+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità
- NUMERO 108, DICEMBRE 2008.
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membri del team di Fortune Cookie che si occupano di accessibilità
alla rete vogliono essere sicuri che tutti gli utenti trovino facili
da utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere
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decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007,
il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali
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le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più accessibile
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significare per la vostra azienda, rivolgetevi a Fortune
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Julie
Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità. Potete
contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
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.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++
NUMERO 108 - IN QUESTO NUMERO
+01: I siti web inaccessibili
per l’assunzione del personale sono “uno scandalo che sta
emergendo”
- Un ammonimento dalla leader del Forum degli
Imprenditori sulla Disabilità.
+02: Con le nuove direttive,
questo mese diventa una pietra miliare dell’accessibilità alla
rete
- La pubblicazione delle direttive WCAG 2.0 da tempo attese,
ma anche della bozza di uno Standard Britannico.
+03: Il
lancio di una risorsa globale online per l’accessibilità previsto
per il 2009
- Programmi per una banca delle tecnologie open source
ed esente da royalty.
Notizie in breve: 04: Soluzioni per
l’inclusione – un database dei casi di studio ; 05: Premio Robo –
Concorso europeo per il Braille via e-mail; 06: Un compagno per i
sordo-ciechi – un apparecchio di comunicazione a canali multipli;
07: Apparecchi portatili: un joystick di memoria per l’accesso
elettronico.
Sezione Due: “Nella casella della posta” –
Il forum dei lettori.
08: Per stroncare la recessione –
L’accessibilità può aumentare i profitti; 09: Captcha automatici
– Una soluzione online.
Sezione Tre: Intervista - Susan
Scott-Parker, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico.
10:
Il discorso combattivo della comandante della taskforce: La
fondatrice del principale ente mondiale che si occupa di problemi di
disabilità, Susan Scott-Parker, ha catturato l’attenzione dei
convenuti ad una conferenza della Commissione Europea sull’inclusione
digitale, tenutasi di recente, attaccando i siti web che
pubblicizzano la ricerca di personale ma sono inaccessibili. In
seguito, Susan ha parlato con Dan Jellinek su questo argomento e su
altri importanti problemi relativi all’uguaglianza nei moderni
luoghi di lavoro.
[Fine dei Contenuti].
++Sezione
Uno: Notizie.
+01: I siti web inaccessibili per l’assunzione
del personale sono “uno scandalo che sta
emergendo”
L’inaccessibilità dei siti web di ricerca di
personale per le persone affette da disabilità è “uno scandalo
che sta emergendo" e che potrebbe provocare azioni legali nei
confronti delle aziende, secondo la direttrice di uno dei principali
enti mondiali per la promozione delle pari opportunità sui luoghi di
lavoro.
Susan Scott-Parker, fondatrice e funzionario capo del
Forum degli Imprenditori sulle Disabilità (Employers' Forum on
Disability, http://www.efd.org.uk/),
ha dichiarato questo mese che i siti web di ricerca del personale che
si dimostrano inaccessibili costituiscono “un enorme problema”
per le persone disabili che cercano lavoro, specialmente se si
considera che molte aziende oggi assumono esclusivamente tramite la
ricerca online.
Nel suo discorso durante la Conferenza
Ministeriale sull’Inclusione Elettronica, organizzata dalla
Commissione Europea e tenutasi recentemente a Vienna, Scott-Parker ha
citato l’inaccessibilità dei test psicometrici online e dei moduli
di domanda di lavoro in rete come due esempi di situazioni che
possono provocare l’esclusione delle persone disabili alla ricerca
di un’occupazione.
"Se metteste un avviso dichiarando
che le domande dei disabili non sono accette, le persone si
arrabbierebbero, ma è ciò che accade con centinaia di lavori. Siamo
d’accordo nell’affermare che, se un datore di lavoro decide di
non permettere ad un disabile di presentare la sua domanda online, si
tratta di un caso di violazione dei diritti dei lavoratori?".
Le
aziende devono fare in modo di fornire soluzioni alternative alle
domande di lavoro, da prendere sul serio tanto quanto le richieste
ricevute online, ha dichiarato Scott-Parker. Non serve a nulla
fornire delle alternative se le domande giunte tramite questi canali
vengono considerate di seconda categoria, ha affermato.
