+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità
- NUMERO 118, OTTOBRE 2009.
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seminario pratico che intende spiegare alle organizzazioni
l’importanza di realizzare informazioni accessibili e facili da
leggere per una vasta gamma di diversi utenti, comprese le persone
anziane, i disabili e coloro che non hanno l’inglese come prima
lingua.
Questo corso aiuterà a stabilire le esigenze
degli utenti specifici, identificando vari metodi di comunicazione
accessibile, e a comprendere come i diversi stili e formati
funzionano per i diversi utenti. Fornirà preziose informazioni
a tutti coloro che operano nel settore del design e della fornitura
di informazioni in formato stampa, elettronico e di rete, compresi i
manager dei contenuti di rete, i team che si occupano di tali
contenuti, gli addetti al marketing e alle comunicazioni e il
personale delle case editrici.
Il corso verrà tenuto il
20 ottobre a Londra Centrale e il costo di iscrizione è di 395
sterline + IVA; per prenotare un posto, consultare il sito:
http://www.headstar-events.com/dfa/
[Fine
dell’annuncio speciale].
01: La Comunità
Europea propone una legge per uniformare le normative “frammentarie”
sull’accessibilità
- E’ necessario armonizzarle
per combattere l’esclusione dei disabili, secondo un membro
della commissione.
02:
Le informazioni sull’accesso sono assenti dai siti web dei
produttori di schermi televisivi.
- I prodotti sono spesso
accessibili ma i dati a disposizione dei consumatori sono scarsi,
secondo un esperto.
03: La scarsità di dati sulle
tecnologie ICT “costituisce un ostacolo per gli imprenditori
disabili”
- Un dibattito mette in evidenza la scarsa
conoscenza delle necessità degli utenti.
Notizie in
breve: 04: Datori di lavoro esemplari – premi per le migliori
pratiche; 05: Opinioni sulla TV – Consultazione per un codice
di regolamentazione; 06: Formulari validi – Assistenza agli
anziani per i servizi in rete; 07: Una guida di Windows –
consulenza per lo sviluppo di software.
Sezione Due: “Nella
casella della posta” – Il forum dei lettori.
08:
Ostacoli per i libri – I problemi di copyright per i formati
elettronici al di fuori del Regno Unito; 09: Problemi economici –
le piccole aziende sono preoccupate per i requisiti di rete; 10:
Rassicurazione su un formato – “nessun problema”
con un sito di fogli di stile per il browser di rete.
Sezione
Tre – Relazione sul dibattito – La tecnologia e
l’imprenditoria disabile.
11: Pronti a dirigere un’azienda?
Al giorno d’oggi, quasi tutte le aziende utilizzano tecnologie;
pertanto, quanto è difficile per un imprenditore disabile
mettere in piedi un’attività, se le tecnologie
necessarie non sono accessibili? Tristan Parker ce ne parla.
[Fine
dei Contenuti].
++Sezione Uno: Notizie.
+01: La
Comunità Europea propone una legge per uniformare le normative
“frammentarie” sull’accessibilità.
Una
“Legge Europea sulla Disabilità” è stata
proposta dalla Commissione Europea, per standardizzare le direttive
sull’accessibilità alla rete per le persone disabili.
Durante
un discorso a Bruxelles all’inizio del mese, Viviane Reding –
membro della commissione che si occupa della società
dell’informazione e dei media – ha dichiarato che è
necessario armonizzare le varie leggi esistenti in Europa. “Non
possiamo conquistare un determinato mercato lasciando da parte alcuni
settori della nostra popolazione”, ha spiegato Reding. “Sto
parlando dell’accessibilità alla rete: il 15% della
nostra popolazione è costituito da disabili e le nostre
normative sull’accessibilità sono ancora
frammentarie".
