+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 138, GIUGNO 2011.
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++Numero 138: In questo numero:
01: Progetti europei per esplorare l’accessibilità dei terminali
-
Dai bancomat alle emettitrici di biglietti, le possibilità sono aumentate.
02: La piattaforma “GoGenie” raccoglierà informazioni dal vivo per l’accesso
- Un servizio per utilizzare “il meglio dei social media” per offrire un
sostegno alla disabilità.
03: Alcune applicazioni di assistenza verranno collaudate questo autunno
- Strumenti per la vita indipendente e per i parcheggi riservati ai disabili.
Notizie in breve:
04: Mappe a colori – schemi accessibili a colori per le mappe digitali; 05: Lotta
per le tecnologie assistive – allarme per i tagli alle sovvenzioni; 06: Un
sostegno per i dislessici – una guida per il settore pubblico.
Sezione Due: Nella casella della posta – Il forum dei lettori:
07: Problemi di denaro – continua la ricerca di soluzioni accessibili meno
costose; 08: Una dimenticanza di Londra? Il problema di accessibilità al sito
delle Olimpiadi; 09: Cercasi mouse – richiesta di un apparecchio sensibile alla
pressione ed azionabile con la bocca.
Sezione Tre: Il campione dell’accessibilità – Il dottor Howard Leicester, del Kent.
10:
Verso un paese, una regione ed un mondo con accessibilità all’informazione: la
storia di un accademico sordo-cieco che lavora con un ente assistenziale per
promuovere la sanità e le altre informazioni disponibili per le persone con
esigenze particolari di comunicazione, dal proprio paese di residenza verso
l’esterno.
[Fine dei contenuti].
++Sezione Uno: Notizie.
+01: Progetti europei per esplorare l’accessibilità dei terminali.
Un gruppo di lavoro europeo che svilupperà direttive e standard per
l’accessibilità dei terminali a self-service, come i bancomat e le emettitrici
di biglietti di trasporto, è stato reso nuovamente operativo dal CEN, l’ente
europeo per gli standard.
Questo gruppo, che verrà presieduto da Julian Jones, consulente per le interface di utente, è il successore del precedente gruppo di lavoro per le interface di utente denominato WG6, del comitato tecnico TC224 del CEN, su “Identificazione personale, firma elettronica e tessere elettroniche”, che è rimasto inattivo per due anni.
Questa rinascita è necessaria “perché le interface uomo-computer hanno compiuto grandi passi avanti negli ultimi due anni, con gli i-pod, gli i-pad, eccetera”, Jones ha spiegato questa settimana al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “E’ aumentato in maniera notevole l’utilizzo di touch screen e di operazioni per cui bisogna adoperare diverse dita. Vogliamo anche prendere in esame l’uso di comunicazioni a distanza ravvicinata e quello di gettoni sugli apparecchi portatili personali, come pure le smart card “senza contatti” (smart card che si servono di tecnologie RFID per interagire con dispositivi in grado di leggere e scrivere dati su di esse).
Questi
sviluppi significano che la gamma delle possibili preferenze degli utenti si è
ampliata moltissimo, ha spiegato Jones. Oggi fra le preferenze abbiamo le
combinazioni dei colori, le dimensioni dei caratteri, il volume delle risposte
audio, il comportamento del cursore e svariati altri fattori.
Questo nuovo gruppo organizzerà una riunione aperta nel Regno Unito alla fine
dell’estate, per spiegare gli obiettivi del gruppo di lavoro alle parti
interessate e raccogliere proposte prima che gli enti per gli standard
nazionali decidano l’eventuale adesione, ha dichiarato Jones. Tutti coloro che
desiderano partecipare a questa riunione devono inviargli una mail
all’indirizzo: juliang.jones@btinternet.com
.
Nel frattempo, è stato presentato un progetto europeo di ricerca sulla
personalizzazione dei terminali digitali a self-service, denominato “APSIS4all”
( http://www.apsis4all.eu/ ), con
l’obiettivo di superare le barriere all’accessibilità incontrate dalle persone
che non hanno familiarità con le tecnologie ICT, ma anche dai disabili e dagli
anziani.
