+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 141, OTTOBRE 2011.

 

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++Numero 141: In questo numero:

01: Un ente assistenziale inglese valuta la possibilità di sostenere l’azione legale contro i siti della Disney
- Il RNIB chiede agli avvocati statunitensi che i ciechi inglesi possano unirsi alla class action.

02: La chiusura del corso sull’inclusione digitale “stabilisce un precedente pericoloso”
- Minacciato uno strumento per l’accessibilità, secondo l’avvertimento di un accademico.

03: Il RNIB sta per presentare il più vasto modello di collaudo della rete mai realizzato
- Tutti i siti degli enti locali del Regno Unito verranno controllati in base ai nuovi criteri.

Notizie in breve:
04: Forum ufficiale – il piano d’azione del governo britannico verrà presto aggiornato; 05: Conversione con cloud computing – presto disponibili documenti accessibili; 06: Una guida descrittiva – un aiuto per i programmi televisivi ed i film.

Sezione Due: Nella casella della posta – Il forum dei lettori:
07: Una risposta interessante – un software per una barra Braille; 08: I difetti di Google – lamentele per il nuovo servizio.

Sezione Tre: L’opinione – Videogiochi accessibili per bambini. 09: Divertirsi sul serio: I bambini ciechi e ipovedenti spesso restano esclusi dal divertimento per quanto riguarda i videogiochi, scrive Donna Jodhan. Ma si stanno compiendo dei progressi e la situazione sembra migliorare...

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Un ente assistenziale inglese valuta la possibilità di sostenere l’azione legale contro i siti della Disney.

Il RNIB, il principale ente assistenziale inglese che sostiene i ciechi e gli ipovedenti, sta valutando la possibilità, per i non vedenti inglesi, di unirsi ad una class action americana contro la Walt Disney Company per la manifesta inaccessibilità dei suoi siti web, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

Il 29 giugno, Dolly Gee, il giudice distrettuale della California, ha dato a tre donne cieche (due della California meridionale ed una di Wichita, Kansas) il permesso di procedere con una class action contro la Disney, poiché i siti web dell’azienda contengono informazioni visibili agli utenti vedenti ma non leggibili dai programmi di screen reader, il che è illegale; essi contengono anche opzioni inaccessibili ai ciechi, come la possibilità di effettuare prenotazioni e di scaricare biglietti elettronici.

L’inaccessibilità alla rete è soltanto uno dei cinque principali motivi di reclamo contenuti in questa azione legale; gli altri sono legati ai parchi a tema, ad esempio per la mancanza di mappe in Braille. I querelanti non chiedono un risarcimento in denaro ma semplicemente un’ingiunzione che imponga alla Disney di rispettare la Legge Americana sui Disabili, rendendo accessibili questi servizi.

Nella sentenza, il giudice Gee ha rigettato, definendole irrilevanti, le motivazioni presentate dalla Disney, secondo la quale queste donne avrebbero potuto avere accesso agli stessi servizi ed alle stesse informazioni in altri luoghi, ed ha respinto anche le motivazioni per cui “non esiste uno standard sull’accessibilità universalmente accettato”. Rigettando quest’ultima argomentazione, il giudice Gee ha fatto presente che quasi tre anni fa – “quando presumibilmente gli standard relativi all’accessibilità dei siti web erano ancora meno definiti" – era stata consentita un’azione legale analoga contro la catena statunitense di negozi Target, per manifesti problemi di accessibilità del suo sito web Target.com (consultare il sito
http://www.forizs-dogali.com/pdf/Disney%20Certification%20Order.pdf ).

Le tre donne sono rappresentate da Andy Dogali, dello studio legale della Florida Forizs & Dogali ( http://www.forizs-dogali.com/ ), affiancato dall’avvocato di Los Angeles Eugene Feldman ( http://www.californiadisabilitylawfirm.com/ ), e la discussione del caso è prevista per il gennaio del 2012 a Los Angeles.

Questa settimana, parlando con il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Samantha Fothergill, funzionario anziano addetto alle politiche legali del RNIB, ha spiegato di aver contattato i legali statunitensi per valutare la possibilità per i cittadini inglesi di prendere parte a questa azione legale, dandole così una dimensione internazionale.

“In base alla legge del Regno Unito, non esiste la possibilità di ricorrere contro i siti web, dato che si può citare un sito in base alla Legge sull’Uguaglianza soltanto se il provider si trova nel territorio inglese; tuttavia, dato che qui stiamo parlando di un’attrazione turistica internazionale, le persone di tutto il mondo, compresa la Gran Bretagna, potrebbero potenzialmente inserirsi nell’azione legale statunitense.

