+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità
- NUMERO 104, AGOSTO 2008.
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++
NUMERO 104 – IN QUESTO NUMERO
01:
I siti web dei giochi di Pechino sono inaccessibili per molti
aspetti
- Una ricerca scopre alcuni miglioramenti ma la situazione
generale è fallimentare.
02: Le barriere esistenti sui
browser dei telefoni cellulari sono legate all’accessibilità
-
Il World Wide Web Consortium pubblica due bozze di lavoro.
03:
Gli editori appoggiano un database di materiali per l’istruzione
accessibile
- Il direttore di un ente per l’istruzione tramite
le tecnologie IT spiega il sistema di sostegno per gli
studenti.
Notizie in breve: 04: Anywhere ti aiuta – Uno
screen reader online; 05: Riflettori sullo sport – il canale di
YouTube per le Paralimpiadi; 06: Un portale sperimentale – un ente
assistenziale crea un sito per i disabili.
Sezione Due: “Nella
casella della posta” – Il forum dei lettori.
07: Richiesta su
Moodle – appello per l’istruzione elettronica; 08: Un sostegno ad
Apple – suggerimenti per gli utenti Mac; 09: Sempre sui CAPTCHA –
continua il dibattito sul blog.
Sezione Tre: L’accessibilità
alla rete – Le Olimpiadi di Pechino.
10: Esaminando gli errori
del passato: dopo le Olimpiadi di Sydney del 2000, un utente cieco
della rete aveva intrapreso un’azione legale, coronata da successo,
nei confronti degli organizzatori che avevano creato un sito web
inaccessibile. Dopo otto anni, sembra che nessuno abbia imparato la
lezione, come ci dimostra Majeed Saleh.
[Fine dei
contenuti].
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tutti: un approccio complessivo all’editoria in rete, a mezzo
stampa e per via elettronica
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Katie Grant, ex direttore delle pubblicazioni della Commissione per i
Diritti dei Disabili.
”Come progettare per tutti” è un
seminario pratico, che ha l’obiettivo di spiegare alle
organizzazioni l’importanza di realizzare informazioni accessibili
e facili da recepire per un pubblico estremamente vasto, comprendente
le persone anziane, i disabili e coloro che non sono di madre lingua
inglese.
Il seminario aiuta a valutare l’attuale
progettazione ed il contenuto delle informazioni (portate alcuni
esempi al nostro servizio di disamina dei documenti) ed a utilizzare
uno schema onnicomprensivo per migliorare l’accessibilità tramite
un mix di comunicazioni.
Il
corso può essere interessante per chiunque sia coinvolto nella
progettazione e nella fornitura di informazioni a mezzo stampa, per
via elettronica e in rete, compresi i manager dei contenuti di rete,
i team di gestione dei contenuti, i funzionari del marketing e delle
comunicazioni e i dipendenti del settore editoriale. Per prenotare un
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[Fine
dell’annuncio speciale].
++Sezione Uno: Notizie.
+01:
I siti web
dei giochi di Pechino sono inaccessibili per molti aspetti.
Il
sito web delle Olimpiadi di Pechino non è accessibile alle persone
affette da disabilità, secondo quanto riferito da un importante
esperto di accessibilità al nostro Notiziario.
Questo
mese, con i giochi in pieno svolgimento, il sito web ad essi
relativo, che riporta tra l’altro tutti i risultati, potrebbe
risultare fra i siti maggiormente visitati in tutto il mondo
(http://en.beijing2008.cn/).
Tuttavia, Henny Swan, consulente anziano per l’accessibilità alla
rete presso il RNIB, ha dichiarato che questo servizio è
inaccessibile per una serie di aspetti fondamentali.
"Non
esistono alternative di testo alle funzioni multimediali, il che
significa che molte persone, compresi gli utenti di telefonia
cellulare, non riescono ad accedere ai contenuti. Inoltre, sembra che
nuove finestre si aprano all’interno dei filmati in formato Flash,
e questo è un problema non soltanto di accessibilità, ma anche di
usabilità". Fra l’altro, sono stati individuati esempi di
animazioni che non si fermano dopo tre secondi, secondo Swan.
