w.signage
Pubblicità personalizzata: un software riconosce chi ha di fronte.
Art. introdotto da F. Melis su smanettando, 29\01\2014, h. 12.14.

Da Repubblica del 29 gennaio 2014.
Un interessante articolo che apre uno scenario su quello che sarà il
mondo di domani.
Al centro commerciale gli schermi che proiettano la pubblicità
riconoscono i passanti e propongono loro in tempo reale pubblicità
mirata perché quei passanti sono stati profilati e di loro si conoscono
i gusti.
Tutto bello, secondo l'articolo.
Mi chiedo però: come sono stati profilati? come è avvenuta l'intrusione
nel loro privato per conoscerne gusti ed abitudini? è una intrusione
autorizzata e desiderata?
Carino! così, quando uno passa incautamente davanti allo schermo, altri
ad una certa distanza possono vedere scorrere immagini di viagra,
farmaci vari, mazze ferrate, armi, riviste, ed altre amenità che tutti
avrebbero piacere che gli altri sapessero...
In futuro, spero molto remoto, mi aspetto situazioni come nel film
"Blade Runner": la programmazione genetica controllata degli umani, come
fanno con i semi OGM, così che, fino a quando quel numero che vorrebbe
chiamarsi uomo può essere utile come strumento di produzione e consumo,
può campare, e dopo, al macero.

www.repubblica.it/tecnologia/2014/01/27/news/edisonweb_digital_signage_web_pubblicit_riconosce-77062654/?ref=HRLV-8
La pubblicità diventa personalizzata. Dall’Italia il software che
riconosce chi ha di fronte
Si chiama ‘Web Signage’ ed è stato sviluppato da un team catanese. Se
installato sui moderni schermi interattivi capisce chi li guarda e
propone il prodotto più indicato. Un sistema applicabile anche ad altri
campi, dalla sanità alla pubblica amministrazione
di MARCELLO GELARDINI

La pubblicità diventa personalizzata. Dall’Italia il software che
riconosce chi ha di fronte
'Web Signage' al Wincor World 2014, evento organizzato in Germania
dedicato al mondo del Retail

IMMAGINATE di entrare in un negozio, in un centro commerciale, in un
supermercato. Travolti e storditi da offerte e novità rischierete di
uscire senza aver comprato ciò che vi serve veramente. Bene: tutto
questo potrebbe presto essere solo un ricordo del passato. E non è
fantascienza. Perché, grazie all’ultima evoluzione del Digital Signage,
la nuova frontiera del ‘profiling’ commerciale, gli acquisti di domani
saranno sempre più mirati.
In pratica si tratta di un software che, installato sui moderni schermi
pubblicitari o informativi, è in grado di renderli sempre più
‘intelligenti’, capaci di cambiare l’offerta pubblicitaria a seconda di
chi hanno di fronte. Attraverso un sistema di sensori biometrici,
infatti, gli scaffali e le edicole 2.0 percepiscono automaticamente il
profilo di chi li sta guardando: sesso, età, area geografica, gusti
personali. Il tutto nel rispetto dell’anonimato e della privacy. Nessun
inserimento dati ma puro sviluppo tecnologico. Un congegno avveniristico
di selezione del messaggio che si adatta in base all’interlocutore ma
che, aldilà degli scopi commerciali, potrebbe diventare anche un utile
strumento per orientare e informare gli utenti in contesti di pubblica
utilità, come uffici e amministrazioni. La soluzione, perché no, ai
contrattempi burocratici e alle code agli sportelli.
Un impegno che vede l’Italia tra i Paesi pionieri grazie a Edisonweb, un
team di fisici e informatici di Catania, tra i primi a livello mondiale
a sviluppare un programma completo di Digital Signage, chiamato ‘Web
Signage’. Riccardo D’Angelo e Luca Naso (fondatori dell’azienda
siciliana) assieme al loro staff hanno infatti messo a punto
un’applicazione basata sul web (con la possibilità di sfruttare la rete
per monitorare in tempo reale tutti i dispositivi su cui viene montata)
che, se installata su schermi interattivi, percepisce se ha davanti un
adolescente o una signora, un uomo o una bambina, reagendo di
conseguenza e filtrando l’informazione o la proposta commerciale più
‘vicina’ allo spettatore. Un’innovazione che ci permetterà di
risparmiarci molta pubblicità che non ci riguarda ma soprattutto, come
detto, di avere un ausilio personalizzato nei servizi pubblici e privati
(scuole, ospedali, stazioni, aeroporti, uffici, centri commerciali).

Un esempio: sono un ragazzo di vent’anni e mi trovo in un moderno
negozio di abbigliamento; davanti a me, su uno schermo interattivo, si
alternano immagini che propongono capi per bambini, donne, uomini,
ragazzi e ragazze. Quanto dovrò aspettare prima di vedere qualcosa di
adatto a me? Immaginiamo invece che lo schermo in questione, senza
inserire i miei dati personali, sia in grado di capire all’istante che
la persona che lo sta guardando è un ragazzo di vent’anni e che in quel
caso è opportuno far passare solo informazioni inerenti l’abbigliamento
per giovani di sesso maschile. Molto più comodo, decisamente.

‘Web Signage’, però, potrebbe essere uno strumento di marketing
estremamente efficace anche per le aziende. La piattaforma, infatti,
permette di archiviare tutte le informazioni provenienti dai sensori,
rendendole consultabili e trasferibili su grafici e report. Rispondendo
alle tipiche domande che assillano ogni azienda: Chi sono i miei
acquirenti?, Quale comunicazione nel punto vendita è più efficace per
valorizzare la mia offerta di prodotto?, Quante persone, con quale
profilo demografico e per quanto tempo sono state di fronte al mio
espositore?, Quale è il tasso di conversione in vendita?.

Ma le applicazioni di 'Web Signage' possono essere molteplici. Per
migliorare la qualità della vita delle persone. Come a Ragusa, dove
Edisonweb ha appena avviato un progetto in collaborazione con l'ospedale
cittadino per integrare le strumentazioni medicali con il Digital
Signage ed effettuare, così, uno screening preventivo sui pazienti.

Una tecnologia che sembra, dunque, destinata a caratterizzare sempre di
più le nostre interazioni con il mondo virtuale. Non a caso ha già
riscosso l’interesse di alcune aziende italiane, tra cui Majrani group
che ha utilizzato ‘Web Signage’ per realizzare “Pop Channel” (un sistema
di ‘riconoscimento’ del cliente) vincitore del “POPAI Global Award 2013”
(uno dei premi più importanti per chi opera nel campo della vendita al
pubblico) e Inventia, che con il suo “Fast Shop” ha vinto la terza
edizione del concorso “DIVA Display Italia Viscom Award”. Non è, perciò,
una sorpresa che il software catanese sia già stato adottato come
sistema espositivo da molti brand internazionali, tra i quali Nivea e
Ferrero.
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