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Accessibility for inclusion: ringraziamenti e riflessioni
Pubblicato da Redazione nvapple in data 21\09\2015.

Sabato 19 settembre la nostra redazione è stata al convegno
Accessibility for inclusion,

organizzato presso l'università cattolica di Milano, evento riguardante le nuove tecnologie nel 
contesto della didattica per persone con disabilità sensoriali,
fisiche e cognitive, del quale faceva parte anche Apple Education Italia.
La logistica è stata assolutamente impeccabile: eravamo in quattro non vedenti, senza alcun 
accompagnatore esterno, e non abbiamo avuto alcun problema
a spostarci, grazie alle persone dell'università che ci hanno seguiti e accompagnati nei vari 
spazi, compresa la gestione del self service al momento del
pranzo, tanto da indurci a fare la battuta: "tipico stile Apple"; il convegno era incentrato sulla 
didattica speciale, e dopo alcuni interventi teorici,
sono stati proiettati dei video in cui veniva mostrato l'utilizzo di specifiche tecnologie come le 
protesi comandate dal pensiero, ed applicazioni iPad
appositamente studiate per persone con disabilità mentale e di comunicazione; chiaramente molti di 
questi video si basavano sul feedback visivo, ma nonostante
questo, più volte sono venute alcune persone dell'università, tra quelle che ci avevano 
accompagnato, le quali senza che noi l'avessimo esplicitamente
chiesto, hanno provveduto a spiegarci nei dettagli ciò che veniva rappresentato nei video, nelle 
foto e nelle slide e questo non è molto frequente quando
si va in giro ad assistere a convegni.
Degni di nota sono stati gli interventi degli Apple Distinguished Educator Daniela Rubio e Kaan 
Sonat, in lingua inglese ma supportati da una ottima traduzione
simultanea in cuffia, rispettivamente incentrati sulle disabilità visive e fisiche.
Daniela ha mostrato il funzionamento dell'app iMovie su iPad con VoiceOver, ma ciò che ha colpito 
di più la redazione è stata l'applicazione
Talking Atlas,
un atlante geografico parlante per iPad.
Questa applicazione, purtroppo solo in lingua inglese, si propone di fornire un atlante geografico 
accessibile sia per i vedenti sia per ipo e non vedenti,
con tutte le informazioni e le mappe dei vari stati, comprese le descrizioni delle bandiere, gli 
inni nazionali, la storia del paese, ed una serie di effetti
sonori che indicano i mari; sarebbe uno strumento didattico importantissimo specie per gli studenti 
con disabilità visiva di elementari e medie.
Kaan Sonat, invece, ha introdotto le applicazioni per chi ha problemi fisici; degno di nota è il 
controllo interruttori, reperibile tramite impostazioni,
generali, accessibilità su qualsiasi iPhone e iPad, con il quale tramite dei pulsanti speciali 
collegabili a un accessorio Bluetooth, è possibile previa
configurazione presente sulle impostazioni dell'iDevice, far compiere all'utente determinate azioni 
semplicemente premendo su un pulsante hardware; la
curiosità è che seppur questa funzione del controllo interruttori non è compatibile con VoiceOver, 
c'è comunque la possibilità di attivare la sintesi vocale
da controllo interruttori, in modo che anche chi ha problemi visivi e pluriminorazione fisica, 
possa utilizzare il dispositivo Apple.
Dalla Cecoslovacchia poi arrivano Lenka Rihova e Ivana Jelinkova, che tramite delle dimostrazioni e 
workshop, mostrano come iPad possa comandare gli apparecchi
che aiutano i bambini a camminare, oltre che diventare un vero e proprio comunicatore simbolico, 
ovvero quell'ausilio il quale, mostrando a schermo delle
immagini, permette alla persona con problemi di comunicazione, di toccare l'immagine e il 
dispositivo pronuncia la parola desiderata, per esempio un bicchiere
farà dire alla macchina "ho sete", oltre a varie applicazioni atte a stimolare l'apprendimento e la 
motivazione dei bambini.

Conclusioni e ringraziamenti

Crediamo che quest'esperienza ci abbia dato veramente molto, dal punto di vista formativo ed umano; 
già ci sembra che gli iDevice siano degli ottimi dispositivi
quando notiamo il nostro "piccolo mondo" di VoiceOver e l'accesso al touch screen da parte di chi 
non vede; ma di fronte a un certo tipo di soluzioni per
persone pluriminorate, ci rendiamo conto che quanto conosciamo, è assolutamente una minima parte di 
quanto è stato fatto e c'è ancora da fare per l'accessibilità
delle nuove tecnologie e su quanto possa essere d'aiuto il loro impiego in ambiente scolastico.
Un doveroso ringraziamento va, comunque, allo staff del
CeDiSMa,
Centro studi e ricerche sulla disabilità e marginalità, per l'ottima organizzazione e per averci 
fatto vivere a pieno questo convegno, grazie alla loro
disponibilità che ci ha permesso di usufruire dei vari interventi e laboratori alla pari di tutti 
gli altri presenti, con la speranza che questa esperienza
più che positiva possa essere presa d'esempio da altre organizzazioni, per poter veramente fornire 
un'accessibilità completa a questo tipo di eventi.
La redazione di
www.nvapple.it
Elena Brescacin, Vainer Broccoli, Simone Dal Maso, Vincenzo Rubano
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