+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 156, MARZO 2013.

 

 

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++Numero 156: In questo numero:

01: Un gigante della tecnologia lancia lo smartphone per gli anziani
- Le funzioni audio e di touch screen migliorano l’usabilità.

02: Una sovvenzione del governo inglese per l’app assistiva “Georgie”
- Addestramento gratuito per 200 utenti con disabilità visive.

03: Un software di controllo dell’accessibilità dei contenuti di rete punta ad un pubblico più vasto.
- Il passaggio a JavaScript intende ampliare il numero degli utenti del software QUAIL per il controllo dei contenuti.


Notizie in breve: 04: Potenziamento dei partner – la campagna nazionale Go ON Gold allarga il suo raggio di azione; 05: Ritorna il concorso Tech4Good – candidature per una rete accessibile; 06: Problemi con un giornale – il sito web di un quotidiano risulta poco accessibile; 07: Una sovvenzione generosa – un premio per l’accessibilità digitale.


Sezione Due: Nella casella della posta

08: Case più intelligenti – più tecnologie ICT nelle case non significa sempre più accessibilità, ci avverte un analista.


Sezione Tre: Profilo: Neil Cottrell, fondatore di LexAble.

09: Come innovare l’ortografia:Dopo aver incontrato molti ostacoli durante gli studi universitari a causa della sua dislessia, Neil Cottrell ha costruito il suo software di auto-correzione che lo aiutasse a scrivere saggi. Diversi anni dopo, Cottrell ha avviato una sua azienda e venduto migliaia di copie del software per ortografia da lui sviluppato. Ha spiegato a Tristan Parker come tutto questo è avvenuto.


[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie


+01: Un gigante della tecnologia lancia lo smartphone per gli anziani

Quando attiva il telefono cellulare Stylistic S01, l’utente inserisce la sua età, adattandone così alcuni aspetti affinché funzionino in maniera differente. Ad esempio, la gamma delle frequenze audio viene ottimizzata per gli anziani, in modo da permettere loro di sentire chiaramente la voce della persona con cui stanno parlando, e il telefono può anche rallentare le parole dell’interlocutore senza che ciò interferisca con la qualità dell’audio, facilitando anche in questo modo la comprensione.

Il cellulare Stylistic è anche dotato di un touch-screen facile da usare, che mette le icone in evidenza se esse vengono toccate in maniera troppo lieve; ciò significa che un tocco accidentale (molto diffuso fra le persone con poca familiarità con i comandi degli smartphone) non attiverà immediatamente una funzione indesiderata.

 

Anche ogni sotto-menu del telefono contiene un’icona con un punto interrogativo, che fornisce all’utente le istruzioni per quella determinata pagina.

 

“Le persone vivono più a lungo, hanno accesso a una sanità migliore e desiderano potersi servire degli stessi canali di comunicazione (posta elettronica, social media) dei loro familiari più giovani”, ha raccontato James Maynard, direttore marketing presso la Fujitsu, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

 

Il cellulare Stylistic S01 verrà lanciato sul mercato in Francia in giugno. Il costo non è ancora stato confermato, ma verrà commercializzato come “telefono di gamma intermedia”, ha raccontato Maynard. Per quanto riguarda la distribuzione di questo telefono in altri Paesi, Fujitsu ne sta attualmente discutendo con Orange, il suo partner nel settore delle telecomunicazioni.

 

Fujitsu recentemente ha lanciato anche un’altra innovazione tecnologica progettata per assistere le persone anziane, il “Bastone di Nuova Generazione” (New Generation Cane). E’ il prototipo di un bastone da passeggio con un GPS incorporato e contenente anche un monitor del battito cardiaco, in grado di inviare dati sulla posizione dell’utente e sulla sua salute ad un cloud network. Questo dati possono poi venire nuovamente trasmessi al bastone, per consentirgli di aiutare l’utente. I familiari possono inoltre controllare il battito cardiaco del loro anziano parente utilizzando il bastone tramite il cloud network, per controllare che non ci siano difficoltà. Tuttavia, al momento non è ancora noto se e quando questo bastone verrà commercializzato.

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=838


+02: Una sovvenzione del governo inglese per l’app assistiva “Georgie”.


Circa 200 persone cieche o ipovedenti verranno addestrati all’uso di un pacchetto di app per smartphone in grado di facilitare la comunicazione e le attività quotidiane, grazie ad una sovvenzione di 14.000 sterline stanziata dal governo inglese.

