accesso
U.e., i diritti dei disabili passano dal web.
Il fatto quotidiano del 23\12\2012.

Accesso garantito ai siti istituzionali.

La normativa dovrà essere approvata entro la metà del 2014 ed entrare in
vigore l'anno successivo. Impegna gli Stati membri a rendere fruibili una
serie
di servizi online per chi ha difficoltà visive, uditive o di movimento. Tra
questi la dichiarazione dei redditi e la possibilità di inoltrare denunce
agli
organi di polizia in caso di furto o molestie

Fonte:
www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/23/ue-diritti-dei-disabili-passano-dal-web-accesso-garantito-ai-siti-istituzionali/452777/

"Tutti noi dipendiamo virtualmente dall'accesso a internet per affrontare i
vari aspetti della vita quotidiana e abbiamo tutti diritto a un accesso su
base equa ai servizi pubblici online". Sono state queste le parole di Neelie
Kroes, vicepresidente della Commissione europea in riferimento alle norme
proposte dalla Ue sull'accesso garantito ad alcuni siti internet
istituzionali per anziani e disabili. La normativa dovrà essere approvata
entro la metà
del 2014 ed essere a regime l'anno successivo e impegnerebbe gli Stati
membri ad attuare misure per garantire l'accesso a internet per una serie di
servizi
giudicati "essenziali" da parte della Commissione. Dodici le categorie di
siti che dovranno essere facilmente accessibili anche alle persone con
difficoltà
visive, uditive o di movimento. Ricerca di lavoro negli uffici di
collocamento, dichiarazione dei redditi e tutte le agevolazioni fiscali come
borse di
studio e assegni famigliari, a cui si uniranno tutte le pratiche legate al
rilascio di documenti e certificati da parte della pubblica amministrazione
e del settore sanitario. Infine dovranno essere garantiti gli accessi ai
cataloghi delle biblioteche comunali e data la possibilità di inoltrare
denunce
agli organi di polizia in caso di furto o molestie. Gli aiuti andranno dal
supporto audio per scritte e immagini per persone con disabilità visive,
fino
alla trascrizione su schermo di file audio e video per chi invece ha
problemi a sentire correttamente.

Un progetto sicuramente ambizioso che renderebbe più semplice la vita agli
oltre 80 milioni di disabili e 87 milioni di cittadini over65 che vivono in
Europa.
In Italia sono quasi 3 milioni le persone colpite da una qualche forma di
disabilità e rappresentano quasi il 5% dell'intera popolazione italiana. "I
siti
web offrono una grande opportunità a tutti i cittadini per accedere ai vari
servizi e usufruire delle opportunità - è il commento di Sunil Deepak,
responsabile
per l'attività scientifica dell'Aifo (Associazione Italiana Amici di Raoul
Follereau) e consulente dell'Oms per la disabilità -. La nuova direttiva
europea
è importante e positiva per stimolare le istituzioni che si rivolgono alle
comunità, a rendere questi servizi accessibili alle persone con disabilità e
anche ad altri gruppi come gli anziani". Proprio l'Aifo ha realizzato in
occasione della "
Giornata internazionale delle persone con disabilità
" dello scorso 3 dicembre, un
video
con cui viene sottolineata la necessità di garantire l'accesso al web anche
per chi ha problemi visivi o uditivi. "Rendere i siti web del settore
pubblico
accessibili - continua Deepak -, seguendo gli standard riconosciuti e validi
per tutti, incluse le persone con disabilità intellettiva ad oggi ancora tra
le più escluse, vuol dire contribuire incisivamente al processo di
'awareness raising', presupposto del cambiamento culturale che sta alla base
della convenzione
Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ad esempio: la norma può
stabilire che vi siano degli scivoli su tutti i marciapiedi, ma ciò non
impedisce
alle autovetture di ostruirne il passaggio. Questo approccio rispecchia
perfettamente la definizione di disabilità contenuta nella Convenzione, vale
a
dire 'l'interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali
ed ambientali'".

La proposta alla Commissione europea mette a tutti gli effetti in atto
l'azione numero 64 dell'Agenda digitale europea oltre che applicare
l'articolo 9
della Convenzione Onu. "Una volta attuata - si legge in una nota -, la
proposta contribuirebbe a sviluppare un mercato europeo dell'accessibilità
del web
per un valore stimato a 2 miliardi di euro. Tale mercato attualmente
realizza solo il 10% del proprio potenziale. Le innovazioni generate dalla
proposta
miglioreranno l'utilizzo di internet per tutti gli utenti grazie a una
maggiore funzionalità e ai minori costi per garantirla". La proposta
infatti, seppur
dedicata a disabili e anziani, permetterà ai governi di dare una forte
spinta verso la digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione,
una
manovra che, se dovrà essere garantita per i cittadini con alcune
difficoltà, allo stesso modo diverrà uno standard a livello europeo per
l'accesso a servizi
online. I dati diffusi dalla stessa Unione Europea in merito
all'accessibilità sono infatti allarmanti: sugli oltre 761 mila siti
internet degli enti pubblici,
solo un terzo sarebbe pienamente e facilmente accessibile da tutta la
popolazione.
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