“Se così fosse, potremmo rintracciare clienti che si sono recati in quei luoghi e metterli a conoscenza del fatto che questa azione legale sta andando avanti; non intendiamo incoraggiarli ad unirsi, ma soltanto fornire loro questa informazione”.

Nel Regno Unito, le azioni legali nel settore della legge sui disabili sono molto rare, ha dichiarato Fothergill, anche perché tutti i casi di questo genere tendono ad essere risolti al di fuori dell’aula del tribunale.

“Le class action vengono spesso utilizzate da noi nei casi di responsabilità civile da prodotto, ma gli avvocati che si occupano di disabilità spesso non sono molto propensi ad avviarle. Abbiamo esaminato la possibilità di una class action, ma i casi che portiamo avanti vengono sempre risolti in via extragiudiziale, pertanto non abbiamo mai avuto una possibilità reale in questo settore”.

Qualsiasi cosa accada, il fatto che un’azienda con un profilo tanto alto a livello mondiale venga citata in un qualunque Paese avrà sicuramente una ripercussione sui comportamenti delle multinazionali e sulle campagne di pressione in ogni luogo, ha dichiarato Fothergill.

“Il caso della Target ha ottenuto forse una maggior pubblicità fra i professionisti delle tecnologie IT che non nella comunità dei non vedenti, ma questo caso ha maggiori possibilità di mettere in luce i problemi di accesso presso le persone responsabili dei servizi e dei siti web in tutto il mondo, e questa è sicuramente una cosa positiva, indipendentemente dal luogo in cui avviene”.

La Disney è collegata ad una vastissima gamma di siti web rivolti al pubblico, compresi i siti dei media partner ESPN e del network televisivo ABC.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=633


+02: La chiusura del corso sull’inclusione digitale “stabilisce un precedente pericoloso”.

La chiusura, da parte della Middlesex University, del primo corso di Master Europeo per l’inclusione digitale, dopo un solo anno di operatività, stabilisce un “precedente pericoloso” per coloro che tentano di istituire uno strumento per l’accessibilità, secondo quanto dichiarato al Notiziario Internazionale per l’Accessibilità dall’accademico che dirige questo corso.

Questo corso biennale part-time, unico nel suo genere, era stato inaugurato dall’università del Middlesex lo scorso anno. Nel corso di studi erano compresi gli strumenti sociali, etici e commerciali per l’accessibilità, i regolamenti e la standardizzazione, l’accessibilità alla rete e l’esperienza inclusiva dell’utente. Lo scopo generale di questo corso era quello di incentivare la partecipazione alla società digitale da parte delle persone anziane e disabili e di quelle appartenenti agli strati sociali disagiati, come i disoccupati, le persone a basso reddito e le persone con un ridotto livello di istruzione.

Tuttavia, dal momento che soltanto otto persone hanno aderito a questo programma, l’Università ha deciso che non sarebbe proseguito e che il corso verrà chiuso quando i suoi studenti (fra cui quattro impiegati del settore pubblico) avranno conseguito la laurea. Per rendere il corso sostenibile dal punto di vista finanziario, sarebbe stato necessario un numero minimo di 20 studenti all’anno.

Gill Whitney, direttore del programma per l’inclusione digitale presso la Middlesex University, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che la scarsità di iscrizioni al corso costituisce un serio problema per lo sviluppo dei servizi digitali accessibili nel Regno Unito e negli altri Paesi.

“Perdere questo master a causa dello scarso numero di studenti stabilisce un precedente pericoloso: se davvero non ci sono abbastanza domande, allora non ci sono neppure gli strumenti per offrire un’analoga specializzazione presso altre università”, ha affermato Whitney.

“La progettazione e lo sviluppo di sistemi più accessibili dipende dall’esistenza di un’istruzione adeguata o di corsi di istruzione su misura per tutti coloro che sono coinvolti in tutti gli aspetti del processo di sviluppo”, ha dichiarato. “L’elemento essenziale è convincere gli studenti dell’importanza di intraprendere corsi di questo genere, fornendo come esempio le migliori opportunità di lavoro tanto per gli studenti quanto per le persone disabili.

“Oggi l’accessibilità elettronica viene riconosciuta a livello politico ed il governo ha realizzato un forum per l’accessibilità elettronica, ma per noi è necessario che anche le industrie, le organizzazioni non profit e gli enti governativi dimostrino che esiste un’effettiva richiesta di mercato, e che ci saranno migliori posti di lavoro per i professionisti in grado di capire realmente le complessità delle forniture di tecnologie IT, di sistemi e di servizi accessibili.