NOTA:
Per il testo integrale dell’intervista a Susan Scott-Parker
sull’accessibilità delle tecnologie IT e della ricerca di lavoro,
vedere la Sezione Tre del presente Notiziario.
I
commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito
http://www.headstar.com/eablive/?p=216
+02:
Con le nuove direttive, questo mese diventa una pietra miliare
dell’accessibilità alla rete
La pubblicazione da lungo
tempo attesa dei nuovi standard internazionali per l’accessibilità
alla rete, le direttive WCAG 2.0, ha coinciso con la pubblicazione
della bozza di uno Standard Britannico per la gestione
dell’accessibilità alla rete, in un mese che diverrò una pietra
miliare per l’inclusione elettronica.
Le direttive WCAG 2.0
( http://www.w3.org/TR/WCAG20/
) costituiscono la nuova versione delle Direttive per l’Accessibilità
ai Contenuti della Rete pubblicate dal World Wide Web Consortium
(W3C) e considerate il principale punto di riferimento per far sì
che i contenuti della rete siano utilizzabili anche dalle persone
disabili.
Questa nuova “raccomandazione” (è questo il
termine utilizzato dal W3C per lo standard nel suo insieme) è stata
finalmente pubblicata l’ 11 dicembre 2008, nove anni e sette mesi
dopo l’adozione della versione precedente, costituita dalle
direttive WCAG 1.0. Questo ritardo è stato provocato dal desiderio,
da parte del W3C, di effettuare il maggior numero possibile di
consultazioni ad ogni stadio del complesso sviluppo di queste
direttive e di fare in modo che lo standard risulti il più possibile
generico e flessibile, in modo da poter mantenere la sua importanza
anche con i futuri sviluppi tecnologici.
Una vasta gamma di
indicazioni per l’attuazione e di spiegazioni in merito è stata
pubblicata assieme a queste nuove direttive e, secondo il W3C, i siti
web conformi alle direttive WCAG 1.0 avranno bisogno di poche
modifiche, o addirittura di nessuna, per ottemperare alla versione
WCAG 2.0.
Parlando al Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità subito dopo la pubblicazione, Judy Brewer,
direttrice dell’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web
Accessibility Initiative) del W3C, ha affermato che uno degli
elementi fondamentali delle direttive WCAG 2.0 consiste nella
maggiore flessibilità e in un approccio che mette in evidenza i
risultati generali anziché specifici punti di controllo puramente
tecnici. "Esse sono applicabili a tutte le tecnologie di rete;
volevamo che chi le ha realizzate avesse meno limitazioni in alcuni
settori, come gli script, e fosse in grado di apportare delle
innovazioni", ha spiegato Brewer.
Nel frattempo, la bozza
di consultazione di un nuovo Standard Britannico per lo sviluppo di
siti web accessibili è stata pubblicata sul sito del BSI, l’ente
nazionale del Regno Unito per gli standard (
http://drafts.bsigroup.com/?i=245
).
Il
futuro standard BS 8878, intitolato “Accessibilità alla Rete –
come costruire esperienze accessibili per le persone disabili” si
baserà sulla precedente Guida PAS 78 (Publicly Available
Specification 78) (vedere Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità, numero 98,
http://www.headstar.com/eablive/?p=159
)
Questo
standard non stabilisce indicazioni tecniche per l’accessibilità,
ma offre al contrario una serie di raccomandazioni volte a rafforzare
le direttive già esistenti, soprattutto le WCAG 2.0, e coinvolge le
persone disabili nello sviluppo e nel collaudo dei siti web.
Julie
Howell, presidente della Commissione Tecnica IST/45 del BSI, che ha
realizzato questa bozza, ha dichiarato: “Questo standard sarà uno
strumento fantastico per le organizzazioni che desiderano comprendere
appieno le loro responsabilità nel consentire alle persone disabili
di usufruire dei contenuti della rete".
Ironicamente,
molti dei commenti a questa bozza giunti fino ad oggi sono
concentrati sulla relativa inaccessibilità e sulla scarsa
flessibilità del documento stesso, e sulle difficoltà riscontrate
nella procedura di registrazione. Le consultazioni continueranno fino
al 31 gennaio e la pubblicazione dello standard BS 8878 è prevista
per l’estate del 2009.
