+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
- NUMERO 87, MARZO 2007.
Sito web di accesso per il notiziario in lingua inglese (comprendente archivio):
http://www.e-accessibility.com
Sito web di accesso per il notiziario in lingua italiana:
Sponsorizzato dal Royal National Institute for the Blind
Traduzione italiana sponsorizzata da Fondazione CaRisBO nell'ambito del progetto CIFRA
Vi preghiamo di diffondere questo notiziario tra gli amici e i colleghi, in modo che possano abbonarsi inviando una e-mail a: mailto:eab-it-subs@headstar.com.
Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.
Più abbonati avremo, più il nostro servizio potrà migliorare!
NOTA: Il presente Notiziario è conforme allo Standard di accesso TEN (Text Email Newsletter – Bollettino E-Mail in formato di Testo). Ad esempio, tutti i titoli iniziano con un segno + (più), il che costituisce un cambiamento rispetto ai numeri precedenti, per i quali abbiamo usato il segno * (asterisco), e tutti gli articoli sono numerati sia nel sommario sia nel testo del Notiziario. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.headstar.com/ten
- Annuncio speciale: 'e-Access '07' – La tecnologia per tutti
- 2 Maggio 2007
- New Connaught Rooms, Londra
http://www.headstar-events.com/eaccess07/ .
La terza conferenza e fiera annuale del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità sull’accesso alle tecnologie da parte delle persone disabili è un evento di grande importanza, che riunisce tutti gli elementi necessari alla definizione di politiche avanzate relative all’accessibilità per le organizzazioni del settore pubblico e privato.
Fra i relatori saranno presenti: Richard Howitt, Membro del Parlamento, Presidente dell’Intergruppo trasversale del Parlamento Europeo per le disabilità, Geoff Adams-Spink, corrispondente della BBC per i problemi relativi alle disabilità, Paul Timmers, dirigente ICT presso il Gruppo di Inserimento della Commissione Europea, e vari rappresentanti del RNIB e dell’Università di Southampton.
Sponsorizzata da Ability Magazine e dal RNIB, questa conferenza si rivolge alle organizzazioni del settore pubblico, ai fornitori di tecnologia, agli istituti di formazione, alle banche, ai fornitori del settore privato di prodotti o di servizi, alle persone affette da disabilità ed alle organizzazioni che forniscono almeno una percentuale di informazioni e di servizi tramite sistemi digitali.
Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, visitare il sito: http://www.headstar-events.com/eaccess07/. Per le sponsorizzazioni e la richiesta di stand espositivi vi preghiamo di contattare Claire Clinton al numero telefonico 01273 231291 o all’indirizzo di posta elettronica: claire@headstar.com
[Fine dell’annuncio speciale].
++NUMERO 87 - IN QUESTO NUMERO
++Sezione Uno: Notizie.
01: I prodotti di tecnologie assistive si aggiornano rapidamente per Windows Vista
- alcune aziende di tecnologie specializzate rispondono all’aggiornamento del sistema operativo.
02: Una folla di utenti per un servizio gratuito di conversione dei documenti
- i formati alternativi vengono rispediti via e-mail entro pochi minuti.
03: Il divario già esistente aumenta per le dichiarazioni di accessibilità dei siti comunali
- il risultato dell’indagine annuale sui siti web comunali del Regno Unito.
04: Attivato il “primo corso al mondo” accessibile e gratuito di formazione sulle tecnologie IT
- un corso di istruzione elettronica di manutenzione del computer e di creazione di network.
Notizie in breve: 05: Campagna di raccolta firme – una petizione online per i diritti dei disabili; 06: Una missione entusiasmante – un gioco gratuito di “tiro al bersaglio”; 07: Tutti a bordo – i risultati del collaudo di un servizio fornito dagli autobus londinesi.
Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
08: Codice Captcha – uno strumento accessibile anti-spam; 09: Consulenza open source – la risposta al quesito relativo al software open source; 10: Problemi con HAL – richiesta di un consiglio per uno screen reader.
Sezione Tre: Servizio Speciale – La legge.
11: La scalata alla carriera con una scala dai pioli rotti, seconda parte: Sam Latif era stata prescelta dai suoi datori di lavoro per il conseguimento di una qualifica di tipo “standard oro” per l’industria, però la formazione si era rivelata irta di ostacoli per gli studenti ciechi, e ciò ha dato origine ad una battaglia legale. Derek Parkinson ci racconta l’esperienza vissuta da Sam quando ha presentato il suo caso in tribunale.
