rifiuti Allarme rifiuti elettronici In 3 anni cresceranno del 33%. Gigio Rancilio Avvenire 16 dicembre 2013. A Natale regaleremo telefonini, tablet e giocattoli elettronici. Ma fra due-tre anni diventeranno spazzatura. Pericolosissima e difficile da smaltire. In 3 anni la e-spazzatura crescerà del 33% Già, la spazzatura elettronica diventa ogni giorno di più un problema. La crescita è talmente esponenziale che, nel 2017, televisori, telefoni cellulari, computer, monitor, giocattoli elettronici ed elettrodomestici saranno così tanti da generare 65,4 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, l'equivalente del peso di quasi 200 Empire State Building o 11 Grandi Piramidi di Giza. Per l’agenzia mondiale StEP, il cui acronimo spiega la mission (significa: risolvere il problema della spazzatura elettronica), nei prossimi cinque anni la spazzatura elettronica aumenterà del 33%. Nel 2012 il mondo ha prodotto 48,9 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici Tanto per capirci, nel 2012 il mondo ha prodotto 48,9 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, una media di 7 kg per ciascun abitante del mondo. Il problema è mondiale. Per renderlo evidente a tutti è stata creata una mappa mondiale interattiva?, con i dati di 184 nazioni. L'America guida la classifica dei Paesi "inquinatori", ma il Qatar... Attualmente la Cina è leader mondiale nella produzione di rifiuti. Ma la Nazione che produce più spazzatura elettronica è l’America. Nel 2012, gli Stati Uniti hanno prodotto circa 9,4 milioni di tonnellate di e-rifiuti, contro i 7,3 milioni di tonnellate della Cina. Gli Stati Uniti hanno generato la settima più alta quantità di rifiuti elettronici per persona, circa 30 kg pro capite. A sorpresa il Paese con la più alta produzione pro capite di e-spazzatura è il Qatar. “L’America è un po’ indietro nel riciclaggio rispetto ai paesi dell'Unione Europea. Solo 25 Stati americani hanno infatti avviato programmi per lo smaltimento di e-rifiuti”, ha detto Jason Linnell, direttore esecutivo di NCER, il Centro Nazionale degli Stati Uniti per il Riciclaggio dell’ElettronicaTorna all'indice