I commenti su questo articolo sono
oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità
Dal Vivo: consultare il sito http://www.headstar.com/eablive/?p=218.
+03: Il lancio di una risorsa globale online per
l’accessibilità previsto per il 2009
Una risorsa online
consistente in strumenti di tecnologie assistive, open source ed
esenti da royalty, accessibili ed utilizzabili in qualunque momento
ed in ogni parte del mondo, verrà presentata il prossimo anno da un
consorzio costituito da oltre 30 organizzazioni e leader statunitensi
ed europee che si occupano di tecnologie IT e di disabilità, in base
a quanto comunicato questo mese durante la conferenza della
Commissione Europea per l’Inclusione Digitale.
Rivolgendosi
ai convenuti alla conferenza di Vienna, il dr. Gregg Vanderheiden,
direttore del Centro Trace di Ricerca e Sviluppo (Trace Research and
Development Centre) presso l’Università del Wisconsin-Madison
(http://trace.wisc.edu/),
ha dichiarato che l’obiettivo di questo progetto è quello di
garantire che le società del futuro non finiscano con il creare una
sotto-classe di persone escluse dalla globalizzazione.
"Il
domani non assomiglierà all’oggi. Le tecnologie IT saranno quello
che l’elettricità è oggi: non sarà possibile trovare un luogo,
una stanza, un veicolo, se non sono disponibili”, ha spiegato
Vanderheiden. “E’ come per l’interruttore della luce elettrica:
le persone erano abituate a portarsi dietro la luce, a portare con sé
una lanterna al momento di entrare in una stanza, ed avrebbero riso
se qualcuno avesse detto loro che in futuro questo non sarebbe stato
necessario perché ci sarebbe stata la luce in ogni stanza", ha
dichiarato.
Pertanto, il mondo sarà una delle comodità
offerte dalle tecnologie IT, ha spiegato Vanderheiden. “A meno di
non avere una disabilità tale da impedire l’utilizzo delle
interface di default fornite, oppure se queste interface saranno
troppo incomprensibili; in tal caso non saranno in grado di agire nel
mondo nella maniera che abbiamo progettato... dobbiamo immaginare, in
qualche modo, un sistema che ci consenta di fornire l’accessibilità
in maniera economica ad una vasta gamma di interfacce… in modo da
costruire l’accessibilità all’interno di Internet”.
Il progetto, denominato “Rialzare il pavimento”, cercherà di affrontare questo problema creando una comunità virtuale internazionale di aziende, enti del settore pubblico ed altre strutture disposte a collaborare, per creare una banca di tecnologie assistive virtuali open source, ha spiegato Vanderheiden. Gli strumenti dovranno essere “atti alla localizzazione, culturalmente aperti ed agnostici” e l’accesso non in linea dovrà essere reso possibile a coloro che non possono permettersi di entrare in rete o di restarci a lungo, ad esempio con l’utilizzo di lettori di libri elettronici scaricabili sui telefoni cellulari.
L’iniziativa
ha ricevuto la prima sovvenzione in ottobre dal Ministero
dell’Istruzione degli Stati Uniti e verrà formalmente presentata
all’Unione Europea il prossimo anno, ha affermato Vanderheiden. Per
reperire un link per la consultazione della relazione da lui
presentata a Vienna, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/vdh1
.
I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul
Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare
il sito http://www.headstar.com/eablive/?p=217
++Notizie
in Breve:
+04: Soluzioni per l’inclusione: Un nuovo database
di progetti a sostegno dell’inclusione digitale, compreso l’accesso
alla tecnologia da parte delle persone affette da disabilità, è
stato lanciato dal Ministero delle Comunità e degli Enti Locali del
Regno Unito, in collaborazione con la De Montfort University e con
altri partner. I casi di studio rilevati nel Regno Unito e in altri
Paesi possono essere consultati ed esaminati in base alla categoria,
compresi tutti i 198 indicatori nazionali utilizzati dal governo per
valutare il lavoro dei Comuni. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.esd.org.uk/solutions4Inclusion/
.