Sezione Quattro: Servizio Speciale – La creatività digitale.
12: La crisi dell’immagine: Kevin Carey ci parla dell’importanza di conservare la capacità creativa e l’originalità quando si progettano sistemi e siti web accessibili di tipo Web 2.0.
[Fine dei Contenuti].
Sezione Uno: Notizie.
+01: I prodotti di tecnologie assistive si aggiornano rapidamente per Windows Vista.
I produttori di tecnologie assistive hanno reagito, creando versioni dei loro prodotti che siano compatibili con Vista, il più recente sistema operativo Microsoft, più rapidamente di quanto non fosse accaduto con i precedenti aggiornamenti di Windows, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
Alcune aziende di tecnologie assistive avevano già messo a punto versioni beta pubbliche dei loro prodotti quando la Microsoft ha immesso Vista sul mercato al dettaglio, alla fine del mese di gennaio.
“I venditori di tecnologie assistive hanno reagito molto rapidamente, presentando versioni aggiornate dei loro software”, ha dichiarato Andy White, funzionario tecnico regionale del RNIB, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “La Microsoft ha progettato Vista tenendo presente i software di tecnologie assistive”. In precedenza, le aziende avevano dovuto lavorare molto più duramente per consentire ai loro software di funzionare con i sistemi operativi Microsoft. “Ogni volta che usciva una nuova versione, le aziende dovevano faticare moltissimo per tenersi al passo”, ha spiegato White.
Tuttavia, Eric Damery, Vice-Presidente della divisione Software di Gestione dei Prodotti presso la Freedom Scientific, l’azienda che ha sviluppato il famosissimo screen reader JAWS, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che la procedura di sviluppo non è stata affatto semplice. “Dobbiamo sviluppare i prodotti, collaudarli e fornire assistenza ai clienti in moltissime diverse configurazioni, e la posta in gioco tende a diventare altissima”, ha dichiarato Damery. “Poi, ecco che arriva Vista e cambia tutte le tecniche che avevamo adoperato per catturare i dati che appaiono sullo schermo”, ha detto Damery, “e noi siamo costretti a realizzare e collaudare una nuova soluzione, senza rinunciare alla vecchia”.
"Uno dei principali problemi era costituito dal fatto che [Vista] era stato un bersaglio mobile negli ultimi tre anni. Soltanto negli ultimi sei/nove mesi abbiamo effettivamente compreso in che modo la Microsoft avrebbe presentato il nuovo sistema”. La Freedom Scientific ha creato la nuova versione di JAWS e l’ha resa disponibile “entro 30 giorni dall’uscita di Vista”; ha affermato Damery.
Fra le più diffuse tecnologie assistive per i disabili visivi, le versioni compatibili dello screen reader Thunder e dell’ingranditore Lightning, realizzate dall’azienda non profIt produttrice di software Screenreader.net (http://www.screenreader.net/ ), e lo screen reader Window-Eyes, versione 6.1, prodotto dall’azienda statunitense GW Micro, sono state lanciate sul mercato contemporaneamente a Vista.
Una versione dell’ingranditore ZoomText compatibile con Vista, realizzata dall’azienda statunitense AiSquared, è stata messa in vendita due settimane dopo l’uscita di Vista e la Dolphin, l’azienda britannica di tecnologie assistive che realizza prodotti per le persone affette da disabilità visive, non ha ancora immesso sul mercato la sua versione 8.1, compatibile con Vista, di Supernova, lo screen reader e ingranditore con display Braille, né quella dello screen reader Hal, né quella degli ingranditori Lunar e LunarPlus. La Dolphin ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che la nuova versione di questi prodotti uscirà sul mercato in aprile o in maggio, e che gli acquirenti della penultima versione avranno diritto all’aggiornamento gratuito.
NOTA: Per esprimere i vostri commenti su questo articolo o sulle questioni che solleva, visitate il nostro nuovo servizio del “Notiziario Internazionale sull’Accessibilità In Diretta”, sul sito http://www.headstar.com/eablive.
+02: Una folla di utenti per un servizio gratuito di conversione dei documenti.
