iphone
Anniversari\Ios\7 anni fà apple lanciò l'iphone.
Arturo Tomaselli su universal-access, 09\01\2014, h. 21.27.

L'Iphone che ha certamente cambiato la nostra vita ha alle spalle una intensa storia di soli sette 
anni che però sembrano sette secoli. E così, l'anniversario almeno una menzione la merita. E se non 
qui, dove allora?

Da MelaBlog
Sette anni fa, quando nessuno se lo aspettava (soprattutto i competitor), Apple lanciava in pompa 
magna uno dei suoi progetti più importanti e riusciti: l’iPhone originale, uno smartphone così 
avanzato e facile da usare che avrebbe cambiato per sempre il mondo della telefonia mobile come noi 
lo conosciamo.
Non era un iPod con display maggiorato; o per meglio dire, era anche un iPod ma non solo. Di certo, 
a quel tempo l’iPod aveva già capacità di 160GB mentre iPhone non superava gli 8GB. A Cupertino lo 
definivano “Dispositivo di Comunicazione Internet” poiché il suo più grande pregio non erano le app 
preinstallate (ci è voluto qualche anno per scorgere le potenzialità di App Store), quanto 
piuttosto il browser nativo Safari. Un’applicazione che non aveva nulla da invidiare alle 
controparti Desktop, talmente leggera e veloce da consentire una navigazione agevole perfino in 
mobilità.
E poi, aveva le Mappe di Google. E quale meraviglia è stata vedere la cartografia animarsi sotto le 
dita dell’iCEO, mentre cercava posti attorno al Moscone Center per un brunch e ordinava 4000 caffè 
macchiati a portar via allo Starbucks della zona. Uno scherzo che è entrato di diritto negli annali 
della mela assieme a tutti gli altri. Era come assistere alla presentazione della Mappa del 
Malandrino di Harry Potter in veste high-tech davanti ai nostri occhi: pura estasi tecnologica, e 
fu pure messa su in quattro e quattr’otto.
Quel giorno, le azioni Apple valevano appena 87 dollari; entro la fine della giornata, sono 
lievitate a 92$ e, sette anni più tardi, sono stabilmente attorno ai 517 dollari.
Oggi, Steve Jobs non è più con noi, ma al suo posto c’è un uomo -Tim Cook- che ha saputo dimostrare 
valore e competenze nonostante un iniziale, diffuso scetticismo. E non è l’unico cambiamento di 
rilievo. Se rammentate, nel giorno dell’iPhone l’allora CEO di Google Eric Schmidt salì sul palco 
per congratularsi con Jobs; le due società, scherzò, si sarebbero dovute chiamare AppleGoo, ma nei 
suoi occhi si leggeva già Android. “Non si può pensare ad Internet senza tirare in ballo Google” 
ebbe il coraggio di dire l’iCEO quella mattina; mai avrebbe immaginato che, quattro anni più tardi, 
Google sarebbe diventata la sua più acerrima nemica per quello che considerava un ignobile furto di 
idee.
E rammentate l’infinita querelle sulla faccenda della tastiera fisica/tastiera virtuale? Da una 
parte c’era chi sosteneva che l’assenza di un vero tastierino alfanumerico avrebbe relegato per 
sempre l’iPhone ad un uso amatoriale, mentre dall’altra Apple difendeva la bontà delle sue scelte; 
anni dopo, abbiamo scoperto dell’esistenza di un prototipo di iPhone con tastiera fisica, mentre il 
Palm Pre, che la tastiera fisica ce l’aveva quasi per sfida nonostante uno schermo touch, ha fatto 
la fine che ha fatto.
E parliamo di appena sette anni fa. Immaginate soltanto cosa potrebbero tirar fuori dal cilindro da 
qui a sette anni Tim Cook e i suoi. In attesa di scoprirlo, tanti auguri iPhone.
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