statale verranno resi accessibili agli utenti di tecnologie di screen reader.
I partecipanti alla campagna si erano opposti ai progetti del governo, che prevedeva di effettuare l’emissione di documenti in formato elettronico trasferendola da software brevettati, come Microsoft Office, a software basati sul Formato Documento Aperto (Open Document Format, ODF - http://fastlink.headstar.com/odf ). Sarebbe stato il primo Stato degli USA a compiere una scelta di questo tipo. Per ulteriori particolari, vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 73, gennaio 2006.
I partecipanti a questa campagna avevano protestato, dal momento che molti screen reader sono costruiti in maniera da funzionare con prodotti Microsoft anziché con i prodotti basati sul software open source. Il progetto, che avrebbe dovuto partire dal gennaio 2007 e coinvolgere 80.000 computer, è stato sostituito da un altro progetto, che prevede la pubblicazione dei documenti ufficiali in entrambi i formati.
A partire dal gennaio del 2007, il governo statale utilizzerà un particolare software che, applicato ai prodotti Microsoft, consentirà la possibilità di salvare i documenti anche nel formato ODF. Secondo i portavoce dello Stato, l’Ufficio per le Disabilità del Massachusetts sarà uno dei primi enti governativi ad utilizzare questo software, ed il passaggio verrà completato entro il mese di giugno del 2007.
Tuttavia, una dichiarazione ufficiale emessa dal governo fa ritenere che si tratti soltanto di un accordo di transizione, e che il mercato dei software verrà costantemente tenuto sotto esame, allo scopo di individuare quei prodotti che consentono il salvataggio nel formato ODF pur essendo accessibili ( http://fastlink.headstar.com/mass3 ).
La Divisione Tecnologie Informative del governo statale non ha dato risposta alle richieste di ulteriori particolari presentate dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
+03: Alcuni comuni attiveranno i robot parlanti.
Entro la prossima estate, i residenti del comune di Camden, nel Municipio di Londra, avranno la possibilità di accedere alle informazioni relative ai servizi locali telefonando ad un numero del Comune ed effettuando una normale conversazione con un software parlante interattivo, anziché essere costretti a utilizzare una tastiera telefonica per navigare all’interno dei menu, oppure dover aspettare la risposta di un operatore.
Gli utenti potranno porre domande come se stessero parlando con un operatore umano, e ricevere risposte date con un tono di voce naturale. “Questo sistema dovrebbe essere in grado di gestire le domande più comuni, del tipo «Cosa c’è in programma stasera a Camden?»”, ha dichiarato Alasdair Mangham, Direttore dei Sistemi Aziendali e delle Tecnologie IT del Comune di Camden il quale ci ha spiegato che “Probabilmente il sistema risponderà con una domanda del tipo «Sei interessato al cinema o al teatro?», e così via…”,
Secondo Mangham, un sistema di questo tipo è assolutamente adatto agli enti locali, per il notevole numero di servizi che questi forniscono. “I Comuni forniscono all’incirca 500 servizi diversi. Non è possibile avere a disposizione 500 opzioni tramite menu e tasti da premere, pertanto la possibilità di usufruire di una tecnologia parlante interattiva come questa costituisce un notevole vantaggio”, ha dichiarato.
Questo sistema, creato utilizzando varie tecnologie già esistenti e componenti realizzate su misura dai Comuni di Camden, Barcellona e Torino (consultare il sito http://www.bcn.es/hops/ ), è anche in grado di rispondere automaticamente all’utente in parecchie lingue diverse. A tutt’oggi, è stato collaudato in catalano, spagnolo, italiano ed inglese, su due tipi di servizi: una guida agli eventi e ai divertimenti a livello locale ed un servizio per lo smaltimento di rifiuti ingombranti, come ad esempio i mobili vecchi.