Reding ha anche sollecitato l’adozione,
a livello europeo, delle Direttive Internazionali per l’Accessibilità
ai Contenuti della Rete (International Web Content Accessibility
Guidelines, WCAG) create dal World Wide Web Consortium, un ente che
si occupa degli standard (http://www.w3.org/TR/WCAG20/
), affermando che una nuova legge sulle disabilità sarebbe il
modo migliore per ottenere questa adozione. “Dovremmo agire
tutti insieme e per gradi, in modo da fornire agli utenti una
situazione accettabile ed affidabile. Io credo che per riuscirci
dovremmo redigere una Legge Europea sulla Disabilità assieme
alle organizzazioni interessate", ha dichiarato.
Durante il suo discorso (intitolato “Il singolo mercato digitale: una chiave per accedere al potenziale dell’economia basata sulla conoscenza”, http://bit.ly/A6JHv ) - Reding ha affermato che l’attuale frammentazione delle leggi sull’accessibilità induce i membri dell’Unione Europea ad affrontare l’argomento da posizioni diverse, danneggiando così l’efficacia della legislazione attuale: “Dobbiamo considerare che tutto questo rappresenta un alto costo per l’industria, perché deve corrispondere ad una vasta gamma di standard nazionali frammentari. Inoltre, in questo modo i disabili non ottengono servizi all’altezza delle loro aspettative”, ha spiegato.
Attualmente,
la Legge sulla Discriminazione dei Disabili del Regno Unito prevede
che i siti web della Gran Bretagna vengano resi accessibili alle
persone affette da disabilità, comprese quelle visive ed
uditive, anche se non esistono direttive specifiche nella legge in
questione sulla maniera di compiere questo passo.
I commenti
su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=346
+02:
Le informazioni sull’accesso sono assenti dai siti web dei
produttori di schermi televisivi.
Uno dei principali esperti
del Regno Unito sulle tecnologie accessibili ha chiesto ai produttori
di schermi televisivi di fornire sui loro siti web un maggior numero
di informazioni sull’accesso ai loro prodotti per le persone
disabili.
Adrian Higginbotham, direttore della ricerca
avanzata presso Becta, l’ente britannico che si occupa di
tecnologie di istruzione, ha espresso questa opinione dopo che i suoi
tentativi di acquistare un televisore accessibile attrezzato per le
descrizioni audio sono stati ripetutamente frustrati dalla scarsità
di informazioni online.
Parlando al Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità questo mese a titolo personale, egli
ha dichiarato che la migliore fonte di informazioni da lui trovata
sono stati gli annunci sul sito web indipendente “TV Help”
( http://www.tvhelp.org.uk/audes/
); qui ha scoperto che tutti i nuovi modelli Panasonic, circa 40
televisori Sony, 6 televisori Toshiba ed alcuni altri modelli della
Philips sono attrezzati per le descrizioni audio. Tuttavia, quando ha
cercato informazioni sull’accessibilità sui siti web di
queste aziende, non ha trovato nessuna informazione utile.
Sul
sito web della Panasonic non veniva fornita nessuna informazione in
merito, anche se “non sembrava il tipo di sito dove un elemento
di questo genere potesse venire trascurato, considerando la notevole
quantità di dettagli tecnici forniti”, ha dichiarato
Higginbotham. Sul sito web della Sony erano presenti le
caratteristiche relative alle descrizioni audio in un glossario
online dei termini, ma non nella maggior parte delle descrizioni
degli apparecchi televisivi.
A seguito di una richiesta online effettuata in precedenza da Higginbotham, relativa ai modelli attrezzati per le descrizioni audio, il Centro Informazioni ai Clienti della Sony UK ha risposto: “Nessuna informazione sui prodotti che verranno presentati in futuro e nessun dettaglio tecnico può essere fornito o pubblicato prima dell’introduzione di questi prodotti sul mercato. Pertanto, sono spiacente ma non posso fornirle nessuna informazione in questo momento”.
In risposta, Higginbotham ha fatto presente che la sua domanda non riguardava i modelli futuri, ma i prodotti attualmente reperibili sul mercato, ed ha chiesto: “Il vostro messaggio, peraltro piuttosto vago, vuole forse farmi capire che la Sony ha preso la decisione strategica di non offrire più il sostegno che un tempo forniva ai clienti con disabilità visive?”.
