+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità
- NUMERO 98, FEBBRAIO 2008.
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++
NUMERO 98 – IN QUESTO NUMERO
01:
Iniziano i lavori sullo Standard Britannico per i siti web
accessibili
- Esclusiva: costituita una commissione tecnica per
realizzare una guida.
02: Gli enti pubblici “potrebbero
dover affrontare un’azione legale sulle tecnologie assistive”
-
Un analista avverte che le organizzazioni non possono più
permettersi di rinunciare ad agire.
03: Kurzweil lancia lo
scanner/convertitore di testi più piccolo del mondo
- una
fotocamera e un software inseriti in un cellulare consentono un
riconoscimento “portatile” dei testi.
Notizie in breve:
04: Informazioni sull’audio – una campagna per le descrizioni
audio televisive; 05: Accedi meglio – un supplemento ai siti web
comunali; 06: Elenco dei controlli – strumenti online gratuiti ed
accessibili per il collaudo.
Sezione Due: “Nella casella
della posta” – Il forum dei lettori.
07: Un incoraggiamento a
Flash – si chiede ad Adobe di istruire i suoi programmatori; 08:
Uno spettacolo penoso – critica ai datori di lavoro sull’uso di
pdf; 09: I display Leopard – Apple e il Braille.
Sezione
Tre: Analisi delle notizie – Gli standard di accessibilità
alla rete.
10: Alzare il livello degli standard: L’Istituto per
gli Standard Britannici deve sviluppare uno Standard Britannico
completo per la realizzazione di siti web accessibili, secondo quanto
appreso dal nostro Notiziario. Dan Jellinek intervista Julie Howell,
che ha dato vita a questo progetto.
Sezione Quattro: Relazione
sulla Conferenza – La dislessia e la pubblica amministrazione.
11:
Presentimenti del Giorno del Giudizio: la dislessia costituisce un
problema per molte persone e i datori di lavoro devono fare in modo
che i loro dipendenti dispongano delle tecnologie assistive
necessarie. Se non lo faranno, prima o poi potrebbero ritrovarsi in
tribunale, dal momento che oggi tutti sanno bene che cosa occorre e
le soluzioni sono a basso costo. Ecco quanto è stato
dichiarato durante la conferenza.
[Fine dei
contenuti].
++Annuncio Speciale:
E-Access '08
L’evento
dell’anno sull’accessibilità
- 23 Aprile, Londra
centrale
http://www.headstar-events.com/eaccess08/
La
quarta conferenza e mostra annuale sull’accesso alla tecnologia da
parte delle persone disabili, organizzata dal Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità, si terrà il 23
aprile, sponsorizzata da Fortune Cookie e con il sostegno del
Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, del RNIB e
della rivista Ability Magazine.
Un
prestigioso cast di oratori esaminerà i problemi relativi
all’accesso alla rete, all’istruzione e alla formazione
elettronica, al passaggio alla TV digitale, ai libri accessibili e ai
problemi relativi all’occupazione. Questo è il luogo
migliore per consentire a tutte le organizzazioni di ogni settore di
scoprire come ottemperare alla legge e come utilizzare al meglio i
talenti dei dipendenti, degli studenti e degli utenti di servizi.
La
quota per i partecipanti ammonta a 195 sterline per il settore
pubblico, 295 sterline per il settore privato e 165 sterline per gli
enti assistenziali e le associazioni non-profit di piccole dimensioni
(fatturato inferiore alle 150.000 sterline). Prenotate oggi per
garantirvi un posto, presso il sito:
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Per
informazioni sulla sponsorizzazione o sulla partecipazione alla
mostra, inviate una e-mail a Will Knox all’indirizzo:
will.knox@headstar.com
oppure contattatelo al numero 01273 267974.
[Fine
dell’annuncio speciale].
++Sezione
Uno: Notizie.
+01:
Iniziano i lavori sullo Standard Britannico per i siti web
accessibili.
Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità
ha appreso che sono iniziati i lavori per lo sviluppo di uno Standard
Britannico per la realizzazione di siti web accessibili.
Questa
decisione giunge a seguito della pubblicazione, da parte
dell’Istituto per gli Standard Britannici (British Standards
Institution, BSi), nel marzo del 2006, di una guida iniziale nota
come “PAS” o “Indicazioni a Disposizione del Pubblico”
(Publicly Available Specification). Si trattava di “PAS 78: guida
alle buone pratiche nel commissionare siti web accessibili”.
La nuova
commissione tecnica, denominata IST/45, è stata recentemente
costituita per la supervisione dello sviluppo di uno standard
completo. La presidente eletta è Julie Howell, principale
autrice della guida PAS 78, ex responsabile RNIB della campagna per
l’accessibilità digitale ed attualmente direttore
dell’accessibilità presso l’ente informatico Fortune
Cookie. Gli altri membri della Commissione verranno probabilmente
scelti fra le organizzazioni presenti nel gruppo che ha realizzato la
guida PAS 78, come la Società Informatica Britannica (British
Computer Society), l’Ufficio del Gabinetto Ministeriale e l’ex
Commissione per i Diritti dei Disabili (Disability Rights Commission,
DRC), che ora costituisce parte integrante della Commissione per
l’Uguaglianza e i Diritti Umani.
Una volta terminato, questo Standard Britannico verrà messo in vendita dalla Società Informatica Britannica ad un prezzo simile agli altri standard, fra le 30 e le 100 sterline. La guida PAS 78 era stata fornita gratuitamente dalla Commissione per i Diritti delle persone con disabilità, che ne aveva sponsorizzato la realizzazione ed aveva acquistato una licenza di distribuzione, anche se questa soluzione non è consentita per gli standard completi. A tutt’oggi, la guida PAS è stata prelevata più di 54.000 volte.
