+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 148, MAGGIO 2012.

 

 

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++Numero 148: In questo numero:

01: Inaugurato un nuovo network nazionale di tecnologie IT per la disabilità

- Gli utenti vengono addestrati ad accedere ai servizi governativi online e ad altre funzioni.

02: I siti che confrontano i prezzi escludono milioni di persone, secondo un’indagine
- I principali siti web innalzano enormi barriere all’accesso.

03: Alcuni attivisti richiedono ulteriori cambiamenti alla legge sul diritto d’autore
- L’accesso da parte dei disabili richiede un ampliamento del permesso di copiare.

Notizie in breve: 04: L’evento di giugno: - ancora disponibili alcuni posti per la conferenza e-Access 12; 05: Formazione per i viaggi – un programma di istruzione elettronica per i dipendenti delle ferrovie; 06: Come modificare le tabelle – un libro elettronico sulle caratteristiche accessibili del formato PDF.

Sezione Due: Nella casella della posta.
07: Risposta della commissione – l’ente per l’uguaglianza migliora la sua newsletter; 08: Ancora sulla televisione – un maggior numero di apparecchi TV con conversione testo-voce.

Sezione Tre: Servizio Speciale – L’accessibilità alla rete.
09: Dare precedenza alle persone e alle procedure: Anche se le direttive internazionali “WCAG” sull’accessibilità alla rete vengono ampiamente utilizzate, esse possono rivelarsi una potenziale fonte di limitazioni, dichiara Brian Kelly. In questo articolo, egli esplora meccanismi ed approcci più allargati per l’accessibilità alla rete, incluso il Codice di Pratica BS 8878.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Inaugurato un nuovo network nazionale di tecnologie IT per la disabilità.

Una nuova rete di 51 organizzazioni specializzate, con sede in tutta l’Inghilterra, ha ricevuto un finanziamento per aiutare gli utenti di computer disabili oppure affetti da difficoltà di apprendimento ad entrare in rete e ad utilizzare i servizi governativi.

 

L’iniziativa Disability Network (Rete per la Disabilità) è stata lanciata dall’ente nazionale per l’accesso alle tecnologie UK Online Centres ( http://www.ukonlinecentres.com/ ), e le sue strutture specializzate nella formazione, presenti in tutta l’Inghilterra, hanno ricevuto un finanziamento di 7.500 sterline ciascuno, per fornire istruzione e sostegno agli utenti disabili di computer.

 

Sarah Stabler, direttore della rete presso UK Online Centres, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che i centri di formazione istruiranno gli studenti sulle tecnologie IT di base e sulle risorse online, e mostreranno loro quali sono i servizi governativi online che potrebbero essere loro utili. “Ad esempio, una persona disabile può registrarsi online per ottenere il “contrassegno blu” per la Disabilità, scoprire quali sono i benefici ed i sostegni a sua disposizione, oppure utilizzare la sezione del sito web d NHS Choices, che fornisce informazioni alle persone con problemi di salute persistenti”, ha dichiarato Stabler.

Alcune delle strutture addette alla formazione hanno utilizzato il finanziamento, erogabile dal 1° aprile 2012 al 31 marzo 2013, investendolo in nuove attrezzature, come i tablet iPad, in modo da consentire alle organizzazioni di portare la tecnologia direttamente agli studenti disabili, anche presso le loro abitazioni. “L’idea è quella di far utilizzare l’iPad agli studenti, per consentire loro un primo approccio ad Internet, e poi proseguire nell’istruzione. Alcuni di loro in seguito potranno decidere di recarsi ad un centro di formazione e ricevere un’istruzione di tipo più formale”, ha spiegato Stabler.

Oltre alle competenze informatiche di base, come l’utilizzo del mouse e l’invio di email, alcune strutture addette alla formazione offrono programmi relativi ad altri settori, come l’utilizzo di Facebook, lo studio della storia di famiglia e la fotografia digitale.