Questo
progetto triennali viene gestito dalla Fondazione Technosite in Spagna, assieme
ad altri partner con sede in tutta Europa, comprese le organizzazioni John Gill
Technology ed AbilityNet del Regno Unito. Sarà incentrato su due settori: il
primo, la possibilità per gli utenti di collegare un apparecchio portatile,
come uno smartphone, a qualsiasi terminale self-service in maniera da poter
interagire tramite il proprio apparecchio personale; il secondo, la
personalizzazione in base alle preferenze contenute su una smart card o nei
servizi multipli “cloud”: si tratta di un lavoro che si sovrapporrà
parzialmente a quello del rinato gruppo di lavoro del CEN.
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=607
+02: La piattaforma “GoGenie” raccoglierà informazioni dal vivo per l’accesso.
Il mese prossimo verrà sottoposta al collaudo beta una piattaforma online creata per aiutare le persone disabili o sorde a trovare online le informazioni per l’accesso a qualunque luogo, come negozi, cinema, eventi culturali o il centro cittadino, sulla base delle raccomandazioni e dei commenti di altri utenti.
Questo progetto pilota, denominato “GoGenie” ( http://www.peskypeople.co.uk/go-genie/ ) si concentrerà inizialmente sulla regione delle Midland occidentali. La sua fase di sviluppo è stata promossa dal programma Digital Content Development (Sviluppo dei Contenuti Digitali) dell’Arts Council England (Consiglio per le Arti in Inghilterra) ed un sostegno alla fase pilota è stato fornito dal programma Reboot Britain (Riavviamo la Gran Bretagna) dell’organizzazione NESTA.
Alison Smith, direttrice di Pesky People, l’organizzazione che ha sviluppato il progetto GoGenie, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che il progetto si prefigge l’obiettivo di “prendere il meglio dei social media ed utilizzarlo a beneficio di tutti coloro che progettano una visita a qualche luogo. Non vogliamo sostituire i social network già esistenti, ma collaborare con loro ed incentivarli”.
Il risultato potrebbe comprendere un mix di tecnologie, comprese le applicazioni per gli smartphone e gli strumenti che possono essere inseriti nei siti web associati, ed ogni formato potrà essere modificato dagli utenti disabili o sordi, ha spiegato Smith. “Per lanciarlo, non aspetteremo che sia divenuto perfetto: l’essenza dei servizi di crowdsourcing (progetti collettivi) è la loro organicità”.
Fra gli altri partner in questo progetto pilota troviamo il Comune di Telford and Wrekin, l’ente di marketing delle belle arti Audience Central, e il gruppo di organizzatori di teatro e danza Black Country Touring. “Stiamo anche discutendo con diverse organizzazioni culturali che hanno sede al di fuori della regione”, ha affermato Smith. “Il progetto pilota pone l’accento sugli eventi culturali, ma dispone del potenziale necessario per applicazioni più allargate”.
Diversi
membri della vasta comunità digitale, come Will Perrin del gruppo locale di
social network Talk About Local (Parliamo degli Eventi Locali) e Nick Booth di
Podnosh, l’organizzazione di specialisti di social media comunitari, sono stati
fra i principali sostenitori di questo progetto fin dall’inizio, ha dichiarato
Smith. “Gran parte di ciò che stiamo facendo è stata influenzata dalla partecipazione
agli “hackday” (riunioni di creatori di siti web e di informatici), alle “non
conferenze” (conferenze gestite direttamente dai partecipanti) ed ai network:
proprio l’opposto di quanto avviene nelle conferenze formali e del modo in cui
le aziende operano solitamente all’interno di questo settore”.
Questo approccio ha ottenuto recentemente un successo inaspettato, quando una
partnership composta da Enabled By Design, l’organizzazione di consulenza sul
design per tutti e diversi altri collaboratori, con l’obiettivo di creare
un’applicazione androide per telefoni cellulari in meno di 24 ore, ha finito
col vincere un premio in occasione di Interactivism, un “hackday” incentrato
sul reperimento di soluzioni accessibili per gli anziani. L’evento è stato
organizzato dall’ente di consulenza FutureGov e da Google, e l’applicazione
“Spotted” per telefoni cellulari ha vinto il premio Gransnet per l’applicazione
più utile (per informazioni, consultare il sito: http://bit.ly/myzsui
).