Questo nuovo standard fa riferimento alla fornitura o alla realizzazione di siti web accessibili. Non stabilirà i requisiti tecnici dell’accessibilità, ma evidenzierà la procedura che i creatori di siti potranno seguire per essere certi di agire correttamente nel rendere i loro siti web e i loro servizi il più possibile onnicomprensivi. Nel corso di un’intervista rilasciata in esclusiva al nostro Notiziario e pubblicata in questo numero, Julie Howell dichiara che la BSi vorrebbe che il nuovo standard fosse basato sulla guida PAS 78 ma allo stesso tempo venisse ampliato, per comprendere alcuni dei nuovi servizi di rete, come il networking sociale. Fra gli altri argomenti prelevati dalla guida PAS troviamo l’esigenza di far collaudare i siti web dalle persone disabili e la necessità per le organizzazioni di applicare una politica di accessibilità.
Questo
standard verrà probabilmente pubblicato nel primo trimestre
del 2009, ha dichiarato Howell, e la commissione IST/45 potrebbe
anche realizzare altre opere, come opuscoli e materiali per
l’istruzione, alcuni dei quali potrebbero essere forniti
gratuitamente.
NOTA: Per l’intervista completa a Julie
Howell, vedere la Sezione Tre del presente Notiziario.
+02:
Gli enti pubblici “potrebbero dover affrontare un’azione legale
sulle tecnologie assistive”
Un numero sempre crescente di
ricerche volte a dimostrare che moltissimi dipendenti affetti da
dislessia e da altre disabilità potrebbero trarre un beneficio
dalle tecnologie assistive induce a ritenere che gli enti del settore
pubblico potrebbero dover affrontare un’azione legale, quest’anno
o il prossimo, in base alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili,
secondo quanto riferito questo mese da un importante analista.
David
Evans, Direttore dello sviluppo dell’istruzione presso l’azienda
di tecnologie informatiche accessibili Microlink PC
(http://www.microlinkpc.co.uk/),
ha dichiarato, in occasione della Conferenza sulla Dislessia e la
Pubblica Amministrazione tenutasi a Londra, che le ricerche svolte
dalla sua azienda nelle scuole hanno rivelato che circa il 28% degli
studenti potrebbe trarre un beneficio dai software assistivi.
Una
notevole quantità di ricerche analoghe, unite ai costi in
continua diminuzione delle tecnologie assistive, come i filtri per
gli schermi, gli strumenti di conversione testo-voce e gli apparecchi
di riconoscimento vocale, dimostrano che è soltanto una
questione di tempo, ma che prima o poi i datori di lavoro del settore
pubblico dovranno fornire le tecnologie assistive a seguito di azioni
legali, ha dichiarato Evans.
In
base alle disposizioni della Legge sulla Discriminazione dei
Disabili, i datori di lavoro del settore pubblico devono prendere
provvedimenti “ragionevoli” per rendere l’accesso possibile a
tutti i dipendenti, ha affermato Evans. "Allora, di quali
informazioni i datori di lavoro possono disporre oggi? Sappiamo che
almeno il 10% della forza lavoro soffre di dislessia; sappiamo che
esiste un’enorme quantità di tecnologie che potrebbero
rivelarsi utili, ad un costo pari a meno dell’1% della spesa per
ogni singolo dipendente. Pertanto, le informazioni ci sono e sono di
pubblico dominio, le risorse ci sono e i datori di lavoro sanno
quanto potrebbero essere utili alle persone.
"Perciò,
i giudici diranno: Beh, era una cosa ragionevole, perché non è
stata fatta? Ci saranno alcuni casi che costituiranno un precedente,
quest’anno o il prossimo”.
NOTA: Per la relazione
integrale presentata alla conferenza, vedere la Sezione Quattro dei
presente Notiziario.
+03: Kurzweil lancia lo
scanner/convertitore di testi più piccolo del mondo
L’apparecchio
portatile più piccolo del mondo che consente agli utenti di
scannerizzare il testo stampato e di convertirlo in emissione vocale
è stato lanciato dall’azienda KNFB Reading Technology. Il
lettore KNFB utilizza un software installato su un cellulare
multifunzione Nokia N82, del peso di soli 114 grammi
(http://www.knfbreader.com/).
Questo
apparecchio consente agli utenti di fotografare i materiali stampati
utilizzando la fotocamera inserita nel telefono, mentre il software
KNFB, che comprende un sistema “intelligente” di riconoscimento
delle immagini e dei caratteri, consente la modifica, la tracciatura
e l’evidenziazione del testo sullo schermo, oppure la conversione
in emissione vocale sintetica. Oltre a ciò, il software di
screen reader può aiutare una persona con disabilità
visive ad accedere ad un maggior numero di funzioni del cellulare,
fra cui il calendario, l’accesso ad Internet, lo stereo, il
registratore di voci, il navigatore satellitare GPS e il lettore
PDF.
La KNFB è una partnership fra la Federazione Nazionale dei Ciechi Statunitensi (National Federation of the Blind in the US) e la Kurzweil Technologies, l’azienda istituita da Raymond Kurzweil, rinomato inventore e futurologo, pioniere delle tecnologie di riconoscimento ottico dei caratteri e di conversione testo-voce negli anni ’70.
Questo
software è in vendita nel Regno Unito al prezzo di 1.080
sterline, oppure con un pacchetto che comprende il software, un
cellulare Nokia e un corso di istruzione della durata di mezza
giornata, al costo complessivo di 1.725 sterline.