Un servizio gratuito che consente agli utenti la conversione automatica dei loro documenti dal Braille e in Braille dalla sintesi vocale e per la sintesi vocale,, con accesso tramite posta elettronica, sta ricevendo dalle 15.000 alle 20.000 nuove richieste ogni mese, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
Il Servizio “RoboBraille” ( http://www.robobraille.org/ ), finanziato con 560.000 sterline dalla Commissione Europea, è gestito da un consorzio internazionale diretto dall’ente nazionale danese che si occupa dei giovani e dei bambini affetti da handicap visivi, denominato “Organisation Synscenter Refsnaes”.
Gli utenti, che non hanno bisogno di alcuna registrazione, inviano i loro documenti come allegati ad una e-mail, nei formati Word, rich text, html o nel semplice formato di testo. Un software specializzato traduce questi documenti in Braille stenografico o in file mp3 in cinque lingue diverse. I documenti vengono poi restituiti per via elettronica e devono essere riversati su una stampante Braille o letti mediante display Braille, se sono stati convertiti in Braille.
“Non chiediamo agli utenti di registrarsi, ma riteniamo di avere, attualmente, un gruppo di utenti affezionati composto da oltre mille persone”, ha spiegato Lars Ballieu Christensen, coordinatore di RoboBraille, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. Le lingue attualmente trattate da questo servizio sono il danese, l’inglese, il greco, l’italiano e il portoghese. Il team prevede di allargare il servizio al francese, al lituano e al norvegese.
"Il servizio RoboBraille ha costituito il logico passo in avanti dopo aver sviluppato per decenni software di traduzione in Braille che gli utenti trovavano estremamente difficili da utilizzare”, ha dichiarato Christensen. “Con RoboBraille siamo in grado di automatizzare varie procedure altrimenti molto complicate e, allo stesso tempo, di mantenere il sistema sempre al passo con gli sviluppi più recenti”.
Nel consorzio di sviluppo sono presenti, fra gli altri, il Royal National College for the Blind (Istituto Reale Nazionale dei Ciechi) del Regno Unito, l’Associazione Nazionale Subvedenti italiana, il National Council for the Blind (Consiglio Nazionale dei Ciechi) irlandese, la National Association of Housing for the Visually Impaired (Associazione Nazionale degli Alloggi per i Disabili Visivi) irlandese, la Pagkypria Organozi Tyflon di Cipro e il Centro de Inovacao para Deficientes (CIDEF – Centro di Innovazione per i disabili mentali) del Portogallo.
Il team sta progettando un allargamento del servizio per consentire agli utenti la conversione dei documenti in formato Daisy, in Braille per la matematica e in Braille per la musica, e di introdurre un servizio per le banche e gli uffici fiscali, che consenta loro di inviare documenti in formato elettronico ai clienti che non riescono a leggere la stampa normale.
NOTA: Per esprimere i vostri commenti su questo articolo o sulle questioni che solleva, visitate il nostro nuovo servizio del “Notiziario Internazionale sull’Accessibilità In Diretta”, sul sito http://www.headstar.com/eablive.
+03: Il divario già esistente aumenta per le dichiarazioni di accessibilità dei siti comunali.
Il divario esistente fra le dichiarazioni di effettiva accessibilità dei siti web, presentate dagli enti locali del Regno Unito, e la situazione dell’accessibilità reale è aumentato rispetto all’anno scorso, in base ai risultati di una nuova indagine.
La revisione annuale dei siti comunali, denominata “Better Connected” (Collegati meglio) ed effettuata dall’ente locale Society of IT Management (Socitm), ha scoperto che quest’anno circa il 29% dei consigli comunali dichiara erroneamente di aver ricevuto valutazioni di accessibilità di livello “A”, “AA” o “AAA”, rispetto al 22% dello scorso anno.
Queste dichiarazioni vengono solitamente effettuate da un sito che espone il logo ufficiale della Web Accessibility Initiative (Iniziativa di Accessibilità alla Rete) del World Wide Web Consortium. La Socitm incarica il RNIB, l’ente assistenziale per i ciechi, di controllare tali dichiarazioni in maniera indipendente, effettuando anche test manuali, più rigorosi dei test puramente automatici su cui i consigli comunali ed i loro partner tecnologici spesso si basano.
“Il divario fra le dichiarazioni e la realtà riflette sicuramente la mancanza di consapevolezza”, ha dichiarato Martin Greenwood, direttore del Programma Insight (Introspezione) della Socitm. “O le persone agiscono in malafede (e preferisco pensare che non sia così), o sono pronte a credere a tutto ciò che i fornitori raccontano loro”.
