chiamata
40 anni fa la prima chiamata cellulare, quel telefonino ci ha cambiato la vita.
Da Repubblica del 01\04\2013.

40 anni fa la prima chiamata cellulare, quel telefonino ci ha cambiato la
vita

Il 3 aprile del 1973 Martin Cooper della Motorola chiamò un collega della
Bell con un cellulare. Poi nel 1983 il primo telefonino - pesava un chilo e
la batteria durava mezz'ora - venne commercializzato. Da status symbol a
oggetto di massa in una manciata di anni

È UNA STORIA lunga 40 anni e ha pure una data d'inizio: il 3 aprile del
1973, il giorno in cui, con la prima telefonata da rete cellulare, si è
aperta l'era dei telefonini. La scena si svolge per le strade di New York,
dove l'ingegnere della Motorola Martin Cooper (adesso 85enne) prova il suo
apparecchio cellulare che ha la grandezza di una scarpa. Sa già chi
chiamerà, e forse se la ride: il suo amico e rivale della Bell Laboratories
AT&T, Joe Engel, che lavora nella sua stessa direzione. Compone il numero
del suo ufficio e con due frasi due scrive la storia: "Alla Motorola ce
l'abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà" .

Così ci sentivamo moderni

Se questa chiamata è scritta nei libri di storia della tecnologia, va detto
che da quel giorno ne dovette passare di acqua sotto i ponti prima che il
telefonino venisse commercializzato. Tanto tempo e tanti soldi: dieci anni e
un investimento di un milione di dollari per mettere a punto il DynaTAC,
acronimo di Dynamic Adaptive Total Area Coverage, considerato il primo
telefonino di sempre. Certo, quel diminutivo c'entrava poco. Chi c'era si
ricorda di quell'oggetto che pesava un chilo e costava uno sproposito,
quattromila dollari, e non aveva lo schermo. Con una batteria che nonostante
le dimensione non riusciva a resistere per più di mezz'ora e la ricarica
durava uno sproposito.

Dal 1983, giorno in cui comparve sugli scaffali, il telefonino cominciò a
diffondersi tra le persone più abbienti che lo sfoggiavano come vero e
proprio status symbol. E così è rimasto per diversi anni: ce ne sono voluti
ben sette prima di raggiungere il milione di utenti. Da quel momento in poi,
però, lo sviluppo è andato al galoppo: i gadget è diventato di massa, ha
cambiato forma sino a diventare in qualche caso piccolo e sottilissimo
(sempre con la Motorola il prima fila, ricordate il Razor?), in molti casi
economico, quasi sempre con potenza pari ai computer di qualche manciata di
anni prima e con capacità di collegarsi in rete in modo soddisfacente. Un
successo che, anno dopo anno, non ha conosciuto limiti. Forse, come scrive
Ernesto Assante in questo articolo, i limiti li sta conoscendo proprio
adesso, considerando che sembra essere giunto all'apice della sua capacità
innovativa.

E voi, conservate ancora i vecchi telefonini che hanno scandito questa
straordinaria evoluzione? A quale vi siete affezionati di più? Tirateli
fuori dai cassetti e inviateci una foto all'indirizzo
fotolettori@repubblica.it. Per raccontare con immagini - le vostre - la
storia di un oggetto che ha cambiato la vita di tutti.
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