Questo ha portato ad una seconda replica, che inizialmente era “completamente l’opposto” ed affermava che tutti i modelli attuali sono effettivamente attrezzati per le descrizioni audio. Anche se questa affermazione si è dimostrata veritiera, Higginbotham ha dichiarato: “Alla fine non ho acquistato un televisore Sony, e non ho neppure dato un’occhiata ai loro svariati modelli, perché l’esperienza da me vissuta nel trattare con il centro assistenza clienti non mi ha reso particolarmente ben disposto a dare il mio denaro a questa azienda”.
I
produttori che rendono accessibili i loro schermi televisivi compiono
un’azione lodevole, ha dichiarato; tuttavia, se non forniscono
questo genere di informazioni, non ha molto senso. “Non mi
aspetto che tutti i dipendenti del centro assistenza clienti o quelli
dei principali negozi sappiano darmi queste informazioni, ma mi
piacerebbe trovarle sul sito web dell’azienda”.
I
commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare
il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=348
+03:
La scarsità di dati sulle tecnologie ICT “costituisce un
ostacolo per gli imprenditori disabili”.
La mancanza di dati affidabili sull’utilizzo delle tecnologie ICT da parte delle persone disabili sta rendendo più difficile la scalata al successo per gli imprenditori disabili, è stato spiegato ai convenuti ad un dibattito recentemente organizzato da Information Technologists' Company, un’azienda della città di Londra.
Il dibattito si è imperniato attorno alla mozione: "Questa Conferenza ritiene che per gli imprenditori disabili sia più difficile essere competitivi nell’era digitale in continua evoluzione”.
Nick Goss, direttore generale della Goss Consultancy ( http://www.gossconsultancy.co.uk/ ), ha affermato che la mancanza di conoscenze su questo argomento costituisce un enorme ostacolo. “Come facciamo a sapere quanti disabili utilizzano le tecnologie IT, come facciamo a conoscere le esigenze e le necessità di sostegno dei disabili nel settore della fornitura di tecnologie IT accessibili?", ha domandato.
Penny
Melville-Brown, dell’azienda Disability Dynamics (
http://www.disabilitydynamics.co.uk/
) ha dichiarato che le tecnologie inaccessibili lasciano indietro le
persone con disabilità. “Se la tecnologia non riesce a
fornirti un sostegno, non riuscirai mai ad essere competitivo. Al
momento, la tecnologia si occupa molto poco di accessibilità e
finisce con il mettere gli imprenditori disabili, come me e molti
altri in questo Paese, in una posizione di notevole
svantaggio".
Tuttavia, Andrew Thomson, direttore di
Sign-now.com ( http://sign-now.com/
), ha affermato che la tecnologia ha “migliorato la qualità
della vita” delle persone disabili e può avvantaggiare
coloro che gestiscono un’azienda in proprio, se essi utilizzano
le attrezzature giuste. "La tecnologia ci ha dato la possibilità
di accedere al mondo reale”, ha affermato Thomson. Dopo una
votazione, la mozione è stata respinta con 28 voti contro
23.
NOTA: Per una relazione esauriente su questo dibattito,
vedere la Sezione Quattro del presente Notiziario.
I commenti
su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale
sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=354
++Notizie
in Breve:
+04: Datori di lavoro esemplari: Le organizzazioni
del settore pubblico e privato che hanno dimostrato di utilizzare
pratiche valide nel fornire un sostegno ai dipendenti disabili
verranno premiate durante una cerimonia che si terrà questa
settimana ed è stata organizzata dal Forum degli Imprenditori
sulla Disabilità (Employers' Forum on Disability). Fra le
aziende proposte per il Premio 2009 per gli Standard sulla
Disabilità, che verrà conferito il 28 October, troviamo
la BBC e la Home Office. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.disabilitystandard.com/awards/entry_2009/
+05:
Opinioni sulla TV: Le risposte ad un questionario relativo al codice
dei servizi di accesso alla televisione dovranno essere inviate
all’Ufficio Comunicazioni (Office of Communications, Ofcom)
entro il 12 novembre. Un riassunto del codice, che comprende una
disamina della possibilità di aumentare le quote di
descrizioni audio, può essere reperito sul sito:
http://bit.ly/1K26mG.
