pin ATTENZIONE! Identità digitale, arriva il pin unico per i servizi con la pubblica amministrazione Carmelo Quarta su uic h.e., 29\07\2015, h. 09.34. Arriva l?identità digitale: con un codice si potrà usufruire dei servizi online della pubblica amministrazione: dalle tasse comunali ai ticket sanitari Dovrebbe essere la volta buona per ridurre il ritardo tecnologico rispetto agli altri Paese europei. Da dicembre arriveranno le prime identità digitali per i cittadini. Si tratta di un servizio gratuito ? in pratica un pin, come quello usato per il modello 730 precompilato ? per accedere a numerosi servizi online, dai ticket sanitari, al pagamento delle tasse comunali, fino all?Inps e agli altri adempimenti pubblici. Dunque sono stati fissati tempi certi per il funzionamento del Sistema pubblico dell?identità digitale (Spid), grazie all?uscita dei regolamenti dell?Agenzia per l?Italia Digitale. La procedura in parte è già testata. E? previsto un pin unico che consente l?identificazione del contribuente in maniera univoca. Occorre farne richiesta, a cui seguirà l?assegnazione di una password ? quattro lettere e dieci caratteri alfanumerici ? in modo di accedere ai vari servizi online. Le domande vanno presentate a partire dal 15 settembre a un identity provider accreditato presso l?Agenzia. Partecipano attualmente alla sperimentazione Telecom Italia, Poste Italiane e Infocert. Per ottenere il codice, sarà sufficiente fornire alcuni dati, ovvero nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, residenza, estremi del documento di riconoscimento, oltre che un indirizzo e-mail e un recapito telefonico. Ovviamente il codice da solo non basta, diventa cruciale, per il successo dell?iniziativa, che tutte le pubbliche amministrazioni si abilitino e rendano disponibili i propri servizi online. In teoria l?impegno assunto dai vari enti è quello di essere in regola entro 24 mesi. Già pronti: Inps, Inail, Agenzia delle entrate, alcune Regioni ? Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte e Toscana -, Comuni (Firenze, Lecce, Milano) e otto istituti bancari, in qualità di service provider. Fonte: laleggepertutti.itTorna all'indice