bastone «Magellano», il navigatore per i non vedenti Corriere della sera del 09\02\2013. IL PREMIO YOUNG DESIGN AWARD «Magellano», il navigatore per i non vedenti l'invenzione del 23enne Simone Miraldi Un «bastone intelligente» con sensori, telecamera e Gps MILANO - Un bastone che guida le persone ipovedenti come se fosse un navigatore portatile. Basta pronunciare la destinazione per ricevere «indicazioni tattili» sul percorso da seguire: una vibrazione indica se fermarsi al semaforo, una rotazione del manico segnala la direzione. È Magellano. Il «bastone intelligente» ideato dal milanese Simone Miraldi. Ventitré anni, una laurea in Design di prodotto al Politecnico, con questo progetto Simone si è guadagnato una menzione speciale alla sesta edizione del Samsung Young Design Award, il concorso che dal 2007 premia i giovani designer italiani. IL PREMIO - Quest'anno il tema della competizione era: «Tecnologia per la mobilità urbana». Non appena Simone ha letto il bando ha pensato di progettare qualcosa che potesse essere d'aiuto per qualcuno: «L'obiettivo del design è risolvere problemi - spiega Simone -. E anche se in Italia questo approccio è poco sviluppato, perché si associa il design più che altro all'estetica, io ho deciso di puntare sull'utilità». Così è nato Magellano. Per realizzarlo Simone ha parlato a lungo con persone ipovedenti e cieche, ascoltandone esigenze e suggerimenti. LA TECNOLOGIA - Il risultato è un mix dei più recenti dispositivi tecnologici: una telecamera associata a un software di riconoscimento oggetti sa capire quando la persona si trova di fronte a un ostacolo o a un semaforo rosso. A quel punto il bastone vibra. Il Gps, invece, localizza l'utente e calcola il percorso. Un'applicazione per smartphone collegata a Magellano, inoltre, permette ai familiari dell'utente di monitorare la sua posizione. Tutto ciò è concentrato in uno strumento molto maneggevole. E soprattutto poco discriminatorio: il bastone non fa rumore, non dà indicazioni registrate ad alta voce. Semplicemente vibra e si muove, evitando di mettere in imbarazzo chi lo usa. Secondo Simone, poi, non dovrà essere realizzato in bianco, il colore che per convenzione è associato ai bastoni per ciechi. Potrà essere costruito in tinte diverse, utilizzabili da tutti. «For all», questo è il design a cui Simone punta: quello che permette di produrre oggetti standard, adatti a utenti diversi, senza bisogno di tante modifiche. IL DESIGN - È proprio questa sensibilità che i giurati del concorso - professori e rappresentanti dell'Associazione design industriale - hanno apprezzato: la menzione è stata assegnata perché Simone ha saputo rivisitare in modo innovativo e discreto un simbolo della diversità come il bastone per ciechi. Per ora Magellano esiste solo sulla carta: un prototipo non funzionante è stato esposto lo scorso novembre al Museo della Scienza e della Tecnologia insieme alle altre idee premiate. Ma un'azienda che produce strumenti per ipovedenti ha già manifestato il suo interesse a produrlo. «Spero davvero che prima o poi venga realizzato, per me sarebbe una grandissima soddisfazione», confessa Simone. Un'altra sua speranza è che Magellano arrivi a interagire con il sistema urbano dei trasporti: nel progetto è già previsto che il bastone indichi all'utente se il tram in arrivo è quello giusto per lui. Come? «Se le città arriveranno ad essere smart, intelligenti, e ogni pensilina sarà collegata a un dispositivo bluetooth, l'ipovedente potrà sapere se il mezzo in arrivo è quello che deve prendere». Ma questo è il futuro. Alessandra Dal Monte 9 febbraio 2013 Fonte: www.corriere.itTorna all'indice