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:http://www.headstar.com/eablive/?p=605
+03: Alcune applicazioni di assistenza verranno collaudate questo autunno.
Una serie di applicazioni par gli smartphone, per permettere alle persone
disabili di contattare negozi, stazioni di rifornimento ed altri luoghi, in
modo da far conoscere le loro esigenze particolari prima dell’arrivo sul posto,
viene attualmente sviluppata dall’organizzazione DisabledAccess4All ( http://www.access4allapps.com ), con
sede a Sunderland.
L’applicazione “Customer Assist” (Assistenza Clienti) permetterà agli utenti di
richiedere assistenza sia durante il tragitto sia dopo l’arrivo. Quando
l’utente arriva sul posto, il negozio, il centro servizi o la stazione di
rifornimento avrà già ricevuto informazioni sul tipo di assistenza richiesto
dal cliente e potrà mettergli a disposizione un dipendente pronto ad aiutarlo.
Questa
applicazione offre inoltre indicazioni per raggiungere i servizi accessibili; un’altra
applicazione, “Parking Space Finder” (Trovare parcheggio) si trova attualmente
nella fase di sviluppo, grazie ad una collaborazione con gli enti locali, e
potrà offrire indicazioni sul più vicino parcheggio riservato ai disabili. L’applicazione
per il parcheggio dovrà essere sottoposta a collaudo in ottobre, ed i Comuni di
Westminster e Sunderland hanno garantito la loro partecipazione.
Gary McFarlane, direttore generale di DisabledAccess4All, ha dichiarato che
questa applicazione verrà fornita gratuitamente e che verranno sviluppati
diversi modelli commerciali, come un possibile accordo di licenza per i
fornitori di servizi oppure contratti di sponsorizzazione che forniranno alle
aziende una maggior visibilità per il loro marchio.
“Attualmente stiamo trattando per coinvolgere un gran numero di enti del settore privato e pubblico, come le banche. Se non accetteranno di sponsorizzarci, riceveranno comunque le informazioni; tuttavia, gli sponsor saranno posti in evidenza ed otterranno una maggiore visibilità”.
Il
potenziale delle applicazioni per telefoni cellulari come questa, volta a consentire
alle persone disabili una maggiore libertà nella vita quotidiana, è davvero
enorme, ha dichiarato McFarlane.
“Esse consentono di abbattere le barriere sociali e fisiche, ma anche quelle
attitudinali. Se qualcuno è costretto ad affidarsi ad un assistente personale
per fare shopping, dopo la messa a punto di queste applicazioni forse non avrà
più bisogno di quel tipo di assistenza. Ciò comporta una vita con molti meno
problemi, una maggior indipendenza e molte più possibilità di scelta”.
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=603
++ Notizie in breve:
+04: Mappe a colori: Alcuni speciali schemi a colori per le mappe digitali, che
le rendono più facili da utilizzare da parte delle persone affette da
disabilità nella visione del colore (comunemente note come daltoniche), sono
stati sviluppati da Ordnance Survey, l’ente nazionale britannico di mappatura.