“Possono costituire una distrazione per le persone che hanno
problemi di lettura oppure un basso residuo visivo”.
L’anno scorso, Swan aveva intrapreso uno studio iniziale sull’accessibilità del sito web delle Olimpiadi di Pechino, che allora era ancora in fase di sviluppo. I risultati del suo lavoro non erano stati totalmente negativi, comunque, a quell’epoca, tutto indicava che sarebbero stati necessari diversi miglioramenti prima che il sito in questione ottenesse quantomeno il livello base di conformità alle Direttive Internazionali per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete.
Tornando
ad esaminare il sito nel mese in corso, Swan ha riscontrato alcuni
miglioramenti, anche se “per ogni problema risolto, molti altri
hanno preso il suo posto”. Nel complesso, i risultati della sua
indagine indicano che il comitato di organizzazione dei giochi di
Pechino non sembra aver messo in atto un preciso programma di
accessibilità per il sito web.
I
siti web relativi alle Olimpiadi hanno una storia molto controversa
per quanto riguarda l’accessibilità. Il sito relativo ai giochi
del 2004 ad Atene aveva ricevuto pochi reclami, mentre gli
organizzatori delle Olimpiadi di Sydney del 2000 erano stati
perseguiti legalmente, e con successo, per non aver reso il loro sito
web conforme agli standard relativi all’accessibilità.
NOTA:
Per una relazione esauriente sull’accessibilità del sito web delle
Olimpiadi di Pechino del 2008, vedi la Sezione Tre del presente
Notiziario.
+02: Le
barriere esistenti sui browser dei telefoni cellulari sono legate
all’accessibilità.
Due
nuove bozze di documenti relativi all’accessibilità e al futuro
della rete sono state pubblicate il mese scorso dal World Wide Web
Consortium (W3C - http://www.w3.org/).
La
prima bozza, intitolata “Esperienze di rete condivise: le barriere
più comuni per gli utenti di apparecchi di telefonia cellulare e per
le persone con disabilità”, rende noto che un buon numero delle
barriere incontrate dai browser di rete sui telefoni cellulari sono
identiche a quelle riscontrate dalle persone affette da disabilità.
Il documento fornisce esempi delle barriere di accesso ai contenuti
della rete per entrambe le categorie di utenti
(http://www.w3.org/WAI/mobile/experiences).
La
seconda bozza costituisce parte di una serie di direttive redatte da
WAI (Web Accessibility Initiative) del Consortium, denominata
“Accessible Rich Internet Applications suite” (Serie di
applicazioni avanzate accessibili per Internet) e riguardante
l’accessibilità della funzionalità avanzata dei siti web per gli
utenti disabili.
La
bozza fornisce un “modello” per le interfacce accessibili da
usare per migliorare l’accessibilità e l’inter-operatività dei
contenuti e delle applicazioni di rete (consultare il sito
http://www.w3.org/TR/wai-aria/).
Il
W3C è l’ente che fornisce gli standard da applicare alla rete,
compresi i principali provvedimenti a livello internazionale per
l’accessibilità, le Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti
della Rete (Web Content Accessibility Guidelines). Il W3C intende ora
revisionare le nuove bozze, per creare una versione definitiva che
verrà presto pubblicata.
+03: Gli
editori condividono l'idea di un database di materiali per
l’istruzione accessibile.
Un
database in rete, con l’obiettivo di aiutare le istituzioni
britanniche che si occupano di istruzione ad ottenere materiali di
formazione dalle case editrici in formati accessibili, è stato
inaugurato da TechDis, l’ente assistenziale di tecnologie IT di
accesso all’istruzione.
