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Bilancio sociale 2023

Logo Istituto dei Ciechi Francesco CavazzaLogo della Consulta tra le antiche istituzioni bolognesi

"Esiste un punto tra
ciò che le persone vedono di noi
e ciò che
non si può fare a meno che
le persone vedano di noi.
E questo ha a che fare con il divario tra
l’intenzione e l’effetto."
Diane Arbus

Lettera agli Stakeholders

Care lettrici e cari lettori,
"prospectivus" dicevano i tardi latini, che 'assicura la vista'. Prospettiva, 'guardare lontano', per Alberti e Brunelleschi, gli inventori della moderna prospettiva pittorica. Toccò a Luca Pacioli, un francescano nato all’incirca mentre Brunelleschi moriva, applicare il concetto alla contabilità, costruendo, in particolare, la 'partita doppia’ a base tuttora del moderno bilancio aziendale. è infatti considerato il padre della Ragioneria. Il bilancio, per un’impresa, è quindi sia un obbligo di legge, ma soprattutto uno strumento di navigazione che consente alla medesima di capire dove si trova e avere una visione del futuro possibile, appunto una prospettiva, per decidere di conseguenza le scelte strategiche. Uno strumento pertanto propriamente aziendale, interno, da cui attingere informazioni per effettuare le necessarie e vitali valutazioni utili alle decisioni. Il bilancio sociale che qui presentiamo per il 2023 consecutivo è invece uno strumento di rendicontazione e controllo del 'proprio comportamento socialmente responsabile’. Si rivolge all’esterno, a tutti quelli interessati, a iniziare dai dipendenti e collaboratori, passando per i fornitori, sino alla comunità in senso ampio e soprattutto ai fruitori dei servizi prodotti. Il bilancio sociale insomma fornisce nel dettaglio, in modo assolutamente trasparente, informazioni sulla propria attività ed i nessi di questa con la responsabilità sociale. Particolarmente importante è il bilancio sociale per la nostra realtà che è no profit, onlus e vive, oltre che dei progetti, del concorso di migliaia di persone che in modo diverso (dal volontariato alle oblazioni) ne permettono il raggiungimento dei compiti statutari. Si rivolge a tutto questo bellissimo mondo e colgo l’occasione per rivolgere ancora una volta, a chi ci sostiene, un sincero e grato ringraziamento. Buona lettura. Elio De Leo Presidente Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Onlus

PREMESSE

L’istituto Cavazza ha vissuto fin dalla sua fondazione nel 1881 situazioni, fasi e modalità organizzative diverse, ma sempre improntate al raggiungimento di risultati di prim’ordine nel panorama italiano della disabilità visiva, soprattutto orientate ad una reale ricollocazione delle persone nei contesti sociali più inclusivi.

Sebbene con differenti modalità, fino alla metà degli anni ’70 l’attività si è qualificata per il supporto agli studi superiori e universitari, tanto da consentire a centinaia di ciechi di raggiungere i livelli di studio elevati, alcuni dei quali di grande prestigio nazionale nella società di tutti.

Dalla metà degli anni ’70, anche sulla spinta del grande movimento nazionale della “de-istituzionalizzazione”, l’attività di accoglienza, per consentire i percorsi di studio, si è mutata progressivamente in un supporto al processo di inclusione scolastica nella scuola di tutti, favorito dalle leggi n. 360 del 1976 e N.517 del 1977 e in regione Emilia-Romagna in particolare, dalla nascita del “Centro regionale per la produzione dei materiali didattici”, basato proprio dentro l’Istituto e mirato a dare supporto ai bambini e ai ragazzi che cominciavano a frequentare le scuole pubbliche comuni.

Corsi di formazione universitaria per gli insegnanti di sostegno e produzione e distribuzione di materiali didattici e tiflotecnici di ogni genere, con particolare riguardo ai libri di testo in Braille adottati nelle singole classi frequentate da alunni con disabilità visiva, hanno caratterizzato circa un ventennio dell’attività istituzionale, accanto ad un nuovo terreno di azione volto alla vera e propria formazione professionale diretta.

In quest’ultimo settore, due attività fondamentali che tenevano insieme tradizione e innovazione, hanno iniziato a svilupparsi all’inizio degli anni ’80: i corsi per centralinisti telefonici e quelli per programmatori di elaboratori elettronici.

I primi riprendevano una antica tradizione degli anni ’50, quando Bologna fu la prima città presso la quale si svolsero corsi di tal genere, anche in presenza della nuova legge n. 594 del 1957, animati principalmente da Alberto Casali, con il supporto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Il Cavazza, fin dal 1981, pertanto, ha svolto e tutt’ora svolge corsi annuali e rilascia il titolo professionale di centralinista a un numero di 20-30 allievi l’anno, con il sostegno finanziario e normativo della Regione Emilia-Romagna.

Dal 1980, per impulso di alcuni allievi e appassionati, con il supporto decisivo di IBM Italia, l’Istituto ha dato avvio ai corsi per programmatori di elaboratori elettronici che hanno qualificato una quindicina di allievi l’anno, per oltre un decennio, con relativo collocamento lavorativo presso grandi aziende e istituzioni in tutta Italia, nonostante l’assenza di qualsiasi norma obbligatoria o incentivante a livello locale o nazionale.

Sempre sul finire degli anni ’70, per volontà di un gruppo di allievi ed ex allievi, nacquero le prime esperienze di produzione e distribuzione di libri parlati e di periodici settimanali che cominciarono a circolare tra i lettori non vedenti e ipovedenti in tutta Italia. Due periodici di grande tiratura nazionale cominciarono ad apparire puntualmente riprodotti su audiocassette ogni settimana con un impegno che rappresentò la prima esperienza d’avanguardia, unitamente a tanti titoli editoriali prodotti con regolarità che andavano a incrementare un catalogo di opere letterarie e scientifiche di valore assoluto.

Anche l’arte pittorica e scultorea hanno trovato attenzione e risposte al Cavazza, che dal 1998 ha dato un impulso a un museo di collezione e produzione di rappresentazioni tridimensionali di quadri famosi apprezzati non solo a livello nazionale. A questo museo si è aggiunta da alcuni anni una nuova struttura sperimentale che tenta di fondere insieme tecnologia, arte e tridimensionalità esperienziale in un grande progetto di rappresentazione e conoscenza della realtà a 360 gradi.

Intorno alla fine degli anni novanta, inoltre, si presentò sulla scena il grande tema dell’ipovisione che il Cavazza seppe cogliere con tempestività, organizzando un proprio ambulatorio di visite e una struttura riabilitativa basata sull’impiego di ausili specifici e perfino sullo sviluppo di un software dedicato che ancora oggi trova impiego soddisfacente.

Nel corso degli ultimi decenni, per conseguenza di tanti cambiamenti così rapidi e diversi, l’organizzazione strutturale e amministrativa dell’istituto è mutata progressivamente, ma radicalmente attraverso la sostituzione di figure professionali a basso contenuto di conoscenze e competenze, con professionalità di alto livello, mentre si realizzava una esternalizzazione di alcuni servizi di funzionalità quotidiana per i quali veniva meno ogni convenienza alla gestione diretta.

Numerosi sono oggi i laureati in discipline diverse e variegate nelle competenze dei quali l’Istituto si avvale: ingegneria, scienze dell’educazione, psicologia, storia dell’arte, architettura, oftalmologia, filosofia tra le altre, a certificare la qualità e la diversità delle competenze in campo, alle quali si affiancano preziose capacità testimoniate anche dai diversi titoli di scuola superiore come ragioneria, licei vari, aree tecniche e altro.

Oggi siamo dunque dinanzi a nuove sfide che richiedono ancora una volta organizzazione e strutturazione delle professionalità già disponibili, unitamente all’aggiunta di nuove competenze, per dare al nostro Istituto continuità e qualità delle attività in corso e per rispondere ad una problematica emergente che tende a divenire una vera e propria priorità nel settore.

Una sfida enorme, volta al contrasto della disabilità complessa in tutti i suoi laceranti aspetti, nella quale la cecità rappresenta forse l’elemento meno significativo laddove si aggiungono ulteriori deficit sensoriali quali la sordità fisici come le difficoltà di deambulazione e di uso di mani e braccia; psichici, legate a deficit di varia gradazione e gravità dai disturbi specifici dell’apprendimento e/o del comportamento al funzionamento vero e proprio del cervello con le relative conseguenze.

Nota metodologica

La metodologia adottata per la redazione del Bilancio sociale al 31/12/2022 è conforme alle linee guida indicate nel D.Lgs. n. 117/2017, art. 13, c. 1, nel rispetto dei principi, dei criteri e degli schemi di cui al decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 marzo 2020. Il bilancio è stato predisposto in conformità alle clausole generali, ai principi generali di bilancio e ai criteri di valutazione di cui, rispettivamente, agli articoli 2423 e 2423-bis e 2426 del codice civile e ai principi contabili nazionali, in quanto compatibili con l’assenza dello scopo di lucro e con le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale degli enti del Terzo Settore, come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 marzo 2020.

Si è tenuto conto del principio contabile OIC n.35, che disciplina i criteri per la redazione del bilancio degli enti del Terzo Settore, con particolare riguardo alla sua struttura e al contenuto, nonché alla rilevazione e valutazione di alcune fattispecie tipiche degli enti del Terzo Settore.

Il bilancio assume la forma prevista per gli enti di maggiori dimensioni, essendo il volume complessivo di ricavi e altri proventi, come risultanti dal bilancio dell’esercizio precedente, non inferiore a € 220.000 e quindi oltre il limite di cui all’art. 13 c.2 del D.Lgs. n. 117/2017.

Il presente bilancio sociale è stato redatto ispirandosi liberamente sia ai Principi di Redazione del Bilancio Sociale elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001 sia agli Standard Internazionali del GRI (Global Reporting Initiative).

Finalità e principi di redazione

Il Bilancio Sociale viene redatto per dare rilievo agli effetti prodotti sui destinatari delle diverse iniziative intraprese nel rispetto dei dettati statutari, per rendere conto delle attività svolte e comunicare ai propri stakeholders le risorse impiegate e i risultati ottenuti in termini di partecipazione, formazione, crescita e sviluppo delle autonomie dei soggetti destinatari delle iniziative e per dare conto dei risultati raggiungi a chi con il proprio lavoro o con il proprio denaro ha contribuito alla nascita ed allo sviluppo dell’Istituto.

Il Bilancio Sociale è lo strumento che per definizione consente di dare informazioni e rendicontare i risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un ente. Rappresenta altresì un valido strumento di autoanalisi che aumenta la consapevolezza della struttura organizzativa interna offrendo una chiave di lettura per l’interpretazione dei valori del bilancio d’esercizio o di eventuali scostamenti con le annualità precedenti.

In particolare, il Bilancio Sociale si propone di:

  • fornire ai portatori di interesse (stakeholders) un quadro complessivo delle attività, della loro natura e dei risultati/effetti dell’organizzazione;
  • aprire un processo interattivo di comunicazione sociale;
  • favorire processi partecipativi interni ed esterni all’organizzazione;
  • fornire informazioni utili sulla qualità delle attività dell’ente per ampliare e migliorare le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta degli stakeholders (lavoratori, associati, cittadini, pubbliche amministrazioni, ecc.);
  • dare conto dell’identità e del sistema di valori di riferimento assunti dall’ente e della loro declinazione nelle scelte strategiche, nei comportamenti gestionali, nei loro risultati ed effetti;
  • fornire informazioni sul bilanciamento tra le aspettative degli stakeholders e gli impegni assunti nei loro confronti;
  • rendere conto del grado di adempimento degli impegni assunti;
  • esporre gli obiettivi di miglioramento;
  • rappresentare il “valore aggiunto” generato dalle attività dell’organizzazione;
  • fornire informazioni ulteriori rispetto a quelle meramente economiche e finanziarie;
  • facilitare la conoscenza rispetto al valore generato dall’organizzazione ed effettuare così delle comparazioni nel tempo dei risultati conseguiti.

Nella redazione del Bilancio Sociale si devono rispettare i seguenti principi:

  • completezza: devono essere identificati tutti i principali stakeholders e inserite le informazioni rilevanti di interesse di ciascuno;
  • rilevanza: devono essere inserite senza omissioni tutte le informazioni utili ad una valutazione da parte degli stakeholders;
  • trasparenza: devono essere chiariti i criteri utilizzati per rilevare e classificare le informazioni;
  • neutralità: le informazioni devono essere rappresentate in modo imparziale, chiarendo quindi aspetti positivi e negativi;
  • competenza di periodo: devono essere documentate le attività e i risultati dell’anno di riferimento;
  • comparabilità: devono essere inseriti per quanto possibile dati che consentano il confronto temporale e il confronto con altri territori/enti;
  • chiarezza: deve essere adottato un linguaggio accessibile anche a lettori privi di specifica competenza tecnica;
  • veridicità e verificabilità: devono essere citate le fonti utilizzate;
  • attendibilità: si devono evitare sovrastime o sottostime;
  • autonomia: laddove sia richiesto a soggetti terzi di collaborare alla redazione del bilancio, ad essi va garantita autonomia e indipendenza nell’esprimere giudizi.

Accanto ai principi, le linee guida individuano i contenuti minimi che ciascun Bilancio Sociale deve contenere, definendo così la struttura dei capitoli che lo compongono. In sintesi, un Bilancio Sociale deve indicare:

  • metodologia adottata: criteri di redazione del bilancio (vedi sopra circa “principi di redazione”) ed eventuale modifica dei criteri rispetto agli anni precedenti;
  • informazioni generali sull’ente: anagrafica, area territoriale e ambito di attività, mission, relazione con altri enti e informazioni sul contesto di riferimento;
  • governance: dati sulla base sociale e organismi diretti e di controllo, aspetti relativi alla democraticità interna e alla partecipazione, identificazione degli stakeholders;
  • attività: informazioni quantitative e qualitative sulle attività realizzate, sui destinatari diretti e indiretti e per quanto possibile sugli effetti, indicando il raggiungimento o meno degli obiettivi programmati e i fattori che ne hanno facilitato o reso difficile il conseguimento. Vanno indicati fattori che rischiano di compromettere le finalità dell’Ente e le azioni messe in atto per contrastare tale evenienza;
  • situazione economica e finanziaria: provenienza delle risorse con indicazione separata per fonte pubblica e privata, informazioni sulle attività di raccolta fondi, eventuali criticità gestionali e azioni intraprese per mitigarle;
  • altre informazioni: contenziosi, impatto ambientale (se pertinente), rispetto diritti umani, prevenzione della corruzione.