Questi schemi a colori sono il risultato di due anni di lavoro da parte di
Simon Duquénoy, direttore anziano per i prodotti tecnici, e sono ora stati
pubblicati per raccogliere le opinioni del pubblico sul blog ufficiale di
questo ente. Per informazioni, consultare il sito: http://bit.ly/jgT5rX
+05: Lotta per le tecnologie assistive: I tagli alle sovvenzioni imposti dal
governo di coalizione del Regno Unito “potrebbero dare come risultato una
riduzione della fornitura di tecnologie assistive e dei servizi di informazioni
sulle tecnologie assistive, proprio quando sarebbe più necessaria che mai”,
secondo una nuova relazione pubblicata da Assistive Technology (AT) Alliance
(Alleanza per le Tecnologie Assistive), un gruppo formato da quattro enti
assistenziali per i disabili. Per “tecnologie assistive” si intendono tutte le
tecnologie che aiutano le persone disabili a condurre una vita indipendente. I
tagli ai benefici, le modifiche al progetto Access to Work (Accesso al Lavoro)
del governo britannico, e la chiusura dell’Independent Living Fund (Fondo per la Vita Indipendente) potrebbero avere un effetto analogo, secondo questa relazione. “Le
organizzazioni del settore privato e del terzo settore acquisiranno
probabilmente una maggior importanza, sia come fonti di informazioni sia come
fornitori di tecnologie assistive a chi le acquisterà a proprie spese, grazie
ai servizi forniti, o all’interno dei servizi di tecnologie assistive previsti
dalla legge, come il modello di fornitura al dettaglio nei servizi per le
comunità”. La relazione, intitolata “Anarchia od opportunità? Il futuro dei
servizi di informazione sulle tecnologie assistive” può essere scaricata nel
formato PDF dal sito: http://www.at-alliance.org.uk
+06: Un sostegno per i dislessici: Una guida per inserire le migliori pratiche
a favore dei dislessici negli enti del settore pubblico è stata pubblicata
dall’Organizzazione Adulti Dislessici (Adult Dyslexia Organisation, ADO) con il
sostegno di Microlink PC, l’azienda fornitrice di tecnologie assistive. Questa
guida mette in evidenza i potenziali settori di difficoltà e realizza un
insieme di pratiche, con lo scopo di compiere un passo avanti nel prendere in
considerazione anche la dislessia all’interno dell’attuale legge sulla
discriminazione dei disabili, compreso l’Obbligo di Uguaglianza nel Settore
Pubblico. Questa guida, denominata “Dislessia: una guida per l’amministrazione
civile ed il settore pubblico”, può essere richiesta all’ADO. Per informazioni,
consultare il sito: http://www.adult-dyslexia.org
[Fine della Sezione Uno].
++Sezione
Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.
+07: Problemi di denaro: L’articolo di opinione di David Bates relativo alla
necessità di un maggior numero di soluzioni accessibili gratuite o a buon
mercato, pubblicato sul nostro numero di marzo, continua a scatenare
discussioni.
Brian
Gaff, membro della commissione dell’Associazione dei Ciechi di Kingston upon
Thames, spiega che la sua organizzazione offre finanziamenti proprio per questo
genere di problemi, “ma spesso le persone non sanno di poterli richiedere,
oppure non si sentono di farlo.
“Noi abbiamo acquistato [lo screenreader] JAWS e [l’ingranditore] SuperNova per
le persone che frequentano corsi, che cercano di trovare un impiego, eccetera.
Sono sicuro, o perlomeno voglio sperare, che non siamo gli unici a farlo. In
alcuni rari casi abbiamo addirittura fornito apparecchi di seconda mano proprio
a questo scopo.
“Nella
situazione attuale dovremmo anche ricordare che esiste anche [lo screen reader open
source] NVDA ( http://www.nvda-project.org
) e, anche se non è proprio all’avanguardia come JAWS, è comunque molto valido
e non costa nulla. Naturalmente, devo dire che questo progetto è basato sulle
donazioni e sulle sponsorizzazioni e pertanto, se lo scaricate e lo utilizzate,
dovreste prendere in considerazione la possibilità di effettuare una donazione
a NV Access, l’azienda che lo ha sviluppato; oppure, se disponete di un software
con cui vorreste usare NVDA e non riuscite a farlo funzionare, potete
contattare l’azienda ed informarvi su quanto vi costerebbe trovare un rimedio a
questa situazione.
“Sono d’accordo sul fatto che molti apparecchi e molti software costano davvero
troppo. Ho saputo che oggi esiste una barra Braille progettata e realizzata in
India che sembra essere decisamente meno costosa di quelle attualmente sul
mercato, pertanto la aspettiamo fiduciosamente e speriamo anche che alcune
aziende trovino la maniera di porre un tetto massimo ai prezzi dei loro
prodotti, in maniera che le persone possano permetterseli”.
Anche David Taylor ci ha scritto da Preston, nel Lancashire, per far presente
che esistono alternative a buon mercato rispetto ai sistemi più costosi.
“Devo
dire che, di questi tempi e in quest’epoca, è preoccupante vedere che le
persone non vanno al di là di JAWS quando hanno bisogno di uno screen reader.
