phablet
Scrive, chatta, fotografa, chiama, benvenuti nell'era del "phablet" -
Repubblica Mobile del 25\02\2013.

IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE

Tra smartphone e tablet, la terza via della comunicazione mobile

di JAIME D'ALESSANDRO

ROMA - Il termine è nuovo, ma è meglio impararlo subito. Perché quella dei
"phablet", che potremmo tradurre con "tabletfonini", rischia di essere una
vera e propria invasione. Almeno stando alle novità, anticipate sul Web in
maniera più o meno ufficiale, del Mobile World Congress di Barcellona, la
grande fiera dedicata alle comunicazioni in movimento al via oggi.
Dimenticate quindi l'iPhone o i suoi rivali, qui si parla di dispositivi che
sono una via di mezzo fra smartphone e tablet. La finestra perfetta, o
quasi, per navigare in Rete, mandare e-mail, guardare video e tv, giocare
con i videogame.

Con un obbiettivo ambizioso: essere l'unica porta di accesso al magico mondo
del digitale mandando in soffitta il pc portatile definitivamente. Essendo
lo specchio della nostra anima ai tempi di Facebook, con tutte le relazioni
sociali, gli spostamenti memorizzati sulle mappe satellitari, migliaia di
foto, app, file musicali, testi, non avremo bisogno di altro. E il bello è
che su questo territorio la guerra è a 360 gradi, partendo dall'iPad Mini
della Apple e finendo all'Xperia Z della Sony. Con i cinesi di Zte e
Huaweiscesi in forze sul campo.

"La crescita del traffico dati da questo tipo di dispositivi è incredibile
", fa notare Patrik Cerwall, a capo della Business unit networks di
Ericsson. "Il volume in un anno è raddoppiato. Le cause? L'aumento delle
dimensioni dello schermo degli smatphone,
della loro capacità di calcolo e della qualità delle connessioni con la
diffusione del 4G".

Di qui la nuova generazione di apparecchi. A Barcellona si vedrà ad esempio
il Grand Memo della Zte con schermo addirittura da 5.7 pollici. Seguito
dall'Xperia Z di Sony, che ha un display da 5 pollici. Poco sotto, in fatto
di dimensioni, l'Ascend P2 della Huawei, l'Optimus F7 della Lg e il One di
Htc dotati di touchscreen da 4.7 pollici. Molti hanno macchina fotografica
da 13 megapixel per immortalare qual che ci circonda e pubblicarlo sul Web.

Il 40 per cento del consumo di informazioni è fatta di video, e non stupisce
quindi che dalla scorsa settimana la Billboard Hot 100, classifica dei brani
musicali più venduti in America, tenga conto anche delle visualizzazioni su
YouTube. Così come non stupisce che, stando all'ultimo Connected World
Report 2012 della Cisco, per chi ha fra i 18 e i 30 anni il cellulare sia
divenuto l'unico dispositivo hi-tech davvero necessario, ben più del
computer. Una persona su cinque lo controlla ogni dieci minuti per sapere se
è arrivata una e-mail o controllare i tweet.

Dopo il sorpasso degli smartphone sulle vendite di pc nel 2011, toccherà ai
tablet e ai phablet fare la stessa cosa entro il 2013. "Si vendono circa 50
o 60 milioni di iPad e simili a quadrimestre, contro 80 milioni di pc",
spiega Sameer Singh, blogger di Tech Thought, spesso usato come fonte da
Time, Bloomberg, Forbes e Cnn. "Ma i tassi di crescita dei primi porteranno
al sorpasso entro fine anno.

Tornando al Mobility Report della Ericsson, ormai la tecnologia in mobilità
ha raggiunto l'89 per cento della popolazione mondiale, con 6.3 miliardi di
sim attive delle quali 4.4 miliardi inserite in uno smartphone o in un
tablet. "E quasi la metà degli utenti adopera questo tipo di dispositivo
perfino a letto", sottolinea Cerwall.

"Tanto che entro il 2018 il traffico dati aumenterà ancora di 12 volte".
Questo significa che non potremo più fare a meno dei nostri "tabletfonini",
mentre le aziende che producono i sistemi operativi che li muovono avranno
una fotografia in alta risoluzione delle abitudini dell'intera umanità.
Nemmeno la Cia nei suoi sogni più sfrenati ha mai pesato di arrivare a
tanto.
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