 

“Se riusciamo a portare le persone in rete, scopriremo l’approccio personale corretto affinché esse rimangano in rete. Potrebbe riguardare la comunicazione, ad esempio tramite l’utilizzo di Skype per mantenersi in contatto con gli amici e la famiglia”, ha affermato Stabler. “Ci auguriamo che la Rete per la Disabilità renda l’utente finale un po’ più indipendente e gli fornisca la possibilità di accedere ad una vasta gamma di risorse per cose che altrimenti non potrebbe avere”.

 

Le strutture addette alla formazione che costituiscono la Rete per la Disabilità comprendono una vasta gamma di comunità e centri di formazione ed organizzazioni di base, tutte specializzate nel loro settore, comprese diverse organizzazioni che fanno capo a Mind, l’ente assistenziale per la salute mentale, e varie strutture incentrate sull’assistenza agli studenti sordi o con problemi di mobilità.

 

Per entrare a far parte di UK Online Centres, ogni struttura addetta alla formazione ha dovuto dimostrare le sue competenze specialistiche e valutare il numero degli studenti che sperava di coinvolgere durante il periodo del finanziamento, come pure la maniera in cui molti allievi avrebbero potuto completare un programma online di competenze di base e quanti di questi studenti avrebbero progredito nella formazione, fino a riuscire ad utilizzare i servizi governativi online.

 

UK Online Centres ora è nella fase di ricerca di nuove strutture specializzate nell’apprendimento da inserire in questa rete, dato che alcuni finanziamenti sono ancora disponibili. Le organizzazioni interessate possono inviare una mail all’indirizzo help@ukonlinecentres.com per ulteriori informazioni.


- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=730


+02: I siti che confrontano i prezzi escludono milioni di persone, secondo un’indagine.

Quattro su cinque dei principali siti web di confronto dei prezzi che sono stati esaminati sono risultati inaccessibili alle persone anziane ed ai disabili, una situazione che potrebbe rappresentare una violazione della Legge 2010 sull’Uguaglianza, secondo quanto riscontrato da una nuova indagine.

La ricerca, effettuata da AbilityNet, l’ente assistenziale che si occupa di tecnologie IT, presenta un quadro scoraggiante dell’accessibilità per gli utenti disabili e anziani dei siti web che consentono alle persone di confrontare i prezzi dei prodotti e dei servizi, compreso lo shopping online e le tariffe delle assicurazioni.

Sono stati riscontrati svariati problemi di accessibilità e parecchie barriere, fra cui immagini prive di testi alternativi, cosa che rende tali immagini inaccessibili agli screen reader, problemi di tastiera, difficoltà nella consultazione delle pagine web, contrasti cromatici che potrebbero creare problemi agli utenti con disabilità visive, e caratteri di testo non modificabili.

Risolvere questi problemi fondamentali sarebbe relativamente semplice e “andrebbe a vantaggio di milioni di potenziali clienti”, è quanto Robin Christopherson, direttore dell’Inclusione Digitale presso AbilityNet, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

 

Su cinque siti web di confronto prezzi che sono stati testati, quattro (comparethemarket.com, gocompare.com mysupermarket.co.uk and confused.com) hanno ottenuto il punteggio di una sola stella su un massimo di cinque, e non hanno neppure raggiunto il livello minimo richiesto per la conformità alla legge, come evidenziato dal sistema di valutazione di AbilityNet, parzialmente basato sui punti chiave stabiliti nelle Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete), ampiamente utilizzate a livello internazionale.

 

Il quinto sito, kelkoo.co.uk, ha ottenuto due stelle su un massimo di cinque, dimostrando di ottemperare ad alcuni dei requisiti legali fondamentali per questo test.

 

Questi siti sono stati controllati da AbilityNet utilizzando un insieme di controlli manuali, uno strumento indipendente di valutazione dell’accessibilità (chiamato HiSoftware Compliance Sheriff: http://bit.ly/ITVZqz ), e vari test effettuati da utenti disabili di computer.

