fuori
Questi giornalisti presuntuosi fuori dal mondo.
Art. commentato da S. Dal Maso e V broccoli,dal  14\12\2012, h. 09.40.

Provo una tristezza infinita quando leggo questo genere di articoli.
Non ho intenzione di soffermarmi sui programmi usati allo scopo, ma su un concetto che di volta in 
volta viene tirato in ballo, da questo o da quello, quando bisogna enfatizzare la realizzazione di 
qualsiasi cosa fatta per i non vedenti.
Mentre lascio a voi la lettura dell'articolo, vorrei evidenziare queste due righe, che, nonostante 
le abbia lette ieri sera, mi sono ancora rimaste indigeste, un vero pugno nello stomaco.
Leggete questa perla:
***
Ma per migliaia di persone anche quello che dovrebbe essere un gesto quotidiano, diventa 
impossibile. Chi è cieco il giornale non lo legge, ascolta la radio, la televisione, se tutto va 
bene riesce a leggere in Braille i resoconti.
***

Ecco. Io quando leggo queste cose non so se prendermela con il giornalista in questione o con chi 
ha organizzato l'evento. So soltanto che la descrizione qui sopra può probabilmente adattarsi a 
quei pochi individui che rifiutano l'uso della tecnologia in assoluto, che per carità, ci sono, ma 
non deve passare come stereotipo.
Siamo sempre i soliti, piccoli, poveri ciechi indifesi, che passano la giornata davanti a un 
telefono e che sperano di carpire attraverso chissà quali misteriosi mezzi, notizie su ciò che c'è 
là fuori. Il mondo esterno, così lontano dai disabili, così irraggiungibile, al punto che l'unica 
ancora di salvezza è la radio.
Queste righe sono esattamente lo specchio di come poi la società ci considererà.
Verrebbe anche da porsi una domanda, poiché il Gazzettino presenta una sezione solo testo al suo 
interno, e permette anche la lettura dei propri articoli tramite altri programmi, questi 
giornalisti non sanno nemmeno ciò che mettono a disposizione?

Naturalmente, i 15 anni di attività di soggetti che hanno cercato di fornire giornali ai ciechi non 
contano, nè contano tutte le iniziative intraprese in tal senso, francamente abbastanza numerose.
Ve lo dico, passa davvero la voglia di impegnarsi e di aiutare, mi spiegate a che serve?
Se poi gli stessi giornalisti non sanno nemmeno quello che hanno a disposizione per il proprio 
giornale?

-------- Messaggio originale -------- Oggetto:  [3227] Ora anche i ciechi potranno leggere il 
Gazzettino
Data:  Thu, 13 Dec 2012 22:23:28 +0100
Mittente:  Press-IN info@letturagevolata.it
Rispondi-a:  Press-IN info@letturagevolata.it
A:  Iscritti a Press-IN info@letturagevolata.it