Inoltre, l’Istituto Nazionale Reale dei Ciechi (RNIB) ha
fornito una guida online per rispondere a questa consultazione, sul
sito: http://bit.ly/gLlzw
+06:
Formulari validi: Un sostegno alle persone anziane che devono
riempire complessi formulari online per ottenere servizi importanti,
ad esempio per chiedere un contributo per l’affitto o per
acquistare un biglietto ferroviario, viene fornito da un progetto di
ricerca finanziato dall’Unione Europea e denominato “Fornire
un accesso inclusivo ai membri della comunità disabili ed
anziani” (Delivering Inclusive Access to Disabled and Elderly
Members of the community, DIADEM). I ricercatori di tre Paesi (Regno
Unito, Norvegia ed Italia) hanno sviluppato una tecnologia di rete
che semplifica il percorso necessario per svolgere questa attività
online e fornisce altri tipi di assistenza, compresa quella in
versione audio. Su questo progetto si terrà un seminario
gratuito a Londra, il 28 ottobre: per informazioni, contattare il dr.
Senaka Fernando all’indirizzo
mailto:senaka.fernando@brunel.ac.uk
o al numero di telefono 01895267556. Il sito web del progetto è
il seguente: http://www.project-diadem.eu/
+07:
Una guida di Windows: Una guida per lo sviluppo di software
accessibili è scaricabile gratuitamente e viene offerta dalla
Microsoft. “La creazione di software per l’accessibilità”
esamina alcuni notevoli problemi che i creatori di software devono
affrontare e spiega alcune delle procedure di accessibilità
utilizzate dalla Microsoft nella creazione del nuovissimo sistema
operativo “Windows 7”, lanciato la scorsa settimana. Per
informazioni, consultare il sito: http://bit.ly/2Wj9sB
[Fine della Sezione Uno].
++Annuncio Speciale: Future
Democracy '09 (la democrazia futura ’09)
- Ritorna la
principale conferenza del Regno Unito sulla democrazia elettronica
-
25 Novembre, Central
London
http://www.headstar-events.com/edemocracy09/
La
principale conferenza annuale del Regno Unito su tutti gli aspetti
della democrazia elettronica è tornata, e si occuperà
delle campagne elettorali elettroniche, delle petizioni elettroniche
e del voto elettronico, ma anche di tutti gli aspetti dell’utilizzo
di Internet e delle nuove tecnologie nell’ambito della
politica, delle attività democratiche e dell’impegno
civile. Siamo orgogliosi di essere giunti al sesto anno di
vita.
Stiamo organizzando la partecipazione di diversi
importanti relatori: date un’occhiata all’ordine del
giorno con gli ultimi aggiornamenti. Fra i nostri sostenitori e
partner abbiamo Hansard Society, MySociety, PEP-NET e RSA, e il
nostro media partner di quest’anno è Total Politics.
La
registrazione costa soltanto 195 sterline + IVA per i delegati del
settore pubblico, dell’istruzione e del volontariato, e 295
sterline + IVA per quelli del settore privato. Per ulteriori
informazioni, consultare il sito:
http://www.headstar-events.com/edemocracy09/
[Fine
dell’Annuncio Speciale].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+08:
Ostacoli per i libri: Un lettore che desidera mantenere l’anonimato
ci scrive per porci una domanda sugli ostacoli allo scarico di libri
elettronici accessibili, imposti dalle leggi internazionali sul
copyright.
