+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
- NUMERO 96, DICEMBRE 2007.
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++
NUMERO 96 – IN QUESTO NUMERO
Sezione Uno: Notizie.
01: I
giganti della tecnologia si alleano per l’accessibilità
-
Microsoft, Adobe, HP e altri collaboreranno per gli strumenti e gli
standard.
02: I
Paesi dell’Unione Europea potrebbero mancare gli obiettivi per
l’accessibilità fissati per il 2010
- una relazione sui progressi in Europa dimostra quanto questi siano frammentari.
03: I
siti web dedicati al turismo si rivelano poco accessibili
- Soltanto un sito su 10 esaminati utilizza standard “accettabili”.
Notizie
in breve: 04: Salvataggio per DAISY – un programma “plug-in”
per i libri in formato elettronico per Microsoft Word; 05: Un quadro
strategico per il 2020 – una consultazione politica a livello
nazionale sulla vista; 06: Un milione di firme – una petizione
online relativa alla legge sulle disabilità.
Sezione
Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
07: Un assaggio di Apple – richiesta di opinioni su questa azienda di tecnologie; 08: Ancora su Moodle – la piattaforma di software per l’istruzione; 09: Pessima attribuzione delle responsabilità? L’accessibilità inserita fin dall’inizio è la soluzione migliore; 10: Un aggiornamento per Ubuntu – un browser di testi fornito assieme al marchio Linux; 11: Mancanza di pari opportunità – quanto è difficile presentare una domanda di lavoro online; 12: Organizzazione di un “Barcamp” – un incontro sui siti web governativi.
Sezione
Tre: Servizio Speciale, parte prima – I siti web dei quotidiani del
Regno Unito e la loro accessibilità.
13: Ecco la notizia –
se riesci a trovarla: I siti web dei quotidiani dovrebbero essere di
grande aiuto alle persone con disabilità visive, permettendo
loro di accedere ai diversi articoli nello stesso tempo impiegato
dalle altre persone; invece, una nuova ricerca effettuata da
Journalism.co.uk dimostra che molti di questi siti non offrono tale
opportunità a causa della loro pessima progettazione.
Sezione
Quattro: Servizio Speciale, parte seconda – I siti web dei
quotidiani del Regno Unito e la loro accessibilità.
14: Miscellanea: Una selezione dei risultati dello studio effettuato da Journalism.co.uk: un riassunto dei risultati, buoni e cattivi, della ricerca condotta sui siti web dei principali quotidiani nazionali del Regno Unito, di prossima pubblicazione.
[Fine dei
contenuti].
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[Fine
dell’Annuncio Speciale].
++Sezione Uno: Notizie.
+01:
I giganti della tecnologia si alleano per l’accessibilità.
Un gruppo
di aziende leader mondiali nel settore delle tecnologie hanno
costituito una nuova alleanza per armonizzare gli standard, le
tecniche e gli strumenti per l’accessibilità. Uno dei
principali analisti dell’accessibilità a livello mondiale ha
definito questa decisione "lo sviluppo più significativo
ed emozionante per l’accessibilità degli ultimi 12 mesi”.
I membri
fondatori dell’Alleanza per l’Interazione dell’Accessibilità
(Accessibility Interoperability Alliance, AIA -
http://www.accessinteropalliance.org
) sono Adobe, BayFirst Solutions, HP, Microsoft e Novell, ma anche
diverse aziende specializzate in tecnologie assistive, come Claro
Software, Dolphin Computer Access, GW Micro, HiSoftware, Madentec,
Texthelp Systems e QualiLife.
Il gruppo collaborerà ad una serie di progetti ingegneristici volti ad accrescere l’interazione fra le tecnologie già esistenti, a progettare nuove tecnologie o nuove soluzioni, ad aumentare le direttive per i progettisti, a ridurre i costi relativi allo sviluppo e ad incrementare l’innovazione nel settore dell’accessibilità.
Fra i progetti iniziali troviamo lo sviluppo di una serie di scorciatoie da tastiera, che forniranno un notevole aiuto agli utenti di prodotti di tecnologie assistive con qualunque browser di rete; il miglioramento dell’interazione e dello scambio di informazioni fra l’hardware delle tecnologie IT e i prodotti di software e di tecnologie assistive (AT); infine, l’inserimento di caratteristiche e di risorse di accessibilità alle interfacce utente per le applicazioni.