La fase successiva prevede di invitare un certo numero di residenti di Camden, fra le 60 e le 100 persone, a collaudare questo servizio, probabilmente alla fine di ottobre o all’inizio di novembre. “Speriamo di poter avere un prototipo pronto per la fine di dicembre e di poter lanciare questo servizio a Camden verso il mese di aprile del prossimo anno”, ha dichiarato Mangham.
NOTA: Questo articolo era stato originariamente pubblicato nel Notiziario per il Governo Elettronico, la pubblicazione associata al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
+04: Eliminati gli ostacoli per un apparecchio portatile di orientamento.
La ricerca relativa a un apparecchio portatile, in grado di fornire una “mappa audio” dettagliata dell’ambiente circostante e di consentire l’orientamento aggirando i piccoli ostacoli presenti sulle strade e nei diversi edifici, è stata sovvenzionata con uno stanziamento di 600.000 dollari erogati dalla Fondazione Scientifica Nazionale degli Stati Uniti (US National Science Foundation).
Il sistema SWAM (System for Wearable Audio Navigation, Sistema Audio Portatile per l’Orientamento), sviluppato dall’Istituto Tecnologico della Georgia (Georgia Institute of Technology, http://sonify.psych.gatech.edu/research/swan/index.html ), fornisce “segnali” audio che aiutano l’utente a trovare la strada. Quando l’utente si avvicina alla sua destinazione, la frequenza di questi segnali aumenta e, quando egli arriva alla meta, si attiva un segnale sonoro. “Provate ad immaginare un campanello che suona tutto attorno alla vostra testa, alla distanza di un metro circa, al livello degli occhi”, spiega Bruce Walker, professore aggiunto presso la Scuola di Psicologia e il College di Informatica dell’Istituto Tecnologico della Georgia. “Il suono sembra provenire da tutti i punti della circonferenza”.
Anche se sono stati già sviluppati altri apparecchi per l’orientamento a beneficio delle persone con disabilità visive, sono pochi quelli che consentono l’orientamento in un luogo chiuso. Tuttavia, il team di sviluppo intende migliorare la capacità dell’apparecchio di aiutare l’utente ad orientarsi in un luogo chiuso, utilizzando gli stanziamenti concessi.
Al momento, il sistema consiste in uno zainetto contenente un computer portatile, un navigatore satellitare GPS (Global Positioning Satellite, Satellite di Posizionamento Globale) ed altri sensori, un compasso digitale, un chip rilevatore, un apparecchio principale di rilevamento, quattro telecamere, un sensore luminoso ed auricolari che trasmettono tramite le ossa, in grado di convertire i segnali elettrici in vibrazioni e di inviare i suoni all’orecchio interno attraverso le ossa del cranio, permettendo così all’utente di sentire anche gli altri rumori.
Inoltre, il team sta lavorando anche alla riduzione delle dimensioni dell’apparecchio. “Intendiamo basarci maggiormente sulla tecnologia senza fili e bluetooth, in maniera da poter eliminare i cavi e i fili elettrici”, ha spiegato Walker. “Il nostro sogno è quello di riuscire ad inserire le telecamere in una fascia da portare in testa”, ha affermato Frank Dellaert, professore aggiunto presso il College di Informatica dell’Istituto Tecnologico della Georgia.
Il team che si occupa del progetto inizierà ben presto ad effettuare i test di usabilità dell’apparecchio, con collaudatori sia ciechi che vedenti. Per il futuro, il team prevede di sviluppare l'uso delle telecamere inserite nell’apparecchio per il riconoscimento facciale, in modo che all’utente venga comunicato il nome della persona che incontra.
++Notizie in Breve:
+05: Notizie in movimento: è stato lanciato un programma pilota gratuito testo-voce, del tipo RSS (Really Simple Syndication, Gestione Semplicissima), per i telefoni cellulari, in grado di consentire agli utenti con disabilità visive di ascoltare le ultime notizie del settore sportivo, delle previsioni del tempo, della cronaca e dei blog. Il programma, denominato SpeakFeed e realizzato dall’azienda statunitense DemandVoice, originariamente sviluppato per i pendolari, si avvale della tecnologia di rete. Per informazioni, consultare il sito http://www.demandvoice.com/news/speakfeed.html .