A maggio,
Kurzweil confermerà la sua fama di uomo del futuro apparendo
come ologramma interattivo in qualità di principale relatore
durante una cena di beneficenza. La Cena per la Promozione della
Visione nei Bambini viene organizzata dall’Associazione per la
Retinopatia dei Nati Prematuri e per le Patologie Associate
(Association for Retinopathy of Prematurity and Related Diseases,
http://www.ropard.org/)
e l’ologramma di Kurzweil utilizzerà la tecnologia di
“teletrasporto digitale” sviluppata dall’azienda Teleportec
(http://www.teleportec.com/).
++Notizie
in Breve:
+04: Informazioni sull’audio: Una campagna
pubblicitaria con l’obiettivo di fornire maggiori informazioni sui
servizi di descrizioni audio per i programmi televisivi verrà
avviata dal RNIB questo mese. Gli annunci pubblicitari metteranno in
evidenza i vantaggi forniti dalle descrizioni audio alle persone con
handicap visivi e la crescente disponibilità di questi servizi
sulla TV digitale. Inoltre, è stato creato un nuovo simbolo
per le reti e le strutture che renderanno più facile
l’identificazione dei servizi di descrizioni audio. I messaggi
pubblicitari verranno trasmessi per sei settimane e raggiungeranno
l’80% della popolazione del Regno Unito. Per informazioni,
consultare il sito: http://www.audiodescription.org.uk/
.
+05: Accedi meglio: Un nuovo supplemento sull’accessibilità
verrà pubblicato a marzo assieme alla relazione annuale
“Better Connected” (Collegati Meglio) sulla situazione dei siti
web comunali del Regno Unito, realizzata dall’ente locale Society
of IT Management. La relazione (giunta ormai al decimo anno) ha
sempre affrontato i problemi relativi all’accessibilità, ma
la crescente consapevolezza della complessità di questi
problemi ha indotto la pubblicazione di un supplemento di
approfondimento. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.socitm.gov.uk
.
+06: Elenco dei controlli: Un elenco di 25 siti web online
gratuiti per il controllo dell’accessibilità è stato
inserito in rete nel blog Virtualhosting.com:
http://fastlink.headstar.com/vh1
.
[Fine della Sezione Uno].
++Annuncio Speciale: La
Conferenza 2008 con l’Età all’Ordine del Giorno
- Il
quadro completo delle politiche del settore pubblico e le persone
anziane
- Martedì 26 Febbraio 2008, Londra, W1
La conferenza annuale per l’Inghilterra di “Age Concern” fornisce un quadro generale delle attuali politiche riguardanti le persone anziane. Presieduta da Angela Rippon, questa conferenza comprende una importante rassegna di relatori, tra i quali tre ministri del governo: Ivan Lewis, parlamentare operante presso il Ministero dei Servizi Sociali, Mike O’Brien, ministro per la riforma delle pensioni, e la baronessa Andrews, sottosegretario di stato.
Fra gli
altri relatori, troviamo il parlamentare David Willets, la baronessa
Sally Greengross della Commissione per l’Uguaglianza ed i Diritti
Umani, Katie Ghose, dell’Istituto Britannico per i Diritti Umani, e
Andrew Haldenby, dell’ente Reform.
Per il programma completo
e le informazioni per la prenotazione, visitare il sito:
www.ageconcern.org.uk/ageagendaconference
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Annuncio
Speciale: Diario dell’Accesso Programmato
- Registro Nazionale
dei Consulenti per l’Accesso (NRAC), Conferenza di primavera.
Il
Registro Nazionale dei Consulenti per l’Accesso (National Register
of Access Consultants, NRAC) terrà la sua Conferenza di
primavera il 12 marzo 2008 presso The Lowry, a Manchester. Fra gli
argomenti che verranno discussi troviamo:
- Come
ottenere l’iscrizione agli elenchi edilizi
- Il cambio di luogo
-
L’ordinanza per la riforma del regolamento (norme antincendio) e
come soddisfare le esigenze dei disabili;
- Le difficoltà
di applicazione della legge relativa alla discriminazione dei
disabili;
- L’individuazione di zone residenziali effettuata dal
DPTAC;
- Aggiornamento fornito dalla Commissione per l’Uguaglianza
e i Diritti Umani.
Per il programma completo della conferenza
e per la prenotazione, visitate il sito web del NRAC:
http://www.nrac.org.uk
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+07:
Un incoraggiamento a Flash: Julie Howell, Direttore
dell’Accessibilità presso Fortune Cookie (ed intervistata su
questo numero del Notiziario Internazionale per l’Accessibilità
per il suo lavoro di creazione di uno Standard Britannico per lo
sviluppo di siti web accessibili), ci scrive per darci informazioni
relativamente all’articolo pubblicato il mese scorso
sull’accessibilità delle tecnologie multimediali di rete di
Adobe Flash. Julie scrive: “La vostra relazione sull’accessibilità
di Flash è stata estremamente incoraggiante. Molti di noi
ricordano i tempi in cui un sito sviluppato con tecnologia Flash era
completamente inaccessibile.
"Tuttavia, quanti creatori
di Flash sanno di poter rendere ancora più accessibili i Flash
da loro codificati? Se Adobe vuole che i suoi sforzi siano coronati
da un vero successo, deve investire energie nell’istruire i
creatori di siti web su come realizzare siti Flash accessibili.
“Spero anche che Adobe si impegnerà di più nei confronti degli utenti di rete ciechi e ipovedenti, molti dei quali ricordano i tempi bui di Flash fin troppo bene, e che hanno bisogno di un po’ di incoraggiamento (formazione e persuasione) per dare a Flash un’altra possibilità. Ho perso il conto di quante volte ho sentito utenti ciechi della rete dire “Non posso accedere a quel sito perché è in formato Flash”, senza neppure fare qualche tentativo.
"La
cattiva fama che continua ad accompagnare Flash deve essere smentita.
Io spero che Adobe aumenterà le sue attività in favore
dell’accessibilità andando ben oltre Techshare, in modo da
permettere ai ciechi e agli ipovedenti di capire che un sito Flash
può essere un sito accessibile.