L’addestramento riguarda una serie di app per gli smartphone Android, denominata “Georgie” e sviluppata dai coniugi Roger e Margaret Wilson-Hinds tramite la loro azienda Screenreader.net. Queste app aiuteranno le persone cieche o ipovedenti ad azionare gli smartphone tramite funzioni come le operazioni di touch-screen a supporto vocale, ma assisteranno gli utenti anche nelle loro attività quotidiane, aiutandoli a prendere un mezzo di trasporto, leggendo a voce alta un tento stampato e fornendo ausili per la navigazione all’esterno (vedere anche la nostra precedente relazione sulle app – Link completo: http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=751

Link rapido: http://bit.ly/X8zS7I ).

Le sessioni gratuite di addestramento avranno luogo in 30 luoghi diversi del Regno Unito, grazie ad un finanziamento erogato dal Ministero del Lavoro e delle Pensioni (Department for Work and Pensions, DWP) all’ente assistenziale Communication for Blind People (Comunicazione per i Ciechi), l’organizzazione da cui ha avuto origine Screenreader.net. Oltre a finanziare l’attività degli istruttori, il denaro del ministero servirà ad acquistare telefoni ed a sviluppare risorse per l’istruzione, fra cui manuali in Braille e con stampa a caratteri ingranditi, secondo quanto raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità da Tim Carrington, direttore dello sviluppo aziendale di Screenreader.net.


Il programma di addestramento all’uso delle app fa parte di un progetto governativo finanziato con tre milioni di sterline ed intitolato “Rafforzare le organizzazioni dirette da utenti disabili” (Strengthening Disabled People’s User Led Organisations), lanciato nel luglio del 2011.

“Una sessione di addestramento consentirà ad un titubante utente di smartphone di capire in che modo Georgie può dargli la fiducia necessaria ad affrontare meglio il mondo”, Carrington ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Gli istruttori spiegheranno come usare Georgie al personale delle organizzazioni per i ciechi, che a loro volta insegneranno tale uso a livello locale, per aiutare gli utenti di Georgie e indirizzarli a pagine web e ad altre risorse di apprendimento una volta terminato il compito dell’istruttore”.

Nelle sessioni di insegnamento verranno inserite anche le mappe e i dati locali, ha raccontato Carrington. Ad esempio, una delle caratteristiche di Georgie è un’app relativa agli autobus, che utilizza informazioni locali per aiutare gli utenti a trovare la fermata d’autobus più vicina, controllare le tabelle degli orari e stabilire quando devono scendere dal mezzo.


Le sessioni inizieranno a maggio e le persone cieche o ipovedenti interessate possono saperne di più inviando una e-mail all’indirizzo: mailto:reply@screenreader.net.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=836


+03: Un software di controllo dell’accessibilità dei contenuti di rete punta ad un pubblico più vasto.

Una versione aggiornata di un software gratuito per il controllo dell’accessibilità dei contenuti di rete, originariamente sviluppato perché il suo inventore si sentiva frustrato a causa dei limiti dei prodotti analoghi, è stato lanciato in linguaggio JavaScript, per consentirne un utilizzo più diffuso.


QUAIL ( http://quailjs.org/ ) è un software che utilizza più di 200 test per valutare se i contenuti di rete sono conformi alle diffuse Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) 2.0.

Kevin Miller, progettista di rete presso la California State University a Monterey Bay, aveva sviluppato la prima versione nel 2009, dopo aver scoperto che altri software di controllo dell’accessibilità da lui usati per il suo lavoro erano troppo limitati. “Ho progettato QUAIL per la frustrazione nei confronti dei prodotti che esistevano a quell’epoca”, Miller ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

 

QUAIL effettua vari generi di controlli, come per esempio: se i titoli delle pagine web vengono usati correttamente; se i link ad altre pagine risultano sensati una volta letti indipendentemente dal contesto (come da uno screen reader); se le immagini dispongono di un testo appropriato per descriverle a coloro che non sono in grado di vederle. Può essere usato per fornire un controllo dell’accessibilità di qualsiasi pagina web, compresi i sistemi di gestione dell’istruzione, i siti dei social media o i contenuti dei sistemi di gestione.

 

Questo software è stato progettato soprattutto per i creatori di siti e per gli autori dei contenuti. “Nel complesso, l’obiettivo era quello di fornire una risposta istantanea ai creatori di contenuti, una specie di correttore automatico, come quelli che comunicano all’utente che una parola è stata scritta male sottolineandola in rosso; QUAIL è in grado di fare la stessa cosa con le immagini prive di descrizioni … Quando un documento risulta più facile da leggere per chiunque, è anche una grande vittoria per gli utenti che si servono di tecnologie assistive”, ha affermato Miller.