+06: Sostegno ad un programma radio: Oltre 1.200 persone hanno firmato una petizione online per chiedere l’annullamento della decisione di eliminare l’unico programma radiofonico in Irlanda dedicato ai problemi della cecità. Il programma Audioscope, trasmesso dalla rete radiofonica nazionale Radio One, viene trasmesso da 30 anni. Il Consiglio Nazionale dei Ciechi Irlandesi si è rivolto al proprietario della stazione radiofonica perché riveda la sua decisione. Per informazioni, consultare il sito: www.saveaudioscope.com .
+07: Ampliamento delle Descrizioni: Nel Regno Unito, a partire dalla primavera del 2007, circa 240 schermi di 200 cinema utilizzeranno proiezioni in formato digitale in grado di consentire una maggior facilità di inserimento di descrizioni audio. A seguito del successo dell’iniziativa della Rete per gli Schermi Digitali (Digital Screen Network), il progetto ha ottenuto un finanziamento di 12 milioni di sterline, provenienti dalla Lotteria Nazionale ed erogati dal Consiglio Cinematografico del Regno Unito. Per informazioni, consultare il sito: http://www.creativematch.co.uk/viewNews/?92703 .
+08: Prezzo errato: Nell’ultimo numero del Notiziario, nell’articolo n°4 in cui si parlava del lancio di Thunder, uno screen reader gratuito, abbiamo riportato alcuni prezzi errati relativi agli screen reader Window-Eyes e JAWS. Window-Eyes costa 520 sterline, mentre JAWS costa 655 sterline per il sistema operativo Windows XP Home Edition e 785 sterline per il sistema Windows XP Professional.
[Fine della Sezione Uno].
++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”
- Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+09: Le domande di un lettore: Don Wessels ci scrive dal Sudafrica: “Nel numero di agosto del Notiziario avete parlato del lancio di uno screen reader gratuito, denominato Thunder. C’è qualche lettore che l’ha già provato? E’ abbastanza valido per la navigazione in rete? Io sto ancora usando JAWS 3.7, che è piuttosto vecchiotto e non molto adatto a navigare in Internet”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
+10: Tagliati fuori: Asim Rauf ci scrive da Islamabad, in Pakistan, per rispondere a Diana Monahan, che offre un “Eureka” completo di manuali e di una serie di software di accesso: “Signora Monahan, la ringrazio per la sua generosità. Il dato di fatto è che, anche se viviamo nel terzo mondo in base agli standard dei paesi sviluppati, abbiamo comunque accesso a tutte le più recenti invenzioni nel settore delle tecnologie informative; l’unico problema per i disabili visivi è che queste invenzioni sono eccessivamente costose. Credo proprio che nessuno, nei Paesi del Terzo Mondo, utilizzi più i programmi di cui lei parlava nella sua mail. Mi sono reso conto che anche in Inghilterra le tecnologie adattative sono talmente care che una persona normale non può permettersi di acquistarle. Pertanto, è necessario effettuare pressioni sui diversi governi, affinché prendano i provvedimenti necessari a ridurre i prezzi di queste tecnologie e costringano i produttori a venderle con un margine di profitto molto più ridotto. A mio parere, l’altissimo costo delle tecnologie adattative è del tutto equiparabile all’inaccessibilità”.
Asim chiede inoltre ai lettori: “Qualcuno è in grado di insegnarmi a scannerizzare e allo stesso tempo a leggere in Kurzweil?". [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
+11: Per leggere Linux: D.P.M. Weerakkody, Professore of Letteratura Classica Occidentale e direttore del Dipartimento di Lingue Classiche presso l’Università di Peradeniya, nello Sri Lanka, ci scrive: “Vi scrivo per sapere se avete informazioni relative ad un qualsiasi screen reader con sintesi vocale che possa essere utilizzato con il sistema operativo Red Hat di Linux”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
[Fine della Sezione Due].
