+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 146, MARZO 2012.
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++Numero 146: In questo numero:
+01: Il primo televisore del Regno Unito con la funzione testo-voce incorporata approda nei negozi
- Gli apparecchi Panasonic offrono l'accessibilità immediata .
02: Richiesta di un ente globale per promuovere la professionalità nel settore dell'accessibilità
- Delineato un piano per una comunità internazionale di esperti.
03: I consigli comunali ancora in lotta con l'accessibilità dei loro siti web
- Quasi la metà dei siti degli enti locali sono stati classificati come inaccessibili.
Notizie in breve: 04: Una coalizione di lotta – Inaugurato un gruppo nazionale di unificazione; 05: Soluzioni suggestive – un software assistivo intelligente; 06: L'accessibilità premiata – Le proposte di candidatura per Technology4Good sono aperte; 07: Altri premi – il ritorno del Concorso per l'Inclusione Elettronica.
Sezione Due: Nella casella della posta.
08: Sempre sulle petizioni – il governo non ottempera alla legge; 09: Dibattito sui grafici – ai ciechi viene negato l'accesso ai grafici sul posto di lavoro; 10: Un riferimento agli standard – una guida per chi commissiona siti web.
Sezione Tre: Servizio Speciale – I libri digitali in Italia.
11: La lettura senza barriere: Una recente indagine condotta dall'Associazione Italiana degli Editori ha scoperto che i ciechi italiani sono lettori appassionati – spesso molto più dei vedenti. Tuttavia, anche se l'editoria digitale ha aumentato il numero dei libri elettronici presenti nel paese, molti di questi libri non sono ancora accessibili ai lettori con handicap visivi. Michele Smargiassi ce ne parla.
[Fine dei contenuti].
++Sezione Uno: Notizie.
+01: Il primo televisore del Regno Unito con la funzione testo-voce incorporata approda nei negozi.
L'azienda di apparecchi elettronici Panasonic ha inserito la conversione testo-voce in 30 dei suoi modelli di televisori, appositamente realizzati per aiutare gli utenti ciechi ed ipovedenti: si tratta dei primi apparecchi televisivi di questo tipo ad essere immessi sul mercato generale nel Regno Unito.
Dopo essere stata attivata durante l'installazione, la conversione testo-voce viene abilitata su una vasta gamma di funzioni di questi televisori: ad esempio, quando si cambia canale l'apparecchio riporta a voce il numero del canale e il nome del programma, l'orario in cui il programma stesso inizia e termina, e comunica se le descrizioni audio sono disponibili per quel determinato programma.
L'assistenza testo-voce viene fornita collegando una rete Wi-Fi alla TV, e gli utenti possono anche consultare una guida elettronica ai programmi televisivi ed ascoltare l'elenco dei programmi, le informazioni sulla durata e un riassunto di ogni programma.
Parlando al Notiziario Internazionale per l'Accessibilità, Nigel Prankard, il direttore responsabile del centro per le soluzioni di TV digitale e TV di rete presso la Panasonic, ha spiegato che la recente riduzione del costo di sviluppo della conversione testo-voce ha consentito all'azienda di offrire questa funzione.
"Se ci aveste chiesto di inserire la conversione testo-voce [nei nostri apparecchi televisivi] due anni fa, il costo aggiuntivo sarebbe stato notevole; tuttavia, con l'espansione dell'attività nel mondo delle tecnologie IT, i costi di sviluppo della conversione testo-voce si sono ridotti, e questo ci ha permesso di inserirla nei televisori senza un ulteriore costo per i clienti", ha spiegato Prankard.
La Panasonic ha collaborato con l'Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People) per l'inserimento della funzione testo-voce, effettuando test gestiti dagli utenti con un prototipo, esaminando le risposte ottenute ed apportando modifiche al design definitivo.