“Gli eroi dell’accessibilità di Adobe (Andrew Kirkpatrick e Greg Pisocky) risiedono negli Stati Uniti. Forse Adobe potrebbe prendere in considerazione la necessità di assumere un esperto di accessibilità per il Regno Unito e l’Europa. Anche uno sforzo limitato sarebbe utile a persuadere tutti quelli che vivono in un “limbo di accessibilità di Flash”.
“Rendere Flash accessibile è stato un lavoro duro, ma è stato fatto. Il compito che Adobe deve affrontare oggi è quello di incoraggiare i ciechi e gli ipovedenti ad utilizzarlo: sarebbe una vittoria per Adobe, una vittoria per i creatori di Flash, una vittoria per qualunque azienda possieda un sito web in formato Flash e una vittoria per gli utenti di rete ciechi e ipovedenti”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com].
+08:
Uno spettacolo penoso: Sempre sull’argomento di Flash, Jude
DaShiell, programmatore informatico dell’amministrazione pubblica
statunitense, ci scrive da Lexington Park, nel Maryland, per
comunicarci la sua indignazione. “No!
O perlomeno no al modo in cui viene
sviluppato da chiunque gestisca l’istruzione obbligatoria
all’utilizzo di Flash per i miei datori di lavoro. C’è un
problema che continua a sussistere a tutt’oggi, vale a dire i
pulsanti che bisogna premere per avviare le diapositive. Gli screen
reader vedono queste diapositive come singoli oggetti grafici e
pertanto, ogni volta che questo accade, diventa necessaria
l’assistenza da parte di una persona vedente.
“I miei datori di lavoro oggi utilizzano soluzioni di media alternativi per le presentazioni, perché questo problema è notevole per chi usa uno screen reader. Utilizzano file in formato pdf, ma se non altro è possibile estrarne il testo e poi cestinare quei file. I miei datori di lavoro continuano a bersi il Kool-Aid di Adobe e, finché non la smetteranno e non capiranno come estrarre i dati dai formati utilizzati, continueranno a sciupare il denaro dei contribuenti. Dopotutto, perché dovrebbero preoccuparsi? E’ il denaro dei contribuenti che va sprecato, non lo stipendio dei dirigenti!”.
[Nota del redattore: Per i lettori non americani, il riferimento di Jude a “bersi il Kool-Aid di Adobe” è un’espressione tipicamente americana che significa continuare a credere ciecamente in qualcosa].
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo
inbox@headstar.com].
+09:
I display Leopard: La nostra instancabile corrispondente, Jude
DaShiell, questo mese ci ha scritto anche per continuare la
discussione sul sostegno ai display a Braille labile del nuovo
sistema operativo “Leopard” di Apple.
Jude ci ha
fornito un link ad un elenco didisplay, tratto dal sito web di Apple:
http://fastlink.headstar.com/apple1
.
Inoltre, Jude ci fornisce un’importante notizia che risale
all’inizio del mese:
"Oggi,
Apple ha lanciato l’Aggiornamento 1.0 per il Braille per VoiceOver
su Leopard. VoiceOver, che fa parte della famiglia Universal Access
di tecnologie per l’accessibilità, consente agli utenti
ciechi o ipovedenti di sentire ciò che si vede sullo schermo.
Grazie al nuovo aggiornamento, quando si collega un dispositivo
Braille compatibile, “VoiceOver la rileva automaticamente e invia
informazioni su ciò che appare sullo schermo”.
“Questo
aggiornamento fornisce un nuovo supporto per alcuni display, compresa
la Star 8 di HandyTech, la Micro BrailleSense di GW ed altre. Questo
aggiornamento è utilizzabile dagli utenti di Mac OS X Leopard
tramite la funzione Software Update (Apple menu > Software Update)
oppure scaricando il pacchetto di installazione dal sito di download
di Apple. Se state utilizzando uno screen reader Braille basato su
Leopard, o se aspettavate un sostegno per il vostro screen reader
grazie a questo aggiornamento, inviateci i vostri commenti in merito,
per farci sapere se questo aggiornamento ha rappresentato un
miglioramento notevole per voi".
L’aggiornamento è
scaricabile dal sito web: http://fastlink.headstar.com/apple2
.
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com].
[Fine
della Sezione Due].
++Annuncio
Speciale: Fortune Cookie
- Siti web che funzionano sul serio.
I
membri del team di Fortune Cookie che si occupano di accessibilità
alla rete vogliono accertarsi che tutti gli utenti trovino facili da
utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere
accessibili, i siti web di Fortune Cookie sono belli e valgono
decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007,
il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali
premi del settore del design di rete.
Legal & General, Kuoni, Diabetes UK, FT Business: ecco qualcuno dei marchi più rinomati presenti sull’elenco clienti di Fortune Cookie.
Tutte le
aziende possono trarre un beneficio dal rendere più
accessibile il proprio sito web. Se volete sapere ciò che
l’accessibilità può significare per la vostra
azienda, rivolgetevi a Fortune Cookie.
Visitate il nostro sito
web all’indirizzo: http://www.fortunecookie.co.uk
Julie
Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità.
Potete contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Annuncio
Speciale:
- L’Associazione Informatica Britannica dei
Ciechi.
L’Associazione Informatica Britannica dei Ciechi
(British Computer Association of the Blind, BCAB) è
un’organizzazione incentrata sui problemi relativi all’uso del
computer per le persone con disabilità visive a tutti i
livelli di competenza e di interesse. Fra i nostri membri ci sono
professionisti dell’informatica operanti sul campo, ma anche
persone che stanno compiendo i primi passi nel settore
informatico.
