fegato
Cura il tuo fegato, mangia pane alle alghe e peperoncino
Antonio Brignone su nicofranca, 25\04\2015, h. 01.20.

 
Insieme al cardo mariano ecco gli alimenti che aiutano a prevenire le malattie epatiche. Gli studi 
presentati all?International Liver Congress in corso a Vienna
24/04/2015
daniele banfi
Qual è la ricetta per un fegato in salute? Semplice, basta consumare un po? pane arricchito con 
alghe, peperoncino e una buona dose di estratto di cardo mariano. Quello che a prima vista può 
sembrare uno scherzo in realtà non lo è: mettere in tavola questi alimenti può aiutare a prevenire 
molte malattie epatiche dovute a cattive abitudini alimentari. Ad affermarlo sono alcuni studi 
presentati in questi giorni a Vienna all?International Liver Congress 2015, uno dei più importanti 
appuntamenti a livello mondiale -oltre 10 mila i partecipanti- dedicato alle malattie epatiche. 
Pane e alghe per assorbire meno grassi  
Volgarmente viene definito ?fegato grasso?, i medici la chiamano steatosi epatica. Il distrubo, 
spesso associato a diabete e obesità, può in alcuni casi evolvere e compromettere la funzione 
dell?organo. Cattive abitudini alimentari e alcol sono tra le principali cause della patologia. Un 
modo per contrastarla viene direttamente dal cibo: secondo uno studio presentato al congresso dagli 
scienziati della University of Bristol (Inghilterra) il consumo di pane arricchito con alginato è 
in grado di ridurre l?assorbimento dei grassi migliorando i sintomi di chi soffre di steatosi 
epatica non alcolica, una variante della classica malattia. Dalle analisi preliminari, effettuate 
su un gruppo ristretto di persone, emerge una riduzione di grasso assorbito pari al 31%. Il merito 
è di un componente contenuto nelle alghe bruno -l?acido alginico appunto- utilizzato ormai da anni 
come additivo alimentare in alcuni prodotti. 
Il peperoncino previene i danni epatici  
Buone notizie giungono anche per gli amanti del sapore piccante. Lo studio, ad opera dei 
ricercatori della Vrije Universiteit di Bruxelles (Belgio) ha dimostrato gli effetti benefici della 
capseicina nella riduzione dei danni al fegato. Utilizzata anche nella fabbricazione dei gas 
lacrimogeni, la molecola è presente nella maggior parte delle piante del genere Capsicum ed è la 
responsabile del sapore piccante. La ricerca ha evidenziato che la capsaicina è stata in grado di 
ridurre l?attività di alcune particolari cellule del fegato coinvolte nella formazione della 
fibrosi epatica che si manifesta in risposta a un danno dell?organo. Pur essendo effettuato in topo 
lo studio apre ora la possibilità di considerare gli estratti del peperoncino come supporto 
nutrizionale nei casi di lesioni del fegato. 
Cardo mariano utile per il fegato grasso  
Infine, tra le varie novità in tema di alimentazione nella prevenzione dei danni epatici, c?è la 
conferma della bontà di alcune molecole presenti nell?estratto di cardo mariano. Nello studio, 
condotto su 60 pazienti affetti da steatoepatite non alcolica -l?evoluzione del ?fegato grasso?-, è 
stato dimostrato che la silimarina contenuta nella pianta -dopo 48 settimane di trattamento- è in 
grado di migliorare in maniera significativa la severità della malattia rispetto ai pazienti non 
trattati. Ciò è stato possibile attraverso le biopsie dei tessuti epatici dei partecipanti allo 
studio.  
Il merito della silimarina, secondo i i ricercatori della Univeristy of Malaya di Kuala Lumpur 
(Malesia), è da ascriversi alle capacità antiossidanti e anti-infiammatorie della molecola. Una 
buona notizia che si va ad aggiungere a quella di un altro studio, sempre relativo alla cura della 
steatoepatite non alcolica, che vede nella vitamina E un ottimo alleato per contrastare i danni 
della malattia. Un dato che conferma ancora una volta quanto la salute del fegato inizi dalla 
tavola.
***
Leggo: Peperoncino, una ricerca: ?scudo? per il fegato
Nicolò La Ferla su nicofranca,25\04\2015, h. 10.14
 
Buone notizie per gli amanti delle pietanze piccanti. I risultati di uno studio belga mostrano che 
il consumo quotidiano di capsaicina - il composto attivo del peeproncino - ha effetti benfici 
contro i danni del fegato.
Nella ricerca la capsaicina ha ridotto l?attività delle cellule stellate del fgato, coinvolte nella 
formazione della fibrosi epatica che si manifesta in risposta a un danno di qeusto organo.

Lo studio è stato condotto sui topi dai ricercatori del Liver Cell Biology Laboratory della Vrije 
Universiteit di Bruxelles. Gli animali sono stati divisi in due gruppi e hanno ricevuto la sostanza 
nel cibo, dopo aver subito due trattamenti che mimano un danno al fegato. «Lo studio - spiega il 
gruppo di Shanna Bitencourt - ha dimostrato che la cpsaicina in un caso ha migliorato il danno 
negli animali e bloccato la progressione delle lesioni, mentre nell?altro caso ha protetto il 
fegato dallo sviluppo di danni».

Si tratta di risultati promettenti, concludono gli studiosi, anche se preliminari. «I adti mostrano 
l?importanza di ulteriori studi sulla capsaicina per il trattamento e la prevenzione di lesioni al 
fegato»
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