TechDis viene finanziato dal
Comitato dei Sistemi Congiunti di Informazione (Joint Information
Systems Committee, JISC), relativo al settore dell’istruzione,
affinché fornisca un aiuto per ottenere una maggiore inclusione dal
punto di vista tecnologico. Nel corso di un’intervista audio o
“podcast” pubblicata sul sito web dell’JISC, Sal Cooke,
direttore di TechDis, ha dichiarato che questo servizio, denominato
Editori del Regno Unito per la Ricerca (Publisher Lookup UK,
http://www.publisherlookup.org.uk)
è stato creato in collaborazione con l’Associazione degli Editori.
Il
sito web consente alle persone di accedere ad un database online in
cui gli editori hanno inserito un unico punto di contatto per i
dipendenti delle biblioteche o di altri enti, che desiderano offrire
agli studenti con difficoltà di apprendimento la possibilità di
ottenere materiali in formati alternativi. Si ritiene che si tratti
della prima risorsa di questo genere in tutta Europa, ha dichiarato
Cooke, anche se un servizio analogo esiste già negli Stati Uniti
(http://www.publisherlookup.org/).
“E’
stato molto difficile per i team delle biblioteche trovare la persona
giusta a cui rivolgersi per ogni casa editrice, scoprire in che modo
i dipendenti delle biblioteche devono richiedere i materiali (ad
esempio, sarebbe ragionevole chiederli in un formato come word), e
quali sono i materiali che possono essere richiesti”, ha spiegato
Cooke.
Un
ausilio per l’accesso a materiali in diversi formati sarebbe di
grande utilità, non soltanto alle persone con difficoltà di
apprendimento o affette da disabilità, ma anche ad una vasta gamma
di altri studenti, come quelli che hanno diversi stili di
apprendimento o quelli che non sono di madrelingua inglese e
preferiscono ascoltare un testo anziché leggerlo, ha dichiarato
Cooke. Il podcast è accessibile dal seguente sito:
http://fastlink.headstar.com/jisc1
.
++ Notizie in Breve:
+04: Anywhere ti aiuta: Uno
screen reader di rete totalmente gratuito, utilizzabile per la
navigazione in rete con qualunque computer, è stato presentato dagli
studenti dell’Università Statale di Washington. “WebAnywhere”
ha lo scopo di aiutare coloro che utilizzano computer pubblici, come
quelli delle biblioteche o degli internet café, e le persone che non
possono permettersi un costoso screen reader portatile. Visitando il
sito web, il servizio viene caricato automaticamente e gli utenti
possono accedere a tutti gli altri siti. Per informazioni:
http://webanywhere.cs.washington.edu/
+05:
Riflettori sullo sport: Un canale di YouTube è stato creato dal
Comitato Internazionale Paralimpico (International Paralympic
Committee, IPC) per la promozione degli sport delle Paraolimpiadi. Il
canale mostrerà una selezione di video, aggiornata con regolarità,
proveniente da paralympicsport.tv, il canale televisivo in rete
dell’IPC, oltre ad aggiornamenti giornalieri sui Giochi paralimpici
di Pechino, che si terranno a settembre. Per informazioni, consultare
il sito: http://www.youtube.com/ParalympicSportTV
+06:
Un portale sperimentale: Un “punto a fermata” sperimentale, che
fornisce informazioni e consulenze in rete relativamente alla
disabilità, è stato realizzato dal Leonard Cheshire Disability, il
principale fornitore di servizi ai disabili del Regno Unito nel
settore del volontariato. Il Portale di Informazione sulla Disabilità
(Disability Information Portal, DIP) verrà inaugurato nel 2009, ma è
in corso una fase di collaudo per consentire agli interessati di
collaborare alla creazione del sito prima che divenga operativo. Per
informazioni, consultare il sito: http://www.dip-online.org/
[Fine
della Sezione Uno].
++Annuncio Speciale: Fortune Cookie
-
Siti web che funzionano sul serio.
I membri del team di
Fortune Cookie che si occupano di accessibilità alla rete vogliono
essere sicuri che tutti gli utenti trovino facili da utilizzare i
siti web da loro progettati. Oltre ad essere accessibili, i siti web
di Fortune Cookie sono belli e valgono decisamente la spesa; inoltre,
hanno vinto parecchi premi. Nel 2007, il lavoro del team ha ricevuto
ben 11 nomination per i principali premi del settore del design di
rete.