"A causa delle leggi sul copyright, molti
libri in formato DAISY [realizzati con lo standard internazionale
DAISY, consultare il sito http://www.daisy.org
] non possono essere acquistati dai singoli individui che vivono al
di fuori del Paese in cui vengono prodotti”, scrive questo
lettore. “Ad esempio, se il RNIB realizza un testo in Braille e
in formato DAISY, può vendermi la versione Braille ma non
quella DAISY, dato che non vivo nel Regno Unito. Lo stesso vale per
gli Stati Uniti: posso acquistare libri nella versione audio
commerciale da Amazon o iscrivermi a Audible.com, però non
posso comperare testi da Bookshare.org [un servizio che negli Stati
Uniti offre libri accessibili scaricabili gratuitamente per i
diplomandi residenti unicamente negli Stati Uniti].
"Un
ottimo fornitore di libri è OverDrive [un importante
distributore di libri digitali online: consultare il sito
http://www.overdrive.com
]. Sfortunatamente, la maggior parte dei testi può essere
letta soltanto su lettori attrezzati per il formato protetto di
Windows, denominato DRM (Digital Rights Management, Gestione dei
Diritti Digitali). Il problema con questo formato è che, da
quanto capisco, non è installabile su nessuno dei lettori
creati specificamente per i non vedenti. Il mio Zen Stone [un lettore
audio MP3 prodotto dalla Creative] riesce a farlo funzionare, ma la
sua capacità di archiviazione e la sua funzionalità
sono piuttosto ridotte.
"Anche OverDrive funziona con l’
MP3 e gli iPod, ma mi rendo conto che il numero di testi fra cui
scegliere è più ridotto. Ho chiesto un po’ in
giro e mi pare che il formato DRM non sia installabile su nessuno dei
lettori creati espressamente per i ciechi, a causa dei costi di
licenza.
“Pertanto, in quest’epoca dove tutti scaricano tutto, per alcuni di noi, specialmente se residenti in Paesi piccoli, l’accesso alle informazioni accessibili rimane limitato. Perciò vorrei chiedere: esistono dei sistemi per cui una persona può acquistare o scaricare libri in formato DAISY anche se non vive nel Paese in cui questi vengono prodotti? Esiste un sistema per leggere file protetti su lettori di tipo non standard? E se non esiste, che cosa possiamo fare per convincere la Microsoft o i produttori di questi lettori affinché li rendano atti a funzionare con questi formati? Ho chiesto alle aziende interessate, ma ho tratto l’impressione che aggiornare i loro lettori non fosse uno degli argomenti in cima alla loro lista di priorità”.
A parte questo, il nostro lettore vorrebbe sapere anche: "Qualche lettore sa se qualcuno sta realizzando un software che permetta di leggere i libri in formato DAISY sul nuovo iPod Nano?".
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com
].
+09: Problemi economici: Un nostro lettore che gestisce un negozio online di rivendita di passeggini, seggioloni e carrozzine per bambini ( http://www.pushchairsonline.com ) ha lasciato un commento sul blog, esprimendo la sua preoccupazione: fino a che punto le piccole imprese con poche risorse potranno rendere accessibili i loro servizi online?
Il nostro corrispondente ci scrive: “Non abbiamo mai preso in gran considerazione l’accessibilità per le persone cieche o disabili, dato che siamo una piccola azienda. Abbiamo tentato di utilizzare caratteri ingranditi etc., [ma] qualsiasi altra cosa ci costerebbe un mucchio di denaro, che non abbiamo.
“Fino a che punto la presenza in rete di un’attività deve garantirne l’accessibilità?”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo
inbox@headstar.com
].
+10: Rassicurazione su un formato: Nel numero di
gennaio del nostro Notiziario, Diana Monahan, del Moor End Technology
College di Huddersfield, ci aveva scritto per parlarci di un problema
da lei incontrato tentando di utilizzare il sito web “Oneformat.com”,
che offre la possibilità di scaricare gratuitamente utili
fogli di stile per i browser di rete accessibili, e di cui il nostro
Notiziario aveva già parlato. Diana ci aveva scritto: “Di
recente ho visitato questo sito e il software della scuola mi ha
informato di aver individuato il virus/spyware Troj/Comic-Farm”.