Per di più, soltanto 71 siti web comunali del Regno Unito, su un totale di 468 siti, possiedono i requisiti necessari ad ottenere il livello “A” di accessibilità di base, secondo l’indagine svolta, nonostante il governo specifichi che il requisito minimo debba essere la valutazione di livello “AA”.
“Il fatto che 27 siti non siano neppure riusciti a ottenere una valutazione di livello “A” pur dichiarando un livello “AAA” (il più alto)… fa pensare che esista una notevole ignoranza di base sulla questione”, è stato scritto nella relazione. Per migliorare questa situazione, la Socitm suggerisce ai consigli comunali di attuare un programma di accessibilità a lungo termine e di “divenire consapevoli dell’importanza di ottenere uno standard di livello A”.
+04: Attivato il “primo corso al mondo” accessibile e gratuito di formazione sulle tecnologie IT.
Quello che si presenta come il primo programma del mondo di formazione online accessibile e gratuita, per insegnare alle persone gli elementi fondamentali di manutenzione del computer e di creazione di network, è stato presentato al pubblico in Australia. Chiunque può presentare domanda per frequentare questo corso, in qualunque parte del mondo risieda.
Il corso prevede due giorni di lezione a settimana, per un periodo di un anno. Gli studenti apprendono gli elementi fondamentali dei sistemi operativi del computer e delle infrastrutture dei network, ed imparano a costruire un computer e ad installare diverse versioni del sistema operativo Microsoft Windows, ad effettuare la manutenzione e a utilizzare gli strumenti per la creazione di network, oltre al modo di installare e gestire network di dimensioni medie e grandi. Il corso è sponsorizzato dall’azienda Cisco, che produce infrastrutture per i network.
Secondo Iain Murray, coordinatore del corso presso la Curtin University of Technology dell’Australia occidentale, tutti i contenuti sono accessibili a chiunque possieda una connessione a Internet e prodotti di tecnologie assistive, come uno screen reader o un ingranditore. “Abbiamo creato delle note per spiegare agli utenti di JAWS come accedere ai materiali online, ma il sistema funziona altrettanto bene con altri prodotti, compreso il VoiceOver per i computer Apple”, Murray ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. Le lezioni dal vivo vengono trasmesse per mezzo del servizio telefonico di rete “Skype”, i cui costi sono trascurabili, ha dichiarato Murray.
Secondo Murray, anche i grafici, i diagrammi e i simboli matematici sono stati resi accessibili. “Il corso non è esclusivamente di tipo matematico, ma comprende una notevole quota di conversioni binarie e esadecimali. Per questo motivo abbiamo sviluppato un “tabellone”; si tratta di un oggetto molto semplice, consistente in una tavola di legno o di plastica con tre file di 32 fori ciascuna. Questo strumento permette anche il calcolo degli indirizzi e delle sotto-reti IP. Chiediamo agli studenti di cercare di procurarsene uno nella zona in cui vivono; tuttavia, se questo non è possibile, provvediamo noi a spedirne uno gratuitamente”, ha dichiarato Murray.
I potenziali studenti possono saperne di più inviando una mail a Iain Murray all’indirizzo: i.murray@ece.curtin.edu.au .
++Notizie in breve:
+05: Campagna di raccolta firme: Una petizione online per richiedere una legislazione più severa a livello europeo per quanto riguarda i diritti dei disabili si propone di raccogliere oltre un milione di firme dai cittadini europei. La petizione, presentata dal Forum Europeo delle Disabilità, raccoglierà le firme fino al 3 ottobre, dopo di che verrà trasmessa all’Unione Europea e al Parlamento Europeo. Se l’obiettivo verrà raggiunto, l’Unione Europea sarà obbligata ad agire di conseguenza. Per informazioni, consultare il sito: http://www.1million4disability.eu/ .
+06: Una missione entusiasmante: Un audiogame gratuito di “tiro al bersaglio”, di argomento fantascientifico, dedicato alle persone con disabilità visive, è stato lanciato online gratuitamente. I giocatori devono controllare un personaggio che viene attaccato da otto tipi di robot, su sei livelli di gioco, con nove armi a disposizione. La sua missione? Salvare un gruppo di scienziati rapiti e imprigionati in un edificio pieno di trappole esplosive. Il gioco, denominato Technoshock, è stato sviluppato dalla Tiflocomp.ru, un’azienda russa che realizza giochi accessibili. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/techno1.