Sfortunatamente, la mancanza di accessibilità non è una caratteristica esclusiva dei siti web di confronto dei prezzi, ha dichiarato Christopherson: “Nella valutazione da noi effettuata, circa il  90%-95% dei siti web esistenti non raggiunge neppure il livello base di accessibilità e non risulta conforme ai requisiti legali e morali. E’ una situazione molto significativa da prendere in considerazione anche per rendere inclusivi i siti web”.

 

Questa indagine è la più recente all’interno della relazione bimestrale di AbilityNet denominata “Situazione della nazione elettronica”, che esamina l’accessibilità dei siti web in svariati settori specifici. Questa relazione è disponibile nel formato Word all’indirizzo http://bit.ly/IPTGE1 o nel formato PDF all’indirizzo: http://bit.ly/IIgO3u .

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=726


+03: Alcuni attivisti richiedono ulteriori cambiamenti alla legge sul diritto d’autore.


L’Associazione Britannica per le Tecnologie Assistive (British Assistive Technology Association, BATA) e il RNIB stanno chiedendo di apportare cambiamenti alla legge sul diritto d’autore, allo scopo di consentire alle persone disabili di copiare tutti i libri digitali e gli strumenti multimediali legalmente in loro possesso per poterli convertire in formati più accessibili.

La richiesta è stata presentata come parte integrante della risposta dell’organizzazione alla consultazione, avviata a seguito della proposta di cambiamenti alla legge sul diritto d’autore da parte dell’Ufficio del Regno Unito per la Proprietà Intellettuale (UK Intellectual Property Office), in una relazione redatta dal Professor Ian Hargreaves (preside della facoltà di economia digitale presso la Scuola di Cardiff per il Giornalismo, i Mass-Media e gli Studi Culturali); tale proposta consentirebbe un accesso più ampio e facilitato ad una vasta gamma di materiali per le persone disabili.

 

Questa relazione indipendente, intitolata “Opportunità digitale: una disamina della proprietà intellettuale e della crescita” (Digital Opportunity: A Review of Intellectual Property and Growth, scaricabile nel formato PDF dal sito http://bit.ly/e7jPxQ ), propone alcuni cambiamenti che renderebbero meno rigide le limitazioni per le persone che copiano materiali già in loro possesso, come musica, film e documenti comperati da un singolo acquirente, consentendone la copiatura per uso personale, per poterli convertire in formati maggiormente accessibili. Ad esempio, un file PDF potrebbe essere trasformato in un file audio, o un documento potrebbe venire scannerizzato per aumentare la dimensione dei caratteri del testo.

Tuttavia, BATA (che si batte per i diritti degli utenti di tecnologie assistive) chiede una maggior libertà e che ai singoli utenti sia consentito di copiare qualsiasi materiale a cui essi hanno legalmente accesso, e non soltanto i materiali di loro proprietà. Questo includerebbe i libri delle biblioteche e le informazioni riportate nei siti web pubblici.

 

Nella risposta che il RNIB ha dato in occasione della consultazione, questo ente ha dichiarato di essere favorevole ad un’eccezione al diritto d’autore, che consenta di copiare qualsiasi documento per uso privato e di “infrangere” i sistemi di gestione dei diritti digitali (digital rights management, DRM) che lo impediscono.

 

Nel complesso, tuttavia, gli enti assistenziali (come BATA) hanno accolto favorevolmente i cambiamenti proposti. “Questi cambiamenti, da soli, non metteranno fine alla carestia di testi, o ai problemi di accesso alle riviste, ai giornali e ai materiali multimediali”, ha dichiarato il RNIB. “Tuttavia, ci consentiranno di avvicinarci al nostro obiettivo e, se consideriamo che soltanto il 7% dei materiali pubblicati è oggi accessibile, è necessario prendere tutti i ragionevoli provvedimenti che possono alleviare questa carestia di libri”.


- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=723


++ Notizie in breve:


+04: L’evento di giugno: Ci sono ancora posti disponibili per la conferenza e-Access 12, il principale evento annuale del Regno Unito sull’accesso alle tecnologie per le persone con disabilità. L’evento si rivolge agli enti pubblici, alle aziende ed alle organizzazioni di qualsiasi dimensione, agli enti assistenziali e ai gruppi di comunità che vogliono rendere i loro servizi digitali maggiormente accessibili ed inclusivi, per motivi economici, etici e legali. L’evento avrà luogo il 28 giugno presso il centro conferenze del governo, a Westminster, Londra centrale. Link rapido: http://www.headstar.com/eaccess12/


+05: Formazione per i viaggi: Un programma di istruzione elettronica per aiutare gli oltre 600 dipendenti della Rete Ferroviaria che si sono offerti volontari per diventare “campioni di viaggio” durante i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Londra del 2012, è stato sviluppato da Wideaware, l’organizzazione di formazione per l’uguaglianza delle persone disabili. Questo programma online fornirà informazioni su come i “campioni di viaggio” potranno aiutare gli spettatori disabili nelle stazioni ferroviarie a raggiungere i luoghi in cui si terranno i giochi, compresi gli spettatori con problemi di mobilità e di apprendimento e con disabilità sensoriali. Link rapido: http://bit.ly/IPxk2s


+06: Come modificare le tabelle: E’ stato pubblicato un nuovo libro elettronico che spiega come progettare e realizzare tabelle accessibili nel formato PDF, scritto da Ted Page, direttore di PWS, l’azienda di servizi editoriali di rete. Il libro (disponibile nel formato gratuito EPUB per libri elettronici e nella versione adatta ai lettori Kindle) fornisce agli autori, ai progettisti, agli editori di rete ed a chi produce documenti vari consigli su come creare tabelle di dati accessibili nei formato PDF e su come modificare in un secondo momento le tabelle già esistenti ed al momento inaccessibili. Link rapido: http://bit.ly/IFzshq

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Risposta della commissione: Clive Lever, Funzionario per la Diversità e l’Uguaglianza presso il Consiglio di Contea del Kent, ci ha scritto per lamentarsi dell’apparente inacccessibilità di alcune parti di una newsletter inviata tramite posta elettronica da un’organizzazione che dovrebbe essere all’avanguardia nell’applicazione degli standard: “Per favore, potreste consigliarci in che modo potremmo convincere la Commissione per l’Uguaglianza ed i Diritti Umani (proprio lei!) ad inviare newsletter conformi agli standard per l’accessibilità? Per esempio, tre link uno di seguito all’altro, con la dicitura “per saperne di più”, non mi sembrano il miglior esempio da proporre”.

 

Dopo aver ricevuto questo reclamo dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Jean Irvine, cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico e membro della Commissione per l’Uguaglianza ed i Diritti Umani, ha sollevato la questione internamente e poi ci ha scritto per informarci sui progressi compiuti.

 

Jean ha scritto: “Ho controllato la faccenda con il direttore del sito web, che mi ha chiesto di ringraziarvi per averla sottoposta alla nostra attenzione [e stiamo] lavorando per trovare una soluzione. Ora forniamo una versione alternativa in formato solo testo, dato che la newsletter di posta elettronica viene inviata come messaggio MIME; in altre parole, essa contiene un messaggio inviato sia in formato solo testo, sia in HTML. I destinatari ricevono l’una o l’altra versione, a seconda delle impostazioni della loro casella di posta.

 

“La newsletter viene da noi pubblicata anche sul nostro sito web, in un formato accessibile: consultare il sito http://www.equalityhumanrights.com/publications/email-newsletter/previous-editions/ . Link breve: http://bit.ly/KdvVEw .