“Oggi, i creatori di tecnologie devono lavorare su diverse piattaforme divergenti, in diversi ambienti di applicazione e con diversi modelli di hardware, se vogliono realizzare tecnologie accessibili ai clienti affetti da disabilità”, ha dichiarato Rob Sinclair, direttore dell’Accessiblity Business Unit della Microsoft, in una relazione pubblicata in occasione della presentazione di questa alleanza, la scorsa settimana. “L’ AIA costituisce un’opportunità per tutte le aziende del settore: offre loro la possibilità di unirsi per ridurre i costi e la complessità dell’accessibilità, per aumentare la soddisfazione dei clienti, per incentivare l’innovazione inclusiva e per rafforzare un ecosistema sostenibile di prodotti tecnologici accessibili”.
Il progetto potrebbe anche comportare la creazione di nuovi mercati per le tecnologie specializzate sull’accessibilità già esistenti, ha dichiarato il portavoce dell’alleanza. “Questo è lo sviluppo più significativo ed emozionante per l’accessibilità degli ultimi 12 mesi”, è quanto Julie Howell, direttore dell’accessibilità presso l’agenzia di design di rete Fortune Cookie ed ex direttore dell’accessibilità presso il RNIB, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
“Per i
disabili, uguaglianza significa la possibilità di avere
accesso agli stessi contenuti nello stesso tempo, con lo stesso
tempo, con lo stesso costo e con la stessa facilità di
chiunque altro. La battaglia per l’accessibilità elettronica
verrà vinta quando i creatori di strumenti per la
realizzazione e l’accesso ai contenuti della rete collaboreranno in
piena armonia. I creatori di tecnologie di accesso hanno già
lavorato, in passato, assieme ai principali creatori di tecnologie IT
ed ogni volta le persone disabili ne hanno tratto un vantaggio”.
02: I Paesi dell’Unione Europea
potrebbero mancare gli obiettivi per l’accessibilità fissati
per il 2010.
Gli Stati membri dell’Unione Europea rischiano di mancare gli obiettivi relativi ad una società dell’informazione più onnicomprensiva fissati per il 2010, secondo quanto rivelato da un nuovo ed esauriente studio internazionale pubblicato lo scorso mese dalla Commissione Europea.
Una sfilza
di “lacune, deficit e approssimazioni nell’accessibilità
elettronica” è stata scoperta dallo studio “La misurazione
dei progressi dell’accessibilità elettronica in Europa
(“Measuring progress of eAccessibility in Europe”, MeAC -
http://fastlink.headstar.com/meac1
).
In una dichiarazione effettuata a Riga nel 2006, i ministri dell’Unione Europea si erano impegnati a dimezzare il divario nella formazione e nell’accesso all’informatica in tutta Europa, e a garantire che tutti i siti web del settore pubblico fossero resi accessibili entro il 2010. Tuttavia, i progressi sono ancora “lenti e frammentari”, secondo quanto rilevato dal nuovo studio, e “la maggior parte degli obiettivi stabiliti a Riga non verrà realizzata in tempo”. Più di un europeo su tre rimane tuttora escluso dall’insieme dei benefici forniti dalla società digitale, si afferma in questo studio.
La
relazione dichiara: “L’accessibilità dei siti web del
settore pubblico rimane stabile al 5%. Soltanto il 10% delle persone
di età superiore ai 64 anni utilizza Internet, mentre la media
europea è del 47%. Se non si effettueranno ulteriori
interventi, tale divario verrà dimezzato soltanto nel 2015
anziché nel 2010”. Le persone con un basso livello di
istruzione, disoccupate ed anziane corrono i maggiori rischi di
essere penalizzate, viene dichiarato nella relazione.
Tuttavia, la ricerca afferma che l’efficacia delle politiche dell’Unione Europea nel favorire l’accessibilità elettronica in Europa è ampiamente dimostrata e riconosce i progressi in campo legislativo compiuti da tre singoli Paesi: l’Italia, la Spagna e il Regno Unito.
Nel tentativo di accelerare tali progressi, la commissione ha adottato un nuovo schema per l’integrazione dei provvedimenti di inclusione elettronica in tutta Europa e sta prendendo in considerazione nuove misure legislative analoghe a quelle relative all’accessibilità contenuti nella Legge sugli Americani con Disabilità (ADA) degli Stati Uniti.
La
commissione ha inoltre lanciato una campagna di informazione della
durata di un anno, prevista per il 2008, dal titolo “Inclusione
elettronica: devi farne parte anche tu!”, che culminerà in
una conferenza ministeriale volta a rafforzare gli impegni presi a
tutti i livelli (per informazioni, consultare il sito:
http://ec.europa.eu/information_society/einclusion
).