+07: Tutti a bordo: Soltanto il 28% dei passeggeri degli autobus londinesi ha ritenuto effettivamente utile il sistema in fase di collaudo presentato dalla Transport for London e comprendente indicazioni digitali e annunci radiofonici a bordo degli autobus relativi alla fermata successiva, secondo i risultati di una nuova ricerca. I gruppi di utenti comprendevano persone disabili e normodotate, studenti e persone che non parlavano l’inglese. Sono state suggerite alcune modifiche a questo servizio, che verrà lanciato il prossimo anno nella capitale britannica, fra cui la regolazione dei tempi degli annunci. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/tfl2.
[Fine della Sezione Uno].
++Annuncio Speciale: Screen reader Thunder - prodotto dalla screenreader.net CIC, un’azienda non profit.
Thunder è il software che consente ad un computer moderno di parlare. E’ completamente gratuito per l’uso personale presso il proprio domicilio. Potete scaricarlo dal sito: http://www.screenreader.net e divertirvi!
Dal momento della sua apparizione, avvenuta alla fine di luglio del 2006, circa 10.000 persone lo hanno scaricato e oggi abbiamo diverse versioni commerciali di Thunder per le organizzazioni, compresa la versione installata su un memory stick, e la possibilità di concordare una concessione di utilizzo ai college e alle università a prezzi realmente competitivi.
Vendiamo software di ingrandimento per gli ipovedenti e il software ClaroRead, appositamente progettato per gli studenti affetti da dislessia.
Inviateci una mail all’indirizzo: ask@screenreader.net o telefonateci al numero: 01733 234441 per ulteriori informazioni.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+08: Codice Captcha: Tedd Sperling, che ci scrive dall’Australia, ha creato uno strumento audio “Captcha”, una versione accessibile degli strumenti di protezione utilizzati su molti siti web che richiedono agli utenti di inserire un codice predefinito, per impedire l’accesso ai software “robot” di spam. Il sistema accessibile pronuncia a voce il codice. Sperling invita i lettori a provarlo, scaricandolo dal sito: http://www.sperling.com/examples/captcha/ . [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].
+09: Consulenza open source: Nell’ultimo numero del nostro Notiziario, David Bates chiedeva: “I file prodotti con un software open source sono accessibili agli utenti che non hanno installato sui loro computer il sistema operativo adatto?”.
David O'Brien risponde: "Il tipo di programma che si utilizza per la creazione di [un] sito web non dovrebbe avere alcuna importanza: se l’HTML è scritto come si deve, JAWS non dovrebbe avere problemi ad interpretarlo. Il “convertitore universale” di cui parli esiste già: è l’HTML valido e ben strutturato.
“Gli standard di accessibilità alla rete sono stabiliti dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Iniziative) del World Wide Web Consortium (W3C).
“L’idea generale è che i contenuti di rete creati da un autore che si sia attenuto alle Direttive di Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) utilizzando uno strumento di creazione di contenuti conforme alle Direttive di Accessibilità degli Strumenti di Creazione di Contenuti (Authoring Tool Accessibility Guidelines, ATAG), letto da un agente utente conforme alle Direttive di Accessibilità degli Agenti Utenti (User Agent Accessibility Guidelines, UAAG), avrà il massimo livello di accessibilità possibile. Puoi saperne di più sull’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete consultando il sito http://www.w3.org/WAI/, che però è piuttosto tecnico. Il Progetto degli Standard di Rete (Web Standards Project, ASP) riporta un buon elenco degli standard e si trova sul sito http://fastlink.headstar.com/wasp1 .
"Sfortunatamente, sono pochi i contenuti della Rete [accessibili]. Non conosco strumenti di creazione di contenuti pienamente conformi alle Direttive ATAG. Il design di rete approssimativo è la norma, pertanto la maggioranza delle pagine web non sono conformi neppure al livello più basso delle direttive WCAG, e gli agenti utenti sono molto diversi per quanto riguarda la loro conformità alle Direttive UAAG. Si ritiene che Firefox sia abbastanza conforme a tali direttive; Internet Explorer (IE) 5 e 6 invece lo è molto poco. La situazione generale con gli agenti utenti è migliorata moltissimo.
"Vorrei chiederti anche di unirti ai dibattiti (spesso molto vivaci) sul sito www.accessifyforum.com, se vuoi saperne di più”.
Inoltre, Sue Buckley ci scrive inviandoci un link per un articolo pubblicato su “Computerworld”, contenente notizie su un software della Sun Microsystems in grado di convertire il formato dei file in Microsoft Office 2003 e nel formato open source OpenDocument: http://fastlink.headstar.com/trans4 . [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].