Offriamo formazione, discussione, aiuto e
sostegno su moltissimi argomenti legati all’informatica. Tutti
possono trovare qualcosa di utile, perché offriamo quattro
diversi pacchetti associativi fra cui scegliere ed una vasta gamma di
vantaggi per i nostri membri. Visitate il nostro sito web, per
ottenere ulteriori informazioni o per unirvi a noi online:
http://www.bcab.org.uk/
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione Tre:
Analisi delle notizie
- Gli standard di accessibilità alla rete.
+10:
Alzare il livello degli standard
di Dan
Jellinek.
Anche se la consapevolezza dell’importanza dell’accessibilità alla rete è oggi relativamente elevata dopo anni di lotte e di campagne a favore della disabilità, i proprietari e i creatori di siti web si sentono ancora piuttosto confusi quando tentano di stabilire con esattezza ciò che devono fare per rendere accessibili i loro siti.
Esiste una notevole quantità di direttive e di standard e lo standard internazionale più noto, le direttive WCAG (Web Content Accessibilità Guidelines, Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete) fissate dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative, WAI) del World Wide Web Consortium oggi è obsoleto. Una nuova versione (le direttive WCAG 2.0) dovrebbe venire pubblicata il prossimo anno, ma nessuno la attende con ansia, perché sono già trascorsi quasi dieci anni di tentennamenti e di ritardi dall’epoca della pubblicazione delle direttive WCAG versione 1.0.
In questo campo minato si sta muovendo l’Istituto per gli Standard Britannici (British Standards Institution, BSi), l’ente nazionale britannico per gli standard, che ora sta per istituire una nuova commissione tecnica per gli standard, per supervisionare la realizzazione di uno standard a cui tutte le organizzazioni dovranno adeguarsi in caso di fornitura o di creazione di un sito web accessibile. Questo standard non stabilirà di per sé in maniera dettagliata i requisiti tecnici dell’accessibilità, ma si prefigge lo scopo di individuare una procedura completa che i creatori di siti potranno seguire per accertarsi di compiere tutte le azioni corrette al momento giusto, per rendere i loro siti web e i loro servizi il più possibile onnicomprensivi.
Il lavoro
si baserà sulla già esistente guida “PAS 78”. PAS
sta per “Publicly Available Specification”, Indicazioni a
Disposizione del Pubblico. Questo perché la guida PAS è
una direttiva iniziale, sviluppata a seguito di diverse
consultazioni, e costituisce il primo passo sulla via di uno Standard
Britannico completo; del resto, molti membri del team che aveva
sviluppato la guida PAS per la BSi ora lavorano con la nuova
commissione tecnica. Il più importante fra questi è
Julie Howell, direttore per l’accessibilità presso Fortune
Cookie (un ente di progettazione di siti web) e che è stata
per lungo tempo promotrice delle campagne per l’accessibilità
alla rete per conto del RNIB e di altri enti. Howell ha redatto la
bozza della guida PAS 78 ed è stata eletta presidente della
nuova commissione tecnica, denominata “IST/45”.
Quest’opera sarà il coronamento di quasi dieci anni di duro lavoro, Howell ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità in occasione di un’intervista in esclusiva, in cui ha annunciato il nuovo progetto.
“La storia è iniziata nel 1999, quando accaddero quattro eventi”, spiega Howell. “La WAI pubblicò la prima bozza delle Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete; il governo del Regno Unito pubblicò il libro bianco “Modernizzare il governo”, che si prefiggeva l’obiettivo di trasferire online i servizi al pubblico; io venni nominata responsabile delle campagne di pressione per Internet dal RNIB; e la terza parte della Legge sulla Discriminazione dei Disabili (Disability Discrimination Act, DDA) entrò in vigore, estendendo i provvedimenti di questa legge ai servizi ed ai fornitori di servizi, siti web inclusi.
“Pertanto, si erano verificate un sacco di cose: a Whitehall si vociferava che finalmente stava iniziando a succedere qualcosa”.
L’incarico di questo lavoro venne affidato all’ex Commissione per i Diritti dei Disabili del Regno Unito (che oggi fa parte della Commissione allargata per l’Uguaglianza e i Diritti Umani), che istituì un codice di pratica relativo alla DDA nel 2002, allargando la sua applicazione ai siti web e che in seguito, nel 2004, indisse un’inchiesta formale sull’accessibilità alla rete nel Regno Unito.
La
commissione incaricò l’Università Cittadina di
effettuare una ricerca prendendo in esame mille siti web del Regno
Unito. Tale ricerca venne pubblicata lo stesso anno, col titolo “I
disabili e la rete”. La ricerca scoprì che soltanto il 19%
dei siti web poteva ottenere la valutazione di livello “A”
prevista dalle direttive WACG 1.0, racconta Howell, e che una
notevole percentuale dei problemi vissuti dai disabili non poteva
essere risolta con le direttive WCAG.
“Grazie
a quella ricerca, la commissione scoprì l’esistenza di un
divario: una notevole quantità di ottime intenzioni nei
confronti delle persone disabili, ma un’incapacità di agire
di conseguenza”, ci spiega. In tutto, la relazione proponeva 16
raccomandazioni, una delle quali era la creazione di una nuova guida
per ridurre il divario esistente nella comprensione del problema.
"Un’altra raccomandazione era quella di attuare una
campagna di informazione del pubblico, cosa che non venne mai
realizzata”, afferma Howell.
A
seguito di questa raccomandazione di creare una nuova guida, la DRC
venne contattata dalla BSi, che sosteneva di essere in possesso di un
prodotto e di una procedura che avrebbero potuto essere utili. Il
risultato fu che la DRC sponsorizzò la procedura di creazione
della guida PAS78 (una guida PAS deve essere sempre sponsorizzata da
qualcuno, anche se gli standard completi vengono finanziati dalla BSi
e rimangono di sua proprietà) e la commissione si rivolse a
Howell chiedendole consulenza e sostegno per la creazione di un
gruppo di lavoro, e per la redazione delle specifiche.