In occasione del lancio di questa campagna, Viviane Reding, Responsabile della Commissione dell’Unione Europea per la Società dell’Informazione ed i Media, ha dichiarato: “Lasciare indietro milioni di persone che non sono in grado di utilizzare le tecnologie di informazione e di comunicazione a proprio vantaggio è tanto moralmente inaccettabile quanto economicamente insostenibile.
“La velocità dei progressi è stata la metà di quanto avrebbe dovuto essere. Oggi, la commissione invia un chiaro segnale a tutte le parti in causa: l’industria, gli enti di regolamentazione ed i governi, dichiarando loro che dobbiamo agire in collaborazione per garantire a tutti una società di informazione priva di qualunque barriera”,
+03: I
siti web dedicati al turismo si rivelano poco accessibili.
Quasi tutti i siti web del Regno Unito dedicati al turismo non offrono livelli accettabili di accessibilità di base, secondo una nuova relazione pubblicata da AbilityNet, un ente assistenziale che si occupa di accesso alle tecnologie.
La relazione, l’ultima di una serie di indagini sulla “Situazione della Nazione Elettronica” effettuate da questo ente assistenziale, ha esaminato dieci siti web a caso, prelevati da un elenco delle principali attrazioni turistiche del Regno Unito. I siti sono stati valutati in base ad una classificazione di cinque stelle, da “molto inaccessibile” (una stella) a “molto accessibile” (cinque stelle); tre stelle rappresentano un livello di accessibilità definibile come “adeguato”.
Soltanto uno dei dieci siti esaminati (quello del Centro Scientifico di Glasgow) ha raggiunto o superato questa soglia “adeguata”. Il sito web di questo centro (http://www.glasgowsciencecentre.org) era stato modificato lo scorso anno, tenendo ben presente l’accessibilità, e di conseguenza ha ottenuto quattro stelle.
Fra gli
altri siti web presi in esame, quattro hanno ottenuto due stelle (il
Progetto Eden, il Passaggio dei Giganti, il Museo Portuale Nazionale
e Portmeirion); altri cinque sono stati ritenuti molto inaccessibili
ed hanno ottenuto una sola stella (lo zoo di Belfast, il Museo della
Fondazione Burns, il Castello di Edimburgo, i Giardini Kew e l’Occhio
di Londra).
I siti che non sono riusciti ad ottenere una valutazione di tre stelle potrebbero essere dichiarati inadempienti nei confronti dei requisiti di accessibilità stabiliti dalla Legge Sulla Discriminazione dei Disabili del Regno Unito, ha dichiarato AbilityNet.
La relazione ha preso in considerazione la conformità di questi siti con le Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete, stabiliti a livello internazionale dal World Wide Web Consortium, come pure le difficoltà pratiche che i visitatori affetti da diverse disabilità potrebbero incontrare. Fra le caratteristiche che causano problemi troviamo i testi in caratteri piccoli e non ingrandibili, la complessità non necessaria, i pulsanti eccessivamente raggruppati, le immagini prive di definizioni e l’eccessivo affidamento alle indicazioni di tipo esclusivamente visivo. A seguito della presentazione di questa relazione, perlomeno tre delle attrazioni che avevano ottenuto una sola stella hanno dichiarato di volersi impegnare per migliorare l’accessibilità dei loro siti web.
++Notizie
in breve:
+04:
Salvataggio per DAISY: un plug-in gratuito che consente agli utenti
di Microsoft Word di “salvare in formato DAISY” (salvare i file
in un formato che può essere convertito in un libro
elettronico DAISY) verrà reso disponibile all’inizio del
2008. Il formato DAISY consente agli utenti di scorrere il testo, di
passare da una sezione all’altra e alle note finali in una maniera
molto simile a quella utilizzata da un lettore vedente con un testo
stampato. Si spera che questo nuovo plug-in incoraggerà gli
editori a mettere a disposizione degli utenti di DAISY un maggior
numero di testi. Per informazioni, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/daisy2
.
+05:
Un quadro strategico per il 2020: La bozza di un quadro strategico
per il miglioramento della sanità nel settore visivo, per la
prevenzione della perdita della vista e per il sostegno alle persone
con handicap visivi nel Regno Unito è stata pubblicata da
Vision2020 UK, un’organizzazione a largo raggio incentrata sulla
sanità per il settore visivo. Fra le molte iniziative c’è
anche una richiesta ad Ofcom, l’ente di regolamentazione delle
comunicazioni, affinché faccia pressioni per un aumento dal
10% al 50% delle quote televisive e radiofoniche di programmi dotati
di descrizioni audio, entro i prossimi 15 anni. La consultazione
della Strategia per la Vista nel Regno Unito inizierà il 17
gennaio 2008. Per informazioni, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/vision1
+06: Un milione di firme: Oltre 200.000 persone hanno firmato
una petizione online che richiede una legge migliore per la
protezione dei diritti dei cinquanta milioni di disabili esistenti in
Europa, e che fa parte di una campagna di petizione, sia online che
al di fuori della rete, organizzata dal Forum Europeo per le
Disabilità ed intitolata “1million4disability” (un milione
per la disabilità). Il mese scorso, la campagna ha raggiunto
il suo obiettivo iniziale di raccogliere un milione di firme in nove
mesi, presentando circa 1.300.000 firme alla Commissione Europea. Il
sito web è ancora attivo: http://www.1million4disability.eu
.
