iva
Un nuovo servizio web per controllare la validità delle partite IVA.
Angelo De Gianni su uiciechi.it, 2012-11-12.

I lettori più assidui di questa rivista, già dal titolo considereranno questo articolo un doppione, 
rispetto allo scritto di un anno fa, apparso sul numero di novembre/dicembre 2011, che descriveva 
un analogo servizio, presente sul portale Linea Amica, mediante il quale si può controllare la 
validità delle partite Iva comunitarie.

In realtà, come sarà descritto più avanti, non si tratta di un duplicato del preesistente servizio, 
ma di un nuovo e più completo strumento per controllare se esiste e se è attiva una partita Iva 
nazionale e chi ne è l’intestatario, persona fisica o società.

L’utilità del servizio web è evidente: una volta che l’utente ha inserito il numero di undici cifre 
che compone le partite Iva italiane, riceve alcune informazioni, come la data di apertura e quella 
eventuale di cessazione, il nome o la denominazione dell’intestatario, che gli consentono di 
evitare frodi e di verificare l’effettiva corrispondenza dei dati in suo possesso rispetto a quelli 
ufficiali presenti in Anagrafe Tributaria.

Per chiarire il funzionamento del servizio, peraltro piuttosto semplice ed intuitivo, occorre fare 
un esempio pratico: una persona che non conosce il mondo dei minorati visivi, riceve da un amico un 
volantino, nel quale sono pubblicizzati i servizi che l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS 
eroga in favore dei disabili visivi. Il cittadino, reso diffidente dalle recenti campagne di stampa 
contro i falsi ciechi e dalle innumerevoli truffe che quotidianamente vengono perpetrate ai danni 
dei disabili, legge attentamente quanto scritto sul foglio di carta e, tra l’altro, trova la 
partita Iva della Sede Centrale del sodalizio.

Prima di versare un contributo, il sospettoso destinatario del volantino, inserisce, nella barra 
degli indirizzi del proprio browser, il seguente URL: 
https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva

Gli si presenta una pagina web contenente un modulo elettronico, nel quale trova due campi 
editazione: nel primo gli viene richiesto di inserire la partita Iva in riferimento alla quale 
desidera avere informazioni, mentre nel secondo deve copiare un codice di sicurezza contenuto in 
un’immagine, il cosiddetto captcha. Al termine della digitazione, l’utente potrà avviare la ricerca 
con l’apposito pulsante “invia”, situato subito sotto i campi compilati. In caso di errore, è 
disponibile il solito pulsante “ripulisci”, presente in molti moduli web, mediante il quale 
cancella tutto ciò che ha precedentemente digitato.

Il form è pienamente accessibile anche a coloro che hanno difficoltà visive: infatti, all’immagine 
del codice di controllo è associato un link, che consente di ascoltare i caratteri presenti a 
video. Inoltre, per i navigatori che usano versioni meno recenti dello screen reader Jaws è data la 
possibilità di accedere ai campi editazione, attivando la modalità maschere semplicemente premendo 
il tasto invio. Nella pagina in esame, non sono presenti caselle combinate, in quanto, a differenza 
del servizio di verifica della validità delle partite Iva comunitarie, tramite questo modulo 
elettronico si possono controllare esclusivamente le partite Iva attivate in Italia.

Tornando ora al nostro potenziale benefattore, dopo che ha completato l’inserimento dei pochi dati 
richiestigli, potrà visualizzare la pagina dei risultati, restituitagli dal sistema. Nel caso di 
ricerca relativa all’unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, otterrà le seguenti informazioni:

La verifica per la partita Iva 00989551007 ha prodotto il seguente risultato:

•PARTITA IVA ATTIVA.
•Denominazione/Cognome e nome: UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI - ONLUS.
•Data inizio attività: 01/01/1989.
•ATTENZIONE - Per verificare se la partita Iva è di un soggetto autorizzato ad effettuare 
operazioni intracomunitarie deve essere utilizzato il servizio Controllo partite Iva comunitarie 
(Vies).
Chi conosce l’UICI sa bene che le attività associative sono iniziate molto prima della data 
indicata nel risultato della ricerca, ma va tenuto conto che la burocrazia osserva le proprie 
regole: probabilmente il continuo espandersi dei servizi erogati dal sodalizio ai propri soci, ad 
un certo punto, ha reso necessaria l’apertura della partita Iva, a decenni di distanza dalla 
fondazione dell’associazione.

Quello appena descritto resta, al di là dell’utilità pratica generale, un ottimo strumento, a 
disposizione di chi non vede o vede poco, per evitare truffe o raggiri da parte di coloro (e 
purtroppo sono tanti!) che sottovalutano le capacità residue di un diversamente abile, ritenendolo 
una facile preda delle proprie attività illecite.

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Per ulteriori spiegazioni scrivere a: Angelo De Gianni
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