Press-IN anno IV / n. 3227

Il Gazzettino del 13-12-2012

Ora anche i ciechi potranno leggere il Gazzettino

PADOVA. Leggere il giornale dovrebbe essere una cosa semplice. Si sfogliano le pagine, si scelgono 
gli articoli più interessanti, si fa scivolare lo sguardo tra titoli, sommari e occhielli. Ma per 
migliaia di persone anche quello che dovrebbe essere un gesto quotidiano, diventa impossibile. Chi 
è cieco il giornale non lo legge, ascolta la radio, la televisione, se tutto va bene riesce a 
leggere in Braille i resoconti. Proprio nella giornata di Santa Lucia, patrona della vista, grazie 
all’impegno e alla tecnologia della Fondazione Lucia Guderzo, che raccoglie la oltre decennale 
esperienza del Centro Efesto, nasce un progetto per poter leggere il quotidiano, con la 
collaborazione del Gazzettino che sarà il primo quotidiano a sperimentare l’opportunità. Si tratta 
di un potente software che in maniera facile e guidata permette di leggere in voce, a caratteri 
ingranditi e in braille il quotidiano. Elementare l’utilizzo: con soli 5 tasti della tastiera del 
computer si può scegliere la sezione e l’articolo da leggere.
Il programma sarà presentato nel corso dell’apertura della manifestazione "Sensi Disgiunti" oggi 
alle 17.30 a Villa Rana a Loreggia (Padova), presente il direttore del Gazzettino Roberto Papetti e 
verrà messo a disposizione gratuitamente di tutti i non vedenti. Per Davide Cervellin, presidente 
Tiflosystem, azienda "madre" del progetto, sfogliare il quotidiano con questo sistema è un segno di 
grande libertà.
«Poter leggere tutto il quotidiano è una cosa molto bella, soprattutto potersi soffermare sulle 
edizioni locali, dove ci sono notizie più curiose e particolari, quelle che chi non vede mai 
potrebbe conoscere attraverso le rassegne - sottolinea Davide Cervellin - La cosa interessante è 
poi che è un programma così facile da utilizzare che non dà l’alibi a nessuno per dire "io non ce 
la faccio". E a partire da oggi faremo una serie di iniziative per far conoscere questa opportunità 
ai ciechi e ci saranno momenti di dimostrazione in cui la gente impara e mette mano».
Il programma è frutto della mente di un giovane ingegnere dipendente di Tiflosystem che lo ha 
pensato e messo a punto in ogni singolo dettaglio. «La Fondazione dona questo programma che viene 
distribuito gratis - aggiunge Cervellin - e verrà inserito in un progetto più ampio per le persone 
con problemi di vista che vogliono utilizzare il computer. E oltre che in italiano lo stiamo 
predisponendo in croato, inglese e in spagnolo per sbarcare anche in America latina». Cervellin già 
pensa a un utilizzo più allargato tra gli anziani, magari coloro che si trovano in case di riposo e 
siano non vedenti o abbiamo poca vista o poca mobilità. Poter leggere un quotidiano significa 
aprire loro una finestra sul mondo, facendoli sentire inseriti.
Come spiega l’ideatore del programma, l’ingegnere Luciano Muratore, dipendente della Tiflosystem 
dal 2000, «Volevamo dare uno strumento elementare e ho pensato di usare solo tasti freccia su e 
freccia giù, tasto invio. Le informazioni sono presentate sia in maniera ingrandita, poi sintesi 
vocale e in braille per chi ha la tastiera. Ma il programma è molto più ampio e permette di fare 
molte altre funzioni in modo semplice e facilmente accessibile a tutti».

di Daniela Boresi

***

La solita vecchia storia del povero cieco che non può leggere i giornali...

Ed eccoci qui!
solita storia, solite frasi trite e ritrite... ma non sarebbe ora di fare davvero un po' di 
chiarezza?

Chissà cosa intende questo qui, direte voi che leggete e, forse, se non conoscete un pochino di 
situazioni potreste anche aver ragione, quindi, proviamo di essere chiari:

qualche giorno fa, in pompa magna, viene pubblicizzato, attraverso la stampa ed in rete, un 
prodotto, free, che consente di leggere il Gazzettino di Padova anche da parte dei non vedenti...
Bene, direte voi, ma cosa c'è di tanto scandaloso?

Lo scandalo, tra mille virgolette, è il tono usato dalla giornalista, un tono pietoso, al limite 
del melodrammatico, con frasi come:

"...PADOVA. Leggere il giornale dovrebbe essere una cosa semplice. Si sfogliano le pagine, si 
scelgono gli articoli più interessanti, si fa scivolare lo sguardo tra titoli, sommari e occhielli. 
Ma per migliaia di persone anche quello che dovrebbe essere un gesto quotidiano, diventa 
impossibile. Chi è cieco il giornale non lo legge, ascolta la radio, la televisione, se tutto va 
bene riesce a leggere in Braille i resoconti..."

Come se la persona disabile visiva fosse lì, nella sua stanzetta, chino su di una radio o 
abbracciato ad un televisore, con l'occhio fisso nel vuoto, ad attendere un tg o chissà cosa 
altro...

Lo stereotipo è, a dir poco, anacronistico, fuori luogo e, mi sia consentito, assolutamente becero!