Legal & General, Kuoni, Diabetes UK, FT Business: ecco qualcuno dei marchi più rinomati presenti sull’elenco clienti di Fortune Cookie.
Tutte
le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più accessibile
il proprio sito web. Se volete sapere ciò che l’accessibilità può
significare per la vostra azienda, rivolgetevi a Fortune
Cookie.
Visitate il nostro sito web all’indirizzo:
http://www.fortunecookie.co.uk
Julie
Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità. Potete
contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+07:
Richiesta su Moodle: Cheryl Edmonds, direttore esecutivo di
CANnect.org, ci scrive dopo la pubblicazione dei nostri articoli sul
lavoro di accessibilità svolto da Moodle, la diffusa piattaforma
open source per l’istruzione elettronica (Vedi numero 94, ottobre
2007).
Cheril
ci chiede: “Sapete chi si sta occupando di una versione particolare
di Moodle realizzata su misura per gli studenti che hanno perso la
vista? SI tratta forse della Open University?
"Potete
aiutarmi a mettermi in contatto con altre persone che lavorano alla
creazione di una versione di Moodle diretta a coloro che hanno perso
la vista?"
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte
all’indirizzo inbox@headstar.com]
+08:
Un sostegno ad Apple: Diversi lettori ci hanno scritto per offrire un
sostegno alla nostra lettrice Estelita Clayton, che aveva richiesto
suggerimenti per contattare altri utenti di Apple Mac con handicap
visivi.
Mark
Magennis, del Centro per le Tecnologie Inclusive (Centre for
Inclusive Technology) situato in Irlanda, e Craig F. Spurrell del
Gruppo Finanziario BMO ci hanno scritto per consigliare il sito web
degli utenti di Mac, definendolo un ottimo posto per mettersi in
contatto con altri utenti ciechi di Mac, tramite una serie di risorse
comprendenti anche forum di discussione.
Il
sito web è il seguente: http://www.macvisionaries.com/.
Inoltre,
per iscriversi ai forum, consultare il sito:
http://www.macvisionaries.com/mailinglists.php
Estelita
ci ha chiesto di ringraziare da parte sua tutti coloro che hanno
risposto al suo appello.
+09:
Ancora sui CAPTCHA: Sul blog del nostro Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità prosegue la discussione sull’utilizzo degli
strumenti antispam “CAPTCHA” inaccessibili da parte di alcuni
siti web.
Stuart Harrison del Municipio del Distretto di Lichfield ci scrive: “Abbiamo avuto un mucchio di problemi con i messaggi spam sul nostro modulo per i contatti, alcuni estremamente offensivi; dal momento che alcuni di questi messaggi arrivavano ad alcuni dipendenti decisamente più sensibili di me, ho pensato che bisognasse fare qualcosa in merito”.
La
soluzione trovata da Stuart non è stata quella di utilizzare un
CAPTCHA tradizionale, bensì un PHP per dare origine a due numeri,
uno dei quali compreso fra 1 e 50 e l’altro fra 1 e 5, e chiedere
agli utenti di scrivere il totale dei due numeri addizionati al
momento di spedire il modulo.
"La seconda cifra del primo
addendo non è mai maggiore di 5 in modo che la somma della colonna
non sia mai maggiore di 10, per semplificare l’addizione”, ci ha
spiegato. “Tutto questo è contrassegnato da un’etichetta, in
maniera che gli utenti di screen reader possono usare il link fra la
domanda e il modulo, e da quel momento in poi non ho più ricevuto un
solo messaggio di spam!