“Una guida PAS fa parte del percorso per ottenere uno standard, ma non necessita di consensi, pertanto può essere pubblicata molto in fretta”, spiega Howell. “Era una guida basata sulle consultazioni; abbiamo consultato un grande numero di parti interessate, ma non era necessario ottenere il loro consenso, a differenza di quanto accadeva con la procedura di revisione delle direttive WCAG, pertanto fu possibile pubblicarla entro l’anno”.
Per iniziare, Howell dovette appurare il ruolo che la guida PAS avrebbe svolto in un settore dove esistevano già delle direttive. “Avevo in mano un foglio bianco e dovevo decidere che cosa inserirvi. La BSi e la DRC avevano stabilito il quadro generale, ma il gruppo di lavoro lo modificò, perché era stato studiato per i creatori di siti e ci fu subito chiaro che esistevano già delle direttive tecniche (le direttive WCAG), mentre ciò di cui avevamo bisogno era una guida alle forniture”.
Durante il
periodo di realizzazione (e bisognava attenersi ai severi regolamenti
della BSi, compreso lo standard per la realizzazione di standard,
denominato Kafkaesque BS0), la guida PAS venne redatta due volte da
un gruppo di lavoro comprendente rappresentanti delle più
diverse organizzazioni: AbilityNet; la BBC; la British Computer
Society; l’Ufficio del Gabinetto Ministeriale; la DRC; l’IBM, il
RNIB; la Tesco.com; il Collegio Universitario di Londra;
l’Associazione dei Professionisti per l’Usabilità.
Una
volta terminata, questa guida stabiliva una valida procedura generica
per la creazione di un sito web accessibile, mettendo in evidenza la
necessità di far collaudare questi siti da persone disabili,
come pure la necessità per le organizzazioni di istituire una
politica di accessibilità per uso interno e la pubblicazione
di una dichiarazione di accessibilità per ogni sito web, a
beneficio degli utenti affetti da disabilità.
Dopo una più ampia procedura di consultazione di oltre 100 organizzazioni che erano interessate a questa guida, come Adobe e la WAI, la guida PAS venne pubblicata nel marzo del 2006. Anche se la BSi aveva deciso di metterla in vendita al prezzo di 30 sterline, la DRC acquistò la licenza per la pubblicazione gratuita, in modo da rendere la guida PAS disponibile al pubblico, che poteva scaricarla direttamente dal suo sito web (oggi il sito è quello dell’ente che ne ha preso il posto, la Commissione per l’Uguaglianza ed i Diritti Umani). Tutto ciò dette origine ad un’ondata di interesse, tanto che a tutt’oggi la guida è stata scaricata circa 54.000 volte.
In base ai regolamenti della BSi, dopo due anni le guida PAS devono essere sottoposte a revisione, allo scopo di diventare uno standard completo, anche se Howell afferma che inizialmente, quando all’avvicinarsi di questa scadenza l’Istituto la contattò proponendole di compiere un passo successivo, sia lei che gli altri membri della commissione non erano certi che fosse il momento giusto per fissare uno standard completo.
“Anche se i due anni stavano per scadere, inizialmente non eravamo del parere di trasformare la guida PAS in uno standard. Mi pareva che, dopo la sua pubblicazione, non avessimo fatto abbastanza per promuoverne la conoscenza. Era stata scaricata 54.000 volte, il che non è un cattivo risultato, ma temevo che avessimo semplicemente pubblicato qualcosa che la gente poteva scaricare e basta, senza poi necessariamente applicarla.
“D’altra parte, con una guida PAS devi sempre spiegare a tutti di che cosa si tratta, mentre tutti sanno qualcosa sullo Standard Britannico. Pertanto mi sono lasciata convincere, ma allo stesso tempo ero preoccupata: mentre la creazione di una guida PAS non necessita del pieno consenso, quella di uno standard sì. Mi aspettava un’enorme mole di lavoro”.
La nuova
commissione IST/45 avrà l’incarico di esplorare il settore
dell’accessibilità alla rete nel suo insieme, compresi i
siti di commercio elettronico e di networking sociale, ed è
anche possibile che la creazione dello standard verrà seguita
da ulteriori lavori, dichiara Howell. “Potremmo dover produrre
anche opuscoli e materiali di istruzione”. Al momento Howell sta
mettendo a punto l’elenco iniziale dei membri della commissione,
molti dei quali provengono da vari enti già coinvolti nella
redazione della guida PAS 78, mentre altri sono stati invitati a
partecipare. Altri membri ancora verranno coinvolti per creare un
comitato ad hoc di consulenza per la commissione man mano che i
lavori procederanno, spiega Howell.
Tuttavia, l’incarico principale e il lavoro primario di questa commissione sarà la redazione dello Standard Britannico. Inizialmente, questo avrebbe dovuto essere realizzato da un sotto-gruppo, costituito da alcuni membri della commissione. Howell dice che la BSi vorrebbe che questo standard si basasse sulla guida PAS 87 ma lei vorrebbe renderlo più ampio, in modo che prenda in considerazione anche alcuni dei nuovi tipi di servizi presenti in rete che un paio d’anni fa, al momento della redazione della guida PAS, non esistevano ancora.
“La
guida PAS 78 è nata prima delle direttive Web 2.0, prima dei
network sociali, prima di molte importanti applicazioni di Internet.
Dobbiamo prendere in considerazione tutti questi elementi”.