Che cosa ci stanno a fare in giro, centinaia di persone che scrivono in rete, seppur non vedenti?
cosa ci stanno a fare in giro tecnici che costruiscono siti accessibili, sempre disabili visivi?
cosa sono quelle centinaia e centinaia di persone le quali, atraverso un iPhone, o simili, leggono 
tutti i giorni, acquistano libri digitali, collaborano con sviluppatori per migliorare un'app?

Il messaggio che passa attraverso questo articolo di Daniela Boresi è davvero terribile e pare che, 
sino ad oggi, senza questo programmino, noi ciechi siamo stati tenuti nelll'oscurità più profonda 
e, consentitemi, proprio questo da fastidio.

Da fastidio a chi come il sottoscritto, da 10 anni mette a disposizione, in rete, informazioni, 
recensioni di programmi ecc...
Da fastidio a persone come Simone Dalmaso e Gianluca Casalino che con i loro portali:
www.nvda.it
www.spazioausili.net
fanno tanto per diffondere informazione, promuovere realtà informatiche open sources...
Danno fastidio ad un ragazzo come Vincenzo Rubano:
www.titengodocchio.it
dove si può leggere come sia potente la rete per fare luce sul discorso accessibilità...
Da Fastidio ai ragazzi di Universal access (www.universalaccess.it) che promuovono, da almeno 3 
anni, il design for all dei dispositivi Apple, che mettono in condizione il disabile visivo di 
acquistare un appparecchio già pensato per tutti, senza inghippi o softwares costosissimi da 
aggiungere...
Danno fastidio a tanta gente, come noi, che da almeno 15 anni, in rete, al telefono, di persona, 
sempre per passione, sta lì a imparare, condividere, aiutare, per fare capire che la rete, la 
tecnologia non è un vezzo per smanettoni, ma una vera e propria protesi che da svago, cultura ed 
amplia gli interessi.

Sempre la solita menata, arriva l'imprenditore di turno, si inventa l'acqua calda e diventa colui 
che illumina le menti dei poveri esseri, altrimenti legati al buio della loro disabilità...

Ma basta!

Iniziamo a dire le cose come stanno, ne più ne meno, iniziamo ad usare toni più dignitosi e meno da 
oratorio e, forse, qualcosa di più si otterrà...

Credo sia arrivato il momento di mettere dei punti fermi sulle cose, credo che sia ora di dire che 
non è più così vero che la persona anziana non può fare questo o usare quell'oggetto, abbiamo una 
dignità, abbiamo lavorato tanto, in questi anni, per affrancarci sul discorso accessibilità, tanti 
di noi hanno studiato, e studiano ancora, nonostante il capello brizzolato, rubando tempo ad 
interessi ed ale famiglie...

Esistono competenze di altissimo livello e non in poche persone e, credo, sia ora che anche questi 
imprenditori, non più al passo con le realtà vere, facciano un esamino di coscienza e si rendano 
conto che non siamo più negli anni '90, ma nel 2012, dove la rete è potente, fruibile anche da chi 
non vede e, per altro, questa rete ci da la possibilità di dire la nostra e di indignarci di fronte 
a questo patetico modo di propinare le fantomatiche scoperte dell'acqua calda!

Per avere un'idea di ciò che ho scritto, ecco il link all'articolo:
www.gazzettino.it/lealtre/ora_anche_i_ciechi_potranno_leggere_il_...

Per altro, tutto scritto e letto attraverso un normalissimo computer Mac senza particolari 
accorgimenti se non la sintesi vocale di prammatica...

Come sempre, mi assumo la responsabilità di ciò che diffondo in rete ed, ovviamente, sono pronto a 
rispondere a chiunque in merito!
vainer Broccoli.

p.s.
eventuali commenti o altro, fateli direttamente sul blog o sulle pagine twitter o Facebook, 
sicuramente saranno più lette che non su di una mailing list.

Fonte:
www.ilgerone.net/drupal/la-solita-vecchia-storia-del-povero-cieco-che-non-pu-leggere-i-giornali
Torna all'indice