braccio Siena, il bracciale per non vedenti che ha reso Massimo libero Il Corriere della Sera del 01-07-2014 SIENA. «Massimo sa di non avere nessuno accanto. Eppure si fida lo stesso, perché sente il segnale del battito cardiaco sul braccio». Il cane-guida, forse, potrà restare a casa. Presto a guidare i non vedenti ci penseranno due braccialetti. Un paio di occhiali, una connessione a internet e, appunto, due bracciali: l?ultima speranza per gli ipovedenti arriva da Siena, e parla italiano. Il Siena Robotics and Systems Lab ha appena rilasciato un sistema per teleguidare da casa i non vedenti. E in attesa della concessione ufficiale del brevetto, il sistema Tactile Angels è stato già testato da Massimo Vita, presidente dell?Unione Italiana Ciechi di Siena. «Come si può vedere nel video di prova, la telecamera sfrutta una sim mobile e trasmette le immagini in streaming, accedendo alla rete. Dall?altra parte c?è quello che chiamiamo l?angelo remoto, la stazione di volontariato che manda vibrazioni e impulsi per guidare il cieco. E se non c?è campo, il non vedente non sente più nulla, perciò si ferma senza correre rischi», continua Prattichizzo. Sviluppati nei laboratori dell?Università di Siena, i braccialetti sono formati da fasce elastiche composte da tessuti e circuiti. Le parti in plastica, invece, sono state prodotte con una stampante 3D, come ha raccontato il docente nella performance al TedxRoma di febbraio. Il gruppo di lavoro senese è formato da diciannove ricercatori provenienti da tutto il mondo, assunti anche grazie a circa otto milioni di fondi europei ottenuti per la realizzazione del progetto Wearhap, per realizzare tecnologie tattili al servizio di scienza e medicina. Anche Andrea Bocelli è riuscito a mettere le mani su un?altro dispositivo sviluppato dal laboratorio senese. In occasione di un workshop organizzato a Pisa dalla Fondazione Andrea Bocelli, l?artista ha testato gli anelli dotati di microsensori che dialogano con altri ditali in grado di ricevere impulsi a distanza. Ma sono proprio i braccialetti intelligenti a lasciare intravedere orizzonti mai esplorati nel mondo dell?assistenza ai portatori di handicap, nella speranza di essere brevettati e prodotti su più vasta scala. Come accade con Uber, l?app della discordia per i tassisti, se l?invenzione senese fosse commercializzata, si potrebbe pensare a un futuro prossimo in cui i non vedenti potrebbero prenotare all?istante una prestazione di volontariato, attraverso un?app appositamente creata. Il volontario potrebbe decidere di concedere la propria disponibilità anche solo per un?ora, trovarsi a ricevere la richiesta e le immagini dalle strade di Siena, fornendo assistenza da Cosenza, seduto davanti al pc di casa. Inoltre, le ore di volontariato prestate al servizio sarebbero effettive e depurate dagli spostamenti solitamente a carico del volontario, che diversamente dovrebbe recarsi in un centro apposito per accompagnare fisicamente il non vedente. L?intenzione perciò è vendere l?idea a un produttore in grado di abbassare anche il costo per unità, che per ora si aggirerebbe sui 350 euro, seppur a livello prototìpico. «Di solito i ciechi vengono guidati dal bastone e dal cane-guida, evitano così gli ostacoli, ma in realtà non sanno dove andare. Molte ricerche hanno provato a implementare il Gps sui bastoni, ma finora con scarso successo. Tactile Angel invece può essere una guida a metà tra l?uomo e la macchina, un sistema che li faccia sentire di certo più sicuri, rispetto ad un classico sistema automatizzato», conclude Prattichizzo, docente di Robotica dell?ateneo senese. «D?altronde, mi sento libero anche senza una guida al braccio e sicuro perché comunque c?è qualcuno che mi sta guardando», ha confessato Massimo al termine della prova. Qualcuno, in realtà, c?era. E anche se non si vedeva, al momento giusto sapeva sempre come farsi sentire. Testo, foto e video di Nicola Di Turi Twitter @nicoladituriTorna all'indice