Il creatore del sito, Dalijt Singh, ci ha risposto per rassicurare i lettori: “Il problema è il software del computer dell’apparecchio in questione. Prova a disattivare lo scudo di rete sul programma di antivirus quando utilizzi Oneformat.com. Non ci sono problemi sul sito web in sé, a parte il fatto che dovrei controllare la corrispondenza e le pagine dei contatti più spesso.
“Per favore, non esitare a contattarmi se ci sono altri problemi. Sono contento che alcune persone trovino ancora utile questo sito”.
[Vi
preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com].
[Fine
della Sezione Due].
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[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione
Tre: Relazione sul dibattito
- La tecnologia e l’imprenditoria
disabile.
+11: Pronti a dirigere un’azienda?
di
Tristan Parker.
Poche
aziende nel mondo moderno non utilizzano le tecnologie digitali. Ma
in che modo questo riguarda il mezzo milione di persone disabili che
gestiscono un’attività in proprio nel Regno Unito?
Questa domanda è stata posta all’inizio del mese
dall’azienda Information Technologists' Company (ITC) durante
la discussione della seguente mozione: "Questa Conferenza
ritiene che per gli imprenditori disabili sia più difficile
essere competitivi nell’era digitale in continua evoluzione”.
Si è espressa a favore della mozione Penny
Melville-Brown, consulente anziano presso la Disability Dynamics
(http://www.disabilitydynamics.co.uk/
), un’organizzazione che offre consulenza e formazione sulle
pari opportunità. Melville-Brown ha dichiarato che, oltre al
problema della scarsa accessibilità della tecnologia, è
la tecnologia stessa a lasciare indietro le persone disabili nel
settore imprenditoriale.
Citando uno studio effettuato dall’Ufficio per i Problemi della Disabilità, Melville-Brown ha dichiarato che l’utilizzo di internet da parte delle persone disabili è inferiore del 25% circa rispetto a quello del resto della popolazione. Inoltre, ha aggiunto, le persone disabili hanno generalmente competenze inferiori a quelle del resto della popolazione, con il 50% dei disabili che non possiede alcuna qualifica, il che comporta un livello inferiore di conoscenze nel settore delle tecnologie IT. "La formazione accessibile e l’istruzione accessibile nel settore delle tecnologie IT… è molto scarsa”, ha dichiarato.
Alcuni
dati forniti dall’Ufficio di Statistica Nazionale indicano che
le persone disabili hanno maggiori probabilità di lavorare in
proprio rispetto alle persone non disabili, ma questa statistica
rappresenta la realtà in maniera parziale. Anche se iniziare
un’attività in proprio offre diversi vantaggi, come
l’orario flessibile ed il lavoro a casa, ed un utilizzo più
facile delle attrezzature personali per l’accessibilità,
spesso i disabili sono costretti a fare questa scelta a causa delle
difficoltà riscontrate nell’ottenere o conservare un
posto di lavoro dipendente in altri settori, ha spiegato
Melville-Brown.
"Le persone disabili sono letteralmente
costrette ad aprire attività in proprio, perché devono
affrontare un incredibile livello di discriminazione quando tentano
di trovare un lavoro”, ha spiegato: “spesso, essi non
hanno altre possibilità che organizzare un’attività
in proprio, se vogliono lavorare”.
Anche se hanno alcune conoscenze tecnologiche, come la capacità di spedire messaggi di posta elettronica, molte persone disabili non sono in grado di gestire le funzioni basilari delle tecnologie IT, come la creazione di fogli di lavoro e lo scarico di allegati, secondo Melville-Brown. Questo mette le aziende gestite da disabili in una posizione di notevole svantaggio. Molte aziende di oggi avrebbero grossi problemi se fossero costrette ad emettere fatture in formato cartaceo, o non potessero più utilizzare PowerPoint, ha affermato Melville-Brown; ma questi problemi riguardano molti imprenditori disabili. “Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che la tecnologia oggi non si interessi molto dell’accessibilità, al punto di creare un effettivo svantaggio per gli imprenditori disabili, come me”.