[Fine della Sezione Uno].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+07:
Un assaggio di Apple: Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità
sta cercando informazioni per un articolo riguardante le
caratteristiche di accessibilità del nuovo sistema operativo
“Leopard” della Apple e di tutti gli altri prodotti Apple, come
l’ iPod e l’ iPhone. Vorremmo ricevere le opinioni dei lettori
affetti da disabilità che utilizzano prodotti Apple, per
conoscerne pregi e difetti, e saremmo lieti di ottenere informazioni
sull’impressione generale delle persone nei confronti di Apple come
azienda, e del suo approccio all’accessibilità.
Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com
.
+08: Ancora su Moodle: Nel nostro numero di ottobre
(articolo n° 11, sezione 4), Nick Freear e Chetz Colwell della
Open University (Università Aperta) del Regno Unito ci avevano
parlato delle loro esperienze nel rendere accessibile Moodle, la
piattaforma online per l’istruzione, gratuita ed ampiamente
diffusa. A causa di una svista, una lista di utili link non era stata
pubblicata e Nick ci ha scritto per una rettifica.
Per
saperne di più su Moodle, i lettori possono visitare il sito:
http://moodle.org,
mentre per avere informazioni sui lavori per l’accessibilità
attualmente in corso su questa piattaforma, possono consultare il
sito: http://docs.moodle.org/en/Accessibility
.
Gli autori
vorrebbero anche aggiungere alcuni riconoscimenti: questo lavoro si
avvale della collaborazione di altri colleghi della Open University,
dei realizzatori di Moodle.com e di molte altre persone, come pure
della comunità dei forum di Moodle.org.
+09:
Pessima attribuzione delle responsabilità? Linda Woodbury, una
lettrice di San Diego, California, ci ha inviato alcune osservazioni
sommarie molto pertinenti sull’accessibilità che risultano
particolarmente interessanti se lette assieme alla notizia,
pubblicata in questo numero, di una nuova alleanza a favore
dell’accessibilità fra un gruppo di aziende leader del
settore delle tecnologie (vedere l’articolo 1, Notizie, in questo
numero).
Linda
ci scrive: “Perché pensate che continuiamo a sviluppare
tecnologie per i ciechi, affinché possano leggere le
istruzioni degli apparecchi, le indicazioni digitali, le informazioni
ed i segnali stradali, eccetera, quando poi è sempre il cieco
in questione ad avere la responsabilità di stabilire quale
apparecchio utilizzare, spesso sostenendone il costo e ritrovandosi
oppresso dalle attrezzature che deve portarsi dietro dappertutto?
“Non sarebbe più vantaggioso effettuare pressioni su tutte le aziende e su tutti gli enti governativi, affinché si limitino ad offrire l’accessibilità già inserita nei loro prodotti, servizi e prestazioni di marketing, ogni volta che ciò è possibile? Penso che le soluzioni semplici, che richiedono soltanto qualche piccolo cambiamento nello sviluppo dei prodotti e delle loro confezioni, potrebbero rappresentare un buon inizio. Allo stato attuale, sembra sempre che sia il singolo cieco ad essere responsabile di certe scelte e di sostenerne i costi, anche se spesso non possiede le risorse necessarie”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com
].
+10: Un aggiornamento per Ubuntu: Jeff Seager,
specialista di comunicazioni presso la Divisione Servizi di
Riabilitazione della Virginia Occidentale, ci ha scritto per dare un
ulteriore contributo a quanto da noi riportato nell’ultimo numero.
Jeff aveva cantato le lodi del marchio Ubuntu di Linux, che
considerava l’accessibilità un elemento prioritario,
installando automaticamente il software gratuito “Orca” per gli
screen reader.
Oggi Jeff aggiunge: “Pochi giorni dopo avervi scritto, mi sono reso conto che anche il browser di testi Lynx era stato installato automaticamente nella nuova versione 7.10 di Ubuntu Linux. Non me ne ero accorto prima, perché avevo installato Lynx personalmente, adattandolo alle mie esigenze, nella versione 7.04 di Ubuntu, e la mia versione adattata è rimasta intatta.