Prankard ha affermato che spera di migliorare ulteriormente la funzionalità e di aggiungere nuove caratteristiche se i modelli iniziali verranno accolti favorevolmente, magari considerando la possibilità di inserire la conversione testo-voce negli apparecchi televisivi collegati alla rete. Vs. "Il W3C [World Wide Web Consortium] sta cercando di imporre un maggior numero di requisiti di regolamentazione per l'accessibilità alla rete, pertanto dovremo pensare in che modo i televisori potrebbero gestire [i requisiti di accessibilità alla rete] se li metteremo pienamente in grado di andare sui siti web", ha affermato.
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=693
+02: Richiesta di un ente globale per promuovere la professionalità nel settore dell'accessibilità.
Il settore dell'accessibilità ha bisogno di una nuova comunità internazionale di esperti che lo aiuti a diventare una professione riconosciuta, ha dichiarato il Funzionario Capo per l'Accessibilità della Microsoft in occasione di una recente conferenza.
Parlando durante il sesto Forum Europeo sull'Accessibilità Elettronica ( http://bit.ly/wHNjGf ), tenutosi a Parigi, Rob Sinclair ha affermato: "Per l'accessibilità è venuto il momento di trascendere le sue origini e diventare una professione riconosciuta a livello internazionale".
I gruppi di esperti specializzati hanno aiutato i settori della sicurezza e della privacy a diventare importanti settori di interesse nell'ultimo decennio, ha spiegato Sinclair, ed un gruppo similare potrebbe svolgere funzioni altrettanto importanti per l'accessibilità, come creare e mantenere una serie di risorse di istruzione valide a livello globale, formare e certificare i professionisti dell'accessibilità, costruire una comunità globale di esperti ed aiutare le persone impegnate in questo settore in ogni parte del mondo a coordinare il loro lavoro.
Nonostante i notevoli progressi compiuti nel settore dell'accessibilità negli ultimi due decessi, siamo ancora lontani dall'aver ottenuto l'inclusione digitale, ha affermato Sinclair. Ciò è dovuto a parecchi motivi, ha spiegato, compreso il fatto che la maggior parte dei programmi di formazione per il design o l'ingegneria non incorporano l'accessibilità nella loro struttura, e anche perché vi è una mancanza di qualifiche formali disponibili per la valutazione e la classificazione degli esperti di accessibilità.
L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di disseminare le conoscenze nel settore dell'accessibilità in tutte le aziende, organizzazioni e governi, per fornire ai clienti una rete di supporto vera e propria, ha dichiarato Sinclair. "Questo risultato è possibile ma richiederà una vasta collaborazione a livello internazionale e la creazione di risorse dedicate a questo obiettivo".
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=695
+03: I consigli comunali ancora in lotta con l'accessibilità dei loro siti web.
Quasi la metà dei siti web degli enti locali resta inaccessibile agli utenti disabili, secondo la revisione annuale dei siti degli enti locali del Regno Unito, denominata "Better Connected" (Collegati meglio) ed effettuata dalla Società per la Gestione delle Tecnologie IT (Society of IT Management, Socitm).
Nel quadro dell'accessibilità dei siti web dei consigli comunali è cambiato assai poco rispetto a quanto riportato nell'indagine Better Connected dello scorso anno: c'è stato soltanto un aumento del 2% nel numero dei consigli comunali che hanno ottenuto la valutazione standard per l'accessibilità (dal 56% del 2011 al 58% di quest'anno, per un totale di 252 comuni). Fra questi 252 siti, soltanto due (quello del Consiglio di Contea di Kettering e il Distretto Londinese di Merton) sono stati classificati "ottimi" in base al sistema di valutazione, mentre per il 30% dei siti web (130 in totale) l'accessibilità è stata giudicata "scadente" e il 12% dei siti (pari a 51) sono stati classificati "inaccessibili".
"L'accessibilità non dovrebbe essere considerata una funzione extra dell'usabilità, da inserire nel sito a beneficio di una minoranza di utenti, per quanto significativa", è scritto nella relazione. "I siti web accessibili sono più facili da usare per chiunque".
