Spazio pubblico: comunità, luoghi, narrazioni

Accessibilità, un’esperienza per permettere a chiunque di essere autonomo nell’agire e sviluppare competenze all’interno della dimensione relazionale
Fabio Fornasari

1 - CITTÀ

La città è il luogo dove oggi parliamo di accessibilità e in particolare i suoi spazi pubblici. In particolare ci interessano gli spazi culturali, tra tutti quelli in cui le persone entrano in relazione tra loro e con il contesto fisico e storico.

Per questo è necessario che siano accessibili per tutti.

I progetti per Bologna ai quali abbiamo partecipato hanno lo scopo di pensare a una città che non sia solo accessibile ma inclusiva nelle sue parti, nella continuità dell’esperienza della città. Un’esperienza che deve permettere a chiunque di essere autonomo nell’agire e di sviluppare competenze all’interno della dimensione relazionale.

2 - MUSEI

Una prima serie di progetti hanno riguardato l’accessibilità museale e hanno coinvolto entrambi i musei dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.

Presentazione di una mappa - Bologna

Il museo Anteros per gli aspetti integrativi dell’accessibilità di alcune opere e il museo Tolomeo per la progettazione di mappe tattili di orientamento e mobilità e monumentali e per gli aspetti inclusivi verso l’esperienza museale.

Al nostro fianco il CDH (Centro Documentazione Handicap) per le disabilità motorie e cognitive e la Fondazione Gualandi per la disabilità uditiva.

I percorsi sono basati sulla selezione di opere significative per tema iconografico, contenuto storico e valore estetico, da esplorare in originale.

La fase iniziale del progetto ha comportato una serie di sopralluoghi per valutare

lo stato di accessibilità del museo e la selezione delle opere.

Il primo approccio al museo è di natura spaziale, comprendere la natura dell’edificio, la sua dimensione, il suo stile e comprenderne gli spazi: come orientarsi, come muoversi al suo interno, dove trovare sale accessibili e come raggiungere i servizi.

Mappa tattile - Piazza della Mercanzia, BolognaPer questo motivo sono state realizzate mappe di orientamento e mobilità e mappe monumentali.

A questo si affianca la necessità di offrire una comunicazione di sala accessibile e a seguire la formazione del personale museale.

Didascalie con testi sintetici, riportati in carattere nero e ingrandito, e in Braille.

3 - U-Area for all - progetto Rock

Una seconda serie di progetti riguarda un percorso avviato a primavera 2019 con la Fondazione Innovazione Urbana e l’Università di Bologna per ideare e sperimentare un servizio di visite guidate inclusive in zona universitaria.

Un progetto che mette in narrazione la città che ha affiancato il Museo Tolomeo al CDH, alla Fondazione Gualandi, a La Girobussola onlus e a MUVet.

Il bando che sostiene il progetto nasce in seno al Progetto Rock che coinvolge la zona universitaria di Via Zamboni. L’obiettivo è la rigenerazione attraverso processi ambientali, sociali, economici e sostenibili per trasformarla in un distretto sostenibile, culturale e creativo.

Ad un primo percorso di mappatura è seguita una restituzione in forma di guida cartacea accessibile con una mappa a rilievo.

Mappa tattile - Piazza della Mercanzia, BolognaAl suo interno si presentano i tre approcci per procedere nella visita da parte delle persone con disabilità visiva, uditiva e motoria ma anche per permettere a chiunque di osservare la città con altro sguardo.

Alla mappa in movimento sono state affiancate tre mappe tattili statiche montate in Piazza della Mercanzia. La prima mappa riguarda la forma urbana, la mappa che si sviluppa a partire dalla croce di strade del cardo e del decumano e le raggiere medievali. La seconda mostra dei portici nelle loro differenze tipologiche e la terza affronta il tema delle torri a partire dalla coppia di Porta Ravegnana.

In conclusione, il lavoro sulla città si è sviluppato su più dimensioni: edificio ed istituzione museale, sul luogo e sui siti, nella città in movimento e nella forma statica delle mappe tattili.

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