Whitney ha dichiarato che anche alcune opzioni alternative a questo master potrebbero svolgere un ruolo importante nel sistema dell’istruzione, come la miglior integrazione dei problemi relativi all’accessibilità nei corsi di tecnologie a vasta diffusione o l’offerta di brevi corsi per lo sviluppo professionale, o di diplomi volti a promuovere le competenze già esistenti. Tuttavia, qualsiasi soluzione venga individuata, è necessario agire in maniera da garantire un numero sufficiente di domande da parte degli studenti, ha affermato Whitney.

"Esiste una forte necessità di questo tipo di istruzione per far sì che l’accessibilità divenga una realtà”.

Uno degli studenti di questo corso, Claudio Concha, direttore del settore dei nuovi media per il Big Lottery Fund, ha dichiarato che il corso si è già dimostrato molto utile per il suo lavoro.

“Il design inclusivo viene spesso dato per scontato nell’architettura e nel design dei prodotti, eppure i contenuti online ed i canali digitali risentono ancora della mancanza di uno sviluppo incentrato sull’utente ed esiste una totale mancanza di considerazione per le persone disabili o anziane”, ha spiegato Concha.

“Questo corso mi ha aiutato a comprendere il divario esistente fra chi produce i contenuti e le organizzazioni, da una parte, e la realtà dei clienti con le loro diverse esigenze dall’altra. Mi ha consentito di influenzare il design e i progetti di sviluppo con un’autorità che deriva dall’esperienza reale".

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=631 .


+03: Il RNIB sta per presentare il più vasto modello di collaudo della rete mai realizzato.

Il RNIB effettuerà il più vasto modello di collaudo manuale di accessibilità dei siti web verso la fine dell’anno, quando controllerà tutti i 433 siti degli enti locali britannici utilizzando una serie di criteri appositamente sviluppati.

Il progetto costituirà il contributo più recente, da parte di questo ente assistenziale, alla revisione annuale “Better Connected” (Collegati Meglio) dei siti web comunali del Regno Unito, condotta dall’azienda del settore pubblico Society of IT Management (Socitm).

Negli anni precedenti, il RNIB aveva effettuato test automatici iniziali di acccessibilità su tutti i siti, conducendo un’ulteriore verifica manuale più dettagliata soltanto di quei siti che superavano un determinato livello. Tuttavia, quest’anno effettuerà invece controlli manuali su tutti i siti, basati sullo svolgimento di tre incarichi pratici su ciascuno di essi, come il pagamento delle imposte comunali o il prestito online di un libro da una biblioteca. Verranno controllate anche alcune altre pagine di alto livello, scelte a caso.

Marco Ranon, consulente principale per l’accessibilità alla rete presso il RNIB, ha dichiarato, durante un recente seminario tenuto dalla Socitm a Londra, che questi test non utilizzeranno un approccio analitico basandosi sui principi delle Direttive WCAG [Web Content Accessibility Guidelines, Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete] 2.0, oggi universalmente riconosciute. Anche se queste direttive verranno utilizzate come punto di riferimento, lo svolgimento degli incarichi verrà invece valutato da 0 a 3 sulla base di 14 criteri, come la presenza di titoli unici e informativi delle pagine web o di etichette chiare sui formulari, ha spiegato Ranon. Alcuni criteri, come la presenza di scorciatoie di tastiera per alcuni incarichi, saranno considerati “elementi essenziali”, la cui assenza renderebbe fallimentare il risultato del test nel suo complesso, ed anche questo è strettamente collegato alle direttive WCAG, ha affermato.

“L’accessibilità alla rete non viene valutata esaminando ogni singola pagina, a meno che non si tratti di siti web molto piccoli”, Ranon ha spiegato questa settimana al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Si dispone di schemi base e si tenta di educare i creatori dei contenuti. Questo è il più vasto test di gruppo che applicheremo come squadra, e i test di conformità basati sulle direttive WCAG 2.0 richiedono tempi lunghissimi, pertanto sarebbero stati poco pratici”.

Le revisioni “Better Connected” vengono effettuate nei mesi di novembre e dicembre, e tutti i risultati, compresi quelli dei test di accessibilità, verranno pubblicati alla fine di febbraio del 2012.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=629 .