Come
accade con tutti gli Standard Britannici, lo standard completo sarà
di proprietà esclusiva della BSi; pertanto, a differenza della
guida PAS 78 che era stata sponsorizzata dalla DRC, avrà il
suo prezzo, afferma Howell. Ma questo standard si rivolge ad un
pubblico altamente specializzato e composto da professionisti, che
dovrebbero essere in grado di pagare questo prezzo; inoltre, la
Commissione probabilmente produrrà altri materiali più
generici che potrebbero essere forniti gratuitamente, come vari
documenti aggiuntivi e corsi di formazione.
L’obiettivo
della commissione è quello di realizzare lo standard entro un
anno (nel primo trimestre del 2009), una procedura decisamente più
rapida dell’apparentemente infinito dibattito che ha preceduto la
creazione delle direttive WCAG 2.0.
”Siamo tutti d’accordo
sul fatto che dovremo fare in fretta; non voglio una tale quantità
di collaborazioni e di consultazioni da dover impiegare un decennio”,
dichiara Howell. “La BSi non mi permetterebbe di tirarla in lungo,
e io non ho intenzione di tirarla in lungo. Sono un’attivista di
campagne di pressione e voglio veder cambiare le cose”.
NOTA: Per
ulteriori informazioni sul lavoro della nuova commissione tecnica
della BSi, i lettori possono contattare Julie Howell all’indirizzo
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk
. Inoltre, Julie sarà uno dei relatori di E-Access ’08, la
conferenza annuale organizzata da Headstar, che si terrà il 23
Aprile a Londra Centrale. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.headstar-events.com/eaccess08
.
[Fine della Sezione Tre].
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Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione
Quattro: Relazione sulla conferenza
- La dislessia e la pubblica
amministrazione.
+11: Presentimenti del Giorno del Giudizio
di
Dan Jellinek.
E’
impossibile determinare l’effettiva percentuale delle persone che
soffrono di dislessia, perché non esiste una definizione unica
per la dislessia: questo è stato spiegato ai convenuti alla
conferenza, tenutasi questo mese, sulla dislessia e la pubblica
amministrazione.
"E’ una gamma vastissima di casi”,
Rachel Davies, dell’Istituto Nazionale degli Adulti che Continuano
ad Istruirsi (National Institute of Adult Continuing Education,
NIACE), ha dichiarato ai convenuti alla conferenza, organizzata
dall’Organizzazione degli Adulti Dislessici (Adult Dyslexia
Organisation).
"Se il punto di partenza viene fissato ad
un livello basso, il 40% delle persone ne mostra alcuni sintomi, ma i
dati normalmente ritenuti validi sono del 4% circa per la dislessia
grave e del 10% circa per il totale dei dislessici, gravi e meno
gravi”, ha dichiarato Davies.
“Tuttavia, è importante anche ricordare che moltissime persone che non soffrono di dislessia riterranno utili i cambiamenti che voi apporterete”.
David Evans, direttore per lo Sviluppo dell’Educazione presso MicroLink PC, un’azienda specializzata in accesso informatico (http://www.microlinkpc.co.uk/), ha dichiarato che circa il 74% delle disabilità registrate nel Regno Unito è legato alla dislessia, e che questo rende la dislessia la disabilità singola più comune in assoluto.
Evans ha spiegato che le ricerche condotte dalla sua azienda all’interno delle scuole hanno dato come rivelato che l’utilizzo medio quotidiano del software creato per aiutare le persone affette da dislessia è di circa il 28% degli studenti. “Non so se si tratta dello stesso 28% ogni giorno, questo lo appureremo la prossima volta; in caso contrario, il totale reale degli studenti che ricevono questo aiuto potrebbe essere anche più alto. Ma le scuole investono soltanto per circa il 4% degli studenti che hanno bisogno di assistenza”.
Fra le
altre persone che potrebbero trarre un vantaggio da un software
creato per aiutare coloro che sono affetti da dislessia, ci sono
quelle che hanno l’inglese come seconda lingua (circa il 18% della
forza lavoro entrante; molti fra loro soffrono di dislessia anche per
quanto riguarda la loro madrelingua), quelle che soffrono di deficit
dell’attenzione, gli ipovedenti e le persone che preferiscono
apprendere utilizzando un sistema maggiormente basato sulla vista.
“Tendo a credere che l’autentica percentuale delle persone che potrebbero trarre beneficio dalle tecnologie di accesso sia probabilmente vicina al 40%”, ha dichiarato Evans. “Ma anche se accettiamo che soltanto il 10% circa della forza lavoro del Regno Unito è in grado di comprendere e di esporre dati molto più in fretta di quanto non riesca a leggere o a scrivere, è evidente che viene sprecata un’enorme quantità di talento”.
Una
definizione pratica della dislessia è semplicemente la
condizione per cui certe persone riescono a comprendere le
informazioni parlate più rapidamente di quanto non riescano ad
assorbirle per mezzo della lettura o a metterle per iscritto, ha
spiegato Evans. “Io conosco un tale dell’Università di
Cardiff, estremamente intelligente, che ha ottenuto il diploma con il
massimo dei voti ed è in grado di elaborare mentalmente circa
700 parole al minuto, ma riesce a leggere soltanto sei parole al
minuto, ed è ancora più lento quando scrive. Per un
dislessico, la media è di circa 20 parole al minuto.
“Possiamo però creare tecnologie che permettano alle persone di accedere ai dati ad una velocità che rifletta la loro capacità di elaborarli e di apprenderli”, ha affermato Evans. “La tecnologia può aiutare le persone a memorizzare i dati, e a metterli per iscritto ad una certa velocità”.
Le
soluzioni a basso costo che possono aiutare le persone dislessiche ad
usare il computer comprendono la possibilità di modificare il
colore ed il contrasto del testo e dello sfondo. “La differenza che
si può ottenere è davvero sorprendente”, ha spiegato
Evans. “Le soluzioni digitali sono gratuite e se si desidera una
soluzione personalizzata, questa è comunque molto economica".