“Adesso stiamo prendendo in considerazione i link, per sostituire la dicitura “per saperne di più” con descrizioni di testo più pertinenti ed accurate”.


[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].


+08: Ancora sulla televisione: Phil Smalley, un nostro lettore cieco del Leicestershire, ci scrive per rispondere ai commenti del lettore Nigel Timbrell, pubblicati nel numero scorso, sulla scelta della Panasonic di inserire una funzione di conversione testo-voce all’interno di 30 dei suoi modelli di televisori. Nigel ha apprezzato questa decisione, pur facendo notare: “Mi chiedo però quante persone che avrebbero bisogno di questa funzione andranno a comperare un televisore nuovo di zecca?”.

 

Phil ha risposto: “Anche se condivido i commenti di Nigel sugli utenti che non hanno la possibilità economica di acquistare un televisore il cui costo può essere superiore alle 430 sterline per beneficiare di questa nuova tecnologia, ritengo che, sfortunatamente, questo sia l’unico modo in cui la tecnica può progredire; sarebbe fantastico poter inserire nuove tecnologie su qualche vecchio apparecchio, anziché doverne comprare uno nuovo!

 

“No, ciò che mi entusiasma di questo sviluppo della Panasonic è che è stato applicato a modelli normalmente reperibili sul mercato. Ciò significa che coloro che hanno bisogno di acquistare un nuovo apparecchio televisivo e necessitano della tecnologia per la conversione testo-voce possono andare nei negozi del centro a farsi fare una dimostrazione, oppure acquistarlo online al miglior prezzo offerto. Inoltre, questa funzione della Panasonic consente alle persone con disabilità visive di registrare e recuperare programmi, il che è molto più di quanto possa offrire un semplice decoder da montare sopra il televisore.

 

“In teoria, gli altri produttori di apparecchi televisivi seguiranno presto questo esempio; pertanto, quando tu, che hai problemi di vista, vorrai acquistare un televisore dotato di conversione testo-voce, avrai una scelta molto più vasta di apparecchi, di qualità e di prezzi”.

 

Phil conclude: “Perciò ringrazio la Panasonic per aver aperto la strada. Purtroppo non potrò correre a comperare subito uno di questi televisori, dato che ho appena eliminato il mio decoder parlante Freeview, che mi ha stufato con la sua voce balbettante, il suo spegnimento automatico delle descrizioni audio e i suoi continui blocchi, e sono passato a Freesat”.

 

Il nostro corrispondente regolare Brian Gaff, che fa parte della commissione dell’Associazione dei Ciechi di Kingston upon Thames, ci ha scritto per aggiungere il suo punto di vista al dibattito sui televisori parlanti e sugli apparecchi domestici parlanti in generale.

“Per quanto riguarda gli apparecchi domestici parlanti: la loro storia non è molto incoraggiante. Ricordo che alla fine degli anni ‘70, o all’inizio degli anni ’80, la Sharp disponeva di un video parlante; tuttavia, pare che nessuno volesse acquistarlo, così ha smesso di produrlo. Ammetto che la voce era piuttosto meccanica. E che ne è stato della radio parlante DAB, realizzata dalla Pure?

“Mi piacerebbe vedere la stessa tecnologia creata dalla Panasonic applicata anche agli impianti stereo e ad altri apparecchi. Ma fra qualche anno ci sarà ancora qualcuno che produrrà apparecchi con una funzione di conversione testo-voce?”

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Servizio Speciale
L’accessibilità alla rete.

09: Dare precedenza alle persone e alle procedure
di Brian Kelly.

Per molti autori, creatori e addetti alle politiche di rete, il problema dell’accessibilità per le persone disabili viene affrontato soprattutto tentando di fare in modo che i siti risultino conformi alle Direttive internazionali per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) stabilite dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Iniziative, WAI) del World Wide Web Consortium.

