codici
I codici QR la chiave per entrare in un mondo senza confini
Post inoltrato da Rossy su universal-access, 28\02\2014, h. 22.14.

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I codici QR la chiave per entrare in un mondo senza confini
qr con un messaggio personalizzato da leggere
di Ciro Arnone
Questa avventura tecnologica è una storia che è accaduta realmente.
Un percorso che si è trasformato in emozione, una nuova esperienza che ha generato nuove emozioni, 
nuovi amici, un nuovo mondo che fa posto alle emozioni di sempre, un mondo che allarga i suoi 
orizzonti fino aracchiudere in sè le emozioni della musica e dell’esplorazione tattile dei musei.
Con le nuove tecnologie sempre più all’avanguardia è possibile accedere e condividere soluzioni ed 
esperienze simili a quelle che condividono gli amici vedenti.
Qualche settimana fa mi sono trovato al museo Hermitage di San Pietroburgo, gomito a gomito con una 
supertecnologica signora giapponese davanti ad un pannello con un codice QR: la signora avvicinava 
il suo Samsung al pannello, si sentiva un bip e lo squittio della sua voce che leggeva, felice, il 
contenuto della pagina che aveva ricavato, si sedeva lì accanto e continuava a godere delle 
immagini che aveva ricavato.
Poco male, con l’aiuto di mia moglie facevo quasi lo stesso ed anche lei lo faceva col suo Ipad. 
Avvicinavo il mio Iphone al codice Qr, sentivo il bip e la voce di Silvia che cominciava a 
raccontare quello che aveva trovato, mi sedevo anch’io vicino alla signora giapponese ed, con gli 
auricolari, cominciavo ad esplorare le informazioni sul museo, le pagine dedicate alle sale della 
pittura italiana o fiamminga, ci prendevo gusto e l’esplorazione si faceva sempre più lunga e 
completa: altro che gelida audioguida, altro che guida parlante, la voce di Silvia, amica di tante 
imprese, mi portava a conoscere un mondo nuovo in un modo nuovo……. che emozione!
La signora giapponese si era avvicinata incuriosita e cominciava a chiedermi, in un inglese 
terribile peggio del mio, che tipo di device usavo e se era meglio del suo, alle mie spiegazioni 
restava a bocca aperta prima, poi mi tendeva una mano per congratularsi. Ma di che, pensavo? Ero 
troppo intento a gioire delle mie nuove scoperte, a casa avevo fatto tante prove con i codici QR, 
su riviste e pannellini ma non avrei immaginato un’emozione così nuova ed intensa. Ed allora mi 
facevo accompagnare alla ricerca di altri pannelli con altri codici, altre emozioni. Sì, perchè era 
una scoperta nuova, intorno a me c’erano i visitatori che ascoltavano le audioguide ed io, invece, 
interagivo con le opere esposte usando uno smartphone, ascoltavo anch’io ma usavo una modalità che 
mi permetteva di imparare ciò che mi interessava dell’opera.
Mi sembrava quasi un sogno, la signora giapponese era tornata verso di me dicendomi che c’erano 
altri codici nelle altre sale ma molti erano in russo……Che vello! Il mio Iphone mi parlava anche in 
russo e la signora scappava via quasi terrorizzata, non poteva credere ai suoi occhi, le sue 
orecchie, poi, erano stordite.
Insomma, una lunga giornata di interazione in un museo immenso, mi ero portato dietro la batteria 
aggiuntiva perchè il povero Iphone si era quasi scaricato e via ad ascoltare.Il museo era fatto 
solo per vedenti, niente accessibilità, molte scale, nulla da toccare, figurarsi ma, per la prima 
volta, avevo potuto usare e fruire delle stesse modalità dei vedenti. Poi, fuori all’aperto.
Al mattino mi ero segnato alcuni punti di interesse con Ariadne, alla fermata del filobus 
incontriamo la signora giapponese col marito ed un’altra coppia, mi chiedono quale filobus prendere 
e scopriamo di andare nella stessa direzione.
Poi, sempre più curiosi e felici comiinciano a cercare sul loro samsung un ristorante per la sera, 
approfittano del mio russo per sapere qualche informazione, alla fine decidono di interessarsi alla 
cucina caucasiana in u un ristorante armeno dove volevo andare io…….beh, ecco il menu, in russo 
ovviamente, però con le foto dei vari piatti.
Pensavo che avrebbero cominciato a mangiare ed invece la curiosità si era fatta proprio morbosa. 
Volevano andare in albergo in metro e non avevano la piantina, la mia applicazione portava le 
stazioni?
Mia moglie aveva la piantina presa al mattino, ma, no, era più interessante la piantina che 
snocciolava Silvia…. peccato che io dovevo fare pochi metri per arrivare nel mio albergo e non 
avevo bisogno di codici.
Ma no, ecco Aroundme con la sua mappa, mi volevano offrire un tè giapponese e bisognava trovare una 
caffetteria dove si potesse bere un tè del Sol Levante.Mentre beviamo il tè si esaurisce anche la 
seconda batteria, buon per me che sono a due passi ma la stazione della metropolitana devono 
trovarsela da soli.
No, potevo chiedere al gestore dove si trovasse? A questo punto gli diamo la piantina del metro ed 
anche una piantina della città. Si concludeva l’avventura con gli amici del Sol Levante e via a 
ricaricare il mio Iphone per leggere la posta e guardare il meteo….
In un albergo che si rispetti c’è il WiFi gratuito, no?
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vedi la spiegazione Codice QR sul sito di – Wikipedia
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