Dopo il convegno del 28 maggio, hanno pubblicato l'intervista su BOLOGNA SETTE, Supplemento di Avvenire:
Disabili, nuove tecnologie per il lavoro
DI FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Domenica 29 maggio 2016
Le nuove tecnologie sono uno strumento fondamentale per l’integrazione e l’inclusione sociale delle persone con disabilità visiva.
Grazie ad ausili hardware e software – osservano Luca Ciaffoni e Sabato De Rosa, esperti di tecnologie assistive dell’Istituto dei ciechi «Cavazza» – molti non vedenti e ipovedenti accedono alle informazioni, ma anche ad operazioni come prenotare un biglietto o accedere al conto corrente ». Ha preso le mosse da qui «Tecnologie per l’inclusione – Un’opportunità di sviluppo», convegno organizzato dall’Istituto Cavazza che ha visto sedere ieri attorno al tavolo tecnici e amministratori. Certo, tutto «tutto questo è possibile a patto che i servizi siano accessibili, cioè che le pagine web, le app e qualunque altra interfaccia siano realizzate secondo standard internazionali a cui tutti, pubblici e privati dovrebbero aderire per ragioni etiche, ma anche legali», essendoci norme precise. Peccato però che «la realtà si discosti molto dai principi, anche in ambiti importanti quali il percorso scolastico e formativo dei disabili, irto di ostacoli, proprio perché le opere, librarie e non, spesso
hanno limiti importanti nell’accessibilità ed usabilità». L’evoluzione di questi strumenti, proseguono i due, può essere anche leva per lo sviluppo economico. Infatti «il mondo della disabilità è una fetta di mercato importante, anche considerando che la popolazione mondiale sta invecchiando. Con l’età aumenta la probabilità di sviluppare patologie che possono renderci, anche solo temporaneamente, disabili. Progettare ausili hardware e software secondo i criteri di universalità, il cosiddetto Design for All, mette inoltre le persone disabili in condizione di parità anche a livello lavorativo, rendendole sempre più attive e quindi una ricchezza per la società. Un welfare che non è più solo ambito assistenziale, ma sostenibile e generatore
di opportunità di sviluppo e avanzamento tecnologico». (F.G.S.)