++ Notizie in breve:

+04: Un forum ufficiale: Il forum del governo britannico “e-Accessibility Forum”, costituito da un gruppo di funzionari statali e consiglieri con l’incarico di sviluppare politiche atte a favorire il miglioramento dei siti web degli enti pubblici, le attrezzature IT e i contenuti online, per soddisfare le necessità delle persone disabili, si incontrerà la prossima settimana per aggiornare il piano d’azione. L’incontro di lunedì, a cui parteciperà anche Ed Vaizey, ministro della cultura, delle comunicazioni e delle industrie creative, esaminerà gli standard governativi per l’accessibilità dell’Unione Europea e del Regno Unito, le tecnologie accessibili per i consumatori e le attrezzature digitali, i servizi di rete ed i contenuti accessibili. Per informazioni, consultare il sito: http://www.culture.gov.uk/what_we_do/telecommunications_and_online/7782.aspx
Link breve: http://bit.ly/j8Z7sc


+05: Conversione con cloud computing: E’ stato effettuato con successo il collaudo di un prototipo di sistema open source di conversione di documenti dal vivo che consentirà agli utenti di trasferire i file fra diversi apparecchi convertendoli allo stesso tempo in formati maggiormente accessibili, comprese le versioni audio e la scrittura a caratteri ingranditi. Il sistema, denominato “MyDocStore”, utilizza il cloud computing (fornitura di servizi informatici su richiesta) per consentire alle persone di convertire i file con facilità, ed anche di inviarli ad apparecchi mobili, come gli smartphone. I creatori di questo sistema, la ditta iansyst, specializzata in tecnologie assistive, l’Università di Southampton e la ditta Raspberry Software, hanno ottenuto un finanziamento per il collaudo dal concorso “Plain Sailing”, organizzato dall’ente governativo Small Business Research Initiative (SBR, Iniziativa di Ricerca delle Piccole Imprese) per sviluppare tecnologie adatte al settore pubblico e alle necessità dell’istruzione. I partner ora aspettano la fine del mese, per apprendere se verrà messo a disposizione un ulteriore finanziamento per lo sviluppo della fase due. Per informazioni, consultare il sito: http://www.jisctechdis.ac.uk/techdis/news/detail/2011/SBRI_result
Link breve: http://bit.ly/kz8Pk7 .

+06: Una guida descrittiva: Una guida che descrive i programmi televisivi ed i film per le persone con handicap visivi è stata pubblicata da Media Access Canada, un ente canadese non profit. Il primo dei sei capitoli che dovranno costituire la “guida alle migliori pratiche dei contenuti accessibili per un ambiente digitale”, il video descrittivo e la guida di presentazione sono “open source” e verranno aggiornati regolarmente sulla base dei commenti ricevuti. Gli altri capitoli tratteranno altri argomenti, comprese le sottotitolazioni. Per informazioni, consultare il sito: http://www.mediac.ca/proj-ACBPG.asp .

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.

+07: Una risposta interessante: Nella Casella della Posta del numero scorso, avevamo pubblicato la lettera di Tas, che chiedeva se qualcuno conosceva un programma di screen reader gratuito o a buon mercato, in grado di funzionare assieme alla barra Braille dell’apparecchio Tieman CombiBraille 98.

In risposta, Ari ci ha scritto dal Sudafrica: “Dite a Tas di provare lo screen reader Cobra Braille, prodotto dalla Baum ( http://www.baum.de ); funziona con molte barre Braille di vecchio tipo. Lo si può provare inizialmente come demo, per vedere se va bene. Credo che nel Regno Unito venga venduto dall’azienda Pamtrad ( http://www.pamtrad.co.uk ).

Tas ha ricevuto questo consiglio con gratitudine ed ha inviato una mail alla Baum, promettendoci di tenerci aggiornati sui risultati. Ringraziando Ari, ha detto: “E’ sorprendente che una persona che vive dall’altra parte del globo sia stata in grado di aiutarmi in questo modo. Ti ringrazio davvero moltissimo di aver dedicato il tuo tempo a fornirmi un aiuto”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].


+08: I difetti di Google: Brian Gaff, il nostro corrispondente regolare che lavora nella commissione dell’Associazione dei Ciechi di Kingston upon Thames, ci scrive per lamentarsi dei problemi di accessibilità relativi ai servizi di Google.

“A giudicare dai commenti all’interno del gruppo “accessibile” di Google, sembra che Google abbia fatto un autogol con le sue nuove applicazioni online, come Google Plus e Google Docs”, ci racconta Gaff. “La metà di queste non funziona con gli screen reader più semplici e pertanto Google ha aggiunto ChromeVox al browser Chrome; non è certo piacevole per i non vedenti dover modificare le tecnologie di accesso soltanto per poter utilizzare le applicazioni di Google.

“Sicuramente il problema è dovuto al fatto che coloro che scrivono i codici non sono abbastanza informati su ciò che funziona e ciò che non funziona nel consentire l’accesso ai ciechi. E’ triste che in quest’epoca si debba ancora dire che le persone che scrivono i codici non sono sufficientemente istruite per creare siti in grado di funzionare senza ulteriori aggiunte, per così dire.

