ipovis
Ipovisione: accessibilità del Web e dei software.
Massimiliano Martines su uiciechi.it, 2015-02.

Premessa:

Ipovisione, Internet e delle applicazioni: problemi in uno scenario in continuo mutamento.

L'ipovisione è una forte riduzione dell'acuità visiva causata da patologie sia infettive, sia 
genetiche o procurata da altre malattie che non coinvolgono direttamente l'apparato visivo.

Più specificatamente l?individuo che si trova ad affrontare tale situazione è sottoposto ad una 
continua ricerca per trovare la condizione ottimale, in modo tale da sfruttare a pieno il residuo 
visivo. Questo concetto si applica sia alla visione ambientale, sia a quella ravvicinata.

Non bisogna dimenticare che il processo sopra descritto, si realizza in maniera direttamente 
proporzionale, in relazione alle condizioni ambientali esterne che la persona si trova ad 
affrontare in quel determinato momento.

Rendere fruibile il web anche ai soggetti ipovedenti significa dover tenere presente moltissime 
variabili, quali:
?L?acuità visiva.
?Il campo visivo.
?La percezione dei colori.
?Altre patologie collaterali che influiscono negativamente sulla sensibilità visiva.

Inoltre, bisogna tenere conto di come gli ipovedenti configurano i propri pc. Infatti, non tutti 
utilizzano gli strumenti assistivi, magnifier (ingranditori software). Molti tendono a 
personalizzare in maniera estrema il proprio desktop, ingrandendo le icone, le lettere ed i menù, 
altri ancora tendono a modificare la risoluzione dello schermo, cercando di adattarlo alle proprie 
esigenze.

Infine, ci sono coloro i quali utilizzano l?opzione di ingrandimento caratteri dei browser, e 
magari usano browser diversi che interpretano la pagina web in maniera differente, privilegiando il 
dimensionamento dei caratteri.

Il web in questi ultimi anni.

In questi anni il web ha subito una trasformazione frenetica, sia in termini tecnologici che di 
servizi e contenuti, si è passati dai semplici siti in cui erano immagazzinate informazioni in 
formato quasi esclusivamente testuali o al limite con l?aggiunta di qualche foto a layout molto 
complessi, infine gli scopi ed i contenuti almeno per il grande pubblico si limitava quasi 
esclusivamente alla consultazione.

Con il passare degli anni la situazione è cambiata drasticamente, la tecnologia ha via via permesso 
di implementare nuovi servizi e contenuti, di conseguenza sono cambiati gli scopi di utilizzo ed è 
comparsa la così detta interattività, in altre parole il cittadino ha ora la possibilità di agire 
direttamente usufruendo di una serie di servizi una volta gestiti da un intermediario. Inoltre il 
web è diventato una grande piattaforma per la fruizione di contenuti multimediali come i filmati e 
la TV.

Questa trasformazione ha complicato notevolmente la situazione, i siti e le applicazioni web sono 
ormai diventate complesse ed hanno assunto una caratteristica comune, in cui il layout è più 
attraente e la gestione degli oggetti non è di immediato apprendimento. Le cause di questo 
risultato possono essere ricondotte alla scarsa sensibilità dei programmatori ad attenersi a certi 
protocolli di programmazione, la possibilità di implementare i siti grazie a soluzioni software 
confezionate ormai messe a disposizione di tutti ed allo scarso interesse da parte delle varie 
aziende a porre la questione accessibilità come centrale, in fase di progettazione di una web 
application o di un sito web.

Tecnologia assistiva.

Fortunatamente la tecnologia ci aiuta un pochino a superare questi problemi, infatti i software di 
ingrandimento testi e o sintesi vocale riescono a minimizzare i problemi che un ipovedente si trova 
ad affrontare.
?Zoomtext di Ai Squared: www.aisquared.com/zoomtext/
?Magic di Freedom Scientific: www.freedomscientific.com/Products/LowVision/MAGic

Principi su cui si basa l?attuale legge.
1.«accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle 
conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, 
anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o 
configurazioni particolari;
2.«tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che 
permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere 
alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.

Poiché la legge prescrive (art. 12, comma 2) che il relativo decreto (DM 8 luglio 2005) venga 
periodicamente aggiornato per il tempestivo recepimento delle modifiche delle normative 
internazionali e per l'acquisizione delle innovazioni tecnologiche intervenute in materia di 
accessibilità, e i requisiti facevano inizialmente riferimento alle WCAG 1.0, a seguito 
dell'emanazione delle WCAG 2.0 da parte dello stesso W3C e dell'invito esteso ai 27 paesi membri da 
parte della Commissione europea di adottare tali raccomandazioni, si è reso necessario costituire 
un gruppo di lavoro presso l'Osservatorio dell'accessibilità Web (Formez e DDIT) che ha predisposto 
la revisione dell'allegato A del citato decreto portando i requisiti da 22 a 12, revisione che è 
stata pubblicata come bozza ad aprile 2010 sul sito del Ministero.