Per valutare l'accessibilità nella relazione Better Connected di quest'anno, i controllori dell'Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB) hanno esaminato la home page ed altre pagine importanti di ogni sito web comunale, valutando il livello di facilità per un utente che volesse completare tre "consultazioni importanti", come ad esempio scoprire come pagare le tasse comunali o presentare domanda per un lavoro in Comune.
Facendo queste prove, i controllori del RNIB hanno identificato tre potenziali problemi di acccessibilità al sito web che impedivano assolutamente di portare a termine la prova: trappole di tastiera (quando la navigazione in una pagina web per mezzo della tastiera blocca irreversibilmente l'utente su un elemento di quella pagina), l'accensione automatica dell'audio su una pagina (senza possibilità di bloccarlo) e i contenuti che appaiono e scompaiono.
Questi elementi sono stati messi in evidenza anche nell'ultima versione delle Direttive per l'Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG 2.0: http://www.w3.org/TR/WCAG/ ), che sono state parzialmente utilizzate come base per questa valutazione.
La relazione raccomanda che tutti i consigli comunali utilizzino test condotti dagli utenti, servendosi di gruppi di persone disabili; che inseriscano controlli per l'accessibilità durante la procedura di creazione del sito; e che garantiscano che l'intero team addetto alla creazione del sito comprenda e metta in pratica l'accessibilità.
La relazione Better Connected 2012 può essere acquistata da Socitm. Per informazioni, consultare il sito: http://bit.ly/HmnwiN
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=697
++ Notizie in breve:
+04: Una coalizione di lotta: E' stato presentato un nuovo gruppo nazionale di lotta che si prefigge l'obiettivo di unire le aziende, gli enti assistenziali e i ministeri governativi ed altri enti pubblici per ottenere tecnologie ICT e servizi accessibili. La OneVoice for Accessible ICT Coalition (Coalizione UnaVoce per le Tecnologie ICT Accessibili), presieduta da Nigel Lewis, funzionario capo dell'ente assistenziale AbilityNet, che si occupa di accesso alle tecnologie, ha già iniziato a lavorare per sviluppare direttive volte ad assistere le organizzazioni nella produzione di siti web accessibili e di applicazioni accessibili per i cellulari, compreso un programma di accessibilità iniziale "in sette fasi", che si può scaricare gratuitamente dal sito web di OneVoice. Anche l'iscrizione a questa coalizione è gratuita. Link breve: http://www.onevoiceict.org/
+05: Soluzioni suggestive: Un nuovo software che suggerisce potenziali soluzioni di acccessibilità agli utenti mentre lavorano con il computer è stato presentato dal personale delle Università di Loughborough e Dundee in occasione di un seminario del progetto Sus-IT (un'iniziativa di ricerca volta a eliminare le barriere alle tecnologie ICT riscontrate dalle persone anziane). Questo software, che è ancora in fase di sviluppo, ha lo scopo di aiutare le persone che hanno problemi di vista, di manualità e di memoria dovuti all'avanzare dell'età, e funziona grazie al monitoraggio delle abitudini e del comportamento dell'utente rispetto all'uso del computer, rilevando i problemi riscontrati. Le soluzioni a questi problemi vengono poi suggerite all'utente da un servizio di assistenza preesistente all'interno del sistema operativo del computer, o da una tecnologia assistiva separata. Link breve: http://sus-it.lboro.ac.uk/