++Annuncio speciale: 'e-Access '06' – La tecnologia per tutti
- 14 Settembre 2006
- New Connaught Rooms, Londra.
“e-Access '06” è il principale avvenimento annuale nel Regno Unito per l’accesso a tutte le tecnologie da parte dei disabili. Sia la conferenza che la mostra sono incentrate sulla maniera in cui le tecnologie digitali consentono ed allo stesso tempo impediscono alle persone affette da disabilità di ottenere una maggiore indipendenza.
Fra i relatori saranno presenti Peter White, corrispondente della BBC per i problemi legati alle disabilità, Kevin Carey, vice presidente del RNIB e membro del Consiglio di Amministrazione di Ofcom, e Guido Gybels, direttore delle nuove tecnologie del RNID. Fra gli sponsor troviamo BSkyB, Jadu e Ford.
La partecipazione costa 195 sterline per il settore pubblico, 295 sterline per il settore privato e 145 sterline per gli enti assistenziali e le organizzazioni non profit su piccola scala (tutti i prezzi sono al netto di IVA). Consultare il sito: http://www.headstar-events.com/eaccess06/ .
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione Tre: Servizio Speciale
- L’istruzione.
+12: Le lezioni apprese nello Strathclyde e nel Malawi.
di Derek Parkinson
Con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno accademico, i dipartimenti universitari stanno organizzandosi per accogliere la nuova generazione di studenti, ma per Carol Murphy, Consulente di Tecnologie Assistive presso l’Università dello Strathclyde, questa è stata un’estate estremamente impegnativa.
Quest’anno, Murphy ha collaborato alle prime fasi di sviluppo di un progetto volto a migliorare l’accessibilità ai materiali di apprendimento per gli studenti con disabilità visive nelle scuole e nelle università della repubblica africana del Malawi.
Grazie allo stanziamento di 180.000 sterline messo a disposizione dal Fondo Scozzese di Sviluppo Internazionale, il progetto “Making Wonders” (Fare Miracoli) ha fornito computer portatili, tecnologie assistive come gli screen reader e gli ingranditori, ma anche istruzione e sostegno a tre scuole e a un centro di istruzione per insegnanti in quel Paese africano (per informazioni, consultare il sito http://fastlink.headstar.com/strath1 ).
In questa prima fase sono state gettate le basi per un progetto triennale, installando sui computer diversi prodotti, come lo screen reader JAWS di Freedom Scientific e l’ingranditore Zoomtext della Al Squared, ed insegnando ai professori del Malawi ad utilizzarli in maniera efficace. “L’addestramento è iniziato con l’accensione del computer”, racconta Murphy. “Abbiamo insegnato loro a scrivere senza guardare il monitor, a volte utilizzando auricolari ed a volte bendando loro gli occhi”, ci spiega.
A questi professori è stato insegnato anche in che modo funzionano i sistemi operativi, utilizzando il testo di Sarah Morley “Windows XP Explained” (Windows XP Viene Spiegato, http://www.winguide.co.uk/ ), racconta Murphy. Nei prossimi due anni, Murphy ed i suoi colleghi forniranno un’ulteriore assistenza ai professori del Malawi, che a loro volta utilizzeranno in classe quanto hanno appreso, fornendo opportunità di istruzione che prima non erano disponibili. “I documenti relativi agli esami erano disponibili in Braille, ma non i materiali relativi ai corsi”, spiega Murphy. Anche se il governo del Malawi ha a disposizione pochissime risorse da investire nelle tecnologie, si è impegnato a fornire un sostegno alla formazione degli insegnanti, afferma Murphy.
Anche se probabilmente non ci sono notevoli somiglianze fra i sistemi di istruzione usati nel Regno Unito e quelli del Malawi, Murphy afferma che la sua esperienza in Africa riuscirà sicuramente ad avvantaggiare il suo lavoro nello Strathclyde. “Di rado ho avuto l’opportunità di tirare fuori dalla valigia i miei appunti e dare loro un’occhiata, ma sono talmente esaurienti che mi saranno certamente utili anche qui”, dichiara.