“L’unica
cosa che mi preoccupa è che questo sistema potrebbe escludere gli
utenti non particolarmente abili con i numeri – è forse una
preoccupazione eccessiva? Vi mando il modulo per fornirvi un
riferimento":
http://www.lichfielddc.gov.uk/site/custom_scripts/feedback2.php
Henry
French, di Access Journal del RNIB, risponde: “Non sarebbe
addirittura meglio abbandonare l’idea dei CAPTCHA nella loro
totalità? Mi sembra che pochi designer di siti web conoscano le
alternative esistenti, specialmente per i ciechi e gli ipovedenti;
però, anche se tentiamo di istruire un maggior numero di designer
sui CAPTCHA alternativi, non corriamo forse il rischio di vedere i
software di spam perfezionarsi al punto da diventare comunque troppo
intelligenti per essere bloccati dai CAPTCHA?
"Ho sempre
saputo che il CAPTCHA standard (lettere confuse su uno sfondo
altrettanto confuso) era stato introdotto per bloccare i software in
grado di leggere il testo standard e di “sapere” come compilare
un modulo basato sulla replica di un file di testo. E’ per questo
che i progettisti di siti web non utilizzano le etichette ALT di
testo: lo stesso software potrebbe infatti leggere i testi
contrassegnati da ALT e compilare il modulo.
"Tuttavia,
ho sempre ritenuto che l’intelligenza artificiale si sta evolvendo
molto rapidamente, e questo comprende la capacità da parte dei
programmi di comprendere le immagini e l’audio. Stuart sembra aver
avuto un’ottima idea, ma mi chiedo se ben presto avremo programmi
in grado di “pensare” come aggirare questa soluzione o, in
alternativa, di bombardare i progettisti come lui con ogni soluzione
potenziale per una domanda con un CAPTCHA.
“Sono forse eccessivamente futuristico? O dovremo aspettarci un futuro in cui tutti noi (indipendentemente dalle nostre capacità di interagire con i CAPTCHA) dovremo attendere per ore o per giorni, fino a che un essere umano non identificherà i nostri moduli online? Mi viene in mente che in futuro potrebbero esistere programmi in grado di falsificare i moduli online e poi interagire con chi li autentica, ad esempio tramite il telefono. Ma è un discorso da pazzi”.
Per
partecipare alla discussione, vedi il nostro blog “il Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo:
http://www.headstar.com/eablive/?p=183#comments.
Riporteremo gli ulteriori commenti in questa sezione del nostro
Notiziario.
[Fine della Sezione Due].
++Sezione
Tre: L’accessibilità alla rete
- Le Olimpiadi di Pechino.
+10:
Esaminando gli errori del passato
di Majeed Saleh.
Al
momento, i Giochi Olimpici vengono seguiti con estremo interesse da
appassionati di sport, giornalisti e politici di tutto il mondo, e
molti di essi si servono del sito web ufficiale di Pechino 2008
(http://en.beijing2008.cn/),
la fonte di informazioni più esauriente su questi eventi.
Considerando l’enorme interesse che le Olimpiadi stimolano in tutto il mondo, le richieste e le aspettative relativamente al sito web dei Giochi sono numerosissime, e la progettazione di un sito che piaccia a tutti è sempre un’impresa molto impegnativa. Tuttavia, per quanto riguarda l’accessibilità per le persone disabili, gli organizzatori precedenti non hanno sempre agito nel modo giusto.
In uno dei casi legali più noti che abbiano mai avuto luogo nel modno e riguardanti l’accessibilità alla rete, Bruce Maguire, un cieco australiano utente di Internet, citò in giudizio con successo gli organizzatori dei Giochi di Sydney del 2000, non soltanto per non essere riusciti a creare un sito web accessibile, ma anche per aver rifiutato di apportare le modifiche indispensabili che avrebbero permesso a lui, e a tutti gli altri utenti ciechi, di utilizzare tale sito.
Con
un atto d’accusa schiacciante, la Commissione Australiana per i
Diritti Umani e le Pari Opportunità aveva dichiarato che il SOCOG,
il comitato di organizzazione dei Giochi di Sydney, “non aveva mai
preso seriamente in considerazione il problema e soltanto quando
l’udienza era imminente aveva tentato di giustificare la sua
ripulsa del reclamo del querelante ricorrendo ad un processo allo
stesso tempo inadeguato e poco convincente”. Il comitato fu
condannato a versare a Maguire 20.000 dollari australiani (per
esaminare le nostre relazioni su questo importante caso giuridico,
vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero
9-11, da settembre a novembre 2000; inoltre, il numero 17 di maggio
del 2001. Esiste anche un’esauriente relazione sulla vicenda sul
sito web con archivio di Joe Clarke, esperto di accessibilità,
consultabile all’indirizzo http://contenu.nu/socog.html
).