+06: L'accessibilità premiata: Sono aperte le proposte di candidatura per il Concorso Technology4Good del 2012, un evento che premia il lavoro di enti assistenziali, singole persone ed enti pubblici che si servono della tecnologia per migliorare la vita delle persone. Questo evento, organizzato dall'ente assistenziale AbilityNet, che si occupa di acccessibilità, e da BT, comporta un Premio per l'Accessibilità, volto a riconoscere gli sforzi compiuti per "aiutare una persona o un gruppo di persone a superare le loro disabilità". Nel 2011 il Premio per l'Accessibilità era stato vinto da Lifelites, un ente assistenziale che si occupa di tecnologie per i bambini malati. Le candidature saranno proponibili fino al 18 maggio, e la cerimonia di premiazione si terrà in luglio. Per informazioni, consultare il sito: http://www.technology4goodawards.org.uk/
Link breve: http://bit.ly/fKLUxh
+07: Altri premi: Gli individui socialmente esclusi, le cui vite hanno tratto un beneficio dall'utilizzo delle tecnologie digitali, sono pregati di raccontare le loro storie in occasione del Concorso 2012 per l'Inclusione Elettronica (e-Inclusion Awards 2012), che prevede una nuova categoria, denominata "I am Part of IT" (Io ne faccio parte). Questo evento, istituito dalla Commissione Europea nel 2008, premia le migliori pratiche per l'inclusione digitale in tutta Europa e presenta un ulteriore premio per l'inclusione digitale destinato alle singole persone ed alle organizzazioni. Le candidature potranno essere proposte fino al 4 maggio, e i premi verranno consegnati in occasione della Conferenza Generale dell'Ordine del Giorno Digitale (Digital Agenda Assembly Conference) che si terrà a Bruxelles a giugno. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.e-inclusionawards.eu/
Link breve: http://bit.ly/PPrnA
[Fine della Sezione Uno].
++Sezione Due: "Nella Casella della Posta" - Il forum dei lettori.
Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com.
+08: Sempre sulle petizioni: Il nostro lettore John Sexton ci scrive per contribuire al dibattito in corso su come il sito web governativo per le petizioni elettroniche ( http://epetitions.direct.gov.uk/ ) risulti difficile da utilizzare per alcune persone, a causa di un "captcha" audio utilizzato come antispam, che non si sente in maniera chiara.
"L'utilizzo dei cosiddetti captcha non è accessibile e neppure efficace!" scrive John. "Essi impediscono [di accedere alle petizioni] non soltanto alla maggior parte di coloro che si servono di tecnologie assistive, ma anche a molte altre persone!
"Il motivo dell'esistenza di questi sistemi è quello di identificare se chi accede a queste risorse online è una persona oppure un programma informatico. Il problema è che, grazie ai progressi compiuti dai programmi di riconoscimento ottico e vocale, molti di questi programmi riescono a superare questi test, rendendoli inefficaci. Esistono metodi molto migliori per determinare se chi accede ad una risorsa online è davvero una persona, come la verifica via e-mail, il calcolo dei tempi di risposta ed i filtri antispam dei server".
Nel complesso, i captcha oggi rappresentano una tecnologia obsoleta, come i menu consultabili soltanto con il mouse, che sono inaccessibili ad una vasta gamma di utenti e non soltanto ai disabili, dichiara Sexton.
"Se il governo non riesce a sistemare la cosa online, deve offrire metodi alternativi per consentire di firmare le petizioni; altrimenti, risulta non conforme alla sua Legge sull'Uguaglianza del 2010 e sia l'Unione Europea che le Nazioni Unite devono intervenire!".
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com].
+09: Dibattito sui grafici: L'articolo, pubblicato nel numero scorso fra le Notizie, su una relazione che ha rivelato come la mancanza di accesso alle informazioni presentate come grafici anziché nel formato tattile costituisca un ostacolo per le persone non vedenti sul posto di lavoro, quando il problema potrebbe venire risolto adattando le stampanti Braille in maniera da consentire la produzione di grafici in rilievo, ha dato origine ad un vivace dibattito sul nostro blog.
