diesel
Biocarburante da batteri transgenici.
Art. inviato in privato da F. melis, 24\04\2013, h. 09.33.

Da Repubblica del 22 aprile 2013
www.repubblica.it/scienze/2013/04/22/news/batteri_transgenici_producono_biocarburante-57236415/?ref=HRERO-2

il sogno "verde" è un po' più vicino
Creati microrganismi che producono combustibile naturale, che può essere
usato direttamente nei motori delle auto senza modifiche, del tutto
simile al diesel in commercio. Ci sono riusciti i ricercatori
britannici, che descrivono sui Pnas i loro progressi. Un passo in
avanti, con un occhio all'ambiente e ai mercati

CREARE carburanti puliti sfruttando l'enorme potenziale che la natura ci
mette a disposizione con i progressi della scienza. Uno dei "sacri
graal" della ricerca, che, a colpi di studi e sperimentazioni, sta
facendo passi in avanti. Ora, sono stati ottenuti batteri geneticamente
modificati che producono biocarburante su richiesta: identico a quello
in vendita nei distributori. Il risultato, pubblicato sulla rivista
dell'Accademia di Scienze degli Stati Uniti (Pnas), si deve a un gruppo
coordinato dal britannico John Love dell'università di Exeter a Devon.
Saranno comunque necessari ancora molti passi prima di arrivare alla
commercializzazione, ma si tratta di un primo passo consistente verso un
biocarburante diverso da quelli ottenuti finora. Questo combustibile
naturale infatti può essere utilizzato direttamente nei motori delle
automobili senza che questi debbano subire modifiche, come invece accade
per i biocarburanti attuali, che in questo modo incontrano solo una
piccola frazione di mercato.
Per ottenere queste 'fabbriche' naturali di carburante i ricercatori
hanno sfruttato la naturale capacità dei batteri Escherichia coli di
trasformare gli zuccheri in grasso per costruire le loro membrane
cellulari, e li hanno poi aiutati a trasformare i grassi in carburante
inserendo nel loro Dna i geni del metabolismo prelevati da altri due
tipi batteri: il Photorhabdus luminescens e il cianobatterio Nostoc
punctiforme. Le molecole prodotte sono strutturalmente e chimicamente
identiche a 10 tipi di carburante diesel comunemente in commercio.
"Il nostro obiettivo – sottolinea Love – è ottenere un biocarburante che
può essere utilizzato senza dover modificare i motori delle automobili.
Sostituire il diesel convenzionale con un biocarburante sarebbe un
enorme passo verso il raggiungimento dell'obiettivo di ridurre dell'80%
le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050". La domanda globale
di energia, prosegue il ricercatore, è in aumento e un combustibile che
è indipendente sia dalle oscillazioni del prezzo del petrolio sia dalle
instabilità politiche "è una prospettiva sempre più attraente".
(22 aprile 2013)
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