+10: Problemi con Hal: Angela Owen ci scrive da Bradford: “Ho usato la versione 5 dello Screen Reader Hal [della Dolphin Computer Access], soprattutto con Microsoft Word e Outlook, per molti anni, con ben pochi problemi. Quando sono state immesse sul mercato le versioni 6 e 7, ho provato a passare ad entrambe ma, sfortunatamente, sono stata costretta a ritornare alla versione 5, a causa di diversi problemi in cui mi sono imbattuta.
“Fra questi, la lentezza crescente della sintesi vocale se un documento è piuttosto lungo, che la induce a saltare alcuni termini o a pronunciarli in maniera scorretta quando li si scrive; la pronuncia scorretta, o la mancata lettura, di alcuni oggetti selezionati, come i campi di entrata in Word; la riduzione nella scelta delle voci e la mancanza di regolazioni per l’intonazione dell’emissione vocale, che invece era disponibile nella versione 5.
“Ho discusso questi problemi con la Dolphin parecchie volte, ma pare proprio che non riusciamo a risolverli. Ho provato ad applicare il loro suggerimento di passare al file MAP “No Dom” in Word 2000, ma non ha fatto la minima differenza. Mi chiedo se qualcun altro abbia incontrato problemi analoghi e possa darmi qualche suggerimento”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].
[Fine della Sezione Due].
++Annuncio Speciale: Disabled Living Foundation, http://www.dlf.org.uk .
La DLF fornisce consulenze gratuite ed imparziali su tutti i tipi di prodotti per le persone anziane e disabili. Dai montascale ai bagni accessibili, dagli apriscatole ai rubinetti, dalle sedie per bagno ai bastoni da passeggio, dalle sedie a rotelle agli scooter ai sollevatori per il letto, la DLF è in grado di aiutarvi a trovare le soluzioni che vi permetteranno di continuare ad essere attivi ed indipendenti.
Offriamo anche ricerche gratuite ed imparziali ed un sito web in cui si mettono a confronto i vari tipi di bagni accessibili, di sedie per bagno, di docce, di corrimano e di altri prodotti per la cura personale, adatti alle persone anziane e disabili. Vedere ad esempio “Il Bagno Facile”, sul sito: http://www.dlf.org.uk/bathing.
Numero verde: 0845 130 9177 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16)
Casella vocale: 020 7432 8009
E-mail: advice@dlf.org.uk .
[Fine dell’Annuncio Speciale]
++Sezione Tre: Servizio Speciale
- La legge.
+13: La scalata alla carriera con una scala dai pioli rotti, Parte seconda
di Derek Parkinson.
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L’aula di un tribunale può sembrare un luogo sconfortante, specialmente se si sta citando in giudizio uno dei più importanti studi legali del mondo. Ma tutto ciò non ha impedito al Sam Latif, manager delle tecnologie IT, di darsi da fare per stabilire in che modo la legge del Regno Unito contro le discriminazioni sia applicabile anche ai contenuti elettronici.
Il viaggio di Sam verso il tribunale iniziò quando si iscrisse ad un corso di formazione a distanza, che avrebbe dovuto prepararla per la qualifica di “professionista per la gestione di progetti”, conferita dall’Istituto per la Gestione dei Progetti (Project Management Institute, PMI), un’organizzazione non profit con sede a Baltimora, negli Stati Uniti.
Subito dopo l’inizio del corso, Sam dovette combattere una frustrante battaglia per ottenere dalla PMI i materiali relativi al corso in un formato elettronico accessibile, e le sue difficoltà continuarono fino all’esame finale, un anno dopo. Anche se riuscì a superare l’esame, Sam decise subito dopo di intraprendere un’azione legale, ritenendo che la PMI avesse calpestato i suoi diritti stabiliti dalla Legge sulla Discriminazione dei Disabili (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, febbraio 2007).
La prima mossa compiuta da Sam fu quella di chiedere una consulenza alla Commissione per i Diritti dei Disabili (Disability Rights Commission, DRC), una scelta che comportò una nuova serie di ostacoli. “All’inizio, è stato estremamente difficile trattare con la DRC. Una persona mi aveva detto di consultare il sito web della DRC per avere un orientamento e poi, quando richiamavo, trovavo ogni volta una persona diversa e dovevo spiegare la situazione da capo”, ci racconta Sam. Dopo parecchie settimane di continue telefonate, però, le venne assegnato un consulente legale della DRC e Sam iniziò a radunare tutti i documenti necessari alla sua causa legale presso il Tribunale del Lavoro.
