calcolo tavolette di argilla per calcolare posizione giove babilionesi in anticipo di 1400 anni. Art. commentato inviato in privato da Francesco Melis, 29\01\2016, h.11.46. ti mando un articoletto scientifico. Uno studioso di scienza antica ha scoperto che gli antichi babilonesi erano in grado di prevedere la posizione del pianeta Giove usando la geometria. Si pensava che vi fossero riusciti in Europa nel 1400 ed invece i Babilonesi l'avevano già capito 1400 anni prima. Certo che è incredibile, se penso anche all'ignoranza che c'è in giro oggi nel 2016, (vedi l'ignoranza abissale di certi leghisti!). E quanti oggi, pur con tutti i computer, i tablet, internet, di cui disponiamo oggi sarebbero in grado di calcolare questo?. *** www.repubblica.it/scienze/2016 /01/29/foto/tavolette_di_argilla_per_calcolare_posizione_give_babilionesi_in_anticipo_di_1400_anni-132269834/1/?ref=HRESS-2#5 I Babilonesi erano in grado di calcolare la posizione di Giove nel cielo, il pianeta che accostavano al loro dio principale, utilizzando un sistema complesso di calcolo che utilizza figure trapezoidali. E lo facevano con un anticipo di 1.400 anni rispetto alle capacità di calcolo che sarebbero venute successivamente in Europa. La scoperta si deve a Mathieu Ossendrijver, professore di Storia della Scienza Antica alla Università Humboldt di Berlino e si è guadagnata la copertina dell'ultimo numero di Science. Ossendrijver è arrivato a questa conclusione interpretando quattro tavolette di argilla, databili tra il 350 e il 50 a.C., conservate a Londra al British Museum. La posizione del pianeta gigante è stata calcolata in due intervalli di tempo: 60 e 120 giorni dopo dalla sua comparsa sull'orizzonte. Finora si pensava che i Babilonesi calcolassero il movimento di Sole, Luna e pianeti solo con l'aritmetica. Ma le tavolette, osserva Ossendrijver, dimostrano invece che "i Babilonesi utilizzavano la geometria in senso astratto per definire il tempo e la velocità, a differenza degli antichi Greci che usavano le figure geometriche per descrivere la posizione nello spazio fisico". Le tavolette, prosegue, "riscrivono i libri di storia dell'astronomia e rivelano che gli studiosi europei del '400 di Oxford e Parigi sono stati preceduti dai Babilonesi nell'uso della geometria per calcolare la posizione dei pianeti". Gli storici della scienza Alexander Jones, dell'università di New York, e John Steele, della Brown University, rilevano nello stesso numero di Science che la scoperta "testimonia quanto fossero brillanti gli studiosi della Mesopotamia" ed è "un contributo estremamente importante per la storia della scienza". a cura di Matteo Marini 29 gennaio 2016Torna all'indice