Anche i software di conversione testo-voce, compresi gli screen reader, sono diventati più economici, di qualità migliore e più facili da utilizzare, in questi ultimi anni, ha dichiarato Evans. E i software per il riconoscimento vocale, che possono essere di enorme aiuto per i dislessici come per i disabili visivi, hanno compiuto un enorme passo avanti grazie all’ultima versione del software “Dragon”.
“Quando uscì la versione 9 di Dragon, fu come passare dalla versione 8 alla versione 80: la precisione ora è del 90%. Addirittura, più si parla velocemente, meglio funziona”, ha affermato Evans. “La sua capacità di elaborazione è pazzesca, anche se per utilizzarlo è necessario avere un buon computer, La versione base costa circa 120 sterline, perciò non è molto cara, e può essere usata con un notes digitale, come l’Olympus DS-40. Io non sono dislessico, ma lo uso tutti i giorni”.
Altri strumenti di software che possono essere utili sono quelli a “mappatura mentale”, che aiutano a rappresentare graficamente le idee e a creare documenti tramite diagrammi visivi tridimensionali anziché come note lineari. “Alcuni dei nuovi strumenti a mappatura mentale sono fantastici, e possono riconvertire gli elaborati in una struttura lineare semplicemente premendo un pulsante”, ha spiegato. “E poi non hanno dimensioni particolarmente grandi, pertanto non mettono in evidenza il fatto che l’utente ha una disabilità”.
Con tutte queste opzioni tecnologiche a basso costo a disposizione, e con un numero sempre crescente di ricerche che dimostrano quante persone potrebbero trarne un beneficio, è soltanto una questione di tempo perché un maggior numero di datori di lavoro sia costretto a fornire più tecnologie a seguito di azioni legali, ha spiegato Evans.
In base
alle disposizioni della Legge contro la discriminazione dei disabili,
i datori di lavoro del settore pubblico devono prendere provvedimenti
“ragionevoli” fornendo strumenti che consentano l’accesso a
tutti i dipendenti. “Che cosa si intende per “provvedimenti
ragionevoli”? Nella giurisprudenza, questa definizione è di
tipo retrospettivo: è ciò che un giudice ritiene sia
ragionevole considerate le circostanze e le informazioni a
disposizione”, dichiara Evans. “Allora, di quali informazioni i
datori di lavoro possono disporre oggi? Sappiamo che almeno il 10%
della forza lavoro soffre di dislessia. Sappiamo che esiste un’enorme
quantità di tecnologie che potrebbero rivelarsi utili, ad un
costo pari a meno dell’1% della spesa per ogni singolo dipendente.
Pertanto, le informazioni ci sono e sono di pubblico dominio, le
risorse ci sono e i datori di lavoro sanno quanto potrebbero essere
utili alle persone.
"Perciò,
i giudici diranno: “Beh, era una cosa ragionevole, perché
non è stata fatta? Ci saranno alcuni casi che costituiranno un
precedente, quest’anno o il prossimo”.
Alcuni enti pubblici diranno che il loro budget non comprende il denaro necessario ad effettuare queste modifiche, ma potrebbero richiederlo al governo centrale.
“Dobbiamo avere un’analisi dei costi e dei benefici, a volte una spesa di 100 sterline in tecnologie può aumentare la produttività del 20%. Probabilmente ci vorrà una vertenza pilota per cambiare l’atteggiamento di certe persone”.
Per finire, il principale motivo per cui i datori di lavoro e gli istituti di istruzione dovrebbero iniziare ad utilizzare maggiormente le tecnologie assistive non è semplicemente quello di evitare le azioni legali o di conformarsi ai regolamenti, ma quello di utilizzare al meglio i talenti dei loro dipendenti o studenti, migliorando la loro produttività, ha dichiarato Evans.
Nella mia esperienza, più del 90% delle valutazioni sul posto di lavoro sono prive di senso. Non si pensa “come possiamo sfruttare il talento di questa persona?” ma “quanto siamo veloci a barrare le caselle?”.
Tuttavia, essere “incentrati sul dipendente” non significa soltanto affrontare i problemi dei singoli, spiega. “Un approccio incentrato sul singolo individuo non significa soltanto venirgli incontro. I datori di lavoro dovrebbero pensare “dobbiamo fare questo perché otterremo di più dal mostro personale”. Questa è una gestione efficace dei talenti”.
In molte organizzazioni, sarà molto più facile prendere una decisione basandosi su questo approccio ad alto livello, ha dichiarato Evans. Le ricerche condotte dall’Università di Southampton hanno dimostrato che circa il 90% delle persone che utilizzano tecnologie assistive ha registrato un miglioramento delle prestazioni. “Andate al vostro sindacato, iniziate a fare domande”.
Come parte della sua relazione, Evans ha raccontato la storia di uno studente quindicenne le cui esperienze lo hanno ispirato e fatto riflettere allo stesso tempo. “Ero a scuola e stavamo facendo delle prove con i filtri per lo schermo e questo ragazzo diede fuori di testa. Era furibondo, abbiamo fatto una gran fatica a calmarlo. Ma non era arrabbiato perché i filtri non funzionavano; il motivo era che un certo contrasto cromatico funzionava benissimo e gli aveva reso tutto più facile. Dopo averlo usato per 20 minuti, era in grado di leggere.
“E aveva detto, ma perché ci è voluto tanto a scoprirlo? Si era arrabbiato pensando a tutto il tempo che aveva sprecato”.
[Fine
della Sezione Quattro].
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Speciale: Braille Translations.
L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.
Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.
Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Majeed Saleh
Consulente Editoriale - Kevin Carey
Direttore marketing – Claire Clinton
Vendite e marketing – Jo Kneill, Will Knox
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]