tattile Disney presenta il 3D tattile Post inoltrato da Maria Grazia su universal-access, 17\10\2013, h. 02.22. Spero interessi... Inviato da iPad Inizio messaggio inoltrato: Daily Wired del 16-10-2013 Grazie alla frizione creata dall'elettricità le nostre dita sono in grado di avvertire le superfici degli oggetti visualizzati. La terza dimensione non ha preso piede. Al cinema stenta a decollare e a livello casalingo non rappresenta un'attrattiva tale da spingerci a cambiare il televisore. Una nuova invenzione però potrebbe farci cambiare idea. Disney Research, la branca hi-tech della casa cinematografica, ha sviluppato uno schermo di grandi dimensioni che consente di toccare ciò che viene visualizzato. Grazie alla frizione creata dall'elettricità, le nostre dita sono in grado di avvertire le superfici degli oggetti visualizzati, di distinguere tra pieni e vuoti come se la proiezione emergesse dallo schermo. Il segreto è in un algoritmo che genera delle cariche elettriche in base ai bordi degli oggetti, alle protuberanze e alle loro sporgenze e poi le invia a uno schermo speciale che grazie a delle microvibrazioni modifica l'attrito tra il display e il polpastrello confondendo i nostri recettori tattili. Così insomma, il cervello è convinto di toccare qualcosa che sporge non un vetro perfettamente liscio. Facile prevedere gli sviluppi di un sistema del genere, dai videogiochi al cinema si potrebbe aprire una nuova via per l'interazione uomo-macchina, a scuola si potrebbero toccare oggetti come i fossili o le sculture, i non vedenti potrebbero capire cosa hanno di fronte trasformando una foto in una sorta di formina per bambini. Per non parlare poi della topografia. La visione di Disney comunque è proiettata soprattutto verso l'intrattenimento. “Il touch è diventato lo standard per smartphone, tablet e computer, quindi progettare algoritmi in grado di convertire i contenuti visivi in sensazioni tattili credibili ha un potenziale immenso per arricchire l'esperienza degli utenti”, ha affermato Ivan Poupyrev, direttore dell'Interaction Group della Disney Research. Domani insomma potremo toccare il naso di Pinocchio o captare la trasformazione da burattino di legno a bimbo in carne e ossa. di Alessio LanaTorna all'indice