teatro La lettura, il teatro e la disabilita' visiva Superando.it del 03-06-2015 Si chiama ?ACT ? ACcessible Thatre? ed è un laboratorio rivolto a persone con disabilità visiva, che unisce teatro, lettura e tecnologie, per rafforzare l?inclusione , muovendo le persone verso la cultura accessibile. A lanciarlo è la Fondazione LIA, che promuove il libro e la lettura in tutte le sue forme, tradizionali e digitali, garantendone princìpi fondamentali quali l?accessibilità, l?integrazione e la socialità, come sta facendo in queste settimane anche con un altro progetto alla lettura digitale accessibile. La rappresentazione nell?aprile scorso a Torino dello spettacolo intitolato Io provo a volare!, omaggio a Domenico Modugno scritto e interpretato da Gianfranco Berardi, ha lanciato il progetto ACT ? ACcessible Theatre, laboratorio professionale di lettura accessibile per il teatro e di tecniche attoriali, rivolto a non vedenti e ipovedenti, che ha come obiettivo principale quello di formare appunto le persone con disabilità visiva all?utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e dei formati oggi disponibili per la lettura. A promuoverlo ? in collaborazione con la Fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa) e il sostegno della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) ? è la Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), organizzazione non profit che promuove il libro e la lettura in tutte le sue forme, tradizionali e digitali, e che partendo dall?idea che la lettura non sia solo uno strumento di piacere e conoscenza, ne ha affidato la direzione artistica al citato Gianfranco Berardi, giovane, ma già assai apprezzato attore non vedente. «Per un attore ? spiega lo stesso Berardi ? leggere rappresenta un?attività fondamentale per la propria formazione e per la propria professione. Leggere significa, infatti, conoscere storie, approfondire personaggi ed epoche storiche, ma soprattutto potersi aggiornare costantemente e rapidamente sui tanti temi di attualità su cui un attore è chiamato a cimentarsi. L?incontro con la Fondazione LIA mi ha aperto la possibilità di leggere diversamente. Grazie infatti all?ausilio della tecnologia e dei nuovi formati accessibili (e-book), oggi, per chi non vede, si apre la possibilità di poter leggere quello che leggono tutti, con gli stessi tempi e le stesse modalità». «Noi ? dichiara dal canto suo Cristina Mussinelli, segretario generale della Fondazione LIA ? lavoriamo sulle tecnologie e i formati digitali accessibili secondo il principio del cosiddetto Design for All, con l?obiettivo di mettere le persone in contatto in modi nuovi, pervasivi, diffusi e accessibili. Ma il valore delle tecnologie digitali non esiste se non si lavora sulla conoscenza, la comprensione e il coinvolgimento all?uso da parte delle persone. Gianfranco Berardi è un brillante attore e un?autentica forza della natura, esempio raro di come non esista nessuna vera limitazione alla realizzazione dei propri sogni». «Sono certa ? conclude ? che questo laboratorio che unisce teatro, lettura e tecnologie, sarà un?esperienza all?insegna dell?educazione, della conoscenza e del divertimento, rafforzando l?inclusione e, sostanzialmente, il benessere delle persone, oltreché muovendone tante verso la cultura accessibile». Tra qualche mese, dunque (tra settembre e ottobre) prenderanno il via gli incontri di ACT ? ACcessible Theatre, che tutti, tra l?altro, possono supportare, con donazioni che contribuiscano a scrivere una pagina di un e-book LIA. Già da queste settimane, però, è in corso un?altra interessante iniziativa della Fondazione LIA, vale a dire 4LIA (Formazione LIA), progetto di informazione e formazione alla lettura digitale accessibile, rivolto anch?esso a persone non vedenti e ipovedenti e articolato su incontri di formazione in aula e a distanza, con il finanziamento del Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo. Avviato in maggio all?Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna (vi si concluderà il 5 giugno), 4LIA proseguirà l?8, 10, 17 e 18 giugno, presso la sede della Fondazione LIA a Milano, e in parallelo all?IRIFOR ((Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Roma, l?11, 12, 25 e 26 giugno. «4LIA ? spiegano dalla Fondazione LIA ? è un progetto che favorisce l?inclusione sociale e culturale delle persone con disabilità visiva e la riduzione del digital divide [?divario digitale?, N.d.R.]. Infatti, attraverso la conoscenza delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e la formazione al loro utilizzo, anche i lettori non vedenti e ipovedenti possono scegliere più agevolmente cosa, come e quando leggere, al pari di qualunque altra persona». (S.B.) Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Fondazione LIA (Elisa Molinari), elisa.molinari@fondazionelia.org.Torna all'indice