NVDA utilizza una struttura di comandi pressoché identica, pertanto non c’è
bisogno di imparare nulla e si possono ottenere diverse voci ad un costo
ragionevole. Spendere ottocento sterline per uno screen reader significa
sborsare soltanto cento sterline meno di quello che ho pagato per il mio
computer, che comprendeva uno screen reader che ho potuto installare da solo
senza dover pagare un tecnico. Oltretutto, non sono costretto a sborsare grandi
somme per gli aggiornamenti o a pagare un extra per alcuni prodotti di Office,
dato che si tratta di un Mac.
“Però è un vero peccato che alcuni ciechi si limitino a lamentarsi anziché cercare
delle alternative. Se si mettessero realmente d’impegno, riuscirebbero a far
ridurre il costo delle tecnologie di accesso: quando qualcosa costa troppo ed
esiste un’alternativa più a buon mercato, provatela!”.
Infine, Fay Rohrlach, una lettrice di Adelaide, nell’Australia meridionale, ci
scrive per dirci che anche lei vorrebbe che un maggior numero di attrezzature
venisse messo a disposizione delle persone disabili a prezzi più contenuti.
“Nella situazione attuale, molte persone che desiderano oppure hanno bisogno di
questo genere di apparecchi non possono acquistarli perché hanno un costo
proibitivo, molto superiore a quanto un lavoratore medio possa permettersi di
spendere, e questo vale in maniera particolare per i pensionati e le persone
che non hanno un lavoro.
“Anche
se il valore del dollaro australiano continua ad essere molto basso, ci saranno
sempre coloro che non potranno mai ottenere le attrezzature che desiderano; è
per questo motivo che ho ottenuto il prestito a lungo termine di un computer
tramite la Società Reale dei Ciechi (Royal Society for the Blind) di Adelaide.
“Non avrei mai voluto farlo ma, perlomeno, ora ho la certezza che, se qualcosa
non dovesse funzionare, dovrò soltanto fare una telefonata e qualcuno se ne
occuperà. Un tempo avevo un computer di mia proprietà ma, dal momento che le
persone addette alla manutenzione vivevano dall’altra parte di Adelaide, non mi
trovavo affatto bene. Quando si ha un handicap visivo e si è costretti ad
affidarsi agli altri per essere trasportati da qualche parte, la propria
indipendenza risulta notevolmente limitata. Quando ho dovuto separarmi dal mio
computer mi è dispiaciuto moltissimo, dato che lo utilizzavo da più di dieci
anni, ma la vita è così e bisogna andare avanti”.
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].
+08: Una dimenticanza di Londra? In risposta all’articolo pubblicato nel numero
scorso, “Problemi di screen reader con il sito dei biglietti per le Olimpiadi”,
Tom Worthington, un accademico australiano consulente per l’accessibilità, ci
ha scritto per raccontarci: “L’emissione dei biglietti è stata uno dei problemi
nel caso dell’accessibilità al sito web delle Olimpiadi di Sydney, come posso
testimoniare. Consultare il sito: http://www.w3.org/WAI/bcase/socog-case-study
.
“Poi [nel 2008] il Comitato Olimpico di Pechino ha invitato a Pechino per una
settimana alcune persone provenienti da tutto il mondo ed ha fornito loro un
trattamento da VIP, chiedendo un sacco di informazioni per il loro sito web: http://www.tomw.net.au/2003/bws.html
.
“Finora, Londra non ha fatto niente di tutto questo”.
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].
+09: Cercasi mouse: Dorcas Munday, presidente del Fondo Sequal, un ente
assistenziale che fornisce apparecchi per la comunicazione alle persone
disabili ( http://www.thesequaltrust.org.uk
), ci ha scritto per chiedere se qualcuno dispone di informazioni sui mouse per
computer che possono essere controllati con la bocca.
Dorcas ci scrive: “Il mouse che utilizzo con il mio computer ha già 12 anni e per cinque anni o più ho scandagliato la rete alla ricerca di un mouse sostitutivo, dato che l’azienda che aveva prodotto il mio è fallita nel 1999. Siamo riusciti a rintracciarne uno a Taiwan. Il problema sta nel fatto che ho bisogno di un mouse con un cuscinetto sensibile alla pressione, e non sono più di moda. Io scrivo premendo i tasti della tastiera con un ferro da calza in plastica che tengo in bocca, perciò non so cosa farmene di un mouse sensibile al calore!