In questa fase la DRC, pur fornendo a Sam l’assistenza necessaria, non le fornì un appoggio formale, ma Sam era comunque determinata ad andare avanti. “Ho deciso che, se necessario, avrei fatto tutto da sola, ma è stato molto più complicato di quanto pensassi”, Sam ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Poco prima dell’udienza, la DRC ha deciso di appoggiarmi ufficialmente e mi ha aiutato a trovare un avvocato, Paul Epstein, che si è dimostrato brillante”, ci racconta.
Come per la maggior parte delle persone che non lavorano nel settore legale, le formalità dei processi erano del tutto nuove per Sam. Nei film e nei libri, le azioni legali prendono spesso l’aspetto di un drammatico duello fra le due parti ma, come avviene per molte cause, nella realtà, anche il caso di Sam richiese un notevole numero di udienze e molti mesi di tempo. Ciò nonostante, Sam ci dice che ci fu effettivamente un aspetto teatrale: “La prima udienza era stata interessante, perché per me era qualcosa di nuovo e perché mi aveva aiutato a comprendere come lavora un avvocato. In un certo senso, era stata un po’ uno spettacolo”, ci racconta. Durante quell’udienza furono discussi alcuni punti basilari, ad esempio, se la Legge sulla Discriminazione dei Disabili fosse applicabile al caso in questione.
Soltanto durante la seconda udienza Sam poté parlare in sua difesa. Era la prima persona che quel giorno avrebbe dovuto essere interrogata, ma non si era resa conto che quella sarebbe stata l’unica opportunità di parlare che avrebbe mai avuto. “Non avevo capito bene la procedura”, ci spiega. “E’ stato davvero doloroso dover stare seduta ad ascoltare persone che dicevano cose su cui ero in totale disaccordo”, ci racconta. Tuttavia, la sua capacità di dattilografare si dimostrò molto utile, perché poté prendere appunti e discutere in seguito i punti essenziali con il suo avvocato.
Un aspetto della causa a cui Sam non era preparata è stata la strategia della PMI, che aveva convocato un gran numero di esperti di accessibilità a sostegno della propria tesi. “Quell’esperienza è stata una delle peggiori, una di quelle che mi hanno ferito di più”: così Sam ha descritto il momento in cui Robin Christopherson, direttore dei servizi di accessibilità del rinomato ente assistenziale AbilityNet, espresse il suo parere a favore della PMI.
Dopo la fine delle udienze, nel giugno del 2006, si ebbe una lunga attesa per il verdetto finale, pronunciato alla fine di ottobre. La decisione non venne resa nota in un’aula di tribunale, ma fu comunicata a Sam tramite un semplice messaggio di posta elettronica. E la storia non finisce qui: in seguito, la PMI decise di presentare appello contro il verdetto, una procedura che probabilmente richiederà quantomeno un altro paio di mesi prima della sentenza definitiva.
Esaminando la sua esperienza fino ad oggi, Sam ritiene di aver sottovalutato l’impatto che la causa avrebbe avuto sulla sua vita. “Ci sono stati momenti in cui la situazione è stata molto dura, e mio marito è stato l’unico a capirlo, perché soltanto lui mi aveva visto impegnarmi tanto a fondo nello studio e nella preparazione della causa”, ci racconta. Nel complesso, però, Sam non rimpiange la decisione presa: “La gente di solito non si interessa a queste cose; però, se le cose non cambieranno, i disabili continueranno a essere ignorati”, ci spiega.
[Fine della Sezione Tre].
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La nostra missione è quella di far sì che ogni evento pubblico abbia una guida di testo che parli della sua esistenza, di dove verrà tenuto, di come raggiungere il luogo con i mezzi pubblici, di ciò che tale evento offre e del modo in cui usufruirne al meglio.
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[Fine dell’Annuncio Speciale]
++Sezione Quattro: Servizio Speciale
- La creatività digitale.
+12: La crisi dell’immagine
di Kevin Carey.
Nel novembre del 2006 scrissi un articolo sulle applicazioni “Web 2.0” e sulle sfide che queste comportano per le persone con disabilità visive; in altri articoli, avevo parlato della necessità, per noi disabili visivi, di concentrare l’attenzione sulla creazione dei contenuti e sul loro uso.