Nell’impostazione generale si è scelto come sempre un approccio che garantisse, oltre a completezza d’informazioni e trasparenza, anche semplicità e facilità di lettura, per renderlo fruibile a tutti gli stakeholder: da qui l’utilizzo di un linguaggio il più possibile divulgativo accompagnato da infografiche semplici e intuitive ogni volta che la complessità o la numerosità delle informazioni lo richiedevano.

Modalità di comunicazione

Il presente bilancio sociale è stato presentato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 25/11/2024 che ne ha deliberato, una volta letto e condiviso, l’approvazione.

Successivamente il bilancio sociale sarà reso pubblico sul sito dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza: www.cavazza.it

PARTE PRIMA – Profilo generale

Profilo generale in breve

Immagine Logo Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza con la seguente didascalia: L'edificio, già monastero delle Suore Cappuccine e quindi chiesa e conservatorio delle Zitelle di San Giuseppe, sorse nel 1606 come ritiro per ragazze povere per iniziativa del padre gesuita Giorgio Giustiniani. Fu costruita, all'angolo fra strada Castiglione e Borgo dell'Oro, l'attigua chiesetta dedicata a San Paolo, successivamente unita ai locali del conservatorio. Nel 1817 si insediarono le suore di Santa Maria Egiziaca. L'8 maggio 1888, in occasione della "Esposizione Emiliana" di Bologna, il re Umberto I e la regina Margherita inaugurarono qui la sede dell'Istituto dei ciechi.

L’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza nasce a Bologna nel 1881 da un gruppo di giovani appartenenti alla nobiltà cittadina, tra i quali si segnala il Conte Francesco Cavazza.

Da subito si occupa di integrazione, formazione, riabilitazione e autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.

Sempre attento ai mutamenti sociali e al progresso tecnico e scientifico, ha modificato la propria attività per offrire ai ciechi e agli ipovedenti italiani le migliori opportunità di formazione, di studio e di integrazione professionale.

VISION

Secondo le stime OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) su cecità e ipovisione, Vision impairment and blindness, WHO, Fact Sheet, October 2017, pubblicate in occasione della giornata mondiale della vista, nel mondo sono 36 milioni i non vedenti e 217 milioni gli ipovedenti moderati o gravi, su una popolazione di 7,3 miliardi di persone.

In Italia si stimano attualmente fra 1,8 e 2 milioni di persone con disabilità visiva, di essi circa il 15% è cieco assoluto e circa l’85% è ipovedente.

Le problematiche visive, siano esse totali o parziali, condizionano il modo in cui la persona acquisisce informazioni dall’ambiente e dal punto di vista psicologico determina una conseguente modificazione dei processi percettivi.

La competenza percettiva extra-visiva è una risorsa importante sia per le persone cieche che per quelle ipovedenti. Le differenti modalità senso-percettive funzionano in modi specifici e peculiari, e quindi, ad esempio, studiare la percezione uditiva significa anche conoscere i diversi fenomeni acustici ed il modo attraverso il quale le persone riescono a ottenere informazioni importanti sull’ambiente, attraverso l’udito, che è un senso distale importante oltre la vista. Le specificità della percezione tattile sono state oggetto di approfondito studio prima dai pedagogisti tiflologi, e solo in seguito dagli psicologi. È importante sapere che numerose leggi tipiche della percezione visiva non possono essere applicate alla percezione tattile, essendo quest’ultima una qualità fenomenica dell’esperienza del tutto differente da una sorta di “vista a rilievo”.

L’acquisizione di strategie adattive per utilizzare le informazioni provenienti dalla vista e dagli altri canali sensoriali è dunque un importante settore di interesse, i cui risultati sono utili per impostare i programmi di molte attività educative o riabilitative, in cui lo psicologo collabora con altre figure professionali a seconda del caso, come l’ortottista, l’oculista, l’istruttore di orientamento e mobilità, l’educatore, il terapista occupazionale.

Alcune competenze di psicologia della percezione possono essere molto utili anche allo psicologo clinico, in quanto, la conoscenza specifica di certi fenomeni percettivi, mette in migliori condizioni il professionista, quando si accosta alla comprensione del mondo soggettivo del suo paziente disabile della vista, comprendendone meglio la sua esperienza personale, i suoi limiti ma anche le enormi risorse a sua disposizione.

In questo contesto l’Istituto ha come vision la creazione di un mondo senza barriere che sappia rispettare, ascoltare, includere e valorizzare tutti i ciechi e gli ipovedenti attraverso varie iniziative di promozione e sensibilizzazione canalizzate nei seguenti principi:

  • riscoprire e valorizzare l’unicità di ogni essere umano;
  • percepire il mondo con un approccio tattile e fisico, l’universo interiore delle persone che per percepire il mondo usano sensi alternativi alla vista;
  • sensibilizzare la società verso coloro che sono stati privati della vista promuovendo l’integrazione sociale e culturale;
  • migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva, l’integrazione intesa come diritto e come risorsa.

VISION

La creazione di un mondo senza barriere che sappia rispettare, ascoltare, includere e valorizzare tutti i ciechi e gli ipovedenti.

MISSION E LINEE STRATEGICHE

L’istituto Francesco Cavazza non ha fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

In particolare, svolge la propria opera in modo esclusivo in favore delle persone cieche e ipovedenti, qualunque sia la loro provenienza e condizione, nel quadro delle politiche di integrazione e di inclusione sociale.

Ha lo scopo di diffondere la cultura dell’integrazione, di promuovere il ruolo attivo delle persone cieche nella società e rendere consapevole l’opinione pubblica delle potenzialità e delle risorse presenti in ogni persona, abbattendo pregiudizi e barriere psicologiche.

La struttura fornisce un servizio di assistenza, consulenza ausili oltre a riabilitazione ed educazione visiva alle persone cieche e ipovedenti.

Sempre attento ai mutamenti sociali e al progresso tecnico e scientifico, ha modificato la propria attività per offrire alle persone cieche e ipovedenti le migliori opportunità di formazione, di studio e di integrazione professionale.

L’Istituto offre servizi di consulenza tiflo-pedagogica al fine di perseguire i seguenti obiettivi generali:

  • acquisizione di maggiori indicazioni metodologiche in relazione alla minorazione visiva;
  • integrazione delle indicazioni metodologiche per la minorazione visiva nell’ambito del progetto educativo;
  • conoscenza di materiale didattico ed ausili specifici.

Oggi tra gli innumerevoli impegni portati avanti dall’Istituto vanno ricordati:

  • la ricerca e lo sviluppo di strumenti hardware e software per consentire l’accesso ai più moderni sistemi informatici da parte di utenti ciechi e ipovedenti;
  • un centro di formazione professionale che sviluppa ricerca e innovazione per assicurare l’accesso a nuove opportunità professionali ed occupazionali per le persone cieche e ipovedenti;
  • le attività e progetti per l’Integrazione e l’autonomia delle persone cieche e degli ipovedenti;
  • il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna ANTEROS che, tramite appropriate tecniche e metodologie di lettura tattile delle riproduzioni in bassorilievo di grandi opere pittoriche di tutte le epoche, consente la comprensione dell’arte da parte di ciechi e ipovedenti;
  • il Museo e Atelier Tolomeo che, attraverso percorsi individuali e di gruppo, lavora al potenziamento delle abilità residue, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di autonomia;
  • le attività e progetti, in collaborazione con INVAT – Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie - per la Sperimentazione degli Ausili Didattici con funzioni di supporto tecnico e professionale agli alunni non vedenti e agli insegnanti impegnati nell’integrazione scolastica, nonché ai disabili visivi;
  • l’ausilioteca, aperta al pubblico, al fine di estendere le conoscenze di utenti e operatori e di favorire le scelte più adeguate alle specifiche esigenze di ciascuno.

L’Istituto si avvale di competenze qualificate nel settore tiflologico, tiflo-tecnico ed informatico che assicurano prestazioni professionali di elevata qualità, finalizzate a fornire un supporto stabile in ambito scolastico, capace di fronteggiare la “rivoluzione informatica” in atto senza rischiare l’esclusione di categorie disagiate come le persone cieche e gli ipovedenti.

Di seguito le attività svolte dall’Istituto:

  • corsi di formazione, convegni ed eventi;
  • servizio di consulenza educativa per famiglie e operatori scolastici;
  • supporto didattico e tecnologico all’integrazione dei bambini non vedenti nella scuola;
  • trasmissioni della web radio “Radio Oltre”
  • pubblicazione del periodico “Vedere Oltre”
  • distribuzione di libri accessibili alla disabilità visiva;
  • servizi di consulenza per l’uso del computer e dei prodotti informatici per persone con disabilità visiva e rivolti a privati, scuole e aziende;
  • museo Tolomeo. Storie, arti e tecnologie;
  • museo tattile Anteros.

MISSION

Diffondere la cultura dell'integrazione, promuovere il ruolo attivo delle persone cieche nella società e rendere consapevole l'opinione pubblica delle potenzialità e delle risorse presenti in ogni persona.

STAKEHOLDERS

Per stakeholders si intendono tutti i soggetti interni ed esterni, pubblici e privati, che sono portatori di interesse e verso i quali l’Istituto si sente responsabile.

Attraverso il Bilancio Sociale, l’Istituto si propone di rendere conto delle attività realizzate delle risorse impiegate e dei risultati conseguiti, tenendo presente tutte le aspettative e i giudizi di questi soggetti, in modo da permettere una valutazione consapevole e fondata sulle scelte e sull’operato dell’Istituto.

Attualmente i principali stakeholders dell’Istituto Cavazza sono:

Dipendenti e collaboratori

L’istituto dei Ciechi Francesco Cavazza è composto da persone che si adoperano per raggiungere gli obiettivi prefissati nella missione redatta nel 1881 al momento della fondazione dell’istituzione Bolognese. I professionisti che prestano servizio all’Istituto sono formatori, ortottisti, psicologi, manager, creativi, ingegneri informatici ed elettronici. È con una forte sinergia tra queste diverse professionalità che l’Istituto può erogare i servizi alla qualità più alta possibile a livello nazionale.

Donatori

Accanto alle numerose oblazioni da privati ci sono enti donatori partner che finanziano eventi e iniziative.

Beneficiari dei servizi e famiglie

L’utenza principale è rappresentata dalle persone con disabilità della vista, ma l’effetto del lavoro dell’Istituto va ben oltre i beneficiari diretti avendo un impatto forte su tutte le persone che si occupano a vario titolo di persone cieche e ipovedenti. Le scuole, le famiglie, le altre associazioni che operano nell’ambito e non, le aziende private che accolgono i corsisti in stage e le istituzioni stesse che supportano e traggono beneficio dall’intervento dell’Istituto sono alcuni dei macro-gruppi sui quali il lavoro dell’Istituto ha un forte impatto.

Istituzioni pubbliche

Il rapporto con le istituzioni pubbliche del territorio è stretto e di forte collaborazione. È grazie ai legami intessuti nel tempo con la Regione Emilia Romagna che l’Istituto può preparare i corsisti al mondo del lavoro. La forte presenza istituzionale agli eventi organizzati dalla struttura rafforza il rapporto con i maggiori enti di sviluppo.

Diversi sono i progetti in collaborazione con i musei cittadini ed il comune di Bologna e con importanti strutture museali nel mondo (Guggenheim Venezia, Musei Vaticani, Museo civico Medievale di Bologna, Santuario di Chiampo).

Enti privati

Molti sono gli enti privati che intrecciano il loro percorso con quello dell’Istituto, come le aziende che ospitano i corsisti in stage arricchendoli e arricchendosi della loro collaborazione. L’Istituto collabora con la Zanichelli Editori e con diversi musei producendo su loro commissione materiale, offrendo consulenze e lavori di curazione.

Molti sono gli enti istituzionali che condividono la missione dell’Istituto: la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, La Biblioteca dei Ciechi “Regina Margherita” di Monza, l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti e tutti gli istituti dei Ciechi in Italia.

Collettività

L’istituto dei Ciechi Francesco Cavazza rappresenta un punto di riferimento per persone cieche e ipovedenti a livello regionale e nazionale. È anche di grande importanza per la cittadinanza Bolognese che in diverse occasioni all’anno è invitata a prendere parte all’interno dell’edificio dell‘800 a incontri, concerti ed attività sportive nella palestra dell’Istituto.

Attraverso la newsletter e le attività sociali curate dall’Istituto viene alimentato lo stretto legame con la collettività.

L’Istituto offre l’uso di spazi per attività ad enti esterni che li richiedono, fra i tanti l’Università Primo Levi che organizza corsi di canto corale nella sala Bentivoglio.

PARTE SECONDA - Organizzazione interna

I Livello: Presidenza

Consiglio di Amministrazione

L’11 aprile 2022 si insedia l’attuale Cda, costituito da:

  • Pier Michele Borra, nominato dall’Assemblea dei Soci Benefattori;
  • Gualtiero Cavazza Isolani, Famiglia Fondatrice;
  • Elio De Leo, nominato dall’Assemblea dei Soci Benefattori;
  • Marco Trombini, nominato dell’U.I.C.I. ETS-APS, Roma;
  • Sabrina Tangreti, nominato dal prefetto di Bologna.

Presidente e Vicepresidente

Il nuovo CdA elegge a sua volta:

Elio De Leo, presidente;

Pier Michele Borra, Vicepresidente.