“John,
il mio assistente, ha riparato spesso il mio mouse sensibile alla pressione, ma
ora è quasi morto! (e sempre più difficile da utilizzare). Con il mio mouse
riesco a muovere il cursore lungo lo schermo molto meglio che non servendomi
della tastiera numerica e delle frecce sulla tastiera del computer.
“Ritengo che alcuni apparecchi tecnologici del passato siano ancora molto utili
ad una persona disabile. Non è possibile che io sia l’unica persona del Regno
Unito che utilizza un cuscinetto sensibile alla pressione. Ho scritto un numero
infinito di lettere, ma nessuno mi risponde mai, ed è davvero frustrante! Il
mio computer ha un’importanza vitale per me. Sono certa che da qualche parte
potrò ricevere una risposta”.
Fino ad oggi, Dorcas ha ottenuto due possibili soluzioni: il Jouse 2, un mouse
USB azionabile con un joystick controllabile con la bocca, che costa 1.499,99
dollari ed è prodotto dall’azienda Independent Living Source ( http://www.iltsource.com ); e l’
Integramouse, prodotto nel Regno Unito, con un’imboccatura più adattabile (http://bit.ly/iYG61F ).
[I lettori che conoscono questi apparecchi o possono proporre altri
suggerimenti sono pregati di inviarli all’indirizzo inbox@headstar.com ].
[Fine della Sezione Due].
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[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Sezione Tre: Il campione dell’accessibilità
- Il dottor Howard Leicester, del Kent.
+10: Verso un paese, una regione ed un mondo con accessibilità all’informazione.
Ventisei anni fa, ad Howard Leicester venne inaspettatamente diagnosticata una
degenerazione genetica degli occhi e delle orecchie, mentre stava per prendere
la sua prima laurea. Le cose più semplici diventarono difficili, quelle più
difficili divennero impossibili.
Tuttavia,
grazie all’aiuto ed alla guida dell’ente assistenziale Sense, che fornisce
sostegno ai bambini ed agli adulti sordo-ciechi, da allora Howard ha ottenuto
un dottorato, gestisce un dipartimento accademico ed ha collaborato a varie
conferenze sulla salute e sull’assistenza sociale. Oggi il dottor Leicester è
un consulente indipendente che lavora per i cambiamenti nella pianificazione e
nella fornitura dell’assistenza sociale.
Quest’anno ha avuto l’opportunità di dare a sua volta aiuto a Sense, quando ha
ricevuto una sovvenzione dal programma di Vodafone “Il Mondo della Differenza”
(World of Difference), che offre alle persone la possibilità di donare il
proprio tempo e le proprie competenze ad un ente assistenziale di loro scelta.
Qui di seguito ci racconta la sua storia con le sue parole:
“Essendo
sordo-cieco io stesso, e lavorando da casa in qualità di accademico per i
sistemi di informazione sulla salute (informatica sanitaria), sono divenuto
abbastanza abile nel fornire informazioni accessibili a tutta la regione del
Kent da Otford, il mio paese natale.
“Ho compiuto questi progressi in parte grazie anche agli eventi ed ai notiziari
gestiti da Headstar. Durante la conferenza e-Access 10 dello scorso anno ho
conosciuto Ted Page della PWS Ltd., un esperto di accessibilità per il formato
PDF. Oggi stiamo convertendo parecchi testi accademici avanzati
dall’inaccessibile formato PDF in versioni utilizzabili. Molti testi di questo
genere costituivano uno standard nei corsi in cui ho insegnato per anni, ma
soltanto oggi sono in grado di “leggerli” da solo. Inoltre, il Servizio
Bibliotecario del Kent riceve questi prodotti per i portali della sua
biblioteca online in tutta la regione.
“In seguito, il n° 129 del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, pubblicato nel settembre del 2010 (http://www.headstar.com/eablive/?p=478), mi ha fatto conoscere Steve Lee, esperto e forza trainante dei software open source per l’accessibilità; in particolare, la gamma di risorse denominata EduApps, appositamente organizzata dal Centro Regionale di Sostegno TechDis, nella Scozia settentrionale ed orientale, ci consente di creare e convertire documenti da e in diversi formati. I documenti locali, come i menu ed i bollettini, possono così diventare più accessibili ai residenti ed ai visitatori.