“Come accade con il browser di rete GUI in Ubuntu, il browser Lynx appena installato si apre (la prima volta, e fino a che non si cambia la home page) con una pagina realizzata su misura per i nuovi utenti di Ubuntu, con diversi link alle altre risorse di istruzione di Ubuntu. Un’accessibilità davvero ben realizzata per coloro che hanno bisogno di usare, o preferiscono usare, un browser di solo testo”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com
].
+11: Mancanza di pari opportunità: A seguito
della lettera, pubblicata il mese scorso, del nostro lettore Norman
Waddington, che ha incontrato difficoltà di accessibilità
nel presentare una domanda di lavoro online presso un ente locale, un
altro lettore, David Rosser, ci scrive per raccontarci un’esperienza
analoga.
“Mi riferisco all’articolo di Norman Waddington, a cui esprimo la mia solidarietà, sulle difficoltà da lui incontrate nel presentare una domanda di lavoro.
“Anche
io ho un handicap visivo e recentemente ho tentato di presentare una
domanda di lavoro online presso il NHS e ho incontrato moltissime
difficoltà. Sono andato alla sede locale e ho richiesto una
copia cartacea del modulo dipresentazione della domanda; quelli della
sede locale mi hanno detto che non sarei stato contattato per un
colloquio, perché preferiscono le richieste online.
”Penso
che si dovrebbe fare di più per migliorare l’accessibilità
dei moduli di richiesta online, consentendo alle persone affette da
disabilità visive di essere trattate in maniera egualitaria.
Migliorare le richieste online di lavoro costituirebbe un passo
avanti per tutti, perché renderebbe più facile la vita
delle persone con disabilità visive, ma anche quella delle
persone vedenti”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com
].
+12: Organizzazione di un “Barcamp”: Alex Stobart,
del Governo scozzese, ci scrive per attrarre l’attenzione dei
lettori del Notiziario su “BarcampUKGovWeb”, un progetto di
incontro “Barcamp”, della durata di due giorni, alla cui
organizzazione Alex collabora. Scopo dell’incontro: discutere i
problemi relativi ai siti web governativi. L’incontro si terrà
nel fine settimana del 26-27 gennaio 2008, in centro a Londra.
Il
termine “barcamp” si riferisce ad un evento di tipo nuovo ed
informale, programmato online in maniera cooperativa, dove tutti
coloro che prevedono di partecipare si impegnano anche a collaborare
in qualche modo come relatori, moderatori o organizzatori. Stobart ci
ha spiegato che uno dei partecipanti ha espressamente richiesto agli
organizzatori di invitare membri della comunità
dell’accessibilità, ed è per questo che si è
rivolto al nostro Notiziario..
Per
ulteriori informazioni, consultare il sito:
http://barcamp.org/BarcampUKGovweb
.
[Fine della Sezione Due].
++Sezione Tre: Servizio
Speciale, parte prima
- I siti web dei quotidiani del Regno Unito
e la loro accessibilità.
+13:
Ecco la notizia – se riesci a trovarla!
Nel mondo precedente alla Rete, i ciechi dovevano accontentarsi di una gamma limitata di articoli di quotidiani, selezionati da altre persone e considerati adatti ad essere tradotti in Braille o in altri formati, e che spesso arrivavano a destinazione troppo tardi per essere definiti “ultime notizie” nel vero senso del termine.
Con l’avvento della rete, in teoria il campo di gioco è stato livellato: chiunque abbia accesso ad un computer, compresi gli utenti ciechi di screen reader e le persone con handicap visivi, può accedere ai siti web dei principali quotidiani nello stesso tempo impiegato da chiunque altro, leggendo i titoli man mano che si presentano e scegliendo gli articoli che desidera leggere (per quanto squallidi) dall’intera serie.
Tutto ciò,
ovviamente, partendo dal presupposto che i siti web dei quotidiani
siano accessibili agli screen reader e alle altre tecnologie speciali
di accesso; tuttavia, secondo una nuova ed esauriente ricerca
sull’accessibilità dei siti web dei quotidiani, effettuata
dal sito di giornalismo specializzato denominato Journalism.co.uk,
tale presupposto non è sempre scontato.
Il mese
scorso, Journalism.co.uk ha chiesto ad un gruppo di volontari ciechi
o ipovedenti di effettuare un test di otto fra i siti web dei
principali quotidiani nazionali: the Express, the Guardian, the
Independent, the Daily Mail, the Mirror, the Sun, the Daily
Telegraph, e the Times. I volontari erano John Allnutt, che utilizza
uno screen reader JAWS (versione 3.7) e tre giovani studenti del
Dorton College della Società Reale di Londra per i Ciechi:
Rosie Johnson, Josh Pinnell e Charlotte West.