Assemblea dei Soci Benefattori

L’organo è regolato dall’art. 9 dello Statuto, al 31/12/2022 la compagine sociale dell’Istituto è composta da 50 soci benefattori.

Sindaco Unico

Sebastiano Resta rappresenta l’Organo di controllo dell’Istituto. Nominato dall’Assemblea dei Soci Benefattori con delibera dell’11 aprile 2022.

II Livello

Direttore Generale

Il Consiglio di Amministrazione nomina, con delibera N. 35 del 06/05/1988, Mario Barbuto direttore dell’Istituto.

L’Istituto è strutturato secondo un assetto organizzativo funzionale alle finalità di solidarietà sociale in particolare si distinguono le seguenti aree:

Aree trasversali

Rappresentano le aree interne dell’Ente caratterizzate da processi organizzativi mirati ad assicurare l’efficienza dell’intera struttura e ad agevolare l’interazione tra le diverse sinergie:

  • area libri sociali;
  • area amministrativa e contabilità;
  • area servizi e gestione del personale;
  • area sicurezza e protezione dei dati;
  • area ricevimento e accoglienza;
  • area comunicazione esterna, marketing e fundraising;
  • area informatica;
  • area progetti e bandi;
  • area tecnologie e servizi digitali disabilità visiva.

 

Area di gestione del patrimonio immobiliare

Provvede alle attività di organizzazione e gestione del patrimonio immobiliare. Sovraintende alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, attraverso la redazione di capitolati e programmi di sistemazione, raccolta di preventivi, mediante trattativa diretta e svolgimento di gare per l’assegnazione dei lavori; redazione e sottoscrizione dei contratti di locazione, riscontro delle scadenze relative alla tassazione specifica, rapporti di assistenza con gli inquilini, revisione e aggiornamento dei canoni.

Aree delle attività istituzionali

Rappresentano le aree interne dell’Istituto, caratterizzate da processi organizzativi mirati allo svolgimento degli scopi sociali:

  • area formazione centralinisti;
  • area ausilioteca e ipovisione;
  • area Servizio Consulenza Educativa (SCE);
  • area museo e atelier Tolomeo;
  • area museo Anteros;
  • area Redazione Edizione
    • rivista "Vedere Oltre";
    • "Radio Oltre";
  • area altra formazione e progettazione - "collaborazioni trasversali".

Area accoglienza e residenzialità

Rappresenta l’area dell’Istituto che si occupa di offrire servizi di residenzialità ai fini istituzionali, inoltre assicura il ricevimento degli utenti che si avvalgono dei vari servizi istituzionali.

DIPENDENTI E CONSULENTI

Per la tipologia di attività svolta, l’Istituto ha la necessità di affiancare al lavoro gratuito dei volontari, quello retribuito di dipendenti (per l’anno 2023 sono 11) e collaboratori specializzati con particolari professionalità. Di seguito l’elenco dei dipendenti e collaboratori in ordine alfabetico.

Barbuto Mario, direttore generale; Bartolomei Federico, ortottista; Belvisi Martina, educatrice del servizio consulenza educativa; Benatti Vecchi Roberto, collaboratore RadiOltre, autore e speaker; Benson Rachael, docente di lingua inglese (CTC - Centro Tecnico del Commercio); Bessand Christelle, docente di lingua francese (CTC - Centro Tecnico del Commercio); Borghi Alberto, redazione Vedere Oltre; Bossi Marzio, autore e speaker; Calia Francesca, ricevimento e accoglienza utenti; Carlet Maria Giulia, co-curatrice e atelierista Museo Tolomeo; Cellucci Giovanni, assistenza hardware e software, webmaster; Ciaffoni Giovanni, consulenza software e ausili didattici, servizi amministrativi e patrimoniali; Ciani Luca, insegnante di braille e responsabile dell’area amministrativa; Cicala Valeria, autrice e speaker; Cimini Serena, consulente psicologa ed educatrice del servizio consulenza educativa; Colombini Silvia, responsabile progetto grafico Vedere Oltre; Corsi Laura, insegnante e consulente di orientamento e mobilità; De Angelis Maura, assistenza redazione, edizione; Del Neri Francesca, autrice e speaker; De Rosa Sabato, consulenza tiflotecnica informatica; Driol Luca, autore e speaker; Fabuozzo Andrea, insegnante di discipline giuridiche (CTC - Centro Tecnico del Commercio); Ferrero Fabio, esperto e consulente per l'accessibilità dei siti web; Ferrigno Marco, insegnate di informatica; Forlani Neroni Roberto, autore e speaker; Fornasari Fabio, curatore atelier e Museo Tolomeo; Fossati Marco, insegnante e consulente di orientamento e mobilità; Gamberini Paola, coordinatrice ed educatrice del servizio consulenza educativa - SCE; Grillini Maria Claudia, autrice e speaker; Grishanenkova Vera, servizi di comunità; Imposimato Cesare, autore e speaker; Indelicato Francesca, educatrice del servizio consulenza educativa - SCE; Iorio Gennaro, collaboratore RadiOltre, autore e speaker; Iuvone Lucia, coordinatrice della formazione professionale, responsabile di comunità e attività di coordinamento Residence; Landolfo Michele, consulente ausili tecnologici non vedenti; Lapietra Vito, educatore del servizio consulenza educativa e addestramento tiflo-informatico; Lelli Silvia, ricevimento e servizi di biblionastroteca; Marchello Antonio, capo redattore Vedere Oltre; Marrani Poli Sergio, insegnante di informatica (CTC - Centro Tecnico del Commercio); Manzotti Stefano, scultore e insegnante di disegno e modellazione; Mattioli Marco, coordinamento attività tiflotecniche e assistenza hardware e software - webmaster; Mattioli Simone, operatore amministrativo e segretariale; Mazzatti Andrea, autore e speaker; Mazzi Maria Chiara, redazione Vedere Oltre; Piccolo Michele, storico dell’arte, tiflologo con dottorato di ricerca in geografia e operatore museale; Poluzzi Vanes, autore e speaker; Prati Giacomo, insegnante di comunicazione e marketing, sviluppatore dell’area comunicazione e formazione; Rocchi Simone, regista; Rotino Sergio, autore e speaker; Schiff Irene, consulenza e supporto psicologico; Secchi Loretta, curatrice museo Anteros; Sosio Egidio, coordinamento formazione professionale; Stanley Alice, insegnante di lingua inglese (CTC - Centro Tecnico del Commercio); Torrente Fernando, consulente software, ausili didattici e attività museali; Torrente Luca, coordinatore di Radio Oltre e segretario di direzione; Veratti Virginia, volontaria, guida e insegnante della scuola dell’infanzia; Vignoli Enzo, redazione Vedere Oltre; Zanni Francesca, servizi di segreteria, servizi amministrativi e tesoreria; Zocca Matteo, insegnante di comunicazione e marketing, sviluppatore dell’area comunicazione e formazione.

PARTE TERZA – Aree Attività

PREMESSA

L’Istituto al fine di raggiungere gli scopi sociali organizza ogni anno diverse attività istituzionali di interesse generale suddivise in aree secondo un assetto organizzativo funzionale.

Formazione

Premessa

In accordo con la Regione Emilia-Romagna, l’Istituto realizza un percorso formativo per "Centralinista - Operatore dell'informazione nella comunicazione" rivolto a persone disoccupate cieche ed ipovedenti (Rif. Delibera Giunta Regionale 336 del 26.03.2007).

Per l’anno 2023 in esecuzione dell’ordinanza del presidente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza n. 14 del 21/06/2021, previa assegnazione da parte della regione Emilia-Romagna, è stato istituito il corso della durata complessiva di 1.200 ore, articolato in 40 ore settimanali per 8 ore giornaliere.

Il corso ha come obiettivo la formazione di operatori con competenze aggiuntive nell’ambito della comunicazione della gestione dei dati e delle informazioni e del rapporto tra azienda e utenti al fine di favorire l’inserimento lavorativo più celere e meglio rispondente alle necessità e caratteristiche richieste dai datori di lavoro.

L'Istituto svolge altresi`, sia autonomamente, che in collaborazione con il CTC (Centro Tecnico del Commercio della Camera di Commercio di Bologna), corsi di alfabetizzazione e approfondimento informatico, nonchè dinamiche della comunicazione, rivolti sia a privati che ad aziende ed enti che ne fanno richiesta, nell'ambito dell'aggiornamento e riqualificazione professionale legato alla mansione del centralinista telefonico.

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

Nella comunicazione" hanno partecipato 29 allievi per l’acquisizione della qualifica di centralinista telefonico e per la certificazione delle "competenze allargate alla sfera della comunicazione e gestione delle informazioni".

L’esame di qualifica finale è nel contempo anche esame abilitante finalizzato all’iscrizione diretta nell’albo dei centralinisti telefonici non vedenti come previsto nella Legge 113/85 (collocamenti obbligatorio al lavoro dei centralinisti non vedenti).

Risorse impiegate

Nel 2023 le risorse economiche impiegate per l’attività sono state di euro 452.000 provenienti dalla Regione Emilia-Romagna e di euro 287.500 provenienti in parte dalla convenzione con la Regione e in parte dalle famiglie dei partecipanti e dagli enti territoriali finanziatori. Per lo svolgimento dell’attività l’Istituto si avvale del lavoro di un gruppo di collaboratori e un’equipe di educatori e specialisti esterni.

L’intera attività è coordinata da un responsabile con qualifica di insegnante. In particolare, le risorse umane e istituzionali impiegate sono: Iuvone Lucia: coordinatore della didattica; Sosio Egidio: coordinatore scientifico e insegnante della legislazione di tutela; Ciani Luca: insegnante braille e servizi amministrativi; Cellucci Giovanni e Marco Ferrigno: insegnante di informatica; Corsi Laura e Fossati Marco: insegnante mobilità e orientamento; CTC (Centro Tecnico del Commercio): Inglese, Francese, Cultura Generale, Marketing, Comunicazione, Diritto. I consulenti che operano in collaborazione sono: Zocca Matteo, Prati Giacomo, Stanley Alice, Benson Rachael, Bessand Christelle, Fabozzo Andrea, Marrani Poli Sergio.

Risultati raggiunti

Con la collaborazione del team di educatori e volontari, l’Istituto ha realizzato un percorso formativo di operatori telefonici qualificato ed efficace, finalizzato nella definizione di competenze nell’ambito della comunicazione, della gestione dei dati e delle informazioni e del rapporto tra azienda e utenti, in modo da favorire un inserimento lavorativo veloce e rispondente alle esigenze del mercato.

Di seguito gli obiettivi raggiunti negli ultimi tre anni:

  • 2021:
    • 1 corso svolto
    • 26 partecipanti
    • 24 diplomati
  • 2022:
    • 1 corso svolto
    • 27 partecipanti
    • 26 diplomati
  • 2023:
    • 1 corso svolto
    • 29 partecipanti
    • 26 diplomati

Spazi dedicati all’interno dell’Istituto

Gli spazi dedicati per lo svolgimento della formazione professionale svolta nell’anno 2023 includono principalmente aule e uffici dedicati allo studio e alla continua ricerca per poter offrire una didattica al passo con le esigenze del mercato: la superficie dedicata è pari a mq. 300.

Stakeholders

Negli anni si sono susseguiti corsi di formazione in costante evoluzione che hanno avuto in comune tra loro un riscontro fortemente positivo da parte degli allievi. I destinatari dell’iter formativo sono: disoccupati disabili visivi affetti da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi anche con correzione di lenti.

I partecipanti rientrano in un’ampia fascia d’età dai 18 ai 55 anni e provengono da tutta Italia. Il bisogno primario che li spinge a prendere parte ai corsi è quello di entrare a far parte del mondo lavorativo e acquisire autonomia personale. In questo senso il corso "Centralinisti e Operatori dell’Informazione nella Comunicazione" ha un forte valore aggiunto per la crescita personale in ambito sociale e comunitario.

L’Istituto, riconoscendo le difficoltà che molti degli allievi manifestano nell’ambito dell’autonomia e mobilità personali, al fine di venire incontro a queste esigenze, predispone un servizio di supporto e sostegno all’autonomia e alla mobilità sia interna all’Istituto che esterna, finalizzata a consentire agli allievi che frequentano il corso la fruizione in condizioni di sicurezza e di piacere, sia degli spazi interni dell’Istituto che delle opportunità che la città offre per quanto concerne la cultura, la musica, il cinema, gli eventi pubblici e più semplicemente la conoscenza dell’ambiente urbano per l’assolvimento di piccole e grandi necessità individuali. Con piacere si è spesso riscontrato l’effetto del grande fascino per la città di Bologna che porta i ragazzi a tornare a visitare l’Istituto e le persone che lo popolano.

Al termine del percorso di studio di 9 mesi gli allievi, oltre all’acquisizione del titolo, riconoscono l’importanza dell’autonomia come veicolo per l’integrazione sociale. Nel giro di due anni circa i diplomati arrivano ad ottenere il posto di lavoro.

Obiettivi futuri

L'Istituto, in collaborazione con il CTC (Centro di Formazione della Camera di Commercio di Bologna), sta pianificando nuovi percorsi per centralinisti già in possesso di qualifica.

AUSILIOTECA E IPOVISIONE

Premessa

Un recente rapporto Istat individua in 3,1 milioni il numero di persone nel nostro Paese che, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni tali da impedire il normale svolgimento di attività quotidiane abituali. La categoria degli anziani è quella maggiormente colpita con circa 1 milione e mezzo di ultrasettantacinquenni interessati dal problema.

Se parliamo della vista, l’1,9% delle persone di età superiore ai 15 anni soffre di gravi limitazioni sul piano visivo; percentuale che sale al 5% tra chi ha più di 65 anni e all’8% tra chi ha più di 75 anni.

Limitazioni moderate interessano il 16,7% della popolazione (il 28,8% di chi ha più di 65 anni e il 33,9% di chi ha più di 75 anni); se si sommano quindi le limitazioni visive moderate a quelle gravi, si sale al 18,6% della popolazione, percentuale che sale ulteriormente al 33,8% tra gli ultrasessantacinquenni e al 41,9% tra gli ultrasettantacinquenni.