Anche la rete di volontari denominata “IT Can Help” (Le tecnologie IT possono aiutare, http://www.itcanhelp.org.uk), che fornisce alle persone anziane e disabili un’assistenza con le tecnologie IT ed è gestita dalla British Computer Society (Società Informatica Britannica), collabora con me. Ed anche i miei obiettivi a livello locale hanno maggiori possibilità di essere raggiunti, perché oggi sono diventato consigliere comunale ad Otford.
“Negli
ultimi mesi (da metà marzo a metà maggio) ho collaborato anche con Sense, il
principale ente assistenziale per i sordo-ciechi, generosamente sovvenzionato
dal programma di Vodafone “Il Mondo della Differenza”, che finanzia le persone
che lavorano per enti assistenziali http://worldofdifference.vodafone.co.uk).
“Ho lavorato con Sense, con alcuni colleghi accademici e con alter
organizzazioni locali e nazionali per contribuire a promuovere questo ente ed
aiutare ad identificare le ulteriori esigenze dei pazienti sordo-ciechi del
Regno Unito nella moderna era digitale. Ecco alcuni dei nostri obiettivi:
- Sviluppare uno standard per inserire le “esigenze particolari” nelle
registrazioni relative ai pazienti;
- Produrre modelli della popolazione locale per individuare queste “esigenze
particolari” per una migliore pianificazione e conoscenza;
- Promuovere l’uso dei computer per la produzione e la condivisione di
informazioni in formati maggiormente adatti alle persone con “esigenze
particolari di comunicazione”;
- Rendere Otford un paese più accessibile alle informazioni e diffondere questi
principi in tutto il Kent; infine
- Raccogliere storie che promuovano un maggior senso dell’umorismo relativamente
ai problemi della disabilità.
“A
tutt’oggi, le “esigenze particolari” dei pazienti non vengono raccolte
ufficialmente ed i dati sono troppo limitati per poter valutare le esigenze a
livello locale o nazionale. La maggior parte degli opuscoli, dei libri, dei
siti web più frequentati e dei telefoni cellulari risulta ancora inaccessibile
e c’è una mancanza generalizzata di conoscenze e di comprensione dei problemi
relativi all’accessibilità.
"Tuttavia”, continua Howard, “alcuni dei miei obiettivi a livello
nazionale, al di là delle mie attività riguardanti Otford, stanno progredendo. Il
progetto Inchiesta sulle Opportunità di Vita (Life Opportunities Survey, LOS),
attualmente in corso e condotto da ONS/ODI ( http://odi.dwp.gov.uk/disability-statistics-and-research/life-opportunities-survey.php
) merita un’attenzione speciale da parte di chiunque si occupi di modelli di
popolazione. Per la prima volta, questo programma realizza mappe aggiornate sui
diversi tipi di disabilità e sulle diverse barriere esistenti nella società, ed
io ho ricevuto una generosa assistenza personale dagli esperti locali di
statistica.
“Il progetto LOS favorisce inoltre la registrazione delle esigenze di accessibilità dei pazienti. Ho creato un metodo basato sull’auto-completamento, legato alle pratiche GP. Ho ricevuto un certo incoraggiamento per questo lavoro da diversi accademici, dagli informatici del Ministero della Sanità e dall’organizzazione RADAR, ma gli ulteriori sviluppi e l’adozione definitiva del progetto dipenderà dagli ulteriori aiuti da parte di altre organizzazioni, e sarei lieto di sentire che qualcuno è interessato.
“Pertanto,
vi prego di seguire la mia attività a Otford e nel Kent, oltre alle altre mie
attività, tramite il mio sito web: http://home.btconnect.com/howardleicester
“La home page ha un link al programma, con link successivi per le diverse fasi
specifiche”.
I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario
Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=601
[Fine della Sezione Tre].
++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.
Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità
ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo
festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità
a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.
Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato
migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.
Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre
persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto
dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/
[Fine dell’Annuncio Speciale].
++Note finali.
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Direttore:
Dan Jellinek.
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ISSN 1476-6337
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