John Gardner ha scritto che il software e le stampanti ViewPlus, prodotte dalla sua azienda, sono in grado di riprodurre una vasta gamma di grafici e tabelle in Braille. "La Serie di Software Tiger, assieme alle stampanti ViewPlus, può convertire un foglio di Excel stampandolo a rilievo, oppure in Braille, con un solo clic", ha spiegato. "I grafici più complessi, come i diagrammi di flusso, possono essere resi accessibili traducendoli in formato audio o tattile. Questi prodotti sono sul mercato da anni".
Tuttavia, John Ramm, autore della relazione, ha risposto: "Lasciando da parte le possibilità offerte da qualche stampante particolare in grado di produrre grafici, la mia ricerca dimostra che i ciechi non hanno la possibilità di accedervi. Di sicuro non è importante sapere quali siano gli hardware ed i software disponibili, se la posizione delle aziende è quella di fornire al dipendente disabile una descrizione verbale di un determinato grafico e non un altro grafico equivalente.
"I non vedenti che ho intervistato non hanno bisogno di sapere, e non sono interessati a sapere, come viene prodotto il materiale trascritto. Ciò che vogliono, nel complesso, è ottenere materiali che li mettano alla pari con i loro colleghi vedenti".
I contributi a questo articolo sono reperibili online – consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=688 .
+10: Un riferimento agli standard: Per finire, ecco una correzione ad alcuni dei termini relativi agli standard che abbiamo utilizzato nel numero scorso. Ce la fornisce Dave Sawdon. Noi avevamo affermato che la PAS 78 è "la prima specifica per gli Standard Britannici per il design di rete"; in realtà, come Dave ci ha fatto notare, la PAS 78 è "una guida alle pratiche ottimali nel commissionare siti web accessibili" ed è stata scritta da un team di esperti volontari, incluso Dave, sotto la direzione di Julie Howell.
"E' importante chiarire questo punto per consentire ai lettori di capire che praticamente quasi tutti hanno accettato di armonizzarsi con le direttive W3C per l'accessibilità ai contenuti della rete, considerandole la specifica per l'accessibilità ai contenuti tecnici di rete, e che i requisiti unicamente a livello nazionale non sono né utili né opportuni. Questo fatto è stato riconosciuto nella PAS 78 e anche nello standard BS8878, che l'ha sostituita", ha spiegato Dave.
[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte online, oppure all'indirizzo inbox@headstar.com].
[Fine della Sezione Due].
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[Fine dell'Annuncio Speciale].
++Sezione Tre: Servizio Speciale
I libri digitali in Italia
+11: La lettura senza barriere
di Michele Smargiassi.
I libri, loro non li possono proprio vedere. Forse proprio per questo li leggono con una straordinaria passione. In media, in Italia, un cieco legge 9,2 libri l'anno, mentre tra gli italiani che ci vedono solo due su dieci ne leggono altrettanti. Sei ciechi su dieci leggono qualche pagina di libro tutti i giorni, o almeno una volta alla settimana. Mentre il 53,2% degli italiani non legge mai, proprio mai, insomma i non vedenti leggono molto più dei vedenti.
"La sete di conoscenza è più forte dove trova un ostacolo", afferma il presidente dell'Unione Italiana Ciechi, Orlando Paladino. O forse, dove crolla un ostacolo. I dati della nuova inchiesta presentata dall'Associazione Italiana degli Editori (http://www.aie.it) sarebbero stati probabilmente diversi una quindicina di anni fa, quando non era ancora possibile farsi leggere i libri dal computer o tradurli in Braille su un display tattile.
In un passato molto recente, i libri leggibili da un cieco erano pochissimi e poco aggiornati. Erano libri stampati in Braille, cioè con i caratteri a puntini in rilievo che trasformavano anche la smilza Costituzione italiana in un chilo di carta che entrava a fatica in una borsa. L'era digitale ha cambiato radicalmente la vita degli avidissimi lettori ciechi. Nell'era del libro elettronico la loro biblioteca sembra poter essere finalmente uguale a quella di tutti, novità editoriali comprese.