Le motivazioni di questo trend, che è visto in costante aumento, sono da ricercarsi in parte nel progressivo aumento della speranza di vita, che ha portato a una maggiore diffusione di malattie oculari degenerative legate all’invecchiamento, quale ad esempio, la degenerazione maculare senile, oggi prima causa di ipovisione nel mondo occidentale.

I progressi nelle terapie mediche registrati negli ultimi decenni, hanno inoltre portato ad una riduzione dei pazienti destinati alla cecità, determinando tuttavia un incremento dei soggetti ipovedenti.

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

L’ausilioteca è da sempre un punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti di tutte le età. Un luogo dove visionare e sperimentare gli ausili più utili per migliorare l'autonomia nelle varie attività della vita quotidiana.

Il nostro approccio parte da una attenta analisi delle autonomie residue nelle principali attività della vita quotidiana come ad esempio: provvedere alla cura di sè (lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, ecc.), svolgere le attività domestiche quotidiane (preparare i pasti, fare la spesa, usare il telefono, prendere le medicine, ecc.), gestire le risorse economiche, adempiere alle attività amministrative, spostarsi liberamente a piedi e coi mezzi pubblici.

Le soluzioni e gli ausili visionabili tengono conto anche della eventuale presenza di ulteriori limitazioni che possono interessare l’udito, la deambulazione, gli aspetti cognitivi.

La struttura è impegnata anche nell’ambito della ricerca nel campo degli ausili, partecipando al Gruppo di Studio del Registro D.A.Re (Devices & Aids Register ) promosso dall’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie (INVAT). Questo studio multicentrico analizza la diffusione degli ausili sul territorio italiano e l'esperienza delle persone che ne fanno uso.

La competenza e l’esperienza dell’Istituto viene inoltre condivisa e resa disponibile agli addetti ai lavori attraverso l’organizzazione periodica di corsi e convegni sul tema degli ausili.

Risorse impiegate

L’ausilioteca conta su un’ampia dotazione di ausili ottici, elettronici e informatici, sempre aggiornati e innovativi ed inoltre su un know-how dettato da più di un secolo di esperienza in questo ambito.

Gli utenti che si rivolgono alla struttura sono assistiti nelle prove dagli operatori che illustrano le soluzioni più adatte alla persona e si occupano anche dell’addestramento all’uso, soprattutto in relazione alle tecnologie assistive.

Al centro del progetto c’è sempre la persona con la propria limitazione funzionale, il proprio livello di autonomia residua e i propri obiettivi.

Risultati raggiunti

Nel 2023 sono state seguite 208 persone adulte (casi) che hanno registrato 850 accessi alla struttura durante l’anno; gli utenti di minore età vengono seguiti nell’ambito del servizio di consulenza educativa (SCE).

Accanto alle consulenze rivolte alla singola persona, è rimasto attivo anche il progetto Limitless, percorso di educazione visiva di gruppo, rivolto alla terza età e ideato per favorire l'apprendimento delle tecnologie assistive presenti in tablet e smartphone per la lettoscrittura, e l'accesso ad internet.

  • 208 Persone dulte valutate e assistite
  • 850 Numero totale di accessi

L’attività di ricerca è stata diffusa presso congressi di carattere nazionale. è stato inoltre pubblicato l’articolo "Use of electronic devices by people attending vision rehabilitation services in Italy: A study based on the device and aids registry (D.A.Re)" sulla rivista indicizzata European Journal of Ofthalmology.

Nell’ambito dell’attività di formazione, diffusione e sensibilizzazione i due principali eventi organizzati dall’Istituto sono stati:

  • Il Convegno Nazionale AMGO "Dalla prevenzione alla riabilitazione visiva. Percorsi, reti e opportunità" in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con il patrocinio dell’Agenzia Internazionale per Prevenzione della Cecità sezione Italiana. All’evento, che si è tenuto nella Città di Cagliari, nel mese di settembre, hanno partecipato oltre 300 professionisti sanitari giunti da tutta Italia con l'obiettivo di riunirsi per un confronto e una riflessione di respiro nazionale sul tema dell'intervento riabilitativo e preventivo del deficit visivo.
  • la VI edizione del corso operatore di ausilioteca, rivolto a 35 professionisti fra: ortottisti, oculisti, ottici, psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, TNPE, assistenti alla comunicazione, terapisti occupazionali, tiflologi, operatori di orientamento e mobilità, tecnici della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, esperti nel settore della disabilità visiva. Il corso ha avuto una durata totale di 80 ore suddivise in 36 ore in modalità online, 24 ore in presenza e 20 ore di tirocinio pratico.

 

Stakeholders

I principali soggetti portatori di un interesse in questo servizio sono le persone cieche e ipovedenti che possono usufruire di un Centro in grado di offrire informazioni, formazione, supporto personalizzato al disabile visivo e ai care giver.

Medici e operatori sanitari coinvolti nelle varie fasi dell’ottenimento dell’ausilio, possono ricevere report delle prove pratiche dell’utente su di un determinato ausilio.

In ultimo le aziende produttrici e distributrici di ausili possono ricevere feedback in termini di diffusione degli ausili ed esperienza d’uso degli stessi.

Spazi dedicati all’interno dell’Istituto

L’attività principale si svolge al secondo piano dell’istituto con una superficie dedicata di 200 mq. Gli ambienti sono attrezzati con i più moderni ausili ottici, elettronici ed informatici. Il training formativo sulle tecnologie assistive informatiche viene svolto nelle aule multimediali situate al primo piano. Gli stessi ambienti vengono utilizzati per il corso di operatore di ausilioteca.

Obiettivi futuri

Per il futuro si vuole incrementare la progettazione di iniziative di educazione visiva di gruppo che abbiano una ricaduta diretta sulle principali esigenze della vita quotidiana di ciechi e ipovedenti. Saper raccogliere le richieste dell’utenza e fornire risposte concrete e applicabili, permette di contrastare al meglio le situazioni di handicap e di dipendenza da terzi.

SERVIZIO DI CONSULENZA EDUCATIVA

Premessa

Il Servizio di Consulenza Educativa, che opera in sinergia con l’ausilioteca, il centro ipovisione, il museo tattile "Anteros" e il museo "Tolomeo", rappresenta a livello regionale un punto di riferimento per le famiglie, gli studenti e gli operatori scolastici in relazione alle specifiche esigenze educative e formative suscitate dalla disabilità visiva.

 

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

La finalità del Servizio in generale è di sostenere minori, famiglie ed insegnanti, offrendo un efficace supporto nel percorso di crescita globale e in quel complesso percorso di inclusione scolastica i cui protagonisti sono troppo spesso lasciati soli a dibattersi tra norme tanto precise quanto inapplicate, inefficienze e disservizi, inevitabili ansie ed insicurezze.

Il principio guida fondamentale del Servizio è che l'inclusione scolastica debba essere affrontata secondo una prospettiva globale e processuale, e pertanto, prima di tutto, nel segno della progettualità e della continuità, onde evitare che costituisca un percorso a sè stante, e divenga invece un momento organicamente inserito nella trama più ricca e complessa di un progetto di vita.

Sul piano pedagogico-didattico, il Servizio opera tramite consulenze tiflo-pedagogiche rivolte alle famiglie, agli operatori scolastici e ad altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione scolastica a supporto dei soggetti finali destinatari quali, i bambini e i giovani ciechi e ipovedenti da 0 a 18 anni, a livello regionale.

Le consulenze sono prestate a titolo gratuito, presso la sede dell’istituto o a distanza e includono le seguenti azioni:

  • analisi della condizione visiva del soggetto, delle sue possibili evoluzioni e ricadute funzionali, in sinergia con il Centro Ipovisione;
  • analisi dell’ambiente educativo;
  • rilevazione dei bisogni educativi scolastici ed extrascolastici;
  • suggerimenti su strategie educative da adottare a scuola e a casa;
  • indicazioni su metodi e strategie didattiche, tecniche e strumenti di apprendimento;
  • individuazione di opportuni sussidi e ausili tiflodidattici e tiflo-informatici;
  • specificazione delle modalità di personalizzazione dei testi scolastici;
  • informazioni sulle modalità di reperimento di sussidi e ausili;
  • consigli e orientamenti miranti al potenziamento delle autonomie personali e di studio;
  • indicazioni per facilitare l’interazione tra le diverse componenti dell’ambiente educativo.

 

Il Servizio di Consulenza Educativa svolge anche attività di formazione:

  • corsi di formazione rivolti ad operatori educativi e scolastici;
  • corsi Braille rivolti ad operatori scolastici e genitori, secondo modalità concordate in sede di consulenza;
  • supporto e consulenza tecnico-informatica sia a domicilio, sia nelle scuole;
  • supporto, anche a distanza, nell’uso dei software didattici;
  • supervisione ad iniziative e progetti miranti al potenziamento delle autonomie.

 

A supporto delle autonomie, della socializzazione e della crescita personale, vengono inoltre progettate e attuate iniziative specifiche: soggiorni estivi abilitativi, weekend autonomia, attività laboratoriali.

Risorse impiegate

Nel 2023 il costo di gestione del Servizio di Consulenza Educativa ammonta ad euro 60.000.

Il servizio è erogato da un’equipe multi-professionale cosi` composta: Paola Gamberini, coordinatrice e referente tiflo-pedagogica; Serena Cimini: psicologa, consulente tiflo-pedagogica; Vito Lapietra, consulente esperto informatico; Francesca Indelicato, consulente, esperta in didattica del Braille; Martina Belvisi, educatrice; Federico Bartolomei, ortottista.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 108 Consulenze in presenza
  • 77 Consulenze online
  • 90 Minori coinvolti
  • 15 Riunioni interne
  • 13 Colloqui/riunioni con esterni

Addestramento all’uso di ausili per ragazzi inseriti nella scuola dell’obbligo

  • 26 bambini e ragazzi coinvolti
  • 22 incontri a scuola e 75 incontri a distanza

 

Corsi Braille rivolti a genitori, insegnanti ed educatori

  • 16 persone coinvolte
  • 4 corsi, 58 ore

 


Laboratorio espressivo

  • 8 bambini/adolescenti, 4 operatori
  • 2 giorni, 14 ore

 

Laboratori in collaborazione con I.Ri. Fo. R. "Spazi in gioco"

  • 6 ragazzi di cui 1 con pluri-disabilità, 5 operatori
  • 2 giorni, 20 ore

 

Weekend autonomia 1

  • 8 adolescenti di cui 3 con pluri-disabilità, 4 operatori
  • 2 giornate

 

Giuria ragazzi concorso Libri Tattili "Tocca a te"

  • 9 bambini/adolescenti, 2 operatori
  • 3 giorni, 17 ore

 

Open Day dei musei

  • 40 persone tra famiglie, figure educative e studenti universitari
  • 4 ore

 

Soggiorni estivi "Settimane verdi"

  • 30 bambini/ragazzi, di cui 7 con pluri-disabilità, 11 operatori di cui 1 coordinatrice, 1 psicologa, 1 orientamento e mobilità, 6 educatori, 1 volontario, 1 tirocinante
  • 2 campi estivi abilitativi-riabilitativi cofinanziati I.Ri.Fo.R. onlus - 16 giorni complessivi

 

Iniziative di formazione

  • Corso Coop Dolce: 16 ore, 4 docenti
  • Corso Coop Cadiai: 16 ore, 4 docenti
  • 1 Convegno sulle disabilità complesse

 

Spazi dedicati all’interno dell’Istituto

Gli spazi dedicati per lo svolgimento dell’attività di consulenza svolta nell’anno 2023 includono principalmente aule per lo svolgimento dei corsi e uffici dedicati per lo studio e la ricerca: la superficie dedicata è pari a mq. 63.

Stakeholders

Il Servizio di Consulenza Educativa si rivolge a:

  • studenti con disabilità visiva e le loro famiglie (per tutto il percorso scolastico da 0 a 19 anni);
  • docenti curricolari e di sostegno;
  • personale educativo;
  • operatori socio-sanitari (neuropsichiatri, fisioterapisti, logopedisti, psicomotricisti, istruttori di orientamento e mobilitá e autonomie personali, ecc) interessati al percorso formativo riabilitativo e di crescita dei minori seguiti.

Il servizio promuove un intervento il piú possibile tempestivo, nell'ottica di un lavoro sinergico tra le figure coinvolte nella crescita globale dei bambini/ragazzi con disabilitá visiva.

Obiettivi futuri

 

  • Consolidare le iniziative per le autonomie e per il potenziamento della socializzazione (laboratori, weekend, soggiorni).
  • Costruire percorsi strutturati per l'avviamento all'utilizzo delle nuove tecnologie, rivolti sia alle figure educative, sia agli alunni.
  • Approfondire la ricerca e la sperimentazione sul campo di strumenti utili a valutare le capacitá cognitive dei minori con disabilitá visiva.
  • Implementare il lavoro di sinergia con altre strutture dell'Istituto (Centro Ipovisione, Museo Anteros, Atelier Tolomeo).

 

MUSEO E ATELIER TOLOMEO

Premessa

La sala museale raccoglie diversi oggetti, tecnologici e non, che hanno attraversato la storia dell'Istituto e si sono intrecciati con la vita della cittá di Bologna.

Il museo Tolomeo é anche un opificio di relazioni, un ambiente dove in modo quasi osmotico entrano singole persone, ognuna con patologie differenti, che attraverso percorsi individuali lavorano al potenziamento delle abilitá residue, con l'obiettivo di creare, nuove opportunit´ di autonomia.

Un ambiente tra installazione intermediale interattiva e arte ambientale, dove raccontare in forma emozionale la storia dell'Istituto dei Ciechi "Francesco Cavazza", attraverso il patrimonio degli oggetti usati nel corso degli anni. Il museo Tolomeo riproduce in modo accessibile al tatto e agli altri sensi aspetti delle attivitá umane.

