fontana
Jimmy Fontana, la voce del «Mondo»
Commemorazione nell'mp3 allegato.
Per ricordare degnamente la recente scomparsa di Jimmi Fontana PcCiechi ti sottopone un articolo 
del Corriere della sera ed i brani "il mondo" e "che sarà".

Corriere della sera del 12\09\2013.
Laffranchi e Luzzatto Fegiz E' morto improvvisamente nel sonno, nella sua casa romana, Jimmy 
Fontana, nome d'arte di Enrico Sbriccoli. Era nato a Camerino
il 13 novembre 1934. Il decesso, sembra per infarto, è avvenuto alle 20 di ieri e a dare la notizia 
su Twitter è stato quasi in diretta l'amico e collega
Edoardo Vianello che si trovava in quel momento al telefono con una sua collaboratrice presente in 
casa Fontana.
Il più grande successo di Fontana come autore è il brano "Il mondo", pubblicato nel 1965, che fu 
eseguito da molti artisti in tutto il mondo. Un giro armonico
elementare, l'idea della rotazione terrestre espressa con parole assai semplici composte da Gianni 
Meccia. Determinante per il successo fu l'arrangiamento
del maestro Ennio Morricone. In precedenza aveva raccolto consensi con i brani "Lady Luna" (scritto 
da Armando Trovajoli e Dino Verde) e "Non te ne andare".
Altro successo planetario di Jimmy Fontana è "Che sarà". La storia di questo brano è travagliata. 
Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo
Greco, Carlo Pes e Franco Migliacci. Il naturale destino della canzone sembra essere il festival di 
Sanremo e così Fontana decide di registrare a Los Angeles
tre versioni del brano affidandolo a José Feliciano. Il collega e amico portoricano incide il pezzo 
in italiano, in spagnolo ("Que Serà") e in inglese
("Shake a Hand"). Contento del risultato, Jimmy Fontana si presenta nella sede della casa 
discografica Rca per ottenere un via libera per Sanremo. Ma l'allora
padre padrone dell'etichetta, Ennio Melis, stravolge i "piani" di Fontana e decide che al festival 
la canzone la interpreteranno i Ricchi e Poveri, un
gruppo da lanciare.
Jimmy non ci sta, e siccome è l'autore del brano ha il potere di opporsi alla strategia di Melis. 
Quest'ultimo però non molla e rilancia: o "Che sarà"
la cantano i Ricchi e Poveri oppure finisce nel cestino. Fontana non se la sente di "distruggere" 
una sua creatura e cede al diktat di Melis. Il brano
arriva al secondo posto al festival di Sanremo, ma è primo nelle vendite. E a tutt'oggi è una delle 
canzoni italiane più famose.
Gli anni Settanta lo vedono più lontano dalla ribalta. Per alcuni anni, dopo la vicenda "Che sarà", 
cessa ogni attività. Poi apre un bar a Macerata. Nel
'79 compone la sigla della serie tv "Gli invincibili", partecipa a Sanremo '82 col brano "Beguine" 
e poi fa sodalizio con gli amici Gianni Meccia, Nico
Fidenco, Riccardo Del Turco (I superquattro) per animare programmi televisivi popolari.
Nel '94 ritorna a Sanremo con altre vecchie glorie (Squadra Italia, dove c'è anche Nilla Pizzi) per 
presentare il brano "Una vecchia canzone italiana".
Poco tempo fa aveva subito un'operazione all'anca che gli aveva procurato qualche problema.
Nel cinema aveva partecipato ad alcuni film, musicali e non, come Io bacio tu baci , La voglia 
matta . Faccia tonda, simpatico e affabile, non "bucava"
il video e non era fotogenico. Questo lo portò ad essere più autore che uomo di ribalta.
Nella sua vita una sola macchia dai lati oscuri, mai del tutto chiarita: Jimmy Fontana era 
appassionato di armi da fuoco. Nel '71 acquistò in un'armeria
di Sanremo una mitraglietta Cz61 Skorpion che sarà ritrovata nel 1988 e riconosciuta come arma 
utilizzata in numerosi attentati tra cui la strage di Acca
Larentia (1978) e l'attentato a Roberto Ruffilli (1988). Il cantante affermò di averla venduta nel 
1977 a un poliziotto, che però negò di averla comprata.
Mario Luzzatto Fegiz
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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