Oggi, QUAIL è stato convertito da PHP (un linguaggio di programmazione largamente usato nello sviluppo di contenuti di rete) a un plug-in jQuery (un software che utilizza il diffusissimo linguaggio di programmazione JavaScript) per renderlo accessibile ad un maggior numero di utenti. “Desideravo davvero che questo progetto fosse aperto a chiunque, indipendentemente da ciò che vuole realizzare”, ha dichiarato Miller. “Poiché JavaScript è “Il linguaggio di programmazione della rete”, la conversione a JavaScript permette di accedere ad un pubblico potenzialmente molto più vasto”.


Alla domanda su come vorrebbe sviluppare ulteriormente questo software in futuro, Miller ha risposto che QUAIL può aiutare a rendere i test di accessibilità più automatizzati ed integrati, registrando e collaudando tutte le variazioni che vengono apportate durante la costruzione di un’applicazione di rete, ad esempio.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=834#more-834


++Notizie in breve:

+04: Potenziamento dei partner: Go ON Gold, la campagna nazionale volta ad aumentare la consapevolezza degli ostacoli incontrati dalle persone disabili o anziane nell’accesso alla rete e alle tecnologie digitali, ha radunato diversi nuovi partner di alto profilo. Tra questi ricordiamo il Rix Centre, la Castle Vale Community Housing Association (CVCHA), con sede a Birmingham, e il Forum Scozzese per la Disabilità e l’Uguaglianza (Scottish Disability Equality Forum). Tutti questi nuovi partner hanno accettato di collaborare per aumentare la consapevolezza degli ostacoli incontrati dalle persone anziane o disabili nell’accesso alla tecnologia e ad Internet. Per sapere di più su come la vostra organizzazione può contribuire a questa campagna, consultare il sito: 

 

Link completo: http://www.go-on-gold.co.uk/resources/champion/partner-signup
Link rapido: http://bit.ly/11nW8rU


+05: Ritorna il concorso Tech4Good: Il terzo concorso annuale Technology4Good apre alle candidature. Questo evento, organizzato dall’ente assistenziale per le tecnologie AbilityNet, celebra il potere dei computer e di Internet nel promuovere cambiamenti sociali positivi. Fra le categorie, ricordiamo il Premio per l’Accessibilità, che premia il lavoro di un singolo o di un’organizzazione con le tecnologie digitali per aiutare le persone a superare una disabilità. La presentazione delle candidature terminerà il 3 maggio.


Link completo: http://www.technology4goodawards.org.uk/
Link rapido: http://bit.ly/gwQUvZ


+06: Problemi con un giornale: I cambiamenti apportati al sito web del quotidiano australiano Sydney Morning Herald (per adeguare il formato a quello cartaceo, che aveva optato per dimensioni più ridotte, simili a quelle dei tabloid) hanno creato parecchi problemi di accessibilità, secondo quanto dichiarato da Tom Worthington, consulente ed esperto di accessibilità in rete. Worthington ha trovato 29 problemi nel sito utilizzando AChecker, che basa i suoi test sulle diffusissime Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines) 2.0:

Link completo: http://blog.tomw.net.au/2013/03/new-tabloid-sydney-morning-herald-fails.html
Link rapido: http://bit.ly/WPNmUO


+07: Una sovvenzione generosa: L’azienda statunitense Deque, che si occupa di software per l’accessibilità, offre 10.000 dollari a chi fornirà un’idea innovativa (assieme ad un prototipo funzionante) capace di rendere la rete maggiormente accessibile. Gli interessati, a livello internazionale, possono sottoporre i loro progetti all’ Amaze Digital Accessibility Grant (Premio Amaze per l’Accessibilità Digitale) entro e non oltre il 1° maggio:

Link completo: http://www.deque.com/amazegrant
Link rapido: http://bit.ly/YJdVX2

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+08: Case più intelligenti: Tom Worthington, australiano di professione accademico e consulente per l’accessibilità e affezionato lettore del nostro Notiziario (vedere le Notizie in Breve in questo numero), ci scrive per comunicare ai lettori una risposta da lui pubblicata sul suo blog “Net Traveller” (Viaggiatore in Rete) ad un articolo apparso sul numero scorso del Notiziario, relativo alla pubblicazione di alcune Direttive sull’Accessibilità per le Case Intelligenti, da parte dell’azienda John Gill Technology (Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Febbraio 2013

Link completo: http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=821

Link rapido: http://bit.ly/160aLCL ).