Nello Strathclyde, il lavoro di Murphy prevede una collaborazione con i creatori di tecnologie assistive e con il dipartimento delle tecnologie IT, allo scopo di accertare che i JAWS e gli Zoomtext di proprietà dell’Università siano sempre aggiornati e che le loro licenze d'uso siano regolarmente pagate; inoltre, Murphy deve aiutare gli studenti ad utilizzare questo tipo di software e risolvere i problemi di accessibilità ai materiali dei corsi da parte del personale accademico. “Di solito sono molto gentili e cercano di aiutarmi”, ci spiega. “C’è stato un corso in cui era previsto un intenso accesso a siti web, e alcuni erano molto difficili da navigare con gli screen reader. Ma noi abbiamo avuto bisogno di pochi giorni per risolvere questo problema”, dichiara Murphy.
Sfortunatamente, però, altri problemi possono richiedere molto più tempo, ci racconta. Nel complesso, Murphy dichiara che il personale del dipartimento tecnologie, i lettori e i bibliotecari dello Strathclyde forniscono solitamente un notevole supporto agli sforzi sostenuti dal suo team. Però le procedure per la valutazione di uno studente, per la richiesta di stanziamenti, per l’installazione delle apparecchiature e per la formazione possono richiedere alcuni mesi, e questo significa che spesso, quando le necessità di tecnologie assistive di un determinato studente sono state valutate correttamente, il primo quadrimestre è quasi terminato.
La contea dello Strathclyde ha trovato alcuni sistemi per ridurre al minimo gli effetti peggiori, ci ha spiegato Murphy. "Possiamo dare le attrezzature in prestito agli studenti fino a che gli stanziamenti non vengono erogati”, ci racconta. Con dieci anni di esperienza lavorativa in questo settore, Murphy è nella posizione ideale per valutare i diversi atteggiamenti nel settore dell’istruzione. “La legge ci ha aiutato a far comprendere alla gente diversi problemi”, dichiara. “Uno dei cambiamenti principali sta nel fatto che affrontare la disabilità viene visto sempre più frequentemente come una responsabilità di ognuno, che non riguarda soltanto i consulenti per le disabilità”.
[Fine della Sezione Tre].
++Sezione Quattro: L’Opinione.
- L’informatica.
+13: Tutto cambia!
di Kevin Carey
Non ci sono dubbi sul fatto che, in termini di tecnologie di accesso, io sia un privilegiato: sono un consulente che lavora in proprio, con un ufficio ben attrezzato in cui la mia stampante a rilievo Index Braille è collegata al mio computer dotato di personal assistano. Lavoro con una BrailleNote in versione qwerty, costruita dalla HumanWare, e ho l’abitudine di trasferire tutti i miei file pasticciati sul mio personal assistant per la revisione e la catalogazione. L’attrezzatura mi era stata originariamente fornita tramite il programma ATW (Access To Work, accesso al lavoro) del Ministero per il Lavoro e le Pensioni. E’ davvero una bella vita.
Con l’unica eccezione che, negli ultimi due anni, ovvero da quando ho acquistato la nuova stampante a rilievo, né il software che mi era stato fornito assieme ad essa, né il software che utilizzavo prima riescono a funzionare come si deve. Ho dovuto adattarmi ad una situazione in cui ogni apostrofo e ogni virgoletta aperta viene trasformata in “ae” (il che rende difficile la lettura, dal momento che queste lettere si uniscono ai caratteri contigui) e spesso devo riscrivere lunghi periodi in Braille perché il traduttore non riesce a gestire il segno di “a capo” se è troppo marcato o troppo leggero. Il mio BrailleNote è fantastico, come del resto quelli che lo costruiscono, ma non è riuscito a lavorare come si deve negli ultimi due anni e, mentre scrivo, sto aspettando da quattro settimane che me ne venga consegnato uno nuovo; dovrò comprarlo, perché quelli del programma ATW mi dicono che il modello che possiedo è riparabile; beh, lo è anche una vettura d’epoca!