La proposta di adeguamento è stata notificata alla Commissione europea, ai sensi della Direttiva 
98/34/CE[9] ed è stata emanata sotto forma di decreto dal Ministro Profumo il 20 marzo 2013 e 
quindi trasmessa alla Corte dei Conti. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 
settembre 2013.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile 2013[12] è stato pubblicato il comunicato della 
circolare n. 61/2013 riguardante i recenti obblighi delle pubbliche amministrazioni in materia di 
accessibilità e le modalità di redazione degli ?Obiettivi di Accessibilità? (ex art. 9, comma 7, 
del decreto legge 179/2012).

Infine l?aggiornamento normativo pone delle regole più stringenti sia al pubblico in certo senso 
anche al privato, legando l?obbligo di adeguare le strutture informatiche alla presenza delle 
persone disabili presenti nei luoghi di lavoro in relazione alla mansione svolta.

Riferimenti:
?Gazzetta ufficiale: www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/16/13A07492/sg%20della%20legge%2004&2004
?Protocolli internazionali delle WCRAG 2.0: www.w3.org/Translations/WCAG20-it/
?Overvew complessivo sull?attuale norma: www.webaccessibile.org/legge-stanca/obblighi-di-accessibilita/

Riferimenti circa l?adeguamento della normativa italiana:
?Pubblicazione gazzetta ufficiale del decreto della legge 04&2004: www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/16/13A07492/sg
?Protocolli internazionali su cui si basa l?aggiornamento normativo: www.w3.org/Translations/WCAG20-it/

Difficoltà riscontrate dagli ipovedenti.

Purtroppo vi è una sostanziale sottovalutazione culturale, ancora oggi l?accessibilità è vista come 
qualche cosa di costoso e soprattutto che riguarda una numerosità sostanzialmente esigua della 
popolazione cosa per altro non vera. Oggi l?ipovedente deve districarsi con immagini e banner in 
movimento, inserti pubblicitari, contrasti di colore, logiche di navigazione molto discutibili e 
non da ultimo font-size incoerenti all?interno della stessa pagina.

Per poter acquistare un biglietto di un treno, di un aereo o usufruire di un servizio della 
pubblica amministrazione devono essere superati molti ostacoli. Spesso e volentieri ci si impiega 
moltissimo tempo per giungere alla meta e molte volte non vi si riesce. Stesso discorso per la 
fruizione delle piattaforme di e-learning, divenute sempre più utilizzate. Non da ultime le 
piattaforme e applicazioni web che servono a svolgere attività lavorative.

Fortunatamente vi sono degli esempi positivi, ne cito alcuni per brevità: BMC Remedy, Supermercati 
Esselunga on line; questi due sono stati oggetto di test da parte della Commissione OSI risultando 
accessibili, con Esselunga stiamo continuando la collaborazione affinché anche le applicazioni 
mobili possano essere accessibili.

BMC Remedy è una piattaforma utilizzata dalle più grosse aziende pubbliche e private e serve a 
gestire dei flussi dati e monitoraggio delle anomalie in un sistema informatico, credo che con 
l?opportuno addestramento, gli ipovedenti potranno essere in grado di usare questa piattaforma web 
riuscendo così a diversificare gli sbocchi professionali.

Quindi, Amazon.it il sito di E-commerce più famoso ed importante in questo momento a cui va dato 
merito di aver costruito questa piattaforma ponendo al centro i protocolli di accessibilità.

Conclusioni.

Credo che per il futuro dobbiamo concentrarci su tre obbiettivi:
1.Cambiamento dell?approccio culturale circa la costruzione dei siti e delle applicazioni web da 
parte di tutti i soggetti coinvolti (aziende, settore ICT università ed associazioni).
2.Maggiore consapevolezza da parte degli ipovedenti che sperimentano questa condizione in età 
adulta o avanzata, circa la necessità di dover affrontare nuove sfide e quindi il dover mettersi in 
gioco per essere pronti ad usare le nuove tecnologie.
3.La certezza che il futuro ormai presente è lo spostamento di tutti i servizi offerti sul web 
verso il mondo del mobile, quindi sarà necessario non ripetere gli errori di sottovalutazione che 
si sono compiuti in passato con il web.

Massimiliano Martines
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