Ad esempio, la relazione del governo britannico intitolata “Fornitura di direttive inclusive per i siti web” ( http://bit.ly/3lCReg ), pubblicata nel 2009, stabiliva: “Lo standard minimo di accessibilità per tutti i siti web del settore pubblico è il livello Doppia A delle direttive W3C per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete. Tutti i nuovi siti web devono conformarsi a queste direttive a partire dal momento della pubblicazione”.

 

Tuttavia, come ho spiegato di recente in un contributo ad un blog (intitolato “Disablismo latente, Accessibilità alla Rete e Creatori di Siti Web”: http://bit.ly/ISdAhh ) che parla dettagliatamente della settima Giornata dei Blogger contro il Disablismo, è necessario domandarsi: “I creatori di siti web e gli autori di contenuti della rete che hanno accolto favorevolmente le direttive WCAG stanno forse creando inconsciamente delle barriere per le persone disabili?” Questa domanda potrebbe anche essere rivolta agli addetti alle politiche governative. Abbiamo bisogno di un approccio alternativo in grado di superare i limiti delle politiche basate unicamente sulla conformità alle direttive WCAG. (Nota: il termine “disablismo” significa “un pregiudizio latente nei confronti dei disabili”).


Tim Berners-Lee, l’inventore della rete, ha dichiarato che: “Il potere della rete sta nella sua universalità. L’accesso da parte di chiunque, indipendentemente dalla disabilità, ne è un requisito essenziale”. Tuttavia, anche se questo obiettivo è lodevole, applicare le direttive WCAG non significa necessariamente riuscire a raggiungerlo. Ad esempio, le direttive WCAG 2.0 affermano che “il contenuto deve essere comprensibile”: questo significa che il famoso titolo apparso su un famoso giornale sportivo del Regno Unito nel 2003, “Super Cally Go Ballistic, Celtic Are Atrocious” (Gli scozzesi sono fantastici, il Celtic è tremendo) non sarebbe ammissibile, dato che questo gioco di parole può essere apprezzato soltanto da coloro che conoscono bene la canzoncina del film “Mary Poppins” e le squadre di calcio di cui si parla. In un contesto più generale, anche se ci rendiamo conto che le persone affette dalla sindrome di Asperger potrebbero avere difficoltà nell’interpretare modi di dire molto comuni, come “piove a catinelle”, è improbabile che le organizzazioni smettano di usarli per garantire che il contenuto sia “accessibile a chiunque indipendentemente dalla disabilità”.

 

Una critica più completa dei limiti delle direttive WCAG e del modello della WAI per risolvere i problemi di accessibilità alla rete è reperibile nelle mie relazioni intitolate “Imporre la standardizzazione o tenere conto della diversità? Un contesto per l’applicazione delle direttive WCAG nel mondo reale” ( http://bit.ly/9BHyiH ) e “Accessibilità 2.0: le persone, le politiche e le procedure” ( http://bit.ly/LohYBA ).

Possiamo essere d’accordo nel dire che l’approccio della WAI, sviluppato alla fine degli anni ’90, è stato importantissimo per sensibilizzare sulle maniere in cui le risorse di rete possono incentivare le esperienze delle persone con disabilità. Però, anziché ritenere che la soluzione definitiva sia quella di conformarsi alle direttive WCAG, dovremmo considerare queste ultime come un’utile serie di indicazioni, il cui utilizzo e la cui importanza devono essere valutati alla luce di una vasta gamma di fattori, comprese le esigenze del settore di riferimento e le risorse disponibili per lo sviluppo del servizio.

 

Inoltre, sarà necessario tenere presente il rischio di non riuscire a fornire un servizio, anche se non si conforma alle direttive WCAG. Ad esempio, le risorse per un “evento amplificato”, in cui il sonoro è reso disponibile da un video streaming e in seguito può essere scaricato, devono essere eliminate se non si dispone delle risorse per sottotitolare i video? Il buonsenso suggerirebbe che eliminare alcune risorse, specialmente il sonoro dei video che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per alcune persone, non è proprio la maniera giusta di promuovere l’accessibilità!