“Queste direttive suggeriscono che le tecnologie ITC nelle case possono aiutare gli anziani e le persone con Disabilità, ma soltanto se le loro esigenze vengono tenute in considerazione al momento di progettare le interface per le case intelligenti”, scrive Tom. “Faccio presente che i comandi vocali ed altri comandi che non richiedono l’uso delle mani possono essere utili alle persone in generale, non solo ai disabili. Però i progettisti dei comandi e degli schermi per le case intelligenti tendono a realizzarli in maniera troppo complicata e difficile da usare, pertanto un design accessibile costituirebbe un vantaggio per tutti.

 

“Tuttavia, io ho qualche dubbio sull’importanza dei controlli e degli schermi per le case intelligenti. Una casa davvero intelligente dovrebbe anticipare le esigenze e adeguarvisi, senza dover ricevere informazioni esplicite dagli occupanti e senza che essi siano costretti a controllare sugli schermi.

“I termometri intelligenti sono un esempio di una tecnologia niente affatto “intelligente”. Gli abitanti di una casa non dovrebbero essere costretti a leggere le informazioni su un termometro e poi a regolare manualmente gli apparecchi esistenti nell’abitazione: ciò dovrebbe accadere automaticamente. Già da decenni esistono tecnologie molto più intelligenti, con sistemi per l’acqua calda che si accendono automaticamente quando la temperatura misurata risulta bassa. Un termometro elettronico intelligente dovrebbe essere in grado di interagire con la fonte energetica tramite gli apparecchi, che registrano i modi in cui vengono utilizzati, e pertanto ottimizzare il risparmio energetico senza disturbare l’inquilino”.

Una risposta più esauriente è reperibile sul blog di Tom, qui riportato:
Link completo: http://blog.tomw.net.au/2013/03/accessible-smart-home-guidelines.html
Link rapido: http://bit.ly/160aLCL

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].


[Fine della Sezione Due].


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++Sezione Tre: Profilo:
- Neil Cottrell, Fondatore di LexAble

+09: Come innovare l’ortografia
di Tristan Parker

Dopo che, da bambino, gli era stata diagnosticata la dislessia, Neil Cottrell ha utilizzato diversi tipi di tecnologie assistive che lo aiutassero a studiare. Ha continuato creando un suo software di auto-correzione, Global AutoCorrect, ed ha costituito l’azienda LexAble per svilupparlo e lanciarlo sul mercato. A tutt’oggi sono state vendute circa diecimila copie di Global AutoCorrect. Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità ha discusso con Cottrell su come le sue innovazioni lo hanno aiutato ad ottenere una laurea a pieni voti all’università ed ad avviare la sua attività commerciale.


Notiziario Internazionale sull’Accessibilità: Come è cominciato tutto?

Neil Cottrell: La dislessia mi è stata diagnosticata quando avevo circa dieci o undici anni. Ero un ragazzino molto intelligente ma la mia dislessia era davvero gravissima, pertanto ero molto bravo in alcune cose ma decisamente pessimo in altre.

 

Mi sono ritrovato ad usare un sacco di tecnologie a scuola o all’università. Il mio Ente locale per l’istruzione mi ha acquistato un laptop con alcuni programmi di tecnologie assistive, che ho usato in tutte le mie lezioni. Il mio computer mi leggeva qualunque cosa a voce alta, e io lo usavo per aiutarmi ad organizzare le idee. Pertanto, sono cresciuto beneficiando della tecnologia fin da quando ero molto piccolo.

 

Poi, quando sono arrivato ai 15 anni, ho iniziato a studiare per il diploma di scuola secondaria. Dopo aver scritto qualcosa, potevo rileggerlo con i programmi di conversione testo-voce, con il correttore ortografico e cose del genere, ma il problema che le tecnologie assistive non erano in grado di risolvere era quello di come scrivere.

 

Iniziavo a scrivere una frase e mi imbattevo in una parola che non sapevo come compitare; a questo punto il correttore ortografico me la sottolineava in rosso e, quando questo accadeva, ciò che facevo (ed era una strategia davvero pessima) era fermarmi a metà della frase e tornare indietro, cercando di capire come avrei dovuto scrivere quella parola. Perdevo il filo della frase, perché non facevo altro che saltare dalla scrittura al controllo dell’ortografia. Alla fine, mi ritrovavo con una serie di frasi sconnesse che non avevano il minimo senso.

 

Pertanto, ho iniziato a sviluppare uno strumento su misura per me, in grado di correggere automaticamente la mia ortografia mentre scrivevo. Sia che utilizzassi Microsoft Word o che preparassi una presentazione in PowerPoint o usassi Facebook, potevo contare su questo strumento che stava in attesa sullo sfondo. Mi ha davvero aiutato tantissimo, perché mi permetteva di non preoccuparmi su come scrivere una parola mentre redigevo un testo. Riuscivo a mettere giù le mie idee senza essere costretto a tornare indietro e correggere subito dopo.