A queste persone è stato chiesto di svolgere una serie di compiti su ogni sito, compreso l’accesso all’articolo principale di ognuno dei siti web; di navigare su un articolo di loro interesse lontano dalla home page; di individuare e far funzionare un articolo in formato audio o video; di utilizzare la funzione di ricerca per reperire un articolo; di trovare ed interagire con i blog delle sezioni dedicate alle lettere dei lettori; infine, di individuare la sezione con le informazioni sull’accessibilità, se esistente. Ai volontari è stato chiesto anche di prendere nota delle loro impressioni generali su ognuno di questi siti.
I risultati sono stati davvero molto differenziati. Soltanto i siti web di The Guardian e di The Daily Mail hanno delle sezioni dedicate all’accessibilità, e soltanto The Daily Mail fornisce una versione di solo testo del suo sito web alle persone cieche o ipovedenti. Nessuno dei siti web di questi quotidiani, a tutt’oggi, ha conquistato il logo “Vediamoci chiaro” del RNIB, che viene aggiudicato ai siti che risultano eccellenti in questo campo.
La navigazione fra i vari siti da parte degli utenti di screen reader e delle persone con disabilità visive è stata spesso ostacolata dagli schemi e dalle strutture delle pagine, che spesso creavano confusione, e dagli annunci pubblicitari “pop-up”, che apparivano senza preavviso e senza alcuna spiegazione relativa al testo.
Tutti i siti hanno dimostrato di avere quantomeno alcune caratteristiche positive per quanto riguarda l’accessibilità, anche se non particolarmente efficaci, e tutti hanno ugualmente creato alcuni problemi ai volontari.
Analizzando i risultati per Journalism.co.uk, Richard Warren, direttore tecnico presso Userite, l’ente di consulenza sull’usabilità della rete, ha dichiarato: “Nessuno degli otto quotidiani esaminati ha compreso la differenza fondamentale fra la versione in rete e quella a stampa. Tutti hanno tentato di riprodurre l’aspetto della versione a stampa e si sono limitati ad aggiungere una serie di menu di navigazione che crea soltanto confusione.
"Il risultato è un insieme di pagine sovraccariche, difficili da consultare per l’utente normale e che concedono poco o nulla all’utente disabile”.
Un problema comunemente riscontrato dall’indagine è stato l’obbligo di ascoltare un lungo elenco di link (menu di navigazione) e di altre caratteristiche della pagina prima di poter raggiungere il contenuto principale della pagina stessa, ha dichiarato Warren. Ciò accade perché JAWS (come altri software assistivi) legge la pagina nell’ordine in cui è stata scritta.
Warren prosegue: “L’utente dotato della vista viene attratto dall’articolo principale, collocato nella parte centrale della pagina, grazie al colore e alle dimensioni dei caratteri del titolo e delle immagini associate. L’utente cieco è costretto ad ascoltare mentre Jaws si fa strada attraverso tutti i menu, le pubblicità e tutti gli altri elementi presenti nella pagina”.
“Esiste una soluzione semplice a [questo] problema, vale a dire l’inserimento di un nuovo link in cima alla pagina, che porti l’utente direttamente al contenuto della pagina principale, evitando in questo modo tutti i link di navigazione. The Mirror, the Daily Mail e The Guardian forniscono questa opzione, in maniera più o meno valida.
“The Guardian e The Daily Mail tentano persino di fornire una selezione di scorciatoie di tastiera [ma] questa tecnologia viene applicata in maniera scorretta su entrambi i quotidiani e potrebbe indurre gli utenti a salvare file indesiderati sui loro computer, anziché a navigare verso la pagina desiderata”.
Il secondo
problema comune riscontrato dalla ricerca è l’utilizzo delle
finestre di pop-up. “Sono molto seccanti per i lettori vedenti, ma
possono costituire un vero disastro per gli utenti ciechi, che spesso
non hanno modo di sapere che Jaws non è più incentrato
sulla pagina principale, bensì su una finestra di pop-up”,
ha affermato Warren.
“Di conseguenza, l’addetto alla revisione ha tentato di continuare a navigare come se si trovasse ancora sulla pagina originale, ed ha finito con il perdersi completamente”.