Problema risolto, dunque? I ciechi ora possono leggere quel che vogliono? E cosa vogliono leggere?
"Non ho preferenze di lettura", dichiara sorprendentemente il 46,7% degli intervistati, ma questa apparente indifferenza va tradotta così: "C'è ancora così poca roba da leggere per noi, che devo accontentarmi di quel che trovo". E' chiaro che la rivoluzione dei libri senza barriere è ancora incompiuta.
"Buona parte degli e-book in commercio non è leggibile dai software di sintesi vocale o dai traduttori Braille, o lo è solo con enormi inciampi e difficoltà, non essendo dotati di indici e note ipertestuali, senza para-testi, cataloghi e repertori", spiega Cristina Mussinelli, coordinatrice del progetto LIA, Libri Italiani Accessibili, che entro un anno, con la collaborazione dei maggiori editori, produrrà e metterà a disposizione di non vedenti e ipovedenti un primo pacchetto di tremila titoli tecnicamente studiati per essere perfettamente utilizzabili dai software e dagli hardware utilizzati dai ciechi.
Letteratura, saggi, manuali: in realtà i ciechi hanno preferenze precise, e sono anche molto più esigenti del lettore medio: è per capire come comporre il primo catalogo che l'AIE ha lanciato questa indagine che ha dato risultati così sorprendenti.
Ne è passata di acqua sotto i ponti. Nel 2000, tre fra le maggiori case editrici italiane minacciarono azioni legali per violazione del copyright contro due istituzioni pioniere nella didattica per ciechi, l'Istituto Cavazza di Bologna e la Fondazione Galiano di Catanzaro: stufe di avere gli scaffali vuoti, queste organizzazioni avevano osato fare da sé, scannerizzando e mettendo a disposizione dei lettori ciechi, su Internet, un migliaio di titoli in formato testo elettronico. Si trattava di un servizio che l'editoria commerciale non aveva ritenuto di fornire ad una clientela giudicata di nicchia, anche se in realtà non così tanto: i ciechi in Italia sono 362.000, gli ipovedenti un milione e, come si vede, la maggior parte di loro ama leggere.
Il clamore e l'indignazione alla fine obbligarono le case editrici a ritirare la denuncia. Dunque già undici anni fa era possibile sgretolare il gradino dell'accesso ai testi. Eppure i ciechi hanno dovuto attendere parecchio prima che qualcuno pensasse a loro come lettori normali, anzi più appassionati del normale. Nel 2005 il Ministero per i Beni Culturali finanziò un bando per la realizzazione di una biblioteca digitale per non vedenti, ma soltanto nel 2011 quel progetto è stato assegnato all'AIE e all'UIC: "Ci sono stati ritardi burocratici incomprensibili, contro cui io stesso alzai la voce un anno fa dalla fiera di Francoforte", ricorda il presidente degli editori Marco Polillo.
Sta di fatto che, grazie all'enorme ritardo, ora quel progetto (nato quando gli e-book non esistevano) deve aggiornarsi velocemente, non può essere più supplenza, semmai stimolo all'editoria digitale. "L'obiettivo vero è portare gli editori a considerare l'accessibilità per i non vedenti come un requisito dei loro normali libri elettronici", dichiara Polillo. "Solo così i ciechi saranno, finalmente, clienti di una libreria come tutti gli altri".
Articolo riprodotto con il permesso de La Repubblica, dove è stato originariamente pubblicato il 9 dicembre 2011. Scritto da Michele Smargiassi e tradotto per ia versione inglese del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità da Margherita Giordano. I nostri ringraziamenti a Margherita.
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[Fine della Sezione Tre].
++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull'accessibilità.
Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull'accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull'accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.
Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.
Pertanto, se volete saperne di più sull'accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un'occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/
[Fine dell'Annuncio Speciale].
++Note finali.
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ISSN 1476-6337
[Fine del notiziario.]