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

I servizi offerti dal Museo Tolomeo sono i seguenti:

  • visite guidate di gruppo e individuali rivolte a scuole di ogni ordine e grado, Universitá italiane e straniere, Centri diurni e residenziali per anziani e disabili, Associazioni e semplici cittadini;
  • progettazione e realizzazione di laboratori didattici inclusivi per il potenziamento delle abilitá residue;
  • consulenze museologiche e museografiche dedicate a nuovi percorsi accessibili e all'utilizzo di nuove tecnologie per l'accessibilitá negli spazi museali;
  • consulenza e progettazione degli spazi di biblioteche inclusive, in particolare in ambito scolastico;
  • attivazione di esperienze di Alternanza Scuola- Lavoro con scuole secondarie di secondo grado e di tirocini curricolari per studenti di Universitá e Accademie di Belle Arti;
  • organizzazione di percorsi sensoriali in cittá
  • progettazione di eventi culturali con il fine di creare attenzione sui temi dell'accessibilitá culturale e dei bisogni delle persone con disabilitá.

 

Risorse impiegate

Nel 2023 le risorse economiche impiegate per il museo Tolomeo sono state di circa euro 10.000.

Idea e direzione artistica: Fabio Fornasari, responsabile scientifico, architetto museologo e atelierista; cocuratrice e atelierista: Maria Giulia Carlet.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 1.000 visitatori online (presentazione dei contenuti in occasione di corsi, interventi...)
  • 3.000 visitatori in presenza nelle sale del museo
  • 5.000 e oltre condivisioni, like che comprendono quelle dirette su Museo Tolomeo e le interazioni su post condivisi
  • 2.107 persone che hanno visualizato i contenuti (pagina Museo Tolomeo)

 

  • Reti: Sala Borsa, Sala Borsa LAB, Biblioteca Classense, Scuola San Felice sul Panaro, Accademia di Belle Arti di Bologna - Corso di Mediazione, Accademia di Belle arti Galli di Como, Accademia di Belle Arti dell'Aquila, Universitá di Padova, Universitá di Bologna, Unisob Napoli, Universitá di Milano, Universitá di Torino, Direzione Regionale Musei, Museo Archeologico Nazionale di Anconca, Rocca Roveresca di Senigalli, Direzione Musei dell'Umbria - Galleria Nazionale dell'Umbria, Direzione Regionale Musei - Abruzzo, Museo Cascella di Pescara, Museo Lagina Santa gilla - Cagliari, Pinacoteca comunale di Cagliari, Genius Bononiae, San Colombano - Collezione Tagliavini, Direzione Regionale Musei - Emilia Romagna, Parco Archeologico di Veleia, Museo Nazionale Archeologico ci Marzabotto - Kainua, Abbazia di Pomposa, Scuola alta formazione - Roma, Banca d'Italia - MUDEM - Museo della Moneta, Galleria Uffizi, IRIFOR - Toscana, IRIFOR - Emilia-Romagna, Cooperativa Hamelin, Cooperativa Arcobaleno, Fondazione ARCA - Ancona, Officina dei Sensi, Fondazione Paideia, BASE Milano, Festival Tuttestorie Cagliari, La luna al guinzaglio (cooperativa sociale Potenza), Kango centro produzioni coreografiche Firenze (Virgilio Sieni), Centro culturale.
  • Eventi: progetto ITACA: studio di percorsi turistici inclusivi, accessibili con mappe tattili per la periferia bolognese q.re Savena, q.re Mazzini, q.re Bolognina, q.re San Donato; boom crescere tra i libri; Cagliari festival tutte storie; co-progettazione laboratori di lettura per famiglie presso i Musei Reali di Torino; Pensare con lo spazio nel tempo - laboratorio Sala Borsa Lab; mostra Museo Della Moneta Banca d'Italia; Liquid LAB - 5 laboratori occasionali e 2 laboratori costanti; Sensi Libri - serie di laboratori con Re Mida
  • Premiazione: premio MARIA Abenante (AIB) per progetti di Accessibilitá e Inclusione per Biblioteche
  • Convegni: LETTORI ALLA PARI - sui libri per la disabilitá Fiera del libro per ragazzi - Bologna; Festival Tuttestorie Cagliari dal 3 ottobre 2023 al 9 ottobre 2023; Intervento formativo - Leggimi 0-6 Bando per la promozione della lettura nella prima infanzia 2021; Design thinking e cittá - Universitá di Bologna - Facoltá Design - Valentina Gianfrate; "L'esperienza dell'educazione estetica ed artistica per i disabili visivi" - ABAQ Maggio 2023; Convegno Stelline 2023 - "La biblioteca per tutti" 3 marzo 2023; Sessione Stelline la valorizzazione dei fondi speciali nelle biblioteche accademiche per la ricerca scientifica 4 marzo 2023; ZEN Book Lab - Palermo, Convegno Prendi e scopri; Partecipazione a contest Tocca a te -26 e il 27 ottobre Federazione Pro-Ciechi
  • Consulenze: Formazione e consulenze sulle tematiche dell'accessibilitá museali sulla disabilitá sensoriale: Museo Veleia provincia di Piacenza PC, Museo Nazionale Etrusco Marzabotto BO, Abbazia Pomposa FE, villa Russi Faenza RA, Museo Nazionale Archeologico Ravenna RA, Museo Nazionale Archeologico Ferrara FE, Museo Nazionale Archeologico Sarsina RA, Sant'Apollinare in Classe RA, Mausoleo di Teodorico RA, Palazzo di Teodorico RA, Palazzo Milzetti Faenza RA, Casa Romei FE, Casa Minerbi dal Sale FE, Spezieria San Giovanni di Parma, Castello di Langhirano PA, Battistero degli Ariani, Chiesa di San Mattia; Formazione sulla produzione di libri tattili illustrati per le letture animate; Formazione sulla strutturazione dello spazio per la lettura /Fondazione Paideia/ Cepell; Affiancamento nella produzione per spazi inclusivi - Comune di Bologna - settore educazione; Laboratori sulla tattilitá.

 

Spazi dedicati

Il museo Tolomeo, l'Atelier e gli uffici utilizzati per le attivitá occupano Mq. 251 della superficie dell'Istituto.

Stakeholders

Le categorie di interessati che frequentano il museo e l'atelier Tolomeo sono tra le piú diversificate oltre ai singoli visitatori presenti per motivo di eventi o altro, frequentano i seguenti soggetti: enti pubblici che si occupano di innovazione sociale, associazioni che si occupano di innovazione sociale, biblioteche (sala Borsa, Sala Borsa Lab), musei, scuole dell'infanzia e scuole elementari, quartiere San Donato, quartiere Savena, quartiere San Vitale, associazioni di promozione sociale, associazione Arcobaleno, CDH.

Obiettivi futuri

I progetti futuri del museo Tolomeo sono proiettati sui seguenti obiettivi: potenziamento delle possibilitá dell'Atelier presso le scuole;

  • efficienza ed efficacia nella condivisione interna all'Istituto dei processi;
  • professionalizzazione delle persone interne all'organico sulle tematiche dell'Atelier;
  • sviluppo e definizione dei processi produttivi replicabili e scalabili non nella chiave prototipo;

 

Aprire la "casa editrice" per la produzione in serie degli albi "libri in gioco"

MUSEO TATTILE ANTEROS

Premessa

Il Museo Tattile Anteros espone una collezione di settanta traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed Etá contemporanea, con particolare attenzione alla pittura rinascimentale. Il servizio didattico, gratuito e aperto all'intera cittadinanza, mira all'integrazione scolastica e sociale delle persone con minorazione visiva e si avvale dei fondamenti della psicologia della percezione ottica e tattile sposati alla tiflologia, alla teoria dell'arte e alla pedagogia speciale. Obiettivo del museo é educare all'uso integrato dei sensi residui, in presenza di deficit visivo, per un rafforzamento delle facoltá percettive, cognitive e intellettuali delle persone minorate della vista, ma anche educare le persone normo-vedenti all'uso piú consapevole della sensorialitá.

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

Il servizio offre al pubblico:

  • visite guidate alla collezione, individuali e di gruppo, condotte secondo logiche di integrazione e inclusione tra non vedenti e normo-vedenti.
  • lezioni individuali di percezione ottica e tattile della collezione, adeguate nello specifico alle esigenze di studenti non vedenti congeniti, acquisiti e ipovedenti, ma anche a studenti con sindrome autistica, deficit cognitivo, disagio emotivo e ridotta capacitá motoria, di ogni etá.
  • laboratori individuali di esplorazione tattile e modellazione della creta dedicati alle persone minorate della vista con il supporto di esperienze propriocettive e cinestesiche.
  • educazione alla tattilitá, con funzioni pedagogiche, per una rappresentazione mentale e per una condivisione di modelli di percezione, rappresentazione e significazione della realtá.
  • consulenze a insegnanti di sostegno e curricolari per la progettazione di unitá didattiche afferenti ai programmi ministeriali di educazione artistica e storia dell'arte.
  • progettazione e realizzazione di corsi di formazione riservati a educatori, insegnanti di sostegno e insegnanti curricolari, volti alla didattica speciale delle arti, per un corretto accesso al patrimonio artistico.
  • organizzazione di attivitá didattica e formativa sull'educazione estetica e sulla pedagogia speciale delle arti, in collaborazione con Universitá, Musei e Centri di ricerca nazionali e internazionali.
  • consulenza a ricercatori, a esperti e responsabili di sezioni educative museali, per la progettazione e realizzazione di percorsi accessibili, per la progettazione e realizzazione di strumenti tiflodidattici e per la progettazione e realizzazione di corsi formativi volti a conferire competenze sull'esplorazione tattile e sulle audio descrizioni delle opere d'arte.

 

I destinatari sono: persone non vedenti e ipovedenti di ogni etá; persone con disabilitá plurime e complesse; scolaresche di scuole di ogni ordine e grado con finalitá inclusive; ricercatori; Studiosi, Docenti universitari; docenti curricolari e di sostegno; educatori e mediatori culturali; tiflologi; psicologi e pedagogisti; responsabili di sezioni educative museali; editori e audio descrittori.

Risorse impiegate

Nel 2023 le risorse economiche impiegate per lo svolgimento dell'attivitá del museo sono state di circa euro 47.000.

Lo staff é composto da: Loretta Secchi, curatrice del museo, storica dell'arte e docente a contratto presso l'Universitá degli Studi di Bologna; Paolo Gualandi: scultore e docente di modellazione; Stefano Manzotti, scultore e insegnante di disegno e modellazione; Michele Piccolo: storico dell'arte, tiflologo con dottorato di ricerca in geografia e operatore museale, Virginia Veratti: volontaria, guida e insegnante della scuola dell'infanzia.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 69 opere esposte, tra quelle presenti in collezione e quelle presenti nei laboratori di modellazione della creta e del restauro
  • 30 apertura settimanale al pubblico (14 ore di ricevimento ven-sab, 16 ore curaatoriali, accolgienza specifica lun-mar-gio)
  • 1.100 visitatori complessivi (400 in presenza e 700 online stimati)

 

Inoltre:

  • 60 lezioni di circa due ore ciascuna, personalizzate, di storia dell'arte e modellazione della creta, dedicate a persone non vedenti e ipovedenti, di ogni etá e condizione, oltre che a persone con deficit cognitivo, autismo, disabilitá motoria e pluriminorazione.
  • Accoglienza di studenti universitari, tesisti, dottorandi, ricercatori, studiosi e professionisti per la stesura di tesi e progetti di ricerca: in presenza 9, online 25.
  • Accoglienza in presenza di Associazioni, classi scolastiche di ogni ordine e grado e centri estivi: 20.
  • Accoglienza di delegazioni nazionali e internazionali in occasione di studi e ricerche congiunte, comprensive di consulenza tecnico-scientifica: 4 in presenza e 6 online. Le delegazioni internazionali provenivano: 5 dal Giappone, 1 dalla Polonia, 1 dalla Croazia, 1 dal Marocco, in occasione di studi e ricerche congiunte perduranti.

 

Descrizione di altre consulenze svolte:

  • Consulenze online e telefoniche riservate al circuito di 13 Musei della Lombardia per la creazione di percorsi accessibili.
  • Consulenza online ai Servizi educativi della Pinacoteca di Brera per la formalizzazione di una collaborazione annuale finalizzata a formare guide e scultori in vista della realizzazione di un percorso accessibile presso la Pinacoteca stessa.
  • Consulenza online riservata alla Fondazione Sinapsi di Cava de'Tirreni per la progettazione e realizzazione di disegni a rilievo.
  • Consulenze svolte per il laboratorio di Antiquariato di Bologna, in vista della traduzione in disegno a rilievo di stampe ottocentesche di Basoli.
  • Consulenza online per la realizzazione di un percorso accessibile presso i Musei Capitolini di Roma.
  • Consulenza online per la realizzazione di un percorso accessibile presso la Pinacoteca Civica del Museo di Jesi.
  • Consulenza online per la realizzazione di disegni a rilievo per il Museo del Novecento di Milano, per la Fondazione Sinapsi di Cava de'Tirreni e il Museo Eidos, per conto dell'Istituto dei Ciechi F. Cavazza.
  • Consulenza online per la progettazione e realizzazione di strumenti tiflodidattici per il prof. del NISE di Yokosuka; prof. Kouki Doi.

 

Descrizione dei percorsi museali intrapresi, in termini di progettazione e realizzazione di percorsi accessibili:

  • Consulenza dedicata alla referente di 13 Musei della Regione Lombardia, dott.ssa Valentina Cane, in vista della progettazione e realizzazione di altrettanti percorsi accessibili.
  • Realizzazione del percorso accessibile presso il Museo Civico di Pesaro con la realizzazione di 1 bassorilievo prospettico che traduce l'Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini e 11 disegni a rilievo che traducono le scene della predella, il dipinto in cimasa e la stessa incoronazione, con dettaglio del paesaggio e 13 schede descrittive a supporto dell'esplorazione tattile degli strumenti tiflodidattici menzionati.
  • Progettazione e realizzazione di un percorso accessibile, composto da tre quattro disegni a rilievo e un bassorilievo prospettico, per il Museo MAR di Ravenna.
  • Progettazione di cinque disegni a rilievo e un bassorilievo prospettico volti a tradurre dipinti di Lorenzo Lotto per la Pinacoteca di Jesi.
  • Progettazione di disegni a rilievo volti a tradurre miniature medievali per l'Archivio di Stato di Bologna.
  • Progettazione di un percorso accessibile presso la Basilica di Aquileia.
  • Realizzazione interna, dedicate alla Collezione del Museo tattile Anteros, di una copia del bassorilievo Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, per la collezione del Museo tattile Anteros.

