Marianna von Martines

di Maria Chiara Mazzi

La prima donna fra gli Accademici Filarmonici di Bologna.


Il mondo delle donne compositrici è sempre fonte di sorprese, soprattutto perché finora è sempre rimasto in sottordine rispetto alla storia della musica nota a tutti.
Dopo quella della grande pianista bolognese (Maria Brizzi Giorgi), vogliamo ricordare la vita di un'altra grande artista di cui si che celebra nel 2012 il bicentenario della morte: Marianna von Martines.
Nata a Vienna nel 1744 da una famiglia di diplomatici di origine napoletana, sorella del direttore della Biblioteca Imperiale, Marianna von Martines fu compositrice, cantante e cembalista in contatto con musicisti e personalità della cultura di tutta Europa. Aveva studiato musica con Haydn ma, come lei stessa scrisse in una lettera a padre Martini: "Persuasa che per potersi prevalere della musica bisognano ancora altre cognizioni, oltre le mie naturali lingue tedesca ed italiana, ho procurato di rendermi familiari la francese e l'inglese, per poter leggere i buoni poeti e prosatori che si distinguono in esse". Una formazione culturale nella quale è decisiva la presenza di Pietro Metastasio, che viveva nel palazzo dei Martines: "Di tutti questi miei studi è stato sempre ed è principale ordinatore il sig. abate Metastasio, che con la paterna cura rende un esemplare contraccambio all'incorrotta amicizia che gli ha prestata il mio buon padre". Alla reputazione di Marianna mancava solo la 'patente' di Accademico Filarmonico di Bologna, il più alto titolo per un musicista dell'epoca. Invia così alcune sue composizioni a Padre Martini che risponde: "Da alcune sue composizioni e dagli elogi con i quali viene esaltato il suo valore in Napoli dal signor Mattei, ho concepita una stima singolarissima del suo valore nell'arte di comporre che mi ha indotto a promuoverla a questa nostra Accademia dei Filarmonici".
A 16 anni Marianna ha prodotto

molta musica sacra e profana eseguita nelle chiese e nei concerti, e non solo a Vienna; a 24 è in contatto con Saverio Mattei, giureconsulto, musicista e critico letterario calabrese amico di Metastasio, e ne mette in musica i Salmi, che verranno poi eseguiti in tutta Europa. È l'inizio di una fama internazionale che 'obbliga' i viaggiatori musicali del Settecento a partecipare alle serate musicali a Palazzo Martines. Tra essi l'inglese Charles Burney, che scrive: "Sentiti gli elogi sull'ingegno di questa giovane signora, desideravo ascoltarla e conversare con lei. Ella accetto in modo spontaneo, senza eccessiva ostentazione di timidezza, senza farsi troppo pregare. La sua esecuzione superò ogni mia aspettativa: le iperboli italiane mi aiuterebbero se scrivessi in quella lingua… dirò soltanto che la signora raggiungeva una perfezione che non ho mai trovata in nessuna altra musicista". Il 25 maggio 1773 Marianna viene proclamata Accademica Filarmonica: è la prima compositrice elevata a questo onore e una delle pochissime donne nella storia dell'Accademia. Accreditata a livello internazionale, essa svolge però la sua attività solo a Vienna, dove vengono eseguite in pubblico e privato le sue tantissime composizioni; la sua casa è la sede di importantissimi concerti nei quali si esibiscono gli artisti di passaggio in città come Mozart. Verso la fine degli anni Ottanta, scomparsi i grandi amici Martini e Metastasio, anche Marianna svanisce a poco a poco: dirige una scuola di musica e casa sua rimane uno dei luoghi della cultura viennese, ma la morte del fratello e, soprattutto, la condizione di nubile la costringe a un ritiro progressivo e forzato. Gli ultimi 25 anni di vita sono coperti dal silenzio, fino alla morte, il 13 dicembre 1812.
Ci rimane la musica, testimonianza 'al femminile' della grande stagione del Classicismo viennese.

Immagine - Marianna von Martines

Immagine - Copertina CD raccolta musiche di Von Martines

Immagine - CD delle musiche di Marianna von Martines

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