Braille: un corso per cominciare

Braille e tifloinformatica: un corso per cominciare
Paola Gamberini

Nelle giornate del 3, 5, 10 e 13 settembre 2024, il Servizio di Consulenza Educativa dell’Istituto Cavazza ha organizzato un corso di formazione, rivolto a operatori scolastici (docenti ed educatori), per fornire competenze di base sul sistema di letto-scrittura Braille e sulle principali funzionalità degli strumenti tifloinformatici. Il corso si è articolato in due moduli, da due lezioni ciascuno, affidate alla docenza dell’ingegner Giovanni Cellucci e di tre operatrici del Servizio di Consulenza Educativa: le dottoresse Paola Gamberini, Martina Belvisi e Francesca Indelicato.

 

Il corso è stato specificamente pensato per facilitare alcuni ragazzi ciechi o con grave ipovisione, seguiti dal servizio, nel delicato passaggio scolastico dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.

 

Il Servizio di Consulenza Educativa segue da sempre con particolare attenzione questi momenti di snodo, spesso occasione di ansia e di preoccupazione sia per le famiglie sia per i nuovi team scolastici, che si trovano disorientati di fronte alla prospettiva di accogliere un alunno con grave disabilità visiva senza avere competenze specifiche.

 

Acquisire alcune prime conoscenze sia riguardo al metodo Braille sia riguardo al funzionamento e all’utilizzo delle tecnologie assistive utili all’apprendimento, è un primo fondamentale passo per iniziare il nuovo anno scolastico con maggiore fiducia, motivazione e preparazione.

 

I partecipanti hanno avuto modo di conoscere la struttura e il funzionamento del codice Braille nonché la differenza tra il Braille tradizionale a 6 punti e il Braille a 8 punti utilizzato in ambito tiflo-informatico. Hanno inoltre avuto occasione di fare esercizi di lettura e di scrittura con la dattilobraille. Anche se non saranno chiamati ad insegnare il Braille ai loro futuri studenti (i quali lo hanno già appreso alla scuola primaria), questa formazione iniziale consentirà loro di seguirli più efficacemente, comprendendo molto meglio le ragioni delle loro eventuali difficoltà ed errori.

 

Il modulo di tifloinformatica è stato dedicato in primo luogo alla descrizione del funzionamento degli screenreader e della loro doppia possibilità di output: vocale (tramite sintesi vocale) e Braille (tramite display Braille). In secondo luogo sono stati illustrati i principali comandi da tastiera dello screenreader NVDA, di Windows e di Word, selezionando i più rilevanti ai fini dell’editing e della gestione dei file. Sono stati inoltre indicati i principali comandi dei display Braille maggiormente utilizzati.

 

Il corso è stato impostato secondo un approccio rigorosamente pedagogico-didattico, per cui la presentazione dei dettagli tecnici non è stata mai disgiunta da una parallela illustrazione della loro declinazione didattica e da un loro inquadramento nel percorso di apprendimento dello studente. In questo quadro sono state anche indicate le precise tappe da seguire per rendere il più graduale e sistematico possibile l’avviamento degli studenti non vedenti all’uso delle nuove tecnologie a fini scolastici.

 

Siamo molto soddisfatti per il successo di questa iniziativa, a cui hanno partecipato più di 30 operatori scolastici provenienti da diverse province della regione, e stiamo già ricevendo riscontri positivi sulle ricadute del corso nella quotidianità della pratica didattica: ottime premesse per riproporre in futuro l’iniziativa e per renderla parte integrante dell’offerta del Servizio di Consulenza Educativa.

 

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