Quattro
anni dopo, gli organizzatori greci non vollero cadere nella stessa
trappola ed il sito per i giochi di Atene del 2004 venne progettato
tenendo presente fin dall’inizio la questione dell’accessibilità;
in questo modo, aveva suscitato poche lamentele. Adesso però i
riflettori sono rivolti alla Cina e tutto lascia pensare che gli
organizzatori di Pechino abbiano affrontato la questione in maniera
meno esauriente e che non abbiano appreso nulla dalla lezione avuta
in passato.
L’anno
scorso Henny Swan, consulente anziano per l’accessibilità alla
rete presso il RNIB, aveva intrapreso uno studio iniziale
sull’accessibilità del sito web ufficiale delle Olimpiadi di
Pechino. A quell’epoca, il sito non era ancora nella sua forma
definitiva e, anche se i risultati relativi all’accessibilità non
erano totalmente negativi, tutto indicava che sarebbero stati
necessari diversi miglioramenti prima che il sito potesse ottenere
quantomeno il livello base di conformità alle Direttive
Internazionali per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete,
versione 1.0.
Fra
i segnali positivi riscontrati lo scorso anno, Swan ha citato un
tentativo di fornire testi ALT alle immagini ed una struttura dei
titoli perfettamente logica; tuttavia, il sito mostrava anche molti
difetti relativi all’accessibilità, come l’eccessivo ricorso a
immagini animate, alcuni testi ALT mancanti, la mancanza di
alternative per gli strumenti multimediali, i link con descrizioni
inadeguate, ad esempio con il solo uso della dicitura “per saperne
di più”, tabelle dei dati insufficientemente contrassegnate,
elementi animati inaccessibili in formato Flash, caratteri non
modificabili e, infine, un frequente impiego di JavaScript senza
l’offerta di valide alternative (vedi
http://fastlink.headstar.com/beijing1
).
Allora, fino a che punto il sito è stato migliorato durante questo periodo intermedio?
Questa settimana, Swan ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che, nell’anno intercorso dal tempo della sua prima valutazione del sito, alcuni di questi problemi sono stati risolti: ad esempio, oggi è possibile modificare le dimensioni dei caratteri nelle varie pagine. Tuttavia, ha dichiarato che “per ogni problema risolto, molti altri hanno preso il suo posto”.
“Ci sono ancora moltissime animazioni che non si fermano dopo tre secondi”, ha affermato Swan. “Ciò può costituire un disturbo per le persone con difficoltà di lettura o quelle con un basso residuo visivo. Non esistono ancora alternative di testo per gli strumenti multimediali, il che significa che molte persone, compresi gli utenti di telefonia cellulare, non riescono ad accedere ai contenuti. Inoltre, sembra che nuove finestre continuino ad aprirsi all’interno dei filmati in formato Flash, creando un ostacolo non soltanto di accessibilità, ma anche di usabilità".
Questi
problemi potrebbero avere un impatto ancora più devastante delle
restrizioni all’accesso da parte delle persone affette da
disabilità, ha spiegato Swan. “Molti dei problemi che affliggono
le persone disabili incidono negativamente anche su molti altri
utenti, come quelli che utilizzano telefoni cellulari o si servono di
browser obsoleti. Se i suggerimenti relativi all’accessibilità
fossero stati ascoltati, questo sito sarebbe oggi accessibile ad un
numero di persone notevolmente superiore”.
Alcuni
segnali mostrano che il BOCOG, il comitato organizzatore delle
Olimpiadi di Pechino, è giunto alla conclusione che l’accessibilità
alla rete non sarebbe stata tanto fondamentale per i Giochi Olimpici
quanto per le Paralimpiadi, che avranno luogo dal 6 al 17 settembre.