 

Corsi di formazione:

  • Corso formativo di perfezionamento, mensile, di sedici ore, riservato alle guide del Museo Eidos di Cava de' Tirreni, entro l'attivitá di consulenza e supervisione rivolta ai servizi educativi del Museo Eidos, progettato e realizzato in collaborazione con la Fondazione Sinapsi (anni 2020/2023).
  • Partecipazione in qualitá di formatore presso il Corso di formazione sull'Accessibilitá dei beni culturali del Museo tattile Statale Omero di Ancona (marzo 2023; 2 ore di docenza formativa).
  • Partecipazione in qualitá di formatore presso il Corso di formazione dedicato alle guide del Museo Civico di Montevarchi (aprile 2023; sei ore di docenza formativa).
  • Partecipazione in qualitá di formatore presso il corso di formazione organizzato dalla prof.ssa Angela Lucinio dell'Istituto Romagnoli di Roma (marzo 2023; 2 ore di docenza formativa).
  • Avvio del corso di formazione dedicato alle guide del MAR di Ravenna (dicembre 2023; 2 ore di docenza formativa).
  • Avvio del corso di formazione per le guide della Pinacoteca Civica di Jesi (dicembre 2023; 4 ore di docenza formativa).
  • Formazioni permanenti, mensili, riservate a 4 guide non vedenti e ipovedenti frequentanti il nostro Museo tattile Anteros, tra le quali una guida dei Musei Vaticani (ogni incontro mensile prevede quattro ore di docenza formativa).

 

Seminari, docenze universitarie e partecipazioni a convegni:

  • 12 accoglienze di insegnanti di sostegno, curriculari, e loro classi, a corredo dei cinque corsi universitari svolti al di fuori dell'orario di servizio museale, presso la Scuola di Specializzazione per il conseguimento del titolo di insegnante di sostegno dell'Universitá degli Studi di Bologna e alla collaborazione con il servizio SCE dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.
  • Accoglienza, e attivitá seminariale riservata a cinque delegazioni giapponesi, rispettivamente riferibili alla prof.ssa Hiroko Takesue dell'Universitá di Yamanashi, del prof. Susumu Oouchi dell'Istituto Nazionale dell'Educazione speciale del Giappone di Yokosuka, presso Yokohama, del Prof. Yasushi Tanaka, Universitá di Tokyo, della dott.ssa Miki Nakamura, maestro della Cerimonia del The, della dott.ssa Koko Okano e dott.ssa Komagata, del Museo Vangi di Tokyo.
  • Accoglienza di una delegazione proveniente dalla Croazia e una proveniente dal Marocco (giugno e settembre 2023).
  • Partecipazione in qualitá di relatore al Seminario sull'Accessibilitá museale, organizzato presso l'Accademia delle Belle Arti di l'Aquila (Aprile 2023).

 

Spazi dedicati all'interno dell'Istituto

Aula didattica; spazio della collezione; laboratorio di modellazione della creta; laboratorio di restauro.

Stakeholders

Partecipazione a progetti di ricerca e realizzazione di percorsi accessibili in Musei nazionali, con il coinvolgimento dell'Universitá di Bologna, in convenzione con il Dipartimento dei Beni culturali di Ravenna.

Collaborazione con il servizio SCE e con il Museo Tolomeo. Collaborazione assidua per l'accoglienza di persone con maculopatia senile seguite dal centro di Ipovisione dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.

Collaborazione con il Museo Omero di Ancona, con la Fondazione Sinapsi di cava de'Tirreni, con il Museo Civico di Pesaro, con la Pinacoteca civica di Jesi, con la Basilica di Aquileia.

Collaborazione con il Coordinamento del Corso formativo Centralinisti dell'Istituto Francesco Cavazza, in vista dello svolgimento di cinquanta ore di docenza da svolgere tra l'autunno 2023 e la primavera 2024.

Continuitá della Collaborazione professionale, con compensi riservati all'Istituto F. Cavazza, con la Fondazione Sinapsi, il Museo Eidos di Cava de' Tirreni, la Pinacoteca di Brera di Milano, con il Museo Civico di Jesi e la Basilica di Aquileia

Obiettivi futuri

Garantire la collaborazione annuale per l'anno 2024 con la fondazione Sinapsi di Cava de' Tiireni e la Pinacoteca di Brera.

Progettare e realizzare 13 percorsi accessibili dedicati a 13 Musei della Regione Lombardia.

REDAZIONE EDIZIONE - RIVISTA VEDERE OLTRE

Premessa

Il primo numero di "Vedere Oltre" á uscito nel febbraio del 1994. Nel 2024 la rivista compirá trent'anni.

Il magazine rappresenta da sempre un efficace strumento di comunicazione per far conoscere le molteplici attivitá svolte dall'Istituto, oltre a diffondere informazioni legate a ciechi e ipovedenti. Il periodico si occupa anche di salute, territorio locale, cultura, musica, attualitá. La rivista vanta da sempre un Comitato d'onore ed un Comitato scientifico a cui aderiscono importanti personalitá di spicco della cittá, per manifestare la solidarietá ed il sostegno morale nei confronti dell'operato dell'Istituto.

Negli anni, inoltre, si sono pubblicate interviste ad autoritá e a personaggi di rilievo del panorama locale e nazionale.

Destinatari specifici

La rivista Vedere Oltre viene pubblicata da 30 anni e La rivista á quadrimestrale con una tiratura di circa 7400 copie/numero, disponibile in formato cartaceo, e pubblicata in formato digitale. Viene tradotto in lingua inglese.

 

  • 7.356 copie del I numero di "Vedere Oltre"
  • 7.367 copie del II numero di "Vedere Oltre"
  • 7.377 copie del III numero di "Vedere Oltre"

 

Risorse impiegate

Le risorse economiche impiegate per la gestione e la pubblicazione della rivista nel 2023 ammontano ad euro 35.000.

La rivista é realizzata anche grazie al contributo a sostegno dell'editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria - Roma (ai sensi del D.L. 23/10/1996, n. 542, convertito in Legge 649 del 23/12/96 - D.M. 70 del 15/05/2017)

Direttore Responsabile: Pier Michele Borra.

Risultati raggiunti

Si evidenziamo gli articoli raccolti negli ultimi trent'anni:

  • interviste/contributi di Prefetti: 6
  • interviste/contributi di Sindaci: 5
  • interviste/contributi di Assessori: 6
  • interviste/contributi di Magnifici Rettori: 2
  • articoli su Bologna: 75 e sull'Emilia-Romagna: 45
  • articoli sulle iniziative organizzate per i bambini e i ragazzi: 25
  • articoli sulla salute: 83.

 

Stakeholders

La distribuzione della rivista presso privati, enti ed Istituzioni mira a sensibilizzare e a divulgare il tema dell'inclusione delle persone con disabilitá visiva e non solo; all'orizzonte, infatti, c'á una nuova grande sfida, quella di offrire soluzioni adeguate e competenti anche alle persone con disabilitá complesse.

REDAZIONE EDIZIONE - RADIO OLTRE

Premessa

"Radio Oltre" é la radio web dell'Istituto, ne condivide la mission e ne é il ripetitore. "Radio Oltre" sensibilizza i suoi ascoltatori ai temi della disabilitá intesa in senso lato, dall'accessibilitá all'esperienza di giorno in giorno nei rapporti con l'altro.

La Radio non é solo incentrata attorno alla disabilitá, ma propone un contributo di alto livello culturale a tutti gli ascoltatori disabili e non, del territorio bolognese e nazionale. Questo é possibile offrendo alla cittadinanza una piattaforma d'espressione sui temi culturali d'importanza per l'autore e per la comunitá, creando un circolo virtuoso che si auto-alimenta.

Destinatari specifici - indirizzi e obiettivi

La Radio di elevata professionalitá é un progetto "di nicchia", che concede spazio e voce a tematiche altrimenti ignorate. É uno strumento dinamico capace di accrescere l'informazione, le conoscenze e le competenze relativamente al settore della disabilitá visiva, ma anche attento all'insieme delle tematiche del mondo della disabilitá, oltre che sensibile a eventi a carattere generale di natura culturale, sociale, ricreativa, etc.

Radio Oltre non é solo questo, é uno spazio etereo di incontro e condivisione, dove viene lasciato ampio spazio alla cultura, al divertimento e al confronto.

Risorse impiegate

Le risorse impiegate nel 2023 per il regolare svolgimento delle attivitá della Radio ammontano ad euro 5.000.

Collaboratori: Luca Torrente - responsabile dei programmi; Simone Rocchi - regista; Giovanni Cellucci - webmaster; Marco Mattioli - webmaster; Giacomo Prati - comunicazione; Matteo Zocca - comunicazione; Luca Driol - autore e speaker; Valeria Cicala - autrice e speaker; Sergio Rotino - autore e speaker; Andrea Mazzatti - autore e speaker; Cesare Imposimato - autore e speaker; Francesca Del Neri - autrice e speaker; Gennaro Iorio - Autore e speaker; Maria Claudia Grillini - autrice e speaker; Marzio Bossi - autore e speaker; Benatti Roberto - autore e speaker; Roberto Neroni Forlani - autore e speaker; Vanes Poluzzi - autore e speaker.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

Nel 2023 si rilevano 12.969 ascoltatori unici e un totale di 20.000 sessioni di ascolto con una media di durata di 1 ora 27 minuti e 15 secondi:
Callas: Nel centenario della nascita di Maria Callas (2 dicembre 1923), Radio Oltre ha proposto una serie di 4 puntate dedicata alla sua arte vocale, nelle quali vengono rievocate le sue interpretazioni piú celebri. Abbiamo riascoltato dunque insieme sia brani di composizioni notissime, sia altri tratti da opere liriche che la cantante fece uscire dal dimenticatoio e che, in molti casi, sono state riportate nel repertorio corrente..
Luttazzi: Ricorre quest'anno il centenario della nascita di Lelio Luttazzi: in questa occasione proponiamo un ricordo del compositore, cantante, presentatore (e non solo!). Potrete riascoltare le canzoni piú celebri, che hanno dato fama al musicista, ma anche ricordare gli accadimenti della sua vita e i suoi successi televisivi.
Merlin: Le trasmissioni vogliono ricordare la Senatrice socialista Lina Merlin, ancor oggi celebre per la legge che porta il suo nome e che fece abolire nel '58 le case di tolleranza. Prendendo spunto dalle lettere che le prostitute le scrissero al tempo e che vennero racchiuse nel libro "Lettere dalla case chiuse", si é voluto far rivivere l'atmosfera e i vissuti di un'epoca di lotte e di conquiste sociali.
Seppellire i morti. Io Accuso: Radiodramma in due puntate che ricorda la Prima guerra mondiale, per non dimenticare l'inizio di una tragedia moderna che non siamo riusciti a fermare. Contro tutte le guerre. Io accuso!
Fellini alla radio: Un viaggio in sei puntate alla scoperta di Federico Fellini autore radiofonico, nell'EIAR degli anni '40. Un programma articolato in sei puntate con al centro le radioscene, cosí definiva i radiodrammi Fellini, realizzate per l'EIAR tra il 1939 e il 1942.
Fantasmi in Fuga: I racconti dei nostri ascoltatori prendono vita radiofonica con le voci dell'associazione Legg'Io e l'interpretazione dell'autore Roberto Benatti Vecchi.
Operetta che passione: Programma di 20 puntate sulla forma compositiva dell'operetta, un'analisi tematica e tecnica del fenomeno che prese piede nel '800 in Europa.
Capitani: Nell'ultimo decennio l'Italia ha processato e incarcerato centinaia di persone per aver guidato una barca: parliamo dei cosiddetti "scafisti", l'etichetta che ha fatto da capro espiatorio per le politiche migratorie attuate dal nostro paese e dalla "fortezza Europa". 5 episodi, 5 giochi da tavolo: un podcast d'inchiesta per raccontare il cono d'ombra dietro la parola "scafista". Il tema migratorio é tornato prepotentemente a occupare giornali e dibattiti: che non sia il momento migliore per rimescolare le carte?.
Circolare periferica: La periferia urbana é un territorio sempre piú vasto e a molti sconosciuto. Considerato magari solo luogo di passaggio e non di vita. Questo ciclo di programmi intitolato "Circolare periferica", nasce dal desiderio di stuzzicare l'attenzione sulla Bologna fuori porta, raccontandovi la periferia partendo da nomi di strade e da luoghi che nascondono storie che meritano di essere conosciute.
Live!: Dedicata ai grandi concerti di canto orientato al jazz del secolo scorso. É un'occasione unica per riascoltare le piú famose voci e le piú celebri canzoni del songbook americano e non solo: Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, ma anche Shirley Bassey, Mina e Tony Bennett.
Il coraggio di cambiare: Tre convegni registrati ed editi in podcast tenutisi al Comune di Bologna. I temi trattati sono "Politiche per le famiglie, salute materno-infantile, soggettivitá di genere: una storia scritta con i movimenti", "Le fonti d'archivio per il giornalismo", "La Regione Emilia-Romagna e il welfare negli anni Settanta: le fonti per una storia", con una lezione del professor Roberto Balzani.
Che storia, siamo noi!: La Rete archivi del presente ha un proprio spazio nella programmazione della radio web dell'Istituto per Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, RadioOltre. All'interno di una programmazione radio totalmente rinnovata e aperta a tutti, la Rete propone una serie di puntate dal titolo "Che storia siamo noi! Cronache dagli archivi del presente", con cui intende farsi conoscere, raccontando le iniziative realizzate e presentando la propria filosofia, il metodo di lavoro, i temi indagati, tutti legati alla storia del territorio bolognese del nostro piú o meno recente passato.
Moebius: É un contenitore di musica non convenzionale: partendo dal jazz e passando in rassegna numerosi generi (musica sperimentale, progressive rock, jazz-rock, new-wave, elettronica), il programma suggerisce l'ascolto di una musica "diversa", lontana da quella proposta continuamente dai principali media. Uno degli obiettivi del programma é quello di rivalutare artisti dimenticati o che non hanno ricevuto troppa attenzione dai media e dal pubblico.
R.O.C. Programma condotto da Gennaro Iorio dove si racconta la cultura attraverso le recensioni degli ascoltatori, gli articoli di giornale, e le voci in diretta di alcuni dei suoi protagonisti.
Quanto Basta ingredienti di cultura: Programma condotto da Gennaro Iorio e Valeria Cicala, dove si presentano gli appuntamenti culturali in Emilia-Romagna, invitando organizzatori e sostenitori di tali iniziative. Sono state realizzate le puntate dalla 01 alla 07.
Il ragazzo dai capelli verdi: Trasmissione settimanale di informazione sull'editoria per ragazzi, 0-18 anni e poco oltre. Al suo interno libri, illustrati, sillogi, fumetti dedicati al mondo dei ragazzini e degli adolescenti vengono proposti con schede critico-informative e con interviste agli autori, ai traduttori, ai curatori, agli illustratori.

