arcode
Ar-code per apple, la tecnologia che realizza l'"internet delle cose",
Il sole 24 ore del 07\09\2013.

articolo del sole 24 ore

Simone Arcagni.
Tra i vari meriti di Google Glasses c'è sicuramente quello di rilanciare la Realtà aumentata (Ar), 
la tecnologia che realizza l'"internet delle cose", in cui gli oggetti sono connessi.
In questa direzione uno dei risultati più interessanti è Ar-Code di Seac02 società specializzata in 
software e soluzioni di realtà aumentata e virtuale: Ar-Code è un'applicazione mobile gratuita 
disponibile per Apple e Android che funziona in maniera semplice: "punta, ottieni, interagisci". 
"Punta" su una locandina, una copertina, una foto, la facciata di un palazzo, un quadro (la library 
si amplia di giorno in giorno) senza bisogno di un Qr Code, ma semplicemente con il riconoscimento 
dell'immagine. "Ottieni" i dati riguardanti l'oggetto: video, foto, articoli, commenti, link e 
quant'altro.
E poi "interagisci" condividendo con gli altri utenti in maniera "social" o postando a tua volta 
contenuti.
Per Andrea Carignano, fondatore e ceo di Seac02: "La Ar è una tecnologia abilitante per un servizio 
e può essere anche un nuovo media in grado di mettere a sistema lo spazio urbano, articoli, 
informazioni, spot e anche quello che "va" in tv". E' la gestualità intuitiva di questa tecnologia 
a renderla così efficace ed "è rivoluzionario pensare che ti basta inquadrare qualcosa che inoltre 
non è stato pensato per questa funzione... e così un palazzo, una facciata, un quadro, si 
trasformano in una fonte di dati accessibili". Per questo motivo una delle principali linee di 
sviluppo sono le guide turistiche: "per ora Vigevano, a breve molte altre città avranno guide in Ar 
in cui lo stesso spazio urbano si trasforma in un museo o in uno sportello aperto per il 
cittadino". Come nel caso di Palazzo Lascaris sede del Consiglio regionale piemontese che grazie ad 
Ar-Code fornisce contenuti multimediali interattivi riguardanti le informazioni istituzionali e 
artistiche, semplicemente inquadrando con l'apposita app su tablet e smartphone la facciata 
dell'edificio.
Nel caso delle guide turistiche i beni culturali diventano essi stessi i portali informativi che 
trasformano la città in un enorme database che permette di creare percorsi personalizzati e persino 
"sentimentali".
I beni culturali divengono strategici in ambito turistico ma anche la cultura può svolgere un ruolo 
centrale, come nel caso di Movie Scanner, il sistema con cui basta puntare l'obbiettivo su una 
locandina per accedere direttamente a diverse informazioni sui film: trailer, trama, cast, commenti 
eccetera.
Un progetto che al momento è attivo in 14 Paesi, in 14 lingue diverse (in Italia è in partnership 
con Cinematografo.it).
Facendo il punto con Carignano si può affermare che "oggi l'ostacolo più grande è quello di far 
capire ai clienti un po' disillusi dalle prime prove di Ar che non si tratta solo di un gioco ma di 
uno strumento efficace, anche di discovery, in quanto permette di riconoscere il mondo che ci 
circonda". Mentre il prossimo step è quello dell'utente singolo che si trasforma in editore: le 
informazioni vengono condivise e diventano interattive all'interno di una community con il plus di 
locarsi negli spazi urbani che possono essere taggati con informazioni rese accessibili: video, 
commenti, riflessioni, sentimenti, scegliendo la community con cui condividere e con cui creare 
questo spazio aumentato.
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