Si è dichiarato contrario alla mozione Andrew Thomson, direttore di Sign-now.com ( http://sign-now.com/ ), un servizio di traduzioni in rete che consente una comunicazione più facile fra i sordi e le persone udenti. La tecnologia può avvantaggiare enormemente coloro che svolgono un’attività e spesso viene accusata a torto di costituire un ostacolo all’occupazione, ha affermato Thomson.
“In
quanto disabile, il motivo per cui sono contrario [a questa mozione]
è che la tecnologia non può decidere per se stessa”,
ha dichiarato. “La tecnologia è creata dall’uomo
ed è possibile modificarla per soddisfare le proprie esigenze.
La tecnologia non impedisce alle persone disabili di trovare un
impiego, penso che le loro difficoltà siano dovute soprattutto
all’atteggiamento da parte della società".
Qualsiasi
tecnologia deve adeguarsi alle esigenze dell’utente se si
desidera sfruttarne appieno il potenziale, ed esistono diverse
tecnologie assistive per le diverse persone, ha spiegato Thomson. “La
tecnologia deve soddisfare le esigenze dei singoli individui.
Prendiamo ad esempio l’impianto cocleare [che fornisce il senso
del suono ad alcuni sordi]: si tratta di tecnologia, ed è
qualcosa di fantastico. Soddisfa le esigenze della società e
si adatta alle persone che hanno acquisito la capacità di
parlare ed hanno l’inglese come prima lingua; per quanto mi
riguarda, invece, di solito utilizzo videotelefoni per comunicare con
il linguaggio dei segni ed interagire così con altre persone
sorde".
Nel complesso, le nuove tecnologie hanno
migliorato la qualità della vita delle persone disabili e “ci
hanno consentito di accedere al mondo reale”, ha affermato
Thomson. “Costituiscono uno strumento potente e dovremmo
accoglierlo con gioia, non criticarlo”.
Ben Fletcher, un
consulente della IBM, si è dichiarato d’accordo,
affermando che, se avesse dovuto scegliere tra vivere da sordo 20
anno fa oppure oggi, sceglierebbe di certo la seconda ipotesi: “20
anni fa non avevamo la posta elettronica, Facebook non esisteva, e
per me, che sono sordo, contattare le persone sarebbe stato
estremamente difficile. Sarei rimasto a casa e non avrei potuto
lavorare. Oggi invece contatto direttamente i clienti e posso avere
una vita sociale”.
Tuttavia, Fletcher si è dichiarato d’accordo anche con Melville-Brown sul fatto che gli ostacoli continuano ad esistere. “Dobbiamo esercitare pressioni per tentare di modificare la tecnologia mentre la utilizziamo, e vedere in che modo essa può consentirci di ottenere ciò che desideriamo ottenere”.
Gary
Macfarlane, fondatore di BlueBadge Finder (
http://www.bluebadgefinder.com/
), un’azienda di servizi che aiuta le persone a trovare i
parcheggi per disabili ed altri servizi tramite apparecchi portatili,
ha affermato che l’industria delle tecnologie ha bisogno di
aiuto per poter migliorare. “Dobbiamo tentare di assistere
questa industria”, ha spiegato Macfarlane. “Non sempre è
lei la colpevole. Molti industriali non sanno perché, come o
che tipo di apparecchi le persone disabili utilizzano ed a volte
credo che spetterebbe alla comunità dei disabili il compito di
fornire informazioni per far comprendere la situazione".
Nick
Goss, direttore generale della Goss Consultancy (
http://www.gossconsultancy.co.uk/
), ha dichiarato che la scarsa conoscenza sui tipi di tecnologie
accessibili utilizzate costituisce un ulteriore ostacolo per i
disabili che gestiscono un’attività in proprio. “Come
facciamo a sapere quanti disabili utilizzano le tecnologie IT, come
facciamo a conoscere le esigenze e le necessità di sostegno
dei disabili nel settore della fornitura di tecnologie IT
accessibili?", ha domandato. Ciò di cui abbiamo bisogno,
ha dichiarato Goss, sono “dati credibili” sui tipi di
tecnologie IT utilizzate dai disabili e sul modo in cui essi le
utilizzano.