Il Codice di Pratica BS 8878 per l’Accessibilità alla Rete, riassunto da Jonathan Hassell, editore dello standard BS 8878, nel suo blog per l’inclusione ( http://bit.ly/ugpXgp ), fornisce un meccanismo concordato che consente di utilizzare direttive come le WCAG quando si rivelano adatte allo scopo.

 

Il valore di questo approccio sta nel fatto che esso comprende l’importanza del contesto di utilizzo.

 

In passato, le critiche ai limiti della normativa WAI ricevevano la seguente risposta: “La WAI non sarà perfetta, ma non esiste nessuna alternativa”. Oggi ci troviamo nella posizione di poter contare su un approccio alternativo, sviluppato non in concorrenza alle direttive WCAG ma come un quadro generale atto a consentire l’applicazione equilibrata di direttive come le WCAG.

 

Lo sviluppo dei servizi e delle applicazioni di rete è una procedura. Pertanto, le considerazioni sull’accessibilità devono essere inserite nelle pratiche quotidiane lungo l’intero ciclo di esistenza dello sviluppo di rete, a partire dalla creazione e dalla formulazione iniziale, attraverso la fase dello sviluppo, fino alla presentazione del prodotto finito e alla manutenzione. Lo standard BS 8878 è stato sviluppato per documentare le fasi principali di questo ciclo di esistenza.

La Sezione 6 è la chiave dello standard. Essa contiene varie raccomandazioni per l’accessibilità, che vanno applicate tramite un modello in 16 fasi (descritte qui di seguito) alla procedura di sviluppo e di manutenzione del prodotto di rete. Queste fasi partono dalla formulazione iniziale e dall’analisi dei requisiti, come la definizione del settore di riferimento per il prodotto di rete, e stabiliscono gli obiettivi e gli incarichi che esso deve fornire (fasi da 1 a 6); le scelte strategiche basate su questa ricerca (fasi da 7 a 11); la decisione di procurarsi o sviluppare il prodotto di rete internamente o ricorrendo ad un fornitore esterno (fase 11); l’effettiva realizzazione del prodotto di rete (fasi 12 e 13); la sua valutazione (fase 14); il lancio, in occasione del quale sarà necessario comunicare le decisioni riguardanti l’accessibilità del prodotto di rete (fase 15); e la manutenzione successiva al lancio (fase 16).

Nell’insieme, le esperienze degli utenti sono di primaria importanza nella valutazione dell’accessibilità di qualsiasi risorsa di rete. Questo deriva dalla comprensione dell’accessibilità come una delle caratteristiche del rapporto fra l’utente e la risorsa, e significa che il contesto è importante. Se si cerca di fornire ai disabili alcune valide esperienze di interazione con le risorse di rete, è indispensabile tenere in considerazione le loro esigenze lungo l’intero ciclo di sviluppo, come pure il valore dei sistemi che raccolgono le informazioni sull’accessibilità fornite dagli utenti e danno loro risposte nei termini più adeguati.

 

NOTA: Questo articolo è un compendio di testi scritti da Brian Kelly (Università di Bath), Martyn Cooper (Open University), David Sloan (Università di Dundee) e Sarah Lewthwaite (King’s College di Londra), facenti parte di una serie di articoli che esaminano le migliori pratiche per incentivare l’accessibilità dei servizi online ( http://bit.ly/Laov ). Kelly è anche coautore della relazione “Una sfida alla metrica e alle direttive per l’accessibilità alla rete: dare precedenza alle persone e alle procedure” ( http://bit.ly/KgyDZz ), presentata al seminario per l’accessibilità W4A 2012.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=719

[Fine della Sezione Tre].


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- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]