L’elemento più importante delle applicazioni Web 2.0 non è costituito dai milioni di persone che continuano a fare le stesse cose, ma dai pochi che si distinguono nella massa. Distinguersi nella massa, tuttavia, significa sapere molte cose sull’identità e sulla differenza e ritengo che questo possa costituire un problema sia per i ciechi sia per i vedenti, come pure per le persone che lavorano con loro. Non mi riferisco soltanto ai blog di solo testo, ma ai problemi della capacità individuale di espressione in un contesto multimediale.
Si tratta di un settore pieno di insidie e quasi totalmente inesplorato.
E’ importante riuscire a distinguere fin dall’inizio fra l’acquistare ed il creare. Noi comperiamo vestiti, mobili, animali domestici, auto, cibo e divertimenti e ciò costituisce parte integrante della nostra identità, è un modo di esprimere quello che siamo; ma possiamo fare tutto questo anche in rete, in mondi virtuali come “Second Life” (seconda vita).
In quei mondi, una persona può costruirsi un’identità diversa, simile a quella reale o completamente fantastica, e vivere una vita virtuale parallela. Però, proprio come accade nella vita reale (analogica o “autentica”), tutto ciò che si fa in un mondo ossessionato dallo stile trasmette alcuni segnali; perciò non ci si può permettere di commettere errori. C’è una differenza abissale fra colui che indossa scarpe da tennis rosse, blue jeans, una camicia africana coloratissima ed una giacca di velluto a coste in occasione di una cena formale e colui che indossa questo guazzabuglio di vestiti per caso e che, in questo modo, viene scambiato per un vanitoso ribelle alle convenzioni e sicuro di sé, anziché essere considerato semplicemente una persona distratta o troppo pigra per badare al modo in cui si veste.
Il problema dei colori e degli stili per quanto riguarda alcuni articoli pratici, come i capi d’abbigliamento, era già piuttosto difficile da affrontare quando esistevano regole precise che stabilivano quando si dovesse indossare uno smoking o quando fosse assolutamente vietato indossare jeans, però tutte queste regole oggi si stanno dissolvendo nel melting pot del fai-da-te globale, delle identità mescolate. Meno rigide sono le regole, più diventa difficile essere se stessi in una maniera adatta a comunicare agli altri ciò che si vuole che essi pensino di noi o che sentano nei nostri confronti.
Pertanto, quando avete costruito la vostra immagine di stili compositi (ecco una contrapposizione di parole decisamente convenzionale), come fate a decidere il comportamento da adottare in questo mondo fai-da-te? Se normalmente siete persone di buon senso, potreste anche desiderare di associare il vostro nuovo, audace abbigliamento ad un comportamento sessualmente aggressivo, ma come sarà esattamente questo comportamento? E come verrà accolto? Ecco che ci troviamo nel campo, decisamente insidioso, della credibilità. La costruzione della propria immagine è una forma di menzogna solitamente benigna, e non c’è nulla di peggio di un bugiardo poco credibile. Esiste un paradosso riguardante la coerenza e l’incoerenza che le persone con disabilità visive trovano difficile comprendere: l’eccessiva coerenza viene sospettata di falsità, mentre la confusione, in maniera piuttosto paradossale, viene considerata qualcosa di più autentico; tuttavia, quando si costruisce il proprio stile capita spesso di imbattersi in trappole.
Se pensate che questa forma di consumo e di costruzione sia difficile, aspettate fino a che non riuscirete a creare qualcosa partendo da zero, vale a dire il prodotto multimediale “io sono io” che non richiede l’uso di articoli digitali preconfezionati. Anche qui, non vogliamo limitarci ad un’infinità di blog di solo testo, ma in che modo questo settore affronterà la questione della composizione dell’immagine e del movimento? La risposta, semplice e triste, è che non ne abbiamo la minima idea.
Il punto di partenza potrebbe essere riunire le esigenze degli utenti e poi trasformarle in caratteristiche di base per gli strumenti da usare nella creazione dei contenuti. Poi, dovremmo persuadere i costruttori di tali strumenti ad ascoltarci, e convincere coloro che sviluppano i programmi ad inserire questo argomento nella formazione degli insegnanti e di tutti coloro che lavorano con i ciechi. E se pensate che tutto ciò sia piuttosto fantascientifico, probabilmente avete ragione.
[Fine della Sezione Quattro].
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“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
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L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.
Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.
Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .
[Fine dell’annuncio speciale].
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Vicedirettore - Derek Parkinson
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ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]