Goss ha inoltre messo in evidenza un altro notevole ostacolo per molti imprenditori disabili: i finanziamenti. Ottenere finanziamenti viene considerato un ostacolo alla gestione di un’attività proficua, compresi i finanziamenti presenti nel programma governativo Accesso al Lavoro (Access to Work, http://bit.ly/3cUeb2 ), che secondo parecchie persone sono difficili da ottenere, ha spiegato.
Dalla
platea, uno dei convenuti è intervenuto dicendo che il
Programma Accesso al Lavoro va benissimo di per sé, ma non è
stato pubblicizzato adeguatamente. “[Il costo delle tecnologie
accessibili] è alto, ma il governo è molto generoso con
i finanziamenti del programma Accesso al Lavoro, specialmente per gli
imprenditori. Ma è come se il governo volesse tenerlo segreto,
perché non lo pubblicizza affatto”, ha
dichiarato.
Kevin Carey, Presidente dell’Istituto
Nazionale Reale dei Ciechi (RNIB), ha affermato che i disabili hanno
ottenuto “enormi vantaggi” dalle tecnologie di
informazioni, ma anche alcuni “svantaggi relativi” dal
momento che, nonostante alcuni successi a livello individuale, il
divario fra le persone disabili e quelle “normali”
continua ad aumentare.
"Se noi disabili speriamo di
diventare imprenditori in un mercato globale competitivo”, ha
spiegato Carey, “dobbiamo verificare con maggiore attenzione in
quali mercati intendiamo inserirci, anziché pensare che esista
una specie di soluzione tecnologica globale che potrebbe funzionare
per tutti, se soltanto i pregiudizi venissero vinti e gli ingegneri
potessero fare il loro lavoro”.
Pertanto,
dopo aver espresso tutte le opinioni e dopo una discussione
accalorata, qual è stato il risultato? Una votazione fra i
presenti ha rivelato che, nel complesso, la tecnologia viene
considerata più di aiuto che di ostacolo e la mozione è
stata respinta, sebbene di stretta misura, con 28 voti contro
23.
Anche la maggior parte di coloro che hanno appoggiato
questa posizione, però, si è dichiarata d’accordo
nell’affermare che si potrebbero, e dovrebbero, compiere
ulteriori passi avanti. Uno dei concetti fondamentali emersi è
stato che, nonostante la notevole quantità di tecnologie
accessibili a disposizione, la maggior parte di queste è
eccessivamente “specializzata”, e ciò induce a
ritenere che l’industria rifiuta comunque la premessa che le
tecnologie accessibili possono essere vantaggiose per tutti gli
utenti e non soltanto per quelli affetti da disabilità. Il
dibattito prosegue.
I commenti su questo articolo sono oggi
reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità
Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=350
[Fine
della Sezione Tre].
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Siti web che funzionano sul serio.
I membri del team di
Fortune Cookie che si occupano di accessibilità alla rete
vogliono essere sicuri che tutti gli utenti trovino facili da
utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere
accessibili, i siti web di Fortune Cookie sono belli e valgono
decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007,
il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali
premi del settore del design di rete.
Legal & General, Kuoni, Diabetes UK, FT Business: ecco qualcuno dei marchi più rinomati presenti sull’elenco clienti di Fortune Cookie.
Tutte
le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più
accessibile il proprio sito web. Se volete sapere ciò che
l’accessibilità può significare per la vostra
azienda, rivolgetevi a Fortune Cookie.
Visitate il nostro sito
web all’indirizzo: http://www.fortunecookie.co.uk
Julie
Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità.
Potete contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk
.
[Fine dell’Annuncio Speciale].
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Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni
sull’accessibilità.
Accessify Forum è
stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità
ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il
mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete
discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai
principianti agli esperti del settore.
Il sito è stato
riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato
migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle
discussioni.
Pertanto, se volete saperne di più
sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed
aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare
un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il
sito: http://www.accessifyforum.com/
[Fine
dell’Annuncio Speciale].
++Note
finali.
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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Tristan Parker
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]