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Leggo: Meerkat, l'app che spaventa: ecco come funziona lo streaming "facile"
Nicolò La Ferla su nicofranca,23\03\2015, h. 10.52.

Meerkat è un?app che da? un contributo notevole alla diffusione dello streaming video: permette di 
trasmettere ?live? tutto quello che gli utenti stanno seguendo, da un evento sportivo ad un fatto 
di cronaca, andando un passo oltre YouTube grazie alla maggiore immediatezza. Sono questi i motivi 
per cui sta mettendo paura a molti colossi, Twitter compreso.
Meerkat è disponibile solo per la piattaforma iOS di Apple ma sta crescendo velocemente: è stata 
lanciata il 27 febbraio, conta oltre 150mila utenti attivi (alcuni blog addirittura la quotano a 
300mila) e sta attraendo investimenti. Secondo il Wall Street Journal ne sentiremo molto parlare 
anche per via dell?utilizzo sempre maggiore che i politici ne faranno nelle campagne elettorali. 
L?esempio più recente del suo impiego è stata la presentazione dell?Apple Watch lo scorso 9 marzo: 
mentre Tim Cook parlava, molti giornalisti e blogger l?hanno usata per condividere in tempo reale 
l?evento. Sono andati ?on air?, autonomamente, senza bisogno di una telecamera o una regia, ma solo 
con un click. A dare una mano a Meerkat anche il popolare conduttore Usa Jimmy Fallon e il rapper 
Snoop Doog che si sono registrati alla community. Mentre la Bbc grazie all?app ha rilanciato le 
immagini della protesta di Ferguson.

L?immediatezza Meerkat la deve al collegamento con Twitter. Basta scaricare l?app, iscriversi 
attraverso il microblog e iniziare a filmare: sul proprio profilo Twitter compare in automatico il 
link dello streaming, i follower possono seguirlo, rilanciarlo, commentare e l?autore del video 
rispondere in diretta. In una mossa sola si diventa autori, registi, produttori e conduttori di un 
evento di qualunque tipo. Inoltre, si può anche programmare lo streaming, come in un palinsesto tv, 
dando ai propri follower ora e data di inizio e anticipazioni.

E proprio Twitter che è stato un grande volano per Meerkat, rischia di tarparne le ali. Nei giorni 
in cui l?app spiccava il volo, il microblog ha ufficializzato l?acquisto di Periscope, 
un?applicazione simile per lo streaming. Da quel momento ha tagliato la possibilità agli utenti di 
Meerkat di far arrivare automaticamente ai follower del proprio account la notifica dell?inizio 
delle ?trasmissioni?. In questo modo lo streaming stesso resta ma risulta azzoppata la sua 
distribuzione. Ma Meerkat, che alle spalle ha un lavoro di due anni, continua per la sua strada.

?Questa mossa non fa che confermare quanto siamo diventati importanti. Vogliamo essere la 
piattaforma primaria di contenuti generati da utenti?, ha spiegato Ben Rubin, durante il festival 
South by Southwest in Texas, dando una stoccatina anche a YouTube. ?Stiamo lavorando per la 
versione Android - ha aggiunto - penso saremo a regime il prossimo mese?. Il metro della popolarità 
dell?app è contenuto anche in un traguardo ?linguistico?: i blog di tecnologia per riferirsi allo 
streaming usano oramai il neologismo ?to meerkat?. Come a suo tempo hanno coniato il verbo 
?twittare?. 
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