Negli ultimi dieci anni, la mia apparecchiatura completa non è mai riuscita a funzionare per più di quattro mesi senza presentare qualche problema. Ho rinunciato a utilizzare i sistemi standard con l’apparecchio per l’accessibilità collegato, perché i vari problemi di incompatibilità non sono mai stati risolti; ma le soluzioni “chiavi in mano” vengono fornite da aziende troppo instabili. Detto per inciso, non sono mai riuscito a scoprire come si fa per impedire, in entrambi i sistemi, al cursore del display Braille di fermarsi all’estrema destra o di sparire nell’invisibile riga successiva; tutto ciò è iniziato quando sono passato da WordStar a Word utilizzando un sistema collegato e ho voluto continuare a usare il mio BrailleNote.
Tutto sommato, pertanto, nonostante la mia buona conoscenza di base delle tecnologie, la mia vita è decisamente difficile per quanto riguarda l’accessibilità; allora, come deve essere quella delle persone che non hanno molta esperienza con la tecnologia e incontrano qualche difficoltà nel prendere in mano il telefono e richiedere l’assistenza? Inoltre, dal momento che l’intera attrezzatura mi era stata inizialmente fornita dalla ATW, come la mettiamo con coloro che sono disoccupati?
Penso che sia giunto il momento di cambiare radicalmente le cose; cominciando pure dal programma ATW, ma allargando il raggio d’azione a tutte le persone con handicap visivi, dovrebbe esistere il diritto, garantito dalla legge, all’accesso alle informazioni, e questo diritto non dovrebbe essere basato sulle sovvenzioni per l’acquisto di hardware e di software, ma su un sostegno finanziario che consenta il leasing dell’hardware ed un servizio di assistenza gestito dal server e disponibile per tutti i richiedenti, in grado di fornire le applicazioni e la conservazione dei dati.
Naturalmente, tutto questo può funzionare soltanto con la banda larga e, per motivi di flessibilità, quest’ultima dovrebbe essere fornita senza fili, per darvi un’idea. Tuttavia, dal momento che una politica del genere potrebbe risultare applicabile soltanto dopo decenni di tentativi, non c’è alcun motivo per cui i privilegiati come me si debbano preoccupare della possibilità di poter leggere le loro e-mail alle tre del mattino, mentre si trovano sulla cima di una montagna. Ovviamente, un servizio a banda larga fornito dal server non potrebbe funzionare dappertutto, ma chiunque volesse qualcosa di meglio dovrebbe pagare per ottenerlo.
Quello che io propongo ci eviterebbe di dover affrontare tutti i problemi legati all’incompatibilità e al passaggio alle versioni superiori. Ci consentirebbe di utilizzare software d'uso assai meno pesanti, con una tecnologia molto meno complicata, e ciò permetterebbe a sua volta una sostituzione molto più rapida degli apparecchi difettosi.
Chiaramente, dovrebbe essere stipulato un accordo fra il Governo ed alcune organizzazioni, come il RNIB, e forse anche con le industrie che lavorano nel settore dell’accessibilità, purché queste ultime non tentino di mantenere invariata la situazione attuale. Il cartello delle aziende che gestiscono l’accessibilità a livello globale ha già avuto la sua opportunità ma non l’ha sfruttata come si deve; è giunto il momento di affrontare il futuro, costituito dalla banda larga, con un insieme di tecnologie accessibili più facili da utilizzare.
NOTA: Kevin Carey è il direttore di HumanITy, un ente assistenziale che si occupa di inserimento digitale, e vice-direttore del RNIB.
[Fine della Sezione Quattro].
++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Annuncio Speciale: Braille Translations.
L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.
Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.
Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .
[Fine dell’annuncio speciale].
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Vicedirettore - Derek Parkinson
Capo Cronista – Mel Poluck
Consulente Tecnico – Nick Apostolidis
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]