+05: Premio Robo: Il servizio online RoboBraille per la
conversione dei testi ha vinto il premio per la categoria
dell’accessibilità elettronica al concorso europeo per
l’inclusione digitale, organizzato questo mese a Vienna dalla
Commissione Europea. Creato dal Centro Danese per le Disabilità
Visive, il programma RoboBraille converte automaticamente i testi
inviati via e-mail in danese, inglese, italiano, greco o portoghese
in Braille o in messaggi vocali. Per informazioni, consultare il
sito: http://www.e-inclusionawards.eu/
.
+06: Un compagno per i sordo-ciechi: un nuovo apparecchio
portatile multi-funzione di comunicazione per le persone sordo-cieche
è stato lanciato da Humanware, l’azienda leader nel settore delle
tecnologie di accesso. Il Comunicatore per Sordo-Ciechi (DeafBlind
Communicator) comprende una macchina da scrivere telefonica con
schermo in Braille, che consente a due persone sordo-cieche di
comunicare fra loro, oltre ad un telefono portatile collegabile alla
macchina da scrivere tramite Bluetooth e che permette all’utente di
comunicare con le persone vedenti o udenti faccia a faccia. Per
informazioni, consultare il sito:
http://www.humanware.com/deafblind_communicator
+07:
Apparecchi portatili: Un set di apparecchi accessibili funzionanti
sulla maggior parte dei computer, collegati con scheda flash su porta
USB, è stato presentato da AbilityNet, l’ente assistenziale per le
disabilità. L’apparecchio, denominato “AccessAT”, comprende
una gamma di screen reader, una lente di ingrandimento virtuale e un
dispositivo di colorazione per aumentare il contrasto. E’ stato
lanciato anche un apparecchio analogo contenente giochi accessibili e
software per il tempo libero, denominato AccessFun. Per informazioni,
consultare il sito: http://www.abilitynet.org.uk/newsarticle72
[Fine
della Sezione Uno].
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Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.
“Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.
Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.
[Fine dell’annuncio speciale].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+08:
Per stroncare la recessione: Mike Paciello, fondatore dell’ente
statunitense The Paciello Group (http://www.paciellogroup.com
), che fornisce consulenze sull’accessibilità, ha inviato un
commento al blog del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità
Dal Vivo in risposta al nostro articolo sul documento di Ted Page
relativo ai servizi di rete PWS, intitolato “La recessione non è
una scusa valida per l’esclusione”.
Paciello scrive: “Un
articolo fantastico e intelligente. Le aziende colpite dalla
recessione dovrebbero utilizzare l’accessibilità come una valida
proposta di lavoro. Le leggi che impongono l’accessibilità
rappresentano delle opportunità per le aziende, pertanto
utilizzatele per creare proposte valide per la clientela.
"Dal
mio punto di vista, il mondo delle aziende continua a considerare
l’accessibilità e le indicazioni governative (come la Sezione 508
degli Stati Uniti, la Legge sulla Discriminazione dei Disabili del
Regno Unito, e così via) unicamente come un ulteriore costo da
sostenere. Le aziende (in senso generale) non hanno studiato la
maniera di prendere le leggi sull’accessibilità e trasformarle in
un’opportunità di creare profitti, un po’ come hanno fatto con
le fonti di energia alternativa"
[Vi preghiamo di inviare
le vostre risposte al blog http://www.headstar.com/eablive/?p=209
o via email all’indirizzo inbox@headstar.com
].
+09:
Captcha automatici: Steve Lee, di Fullmeasure.co.uk, specializzato
nell’accessibilità open source, ci ha scritto per fornire il suo
contributo alla discussione che continua da parecchio tempo
sull’inaccessibilità delle soluzioni “captcha” dei siti web
che richiedono agli utenti di riconoscere lettere e numeri forniti
con una grafica visiva distorta.
Steve
ci scrive: "L’azienda Webvisum fornisce un servizio automatico
di soluzione dei captcha all’indirizzo:
http://www.webvisum.com/
"Devo
ammettere che ho trovato alcune difficoltà su come utilizzare i
tasti, ecc., ma consultando le impostazioni aggiuntive e il menu del
tasto destro del mouse ci sono riuscito; però io ci vedo. Se vi
risulta difficile utilizzare queste funzioni, sono certo che chi ha
realizzato il sito apprezzerà i vostri suggerimenti".
