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Mozilla, Firefox e la mobilitazione del web
Art. postato da C. Quarta su smanettando, 19\12\2012, h. 13.02.

Un anno di grandi risultati per la fondazione statunitense, che ha coinvolto sviluppatori e utenti 
per una maggiore apertura del web. Nel 2013, la grande
sfida sarà Firefox OS

Fonte:
punto-informatico.it/3672300/PI/News/mozilla-firefox-mobilitazione-del-web.aspx

Roma - Un'infografica per
riassumere
l'anno della Fondazione Mozilla, al lavoro negli ultimi 12 mesi per "mobilitare il mondo del web". 
Sul fronte desktop, i componenti aggiuntivi del browser
Firefox hanno superato il totale dei 3 miliardi di download, a disposizione di utenti e 
sviluppatori in 89 lingue del mondo.

In mobilità, la fondazione statunitense è
riuscita
ad aumentare le prestazioni del suo strumento di navigazione su altri 15 milioni di dispositivi 
basati su Android. Con il nuovo
Firefox OS,
i responsabili di Mozilla stanno "costruendo il primo dispositivo mobile open web al mondo", con un 
nuovo gruppo di 30 API per la gestione delle applicazioni.

Nei
bilanci
alla fine del 2012, si mostra come quasi il 20 per cento degli utenti Android abbia deciso di 
abilitare la funzione anti-tracciamento Do Not Track per
la navigazione da browser in mobilità.

La foundation ha inoltre ricordato il suo impegno contro il famigerato disegno di legge Stop Online 
Piracy Act (SOPA), raggiungendo oltre 30 milioni di
persone sul pianeta.

"Il percorso per il 2013 si prospetta tanto chiaro quanto impegnativo - si legge in un post apparso 
sul blog ufficiale di Mozilla - I browser dovranno
maturare e migliorare ancora, per evolversi insieme agli utenti, con caratteristiche come la social 
API e l'integrazione con Facebook Messenger, che ampliano
il concetto di ciò che un browser può essere".

Per Firefox OS, il 2013 risulterà un anno decisivo, "in cui il mondo potrà toccare con mano il 
primo vero dispositivo mobile alimentato unicamente dalla
potenza del web". Mozilla continuerà perciò a "mobilitare il mondo del web", coinvolgendo la 
comunità degli sviluppatori e degli utenti per un ecosistema
digitale "aperto, potente e trasparente".

Mauro Vecchio
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