Anche se nessuno dei due siti ha ottenuto una valutazione di
accessibilità, è stato dichiarato con vari comunicati stampa che il
sito delle Paralimpiadi, diversamente da quello delle Olimpiadi, è
stato progettato in conformità alle direttive internazionali per
l’accessibilità, e tale sito è stato effettivamente realizzato in
una maniera molto più semplificata
(http://en.paralympic.beijing2008.cn/
).
In
luglio, un comunicato stampa relativo al sito delle Paralimpiadi
(http://fastlink.headstar.com/para1)
aveva annunciato che il Ministero Cinese dell’Industria e delle
Tecnologie di Informazioni ed il Ministero Cinese della Scienza e
della Tecnologia avevano apportato alcuni “miglioramenti” sia al
sito web ufficiale del BOCOG (http://en.olympic.cn/)
sia al sito web della Federazione Cinese delle Persone Disabili
(Chinese Disabled Persons Federation,
http://www.cdpf.org.cn/english/).
Secondo questo comunicato stampa, fra queste modifiche troviamo una regolazione automatica del testo, un sistema automatico di traduzione nel linguaggio gestuale per gli utenti non udenti, e un sistema gratuito di “sintesi vocale” in lingua inglese e cinese.
I diversi tentativi di saperne di più su questa caratteristica di “sintesi vocale” hanno però avuto risultati confusi e sporadici. Non esiste la minima traccia di questo sistema nella pagina di apertura del sito dei Giochi di Pechino del 2008 e neppure in qualunque altro dei diversi siti ufficiali delle Olimpiadi in lingua inglese, compreso il sito del BOCOG citato nel comunicato stampa, né si riesce a trovarlo nei link ai vari siti presenti nelle pagine delle Olimpiadi.
La Federazione Cinese delle Persone Disabili, menzionata nello stesso comunicato stampa, dispone di un link “vocale” in cima alla sua pagina, che porta l’utente ad una versione del sito ridotta all’osso e che legge il testo utilizzando il puntatore del mouse. Tuttavia, questo ente non è direttamente collegato alle Olimpiadi e non è chiaro il motivo per cui è stato menzionato.
Esiste un link ad un diverso sistema di “Navigazione facilitata in rete” (“Easy Web Browsing”, EWB) accessibile tramite un banner pubblicitario sul sito web delle Paralimpiadi (http://fastlink.headstar.com/beijing2). Questa sezione informa gli utenti che il sistema è stato creato per aiutare gli analfabeti, le persone con handicap visivi, gli anziani, le persone con difficoltà di apprendimento e quelle non abituate ad usare il computer. Il sistema parla in diverse lingue, compreso il cinese, il giapponese, il francese, l’inglese, il tedesco, il portoghese, lo spagnolo e l’italiano ed è in grado di identificare automaticamente la lingua della pagina consultata.
Tuttavia, il sistema EWB non fa proprio onore al suo nome. Per usare questo sistema, l’utente deve scaricare un programma che funziona soltanto con Microsoft Internet Explorer.
Per farlo funzionare, l’utente deve spostare il puntatore del mouse su un paragrafo di testo che viene successivamente ingrandito e letto ad alta voce. Tuttavia, il programma smette di leggere alla fine di ogni paragrafo e per passare al paragrafo successivo l’utente deve riposizionare il mouse. Un sistema di questo tipo non è assolutamente utile a chi non riesce ad utilizzare il mouse, come i ciechi e le persone con un insufficiente controllo motorio.
Nel complesso, Swan ritiene probabile che il BOCOG non abbia messo a punto un preciso programma di accessibilità per il suo sito. “E’ deludente vedere che la lezione fornita dall’azione legale contro il sito web delle Olimpiadi di Sydney non è stata affatto appresa”.
[Fine
della Sezione Tre].
++Note
finali.
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Majeed Saleh
Consulente Editoriale - Kevin Carey
Direttore marketing – Claire Clinton
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]