Steve
ci ha anche inviato un link per leggere una relazione estremamente
positiva del servizio Webvisum, scritta da Marco Zehe, di Mozilla, un
altro blogger che si occupa di accessibilità. Consultare
il sito: http://eduspaces.net/stevelee/weblog/508709.html
A
seguito della lettera inviata da Steve, il Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità ha contattato Webvisum per vedere se il suo
servizio consiste effettivamente di un sistema totalmente automatico
per rendere i captcha accessibili a tutti. L’azienda ha inviato una
risposta interessante: “Il sistema è realmente automatico e saremo
lieti se vorrete provarlo. Non possiamo scendere in particolari su
come realizziamo esattamente i captcha, dal momento che si tratta di
un’informazione riservata”.
[Vi preghiamo di inviare le
vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].
[Fine
della Sezione Due].
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++
Sezione Tre: Intervista
- Susan Scott-Parker, Ufficiale
dell’Ordine dell’Impero Britannico.
+10: Il discorso
combattivo della comandante della taskforce
di Dan Jellinek.
L’inaccessibilità dei siti web di ricerca di personale per le persone affette da disabilità è “uno scandalo che sta emergendo", secondo quanto appreso dai convenuti alla Conferenza Ministeriale sull’Inclusione Elettronica, tenutasi questo mese a Vienna ed organizzata dalla Commissione Europea.
L’autrice di questo severo rimprovero è Susan Scott-Parker, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, fondatrice e funzionario capo del Forum degli Imprenditori sulle Disabilità (Employers' Forum on Disability, http://www.efd.org.uk/). In un mondo in cui un numero sempre maggiore di datori di lavoro sceglie di pubblicare annunci di ricerca del personale unicamente online, i siti web di assunzione che non sono accessibili costituiscono un "enorme problema” per le persone disabili in cerca di occupazione, ha dichiarato Scott-Parker.
“Vediamo
test psicometrici inaccessibili, moduli di richiesta che non
funzionano per le persone affette da dislessia; se metteste un avviso
dichiarando che le domande dei disabili non sono accette, le persone
si arrabbierebbero, ma è ciò che accade con centinaia di lavori.
Siamo d’accordo nell’affermare che, se un datore di lavoro decide
di non permettere ad un disabile di presentare la sua domanda online,
si tratta di un caso di violazione dei diritti dei lavoratori?"
Sono parole combattive, ma forse la fonte da cui provengono può risultare sorprendente. Dopo tutto, il Forum degli Imprenditori sulle Disabilità, fondato da Scott-Parker nel 1991, viene finanziato proprio dalle stesse aziende che lei ha così aspramente rimproverato. I suoi attuali 400 membri danno lavoro, nel loro insieme, a otto milioni di persone, pari a circa il 20% della forza lavoro del Regno Unito, e fra tali membri troviamo organizzazioni internazionali come la Barclays, il cui amministratore delegato, John Varley, è attualmente il presidente del Forum.
In
un colloquio con il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità,
subito dopo il suo discorso di Vienna, Scott-Parker ha però spiegato
che è interesse dei membri del Forum comprendere appieno la portata
di questo problema e prendere provvedimenti atti a
risolverlo.
"Vorremmo far capire ai nostri membri che
potrebbero ritrovarsi ad affrontare cause legali”, ha affermato.
“Questa è la pratica più utilizzata, se milioni di persone si
ritrovano escluse. Le aziende devono imporre ai collaudatori dei test
psicometrici online di verificare se questi sono accessibili prima di
utilizzarli, specialmente se accettano esclusivamente domande di
lavoro online, come accade con sempre maggiore frequenza, anche per
impieghi che non richiedono conoscenze informatiche”.
Le
aziende devono fare in modo di fornire soluzioni alternative alle
domande di lavoro, da prendere sul serio tanto quanto le richieste
ricevute online, ha dichiarato Scott-Parker. Non serve a nulla
fornire delle alternative se le domande giunte tramite questi canali
vengono considerate di seconda categoria, ha affermato.
Il ricorso a siti web inaccessibili per l’assunzione del personale non è stata l’unica omissione legata all’uso delle tecnologie IT ad essere messa in evidenza da Scott-Parker a Vienna. Un altro caso da lei citato riguarda l’incapacità, da parte di alcune organizzazioni, di apportare modifiche adatte e tempestive ai sistemi interni di tecnologie IT a beneficio dei dipendenti disabili, o che sono divenuti disabili per motivi di età o a seguito di incidenti.