Notiziario: Come hai appreso le nozioni necessarie a creare questo strumento?

Neil: Fondamentalmente, utilizzando la rete ed alcuni ausili online. All’inizio non mi ero reso conto che questo software avrebbe potuto essere usato da migliaia di persone, la mia idea era soltanto: “Ho questo problema, vale la pena di investire alcune ore nel realizzare qualcosa che mi renda le cose più facili”. Mi piace creare software e ho impiegato poco tempo a realizzare questo, perché volevo che fosse pronto al più presto; in seguito ho apportato moltissimi miglioramenti e modifiche per farlo funzionare meglio. Mi ci sono impegnato davvero a fondo e ne ho tratto molti vantaggi.

Notiziario: Questo software ti ha aiutato con lo studio all’Università?

Neil: Sì, ne utilizzavo una versione ridotta al minimo e poi ho aggiunto diverse modifiche durante il periodo della scuola e dell’università. Per la tesi di laurea ho dovuto scrivere un saggio di psicologia, pertanto ho dovuto scrivere progetti e altre cose. In effetti, me la sono cavata molto bene, mi sono laureato con il Massimo dei voti in psicologia presso l’Università di Cardiff e ho ottenuto anche un voto molto più alto di tutti gli altri in un saggio di psicologia che avevo scritto al di fuori della tesi di laurea. Tutto ciò mi ha dimostrato che, una volta superati questi ostacoli, ero decisamente in gamba nel redigere saggi, avevo idee valide, riuscivo a proporre argomenti e a metterli assieme in maniera logica. Ciò che causava problemi era soltanto l’ortografia, e il modo in cui questa disturbava i miei processi di pensiero.


Notiziario: Come hanno preso forma LexAble e Global AutoCorrect?

Neil: Ho fondato LexAble subito dopo la laurea e ho costruito una versione commerciale di questo software, che è diventata Global AutoCorrect. Poi ho iniziato a mostrare Global AutoCorrect a varie persone, chiedendo alle aziende se I loro clienti avrebbero tratto un vantaggio da questo software.

 

Tutto ciò è andato avanti per un paio d’anni, fino a quando, man mano che LexAble si sviluppava, sono arrivato ad un punto in cui chiamavo le persone per chiedere loro se volevano saperne di più sul mio software e loro mi rispondevano: “Oh, sì, ne ho sentito parlare, il mio collega me lo ha consigliato”. Dunque, siamo arrivati ad una fase critica quando ci siamo resi conto che la gente iniziava a conoscerlo; e, a questo punto, la situazione è letteralmente esplosa.

Notiziario: Sei riuscito a vincere il concorso Technology4Good nella categoria “Accessibilità”…

Neil: Quello ci è stato davvero utile, in parte per confermarci che stavamo facendo qualcosa di valido, ma anche perché ci ha permesso di prendere contatto con alcune grandi aziende. Alcune delle persone che abbiamo incontrato al concorso adesso ci stanno aiutando a distribuire Global AutoCorrect a diverse grandi aziende.

 

Notiziario: Pensi che le persone affette da dislessia o con altri problemi relative alla lettura si ritrovino a combattere con tecnologie informatiche senza però sapere come riuscire a superare queste difficoltà?

Neil: Sì, sono sicuro di sì. Se si dispone di un computer attrezzato con le tecnologie assistive corrette e facili da utilizzare, si possono aggirare moltissimi problemi.

 

Quando si investe del tempo e magari si può disporre di aiuto nell’uso del computer e delle tecnologie, il loro utilizzo può rendere la vita molto più facile e soddisfacente.

 

Usare il computer all’inizio può essere qualcosa di molto stressante e bisogna imparare parecchie cose per poter iniziare ad usarlo. Ad alcune persone tutto ciò provoca molta ansietà e un notevole stress. Lo stesso vale per i singoli software: ce ne sono molti in grado di aiutare le persone, ma bisogna trovare quello più adatto al proprio stile di lavoro e imparare ad usarlo. Una volta superati questi ostacoli iniziali all’uso del computer e delle tecnologie, i vantaggi che essi possono dare in termini di produttività e di riduzione dello stress sono decisamente enormi.

 

NOTA: Potete saperne di più su Global AutoCorrect consultando il sito della LexAble http://www.lexable.com/

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/Notiziariolive/?p=831

[Fine della Sezione Tre].


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Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

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++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del Notiziario.]