Alcune caratteristiche dei siti potrebbero risultare problematiche non soltanto per le persone con handicap visivi, ma anche per quelle con problemi motori, in base a quanto rivelato dalla ricerca. Molti siti utilizzano menu “a tendina” per la navigazione, ma le persone vedenti con un controllo limitato del mouse spesso non riescono ad effettuare una selezione accurata con questi menu. Il cursore spesso non si dirige sul menu in maniera corretta e questo si chiude prima che l’utente abbia avuto il tempo di selezionare l’opzione desiderata, spiega Warren.
I volontari hanno riscontrato altri problemi nell’accedere ai contenuti video delle notizie presenti sui siti e ai blog interattivi. “I video e i blog sono tecnologie più recenti, pertanto le funzioni di accessibilità potrebbero essere poco conosciute. Tuttavia, non è una ragione valida per non provarci”, ha affermato Warren.
“I video dovrebbero contenere una trascrizione alternativa dei contenuti audio ad essi associati, a beneficio dei non udenti che così potrebbero leggerli, ed una descrizione alternativa di testo delle scene, permettendo così ai non vedenti di inserire le descrizioni audio nel contesto”.
La
soluzione per la maggior parte di questi problemi consiste
nell’attenersi ai principali standard accettati a livello
internazionale per l’accessibilità alla rete, ha dichiarato
Warren. “The Daily Mail ha fornito una versione di solo testo del
proprio sito web, a beneficio dei ciechi e degli ipovedenti, ma il
link per questa versione era stato collocato talmente in fondo alla
pagina che le persone con handicap visivi potrebbero avere problemi a
trovarlo. Tuttavia, la fornitura di pagine di solo testo non
costituisce certo l’unica soluzione per l’accessibilità, e
forse neppure la più desiderabile.
"I giornali
esaminati potrebbero applicare con facilità le direttive WCAG
(Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete, Web
Content Accessibility Guidelines) del W3C ai contenuti dei loro siti,
organizzare meglio le pagine in modo da codificare i contenuti
importanti in cima alla pagina stessa e utilizzare in maniera
adeguata i codici HTML per i titoli e gli elenchi”.
Per finire, gli stessi giornali potrebbero trovarsi in posizione di svantaggio per non aver affrontato in maniera corretta i problemi relativi all’accessibilità, ha spiegato Oliver Luft di Journalism.co.uk. “Oltre agli ovvi benefici per gli utenti, la corretta accessibilità comporta benefici anche per gli editori, fra cui una collocazione più in alto e un numero maggiore di riferimenti nei motori di ricerca, che sono in grado di indicizzare i contenuti in maniera più precisa”, ha dichiarato Luft.
“Eppure,
questi vantaggi non vengono presi in considerazione da molti fra I
principali quotidiani del Regno Unito nelle loro strategie
online”.
NOTA: Per una selezione dei risultati di questa
ricerca suddivisi a seconda dei diversi quotidiani, vedere alla
Sezione Quattro di questo numero. Per ulteriori particolari,
consultare il sito:
http://www.journalism.co.uk/5/articles/530590.php
[Fine
della Sezione Tre].
++Sezione Quattro: Servizio Speciale,
parte seconda
- I siti web dei quotidiani del Regno Unito e la
loro accessibilità.
+14:
Miscellanea: Una selezione dei risultati dello studio effettuato da
Journalism.co.uk.
Il sito
web specializzato Journalism.co.uk ha pubblicato uno studio
approfondito sull’accessibilità e l’usabilità dei
siti web dei principali quotidiani nazionali del Regno Unito (vedere
alla Sezione Tre di questo numero). Nella seconda parte del nostro
servizio speciale su questo studio, presentiamo una panoramica dei
lati positivi e negativi di tutti i siti presi in esame.
-
The Express http://www.express.co.uk
- Lati
positivi: Una buona configurazione della sezione dei blog, dove i
contenuti sono elencati in maniera simile agli articoli con le
notizie, con un titolo appropriato che indica a chi utilizza uno
screen reader che cosa può trovare dietro ogni singolo link.
-
Lati negativi: Il motore di ricerca del sito, anziché
informare immediatamente l’utente sul numero dei risultati ottenuti
e mostrarli, ha presentato ai volontari una serie di link fuori
contesto, la maggior parte dei quali relativi a Madeleine McCann ed
alla principessa Diana, senza alcuna spiegazione sul fatto che si
trattava di termini comunemente richiesti.
- The Guardian
http://www.guardian.co.uk
-
Lati positivi: Il sito (uno dei preferiti dei volontari) contiene uno
strumento per l’accessibilità come terzo link letto da JAWS
all’inizio di ogni pagina. Anche se questo strumento di modifica
dei caratteri (rivolto agli utenti con disabilità visive) è
presente anche sui siti di altri quotidiani, raramente si trova tanto
in vista.