Tutto ciò rappresenta un costoso spreco di risorse: “quanto è stato investito sul singolo individuo va perduto, se i datori di lavoro decidono di non apportare queste modifiche e se il dipendente sceglie di vivere della sua pensione di invalidità anziché conservare il proprio lavoro", ha dichiarato Scott-Parker.
Una terza questione fondamentale è rappresentata dall’omissione, da parte dei datori di lavoro e dell’industria delle tecnologie IT, di fornire al personale una formazione sui problemi dell’accessibilità e sull’utilizzo delle tecnologie assistive, secondo Scott-Parker. "Le persone non vanno considerate competenti in partenza: come si può considerare qualcuno un esperto di tecnologie IT se poi non è in grado di adattare un sistema in maniera tale da consentire a tutti di utilizzarlo? Se poi un’azienda dispone di tecnologie assistive ma il suo reparto di tecnologie IT non le sa applicare, queste non servono a nulla”.
I costi relativi alla formazione potrebbero essere tenuti sotto controllo inserendo questa formazione nei programmi già esistenti di corsi di aggiornamento per i programmatori ed i tecnici, ha spiegato Scott-Parker.
“In
ogni corso che viene svolto, bisognerebbe parlare di come adattare le
tecnologie agli esseri umani. Non credo che alla Microsoft costerebbe
molto inserire nel suo programma [di formazione] il modo in cui le
sue tecnologie potrebbero essere adattate, in maniera da consentirne
l’uso a chiunque.
"Non riusciremo mai a risolvere
questo problema se i professionisti delle tecnologie IT non
impareranno ad utilizzare le tecnologie accessibili; tutto ciò che
avremo saranno programmi sempre migliori, che però rimarranno
inutilizzati”.
Le aziende produttrici di tecnologie hanno una doppia responsabilità: quella di essere fornitori di tecnologie accessibili e quella di essere datori di lavoro accessibili, ha dichiarato Scott-Parker. Nell’attuale situazione finanziaria, alquanto difficile, un approccio integrato all’accessibilità potrebbe consentire ai fornitori di tecnologie IT di ottenere una maggiore competitività, ha spiegato. “Mi piacerebbe che fosse l’industria delle tecnologie IT a dare il buon esempio, assumendo persone disabili. Oggi è il momento giusto, perché più è alto il numero dei disabili assunti da un gigante delle tecnologie IT, migliore è la comprensione delle necessità di clienti come Lloyds TSB, che impiega centinaia di persone disabili”.
Anche se il Forum prende in esame tutti gli aspetti dell’occupazione, l’accessibilità alle tecnologie IT è collocata in cima alla lista delle sue priorità, e ciò ha portato alla creazione di una Taskforce delle Aziende per la Tecnologia Accessibile (vedere Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 102, giugno 2008).
A
tutt’oggi, questa taskforce si è riunita tre volte e sta ancora
reclutando nuovi membri; attualmente, conta circa 20 organizzazioni
fra cui Accenture, GlaxoSmithKline, HM Revenue e Customs, la BBC e i
Supermercati Sainsbury.
Il gruppo sta collaborando con
AbilityNet, l’ente assistenziale che si occupa di accessibilità,
per raccogliere esempi dei benefici che un approccio accessibile può
portare alle aziende. “Stiamo tentando di realizzare un fondamento
razionale per le aziende”, ha affermato Scott-Parker.
Il
gruppo ha messo in cantiere anche uno strumento di verifica basato
sulla documentazione che, anche se si trova ancora in uno stadio
iniziale, consentirà alle grandi organizzazioni di controllare la
loro posizione in una scala da 1 a 5, per quanto riguarda la loro
pratica attuale di accessibilità alle tecnologie IT.
"Sarà
un modello di maturità, da zero a eccellente, e prenderà in
considerazione le procedure aziendali ed i sistemi di governance”,
ha spiegato Scott-Parker. “Se un’organizzazione si trova al
livello 1 o 2, rischia di dover affrontare delle cause legali.
Tuttavia, al momento non mi aspetto di vedere nessuna azienda al
livello 5: se accadesse, potrei svenire”.
I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito http://www.headstar.com/eablive/?p=219.
[Fine
della Sezione Tre].
++Note
finali.
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Majeed Saleh, Tristan Parker
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]