Obiettivi futuri

"Radio Oltre" é stata creata per promuovere la sua attivitá istituzionale in maniera non dissimile a quella della rivista "Vedere Oltre", ma con potenzialitá comunicative, facilitá di accesso ed accessibilitá superiori a quelle del medium cartaceo. La Radio puó diventare uno strumento per promuovere l'Istituto e collaborare con altre realtá del territorio bolognese. La possibilitá di dare voce agli enti affini alla nostra mission permette di fare rete con fluiditá ed un marginale impegno di risorse rispetto ad altri strumenti come l'organizzazione di un evento.

Questi obiettivi devono essere perseguiti parallelamente al lavoro necessario ad affermare il brand "Radio Oltre". Per far questo, la Radio dovrá uscire dalle sue mura ed entrare in cittá, essere presente ad eventi tematici e portare con se i programmi in una logica site-specific. Brevi collaborazioni con gli enti che meglio rappresentano sul nostro territorio i temi che trattiamo nei programmi possono permetterci di registrare nelle sedi dei partner dandoci una vetrina ed offrendo al partner maggiore visibilitá ed importanza in caso di eventi organizzati dallo stesso.

Le aree produttive dell'Istituto verranno coinvolte in una puntuale contribuzione al palinsesto con un programma- contenitore che descriverá le attivitá realizzate dallo stesso. Tutti saranno coinvolti per contribuire alla promozione delle attivitá del proprio settore.

La Radio per crescere ed avere piú ascolti deve espandere i suoi canali, attualmente é possibile ascoltare "Radio Oltre" solamente sul sito web. A fronte di un impegno tecnico é possibile proporre i programmi in formato podcast e senza musica sui canali some Spotify, Apple Music e YouTube Music. Questo ci permette di essere piú accessibili attraverso i dispositivi di tutti per l'ascolto del flusso invece é auspicabile la creazione di una app dedicata.

Negli ultimi due anni l'interesse per i podcasts é aumentato considerevolmente e la forma di video-podcast si é sviluppata velocemente sulla piattaforma YouTube. Su questo social, a fronte di un maggior impegno di risorse, é possibile raggiungere una platea piú ampia e certamente piú specifica sulla base agli interessi del singolo ascoltatore. YouTube permetterebbe anche di monetizzare le visualizzazioni, questo sarebbe potenzialmente un modo per finanziare le attivitá della Radio, ma richiede un'analisi piú approfondita degli aspetti fiscali. Per la realizzazione di video professionali sará necessario un piccolo allestimento di luci, piccole videocamere ed implementazione estetiche nella sala di ripresa.

Spazi dedicati all'interno dell'Istituto

Radio Oltre occupa mq. 53 della superficie dell'Istituto.

AREA ALTRA FORMAZIONE E PROGETTAZIONE "COLLABORAZIONI TRASVERSALI"

L'Istituto dedica forze economiche e risorse umane ogni anno nell'attivitá e nei processi di raccolta fondi. Svolge attivitá di ricerca di opportunitá economica finalizzata al finanziamento e sostegno di progetti istituzionali, attraverso risorse umane competenti e specializzate.

La rendicontazione riguarda le singole attivitá, con una breve presentazione, con l'indicazione degli obiettivi perseguiti, delle risorse impiegate, delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti.

Le attivitá istituzionali sono sostenute principalmente dai fondi provenienti da convenzioni pubbliche, da donazioni sia pubbliche che private.

I progetti di natura istituzionale sviluppati e finanziati nell'anno 2023 sono i seguenti.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

 

  • Corsi, laboratori, formazione:
    Collaborazione con l'Universitá di Bologna per laboratori rivolti a studenti di Scienze della Formazione. In particolare, l'Istituto ha stretto una convenzione con il Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin". Tale convenzione é rinnovata annualmente. L'accordo prevede due laboratori di formazione professionale per l'educatore sociale e culturale di 25 ore ciascuna che si svolgono all'interno dei locali dell'Istituto ai quali hanno partecipato circa 25 studenti.
  • Supporto tesi:
    Attivitá di supporto rivolti a tesisti delle facoltá di Scienze della Formazione e di Matematica dell'Universitá di Bologna e l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma (sede di Pordenone).
  • Progetto "la disabilitá visiva"
    Percorso in collaborazione con l'Istituto Crescenzi- Pacinotti-Sirani di Bologna, la Stamperia Braille San Giacomo e UICI sez. territoriale di Bologna. Hanno partecipato circa 100 ragazzi di tutte le III classi con indirizzo "operatore sociale".
  • Didattica e supporto tecnico corsi di formazione I.Ri.Fo.R.
    Supporto tecnico e alla didattica.
  • Supporto tecnico centri di Consulenza Tiflodidattica sia della Federazione che della Biblioteca
    Supporto tecnico.
  • Formazione e supporto tecnico EDICO di I.Ri.Fo.R
    Incontri/seminari/giornate studio sia in presenza che in FAD per la presentazione e la diffusione di EDICO dell'IRIFOR e conseguente attivitá di supporto tecnico per gli utenti del software. Sviluppo, manutenzione, supporto e aggiornamento software.
  • Sviluppo, manutenzione, supporto e aggiornamenti siti web:
    AMGO; Sito istituzionale; Sito Radio Oltre; I.Ri.Fo.R.; Progetto Limitless.
  • Corso Braille per cooperativa CADIAI:
    Corso di Braille rivolto agli educatori della cooperativa CADIAI.
  • Progettazione e coordinamento attivitá:
    Collaborazione alla realizzazione dei campi estivi per ragazzi organizzati in collaborazione con l'I.Ri.Fo.R.
  • Collaborazioni a progetti vari:
    Analisi e realizzazione di script per dizionari Zanichelli e Loescher; collaborazione con il progetto Bloom Again; collaborazione con INVAT; supporto e implementazioni per il software gestionale "DARE" (Devices & Aids Register).

 

Obiettivi futuri

L'Istituto, in collaborazione con il CTC (Centro di Formazione della Camera di Commercio di Bologna), sta pianificando nuovi percorsi di aggiornamento volti alla certificazione delle competenze.

ACCOGLIENZA E OSPITALITÁ

Premessa

L'istituto, all'interno delle sue attivitá istituzionali, prevede la condivisione dei propri spazi per l'organizzazione di iniziative che possano coinvolgere sia il proprio target di riferimento che la cittadinanza. Tale attivitá mira a creare un rapporto biunivoco che possa valorizzare la mission dell'Istituto in un'ottica di inclusione delle persone con disabilitá visiva e all'aumento delle loro autonomie, anche attraverso le proposte realizzate all'interno degli spazi di cui si permette l'utilizzo.

Destinatari specifici e stakeholders

Le attivitá svolte all'interno degli spazi dell'Istituto coinvolgono persone con disabilitá visiva o vengono utilizzati per proposte che si aprono, in maniera piú ampia, alla collettivitá.

Risorse impiegate

Il Residence, la palestra e la Sala Bentivoglio sono gestiti, per il 2023, da Lucia Iuvone in qualitá di referente generale e dipendente dell'Istituto.

Palestra

La palestra é interna all'Istituto misura 263 mq ed é utilizzata principalmente per le attivitá motorie e ricreative dei ragazzi ciechi e ipo-vedenti. In particolare, ogni anno accedono alla palestra un gruppo teatrale di ragazzi ciechi e ipo-vedenti a titolo gratuito, un gruppo sportivo di ragazzi ciechi e ipo-vedenti per svolgere varie attivitá motorie a titolo gratuito ed utilizzata dal personale interno come punto ricreativo.

Sala Bentivoglio e altri locali

La Sala Bentivoglio di mq. 189 é la sala principale dell'Istituto ed é utilizzata per svolgere attivitá di rappresentanza ed eventi istituzionali dell'Istituto.

Oltre alla Sala Bentivoglio, all'interno del Cavazza, si contano altre sale minori utilizzate per accogliere gli utenti e svolgere attivitá di rappresentanza.

Residence Paolo Emilio Cavazza

Le caratteristiche del Residence sono le seguenti: Mq. 1.415, 27 stanze singole, 9 stanze doppie.

Il Residence Paolo Emilio Cavazza nasce dalla volontá di offrire un servizio di residenzialitá a persone con disabilitá visiva, agli allievi e agli utenti dell'Istituto, provenienti da tutta Italia per la partecipazione ai corsi e per le attivitá stanziali.

L'Istituto ha realizzato una moderna struttura di residenzialitá dotata di trentasette camere, singole o doppie, con bagno ed aria condizionata, opportunamente corredate di servizi di accesso a Internet e televisore a schermo piatto, ad uso degli allievi che avranno necessitá di soggiornare.

Il progetto adottato dalla direzione si é posto come obiettivo l'integrazione dell'utenza di partecipazione alle attivitá stanziali con quella turistica in via residuale.

Il Residence riserva alcune camere, prenotabili attraverso i canali di prenotazione di settore (Booking), a persone non facenti parte del mondo della disabilitá visiva.

Uno dei pochi casi in cui l'inclusione parte dai disabili per aprirsi alla clientela normodotata.

Riepilogo spazi dedicati:

  • Residence mq. 1.415 stanze singole n. 27 stanze doppie n. 9.
  • Palestra mq. 263
  • Sala Bentivoglio mq. 189

 

Risultati raggiunti

I risultati raggiunti vedono una crescita costante di tutti i dati che riguardano l'utilizzo degli spazi sopra citati.

Obiettivi futuri

L'Istituto punta ad uno sviluppo ulteriore di attivitá che possano fornire stimoli all'autonomia e all'inclusione delle persone con disabilitá visiva. L'utilizzo degli spazi prevede una gestione che sia propedeutica a queste finalitá e miri a proporre occasioni di incontro e di crescita per chiunque frequenti l'Istituto.

Grafico che rappresenta i seguenti dati: 2020: uso palestra 584 ore; 463 pernottamenti in residence; 0 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali. 2021: uso palestra 595 ore; 1.303 pernottamenti in residence; 41 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali. 2022: uso palestra 900 ore; 4.687 pernottamenti in residence; 100 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali. 2023: uso palestra 1.441 ore; 10.910 pernottamenti in residence; 118 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali.

PARTE QUARTA – Progetti, rete e territorio

AREA COMUNICAZIONE ESTERNA, MARKETING E FUNDRAISING

La strategia comunicativa dell'Istituto ha molteplici obiettivi:

  • divulgare e promuovere le attivitá dell'Istituto;
  • realizzare un contatto continuativo con gli utenti che si interfacciano a vario titolo con l'Istituto;
  • raccontare servizi, attivitá ed iniziative;
  • conservare un ruolo autorevole sui temi della disabilitá e dell'inclusione;
  • incentivare le donazioni.

 

I canali social sono quelli che meglio si adattano a divulgare la missione dell'Istituto, soprattutto a chi non lo conosce.

Queste pagine hanno l'obiettivo di consolidare la reputazione dell'Istituto, creare un'identitá forte e di supportarne il posizionamento on-line.

L'Istituto, ad oggi, é presente su Facebook con la sua pagina istituzionale e altre cinque pagine relative alla rete di servizi (Museo Anteros; Museo Tolomeo; Servizio di Consulenza Educativa, Radio Oltre, Progetto AMGO).

Tutte le pagine sono aggiornate piú volte a settimana e hanno una buona interazione in proporzione al numero di follower.

Obiettivi raggiunti

A dicembre 2023 l'Istituto ha raggiunto 2.760 follower su Facebook (+27% in due anni). Alla fine dell'anno é anche stato aperto il profilo Instagram.

É stato impostato un servizio di newsletter che, secondo necessitá, puó essere inviato fino a 4.000 contatti. Grazie alle interazioni (like, condivisioni, ecc.) i post nell'ultimo anno hanno raggiunto oltre 60.000 persone.

  • 60.975 copertura di Facebook +149,2%
  • 534 copertura Instagram +100%

Per dare un quadro indicativo negli ultimi 3 mesi dell'anno 2023 i post hanno raggiunto oltre 23.000 persone, in crescita rispetto al trimestre precedente.

Anche le interazioni, oltre le 2.500, sono in notevole crescita nell'ultimo trimestre dell'anno rispetto a quello precedente (+260,7%).

Progetti futuri

Nel 2024 si metterá in campo una campagna comunicativa per incentivare le donazioni nei confronti dell'Istituto, in particolare attraverso i lasciti testamentari ed il 5x1000.

Inoltre, si inizierá un percorso per il rinnovo del sito web dell'Istituto.