-
Lati negativi: Gli utenti di JAWS hanno bisogno di molto tempo per
spostarsi sugli articoli relativi alle ultime notizie sulla barra di
navigazione del sito. “I lettori vedenti possono riuscire ad
identificare istantaneamente la collocazione dei contenuti delle
notizie, ma io non ci riesco proprio. JAWS deve prima spostarsi lungo
tutte le diverse sezioni”, ha spiegato John Allnutt.
- The
Independent http://www.independent.co.uk
-
Lati positivi: Il sito web contiene uno strumento per modificare le
dimensioni dei caratteri, posto in fondo alla pagina, utile agli
utenti con disabilità visive. E il giornale afferma
“Attualmente stiamo riprogettando il nostro sito web prendendo in
considerazione l’accessibilità, e pensiamo anche di inserire
caratteri modificabili”.
- Lati negativi: La recente
riprogettazione della sezione dei blog le ha dato una configurazione
completamente diversa dal resto del sito. Inoltre, la pagina dei blog
conteneva anche alcuni annunci pubblicitari pop-up, che creano
confusione a chi usa uno screen reader. Nel complesso, i volontari
hanno classificato questo sito come uno dei più difficili da
utilizzare.
-
The Daily Mail http://www.dailymail.co.uk
-
Lati positivi: Il sito utilizza regolarmente un link “passa alla
navigazione principale”, che ha consentito ai volontari di lasciare
da parte molte caratteristiche estranee alla navigazione presenti su
ognuna delle pagine.
- Lati negativi: Lo spostamento a sinistra
della barra di navigazione nella sezione dei blog si è
rivelato disorientante per John, che non sapeva bene come spostarsi
da questa pagina alle altre sezioni del sito.
- The Mirror
http://www.mirror.co.uk
-
Lati positivi: Le pagine dei risultati di una ricerca non erano
inondate di annunci pubblicitari, come invece avveniva in altri siti,
e ciò ha permesso a JAWS di accedere ai risultati in maniera
più rapida.
- Lati negativi: La procedura di navigazione
fra le notizie era “contorta” e “fuorviante”. Un link “passa
ai contenuti principali” sembrava un sistema promettente per
evitare gli annunci pubblicitari, ma in realtà ha condotto
John ad un lungo elenco di articoli sullo show business anziché
alla sezione delle notizie principali.
- The Sun
http://www.thesun.co.uk
-
Lati positivi: La posizione e i titoli dei principali articoli
aiutano i lettori con disabilità visive a identificare gli
argomenti importanti. Le dimensioni dei caratteri di testo sono
ottime e lo stile diretto del quotidiano The Sun dà
un'impressione immediata del contenuto degli articoli.
- Lati
negativi: Il motore di ricerca ha cercato in tutta la Rete anziché
all’interno del sito web, senza informare l’utente, dato che per
modificare questa caratteristica il sito utilizza un menu a tendina
anziché pulsanti.
- The Telegraph
http://www.telegraph.co.uk
-
Lati positivi: Accedendo per la prima volta a questo sito, lo screen
reader di John ha immediatamente iniziato a leggere i contenuti delle
notizie principali: un piacere raro ed inaspettato.
- Lati
negativi: Cliccando su un link per passare ad un articolo nella
sezione dell’istruzione, non si è ottenuto l’accesso
immediato a questo articolo; JAWS ha letto il titolo, ma poi ha
dovuto frugare fra tutte le barre di navigazione e gli annunci
pubblicitari prima di poter leggere l’articolo vero e proprio.
-
The Times http://www.timesonline.co.uk
-
Lati positivi: La pagina dei risultati del motore di ricerca è
stata ritenuta estremamente accessibile, perché non era
sovraffollata e conteneva un riassunto per ogni risultato, oltre al
nome dell’autore ed alla data degli articoli elencati.
- Lati
negativi: Dapprima la home page ha snocciolato tutti i parametri
tecnici del sito, poi ha condotto i volontari ad una sfilza di
annunci pubblicitari sulle vacanze, privi di titoli che consentissero
agli utenti di screen reader di identificarli come annunci
pubblicitari.
NOTA: Per tutti i particolari di questa ricerca,
consultare il sito:
http://www.journalism.co.uk/5/articles/530590.php
[Fine
della Sezione Quattro].
++Annuncio
Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Annuncio Speciale: Braille Translations.
L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.
Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.
Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .
[Fine dell’annuncio speciale].
++Note finali.
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Majeed Saleh
Consulente Editoriale - Kevin Carey
Direttore marketing – Claire Clinton
Vendite e marketing – Jo Kneill, Will Knox
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]