“Sicuramente, in un’epoca come questa, quando si cerca di raggiungere un maggior numero di utenti per ottenere guadagni maggiori, non dovrebbe occorrere una grande intelligenza per capire che bisogna consentire al maggior numero possibile di persone di utilizzare siti web, software e sistemi online; ma a quanto pare non è così. Sospetto che quelli come noi siano invisibili.

“Adesso sto bloccando gli annunci pubblicitari di Google, dato che insistono a tentare di vendermi tapparelle veneziane… sorriso!”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: L’opinione
- Videogiochi accessibili per bambini.

+09: Divertirsi sul serio
di Donna Jodhan.


Ogni volta che sento alla TV determinati annunci pubblicitari con bambini che si divertono con i giochi di apprendimento, mi chiedo quanti di essi siano effettivamente accessibili ai bambini ciechi od ipovedenti. La verità è che, man mano che la tecnologia moderna si sviluppa, scopriamo che un numero sempre maggiore di bambini ciechi è costretto a lottare per ottenere la sua parte, quando si tratta di poter condividere l’entusiasmo ed il divertimento. Però, visto il numero sempre crescente di produttori di giocattoli che propongono soluzioni eccezionali per consentire ai bambini di imparare a leggere, scrivere, fare i conti e sillabare, sarebbe giusto dare anche ai bambini ciechi e ipovedenti il modo di divertirsi con tutto questo.

E’ vero che sono stati compiuti enormi passi avanti nel far sì che i principali giochi (sia di apprendimento che di altro genere) divengano più disponibili ed accessibili ai bambini ciechi e ipovedenti, ma c’è ancora parecchio da fare. I bambini ciechi ed ipovedenti devono poter accedere ad una maggior quantità di tecnologie di massa; in breve, devono poter contare sulle stesse possibilità di accedere a qualunque gioco o strumento per l’apprendimento, come ogni altro bambino.

Sono stati compiuti alcuni passi avanti nel settore dei giochi con la palla, con le palline da baseball o i dischetti da hockey contenenti un campanello, con una palla risonante per il tennis da prato, e con lo sviluppo del gioco Goalball per le persone cieche; pertanto, non tutto è perduto.

In effetti, si continuano a fare progressi.

Ad esempio, il software Spoonbill Software, creato da Ian Humphreys, un “programmatore di computer ora felicemente in pensione” residente ad Albany, nell’Australia Occidentale, oggi offre circa 18 videogiochi gratuiti per giocatori vedenti, ipovedenti e ciechi. Il più nuovo di questi giochi accessibili, denominato BG Codebreaker (Decodificatore BG), sostituisce tutte le lettere dell’alfabeto con numeri e poi invita i giocatori a decodificare le parole. Per dare un’occhiata alle descrizioni di tutti questi 18 giochi, consultare il sito: http://www.spoonbillsoftware.com.au/blindgamers.htm

Fra altri siti utili, troviamo AudioGames.net, un portale per giochi basati unicamente sul suono: http://www.audiogames.net

E poi ci sono gli scacchi accessibili, sul sito di Mario Lang: http://delysid.org/chess/epd.cgi

Ed infine One Switch, un sito di giochi per le persone con disabilità fisiche e problemi di apprendimento: http://www.oneswitch.org.uk

Di conseguenza, possiamo permetterci di sognare e di sperare che i bambini ciechi di domani avranno un maggior numero di possibilità di avvicinarsi ulteriormente al mondo dei giochi e dei giocattoli più diffusi? Che avranno maggiori possibilità di scelta e che saranno in grado di apprezzarle molto di più? Avranno più possibilità di partecipare ai divertimenti di massa, oppure continueranno a restare indietro e ad accontentarsi di giochi e di giocattoli sostitutivi?

Sono certa che, con il passare del tempo, un numero sempre maggiore di produttori di giocattoli e di giochi svilupperà prodotti più accessibili, prodotti che andranno bene per tutti i bambini. Tutto questo potrebbe trasformarsi in realtà addirittura prima di quanto molti potrebbero credere, anche se dovremo fare la nostra parte esercitando una certa pressione su queste aziende, affinché si muovano nella giusta direzione.

NOTA: Donna Jodhan è una consulente per l’accessibilità attualmente coinvolta in una battaglia legale contro il governo canadese sull’accessibilità dei suoi siti web (vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero di settembre). Il blog di Donna è al seguente indirizzo: http://www.donnajodhan.blogspot.com/

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=626

[Fine della Sezione Tre].


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

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REDAZIONE:
Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

[Fine del notiziario.]