PROGETTI E BANDI DI RETE: PROGETTI SUPPORTATI DA FINANZIAMENTI DEL PNRR

Il progetto é stato richiesto dal Comune di Ravenna attraverso fondi del PNRR, per migliorare l'accessibilitá di due importanti istituzioni cittadine: il Museo di Arte contemporanea (M.A.R.) e la Biblioteca Classense.

L'Istituto capofila del progetto per la realizzazione degli obiettivi ha coordinato e coinvolto altre realtá riconosciute nel loro ambito come eccellenze: l'Istituto Gualandi per quanto riguarda i non udenti e la Cooperativa Sociale Accaparlante per i problemi di tipo cognitivo.

Obiettivi e finalitá del progetto svolto

Il progetto si é svolto con l'obiettivo di formare il personale del Museo di Arte contemporanea (M.A.R.) e della Biblioteca Classense sia per quanto concerne l'accoglienza di "pubblici con esigenze specifiche" sia, per quanto riguarda, la formazione sull'accessibilitá museale. Inoltre, si sono svolte valutazioni in ordine alla realizzazione futura di laboratori aperti a tutti.

La formazione ha anche riguardato l'utilizzo degli strumenti e degli ausili dei quali le due Istituzioni si sono dotate, in particolare il Museo di Arte contemporanea ha commissionato all'Istituto l'implementazione di nuovi ausili, mentre la Biblioteca Classense ha usufruito di formazione sugli ausili giá in loro possesso.

Inoltre, é stata realizzata una formazione specifica sulla comunicazione accessibile sui social e sulla documentazione. Per il Museo di Arte contemporanea é stato coinvolto INVAT per fornire due report sul loro sito che era in fase di restyling.

Utenti e stakeholders del progetto

Gli interventi realizzati hanno riguardato sia la formazione del personale delle due Istituzioni (in particolare i referenti dell'accoglienza all'ingresso e i referenti del coordinamento), sia la realizzazione di "ausili" dedicati ai disabili visivi che desiderano usufruire dei musei.

Realizzazioni

Per entrambe le Istituzioni, l'Istituto ha realizzato delle piantine a rilievo e ad alto contrasto sia di orientamento, sia per far conoscere alcune particolaritá degli edifici.

Inoltre, sebbene non richiesto dai committenti, si é proposto di utilizzare il sistema Leti Smart, per indicare gli ingressi.

Per il Museo si indicano sinteticamente le altre realizzazioni:

  • un bassorilievo di un'opera della collezione dei loro dipinti;
  • riproduzioni di alcuni dipinti attraverso la tecnica Piaf (Minolta);
  • targhe in Braille e con il testo in nero ad alto contrasto che raccontano la collezione dei mosaici in mostra;
  • alcune didascalie in Braille e con il testo in nero ad alto contrasto

 

Aree interne dell'Istituto coinvolte

All'interno dell'Istituto sono state coinvolte diverse aree:

  • il museo Anteros,
  • il museo Tolomeo,
  • INVAT
  • CISAD,
  • area amministrativa.

 

Obiettivi futuri

L'Istituto ha definito un accordo progettuale con il Comune di Ravenna per implementare l'accessibilitá ai monumenti della cittá a favore dei soggetti con disabilitá visive. I monumenti in oggetto sono riconosciuti patrimonio mondiale dell'umanitá dall'Unesco. Per la realizzazione del progetto le attivitá saranno svolte in rete con l'istituto Gualandi e con la cooperativa sociale Accaparlante.

Il progetto sostanzialmente si concretizzerá nell'organizzazione di laboratori inclusivi e nella formazione per il personale e per le guide e avrá durata 12 mesi.

Inoltre, l'Istituto da concluso un accordo con il Comune di Bologna per la realizzazione dell'accessibilitá dei portici riconosciuti patrimonio mondiale dell'umanitá dall'Unesco. Il progetto si concretizzerá nella realizzazione di mappe tattili per l'accessibilitá dei portici da parte dei soggetti con disabilitá visiva.

Il progetto sará svolto in rete con l'ambito territoriale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Bologna e durerá 12 mesi.

Inoltre, si attuerá una collaborazione con Genus Bononiae per un corso di formazione al personale sull'accoglienza del pubblico dei disabili visivi e su come realizzare contenuti digitali accessibili. A ciò si affiancherá la realizzazione di una serie di strumenti tiflologici per rendere accessibile San Colombano: mappe tattili, modellini 3d e disegni a rilievo con la tecnica p.i.a.f. (Minolta).

AREA TECNOLOGIE E SERVIZI DIGITALI DISABILITÁ VISIVA

Consulenza formazione e accessibilitá di prodotti e servizi tiflo-informatici

L'attivitá tiflotecnica studia lo sviluppo e l'impiego di ausili (hardware e software) al fine di rendere possibile alle persone con disabilitá visiva l'accesso a informazioni digitali, il miglioramento dell'autonomia personale e lo svolgimento di attivitá specifiche, mediante l'utilizzo di altri canali sensoriali.

Le attivitá sono svolte in conformitá con le politiche nazionali sviluppate dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e stabilite nell'ambito del Coordinamento Nazionale degli enti operanti nell'area della disabilitá visiva.

 

Aree istituzionali interne dell'Istituto coinvolte

L'attivitá tiflotecnica é svolta in appoggio con l'Istituto Nazionale di Valutazione degli Ausili e delle Tecnologie (INVAT).

L'Istituto ha sottoscritto un accordo con INVAT per l'impiego di risorse umane e spazi con durata dal 01/01/2023 al 31/12/2023, finalizzato allo svolgimento dell'attivitá tiflotecnica. Nell'accordo si prevede un corrispettivo a favore dell'Istituto di seguito dettagliato:

  • per l'utilizzo delle risorse umane euro 24.400;
  • per l'utilizzo degli spazi euro 11.333

 

Risorse impiegate

Le risorse impiegate dall'Istituto per lo svolgimento dell'attivitá tiflotecnica ammontano ad euro 24.000 e corrispondono a quanto impiegato per la fornitura del servizio Braille ai correntisti non vedenti della Banca Popolare di Sondrio e alle attivitá annuali svolte in appoggio con l'Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie come sopra menzionato.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

Di seguito le attivitá svolte nell'anno 2023:

  • monitoraggio siti web e app (gruppo OSI);
  • compilazione database Registro Ausili (D.A.RE);
  • produzione rubrica mensile web Orizzonti Multimediali;
  • video recensioni di ausili e dispositivi accessibili per il canale YouTube;
  • valutazione accessibilitá App Trenitalia;
  • partecipazione Accessibility Days;
  • valutazione accessibilitá app NoiDiPoste;
  • valutazione accessibilitá app BPER;
  • valutazione accessibilitá documenti PDF Beyon- Doc;
  • valutazione accessibilitá documenti PDF Withub;
  • valutazione accessibilitá piattaforma software centralino Telenia;
  • collaborazione con SMEG per realizzazione elettrodomestici accessibili ai non vedenti;
  • realizzazione di diversi progetti con il sistema LETIsmart;
  • collaborazione tecnica con Amazon e UICI per skill "Edicola in voce" (Alexa);
  • collaborazione tecnica con Amazon e UICI per skill "Libri in voce" (Alexa);
  • gestione ticket supporto tecnico hardware e software utenti non vedenti e ipovedenti;
  • < analisi e traduzione software EDICO

 

PARTE QUINTA – Profilo economico, patrimoniale e finanziario

In questa sezione viene riportato il rendiconto gestionale dell’anno 2023, la situazione economico patrimoniale dell’Istituto predisposta in conformità alle disposizioni di legge.

La redazione dei prospetti che compongono il bilancio fa riferimento ai principi di redazione e ai criteri di valutazione civilistici, di cui agli artt. 2423-bis e 2426 del Codice Civile. Al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica, sono stati osservati, ove applicabili, i principi e le raccomandazioni pubblicati dagli organi professionali competenti in materia contabile.

Al fine di soddisfare i criteri di trasparenza che consentano di fornire a tutti i terzi interessati le informazioni circa l’attività istituzionale, l’assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione di proventi e la gestione non lucrativa, perseguendo nel contempo obiettivi di economicità, efficacia ed efficienza sono state individuate aree di attività riepilogate nel Rendiconto Gestionale.

Il Rendiconto Gestionale informa sulle modalità con cui le risorse dell’Istituto sono state acquisite e sono state impiegate nel periodo con riferimento ad aree gestionali separate.

Di seguito la rappresentazione del rendiconto gestionale e dello stato patrimoniale per macro voci mettendo a confronto l’anno 2023 con i due anni precedenti:

RENDICONTO GESTIONALE 2021-2022-2023

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

2021

2022

2023

Proventi da attività istituzionale

900.797

884.981

1.098.387

Costi da attività istituzionale

689.966

566.202

661.239

Oneri generali attribuiti

344.810

368.889

389.957

Margine attività istituzionale

- 133.979

- 50.110

47.200

ATTIVITÀ PATRIMONIO IMMOBILIARE

2021

2022

2023

Proventi da attività patrimonio immobiliare

988.290

1.156.523

1.173.442

Costi da attività patrimonio immobiliare

374.612

463.030

525.626

Oneri generali attribuiti

378.301

482.076

416.604

Margine attività patrimonio immobiliare

235.377

211.417

231.212

ATTIVITÀ GESTIONE FINANZIARIA

2021

2022

2023

Proventi da attività gestione finanziaria

10.111

15.796

11.908

Costi da attività gestione finanziaria

2.949

2.907

3.364

Oneri generali attribuiti

3.870

6.584

4.228

Margine attività gestione finanziaria

3.292

6.305

4.316

ATTIVITÀ COMMERCIALE

2021

2022

2023

Proventi da attività commerciale

15.297

58.608

86.636

Costi da attività commerciale

4.903

36.762

6.765

Oneri generali attribuiti

5.855

24.430

30.758

Margine attività commerciale

4.539

- 2.584

49.113

ATTIVITÀ DI RESIDENCE

2021

2022

2023

Proventi da attività di residence

324.523

410.369

420.843

Costi da attività di residence

271.160

387.028

448.166

Oneri generali attribuiti

142.833

183.059

194.847

Margine attività di residence

- 89.470

- 159.718

- 194.847

Costi generali (attribuiti alle singole attività in proporzione rispetto ai singoli proventi)

875.669

1.065.038

1.009.071

RISULTATO DI GESTIONE

19.759

5.310

136.993

 

STATO PATRIMONIALE 2022

ATTIVO

2021

2022

2023

A. Crediti verso soci

0

0

0

B. Immobilizzazioni

 

 

 

Immobilizzazioni immateriali

1.593.897

1.589.452

1.682.212

Immobilizzazioni materiali

15.281.895

15.071.957

14.912.221

Immobilizzazioni finanziarie

1.164.085

1.576.526

1.848.624

C. Attivo circolante

 

 

 

Rimanenze

16.630

16.470

16.470

Crediti

719.906

942.552

881.456

Attivitá finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

0

0

250.000

Disponibilità finanziarie

425.465

805.949

542.702

D. Ratei e risconti

59.878

21.341

19.080

TOTALE ATTIVO

19.261.756

20.024.248

20.152.765

PASSIVO

2021

2022

2023

A. Patrimonio netto

17.231.478

17.236.789

17.373.781

B. Fondi per rischi e oneri

1.580.378

1.918.074

1.918.074

C. Trattamento di fine rapporto

65.169

68.001

85.602

D. Debiti

362.803

435.334

547.729

E. Ratei e risconti passivi

21.928

366.050

227.579

TOTALE PASSIVO

19.261.756

20.024.248

20.152.765

Il bilancio 2023 chiude con un utile d’esercizio di euro 136.993.

L’attività tipica dell’Istituto riguarda le seguenti aree gestionali:

  • Area attività istituzionale: tale area gestionale comprende le attività statutarie a sostegno della disabilità di non vedenti e ipovedenti quali museo tattile, libro parlato ed altre docenze ed attività di ricerca nonché costi e contributi relativi all’accoglienza degli allievi: accoglie quali voci di ricavo le oblazioni incassate ed i contributi da istituti e quali voci di costo le spese sostenute per tali attività.
  • Area attività residence: tale area gestionale comprende i servizi di accoglienza degli ospiti e degli allievi dell’Istituto: accoglie quali voci di ricavo le entrate relative al pernottamento degli ospiti e la quota riconosciuta per ogni giornata di presenza degli allievi e quali voci di costo le spese per le pulizie, per la mensa degli allievi e le utenze inerenti. Il risultato di tale area ha contribuito a sostenere le attività di finalità sociale.
  • Area attività patrimonio immobiliare: tale area gestionale comprende le entrate derivanti dal patrimonio immobiliare consolidato a seguito di donazioni e acquisizioni che consentono di sostenere gli oneri delle attività istituzionali.
  • Area gestione finanziaria: tale area gestionale comprende le entrate derivanti dal patrimonio mobiliare consolidato a seguito di donazioni e lasciti.
  • Area attività commerciale: tale area gestionale comprende le attività di ricerca e sviluppo in campo di progettazione ausili ed accessori per non vedenti e ipovedenti: accoglie i ricavi delle vendite di ausili e materiali accessori e tutti i costi correlati.
Tutti i costi comuni non attribuibili ai singoli centri di costo, riconducibili principalmente ai costi del personale dipendente e dei collaboratori, alle spese inerenti la sede dell’Istituto, ai servizi di pulizia, alle utenze, alle manutenzioni e riparazioni, al costo per gli organi sociali e alle consulenze legali e amministrative per complessivi 1.009.071 sono stati rilevati in via residuale, nel centro di costo “Generale”.

In sede di redazione del progetto di bilancio i costi comuni sono stati attribuiti ai singoli centri di costo in base all’incidenza dei ricavi di ogni centro di costo sui ricavi complessivi.

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Questo bilancio sociale è stato approvato dal C.d.A. nella seduta del: 25/11/2024

Consulenza e coordinamento: Studio Carati

Comunicazione e grafica: WELCOM di Giovanni Bitonti

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